La Riforma della Scuola secondo Renzie
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La Riforma della Scuola secondo Renzie
Alle parole in libertà dette da un #bimbominchia qualunque posto qui la lettera al premier di Claudia Pepe insegnante precaria madre di un musicista insegnante recentemente suicidatosi:
Mio figlio era un supplente.
Caro Sig. Renzi,
io non l'ho votato, non l'ho mai voluto come Premier e non lo vorrò mai come Presidente del mio Paese. Questo deve essere chiaro tra noi due. Ma lei ieri sera, prima della presentazione del pacchetto Scuola , ha già dato a noi insegnanti, Ata, e collaboratori delle Scuole Statali di quest'Italia deprivata e depravata, le sue anticipazioni, e ha letto il suo bugiardino per noi ammalati da quella che lei definisce 'Supplentite'. Noi supplenti precari che nonostante le quindici riforme usate come spending-rewiew per saldare i debiti di voi casta, voi manipolatori di coscienza e alienatori di menti offuscati dalla follia, portatori di quel dolore che senti appena ti svegli, quello che arriva allo stomaco e ti accompagna tutta la vita, proprio a queste persone a quelle che portano avanti il Paese, ha già fatto capire che per questi' batteri patogeni', ci sarà un'ennesima umiliazione di una classe di lavoratori che ha sempre chinato il capo e mai urlato a squarciagola la vostra falsità, il vostro essere diabolici, perversi e superficiali. Ha parlato di supplentiti, come fossimo sofferenti di avola, come il pil che decresce, come la deflazione, come i suoi 80 euro garanzia di voto di scambio, come la disoccupazione che cresce sempre più, come il suo manierismo e le sue leccate di gelato che a noi contribuenti levano denaro, dignità e orgoglio. Mio figlio era un supplente, io sono una supplente e più di 150.000 persone sono batteri patogeni : mio figlio forse per questo non sopportava questo mondo, ed io, supplente come altre centinaia di batteri,ci stiamo trasformando in portatori di libertà, di idee e di scambi sociali, di stimoli rafforzatori di eventi aversivi, energia di cultura vera, di verità, e di cambiamento. Ma non nel suo verso, proprio in quello opposto, quello che porta verso la luce; quella che lei non vuole vedere perché non l'ha mai conosciuta. Oggi,Lei, vorrebbe farci passare la svolta sulla 'Buona scuola'. Suvvia si faccia una bella leccata di gelato, si faccia un corso d'inglese, pensi alla Ministra Giannini che non sa nemmeno cosa sono le fasce o al Sig. Toccafondi che dice'La scuola è tutta pubblica e si divide in statale e non statale', sottosegretario di Stato pagato da noi che dobbiamo ancora ricevere la disoccupazione. Noi non siamo come i suoi spropositati duplicati di piccoli squadristi di cui l'ignoranza è la base per essere dei suoi sudditi. Noi abbiamo la mente, il cervello, la nostra memoria, il nostro sudore che non finisce quando chiudiamo la porta di casa, perché non sappiamo cosa vuol fare di noi ormai anziani cultori di arte, letteratura, scienza, conoscenza, discussione e dissenso. Dispensatori di cultura domani, e forse per sempre.Lei ha fatto esplicito riferimento al 'coding', il linguaggio di programmazione informatico che verrà studiato sin dalla scuola elementare, ma anche alla storia dell'arte, la musica e la lingua inglese. Chi le paga questa persone, lei lo sa che non può far insegnare musica a bambini senza aver insegnanti abilitati, lo sa che non può far fare alle maestre quello che non devono e non possono fare, e soprattutto lo sa che non dovrà far pagare un euro ai genitori che già stentano a portare i loro figli a fare una passeggiata facendoli sperare in un futuro che non inizierà mai? Lei, Sig. Renzi lo sa vero?Lei vuol far riformare la scuola da Comunione e Liberazione che è come chiedere al Po di sfociare in Calabria o a Voldemort di toccarsi il naso. Perché dopo quindici riforme, santi, beati, uccisi e nati morti, siamo punto e a capo. Siamo alla Scuola di serie A e a quella differenziale, quella dove le anime vive vengono soffocate dal conformismo e dall'ipocrisia di gente che come lei non sa chi sia Giordano Bruno o Benedetto Croce, chi sia Silvia Plath o Emily Dickenson, Platone o Socrate. Continui a leggere il buon Baricco con la sua scuola privata 'Holden' finanziata e presa a modello come rappresentanza di cultura e intellighenzia, e ora carica di debiti. Continui la politica di Farinetti che caccia i suoi lavoratori con sole 24 ore di preavviso, stando al comunicato sindacale. Lei non capisce il valore della vita, non ha slanci, non ha utopie: è solo la vecchia caricatura di un 'altra macchietta della nostra italianità con cui lei si crogiola a cambiare la Costituzione a partire dal suo titolo Quinto. Ma forse le è sfuggito anche l'articolo 3, 4, 33 ( ma questo proprio lo state saltando a piè pari tutti), perché volete privatizzare la Scuola, finanziare chi ha già tutte le risorse e a noi dare il pacco. Il patto educativo, forse lei non sa, che noi, Scuola Statale, lo facciamo da oltre 20 anni con le famiglie, collaborando, aiutandoci, superando quegli sbarramenti fatti da chi il mercoledì, crede di andare nelle scuole e mettersi la coscienza a posto. Il suo patto educativo lo ha affidato ad una ministra che utilizzando il palco a lei più congeniale (quello di CL, ovvero dei padrini delle scuole private) anticipa la sua 'riforma': 'merito' ed eliminazione delle supplenze (perché farebbero 'a chi le fa e a chi le riceve'). In buona sostanza, operazioni discrezionali invece degli automatismi d'anzianità ed eliminazione dei precari.Valutazioni di docenti ed Ata e differenziazioni stipendiali operati dai Dirigenti ( contratto flessibile), anche attraverso l'incrocio con i risultati dei vergognosi test INVALSI , la sparizione fisica e oggettiva delle graduatorie d'Istituto ( le supplenze le dovrebbero fare gli insegnanti 'stabili Vengono confermate le 'parole in libertà' espresse a Luglio dal sottosegretario Reggi. Quello che si 'scusò' per le ‘parole mal meditate’ e di ‘non aver mai sostenuto di voler aumentare l’orario dei docenti’, non mancando poi di ribadire che ‘le supplenze dovranno essere destinate al personale di ruolo’. Ebbene, come si può sostenere un progetto del genere senza un aumento d’orario per i docenti stabilizzati? Come potrebbero ‘fare le supplenze’ senza alzare l’orario di cattedra? Abbiamo capito qual è il vero cruccio di Renzi sulla Scuola: è terrorizzato dal dover applicare le sentenze europee sulla regolarizzazione delle migliaia di precari con 36 mesi di servizio. Per questo i ‘suoi’ hanno insistito tanto sull’aumento d’orario dei docenti e sul (vergognoso e minimalista) taglio delle scuole Superiori a 4 anni. Altro che ‘interesse per la scuola’! Cercano l’escamotage per ridurre drasticamente gli organici, onde dimostrare alla Suprema Corte di Strasburgo che non ci sarebbero posti da assegnare. In più, devono tirar fuori dal cilindro il 'miliardo' millantato qualche giorno fa da Renzi per la scuola: 800 milioni è il costo annuo per le supplenze, poi basterà aggiungere ciò che avanza del decreto Carrozza per l'istruzione in buona parte mai speso. Pericolosa ed ennesima demagogia, come la prima boutade di Renzi sui 3,5 miliardi di euro per ristrutturare gli istituti, per l’80% non a norma, boutade ridottasi appunto all’impiego (futuribile) di 150 milioni stanziati da Letta, per appalti impropriamente scaricati sulle scuole (anziché sui comuni), che non apriranno prima dell’estate 2015. Semplicemente vergognosa la bagarre sui pensionamenti di quella ‘quota ‘96’, eredità di uno dei tanti errori di Monti-Fornero, ‘errori’ riconosciuti ma mai corretti: l’ennesima promessa di un provvedimento ‘a fine Agosto’ evidenzia come un Governo politicamente ‘accattone’, ma solo verso i cittadini, intenda risparmiare così 40 milioni, dilazionando di un altro anno un intervento necessario dal 2011. In un Paese dove chi governa ha giurato su di una ripresa dello 0,8% per poi scoprire che siamo a -0,2% ed in stagnazione, con un forte rischio deflattivo. Prima hanno provato con le 36 ore settimanali, poi hanno ‘ragionato’ sulle 24 / 30. Ora, non volendo certo toccare i privilegi, eliminare la spesa per l’acquisto degli F35 (il 7 Agosto rifiutati, dopo il Canada, anche dal Giappone) o intaccare i regali fatti alle banche, si stanno arrovellando per riproporre ai docenti meno retribuiti del continente (e con contratto bloccato da più di 6 anni), il diktat di una definitiva dequalificazione impiegatizia inesistente nel mondo, a professionisti della didattica già impegnati in un lavoro sommerso e mai riconosciuto che giunge ben oltre le 18 ore frontali (o le 24 della Primaria e le 25 della scuola dell’Infanzia). L’idea è sempre la stessa: superiori a 4 anni e relativo taglio di 60.000 cattedre, altrettanti esuberi redistribuiti a detrimento della qualità della scuola e delle speranze di assunzione, più aumento obbligatorio per tutti senza 'ferie sottese' (l' equivalente di almenno 22 giorni l'anno di lavoro in più), aumento d'orario facoltativo ( ma chi non lo farebbe rimarrebbe allo stipendio base.Questo progetto fa parte di un piano volto apertamente a fare della scuola pubblica la copia di quei diplomifici privati che, come il Ministro ben sa avendo ricevuto da tempo le dettagliate denunce dell’Unicobas, non controllano profitto e frequenza degli alunni e non pagano i docenti, ma li forniscono invece dei punti necessari per superare i precari pubblici nelle graduatorie di merito. La Giannini infatti, nonostante le interrogazioni parlamentari, non solo non è intervenuta, ma ha preso le scuole private a modello, e s’è pronunciata apertamente persino per l’assunzione diretta e discrezionale di docenti ed ata e per l’abolizione degli organi collegiali, baluardo di democrazia, libertà d’insegnamento e controllo nella scuola di tutti. Tutto questo non passerà. Ed io , insieme all’Unicobas e migliaia di supplentiti e batteri patogeni, ci batteremo per un contratto specifico per la scuola Docenti ed ATA. Lei si sbaglia Sig. Renzi: porti il suo pacchetto sulla buona scuola, e la supplentite sarà come la criptonite per lei. Finirà per perdere tutti i suoi poteri magici, perchè la cultura non si tocca, la laicità deve rimanere integra e soprattutto perchè, noi siamo uomini e non caporali. Quelli li ha assoldati tutti lei. Mio figlio era un supplente, perché lei e il suo stato non siete stati capaci di creare un futuro, un' illusione, un utopia per far crescere i giovani nella speranza , quella speranza che i ragazzi del '68 portavano nel libro di Don Milani 'Lettere ad una professoressa', una scuola per tutti, dove l'ultimo poteva e doveva arrivare insieme agli altri alla consapevolezza di credere. Credere per poi vedere i loro sogni infranti: questo avete fatto da cinquant'anni, e noi che ora sappiamo di che malattia siamo pervasi, cercheremo di infettare tutti quelli che conosceremo. E' l'unico auspicio che ci auguriamo...«Tutti coloro che stanno dentro alle graduatorie a esaurimento devono essere assunti dalla scuola», ha spiegato Renzi, « perché hanno un diritto nei confronti dello Stato. In cambio chiediamo di cambiare le regole del gioco: più disponibilità degli insegnanti a essere valutati e possibilità ai presidi di scegliersi gli insegnanti che ritengono più adatti» rendendo anche chi non ha una cattedra parte di un «organico funzionale» che fa le supplenze ma non solo: «la squadra del preside». Così ha detto lo squadrista. Mio figlio era supplente, e non è morto per farsi umiliare da lei e dalla sua banda dai modi che ricordano i sabato fascisti, ma che ora probabilmente diverranno sabato scoutisti. Perché per prima cosa bisogna rendersi conto che il fascismo non è solo un periodo storico ma un modo di confrontarsi con gli altri, e la scuola non è una fabbrica, non è uno stabilimento, non è un ufficio pubblico. E' l'unico patto possibile è tra la civiltà e la cultura. Mio figlio era supplente, io sono supplente i miei amici sono supplenti. La supplentite si trasformerà in criptonite per chi non deve far altro che invecchiare per cominciare a piangere su se stesso. I supplenti e la sua ignoranza devono essere sepolti con il voto di scambio, con la supponenza e la sua assoluta vanesia nullità. Mio figlio era un supplente e io, sono orgogliosa di essere un batterio patogeno. Vi seppelliremo tutti con la nostra tenacia, con il nostro orgoglio, con la nostra onestà . Credere per vedere. E noi dobbiamo crederci. Per i nostri ragazzi, per la nostra dignità, per combattere contro le persone che come lei ci umiliano da 50 anni. Lo dobbiamo per la nostra coscienza, per far sì che i nostri ragazzi continuino a credere in noi. Perché c'è una differenza tra voi e loro. Noi siamo ammalati che però sanno come lottare, e voi siete già morti nel mare dell'indifferenza , nel vostro deserto che chiamate umanità, nella vostra noiosa e malsana salute. Possiamo diventare criptonite, basta volerlo. Per noi, per i ragazzi, per mio figlio.
Mio figlio era un supplente.
Caro Sig. Renzi,
io non l'ho votato, non l'ho mai voluto come Premier e non lo vorrò mai come Presidente del mio Paese. Questo deve essere chiaro tra noi due. Ma lei ieri sera, prima della presentazione del pacchetto Scuola , ha già dato a noi insegnanti, Ata, e collaboratori delle Scuole Statali di quest'Italia deprivata e depravata, le sue anticipazioni, e ha letto il suo bugiardino per noi ammalati da quella che lei definisce 'Supplentite'. Noi supplenti precari che nonostante le quindici riforme usate come spending-rewiew per saldare i debiti di voi casta, voi manipolatori di coscienza e alienatori di menti offuscati dalla follia, portatori di quel dolore che senti appena ti svegli, quello che arriva allo stomaco e ti accompagna tutta la vita, proprio a queste persone a quelle che portano avanti il Paese, ha già fatto capire che per questi' batteri patogeni', ci sarà un'ennesima umiliazione di una classe di lavoratori che ha sempre chinato il capo e mai urlato a squarciagola la vostra falsità, il vostro essere diabolici, perversi e superficiali. Ha parlato di supplentiti, come fossimo sofferenti di avola, come il pil che decresce, come la deflazione, come i suoi 80 euro garanzia di voto di scambio, come la disoccupazione che cresce sempre più, come il suo manierismo e le sue leccate di gelato che a noi contribuenti levano denaro, dignità e orgoglio. Mio figlio era un supplente, io sono una supplente e più di 150.000 persone sono batteri patogeni : mio figlio forse per questo non sopportava questo mondo, ed io, supplente come altre centinaia di batteri,ci stiamo trasformando in portatori di libertà, di idee e di scambi sociali, di stimoli rafforzatori di eventi aversivi, energia di cultura vera, di verità, e di cambiamento. Ma non nel suo verso, proprio in quello opposto, quello che porta verso la luce; quella che lei non vuole vedere perché non l'ha mai conosciuta. Oggi,Lei, vorrebbe farci passare la svolta sulla 'Buona scuola'. Suvvia si faccia una bella leccata di gelato, si faccia un corso d'inglese, pensi alla Ministra Giannini che non sa nemmeno cosa sono le fasce o al Sig. Toccafondi che dice'La scuola è tutta pubblica e si divide in statale e non statale', sottosegretario di Stato pagato da noi che dobbiamo ancora ricevere la disoccupazione. Noi non siamo come i suoi spropositati duplicati di piccoli squadristi di cui l'ignoranza è la base per essere dei suoi sudditi. Noi abbiamo la mente, il cervello, la nostra memoria, il nostro sudore che non finisce quando chiudiamo la porta di casa, perché non sappiamo cosa vuol fare di noi ormai anziani cultori di arte, letteratura, scienza, conoscenza, discussione e dissenso. Dispensatori di cultura domani, e forse per sempre.Lei ha fatto esplicito riferimento al 'coding', il linguaggio di programmazione informatico che verrà studiato sin dalla scuola elementare, ma anche alla storia dell'arte, la musica e la lingua inglese. Chi le paga questa persone, lei lo sa che non può far insegnare musica a bambini senza aver insegnanti abilitati, lo sa che non può far fare alle maestre quello che non devono e non possono fare, e soprattutto lo sa che non dovrà far pagare un euro ai genitori che già stentano a portare i loro figli a fare una passeggiata facendoli sperare in un futuro che non inizierà mai? Lei, Sig. Renzi lo sa vero?Lei vuol far riformare la scuola da Comunione e Liberazione che è come chiedere al Po di sfociare in Calabria o a Voldemort di toccarsi il naso. Perché dopo quindici riforme, santi, beati, uccisi e nati morti, siamo punto e a capo. Siamo alla Scuola di serie A e a quella differenziale, quella dove le anime vive vengono soffocate dal conformismo e dall'ipocrisia di gente che come lei non sa chi sia Giordano Bruno o Benedetto Croce, chi sia Silvia Plath o Emily Dickenson, Platone o Socrate. Continui a leggere il buon Baricco con la sua scuola privata 'Holden' finanziata e presa a modello come rappresentanza di cultura e intellighenzia, e ora carica di debiti. Continui la politica di Farinetti che caccia i suoi lavoratori con sole 24 ore di preavviso, stando al comunicato sindacale. Lei non capisce il valore della vita, non ha slanci, non ha utopie: è solo la vecchia caricatura di un 'altra macchietta della nostra italianità con cui lei si crogiola a cambiare la Costituzione a partire dal suo titolo Quinto. Ma forse le è sfuggito anche l'articolo 3, 4, 33 ( ma questo proprio lo state saltando a piè pari tutti), perché volete privatizzare la Scuola, finanziare chi ha già tutte le risorse e a noi dare il pacco. Il patto educativo, forse lei non sa, che noi, Scuola Statale, lo facciamo da oltre 20 anni con le famiglie, collaborando, aiutandoci, superando quegli sbarramenti fatti da chi il mercoledì, crede di andare nelle scuole e mettersi la coscienza a posto. Il suo patto educativo lo ha affidato ad una ministra che utilizzando il palco a lei più congeniale (quello di CL, ovvero dei padrini delle scuole private) anticipa la sua 'riforma': 'merito' ed eliminazione delle supplenze (perché farebbero 'a chi le fa e a chi le riceve'). In buona sostanza, operazioni discrezionali invece degli automatismi d'anzianità ed eliminazione dei precari.Valutazioni di docenti ed Ata e differenziazioni stipendiali operati dai Dirigenti ( contratto flessibile), anche attraverso l'incrocio con i risultati dei vergognosi test INVALSI , la sparizione fisica e oggettiva delle graduatorie d'Istituto ( le supplenze le dovrebbero fare gli insegnanti 'stabili Vengono confermate le 'parole in libertà' espresse a Luglio dal sottosegretario Reggi. Quello che si 'scusò' per le ‘parole mal meditate’ e di ‘non aver mai sostenuto di voler aumentare l’orario dei docenti’, non mancando poi di ribadire che ‘le supplenze dovranno essere destinate al personale di ruolo’. Ebbene, come si può sostenere un progetto del genere senza un aumento d’orario per i docenti stabilizzati? Come potrebbero ‘fare le supplenze’ senza alzare l’orario di cattedra? Abbiamo capito qual è il vero cruccio di Renzi sulla Scuola: è terrorizzato dal dover applicare le sentenze europee sulla regolarizzazione delle migliaia di precari con 36 mesi di servizio. Per questo i ‘suoi’ hanno insistito tanto sull’aumento d’orario dei docenti e sul (vergognoso e minimalista) taglio delle scuole Superiori a 4 anni. Altro che ‘interesse per la scuola’! Cercano l’escamotage per ridurre drasticamente gli organici, onde dimostrare alla Suprema Corte di Strasburgo che non ci sarebbero posti da assegnare. In più, devono tirar fuori dal cilindro il 'miliardo' millantato qualche giorno fa da Renzi per la scuola: 800 milioni è il costo annuo per le supplenze, poi basterà aggiungere ciò che avanza del decreto Carrozza per l'istruzione in buona parte mai speso. Pericolosa ed ennesima demagogia, come la prima boutade di Renzi sui 3,5 miliardi di euro per ristrutturare gli istituti, per l’80% non a norma, boutade ridottasi appunto all’impiego (futuribile) di 150 milioni stanziati da Letta, per appalti impropriamente scaricati sulle scuole (anziché sui comuni), che non apriranno prima dell’estate 2015. Semplicemente vergognosa la bagarre sui pensionamenti di quella ‘quota ‘96’, eredità di uno dei tanti errori di Monti-Fornero, ‘errori’ riconosciuti ma mai corretti: l’ennesima promessa di un provvedimento ‘a fine Agosto’ evidenzia come un Governo politicamente ‘accattone’, ma solo verso i cittadini, intenda risparmiare così 40 milioni, dilazionando di un altro anno un intervento necessario dal 2011. In un Paese dove chi governa ha giurato su di una ripresa dello 0,8% per poi scoprire che siamo a -0,2% ed in stagnazione, con un forte rischio deflattivo. Prima hanno provato con le 36 ore settimanali, poi hanno ‘ragionato’ sulle 24 / 30. Ora, non volendo certo toccare i privilegi, eliminare la spesa per l’acquisto degli F35 (il 7 Agosto rifiutati, dopo il Canada, anche dal Giappone) o intaccare i regali fatti alle banche, si stanno arrovellando per riproporre ai docenti meno retribuiti del continente (e con contratto bloccato da più di 6 anni), il diktat di una definitiva dequalificazione impiegatizia inesistente nel mondo, a professionisti della didattica già impegnati in un lavoro sommerso e mai riconosciuto che giunge ben oltre le 18 ore frontali (o le 24 della Primaria e le 25 della scuola dell’Infanzia). L’idea è sempre la stessa: superiori a 4 anni e relativo taglio di 60.000 cattedre, altrettanti esuberi redistribuiti a detrimento della qualità della scuola e delle speranze di assunzione, più aumento obbligatorio per tutti senza 'ferie sottese' (l' equivalente di almenno 22 giorni l'anno di lavoro in più), aumento d'orario facoltativo ( ma chi non lo farebbe rimarrebbe allo stipendio base.Questo progetto fa parte di un piano volto apertamente a fare della scuola pubblica la copia di quei diplomifici privati che, come il Ministro ben sa avendo ricevuto da tempo le dettagliate denunce dell’Unicobas, non controllano profitto e frequenza degli alunni e non pagano i docenti, ma li forniscono invece dei punti necessari per superare i precari pubblici nelle graduatorie di merito. La Giannini infatti, nonostante le interrogazioni parlamentari, non solo non è intervenuta, ma ha preso le scuole private a modello, e s’è pronunciata apertamente persino per l’assunzione diretta e discrezionale di docenti ed ata e per l’abolizione degli organi collegiali, baluardo di democrazia, libertà d’insegnamento e controllo nella scuola di tutti. Tutto questo non passerà. Ed io , insieme all’Unicobas e migliaia di supplentiti e batteri patogeni, ci batteremo per un contratto specifico per la scuola Docenti ed ATA. Lei si sbaglia Sig. Renzi: porti il suo pacchetto sulla buona scuola, e la supplentite sarà come la criptonite per lei. Finirà per perdere tutti i suoi poteri magici, perchè la cultura non si tocca, la laicità deve rimanere integra e soprattutto perchè, noi siamo uomini e non caporali. Quelli li ha assoldati tutti lei. Mio figlio era un supplente, perché lei e il suo stato non siete stati capaci di creare un futuro, un' illusione, un utopia per far crescere i giovani nella speranza , quella speranza che i ragazzi del '68 portavano nel libro di Don Milani 'Lettere ad una professoressa', una scuola per tutti, dove l'ultimo poteva e doveva arrivare insieme agli altri alla consapevolezza di credere. Credere per poi vedere i loro sogni infranti: questo avete fatto da cinquant'anni, e noi che ora sappiamo di che malattia siamo pervasi, cercheremo di infettare tutti quelli che conosceremo. E' l'unico auspicio che ci auguriamo...«Tutti coloro che stanno dentro alle graduatorie a esaurimento devono essere assunti dalla scuola», ha spiegato Renzi, « perché hanno un diritto nei confronti dello Stato. In cambio chiediamo di cambiare le regole del gioco: più disponibilità degli insegnanti a essere valutati e possibilità ai presidi di scegliersi gli insegnanti che ritengono più adatti» rendendo anche chi non ha una cattedra parte di un «organico funzionale» che fa le supplenze ma non solo: «la squadra del preside». Così ha detto lo squadrista. Mio figlio era supplente, e non è morto per farsi umiliare da lei e dalla sua banda dai modi che ricordano i sabato fascisti, ma che ora probabilmente diverranno sabato scoutisti. Perché per prima cosa bisogna rendersi conto che il fascismo non è solo un periodo storico ma un modo di confrontarsi con gli altri, e la scuola non è una fabbrica, non è uno stabilimento, non è un ufficio pubblico. E' l'unico patto possibile è tra la civiltà e la cultura. Mio figlio era supplente, io sono supplente i miei amici sono supplenti. La supplentite si trasformerà in criptonite per chi non deve far altro che invecchiare per cominciare a piangere su se stesso. I supplenti e la sua ignoranza devono essere sepolti con il voto di scambio, con la supponenza e la sua assoluta vanesia nullità. Mio figlio era un supplente e io, sono orgogliosa di essere un batterio patogeno. Vi seppelliremo tutti con la nostra tenacia, con il nostro orgoglio, con la nostra onestà . Credere per vedere. E noi dobbiamo crederci. Per i nostri ragazzi, per la nostra dignità, per combattere contro le persone che come lei ci umiliano da 50 anni. Lo dobbiamo per la nostra coscienza, per far sì che i nostri ragazzi continuino a credere in noi. Perché c'è una differenza tra voi e loro. Noi siamo ammalati che però sanno come lottare, e voi siete già morti nel mare dell'indifferenza , nel vostro deserto che chiamate umanità, nella vostra noiosa e malsana salute. Possiamo diventare criptonite, basta volerlo. Per noi, per i ragazzi, per mio figlio.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: La Riforma della Scuola secondo Renzie
Lettera bellissima.... chapeau...!!!
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Re: La Riforma della Scuola secondo Renzie
A parte che il caimano bis vorrà trasformare tutti gli studenti in yuppies stile boschi (BLEAH), (e non voglio parafrasare brunettolo, eh, l'ho detto prima io) ma 3 miliardi all'anno dove li prende senza una politica economica vera di rilancio?
Chi farà licenziare per assumere altri?
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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: La Riforma della Scuola secondo Renzie
PRIMO GIORNO DI SCUOLA CON SCIOPERO COMUNICATO STAMPA 3.9.2014
INACCETTABILE IL PROGETTO RENZI-GIANNINI: L’UNICOBAS CONFERMA LO SCIOPERO DELLA SCUOLA PER MERCOLEDI’ 17 SETTEMBRE, PRIMO GIORNO NEL QUALE SARANNO APERTE TUTTE LE SCUOLE DEL PAESE, CON MANIFESTAZIONE DALLA MATTINA SOTTO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE.
Renzi vuol sapere cosa pensa la scuola del suo progetto? Non c'è bisogno di arrivare a fine anno: verifichi bene i dati dello sciopero del 17 Settembre.
Operazioni discrezionali invece degli automatismi d'anzianità ed eliminazione dei precari. VALUTAZIONI DI DOCENTI ED ATA E DIFFERENZIAZIONI STIPENDIALI OPERATE DAI DIRIGENTI (CONTRATTO ‘FLESSIBILE’), ANCHE ATTRAVERSO L’INCROCIO CON I RISULTATI DEI VERGOGNOSI TEST INVALSI. Questo, per Renzi, sarebbe la "vera autonomia" e la "valutazione dei risultati". POI CI SONO LA SPARIZIONE DELLE GRADUATORIE DI ISTITUTO E LA SPARIZIONE (FISICA) DEI PRECARI (SUPPLENZE E SOSTITUZIONI LE DOVREBBERO FARE GLI INSEGNANTI STABILI). Vengono confermate le 'parole in libertà' espresse a Luglio dal sottosegretario Reggi. Quello che si 'scusò' per le ‘parole mal meditate’ e di ‘non aver mai sostenuto di voler aumentare l’orario dei docenti’, non mancando poi di ribadire che ‘le supplenze le dovranno essere destinate al personale di ruolo’. Ebbene, come si può sostenere un progetto del genere senza un aumento d’orario per i docenti stabilizzati? Come potrebbero ‘fare le supplenze’ senza alzare l’orario di cattedra?
Ulteriore demagogia, come la prima boutade di Renzi sui 3,5 miliardi di euro per ristrutturare gli istituti, per l’80% non a norma, ridottasi all’impiego di 150 milioni (stanziati da Letta) per appalti impropriamente scaricati sulle scuole (anziché sui comuni), che non apriranno prima dell’estate 2015. È così che Renzi pensa di "tranquillizzare le famiglie", costrette a trattenere il fiato quando mandano a scuola i propri figli perché l'80% degli edifici scolastici non è a norma (il nostro Paese dal 1990 ha stabilizzato un regime di propogatio sulle norme delle Leggi 626 ed 81)?
Vergognosa (ma molto indicativa) poi la bagarre sui pensionamenti di quella ‘quota ‘96’, eredità di uno dei tanti errori di Monti-Fornero, ‘errori’ riconosciuti ma mai corretti solo per risparmiare 40 milioni (altro che 'grandi investimenti per la scuola').
L'UNICOBAS CONFERMA LO SCIOPERO PER IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA. La scuola italiana apre secondo le indicazioni dei calendari regionali. Il 17 Settembre le lezioni prendono il via nelle due regioni che iniziano più tardi (Puglie e Sicilia). Nel resto del Paese avranno inizio dall’11 al 15 Settembre (tranne per il Trentino che apre l’8). Il 17 Settembre tutte le scuole italiane saranno contemporaneamente al lavoro, e sarà il primo giorno di sciopero dell’anno. Un segnale forte contro la schizofrenia del Governo, fatta di annunci ‘fattivi’ clamorosamente disattesi e proposte irricevibili ‘avanzate’, ritrattate ed infine rilanciate senza vergogna.
'MERITO'. Renzi parla di "Premiare l’impegno" e di "carriera dei docenti". Ma in realtà di tratta di ASSUNZIONE DIRETTA di DOCENTI ED ATA da parte dei dirigenti scolastici, come nelle scuole private. A questo servirebbe il suo "Organico Funzionale". L'horror vacui di limbo per 'tappabuchi' 'sospesi' dal quale 'pescare'. Basta leggere: "E poi la possibilità di schierare la 'squadra' con cui giocare la partita dell’istruzione" ... di modo che (il dirigente-manager) possa "chiamare i docenti che riterrà più adatti per portare avanti il proprio piano dell’offerta formativa". A seguire c'è il "Criterio del merito per l’avanzamento e per la definizione degli scatti stipendiali", ovvero l'eliminazione degli automatismi d'anzianità, già sterilizzati su 6 o 7 anni dal 1990 (quando erano biennali), e più volte bloccati. Ma lo sa Renzi che gli 'scatti' sono presenti in tutto il mondo, perché tutti sanno che ad insegnare s'impara soprattutto insegnando, persino nel Paese più liberista del mondo, la Svizzera, che non fornisce automatismi d'anzianità neppure a magistrati e militari di carriera, come fa l'Italia? Lo sa Renzi che, a causa del Dlvo 29/1993, per legge, tutto quello che viene dato alla scuola (contratto a parte) deve andare nel capitolato 'fondo di istituto', 'aumenti di merito' compresi? Lo sa che, stante l'attuale legislazione, e gli attuali stanziamenti, anche gli 'scatti' per 'merito' andrebbero a gravare sul fondo di istituto, già assottigliato in modo vergognoso: quello che rende possibili tutte quelle attività aggiuntive di cui parlano le 'Linee guida' a proposito di ampliamento dell'offerta formativa, e non potrebbero essere altro che delle 'mance'? Renzi, in realtà, vorrebbe introdurre il 'cottimismo' nella scuola (quantità e nessuna qualità), assegnando qualche euro in più a chi si piega a trasformarsi appunto in 'tappabuchi' coprendo le supplenze, in linea con quanto vengono pagate oggi: 11 euro l'ora! Pensa che a questo aspirino "2 insegnanti su 3"?
ORGANICO DI FATTO E DIRITTO ed ORGANICO POTENZIATO. Fra organico di fatto e diritto chiediamo l'unificazione dal 1990. Anche dell'organico potenziato chiediamo dal 1990 l'istituzione (in attuazione, peraltro, della L. 270/1982, che stabiliva un 5% in più sugli organici, rimasta inevasa con i successivi tagli di bilancio). Ma non è possibile crearlo coprendo nel 2015 al massimo il turn-over e senza il ripristino dei posti (150.000) tagliati dalla controriforma Gelmini (che andrebbe abrogata mentre Renzi non la 'sfiora' neppure), la quale ha contribuito a far crescere in modo esponenziale il numero di quelle cattedre che, invece di andare ad assunzioni, sono state affidate ai precari.
C'è un'evidente contraddizione: Renzi calcola solo le necessità d'organico legate alla copertura 'standard' delle classi. Allora non ha capito che non potrà creare nessun organico potenziato, perché per farlo dovrebbe invece assumere una percentuale fissa di docenti in più per far fronte, come dice: "al recupero, allo sviluppo delle eccellenze ... dalla programmazione del fabbisogno scolastico alla gestione delle supplenze, dall'aumento del tempo scuola, alla gestione dei progetti, nonché all'ampliamento dell'offerta formativa". Dove sarebbe infatti questo "contingente stabile di docenti per coprire, tra le altre esigenze, la maggior parte delle supplenze brevi" se devono anche "ampliare l'offerta formativa e svolgere le tante attività complementari alle lezioni in classe"? Renzi poi inserisce fra questi elementi persino il 'sostegno ai ragazzi diversamente abili'. Due le cose: o non sa che per questo esistono gli insegnanti di sostegno, o li vuole abolire, inserendo anche l'integrazione nel suo calderone demagogico dove c'è tutto senza le risorse per nulla. Assumere i precari con incarico annuale non basta, occorre regolarizzare anche quelli che coprono una cattedra per tutto l'anno con contratto della scuola. In realtà l'operazione non costerebbe molto (500 mln di euro secondo 'Il sole 24 ore'), visto che da retribuire in più ci sarebbero solo tutte o quota parte delle ferie. Ma questo perché, col placet dei sindacati pronta-firma i neo-assunti già non hanno praticamente più una carriera legata all'anzianità. Ecco uno dei quid dell'operazione renziana 'elimina-scatti': eliminando anche quelli di chi sta nella scuola da tempo, la campagna di assunzioni verrebbe 'autofinanziata' (ma in molti anni) a detrimento dei diritti acquisiti.
ORARIO. Visto che prevede cattedre tutte almeno a 18 ore, sa Renzi che questa disposizione (già operativa dai tempi della Gelmini) ha impedito di mantenere la continuità didattica? Renzi non se ne cura. Anzi, a proposito di 'potenziato', prevede solo l'orario fisso dei docenti già stabilizzati, che vorrebbe portare (in linea con le dichiarazioni di Luglio del suo compagno di partito, il sottosegretario Reggi) almeno a 24 ore (cosa già tentata senza successo da Monti). Gli verrà incontro la CGIL, sindacato di riferimento del PD. Come contropartita, il segretario Pantaleo chiede quell’ottantina di euro che (eccezion fatta per una parte dei collaboratori scolastici e una manciata di precari con poco servizio) alla scuola non è praticamente mai arrivata. Non si sono ancora accordati solo perché manca la copertura. Intanto inizieranno ad accordarsi su 40 ore in più di servizio l'anno (gratis et amore dei, perché per il rinnovo del contratto scaduto da più di 6 anni non c'è un euro...), delle quali 20 da destinarsi alle supplenze, 10 all'aggiornamento e solo il quarto residuo per tutto ciò che Renzi vaneggia quando parla di 'organico dell'autonomia', ovvero per le attività di approfondimento ed ampliamento dell'offerta formativa. Ma lo sa Renzi che, nonostante la massa di precari, quotidianamente in Italia si viola il diritto allo studio DIVIDENDO LE CLASSI perché la maggior parte delle supplenze brevi non vengono coperte? Coprendo con le assunzioni annunciate (e tutte da verificare) solamente il turn-over pensa addirittura di eliminare le supplenze? Come farà senza le graduatorie di istituto, che invece intende abolire? A proposito delle "migliaia di insegnanti che mancano": s'è accorto Renzi dei tagli di 2,5 mld (Prodi) ed 8 mld (Gelmini-Berlusconi) e delle classi-pollaio (ciò che rende impraticabili per la didattica, ma, ripetiamo, anche sotto il profilo della sicurezza le nostre scuole che già sono per l'80% non a norma 'a prescindere')? Le 150.000 assunzioni (peraltro destinate probabilmente a restare in buona parte 'mero annuncio') dovrebbero essere AGGIUNTIVE rispetto al turn-over. Abbiamo capito qual è il vero cruccio di Renzi sulla Scuola: è terrorizzato dal dover applicare le sentenze europee sulla regolarizzazione delle migliaia di precari con 36 mesi di servizio (richiamate, lapsus significativo, addirittura in un 'titolo' delle sue 'Linne guida': "Se anche la Corte di giustizia europea si interessa dei docenti italiani"). Per questo i ‘suoi’ hanno insistito tanto sull’aumento d’orario dei docenti e sul (vergognoso e minimalista) taglio delle scuole Superiori a 4 anni (che fa il paio col vergognoso Liceo Scientifico senza il latino voluto dalla Gelmini, mai messo in discussione, come del resto i nuovi programmi di storia nella Primaria imposti dalla Moratti, che sterilizzano l'insegnamento in quinta alla fine dell'impero romano per bloccarlo tre anni sull'età della pietra). Cosa intende Renzi, quando scrive di "affiancare al sapere il saper fare, partendo dai laboratori", visto che il personale per i laboratori non c'è più da anni (e di questo le 'Linee' non parlano)?
Altro che ‘interesse per la scuola’! Cercano l’escamotage per ridurre drasticamente gli organici, onde dimostrare alla Suprema Corte di Strasburgo che non ci sarebbero posti da assegnare. In più, devono tirar fuori dal cilindro il 'miliardo' millantato qualche giorno fa da Renzi per la scuola: 800 milioni è il costo annuo per le supplenze, poi basterà aggiungere ciò che avanza del decreto Carrozza per l'istruzione (in buona parte mai speso). Sarà un inganno per chi s'occupa di conti, perché quei soldi verranno spesi ugualmente: alla scuola servono persone, non chiacchiere. Renzi parla di 'consultazioni', ma la controriforma è cogente, perché le coperture per il prossimo anno solare le deve trovare adesso nella Legge Finanziaria e lui le ha 'trovate' così: abolirà i supplenti, ma non assumendo almeno il 10% in più rispetto ai posti in organico, non potrà abolire le supplenze. Per questo (anche se ora 'glissa') cercherà di aumentare a costo zero l'orario obbligatorio di cattedra del personale di ruolo. La 'spending rewiev' parla di 20 mld di tagli: altro che investimenti (e, con riferimento alla scuola, pare essersene accorta anche la Bindi)! A proposito di "ripensare le strategie per l'istruzione" e del 'settore-chiave per il futuro del Paese", s'è accorto Renzi che abbiamo già toccato il fondo e siamo pressoché all'ultimo posto nella UE per percentuale sul Pil di spesa su scuola, università e ricerca?
In un Paese dove chi governa ha giurato su di una ripresa dello 0,8% per poi scoprire che siamo a -0,2%, in stagnazione e deflazione, prima hanno provato con le 36 ore settimanali, poi hanno ‘ragionato’ sulle 24 / 30. Ora, non volendo certo toccare i privilegi, eliminare la spesa per l’acquisto degli F35 (il 7 Agosto rifiutati, dopo il Canada, anche dal Giappone) o intaccare i regali fatti alle banche, si stanno arrovellando per riproporre ai docenti meno retribuiti del continente il diktat di una definitiva dequalificazione impiegatizia inesistente nel mondo, a professionisti della didattica già impegnati in un lavoro sommerso e mai riconosciuto che giunge ben oltre le 18 ore frontali (o le 24 della Primaria e le 25 della scuola dell’Infanzia). L’idea è sempre la stessa: SUPERIORI A 4 ANNI E RELATIVO TAGLIO DI 60.000 CATTEDRE, ALTRETTANTI ESUBERI REDISTRIBUITI A DETRIMENTO DELLA QUALITA’ DELLA SCUOLA E DELLE SPERANZE DI ASSUNZIONE + AUMENTO OBBLIGATORIO DELL'ORARIO PER TUTTI SENZA RETRIBUZIONE AGGIUNTIVA, A SPESE DELLE 'FERIE SOTTESE’ (L’EQUIVALENTE DI ALMENO 22 GIORNI L'ANNO DI LAVORO IN PIU') + AUMENTO D'ORARIO FACOLTATIVO (MA CHI NON LO FACESSE RIMARREBBE A STIPENDIO BASE).
Questo progetto fa parte di un piano volto apertamente a fare della scuola pubblica la copia di quei diplomifici privati che, come il Ministro ben sa avendo ricevuto da tempo le dettagliate denunce dell’Unicobas, non controllano profitto e frequenza degli alunni e non pagano i docenti, ma li forniscono invece dei punti necessari per superare i precari pubblici nelle graduatorie di merito. La Giannini infatti, nonostante le interrogazioni parlamentari, non solo non è intervenuta, ma ha preso le scuole private a modello, e s’è pronunciata per l’abolizione degli organi collegiali, baluardo di democrazia, libertà d’insegnamento e controllo nella scuola di tutti. Quando Renzi parla di "risorse private- destinazione Scuola", in linea con il ddl Aprea di Forza Italia (ed i suoi aziendalistici 'Consigli d'Amministrazione'), intende far gestire le scuole direttamente dai privati e regalare loro gli studenti dei Tecnici e dei Professionali come forza lavoro non retribuita con la 'alternanza scuola-lavoro' per l'introiezione di competenze meramente esecutive 'depurate' dal sapere critico.
Tutto questo non passerà. L’Unicobas si batte per un contratto specifico per la scuola (Docenti ed ATA) fuori dal calderone indistinto del ‘pubblico impiego’ e fuori dall’area di vigenza del Dlvo 29/1993 (per parafrasare Renzi, questa è stata la madre delle "riforme incomplete e - delle - scelte di corto respiro - che - hanno svalutato l’alta responsabilità professionale e civile di chi fa nel nostro Paese il mestiere più nobile e bello"), che impedisce alla scuola meno retribuita della UE aumenti contrattuali superiori all’inflazione ‘programmata’, la stabilizzazione degli automatismi d’anzianità e la riconquista di un ruolo professionale e disciplinare specifico, con l’istituzione del preside elettivo e del Consiglio Superiore della docenza.
Stefano d’Errico (Segretario nazionale)
INACCETTABILE IL PROGETTO RENZI-GIANNINI: L’UNICOBAS CONFERMA LO SCIOPERO DELLA SCUOLA PER MERCOLEDI’ 17 SETTEMBRE, PRIMO GIORNO NEL QUALE SARANNO APERTE TUTTE LE SCUOLE DEL PAESE, CON MANIFESTAZIONE DALLA MATTINA SOTTO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE.
Renzi vuol sapere cosa pensa la scuola del suo progetto? Non c'è bisogno di arrivare a fine anno: verifichi bene i dati dello sciopero del 17 Settembre.
Operazioni discrezionali invece degli automatismi d'anzianità ed eliminazione dei precari. VALUTAZIONI DI DOCENTI ED ATA E DIFFERENZIAZIONI STIPENDIALI OPERATE DAI DIRIGENTI (CONTRATTO ‘FLESSIBILE’), ANCHE ATTRAVERSO L’INCROCIO CON I RISULTATI DEI VERGOGNOSI TEST INVALSI. Questo, per Renzi, sarebbe la "vera autonomia" e la "valutazione dei risultati". POI CI SONO LA SPARIZIONE DELLE GRADUATORIE DI ISTITUTO E LA SPARIZIONE (FISICA) DEI PRECARI (SUPPLENZE E SOSTITUZIONI LE DOVREBBERO FARE GLI INSEGNANTI STABILI). Vengono confermate le 'parole in libertà' espresse a Luglio dal sottosegretario Reggi. Quello che si 'scusò' per le ‘parole mal meditate’ e di ‘non aver mai sostenuto di voler aumentare l’orario dei docenti’, non mancando poi di ribadire che ‘le supplenze le dovranno essere destinate al personale di ruolo’. Ebbene, come si può sostenere un progetto del genere senza un aumento d’orario per i docenti stabilizzati? Come potrebbero ‘fare le supplenze’ senza alzare l’orario di cattedra?
Ulteriore demagogia, come la prima boutade di Renzi sui 3,5 miliardi di euro per ristrutturare gli istituti, per l’80% non a norma, ridottasi all’impiego di 150 milioni (stanziati da Letta) per appalti impropriamente scaricati sulle scuole (anziché sui comuni), che non apriranno prima dell’estate 2015. È così che Renzi pensa di "tranquillizzare le famiglie", costrette a trattenere il fiato quando mandano a scuola i propri figli perché l'80% degli edifici scolastici non è a norma (il nostro Paese dal 1990 ha stabilizzato un regime di propogatio sulle norme delle Leggi 626 ed 81)?
Vergognosa (ma molto indicativa) poi la bagarre sui pensionamenti di quella ‘quota ‘96’, eredità di uno dei tanti errori di Monti-Fornero, ‘errori’ riconosciuti ma mai corretti solo per risparmiare 40 milioni (altro che 'grandi investimenti per la scuola').
L'UNICOBAS CONFERMA LO SCIOPERO PER IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA. La scuola italiana apre secondo le indicazioni dei calendari regionali. Il 17 Settembre le lezioni prendono il via nelle due regioni che iniziano più tardi (Puglie e Sicilia). Nel resto del Paese avranno inizio dall’11 al 15 Settembre (tranne per il Trentino che apre l’8). Il 17 Settembre tutte le scuole italiane saranno contemporaneamente al lavoro, e sarà il primo giorno di sciopero dell’anno. Un segnale forte contro la schizofrenia del Governo, fatta di annunci ‘fattivi’ clamorosamente disattesi e proposte irricevibili ‘avanzate’, ritrattate ed infine rilanciate senza vergogna.
'MERITO'. Renzi parla di "Premiare l’impegno" e di "carriera dei docenti". Ma in realtà di tratta di ASSUNZIONE DIRETTA di DOCENTI ED ATA da parte dei dirigenti scolastici, come nelle scuole private. A questo servirebbe il suo "Organico Funzionale". L'horror vacui di limbo per 'tappabuchi' 'sospesi' dal quale 'pescare'. Basta leggere: "E poi la possibilità di schierare la 'squadra' con cui giocare la partita dell’istruzione" ... di modo che (il dirigente-manager) possa "chiamare i docenti che riterrà più adatti per portare avanti il proprio piano dell’offerta formativa". A seguire c'è il "Criterio del merito per l’avanzamento e per la definizione degli scatti stipendiali", ovvero l'eliminazione degli automatismi d'anzianità, già sterilizzati su 6 o 7 anni dal 1990 (quando erano biennali), e più volte bloccati. Ma lo sa Renzi che gli 'scatti' sono presenti in tutto il mondo, perché tutti sanno che ad insegnare s'impara soprattutto insegnando, persino nel Paese più liberista del mondo, la Svizzera, che non fornisce automatismi d'anzianità neppure a magistrati e militari di carriera, come fa l'Italia? Lo sa Renzi che, a causa del Dlvo 29/1993, per legge, tutto quello che viene dato alla scuola (contratto a parte) deve andare nel capitolato 'fondo di istituto', 'aumenti di merito' compresi? Lo sa che, stante l'attuale legislazione, e gli attuali stanziamenti, anche gli 'scatti' per 'merito' andrebbero a gravare sul fondo di istituto, già assottigliato in modo vergognoso: quello che rende possibili tutte quelle attività aggiuntive di cui parlano le 'Linee guida' a proposito di ampliamento dell'offerta formativa, e non potrebbero essere altro che delle 'mance'? Renzi, in realtà, vorrebbe introdurre il 'cottimismo' nella scuola (quantità e nessuna qualità), assegnando qualche euro in più a chi si piega a trasformarsi appunto in 'tappabuchi' coprendo le supplenze, in linea con quanto vengono pagate oggi: 11 euro l'ora! Pensa che a questo aspirino "2 insegnanti su 3"?
ORGANICO DI FATTO E DIRITTO ed ORGANICO POTENZIATO. Fra organico di fatto e diritto chiediamo l'unificazione dal 1990. Anche dell'organico potenziato chiediamo dal 1990 l'istituzione (in attuazione, peraltro, della L. 270/1982, che stabiliva un 5% in più sugli organici, rimasta inevasa con i successivi tagli di bilancio). Ma non è possibile crearlo coprendo nel 2015 al massimo il turn-over e senza il ripristino dei posti (150.000) tagliati dalla controriforma Gelmini (che andrebbe abrogata mentre Renzi non la 'sfiora' neppure), la quale ha contribuito a far crescere in modo esponenziale il numero di quelle cattedre che, invece di andare ad assunzioni, sono state affidate ai precari.
C'è un'evidente contraddizione: Renzi calcola solo le necessità d'organico legate alla copertura 'standard' delle classi. Allora non ha capito che non potrà creare nessun organico potenziato, perché per farlo dovrebbe invece assumere una percentuale fissa di docenti in più per far fronte, come dice: "al recupero, allo sviluppo delle eccellenze ... dalla programmazione del fabbisogno scolastico alla gestione delle supplenze, dall'aumento del tempo scuola, alla gestione dei progetti, nonché all'ampliamento dell'offerta formativa". Dove sarebbe infatti questo "contingente stabile di docenti per coprire, tra le altre esigenze, la maggior parte delle supplenze brevi" se devono anche "ampliare l'offerta formativa e svolgere le tante attività complementari alle lezioni in classe"? Renzi poi inserisce fra questi elementi persino il 'sostegno ai ragazzi diversamente abili'. Due le cose: o non sa che per questo esistono gli insegnanti di sostegno, o li vuole abolire, inserendo anche l'integrazione nel suo calderone demagogico dove c'è tutto senza le risorse per nulla. Assumere i precari con incarico annuale non basta, occorre regolarizzare anche quelli che coprono una cattedra per tutto l'anno con contratto della scuola. In realtà l'operazione non costerebbe molto (500 mln di euro secondo 'Il sole 24 ore'), visto che da retribuire in più ci sarebbero solo tutte o quota parte delle ferie. Ma questo perché, col placet dei sindacati pronta-firma i neo-assunti già non hanno praticamente più una carriera legata all'anzianità. Ecco uno dei quid dell'operazione renziana 'elimina-scatti': eliminando anche quelli di chi sta nella scuola da tempo, la campagna di assunzioni verrebbe 'autofinanziata' (ma in molti anni) a detrimento dei diritti acquisiti.
ORARIO. Visto che prevede cattedre tutte almeno a 18 ore, sa Renzi che questa disposizione (già operativa dai tempi della Gelmini) ha impedito di mantenere la continuità didattica? Renzi non se ne cura. Anzi, a proposito di 'potenziato', prevede solo l'orario fisso dei docenti già stabilizzati, che vorrebbe portare (in linea con le dichiarazioni di Luglio del suo compagno di partito, il sottosegretario Reggi) almeno a 24 ore (cosa già tentata senza successo da Monti). Gli verrà incontro la CGIL, sindacato di riferimento del PD. Come contropartita, il segretario Pantaleo chiede quell’ottantina di euro che (eccezion fatta per una parte dei collaboratori scolastici e una manciata di precari con poco servizio) alla scuola non è praticamente mai arrivata. Non si sono ancora accordati solo perché manca la copertura. Intanto inizieranno ad accordarsi su 40 ore in più di servizio l'anno (gratis et amore dei, perché per il rinnovo del contratto scaduto da più di 6 anni non c'è un euro...), delle quali 20 da destinarsi alle supplenze, 10 all'aggiornamento e solo il quarto residuo per tutto ciò che Renzi vaneggia quando parla di 'organico dell'autonomia', ovvero per le attività di approfondimento ed ampliamento dell'offerta formativa. Ma lo sa Renzi che, nonostante la massa di precari, quotidianamente in Italia si viola il diritto allo studio DIVIDENDO LE CLASSI perché la maggior parte delle supplenze brevi non vengono coperte? Coprendo con le assunzioni annunciate (e tutte da verificare) solamente il turn-over pensa addirittura di eliminare le supplenze? Come farà senza le graduatorie di istituto, che invece intende abolire? A proposito delle "migliaia di insegnanti che mancano": s'è accorto Renzi dei tagli di 2,5 mld (Prodi) ed 8 mld (Gelmini-Berlusconi) e delle classi-pollaio (ciò che rende impraticabili per la didattica, ma, ripetiamo, anche sotto il profilo della sicurezza le nostre scuole che già sono per l'80% non a norma 'a prescindere')? Le 150.000 assunzioni (peraltro destinate probabilmente a restare in buona parte 'mero annuncio') dovrebbero essere AGGIUNTIVE rispetto al turn-over. Abbiamo capito qual è il vero cruccio di Renzi sulla Scuola: è terrorizzato dal dover applicare le sentenze europee sulla regolarizzazione delle migliaia di precari con 36 mesi di servizio (richiamate, lapsus significativo, addirittura in un 'titolo' delle sue 'Linne guida': "Se anche la Corte di giustizia europea si interessa dei docenti italiani"). Per questo i ‘suoi’ hanno insistito tanto sull’aumento d’orario dei docenti e sul (vergognoso e minimalista) taglio delle scuole Superiori a 4 anni (che fa il paio col vergognoso Liceo Scientifico senza il latino voluto dalla Gelmini, mai messo in discussione, come del resto i nuovi programmi di storia nella Primaria imposti dalla Moratti, che sterilizzano l'insegnamento in quinta alla fine dell'impero romano per bloccarlo tre anni sull'età della pietra). Cosa intende Renzi, quando scrive di "affiancare al sapere il saper fare, partendo dai laboratori", visto che il personale per i laboratori non c'è più da anni (e di questo le 'Linee' non parlano)?
Altro che ‘interesse per la scuola’! Cercano l’escamotage per ridurre drasticamente gli organici, onde dimostrare alla Suprema Corte di Strasburgo che non ci sarebbero posti da assegnare. In più, devono tirar fuori dal cilindro il 'miliardo' millantato qualche giorno fa da Renzi per la scuola: 800 milioni è il costo annuo per le supplenze, poi basterà aggiungere ciò che avanza del decreto Carrozza per l'istruzione (in buona parte mai speso). Sarà un inganno per chi s'occupa di conti, perché quei soldi verranno spesi ugualmente: alla scuola servono persone, non chiacchiere. Renzi parla di 'consultazioni', ma la controriforma è cogente, perché le coperture per il prossimo anno solare le deve trovare adesso nella Legge Finanziaria e lui le ha 'trovate' così: abolirà i supplenti, ma non assumendo almeno il 10% in più rispetto ai posti in organico, non potrà abolire le supplenze. Per questo (anche se ora 'glissa') cercherà di aumentare a costo zero l'orario obbligatorio di cattedra del personale di ruolo. La 'spending rewiev' parla di 20 mld di tagli: altro che investimenti (e, con riferimento alla scuola, pare essersene accorta anche la Bindi)! A proposito di "ripensare le strategie per l'istruzione" e del 'settore-chiave per il futuro del Paese", s'è accorto Renzi che abbiamo già toccato il fondo e siamo pressoché all'ultimo posto nella UE per percentuale sul Pil di spesa su scuola, università e ricerca?
In un Paese dove chi governa ha giurato su di una ripresa dello 0,8% per poi scoprire che siamo a -0,2%, in stagnazione e deflazione, prima hanno provato con le 36 ore settimanali, poi hanno ‘ragionato’ sulle 24 / 30. Ora, non volendo certo toccare i privilegi, eliminare la spesa per l’acquisto degli F35 (il 7 Agosto rifiutati, dopo il Canada, anche dal Giappone) o intaccare i regali fatti alle banche, si stanno arrovellando per riproporre ai docenti meno retribuiti del continente il diktat di una definitiva dequalificazione impiegatizia inesistente nel mondo, a professionisti della didattica già impegnati in un lavoro sommerso e mai riconosciuto che giunge ben oltre le 18 ore frontali (o le 24 della Primaria e le 25 della scuola dell’Infanzia). L’idea è sempre la stessa: SUPERIORI A 4 ANNI E RELATIVO TAGLIO DI 60.000 CATTEDRE, ALTRETTANTI ESUBERI REDISTRIBUITI A DETRIMENTO DELLA QUALITA’ DELLA SCUOLA E DELLE SPERANZE DI ASSUNZIONE + AUMENTO OBBLIGATORIO DELL'ORARIO PER TUTTI SENZA RETRIBUZIONE AGGIUNTIVA, A SPESE DELLE 'FERIE SOTTESE’ (L’EQUIVALENTE DI ALMENO 22 GIORNI L'ANNO DI LAVORO IN PIU') + AUMENTO D'ORARIO FACOLTATIVO (MA CHI NON LO FACESSE RIMARREBBE A STIPENDIO BASE).
Questo progetto fa parte di un piano volto apertamente a fare della scuola pubblica la copia di quei diplomifici privati che, come il Ministro ben sa avendo ricevuto da tempo le dettagliate denunce dell’Unicobas, non controllano profitto e frequenza degli alunni e non pagano i docenti, ma li forniscono invece dei punti necessari per superare i precari pubblici nelle graduatorie di merito. La Giannini infatti, nonostante le interrogazioni parlamentari, non solo non è intervenuta, ma ha preso le scuole private a modello, e s’è pronunciata per l’abolizione degli organi collegiali, baluardo di democrazia, libertà d’insegnamento e controllo nella scuola di tutti. Quando Renzi parla di "risorse private- destinazione Scuola", in linea con il ddl Aprea di Forza Italia (ed i suoi aziendalistici 'Consigli d'Amministrazione'), intende far gestire le scuole direttamente dai privati e regalare loro gli studenti dei Tecnici e dei Professionali come forza lavoro non retribuita con la 'alternanza scuola-lavoro' per l'introiezione di competenze meramente esecutive 'depurate' dal sapere critico.
Tutto questo non passerà. L’Unicobas si batte per un contratto specifico per la scuola (Docenti ed ATA) fuori dal calderone indistinto del ‘pubblico impiego’ e fuori dall’area di vigenza del Dlvo 29/1993 (per parafrasare Renzi, questa è stata la madre delle "riforme incomplete e - delle - scelte di corto respiro - che - hanno svalutato l’alta responsabilità professionale e civile di chi fa nel nostro Paese il mestiere più nobile e bello"), che impedisce alla scuola meno retribuita della UE aumenti contrattuali superiori all’inflazione ‘programmata’, la stabilizzazione degli automatismi d’anzianità e la riconquista di un ruolo professionale e disciplinare specifico, con l’istituzione del preside elettivo e del Consiglio Superiore della docenza.
Stefano d’Errico (Segretario nazionale)
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Re: La Riforma della Scuola secondo Renzie
Bene hai fatto erding a postare il comunicato UNICOBAS dove si evince che la prof Claudia Pepe ha preso giustamente i dati sulla realtà della scuola sotto il gov.renzie.
I dati sono incontrovetibili ... lo scopo del gov scelerato è diminuire offerta formativa agli studenti italiani ed oberare di fatica ma senza risultato alcuno (le supplenze sarebbero necessariamente perditemepo e nessuna didattica sarebbe possibile) gli insegnanti di ruolo che di contro farebbero ancor più male quello che attulamente fanno nelle loro classi!
I soldi risparmiati (si fa per dire) sarebbero indirizzati a far un buco sul montebianco detto TAV o a comprare aerei da combattimento che non volano e che non sanno combattere(F35)?
Il 17 settembre non lasciamo soli gli insegnanti e noi genitori non mettiamoci dalla parte del torto considerando il loro diritto di sciopero antagonista alloro diritto di lasciare i figli a scuola!
Un caro saluto
I dati sono incontrovetibili ... lo scopo del gov scelerato è diminuire offerta formativa agli studenti italiani ed oberare di fatica ma senza risultato alcuno (le supplenze sarebbero necessariamente perditemepo e nessuna didattica sarebbe possibile) gli insegnanti di ruolo che di contro farebbero ancor più male quello che attulamente fanno nelle loro classi!
I soldi risparmiati (si fa per dire) sarebbero indirizzati a far un buco sul montebianco detto TAV o a comprare aerei da combattimento che non volano e che non sanno combattere(F35)?
Il 17 settembre non lasciamo soli gli insegnanti e noi genitori non mettiamoci dalla parte del torto considerando il loro diritto di sciopero antagonista alloro diritto di lasciare i figli a scuola!
Un caro saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: La Riforma della Scuola secondo Renzie
Ciao Joblack. Renzi parla solamente per dare fiato.
SE agli statali gli viene di nuovo bloccato lo stipendio lo ha detto la ministra.
Dove trova i soldi per piazzare 100.000 precari nel 2015.Oltre a dover dare la pensione a chi esce dal lavoro.
Cottarelli non lo ascoltano.Adesso basta che dobbiamo mandare soldati nelle varie aree di querra.
Allora ci sarà ancora nuove tasse o aumenti.
Ti riporto cosa avviena a Padova con la raccolta porta a porta delle immondizie.Tari devo pagare 142 euro entro il mese.
Intanto loro essendo diferenziata la raccolta.La carta la portano alle cartiere e si fanno pagare, questo vale pur per il vetro e plastica ecc....Semmai dovrebbero abassare le tariffe.Invece arrivano degli addetti nel condomio aprono i vari contenitori per verificare se è tutto OK.Ci hanno messo un avviso che un prodotto era messo in un contenitore sbagliato.Se si verifica di nuovo ti danno anche la multa.Le batterie le lampade a basso cunsumo le devi portare nelle adette ricevitorie.
Forse credono che tutti siano in pensione e possano andare in giro nelle varie discariche.
Insomma questo succedeva con la giunta Zanonato, e non cambia nulla neanche con Bitonci.
Ciao
Paolo11
SE agli statali gli viene di nuovo bloccato lo stipendio lo ha detto la ministra.
Dove trova i soldi per piazzare 100.000 precari nel 2015.Oltre a dover dare la pensione a chi esce dal lavoro.
Cottarelli non lo ascoltano.Adesso basta che dobbiamo mandare soldati nelle varie aree di querra.
Allora ci sarà ancora nuove tasse o aumenti.
Ti riporto cosa avviena a Padova con la raccolta porta a porta delle immondizie.Tari devo pagare 142 euro entro il mese.
Intanto loro essendo diferenziata la raccolta.La carta la portano alle cartiere e si fanno pagare, questo vale pur per il vetro e plastica ecc....Semmai dovrebbero abassare le tariffe.Invece arrivano degli addetti nel condomio aprono i vari contenitori per verificare se è tutto OK.Ci hanno messo un avviso che un prodotto era messo in un contenitore sbagliato.Se si verifica di nuovo ti danno anche la multa.Le batterie le lampade a basso cunsumo le devi portare nelle adette ricevitorie.
Forse credono che tutti siano in pensione e possano andare in giro nelle varie discariche.
Insomma questo succedeva con la giunta Zanonato, e non cambia nulla neanche con Bitonci.
Ciao
Paolo11
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Re: La Riforma della Scuola secondo Renzie
il Fatto 5.9.14
Piano Buona Scuola: l’inglese non basta a coprire i buchi
di Benedetto Verdecchi
La lettura del piano per la buona scuola (come è stato definito dal governo) mi ha fatto venire in mente che in un progetto complesso è importante ciò che si afferma esplicitamente, ma è altrettanto importante ciò di cui non si fa menzione, o su cui ci si limita a rapidi accenni. Si afferma la volontà (della quale non ci si può non rallegrare) di superare l’annosa questione del precariato del personale insegnante, favorendo il passaggio al tempo indeterminato, ma si sorvola sui profili professionali necessari per dare concretezza alla nuova scuola. Si annuncia che nei prossimi anni l’accesso alla professione avverrà solo per concorso, ma non è chiaro se le condizioni di partenza continueranno a essere definite nell’ambito dell’attuale, penoso percorso di studi universitari. Le previsioni quantitative suppongono una popolazione stabile, ma ignorano la rivoluzione, culturale e demografica, che potrebbe derivare, specie nel caso di una ripresa produttiva, dall’intensificarsi dei flussi migratori. Si lasciano intravedere scenari di cambiamento, ma sembra che l’innovazione possa ridursi alla disponibilità da parte delle scuole di connessioni alla rete.
E che dire delle prospettive culturali della buona scuola? Gli allievi dovranno cimentarsi col coding (una delle tante parole inglesi del testo): basterebbe dire, in buon volgare italiano, programmazione (ovviamente, il riferimento è ai mezzi digitali), si farà spazio alla musica, nelle scuole secondarie assumerà nuova rilevanza la storia dell’arte, sarà potenziata l’educazione fisica. Ricompaiono le tre “i” di memoria berlusconiano-morattiana: questa volta, si parla di un’alfabetizzazione che comprende le lingue straniere, il coding già richiamato e l’economia.
E TUTTO il resto? Gli estensori del piano si sono chiesti che cosa fanno nelle molte ore che trascorrono a scuola gli allievi delle scuole in altri paesi d’Europa o di cultura europea, e nei paesi dell’Estremo Oriente che ormai hanno acquistato una così grande importanza nel mondo contemporaneo? Può anche sembrare un paradosso, ma se si visitano vecchi edifici scolastici nei quali, malgrado le devastazioni degli ultimi decenni, siano ancora evidenti i criteri progettuali, si riconoscono spazi per il teatro, il canto corale, le attività collettive, le esperienze naturalistiche, le dimostrazioni scientifiche, le collezioni zoologiche e mineralogiche e via elencando. Dobbiamo ritenere che il silenzio sulle esperienze da compiere nelle scuole debba essere inteso come la rinuncia a sviluppare pratiche che non rispondano, come quelle delle esperienze da compiere nelle aziende, a esigenze di formazione professionale, peraltro di breve respiro? Nel piano si sostiene, menzionandola in inglese, l’esigenza di stimolare la capacità di risolvere problemi (problem solving). Ma non si considera che tale capacità cresce in un contesto che non riduce i problemi a sequenze procedurali, ma li individua in uno stato di disagio per uscire dal quale occorra una produzione originale di pensiero. Ciò vale per gli allievi, ma vale altrettanto per il sistema educativo nel suo complesso. La sicurezza con la quale si affermano certe linee per l’attività educativa e per la gestione delle scuole lascerebbe pensare a una disponibilità di conoscenza molto maggiore di quella di cui il sistema effettivamente dispone. Ciò non sorprende, se si considera che, al di là di affermazioni accattivanti, si procede a tentoni: nessuno ha sperimentato i modelli di gestione da seguire, nessuno sa come possano essere valutati gli insegnanti (sempre che questo intento sia condiviso), o quali possano essere le conseguenze di pratiche valutative che separano dal complesso un terzo del personale, al quale non sarebbero corrisposti gli aumenti periodici di stipendio.
Nel piano della buona scuola si richiamano personaggi ai quali non si può guardare che con rispetto e riconoscenza, Montessori, don Bosco, don Milani e Malaguzzi: vale la pena di ricordare che, in un modo o nell’altro, hanno seguito tutti linee d’azione contrastanti con quelle più accreditate nei contesti in cui hanno svolto la loro attività educativa. Mi chiedo chi di loro avrebbe fruito dell’aumento di stipendio collegato al merito.
Piano Buona Scuola: l’inglese non basta a coprire i buchi
di Benedetto Verdecchi
La lettura del piano per la buona scuola (come è stato definito dal governo) mi ha fatto venire in mente che in un progetto complesso è importante ciò che si afferma esplicitamente, ma è altrettanto importante ciò di cui non si fa menzione, o su cui ci si limita a rapidi accenni. Si afferma la volontà (della quale non ci si può non rallegrare) di superare l’annosa questione del precariato del personale insegnante, favorendo il passaggio al tempo indeterminato, ma si sorvola sui profili professionali necessari per dare concretezza alla nuova scuola. Si annuncia che nei prossimi anni l’accesso alla professione avverrà solo per concorso, ma non è chiaro se le condizioni di partenza continueranno a essere definite nell’ambito dell’attuale, penoso percorso di studi universitari. Le previsioni quantitative suppongono una popolazione stabile, ma ignorano la rivoluzione, culturale e demografica, che potrebbe derivare, specie nel caso di una ripresa produttiva, dall’intensificarsi dei flussi migratori. Si lasciano intravedere scenari di cambiamento, ma sembra che l’innovazione possa ridursi alla disponibilità da parte delle scuole di connessioni alla rete.
E che dire delle prospettive culturali della buona scuola? Gli allievi dovranno cimentarsi col coding (una delle tante parole inglesi del testo): basterebbe dire, in buon volgare italiano, programmazione (ovviamente, il riferimento è ai mezzi digitali), si farà spazio alla musica, nelle scuole secondarie assumerà nuova rilevanza la storia dell’arte, sarà potenziata l’educazione fisica. Ricompaiono le tre “i” di memoria berlusconiano-morattiana: questa volta, si parla di un’alfabetizzazione che comprende le lingue straniere, il coding già richiamato e l’economia.
E TUTTO il resto? Gli estensori del piano si sono chiesti che cosa fanno nelle molte ore che trascorrono a scuola gli allievi delle scuole in altri paesi d’Europa o di cultura europea, e nei paesi dell’Estremo Oriente che ormai hanno acquistato una così grande importanza nel mondo contemporaneo? Può anche sembrare un paradosso, ma se si visitano vecchi edifici scolastici nei quali, malgrado le devastazioni degli ultimi decenni, siano ancora evidenti i criteri progettuali, si riconoscono spazi per il teatro, il canto corale, le attività collettive, le esperienze naturalistiche, le dimostrazioni scientifiche, le collezioni zoologiche e mineralogiche e via elencando. Dobbiamo ritenere che il silenzio sulle esperienze da compiere nelle scuole debba essere inteso come la rinuncia a sviluppare pratiche che non rispondano, come quelle delle esperienze da compiere nelle aziende, a esigenze di formazione professionale, peraltro di breve respiro? Nel piano si sostiene, menzionandola in inglese, l’esigenza di stimolare la capacità di risolvere problemi (problem solving). Ma non si considera che tale capacità cresce in un contesto che non riduce i problemi a sequenze procedurali, ma li individua in uno stato di disagio per uscire dal quale occorra una produzione originale di pensiero. Ciò vale per gli allievi, ma vale altrettanto per il sistema educativo nel suo complesso. La sicurezza con la quale si affermano certe linee per l’attività educativa e per la gestione delle scuole lascerebbe pensare a una disponibilità di conoscenza molto maggiore di quella di cui il sistema effettivamente dispone. Ciò non sorprende, se si considera che, al di là di affermazioni accattivanti, si procede a tentoni: nessuno ha sperimentato i modelli di gestione da seguire, nessuno sa come possano essere valutati gli insegnanti (sempre che questo intento sia condiviso), o quali possano essere le conseguenze di pratiche valutative che separano dal complesso un terzo del personale, al quale non sarebbero corrisposti gli aumenti periodici di stipendio.
Nel piano della buona scuola si richiamano personaggi ai quali non si può guardare che con rispetto e riconoscenza, Montessori, don Bosco, don Milani e Malaguzzi: vale la pena di ricordare che, in un modo o nell’altro, hanno seguito tutti linee d’azione contrastanti con quelle più accreditate nei contesti in cui hanno svolto la loro attività educativa. Mi chiedo chi di loro avrebbe fruito dell’aumento di stipendio collegato al merito.
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