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Lettera a Napolitano

Inviato: 03/01/2015, 14:25
da paolo11
https://www.youtube.com/watch?v=fFgM6D3 ... ture=share
VIDEO DA VEDERE E ASCOLTARE ATTENTAMENTE E DIFFONDERE A MANETTA PERCHE' TUTTA ITALIA SAPPIA CHI E' GIORGIO NAPOLITANO E COMPRENDA TUTTI I DANNI CREATI AGLI ITALIANI DA QUESTO PARASSITA FINTO COMUNISTA GENETICAMENTE MUTATOSI IN MASSONE INTERNAZIONALE E CAPITALISTA DELLA PEGGIORE SPECIE, MANTENUTO PER 60 ANNI DALLE TASSE DEGLI ITALIANI.
Ciao
Paolo11

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 03/02/2015, 23:40
da cardif
E bravo Valentino Cossu

(da quando non passa da un dottore per una visita?)

ciao
cardif

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 11:11
da iafran
paolo11 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=fFgM6D3 ... ture=share
VIDEO DA VEDERE E ASCOLTARE ATTENTAMENTE E DIFFONDERE A MANETTA PERCHE' TUTTA ITALIA SAPPIA CHI E' GIORGIO NAPOLITANO
Fra il cittadino italiano che arriva a denunciare questo stato di cose ed il PdR, destinatario della lettera, c'è tutto il "mondo di mezzo" (governi, ministeri, gruppi parlamentari, parlamentari nazionali e regionali, partiti politici) che ha concorso ad eleggerlo e che è il responsabile diretto (per avide strategie politiche e leggi) delle sofferenze di tutti i cittadini nei campi lavorativo, educativo, istruttivo, pensionistico, economico, giudiziario, sanitario.
A questo "mondo di mezzo" istituzionale, poi, è associato un altro mondo non istituzionale (civile e religioso; legale ed illegale) che fa di tutto per risultare alla fine, a supporto del primo, il grande "partito (democratico) nazionale" del magna magna.
In Grecia, Syriza, con Tsipras ed il suo entourage, ha cercato di porre rimedio, con una politica praticata, a delle condizioni sociali disastrose ed hanno avuto l’appoggio dei cittadini; in Italia, ancora, non si vede nessuna nuova aurora con Renzi e compagnia bella, ma solo la perpetuazione delle volontà di una classe politica interessata a mantenere lo status quo.

Adesso, l’unica frase ironica che il singolo cittadino può rivolgere a chiunque (dal suo rappresentante politico al PdR) è l'ultima sentita nel filmato ("Voglio ringraziarla per avermi offerto un modello di comportamento a cui non fare mai riferimento") e spero che la pensino con determinazione le decine di milioni di italiani quando si recheranno nuovamente alle urne.

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 12:06
da cardif
Iafran (ciao) nota la frase:
"Voglio ringraziarla per avermi offerto un modello di comportamento a cui non fare mai riferimento"
che è senza dubbio una affermazione di tipo personale, basata sulle proprie convinzioni etiche.
Chiunque può usarla per alcuni personaggi ed usare quella opposta per altri.
Berlusconi si propose come esempio di buon padre di famiglia (e tanto che ci teneva alla famiglia che ne ha sfasciate due). Eppure in milioni lo hanno ritenuto in grado di rappresentarli. Ma molti altri milioni possono attribuire a lui quella frase, anche per il suo comportamento nei confronti del fisco.
Grillo ha raccolto milioni di voti da chi lo ha considerato un buon politico, che aspirava ad ottenere il 100%. Ma molti altri milioni di persone ritengono che la sua politica è inconcludente, fatta solo di opposizione e di inutili e comici vaffa (diventati ormai patetici).
Anche Renzi ha raccolto milioni di voti, promettendo mari e monti. Adesso pare che si tratti di laghi e colline.
Insomma, su chi non si può trovare da ridire con frasi generiche e concepite solo come opinioni personali?
Io credo che il rispetto a Berlusconi, a Grillo ed a Renzi sia dovuto in quanto rappresentanti dei milioni di persone che li votano, anche da parte di chi non condivide le loro vite, i loro comportamenti e le loro scelte politiche, visto che ormai si parla in termini di leader e non di partiti.
Non consento a me stesso di pensare che chi non vota come me sbaglia; ha solo criteri di valutazione diversi.
Capii a suo tempo il risentimento di Berlusconi verso Scalfaro, quando pensava che il PdR gli avrebbe ridato l'incarico di fare un Governo, dopo che si dimise perché la Lega gli aveva tolto il sostegno. Ma non c'era una maggioranza politica e non era più tempo di monocolori.
Capisco il risentimento di Grillo verso Napolitano, perché voleva avere l'incarico di fare il governo, nonostante avesse solo 152 parlamentari tra Camera e Senato (adesso se ne sono pure andati 24), avendone 793 contro con cui non voleva trattare. Ma è fuori da ogni logica (non richiesta ad un comico, del resto) una pretesa simile da parte di chi pensa che il popolo deve scegliere in base al principio di maggioranza, e poi vuole fare un governino di minima minoranza.

Oltre alla irrilevanza di opinioni critiche di una persona, Cossu, che non so chi altro rappresenti oltre se stessa ad una persona, Napolitano, che, invece, ha rappresentato tutti gli italiani secondo la Costituzione. Offendere Napolitano è offendere tutti gli italiani. L'hanno capito anche rappresentanti politici del M5S (ok, non Grillo).
Un intero Parlamento, rappresentante del Popolo sovrano, gli ha chiesto di accettare di sacrificarsi ancora e continuare ad occupare quella carica. Qualche merito lo doveva pur avere ai loro occhi.
Per me conta più questo che l'opinione di un Cossu qualunque.
E' irrilevante pure considerare il Parlamento delegittimato per la presenza di tanti inquisiti, perché non eletti ma scelti dai leader ecc ecc.
Non bastano i vaffa nelle piazze, tanto per fare spettacolo. Fino a quando una rivoluzione non abbatterà l'Ancien Régime, resta l'organizzazione politica che c'è.
Toglietemi tutto ma non la Costituzione.
Fermo restando che è tutto migliorabile.

cardif

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 13:31
da iafran
cardif ha scritto:Offendere Napolitano è offendere tutti gli italiani. L'hanno capito anche rappresentanti politici del M5S (ok, non Grillo).
Un intero Parlamento, rappresentante del Popolo sovrano, gli ha chiesto di accettare di sacrificarsi ancora e continuare ad occupare quella carica. Qualche merito lo doveva pur avere ai loro occhi.
Infatti, io (al di la dei miei giudizi personali sulle azioni di Napolitano come Presidente della Repubblica) rivolgo il mio disappunto alla "classe politica", la sola che ritengo responsabile delle sofferenze di 59 milioni di cittadini, anche se viene eletta democraticamente a rappresentare tutti ed a giurare di fare l'interesse dell'Italia. Dopo, poi, si scoprono le magagne ed i trucchi a cui ricorre per arricchirsi illecitamente, alle spalle dei propri elettori.

Io invito a non fermarci alla punta visibile dell'iceberg, ma a considerare soprattutto la parte che la sorregge!
In me, rimangono, comunque delle forti perplessità sulle azioni di Napolitano e di Mattarella, come PdR, che, invitando l'ex cavaliere (d'Italia) al loro cospetto, non hanno tenuto conto della condanna all'interdizione dai pubblici uffici fattagli dalla Magistratura di Milano.

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 13:56
da Rom
Una dozzina, o più, di anni fa - insomma circa al tempo dell'Ulivo - Napolitano si distinse per un intervento "ideologico" a sostegno di quella che io allora definivo la "teoria delle maree", che andava per la maggiore negli ambienti ulivisti e che si può sintetizzare così: lasciando fare al sistema economico, ricchezza e benessere si alzano di livello ovunque e per tutti (come le maree che innalzano il livello delle acque marine).
Napolitano fece eco a questa teoria, parlando dei lati negativi del "sistema economico", che paragonò alle catastrofi naturali - terremoti, alluvioni - che bisogna sopportare con pazienza operosa senza fare drammi, perché fanno parte della vita.
Un'idea di questo genere sarebbe stata perfettamente coerente con un liberale di destra democratica, di quelli che difendono con elegante vaghezza il capitalismo e il liberismo, rinnovando in salsa moderna la filosofia di Maria Antonietta sulle "brioches".
Questo era Giorgio Napolitano, il migliorista, e questo è sempre stato: diciamo che, se "comunista" al potere doveva essere, il destino (?) si è speso la carta peggiore che poteva spendere, la meno rappresentativa, sicuramente la più lontana da uno come Sandro Pertini, per esempio, e non solo per motivi caratteriali - ma lontana anche da Berlinguer, da Ingrao, da Bobbio.
Questo poteva e doveva essere l'argomento di discussione, se la politica in questi anni fosse ancora un ambito in cui a contare sono le idee e i personaggi fossero misurati su queste idee da chi è convinto delle proprie, e non si è lasciato convincere che avere delle idee è una stravaganza "obsoleta" diventata fuori modo con la fine del "secolo breve".

Chi ha voluto, o imposto, o accettato, Napolitano ha avuto Napolitano. Nel bene e nel male.
Napolitano è quello che, nel bene, può difendere la Costituzione, ma, nel male, non si pone nemmeno il problema di applicarla - cioè di fare quello che sarebbe necessario, soprattutto per ciò che riguarda i diritti e la giustizia sociale.
Come i Papi cari alla Curia, timorati di tutto fuorché di dio, che celebrano la figura di Cristo, ma si guardano bene dal seguirne l'esempio, lasciando eventualmnte il compito - nelle estreme periferie del mondo - ai missionari e a qualche eroe dimenticato, da fare santo con comodo, quando la beatificazione non urta più la suscettibilità di qualcuno.
Certo, poi, in quest'Italia perennemente sospesa sull'orlo di un eterno fascismo, basta che un galantuomo di destra-centro-centro(sinistra) si ponga come "garante della Costituzione" per essere acclamato come un fenomeno, al quale perdonare magari qualche scivolone e qualche debolezza, in nome del "realismo" - peggio che peggio, anzi, se il galantuomo proviene dalle file di una sinistra da sempre affetta da una "sindrome di legittimazione", che può spingere il realismo oltre i limiti del surreale.

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 17:57
da cardif
Pienamente legittima qualunque critica al personaggio pubblico che Napolitano è stato e che, come tale, certamente non può aver soddisfatto tutti.
Come chiunque altro, anche lui non si può pretendere che sia considerato esempio di virtù politiche per tutti.
Come per qualunque politico, c'è sempre chi può trovare da ridire, legittimamente, anche su di lui.
Qualunque discussione nel merito delle sue posizioni politiche è accettabile, ed è anche utile come approfondimento di realtà diverse, sfumature, distinguo e quant'altro si può verificare in una discussione 'politica'.

Grillo ha avuto quel motivo di astio di cui ho detto prima, da lui più volte ripetuto. Ma gli altri? Solo per l'influsso subito attraverso la terza narice?
Ciò detto, non ritengo certo che un Cossu qualunque non possa dire la sua su un personaggio pubblico. Così come ritengo che io possa dire la mia.
E' solo che tutto va bene se si discute nel merito, secondo me.
E poi non mi piace tanto quando la critica è solo una denigrazione dovuta a motivi nascosti, o addirittura negati da chi la fa.

Una opinione a caso:
"Voglio ringraziarla per aver contribuito a portare circa il 30% degli italiani a rischio di povertà"
Come? Facendo cosa? Il Nostro la giustifica? Io non ho trovato traccia.
Per quel che sapevo la crisi è partita dagli Usa nel 2006 con la crisi e con i mutui insoluti. E con la S&P, adesso multata a 1,5 mld di dollari, per aver emesso giudizi 'gonfiati' su titoli spazzatura, basati su titoli immobiliari, non più garantiti dai mutui. Cossu sa qualcosa che io non so sull'intervento di Napolitano in tutto questo?
Allora è solo una farneticazione quella di Cossu, secondo me.
Avevo avuto l'impressione che quell'autoripresa che sempre il Nostro s'è fatta, nel chiuso del suo studio, fosse una bella pippa mentale.
E non capisco la promozione del 'verbo' un po' da fanatico del Cossu in caratteri maiuscoli ripetuta tre volte su YouTube e riportata sopra, da 'diffondere a manetta'.
Non m'è piaciuto veder riproposto qua, come se si trattasse davvero di un argomento di discussione, un video che ha raccolto solo 3 commenti contro Napolitano, in un anno.

Forse non ho centrato il tema proposto: discutere della storia politica di Napolitano tanto per chiudere una pagina della nostra storia repubblicana; esporre un'opinione come fa Rom. Oppure è un tema che ci poteva stare prima che venisse eletto nel 2006, secondo me.
Io di quel messaggio ho colto solo il senso che ho espresso sopra: una sterile critica livorosa. Forse da parte di chi cercava uno spazio politico, chissà...

cardif

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 19:01
da flaviomob
Per me Napolitano non ha difeso la Costituzione.
Ha spinto per avere pdc un sopravvalutato e sleale Monti, determinando una forte perdita di consensi per il PD di Bersani, logorato da un anno di politiche antisociali a cui "responsabilmente" il PD dava il sostegno. Poi non ha dato nemmeno un incarico esplorativo a Bersani che, pur malissimo, le elezioni le aveva vinte di un soffio. Ha ostacolato in più modi le indagini sulla trattativa mafia - stato. Ha esercitato molto più di una moral suasion in un ruolo che non è quello definito dalla Carta. Ha concesso la grazia a Joseph Romano, responsabile di sequestri nel caso Abu Omar, condannato dalla Corte d'Appello di Milano.

Non ha difeso la Costituzione, ha difeso la CIA.

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 19:34
da camillobenso
flaviomob ha scritto:Per me Napolitano non ha difeso la Costituzione.
Ha spinto per avere pdc un sopravvalutato e sleale Monti, determinando una forte perdita di consensi per il PD di Bersani, logorato da un anno di politiche antisociali a cui "responsabilmente" il PD dava il sostegno. Poi non ha dato nemmeno un incarico esplorativo a Bersani che, pur malissimo, le elezioni le aveva vinte di un soffio. Ha ostacolato in più modi le indagini sulla trattativa mafia - stato. Ha esercitato molto più di una moral suasion in un ruolo che non è quello definito dalla Carta. Ha concesso la grazia a Joseph Romano, responsabile di sequestri nel caso Abu Omar, condannato dalla Corte d'Appello di Milano.

Non ha difeso la Costituzione, ha difeso la CIA.


Il problema è che molti italiani fanno fatica a comprendere che esiste una struttura gerarchicamente superiore ai poteri forti nostrani.

Gli uomini Bilderberg e Trilateral che comandano nel mondo. Con Monti erano un pericolo, con Letta un circolo virtuoso?

27 Apr 2013Marta Moriconi1



Se prima (con Mario Monti) si trattava di una cupola che affamava i popoli in nome di una sovranità finanziaria a danno della sovranità nazionale (e quante ne abbiamo sentite a riguardo), ora con il volto buono del membro Enrico Letta, sembrano dimenticate certe paure e preoccupazioni.
In fondo, però, rieleggere Napolitano al Colle in nome di un presidenzialismo di fatto, condurrà dritti alla perdita di poteri del parlamento in favore delle nuove forze istituzionali globali: Commissione Europea, BCE e Quirinale appunto.

Ma negli altri Paesi accade lo stesso e da tempo. E stanno, dicono loro, meglio di noi.

Dalla Francia, con furore, dopo quel destrorso di Nicolas Sarkozy è arrivato quel socialista di François Hollande. Eletto Presidente della Repubblica francese domenica 6 maggio 2012. Ormai è quasi un anno.

Hollande non è un uomo qualunque. Portavoce dell’ex presidente Jospin ha partecipato alla riunione del Gruppo Bilderberg nel 1996. Sì, pure lui. Hollande aveva un mentore d’altronde, Francois Mitterand. Il presidente socialista era un massone di 33° grado. A lui si deve la piramide del Louvre costruita con 666 pannelli di vetro e fu lui con il Cancelliere tedesco Helmut Kohl (membro del Bohemian Grove), a regalarci il famoso Trattato di Maastricht. Addirittura sarebbe stato proprio il gruppo Bilderberg a far vincere Mitterand nel 1981.

Ma tornando all’attualità sapete chi è il consigliere speciale di Hollande? Tal Manuel Valls, ex massone e membro del Bilderberg. Quel Valls che crede nel superstato federale europeo a scapito della sovranità nazionale.

Quanto a portatori d’acqua al mulino delle élites ce ne sono altri.

Di seguito alcuni dei nomi che hanno fatto parte del Bilderberg in anni recenti, molti dei quali “avvicinati” prima di ricoprire incarichi governativi importanti.

Bill Clinton, George H.W. Bush, Prince Charles, David Cameron, Tony Blair, Henry Kissinger, Bill Gates, Angela Merkel, Ben Bernanke, Timothy Geithner, Rick Perry, David Rockefeller, Herman van Rompuy, Jean-Claude Trichet, Jeff Bezos, Chris R. Hughes, Eric Schmidt, Craig J. Mundie, Anders Fogh Rasmussen, Richard Perle, Paul Volcker, Lawrence Summers, Hillary Clinton e Joe Biden… Tra gli italiani ci sono transitati, tra gli altri, Draghi, Padoa Schioppa, Siniscalco, Prodi. Poi qualche giornalista come Lilli Gruber, una volta Veltroni, Emma Bonino.

E’ Concita De Gregorio poi a parlare dell’Aspen che «in Italia conta su Amato, Prodi e D’Alema». E quanto alla Trilateral «fondata da Rockefeller (…) la frequenta, per la giornalista, anche la consulente per la politica estera di D’Alema, Marta Dassù.

Questi nel tempo i presidenti del gruppo europeo: Jean-Claude Trichet (2011), Mario Monti (2010-2011), Peter Sutherland (2001-2010) Honorary European Chairman, Otto Graf Lambsdorff (1992-2001) Honorary European Chairman, Georges Berthoin (1976-92) Honorary European Chairman, Max Kohnstamm (1973-76) Founding European Chairman.

E ora grazie a Enrico Letta continuiamo a cavalcare quest’onda globalista. Speriamo che porti bene (e il bene comune) almeno.


http://www.intelligonews.it/gli-uomini- ... -virtuoso/

Re: Lettera a Napolitano

Inviato: 04/02/2015, 19:37
da camillobenso
Gruppo Bilderberg: sei italiani nel club dei superpotenti: Mario Monti, Lilli Gruber, Franco Bernabè... (FOTO)
L'Huffington Post
Pubblicato: 03/06/2013 18:15 CEST Aggiornato: 03/08/2013 11:12 CEST


http://www.huffingtonpost.it/2013/06/03 ... 79034.html