Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
A proposito di questo "attacco decisivo al welfare, al lavoro, ai beni comuni"
“No” al pareggio in Costituzione: l'appello di 5 premi Nobel
Per molti l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione rappresenta una “regola aurea”; diversi economisti, però, sono di avviso completamente diverso.
Recentemente i premi Nobel Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow hanno lanciato un appello al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (http://www.cbpp.org/cms/index.cfm?fa=view&id=3543), nel quale sottolineano che infilare il pareggio di bilancio nella Carta costituzionale sarebbe una decisione “improvvida”.
Per gli economisti aggiungere delle restrizioni, come ad esempio un tetto alla spesa pubblica, potrebbe peggiorare le cose, soprattutto in fase di recessione.
”Nei momenti di difficoltà- spiegano i 5 premi Nobel- diminuisce il gettito fiscale e aumentano alcune spese tra cui i sussidi di disoccupazione”. Tali ammortizzatori sociali non solo producono un aumento del deficit, ma anche una limitazione del reddito dei cittadini e quindi del loro potere d'acquisto.
In una fase di recessione sarebbe quindi molto pericoloso cercare di pareggiare il bilancio troppo velocemente, perché “i grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo danneggerebbero una ripresa già di per sé debole”.
Il discorso, però, vale anche in fase di crescita: il tetto alla spesa derivante dai vincoli di bilancio, infatti, fungerebbe da freno agli “investimenti ad elevata remunerazione”, rendendoli di fatto incostituzionali “se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo”.
In caso di emergenze, poi, il tetto potrebbe obbligare lo Stato a tagliare altri capitoli di spesa
Il rimanente dell'articolo
http://www.fanpage.it/pareggio-di-bilan ... da-sapere/
_______________________________________________________________________________________
Un tema che pone dei grossi interrogativi sui quali non essendo esperto in materia non mi resta informarmi come sto' facendo senza propendere, per il momento, ne l'uno ne per l'altro.
Una cosa pero' mi fa riflettere e non e' cosa da poco: L'Europa mai come ora propende per un liberismo cosi' sfrenato e appunto partendo da questa questa constatazione penso sia piu' che logico avere dei grossi dubbi. Sia chiaro:Non certezze ma solo dubbi.
Quindi le affermazioni come questa: attacco decisivo al welfare, al lavoro, ai beni comuni non e' che sia molto lontano da quello che dichiarano questi economisti, se leggiamo attentamente le loro dichiarazioni.
E' sì una valutazione politica ma e' anche una valutazione economica che va ora controcorrente. E non sono gli ultimi di banco, costoro.
Un salutone da Juan
“No” al pareggio in Costituzione: l'appello di 5 premi Nobel
Per molti l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione rappresenta una “regola aurea”; diversi economisti, però, sono di avviso completamente diverso.
Recentemente i premi Nobel Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow hanno lanciato un appello al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (http://www.cbpp.org/cms/index.cfm?fa=view&id=3543), nel quale sottolineano che infilare il pareggio di bilancio nella Carta costituzionale sarebbe una decisione “improvvida”.
Per gli economisti aggiungere delle restrizioni, come ad esempio un tetto alla spesa pubblica, potrebbe peggiorare le cose, soprattutto in fase di recessione.
”Nei momenti di difficoltà- spiegano i 5 premi Nobel- diminuisce il gettito fiscale e aumentano alcune spese tra cui i sussidi di disoccupazione”. Tali ammortizzatori sociali non solo producono un aumento del deficit, ma anche una limitazione del reddito dei cittadini e quindi del loro potere d'acquisto.
In una fase di recessione sarebbe quindi molto pericoloso cercare di pareggiare il bilancio troppo velocemente, perché “i grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo danneggerebbero una ripresa già di per sé debole”.
Il discorso, però, vale anche in fase di crescita: il tetto alla spesa derivante dai vincoli di bilancio, infatti, fungerebbe da freno agli “investimenti ad elevata remunerazione”, rendendoli di fatto incostituzionali “se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo”.
In caso di emergenze, poi, il tetto potrebbe obbligare lo Stato a tagliare altri capitoli di spesa
Il rimanente dell'articolo
http://www.fanpage.it/pareggio-di-bilan ... da-sapere/
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Un tema che pone dei grossi interrogativi sui quali non essendo esperto in materia non mi resta informarmi come sto' facendo senza propendere, per il momento, ne l'uno ne per l'altro.
Una cosa pero' mi fa riflettere e non e' cosa da poco: L'Europa mai come ora propende per un liberismo cosi' sfrenato e appunto partendo da questa questa constatazione penso sia piu' che logico avere dei grossi dubbi. Sia chiaro:Non certezze ma solo dubbi.
Quindi le affermazioni come questa: attacco decisivo al welfare, al lavoro, ai beni comuni non e' che sia molto lontano da quello che dichiarano questi economisti, se leggiamo attentamente le loro dichiarazioni.
E' sì una valutazione politica ma e' anche una valutazione economica che va ora controcorrente. E non sono gli ultimi di banco, costoro.
Un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Giusto per la precisione.
La lettera dei 5 premi Nobel ad Obama non si riferisce ovviamente alla modifica della costituzione italiana, ma ad una proposta del partito repubblicano di inserire un emendamento nella costituzione americana.
Tale emendamento prevedeva una maggioranza dei 2/3 del congresso per l'autorizzazione allo sforamento del debito (a meno di situazioni di guerra, in cui basterebbe la sola maggioranza semplice).
A parte quindi che l'appello nulla ha a che vedere con la riforma italiana dell'art. 81, è evidente che imporre una maggioranza dei 2/3 darebbe all'opposizione un diritto di veto potenzialmente rovinoso.
Mi dispiace che esponenti (nuovi e meno nuovi) della sinistra utilizzino anche la disinformazione a sostegno delle proprie tesi.
La lettera dei 5 premi Nobel ad Obama non si riferisce ovviamente alla modifica della costituzione italiana, ma ad una proposta del partito repubblicano di inserire un emendamento nella costituzione americana.
Tale emendamento prevedeva una maggioranza dei 2/3 del congresso per l'autorizzazione allo sforamento del debito (a meno di situazioni di guerra, in cui basterebbe la sola maggioranza semplice).
A parte quindi che l'appello nulla ha a che vedere con la riforma italiana dell'art. 81, è evidente che imporre una maggioranza dei 2/3 darebbe all'opposizione un diritto di veto potenzialmente rovinoso.
Mi dispiace che esponenti (nuovi e meno nuovi) della sinistra utilizzino anche la disinformazione a sostegno delle proprie tesi.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Sempre a proposito del Pareggio di Bilancio messo in Costituzione
Cosa cambierà?
L'introduzione del principio del pareggio di bilancio andrà a modificare l'articolo 81 della Carta costituzionale.
Il vecchio articolo 81 recitava:
Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese.
Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte.
Nella nuova formulazione dell'articolo, invece, lo Stato viene obbligato ad “assicurare l'equilibrio” tra quello che incassa e quello che spende.
Si tratta del primo comma, quello che di fatto racchiude l'essenza del provvedimento. E cosa ne sarà del caro vecchio indebitamento?
Lo Stato potrà farvi ricorso solamente in casi eccezionali, non prima però di aver ottenuto l'autorizzazione (a maggioranza assoluta) da Camera e Senato.
Ecco quale sarà la nuova veste dell'articolo 81 della Carta:
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principî definiti con legge costituzionale.
Le modifiche, però, non riguardano solamente l'articolo 81.
Il provvedimento votato dalla maggioranza di governo, infatti, infila anche un ulteriore comma nell'articolo 97, sancendo che le amministrazioni pubbliche, coerentemente con l'ordinamento comunitario, “assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico”.
E la musica è la stessa anche quando si parla di Comuni, Province, città metropolitane e Regioni: anche in questo caso l'autonomia di entrata e di spesa deve rispettare l'equilibrio dei bilanci, nonché i vincoli “economici e finanziari” prescritti dall'Unione europea. A sancirlo è una modifica all'articolo 119.
Regola aurea del Fiscal compact-
L'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione è una delle cosiddette “regole d'oro” contenute dal Fiscal compact, il patto di bilancio recentemente firmato da tutti i Paesi dell'Unione europea, ad eccezione di Gran Bretagna e Repubblica Ceca.
Il trattato entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2013 ,sempre che entro quella data l'avranno ratificato almeno 12 Paesi della zona Euro.
Dopo la ratifica, le nazioni che hanno aderito al patto dovranno introdurre l'obbligo del pareggio di bilancio nella legislazione nazionale- preferibilmente nella costituzione- entro il 1° gennaio del 2014.
Sotto questo punto di vista, quindi il Belpaese s'è portato avanti col lavoro.
E a Bruxelles sono tutti felici. Amadeu Altafaj, portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn, ha confermato che la Commissione europea ha accolto “con grande favore” l'introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione italiana.
E l'ampia maggioranza che ha dato il via libera al provvedimento certifica, secondo Altafaj, l'importanza di “qualcosa che va oltre gli interessi dei partiti politici, nell'interesse dello Stato e dei cittadini”.
continua su: http://www.fanpage.it/pareggio-di-bilan ... z1tbwFWpJP
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Quindi, questo e’ il Pareggio di Bilancio messo in costituzione ed e’ su questo che dobbiamo confrontaci.
Lo sa bene pure Cristian Marrazzi economista svizzero, docente universitario, politico quando dichiara che il pareggio di bilancio messo in Costituzione e’ l’anticamera del nazismo
E’ una battuta, tiene a sottolineare, ma mica tanto .
http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1tbuZnrui
Giulietto Chesa nsu MegaChip va ancora piu’ giu e senza mezzi termini
http://www.megachip.info/rubriche/34-gi ... legge.html
Poi, l’aver accostato questo ns.pareggio di bilanco alla situazione americana non mi sembra sia stato tanto fuori luogo . Qui si parla di mettere in costituzione il pareggio di bilancio e basta. Chiaro che in entrambe le situazioni esistono modalita’ diverse ma con cio’ non cambia la sostanza.
Detto questo sembrerebbe anche ,da quello che ho letto anche su Repubblica, che questo obbligo poi non venga nemmeno citato sulle modifiche all’art.81 e quindi, da quanto scrive l’articolista, tutto diventerebbe una grande bufala e rimarrebbe la possibilita’ di continuare come prima.
Ma e’ proprio cosi’?
Ma allora se cosi’ fosse veramente perche’ modificare la ns. costituzione alla chetichella e in questo modo?
Ecche’ sono prove per verificare la ns. capacita’ di tenuta per poi darci il colpo finale?
Centra qualcosa lo stato sociale in tutto questo?
Un salutone da Juan
Cosa cambierà?
L'introduzione del principio del pareggio di bilancio andrà a modificare l'articolo 81 della Carta costituzionale.
Il vecchio articolo 81 recitava:
Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese.
Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte.
Nella nuova formulazione dell'articolo, invece, lo Stato viene obbligato ad “assicurare l'equilibrio” tra quello che incassa e quello che spende.
Si tratta del primo comma, quello che di fatto racchiude l'essenza del provvedimento. E cosa ne sarà del caro vecchio indebitamento?
Lo Stato potrà farvi ricorso solamente in casi eccezionali, non prima però di aver ottenuto l'autorizzazione (a maggioranza assoluta) da Camera e Senato.
Ecco quale sarà la nuova veste dell'articolo 81 della Carta:
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principî definiti con legge costituzionale.
Le modifiche, però, non riguardano solamente l'articolo 81.
Il provvedimento votato dalla maggioranza di governo, infatti, infila anche un ulteriore comma nell'articolo 97, sancendo che le amministrazioni pubbliche, coerentemente con l'ordinamento comunitario, “assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico”.
E la musica è la stessa anche quando si parla di Comuni, Province, città metropolitane e Regioni: anche in questo caso l'autonomia di entrata e di spesa deve rispettare l'equilibrio dei bilanci, nonché i vincoli “economici e finanziari” prescritti dall'Unione europea. A sancirlo è una modifica all'articolo 119.
Regola aurea del Fiscal compact-
L'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione è una delle cosiddette “regole d'oro” contenute dal Fiscal compact, il patto di bilancio recentemente firmato da tutti i Paesi dell'Unione europea, ad eccezione di Gran Bretagna e Repubblica Ceca.
Il trattato entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2013 ,sempre che entro quella data l'avranno ratificato almeno 12 Paesi della zona Euro.
Dopo la ratifica, le nazioni che hanno aderito al patto dovranno introdurre l'obbligo del pareggio di bilancio nella legislazione nazionale- preferibilmente nella costituzione- entro il 1° gennaio del 2014.
Sotto questo punto di vista, quindi il Belpaese s'è portato avanti col lavoro.
E a Bruxelles sono tutti felici. Amadeu Altafaj, portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn, ha confermato che la Commissione europea ha accolto “con grande favore” l'introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione italiana.
E l'ampia maggioranza che ha dato il via libera al provvedimento certifica, secondo Altafaj, l'importanza di “qualcosa che va oltre gli interessi dei partiti politici, nell'interesse dello Stato e dei cittadini”.
continua su: http://www.fanpage.it/pareggio-di-bilan ... z1tbwFWpJP
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Quindi, questo e’ il Pareggio di Bilancio messo in costituzione ed e’ su questo che dobbiamo confrontaci.
Lo sa bene pure Cristian Marrazzi economista svizzero, docente universitario, politico quando dichiara che il pareggio di bilancio messo in Costituzione e’ l’anticamera del nazismo
E’ una battuta, tiene a sottolineare, ma mica tanto .
http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1tbuZnrui
Giulietto Chesa nsu MegaChip va ancora piu’ giu e senza mezzi termini
http://www.megachip.info/rubriche/34-gi ... legge.html
Poi, l’aver accostato questo ns.pareggio di bilanco alla situazione americana non mi sembra sia stato tanto fuori luogo . Qui si parla di mettere in costituzione il pareggio di bilancio e basta. Chiaro che in entrambe le situazioni esistono modalita’ diverse ma con cio’ non cambia la sostanza.
Detto questo sembrerebbe anche ,da quello che ho letto anche su Repubblica, che questo obbligo poi non venga nemmeno citato sulle modifiche all’art.81 e quindi, da quanto scrive l’articolista, tutto diventerebbe una grande bufala e rimarrebbe la possibilita’ di continuare come prima.
Ma e’ proprio cosi’?
Ma allora se cosi’ fosse veramente perche’ modificare la ns. costituzione alla chetichella e in questo modo?
Ecche’ sono prove per verificare la ns. capacita’ di tenuta per poi darci il colpo finale?
Centra qualcosa lo stato sociale in tutto questo?
Un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
06:05 (7 ore fa) Ricevuto e... riporto.
mailingowner mailingowner@soggettopoliticonuovo.it
06:05 (7 ore fa)
a news
Siamo partite, siamo partiti, siamo in movimento… Lo scorso sabato in un’assemblea di 1400 persone abbiamo dato avvio al percorso del Soggetto Politico Nuovo, decidendo di darci un nome:
ALBA - soggetto politico nuovo – con Alba che sta per Alleanza Lavoro Benicomuni Ambiente.
I dettagli sul nome li trovate qui:
http://www.soggettopoliticonuovo.it/scegliamo-il-nome/
La giornata è stata ricca di interventi, di espressioni e di passioni, di voci eterogenee che hanno espresso la voglia di costruire uno strumento diverso per riappropriarci della politica, con una ‘mite’ fermezza nell’entrare
ora, subito (‘non c’è più tempo’) nei conflitti sociali, economici, culturali che stanno dilaniando il nostro paese, la nostra Europa, il nostro mondo.
Interventi che sono stati seguiti in sala dalle circa 1400 persone che nel corso della giornata sono state presenti al Mandela Forum, ma anche dalle oltre 2500 persone che si sono collegate via streaming (e che in media lo hanno seguito almeno 30 minuti, certamente non un mordi e fuggi) con una media di visitatori collegati di circa 200 con picchi di 300, segno di un forte interesse.
I video "grezzi" necessiteranno di diversi giorni di lavoro da parte dei volontari per essere caricati sul nostro canale youtube, ma abbiamo già caricato l'apertura di Marco Revelli e Nicoletta Pirotta
http://www.youtube.com/user/sgpoliticonuovo
e abbiamo reso disponibili i girati "grezzi" sul nostro canale ustream: potete vedervi quindi tutte e due le plenarie
http://www.ustream.tv/channel/soggetto-politico-nuovo
potete trovare il testo di apertura di Marco Revelli qui
http://www.soggettopoliticonuovo.it/201 ... o-revelli/
E a questo link i documenti che vogliamo discutere insieme
http://www.soggettopoliticonuovo.it/201 ... nata-alba/
Abbiamo concordato le regole per il coordinamento nazionale
http://www.soggettopoliticonuovo.it/wp- ... -nuovo.pdf
abbiamo avviato gruppi di lavoro, punto di partenza di un cammino che richiede partecipazione, senso di responsabilità, attività costante e cura delle relazioni.
Ma in un quadro positivo siamo consapevoli anche dei limiti che un’assemblea di grandi dimensioni sempre mostra e di cui ci scusiamo: non tutte/i hanno potuto parlare e i gruppi di lavoro sono stati anche un prosieguo dell’assemblea generale. E siamo consapevoli che i tratti dell’assemblea generale di lancio del progetto, con la priorità negli interventi data a chi a questo progetto da mesi sta lavorando e agli interlocutori (sia di partito, che di sindacato, che di movimenti e associazioni), non sono stati presentati con la dovuta chiarezza, in maniera da rendere più comprensibile a tutte/i la gestione dell’assemblea.
Ora si cambia: non più assemblee indistinte, ma un percorso di lavoro organizzato sia a livello territoriale che in incontri larghi e orizzontali (attraverso le dinamiche descritte nel Manifesto - gruppi di lavoro, PARTY, ecc.),
per organizzare le nostre forme di coordinamento e i contenuti.
Dobbiamo muoverci, ora, adesso, moltiplicando gli incontri territoriali e la costruzione di nodi locali. Chiediamo a tutti coloro che si vogliono attivare localmente di partecipare nel dare avvio ad un processo veramente orizzontale e condiviso. (chi vuole attivare nodi territoriali, scriva a info@soggettopoliticonuovo.it)
Abbiamo condiviso i criteri per un primo coordinamento nazionale, che serva ad avviare le tappe del percorso. La data è quella di sabato 12 maggio. Al più presto sede, orario e mail per confermare la presenza di un/a per nodo territoriale.
La prossima tappa nazionale al momento è quella di ritrovarsi (ma questo lo fissiamo nel primo incontro del coordinamento nazionale) in un grande appuntamento di 2 giorni a giugno, con grandi tavoli di lavoro, per iniziare la discussione dei primi punti fermi del nostro programma.
Sul lato economico: sappiamo che grazie al contributo di chi è venuto a Firenze (circa 4000€ ) e di chi lo ha inviatotramite bonifico e paypal siamo riusciti a coprire totalmente le spese sia del 28 che quelle dell'ultimo mese (sito
internet) e avere qualcosina per affrontare le prossime spese immediate. Stiamo aspettando la formalizzazione degli ultimi pagamenti (alcuni bonifici necessitano di alcuni giorni per poter risultare) e l'esatto ammontare delle donazioni ricevute al Mandela per pubblicare in modo chiaro e più trasparente possibile il bilancio economico di questo periodo.
Per la logistica generale, chiediamo ancora un po’ di pazienza: tutto questo avviene grazie all'impegno di volontari che si stanno spendendo ogni giorno a rimettere a posto i resoconti, a rispondere alle mail, ad aggiornare il sito internet e via dicendo.
Augurandovi un buon Primo Maggio vi salutiamo rimandando alle prossime mail, sia per avere il tempo necessario a preparare tutto al meglio sia per non inviarvi mail troppo dense di contenuti, sia comunicazioni più precise rispetto al coordinamento nazionale deciso dall'assemblea, sia i risultati del lavoro dei gruppi.
Staff soggettopoliticonuovo.it
http://www.soggettopoliticonuovo.it
http://www.facebook.com/SoggettoPoliticoNuovo
http://twitter.com/#!/sgpoliticonuovo
Un saluto a tutti
mailingowner mailingowner@soggettopoliticonuovo.it
06:05 (7 ore fa)
a news
Siamo partite, siamo partiti, siamo in movimento… Lo scorso sabato in un’assemblea di 1400 persone abbiamo dato avvio al percorso del Soggetto Politico Nuovo, decidendo di darci un nome:
ALBA - soggetto politico nuovo – con Alba che sta per Alleanza Lavoro Benicomuni Ambiente.
I dettagli sul nome li trovate qui:
http://www.soggettopoliticonuovo.it/scegliamo-il-nome/
La giornata è stata ricca di interventi, di espressioni e di passioni, di voci eterogenee che hanno espresso la voglia di costruire uno strumento diverso per riappropriarci della politica, con una ‘mite’ fermezza nell’entrare
ora, subito (‘non c’è più tempo’) nei conflitti sociali, economici, culturali che stanno dilaniando il nostro paese, la nostra Europa, il nostro mondo.
Interventi che sono stati seguiti in sala dalle circa 1400 persone che nel corso della giornata sono state presenti al Mandela Forum, ma anche dalle oltre 2500 persone che si sono collegate via streaming (e che in media lo hanno seguito almeno 30 minuti, certamente non un mordi e fuggi) con una media di visitatori collegati di circa 200 con picchi di 300, segno di un forte interesse.
I video "grezzi" necessiteranno di diversi giorni di lavoro da parte dei volontari per essere caricati sul nostro canale youtube, ma abbiamo già caricato l'apertura di Marco Revelli e Nicoletta Pirotta
http://www.youtube.com/user/sgpoliticonuovo
e abbiamo reso disponibili i girati "grezzi" sul nostro canale ustream: potete vedervi quindi tutte e due le plenarie
http://www.ustream.tv/channel/soggetto-politico-nuovo
potete trovare il testo di apertura di Marco Revelli qui
http://www.soggettopoliticonuovo.it/201 ... o-revelli/
E a questo link i documenti che vogliamo discutere insieme
http://www.soggettopoliticonuovo.it/201 ... nata-alba/
Abbiamo concordato le regole per il coordinamento nazionale
http://www.soggettopoliticonuovo.it/wp- ... -nuovo.pdf
abbiamo avviato gruppi di lavoro, punto di partenza di un cammino che richiede partecipazione, senso di responsabilità, attività costante e cura delle relazioni.
Ma in un quadro positivo siamo consapevoli anche dei limiti che un’assemblea di grandi dimensioni sempre mostra e di cui ci scusiamo: non tutte/i hanno potuto parlare e i gruppi di lavoro sono stati anche un prosieguo dell’assemblea generale. E siamo consapevoli che i tratti dell’assemblea generale di lancio del progetto, con la priorità negli interventi data a chi a questo progetto da mesi sta lavorando e agli interlocutori (sia di partito, che di sindacato, che di movimenti e associazioni), non sono stati presentati con la dovuta chiarezza, in maniera da rendere più comprensibile a tutte/i la gestione dell’assemblea.
Ora si cambia: non più assemblee indistinte, ma un percorso di lavoro organizzato sia a livello territoriale che in incontri larghi e orizzontali (attraverso le dinamiche descritte nel Manifesto - gruppi di lavoro, PARTY, ecc.),
per organizzare le nostre forme di coordinamento e i contenuti.
Dobbiamo muoverci, ora, adesso, moltiplicando gli incontri territoriali e la costruzione di nodi locali. Chiediamo a tutti coloro che si vogliono attivare localmente di partecipare nel dare avvio ad un processo veramente orizzontale e condiviso. (chi vuole attivare nodi territoriali, scriva a info@soggettopoliticonuovo.it)
Abbiamo condiviso i criteri per un primo coordinamento nazionale, che serva ad avviare le tappe del percorso. La data è quella di sabato 12 maggio. Al più presto sede, orario e mail per confermare la presenza di un/a per nodo territoriale.
La prossima tappa nazionale al momento è quella di ritrovarsi (ma questo lo fissiamo nel primo incontro del coordinamento nazionale) in un grande appuntamento di 2 giorni a giugno, con grandi tavoli di lavoro, per iniziare la discussione dei primi punti fermi del nostro programma.
Sul lato economico: sappiamo che grazie al contributo di chi è venuto a Firenze (circa 4000€ ) e di chi lo ha inviatotramite bonifico e paypal siamo riusciti a coprire totalmente le spese sia del 28 che quelle dell'ultimo mese (sito
internet) e avere qualcosina per affrontare le prossime spese immediate. Stiamo aspettando la formalizzazione degli ultimi pagamenti (alcuni bonifici necessitano di alcuni giorni per poter risultare) e l'esatto ammontare delle donazioni ricevute al Mandela per pubblicare in modo chiaro e più trasparente possibile il bilancio economico di questo periodo.
Per la logistica generale, chiediamo ancora un po’ di pazienza: tutto questo avviene grazie all'impegno di volontari che si stanno spendendo ogni giorno a rimettere a posto i resoconti, a rispondere alle mail, ad aggiornare il sito internet e via dicendo.
Augurandovi un buon Primo Maggio vi salutiamo rimandando alle prossime mail, sia per avere il tempo necessario a preparare tutto al meglio sia per non inviarvi mail troppo dense di contenuti, sia comunicazioni più precise rispetto al coordinamento nazionale deciso dall'assemblea, sia i risultati del lavoro dei gruppi.
Staff soggettopoliticonuovo.it
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Un saluto a tutti
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
@pancho,
<<Pareggio di bilancio in costituzione>>
io non so se c'entra o non c'entra.
Tu stesso hai scritto: bisogna essere cauti!
Intanto Monti (forse sotto dettatura di Bruxelles) per recuperare i 4 miliardi mancanti di pareggio bilancio 2013, vuole da subito mettere mani a Sanità, Scuola, e Sicurezza.
PD ha detto per bocca di Bersani, Scuola e Sicurezza ...NO. Ergo Sanità ...SI!
Intanto Fassino a Torino e Bersani a Portella della Ginestra (Sicilia) sono stati contestati... è l'antipolitica?
Pancho, secondo te queste 3 materie di cui sopra, fanno parte si o no nel Welfare?
Aspetto tua risposta!
Ho detto! Augh
<<Pareggio di bilancio in costituzione>>
io non so se c'entra o non c'entra.
Tu stesso hai scritto: bisogna essere cauti!
Intanto Monti (forse sotto dettatura di Bruxelles) per recuperare i 4 miliardi mancanti di pareggio bilancio 2013, vuole da subito mettere mani a Sanità, Scuola, e Sicurezza.
PD ha detto per bocca di Bersani, Scuola e Sicurezza ...NO. Ergo Sanità ...SI!
Intanto Fassino a Torino e Bersani a Portella della Ginestra (Sicilia) sono stati contestati... è l'antipolitica?
Pancho, secondo te queste 3 materie di cui sopra, fanno parte si o no nel Welfare?
Aspetto tua risposta!
Ho detto! Augh
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Joblack ha scritto:@pancho,
<<Pareggio di bilancio in costituzione>>
io non so se c'entra o non c'entra.
Tu stesso hai scritto: bisogna essere cauti!
Intanto Monti (forse sotto dettatura di Bruxelles) per recuperare i 4 miliardi mancanti di pareggio bilancio 2013, vuole da subito mettere mani a Sanità, Scuola, e Sicurezza.
PD ha detto per bocca di Bersani, Scuola e Sicurezza ...NO. Ergo Sanità ...SI!
Intanto Fassino a Torino e Bersani a Portella della Ginestra (Sicilia) sono stati contestati... è l'antipolitica?
Pancho, secondo te queste 3 materie di cui sopra, fanno parte si o no nel Welfare?
Aspetto tua risposta!
Ho detto! Augh
Per Welfare State si intende lo Stato Sociale.PD ha detto per bocca di Bersani, Scuola e Sicurezza ...NO. Ergo Sanità ...SI!
Cosa dice Wikipedia?
Lo Stato sociale è una forma di Stato, che si propone di fornire e garantire diritti e servizi sociali, ad esempio:
Assistenza sanitaria.
Pubblica istruzione.
Indennità di disoccupazione, sussidi familiari, in caso di accertato stato di povertà o bisogno.
Accesso alle risorse culturali (biblioteche, musei, tempo libero).
Assistenza d'invalidità e di vecchiaia.
Difesa dell'ambiente naturale.
Questi servizi gravano sui conti pubblici in quanto richiedono ingenti risorse finanziarie, le quali provengono in buona parte dal prelievo fiscale che ha, nei Paesi democratici, un sistema di tassazione progressivo in cui l'imposta cresce più che proporzionalmente al crescere del reddito.
La sicurezza quindi rientra con forza , visti i tempi in questo Stato Sociale.
Certo, americanizzandolo in Walfare State, qualcuno potrebbe non capire ma se lo avessero comunemente chiamato Stato Sociale si sarebbero risolti tutti i dubbi.
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Sinistra italiana e sinistra europea
di: Pier Paolo Caserta
maggio - 2 - 2012
Le vicende francesi, allora, dovrebbero servire a ricordare che la sinistra italiana sconta un pesante ritardo su un percorso che appare del tutto desiderabile. In questo percorso si inscrive il recente Manifesto “Spirito Libero, verso una Convenzione Laico-Liberale-Socialista”, relativo all’incontro di Firenze dello scorso 15 Aprile
Un’altra Europa è possibile
La direzione attuale delle politiche economiche europee rappresenta tutto fuorché una scelta ineluttabile come la si vuole presentare. L’Europa stessa non è quella votata unicamente al pareggio di bilancio e all’ordine dei conti a discapito di crescita (reale, malgrado a parole se ne sostenga la necessità) e occupazione. Esiste un’altra idea di Europa, solidale e aperta ma per invertire la tendenza è necessario saper offrire una visione alternativa a quella attualmente dominante, o meglio tornare ad offrirla, perché il volto migliore dell’Europa lo dobbiamo largamente proprio all’apporto dato dai partiti socialisti, specie nel terzo quarto del Novecento, fino alla svolta liberista degli anni Ottanta.
Un danno collaterale e tuttavia ingente dell’approccio economico dominante a livello europeo sta nel suo contributo a radicare un diffuso sentimento antieuropeista, insinuando la falsa idea che l’Europa sia questa e non possa essere altro, che sia un blocco monolitico, mentre niente è più lontano dalla verità: a Bruxelles come a Strasburgo operano un’infinità di gruppi di pressione che portano avanti idee diverse e non di rado contrapposte; in seno al Parlamento europeo esistono evidentemente orientamenti economici contrari al nefasto indirizzo monetarista che sta incrinando l’immagine dell’Europa, generando un malcontento che gli estremismi di mezza Europa cavalcano e contano al momento opportuno di cavalcare ancora.
È dunque inevitabile che la ripresa del cammino dell’altra Europa passi per una rinnovata vitalità del progetto che si inscrive nell’alveo del liberalsocialismo europeo, che mi sembra essere il solo luogo entro il quale è possibile pensare ad un’alternativa alla ventata neoliberista dal cui protrarsi il progetto europeo, nella sua accezione più alta, non può che uscire distrutto.
Segnali incoraggianti in questa direzione provengono dalle elezioni presidenziali francesi in corso e non sarà inutile cercare di avviare qualche ragionamento, sull’Italia e sull’Europa pur osservando tutta la prudenza che il caso richiede, sia nell’instaurare analogie e raffronti, sia in ragione dell’esito malgrado tutto incerto di tali elezioni.
Ma esiste, fin d’ora, almeno un dato che può essere ricavato senza forzature, ed è quello di un’ulteriore conferma dell’urgenza di costruire e rafforzare anche in Italia una sinistra moderna, di ispirazione liberalsocialista, capace di spinta riformatrice e di inserirsi organicamente in un’azione di governo espressa da una coalizione di centrosinistra. In Italia una tale sinistra troverebbe la sua naturale collocazione, per intenderci, nel territorio tanto vasto quanto in stato di abbandono che si estende tra Vendola e il PD. Una sinistra che sappia, dunque, essere equidistante sia dalla poco coraggiosa e poco proficua rincorsa al centro praticata dal PD, sia da quella sinistra che mentre rivendica giustamente una decisa connotazione ideologica appare tuttavia sclerotizzata e ancora impigliata in ideologismi.
Una sinistra, dunque, connotata in senso socialista, capace di far proprie le fondamentali battaglie laiche e liberali, una Sinistra come esiste nel resto d’Europa.
La costruzione di un’area laico-liberal-socialista è benefica per la sinistra nella sua interezza
Le vicende francesi, ancora in corso possono valere a mostrare che una sinistra che abiti l’orizzonte sopra descritto è non solo possibile, ma irrinunciabile, al punto che alla sua mancanza in Italia occorre porre rapidamente rimedio. La costruzione e il rafforzamento di una tale sinistra favorirebbe per altro una maggior coesione del centro-sinistra nella sua interezza, in quanto andrebbe a colmare il vuoto che esiste tra il PD e la sinistra ‘radicale’ contribuendo a ricostruire un circuito interrotto di rappresentanza politica, che costituisce una delle ragioni specificamente imputabili alla Sinistra alla base della crescente disaffezione alla politica. Ne beneficerebbe, insomma, tutta la Sinistra e l’esempio francese volendo può servire a mostrare anche questo, con la Gauche di Jean-Luc Melénchon che dopo aver conseguito un ragguardevole 11% non ha fatto tardare il suo sostegno ad Hollande per la volata contro Sarkozy. Considerando che specularmente Sarkozy dovrà pescare nell’immondizia dell’ultradestra di Marine Le Pen se vorrà sperare di non soccombere, io credo si debba dire che la sinistra francese, al di là dell’incertezza dello scontro e di quello che ne sarà l’esito, avrà dato buona prova di sé.
Anche in Italia la via maestra per rispondere alle politiche del governo Monti e traghettare il Paese fuori dal berlusconismo deve essere la medesima, sebbene il percorso sia tutto in salita per via della tradizionale assenza proprio dell’orizzonte sopra descritto, e dell’esiguità delle forze che dovrebbero ricomporlo.
Ma la difficoltà del compito non ne elimina la necessità.
È infatti evidente che il governo in carica esprime gli stessi indirizzi economici fin qui dominanti a livello europeo – ovviamente proprio un’eventuale affermazione di Hollande in Francia, che al momento non appare affatto scontata, spezzerebbe la sostanziale coesione dell’asse franco-tedesco aprendo nuovi scenari. Per questo verdetto occorre attendere. Intanto, quello che si può certamente dire è che il bivio cruciale rimane quello delle elezioni del 2013. Sono convinto e ho scritto a più riprese che il governo Monti abbia rappresentato in sé un’opzione necessaria, ma non è nemmeno possibile non vedere come la stessa terapia d’urgenza, inizialmente benefica, se prolungata per un tempo eccessivo non solo non risolve i problemi ma li aggrava, e può anzi uccidere il malato, dopo averlo salvato da morte certa.
La possibilità di proporre un’alternativa efficace, non meno che la qualità di un percorso più coeso del centro-sinistra passano dunque per la costruzione di un’area laico-liberale-socialista, sulla scorta di quanto avviene nel resto d’Europa, anche in vista della scadenza elettorale del 2013. È un cammino difficile, e reso ulteriormente problematico dagli atteggiamenti del PD, che non riesce a sottrarsi alla sua perversa attrazione centrista.
Eppure esempi virtuosi, da questo punto di vista, di Paesi più inclini a cambiare mostrano che quando la Sinistra ha il coraggio di portare in campagna elettorale e in agenda dei temi che si configurano come alternativa reale, il risultato arriva.
Le vicende francesi, allora, dovrebbero servire a ricordare che la sinistra italiana sconta un pesante ritardo su un percorso che appare del tutto desiderabile.
In questo percorso si inscrive il recente Manifesto “Spirito Libero, verso una Convenzione Laico-Liberale-Socialista” (http://www.spazioliblab.it/?p=3417), relativo all’incontro di Firenze dello scorso 15 Aprile che è stato promosso da “Alleanza Lib-Lab”, “Pensalibero”, “Neon”, “R.I.S.A.LI.RE.”, e che ha visto la partecipazione di significativi esponenti della politica, della cultura, dell’associazionismo, dei movimenti per le libertà ed i diritti dei cittadini, di ispirazione laica, liberale, socialista. Una prospettiva da costruire, quella delineata dal manifesto, e con essa una ‘nuova frontiera’: “Occorre una nuova maggioranza, che abbia la capacità, la statura, e la volontà di costruirsi nel proporre al Paese una sorta di “Nuova Frontiera” che indichi, accanto ai sacrifici necessari al non rinviabile risanamento, anche l’equa ripartizione dei relativi pesi e delle politiche di inclusione e tutela sociale, la rimozione dei privilegi corporativi, e quelle politiche di sviluppo, valorizzazione, liberazione delle energie e delle capacità italiane, che diano ai cittadini il senso dell’utilità e della condivisione dei loro sacrifici e la convinzione fondata di stare tutti operando per un futuro e per un’Italia migliori.
Tali furono gli anni della ricostruzione dalle macerie della guerra: quelle attuali sono di diversa natura, ma pur sempre macerie da spalar via.”
http://www.paneacqua.info/2012/05/sinis ... a-europea/
di: Pier Paolo Caserta
maggio - 2 - 2012
Le vicende francesi, allora, dovrebbero servire a ricordare che la sinistra italiana sconta un pesante ritardo su un percorso che appare del tutto desiderabile. In questo percorso si inscrive il recente Manifesto “Spirito Libero, verso una Convenzione Laico-Liberale-Socialista”, relativo all’incontro di Firenze dello scorso 15 Aprile
Un’altra Europa è possibile
La direzione attuale delle politiche economiche europee rappresenta tutto fuorché una scelta ineluttabile come la si vuole presentare. L’Europa stessa non è quella votata unicamente al pareggio di bilancio e all’ordine dei conti a discapito di crescita (reale, malgrado a parole se ne sostenga la necessità) e occupazione. Esiste un’altra idea di Europa, solidale e aperta ma per invertire la tendenza è necessario saper offrire una visione alternativa a quella attualmente dominante, o meglio tornare ad offrirla, perché il volto migliore dell’Europa lo dobbiamo largamente proprio all’apporto dato dai partiti socialisti, specie nel terzo quarto del Novecento, fino alla svolta liberista degli anni Ottanta.
Un danno collaterale e tuttavia ingente dell’approccio economico dominante a livello europeo sta nel suo contributo a radicare un diffuso sentimento antieuropeista, insinuando la falsa idea che l’Europa sia questa e non possa essere altro, che sia un blocco monolitico, mentre niente è più lontano dalla verità: a Bruxelles come a Strasburgo operano un’infinità di gruppi di pressione che portano avanti idee diverse e non di rado contrapposte; in seno al Parlamento europeo esistono evidentemente orientamenti economici contrari al nefasto indirizzo monetarista che sta incrinando l’immagine dell’Europa, generando un malcontento che gli estremismi di mezza Europa cavalcano e contano al momento opportuno di cavalcare ancora.
È dunque inevitabile che la ripresa del cammino dell’altra Europa passi per una rinnovata vitalità del progetto che si inscrive nell’alveo del liberalsocialismo europeo, che mi sembra essere il solo luogo entro il quale è possibile pensare ad un’alternativa alla ventata neoliberista dal cui protrarsi il progetto europeo, nella sua accezione più alta, non può che uscire distrutto.
Segnali incoraggianti in questa direzione provengono dalle elezioni presidenziali francesi in corso e non sarà inutile cercare di avviare qualche ragionamento, sull’Italia e sull’Europa pur osservando tutta la prudenza che il caso richiede, sia nell’instaurare analogie e raffronti, sia in ragione dell’esito malgrado tutto incerto di tali elezioni.
Ma esiste, fin d’ora, almeno un dato che può essere ricavato senza forzature, ed è quello di un’ulteriore conferma dell’urgenza di costruire e rafforzare anche in Italia una sinistra moderna, di ispirazione liberalsocialista, capace di spinta riformatrice e di inserirsi organicamente in un’azione di governo espressa da una coalizione di centrosinistra. In Italia una tale sinistra troverebbe la sua naturale collocazione, per intenderci, nel territorio tanto vasto quanto in stato di abbandono che si estende tra Vendola e il PD. Una sinistra che sappia, dunque, essere equidistante sia dalla poco coraggiosa e poco proficua rincorsa al centro praticata dal PD, sia da quella sinistra che mentre rivendica giustamente una decisa connotazione ideologica appare tuttavia sclerotizzata e ancora impigliata in ideologismi.
Una sinistra, dunque, connotata in senso socialista, capace di far proprie le fondamentali battaglie laiche e liberali, una Sinistra come esiste nel resto d’Europa.
La costruzione di un’area laico-liberal-socialista è benefica per la sinistra nella sua interezza
Le vicende francesi, ancora in corso possono valere a mostrare che una sinistra che abiti l’orizzonte sopra descritto è non solo possibile, ma irrinunciabile, al punto che alla sua mancanza in Italia occorre porre rapidamente rimedio. La costruzione e il rafforzamento di una tale sinistra favorirebbe per altro una maggior coesione del centro-sinistra nella sua interezza, in quanto andrebbe a colmare il vuoto che esiste tra il PD e la sinistra ‘radicale’ contribuendo a ricostruire un circuito interrotto di rappresentanza politica, che costituisce una delle ragioni specificamente imputabili alla Sinistra alla base della crescente disaffezione alla politica. Ne beneficerebbe, insomma, tutta la Sinistra e l’esempio francese volendo può servire a mostrare anche questo, con la Gauche di Jean-Luc Melénchon che dopo aver conseguito un ragguardevole 11% non ha fatto tardare il suo sostegno ad Hollande per la volata contro Sarkozy. Considerando che specularmente Sarkozy dovrà pescare nell’immondizia dell’ultradestra di Marine Le Pen se vorrà sperare di non soccombere, io credo si debba dire che la sinistra francese, al di là dell’incertezza dello scontro e di quello che ne sarà l’esito, avrà dato buona prova di sé.
Anche in Italia la via maestra per rispondere alle politiche del governo Monti e traghettare il Paese fuori dal berlusconismo deve essere la medesima, sebbene il percorso sia tutto in salita per via della tradizionale assenza proprio dell’orizzonte sopra descritto, e dell’esiguità delle forze che dovrebbero ricomporlo.
Ma la difficoltà del compito non ne elimina la necessità.
È infatti evidente che il governo in carica esprime gli stessi indirizzi economici fin qui dominanti a livello europeo – ovviamente proprio un’eventuale affermazione di Hollande in Francia, che al momento non appare affatto scontata, spezzerebbe la sostanziale coesione dell’asse franco-tedesco aprendo nuovi scenari. Per questo verdetto occorre attendere. Intanto, quello che si può certamente dire è che il bivio cruciale rimane quello delle elezioni del 2013. Sono convinto e ho scritto a più riprese che il governo Monti abbia rappresentato in sé un’opzione necessaria, ma non è nemmeno possibile non vedere come la stessa terapia d’urgenza, inizialmente benefica, se prolungata per un tempo eccessivo non solo non risolve i problemi ma li aggrava, e può anzi uccidere il malato, dopo averlo salvato da morte certa.
La possibilità di proporre un’alternativa efficace, non meno che la qualità di un percorso più coeso del centro-sinistra passano dunque per la costruzione di un’area laico-liberale-socialista, sulla scorta di quanto avviene nel resto d’Europa, anche in vista della scadenza elettorale del 2013. È un cammino difficile, e reso ulteriormente problematico dagli atteggiamenti del PD, che non riesce a sottrarsi alla sua perversa attrazione centrista.
Eppure esempi virtuosi, da questo punto di vista, di Paesi più inclini a cambiare mostrano che quando la Sinistra ha il coraggio di portare in campagna elettorale e in agenda dei temi che si configurano come alternativa reale, il risultato arriva.
Le vicende francesi, allora, dovrebbero servire a ricordare che la sinistra italiana sconta un pesante ritardo su un percorso che appare del tutto desiderabile.
In questo percorso si inscrive il recente Manifesto “Spirito Libero, verso una Convenzione Laico-Liberale-Socialista” (http://www.spazioliblab.it/?p=3417), relativo all’incontro di Firenze dello scorso 15 Aprile che è stato promosso da “Alleanza Lib-Lab”, “Pensalibero”, “Neon”, “R.I.S.A.LI.RE.”, e che ha visto la partecipazione di significativi esponenti della politica, della cultura, dell’associazionismo, dei movimenti per le libertà ed i diritti dei cittadini, di ispirazione laica, liberale, socialista. Una prospettiva da costruire, quella delineata dal manifesto, e con essa una ‘nuova frontiera’: “Occorre una nuova maggioranza, che abbia la capacità, la statura, e la volontà di costruirsi nel proporre al Paese una sorta di “Nuova Frontiera” che indichi, accanto ai sacrifici necessari al non rinviabile risanamento, anche l’equa ripartizione dei relativi pesi e delle politiche di inclusione e tutela sociale, la rimozione dei privilegi corporativi, e quelle politiche di sviluppo, valorizzazione, liberazione delle energie e delle capacità italiane, che diano ai cittadini il senso dell’utilità e della condivisione dei loro sacrifici e la convinzione fondata di stare tutti operando per un futuro e per un’Italia migliori.
Tali furono gli anni della ricostruzione dalle macerie della guerra: quelle attuali sono di diversa natura, ma pur sempre macerie da spalar via.”
http://www.paneacqua.info/2012/05/sinis ... a-europea/
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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- Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
GIANNI RIVERA E LA ‘ QUESTIONE SOCIALISTA’.
Nichi Vendola da solo ha salvato la sinistra in Italia dopo il disastro arcobaleno.
L’ analisi oggi di Nichi non mi sembra condivisibile.
Le due questioni fondamentale sono a mio avviso :
1) No ad una esperienza frontista stile arcobaleno.
2) fondamentale è una CULTURA DI GOVERNO per dare risposte da subito ai disoccupati.
cari compagni NON CI SIAMO PROPRIO !!!
La questione FONDAMENTALE è il controllo del Centrocampo, serve il compagno Benetti del Milan.
Poi Benetti passa la palla a Rivera ci serve un compagno che abbia la visione di gioco di Gianni Rivera.
la difesa è importante serve uno stopper alla Burnich.
cari compagni NON abbiamo il controllo del campo in particolare non abbiamo il controllo del centrocampo.
abbiamo una squadra fatta di centroavanti fanno un sacco di goal, ma sono dipendenti dal centrocampo ALTRUI.
se il centrocampo degli altri funziona i nostri attaccanti sono meglio di Boninsegna.
Ma se il centrocampo altrui non passa loro la palla fanno flop.
DOBBIAMO CONQUISTARE IL CENTROCAMPO.
in Francia e in Grecia abbiamo comquistato il centrocampo.
In grecia hanno vinto sostanzialmente i socialisti di sinistra
seguaci degli italiani Riccardo Lombardi e Vittorio Foa.
in Italia invece nel centrocampo non tocchiamo palla !!!
Qui c è un limite evidente di Nichi Vendola.
Nichi Vendola vince ma gioca sempre nell’ area piccola e da li non si muove tranne alla Fiera Di Bari, li ogni anno Vendola
gioca a centrocampo ( parla di progetti ) li è a casa sua, li nereo rocco lo appalude sempre , robe serie !!
Per il resto tutto l’ anno Nichi gioca in trasferta, sempre parte in contropiede, quando vieme lanciato bene Vendola è goal sicuro. Ma se qualcuno lo lancia.
Manca il Gianni Rivera ma manca anche l’ allenatore Nereo Rocco.
In Unione Sovietica quanto il rubblo in 48 ore si svalutò del 1000/100
per compare un kg di pane ci voleva tipo 1.000.000 di rubli,
il valore rublo si stava azzerando, il nereo rocco della situazione il vladimiro fece un intervento contro gli economisti russi di una violenza inaudita e il suo consulente economico fini misteriosamente in Ospedale.
In pochi giorni fu pronta una nuova moneta.
A noi manca il valdimironereo rocco.
E’ evidente che lo stopper noi c è lo abbiamo si chiama De Magistris ma non lo facciamo mai giocare, il nostro gianni rivera c è lo abbiamo avv. Pisapia con la fascia di capitano ma lo teniamo in panchina lo chiamiamo ‘ a fare l’ ospite’.
L’ assasino lo spacca-ossi il questurino c è lo abbiamo, con lui la difesa sarebbe invincibile ma non lo facciamo mai giocare perchè ci vergoniamo di lui.
Infine il maradona, il genio puro la sregolatezza c è l’ abbiamo non lo facciamo giocare perchè quando parla diciamo che si fa, si droga si grilla il cervello ma è meglio un drogato che Monti e Casini
camerieri dei poteri forti che si vendono ogni giorno .
( da sito SEL)
Nichi Vendola da solo ha salvato la sinistra in Italia dopo il disastro arcobaleno.
L’ analisi oggi di Nichi non mi sembra condivisibile.
Le due questioni fondamentale sono a mio avviso :
1) No ad una esperienza frontista stile arcobaleno.
2) fondamentale è una CULTURA DI GOVERNO per dare risposte da subito ai disoccupati.
cari compagni NON CI SIAMO PROPRIO !!!
La questione FONDAMENTALE è il controllo del Centrocampo, serve il compagno Benetti del Milan.
Poi Benetti passa la palla a Rivera ci serve un compagno che abbia la visione di gioco di Gianni Rivera.
la difesa è importante serve uno stopper alla Burnich.
cari compagni NON abbiamo il controllo del campo in particolare non abbiamo il controllo del centrocampo.
abbiamo una squadra fatta di centroavanti fanno un sacco di goal, ma sono dipendenti dal centrocampo ALTRUI.
se il centrocampo degli altri funziona i nostri attaccanti sono meglio di Boninsegna.
Ma se il centrocampo altrui non passa loro la palla fanno flop.
DOBBIAMO CONQUISTARE IL CENTROCAMPO.
in Francia e in Grecia abbiamo comquistato il centrocampo.
In grecia hanno vinto sostanzialmente i socialisti di sinistra
seguaci degli italiani Riccardo Lombardi e Vittorio Foa.
in Italia invece nel centrocampo non tocchiamo palla !!!
Qui c è un limite evidente di Nichi Vendola.
Nichi Vendola vince ma gioca sempre nell’ area piccola e da li non si muove tranne alla Fiera Di Bari, li ogni anno Vendola
gioca a centrocampo ( parla di progetti ) li è a casa sua, li nereo rocco lo appalude sempre , robe serie !!
Per il resto tutto l’ anno Nichi gioca in trasferta, sempre parte in contropiede, quando vieme lanciato bene Vendola è goal sicuro. Ma se qualcuno lo lancia.
Manca il Gianni Rivera ma manca anche l’ allenatore Nereo Rocco.
In Unione Sovietica quanto il rubblo in 48 ore si svalutò del 1000/100
per compare un kg di pane ci voleva tipo 1.000.000 di rubli,
il valore rublo si stava azzerando, il nereo rocco della situazione il vladimiro fece un intervento contro gli economisti russi di una violenza inaudita e il suo consulente economico fini misteriosamente in Ospedale.
In pochi giorni fu pronta una nuova moneta.
A noi manca il valdimironereo rocco.
E’ evidente che lo stopper noi c è lo abbiamo si chiama De Magistris ma non lo facciamo mai giocare, il nostro gianni rivera c è lo abbiamo avv. Pisapia con la fascia di capitano ma lo teniamo in panchina lo chiamiamo ‘ a fare l’ ospite’.
L’ assasino lo spacca-ossi il questurino c è lo abbiamo, con lui la difesa sarebbe invincibile ma non lo facciamo mai giocare perchè ci vergoniamo di lui.
Infine il maradona, il genio puro la sregolatezza c è l’ abbiamo non lo facciamo giocare perchè quando parla diciamo che si fa, si droga si grilla il cervello ma è meglio un drogato che Monti e Casini
camerieri dei poteri forti che si vendono ogni giorno .
( da sito SEL)
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Quindici giorni fa' ho inviato a nome del forum il seguente messaggio agli organizzatori del Manifesto per un soggetto politico nuovo (denominato successivamente ALBA).
Questa è gente, come tanta altra, che vuole consensi, non vuole idee e confronto.
Ed onestamente di andare a fare la clack ai professori Ginsborg (che stimo), Ugo Mattei e Marco Revelli (che stimo molto meno) non ci penso nemmeno.
Non ci hanno degnato nemmeno di una risposta, neanche per dirci perché non sono eventualmente interessati alla nostra proposta.Oggetto: Confrontiamoci in rete
Ai compagni Organizzatori del PRIMO INCONTRO NAZIONALE - Manifesto per un Soggetto Politico Nuovo
Siamo un gruppo che ha dato recentemente vita ad un forum di discussione politica che ha come obbiettivo quello di promuovere il confronto di idee e di iniziative che puntino ad un profondo rinnovamento della politica e conducano alla costruzione di un nuovo centrosinistra.
Questa è la sintesi del nostro profilo e del nostro impegno:
viewtopic.php?f=2&t=233
In tale ambito abbiamo deciso di dedicare una sezione del forum al nascente movimento per un Soggetto Politico Nuovo.
In essa speriamo di dar vita ad un'ampia discussione sulle istanze espresse dal Manifesto, di cui avvertiamo la stringente attualità e l'urgente necessità, con l'obbiettivo di contribuire alla crescita della partecipazione e del consenso intorno alla vostra iniziativa.
Dal momento che vediamo opportunamente inserito nel programma del 28 aprile uno specifico punto dedicato alla "comunicazione ed utilizzo del WEB", vorremmo mettere a disposizione del progetto il nostro forum invitandovi a segnalarlo sul vostro sito, in modo da rendere più ampia e larga possibile la partecipazione di quanti (speriamo sempre più numerosi) sono interessati al successo della costruzione di un Soggetto Politico Nuovo, di cui condividiamo profondamente l'esigenza.
Grazie per l'attenzione
www.forumisti.mondoforum.com
Forumisti per un nuovo centrosinistra
Questa è gente, come tanta altra, che vuole consensi, non vuole idee e confronto.
Ed onestamente di andare a fare la clack ai professori Ginsborg (che stimo), Ugo Mattei e Marco Revelli (che stimo molto meno) non ci penso nemmeno.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Vale a dire che ci snobbano? Pero' un dubbio mi viene:Il link che hai allegato mi sembra che non vada bene. Sarebbe stato piu' giust allegare questo o no? http://forumisti.mondoforum.com/index.phpmariok ha scritto:Quindici giorni fa' ho inviato a nome del forum il seguente messaggio agli organizzatori del Manifesto per un soggetto politico nuovo (denominato successivamente ALBA).
Non ci hanno degnato nemmeno di una risposta, neanche per dirci perché non sono eventualmente interessati alla nostra proposta.Oggetto: Confrontiamoci in rete
Ai compagni Organizzatori del PRIMO INCONTRO NAZIONALE - Manifesto per un Soggetto Politico Nuovo
Siamo un gruppo che ha dato recentemente vita ad un forum di discussione politica che ha come obbiettivo quello di promuovere il confronto di idee e di iniziative che puntino ad un profondo rinnovamento della politica e conducano alla costruzione di un nuovo centrosinistra.
Questa è la sintesi del nostro profilo e del nostro impegno:
viewtopic.php?f=2&t=233
In tale ambito abbiamo deciso di dedicare una sezione del forum al nascente movimento per un Soggetto Politico Nuovo.
In essa speriamo di dar vita ad un'ampia discussione sulle istanze espresse dal Manifesto, di cui avvertiamo la stringente attualità e l'urgente necessità, con l'obbiettivo di contribuire alla crescita della partecipazione e del consenso intorno alla vostra iniziativa.
Dal momento che vediamo opportunamente inserito nel programma del 28 aprile uno specifico punto dedicato alla "comunicazione ed utilizzo del WEB", vorremmo mettere a disposizione del progetto il nostro forum invitandovi a segnalarlo sul vostro sito, in modo da rendere più ampia e larga possibile la partecipazione di quanti (speriamo sempre più numerosi) sono interessati al successo della costruzione di un Soggetto Politico Nuovo, di cui condividiamo profondamente l'esigenza.
Grazie per l'attenzione
http://forumisti.mondoforum.com
Forumisti per un nuovo centrosinistra
Questa è gente, come tanta altra, che vuole consensi, non vuole idee e confronto.
Ed onestamente di andare a fare la clack ai professori Ginsborg (che stimo), Ugo Mattei e Marco Revelli (che stimo molto meno) non ci penso nemmeno.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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