Top News
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Re: Top News
Il fatto quotidiano ieri ha scritto che ci sarebbe un accordo sulla riduzione del personale con la Rai.
Niente di più falso, non si capisce pure a questi cosa gli sia preso...
http://www.slc-cgil.it/modules.php?name ... e&sid=4483
http://www.slc-cgil.it/modules.php?name ... e&sid=4482
Niente di più falso, non si capisce pure a questi cosa gli sia preso...
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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Top News
Dell'Utri va a Santo Domingo
di Lirio Abbate ed Emiliano Fittipaldi
L'ex braccio destro di Berlusconi sta traslocando nella Repubblica dominicana, di cui forse ha già ottenuto il passaporto. A fine anno arriva la sentenza definitiva per mafia e l'estradizione diventerebbe difficilissima(19 settembre 2012)Il senatore Marcello Dell'Utri è diventato cittadino di Santo Domingo, il paradiso caraibico dove nei mesi scorsi ha acquistato una splendida villa a La Romana, la terza città dell'isola, a 130 chilometri dalla capitale.
Secondo fonti de "l'Espresso" sembra che Dell'Utri, amico intimo di Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia e già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa abbia già il nuovo passaporto, e stia traslocando sull'isola, che ha eletto a suo buen ritiro.
Entro fine anno dovrebbe arrivare la sentenza d'Appello dopo che la Cassazione ha annullato in parte il giudizio di secondo grado.
Dell'Utri avrebbe ottenuto il documento dominicano qualche tempo fa e ha già spedito nella nuova abitazione vista mare parte della sua preziosa collezione di libri antichi.
I viaggi della famiglia Dell'Utri nell'isola si sono in questi ultimi anni via via intensificati grazie anche agli affari che il politico avrebbe in Centro America.
Alla vigilia della decisione della Cassazione in cui rischiava di finire in carcere ha venduto la sua magione sul Lago di Como a Berlusconi. Parte dei 21 milioni ricavati dalla cessione - secondo i pm di Palermo che hanno indagato Dell'Utri anche per estorsione al Cavaliere - sono poi finiti proprio su un conto aperto a Santo Domingo.
Un deposito intestato alla moglie di Marcello, Miranda Anna Ratti, che l'8 marzo scorso, dopo aver incassato dall'amico Silvio parte del malloppo avrebbe girato 14 milioni di euro nella banca dei Caraibi. Ora la Ratti è indagata per riciclaggio aggravato. I magistrati sospettano che il denaro servisse al senatore, in caso di condanna definitiva, per trascorrere una latitanza di lusso.
Santo Domingo è non solo uno dei paradisi fiscali più gettonati del pianeta, ma anche uno dei rifugi preferiti di chi ha guai con la giustizia italiana. Le regole per ottenere l'estradizione sono ancora molto rigide. Non solo: il governo dell'isola non ha mai riconosciuto il reato di associazione mafiosa, né ha siglato patti internazionali per le rogatorie.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... go/2191469
di Lirio Abbate ed Emiliano Fittipaldi
L'ex braccio destro di Berlusconi sta traslocando nella Repubblica dominicana, di cui forse ha già ottenuto il passaporto. A fine anno arriva la sentenza definitiva per mafia e l'estradizione diventerebbe difficilissima(19 settembre 2012)Il senatore Marcello Dell'Utri è diventato cittadino di Santo Domingo, il paradiso caraibico dove nei mesi scorsi ha acquistato una splendida villa a La Romana, la terza città dell'isola, a 130 chilometri dalla capitale.
Secondo fonti de "l'Espresso" sembra che Dell'Utri, amico intimo di Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia e già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa abbia già il nuovo passaporto, e stia traslocando sull'isola, che ha eletto a suo buen ritiro.
Entro fine anno dovrebbe arrivare la sentenza d'Appello dopo che la Cassazione ha annullato in parte il giudizio di secondo grado.
Dell'Utri avrebbe ottenuto il documento dominicano qualche tempo fa e ha già spedito nella nuova abitazione vista mare parte della sua preziosa collezione di libri antichi.
I viaggi della famiglia Dell'Utri nell'isola si sono in questi ultimi anni via via intensificati grazie anche agli affari che il politico avrebbe in Centro America.
Alla vigilia della decisione della Cassazione in cui rischiava di finire in carcere ha venduto la sua magione sul Lago di Como a Berlusconi. Parte dei 21 milioni ricavati dalla cessione - secondo i pm di Palermo che hanno indagato Dell'Utri anche per estorsione al Cavaliere - sono poi finiti proprio su un conto aperto a Santo Domingo.
Un deposito intestato alla moglie di Marcello, Miranda Anna Ratti, che l'8 marzo scorso, dopo aver incassato dall'amico Silvio parte del malloppo avrebbe girato 14 milioni di euro nella banca dei Caraibi. Ora la Ratti è indagata per riciclaggio aggravato. I magistrati sospettano che il denaro servisse al senatore, in caso di condanna definitiva, per trascorrere una latitanza di lusso.
Santo Domingo è non solo uno dei paradisi fiscali più gettonati del pianeta, ma anche uno dei rifugi preferiti di chi ha guai con la giustizia italiana. Le regole per ottenere l'estradizione sono ancora molto rigide. Non solo: il governo dell'isola non ha mai riconosciuto il reato di associazione mafiosa, né ha siglato patti internazionali per le rogatorie.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... go/2191469
Re: Top News
Rai in profondo rosso: a metà anno perdeva 129 milioni
Per fine 2012 è atteso un buco di almeno duecento milioni di euro. Contributo alle perdite dalla raccolta pubblicitaria che al 30 giugno era in calo di 72 milioni di euro sull'anno prima, ma anche dall'aumento del costo del lavoro
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 settembre 2012
Centoventinove milioni di euro. A tanto ammontano le perdite accumulate dalla Rai nel primo semestre del 2012. Il dato annunciato da viale Mazzini è in peggioramento di circa 178 milioni rispetto al 2011. A creare il rosso che per fine anno dovrebbe arrivare ad almeno 200 milioni, ha contribuito il cattivo andamento della raccolta pubblicitaria, fronte su cui la televisione di Stato nella prima metà dell’anno ha registrato un calo di 72 milioni di euro sul 2011 attestandosi a 435 milioni di euro, mentre il fatturato complessivo del gruppo è arretrato di 110 milioni fermandosi a quota 1,433 miliardi.
“Il perdurare della difficile situazione del mercato pubblicitario – sostiene una nota – fa prevedere un secondo semestre anch’esso in perdita anche se di entità minore rispetto al primo”. La tv di Stato, tuttavia, rivendica di aver mantenuto “la sua posizione di centralità e di leadership del mercato radiotelevisivo italiano fornendo un servizio sempre più articolato e finalizzato a soddisfare le crescenti esigenze di una platea televisiva progressivamente più segmentata”, nonostante il contesto di mercato “sempre più competitivo”
Affermazione che viale Mazzini supporta con dati che parlano di “leadership del mercato televisivo sia in prime time (41,7% di share) sia nell’intera giornata (40,3% di share)”. La nota, poi evidenzia l’andamento dellla semifinale degli Europei 2012 tra Italia e Germania che ha avuto 23,2 milioni di ascoltatori, l’80% circa di share e il Festival di Sanremo con 11.122.000 ascoltatori medi (circa il 48% di share). Entrambi eventi di cui però la Rai aveva l’esclusiva.
“Il deterioramento del quadro macroeconomico, il conseguente calo degli investimenti pubblicitari e i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi (tipicamente elevati nei cosiddetti anni pari) hanno impattato negativamente sui risultati economici e finanziari del gruppo”, si argomenta poi a tal proposito. E l’andamento dei ricavi pubblicitari insieme al “costo dei diritti dei Campionati Europei di calcio, pari a 101,5 milioni di euro, hanno di fatto determinato il peggioramento del risultato netto rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente”.
La società evidenzia inoltre, “una diminuzione degli altri ricavi per 59 milioni di euro (da attribuire principalmente ai ricavi commerciali) che è stata parzialmente compensata con una riduzione dei costi per beni e servizi esterni”. Tra le voci in salita, il “costo del lavoro”, cioè gli stipendi, che sono saliti di 2,5 milioni di euro “nonostante gli effetti delle politiche di incentivazione agli esodi agevolati attuate negli esercizi precedenti e il sostanziale blocco delle politiche retributive”.
La forza lavoro della Rai al 30 giugno 2012 era di 11.569 dipendenti a cui si aggiungono 1.660 risorse a tempo determinato. Mentre i debiti complessivi della società erano di 168 milioni di euro.
Per fine 2012 è atteso un buco di almeno duecento milioni di euro. Contributo alle perdite dalla raccolta pubblicitaria che al 30 giugno era in calo di 72 milioni di euro sull'anno prima, ma anche dall'aumento del costo del lavoro
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 settembre 2012
Centoventinove milioni di euro. A tanto ammontano le perdite accumulate dalla Rai nel primo semestre del 2012. Il dato annunciato da viale Mazzini è in peggioramento di circa 178 milioni rispetto al 2011. A creare il rosso che per fine anno dovrebbe arrivare ad almeno 200 milioni, ha contribuito il cattivo andamento della raccolta pubblicitaria, fronte su cui la televisione di Stato nella prima metà dell’anno ha registrato un calo di 72 milioni di euro sul 2011 attestandosi a 435 milioni di euro, mentre il fatturato complessivo del gruppo è arretrato di 110 milioni fermandosi a quota 1,433 miliardi.
“Il perdurare della difficile situazione del mercato pubblicitario – sostiene una nota – fa prevedere un secondo semestre anch’esso in perdita anche se di entità minore rispetto al primo”. La tv di Stato, tuttavia, rivendica di aver mantenuto “la sua posizione di centralità e di leadership del mercato radiotelevisivo italiano fornendo un servizio sempre più articolato e finalizzato a soddisfare le crescenti esigenze di una platea televisiva progressivamente più segmentata”, nonostante il contesto di mercato “sempre più competitivo”
Affermazione che viale Mazzini supporta con dati che parlano di “leadership del mercato televisivo sia in prime time (41,7% di share) sia nell’intera giornata (40,3% di share)”. La nota, poi evidenzia l’andamento dellla semifinale degli Europei 2012 tra Italia e Germania che ha avuto 23,2 milioni di ascoltatori, l’80% circa di share e il Festival di Sanremo con 11.122.000 ascoltatori medi (circa il 48% di share). Entrambi eventi di cui però la Rai aveva l’esclusiva.
“Il deterioramento del quadro macroeconomico, il conseguente calo degli investimenti pubblicitari e i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi (tipicamente elevati nei cosiddetti anni pari) hanno impattato negativamente sui risultati economici e finanziari del gruppo”, si argomenta poi a tal proposito. E l’andamento dei ricavi pubblicitari insieme al “costo dei diritti dei Campionati Europei di calcio, pari a 101,5 milioni di euro, hanno di fatto determinato il peggioramento del risultato netto rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente”.
La società evidenzia inoltre, “una diminuzione degli altri ricavi per 59 milioni di euro (da attribuire principalmente ai ricavi commerciali) che è stata parzialmente compensata con una riduzione dei costi per beni e servizi esterni”. Tra le voci in salita, il “costo del lavoro”, cioè gli stipendi, che sono saliti di 2,5 milioni di euro “nonostante gli effetti delle politiche di incentivazione agli esodi agevolati attuate negli esercizi precedenti e il sostanziale blocco delle politiche retributive”.
La forza lavoro della Rai al 30 giugno 2012 era di 11.569 dipendenti a cui si aggiungono 1.660 risorse a tempo determinato. Mentre i debiti complessivi della società erano di 168 milioni di euro.
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Re: Top News
In edicola martedì 25 settembre
con il Fatto Quotidiano
In allegato al giornale a € 1,80 in più.
ROBERTO FORCHETTONI
“Dal voto di povertà (e castità) agli yacht. Vita e imprese del governatore Celeste”
Barbacetto, Gomez, Malagutti, Mascali, Meletti, Milosa, Padellaro, Travaglio, Vecchi
Fate vacanze da soli? "Siete degli sfigati"
Almeno secondo Roberto Formigoni, governatore della Lombardia da più di tre lustri e indagato per corruzione: avrebbe ricevuto benefit per 9 milioni di euro, tra cui yacht, ville, viaggi dall'amico Pierangelo Daccò, faccendiere ciellino, uomo chiave dello scandalo San Raffaele e della Fondazione Maugeri. Per mesi Formigoni/Forchettoni ha negato, prendendosela con la stampa, a suo dire, "sovietica" che, irrispettosa, si permetteva di porgli delle domande sulle sue ferie a spese altrui. Il 26 luglio la Procura di Milano gli ha notificato l'avviso di garanzia per il presunto scambio tra soldi e delibere regionali a favore dell'amico fedele. Ma il presidente è rimasto incollato alla poltrona.
Per chi si fosse perso qualche puntata dell'abbuffata regionale, il Fatto Quotidiano pubblica in un unico instant book tutte le beghe del Pirellone, da Penati alla Minetti, dai conti in rosso di don Verzé alle vacanze ai Caraibi del Celeste.
In allegato al giornale a € 1,80 in più.
In edicola martedì 25 settembre con il Fatto Quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/robertoforchettoni/
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ROBERTO FORCHETTONI
“Dal voto di povertà (e castità) agli yacht. Vita e imprese del governatore Celeste”
Barbacetto, Gomez, Malagutti, Mascali, Meletti, Milosa, Padellaro, Travaglio, Vecchi
Fate vacanze da soli? "Siete degli sfigati"
Almeno secondo Roberto Formigoni, governatore della Lombardia da più di tre lustri e indagato per corruzione: avrebbe ricevuto benefit per 9 milioni di euro, tra cui yacht, ville, viaggi dall'amico Pierangelo Daccò, faccendiere ciellino, uomo chiave dello scandalo San Raffaele e della Fondazione Maugeri. Per mesi Formigoni/Forchettoni ha negato, prendendosela con la stampa, a suo dire, "sovietica" che, irrispettosa, si permetteva di porgli delle domande sulle sue ferie a spese altrui. Il 26 luglio la Procura di Milano gli ha notificato l'avviso di garanzia per il presunto scambio tra soldi e delibere regionali a favore dell'amico fedele. Ma il presidente è rimasto incollato alla poltrona.
Per chi si fosse perso qualche puntata dell'abbuffata regionale, il Fatto Quotidiano pubblica in un unico instant book tutte le beghe del Pirellone, da Penati alla Minetti, dai conti in rosso di don Verzé alle vacanze ai Caraibi del Celeste.
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Re: Top News
Ho visto la firma di Antonello Caporale su Il Fatto Quotidiano pensavo fosse un omonimo ed ho verificato su Wikipedia. No è proprio lui, La Repubblica perde i pezzi.
Biografia [modifica]
Giornalista del Fatto Quotidiano, dopo una lunga esperienza a la Repubblica, nel 1985 si laurea in Giurisprudenza a Salerno (con una tesi sui limiti e le incongruenze della legislazione d’emergenza per le aree terremotate). Si trasferisce a Roma, dove consegue il master Luiss in giornalismo e comunicazioni di massa. Dopo una breve parentesi al quotidianol'Unità, viene assunto da Repubblica nel giugno del 1989.[1]
Scrive di politica, è stato l'ideatore e l'autore delle interviste "Senza rete", poi raccolte in un volume dal titolo "La Ciurma", in cui compaiono anche degli inediti. Ha firmato "Il Breviario", rubrica quotidiana di pillole di vita politica e, su Repubblica.it, "Piccola Italia".
Ha fondato l'Osservatorio permanente del doposisma della Fondazione MIdA.
Attualmente lavora per il quotidiano Il Fatto Quotidiano.
Biografia [modifica]
Giornalista del Fatto Quotidiano, dopo una lunga esperienza a la Repubblica, nel 1985 si laurea in Giurisprudenza a Salerno (con una tesi sui limiti e le incongruenze della legislazione d’emergenza per le aree terremotate). Si trasferisce a Roma, dove consegue il master Luiss in giornalismo e comunicazioni di massa. Dopo una breve parentesi al quotidianol'Unità, viene assunto da Repubblica nel giugno del 1989.[1]
Scrive di politica, è stato l'ideatore e l'autore delle interviste "Senza rete", poi raccolte in un volume dal titolo "La Ciurma", in cui compaiono anche degli inediti. Ha firmato "Il Breviario", rubrica quotidiana di pillole di vita politica e, su Repubblica.it, "Piccola Italia".
Ha fondato l'Osservatorio permanente del doposisma della Fondazione MIdA.
Attualmente lavora per il quotidiano Il Fatto Quotidiano.
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Re: Top News
premesso che ,(ovviamente...) non sono un radicale,ricevo:
Cari amici in Italia,
Il Lazio è nel mezzo di uno scandalo colossale: milioni di euro sottratti alle casse pubbliche per auto e case di lusso. Ma se nelle prossime 24 ore saremo in 24.000 a chiedere alla presidente Polverini di fare tagli radicali, un consigliere ci darà voce proprio prima del voto cruciale che potrebbe azzerare la Casta del Lazio. Firma ora!
Il Lazio è nel mezzo di uno scandalo colossale: milioni di euro sottratti alle casse pubbliche! Ma tra 24 ore ci sarà un voto cruciale e sta a noi far pendere l'ago della bilancia per azzerare la Casta del Lazio.
E’ pazzesco: i politici hanno usato i nostri soldi per comprarsi case di lusso, macchinoni e fare party! Tutti gli occhi sono puntati ora sulla presidente Polverini che sta cercando di sopravvivere proponendo solo risparmi di facciata. Alcuni consiglieri però si stanno battendo per ottenere tagli radicali e trasparenza totale, e hanno bisogno del nostro aiuto per costringerla a fare davvero pulizia.
Ci rimane poco tempo: se nelle prossime 24 ore saremo in 24.000 a chiedere alla presidente Polverini di mettere fine a questa vergognosa offesa alle nostre istituzioni, il consigliere radicale Rocco Berardo leggerà il nostro messaggio prima del voto cruciale sui tagli. Firma ora e poi condividi la petizione con tutti per dare vita a una mobilitazione storica contro questi sprechi vergognosi:
https://secure.avaaz.org/it/petition/24 ... db&v=18093
I numeri di questo scandalo sono da non credere: i 70 consiglieri della Regione Lazio riceverebbero addirittura 17 milioni di euro l'anno direttamente dalle nostre tasche! La presidente Polverini ha dichiarato che non sapeva niente di sperperi e ruberie, peccato però che per anni si sia opposta a qualsiasi taglio e all'introduzione anche delle più basilari pratiche di trasparenza. E' arrivato il momento di dirle con forza che solo un azzeramento radicale degli sprechi può salvarle la faccia.
Renata Polverini era indicata da molti addetti ai lavori addirittura come il possibile successore di Berlusconi e la presidenza della Regione Lazio doveva servirle da trampolino di lancio per una lunga carriera politica. Ma questo scandalo rischia di segnare la sua fine, e solo una svolta totale su tagli e trasparenza, che accolga tutte le richieste dei cittadini, può evitarle il disastro.
Domani è l'occasione migliore che abbiamo per voltare pagina e mettere fine a una politica di sprechi, e l'incredibile pressione pubblica può giocare a nostro favore. Se raggiungeremo 24.000 firme nelle prossime 24 ore un consigliere regionale leggerà la nostra petizione subito prima del voto decisivo. Inondiamo la presidente Polverini con un fiume d'indignazione dei cittadini per costringerla ad agire: firma e fai il passaparola con tutti:
https://secure.avaaz.org/it/petition/24 ... db&v=18093
La nostra comunità giorno dopo giorno si è mobilitata per combattere sprechi e ottenere trasparenza, e abbiamo vinto! Dopo aver dirottato i soldi del finanziamento dei partiti ai terremotati in Emilia e dopo aver spinto Mario Monti a pubblicare tutti i dati dei ministri del suo governo, facciamo piazza pulita degli sprechi anche nel Lazio!
Con determinazione,
Pascal, Alex, Luca, Giulia e il resto del team di Avaaz
P.S. Questa petizione è stata creata sul nuovo sito delle Petizioni della Comunità di Avaaz, che permette a chiunque, in qualsiasi luogo, di lanciare una petizione su un tema che ritiene importante. Per far partire la tua, clicca qui: http://www.avaaz.org/it/petition/start_a_petition/
ULTERIORI INFORMAZIONI
Regione Lazio: la macchina degli sprechi (Report)
http://www.corriere.it/inchieste/report ... f844.shtml
Regione Lazio, proclami e sceneggiate ma nessuno ha pagato il conto (Corriere della Sera)
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 7041.shtml
Il toga party del centrodestra alla corte del governatore. La parabola della donna che Berlusconi vorrebbe suo successore (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -42881619/
La proposta dell'Anagrafe pubblica degli eletti avanzata dai Radicali per una trasparenza totale
http://www.radicalilazio.it/sito/node/14
Re: Top News
La Polverini (sorpresa!) non si dimette più.
Tutto a posto, tutto sistemato.
Però per onestà una cosa va detta. Il Pdl è scandaloso, ma tutti gli altri non è che possono fare i verginelli. I 100.000 euro all'anno a testa (minimo garantito) li hanno presi tutti e non è che va tutto bene se invece che in ostriche e champagne sono stati spesi in manifesti, convegni e... vini per i bambini poveri.
UBRIACHEZZA MOLESTA - IL CAPOGRUPPO PD IN REGIONE LAZIO ESTERINO MONTINO GIUSTIFICA I 4.500 EURO SPESI IN UN’ENOTECA COME “REGALO DI NATALE AI BAMBINI SENZA REDDITO” - PER FARGLI DIMENTICARE FAME E MISERIA I SINISTRATI FANNO UBRIACARE I BIMBI POVERI? - TRA LE SPESE 740.000 EURO DI MANIFESTI, 100.000 IN CONVEGNI, CENE E HOTEL, 41.000 A UNA TV LOCALE - TUTTA “ATTIVITÀ POLITICA” OVVIAMENTE…
Alessandro Capponi per il Corriere della Sera-Roma
«Ostriche e manifesti sono cose diverse, vogliamo cominciare da qui?».
Sorride perfido Esterino Montino, capogruppo Pd alla Pisana.
Nella battuta c'è tutta la distanza che, secondo lui, separa il gruppo Pdl da quello Pd nell'uso fatto dei fondi destinati ai gruppi politici della Regione. Una barca di soldi.
Montino, cominciamo da qui?
«Sì, anche per confessare una colpa che sento di avere: non aver rifiutato l'aumento delle cifre a disposizione».
Prima che cifre erano?
«Il quaranta per cento in meno. Noi abbiamo 140 mila euro a disposizione a testa. Ma per favore non c'è nessun paragone da fare, noi quei soldi li abbiamo spesi in iniziative politiche. E poi, complessivamente, questa di Renata Polverini è la regione più cara d'Italia.
Basti pensare che, oltre a estendere i vitalizi agli assessori esterni, li ha concessi anche a quei tre consiglieri, decaduti dopo il nostro ricorso al Tar, che invece, quando avranno maturato la pensione, si ritroveranno duemilacinquecento euro al mese per aver partecipato a qualche riunione di consiglio. E in più ci sono cinque monogruppi, due commissioni in più che nell'era Marrazzo...».
Sì Montino, certo, che nel Lazio ci sia un mare di sprechi è cosa nota. Ma certo il Pd ha speso, oltre ai 740 mila euro in manifesti, anche 100 mila euro in convegni, cene, hotel a cinque stelle.
«I manifesti, ottocentomila per 130 iniziative in tutto il Lazio, costo compreso di stampa, attacchinaggio e tasse, meno di un euro a manifesto. Ed è tutto on line: e in rete ci sono anche i nomi delle tipografie, di chi li ha affissi, di chi ha preso quei soldi, tutto. Le altre iniziative delle quali si parla sono politiche: si parla tanto di ottomila euro spesi in un ristorante di Rocca di Papa, a tavola c'erano centinaia di persone. Noi facciamo iniziative di popolo, un po' diverso dal loro resort...».
Scusi, ma 4.500 euro per i regali di Natale in un'enoteca? E i 41 mila a Teleuniverso? Vi comprate le interviste come i grillini?
«A Natale abbiamo fatto regali ai bambini senza reddito, un atto di solidarietà. E nel contributo a realtà informative locali, lontane, che con la crisi rischiano di spegnersi, non c'è niente di male. Comunque: dai manifesti ai convegni, dalle cene ai regali, abbiamo usato quei soldi per attività politica, senza mai assegni o cash, noi».
Quindi, va tutto bene per lei?
«Al contrario. C'è un vuoto normativo pauroso, la legge regionale è solo di titoli, né casistica né qualità della spesa. E comunque una cura dimagrante ai costi della politica va fatta, ma molti del Pdl hanno il problema di cosa faranno dopo le elezioni, in Italia, a Roma, dove l'esperienza di Alemanno non è neanche paragonabile all'autorevolezza di Zingaretti. Lo scontro nel Pdl nasce da questo e si ripercuote sul governo della Regione, che infatti è paralizzato. Fossi in Polverini...».
Si dimetterebbe, certo. Ma voi avete anche le fatture sull'uso dei soldi destinati al Pd? Nel caso, ce le mostrerà?
«Nessun problema».
Tutto a posto, tutto sistemato.
Però per onestà una cosa va detta. Il Pdl è scandaloso, ma tutti gli altri non è che possono fare i verginelli. I 100.000 euro all'anno a testa (minimo garantito) li hanno presi tutti e non è che va tutto bene se invece che in ostriche e champagne sono stati spesi in manifesti, convegni e... vini per i bambini poveri.
UBRIACHEZZA MOLESTA - IL CAPOGRUPPO PD IN REGIONE LAZIO ESTERINO MONTINO GIUSTIFICA I 4.500 EURO SPESI IN UN’ENOTECA COME “REGALO DI NATALE AI BAMBINI SENZA REDDITO” - PER FARGLI DIMENTICARE FAME E MISERIA I SINISTRATI FANNO UBRIACARE I BIMBI POVERI? - TRA LE SPESE 740.000 EURO DI MANIFESTI, 100.000 IN CONVEGNI, CENE E HOTEL, 41.000 A UNA TV LOCALE - TUTTA “ATTIVITÀ POLITICA” OVVIAMENTE…
Alessandro Capponi per il Corriere della Sera-Roma
«Ostriche e manifesti sono cose diverse, vogliamo cominciare da qui?».
Sorride perfido Esterino Montino, capogruppo Pd alla Pisana.
Nella battuta c'è tutta la distanza che, secondo lui, separa il gruppo Pdl da quello Pd nell'uso fatto dei fondi destinati ai gruppi politici della Regione. Una barca di soldi.
Montino, cominciamo da qui?
«Sì, anche per confessare una colpa che sento di avere: non aver rifiutato l'aumento delle cifre a disposizione».
Prima che cifre erano?
«Il quaranta per cento in meno. Noi abbiamo 140 mila euro a disposizione a testa. Ma per favore non c'è nessun paragone da fare, noi quei soldi li abbiamo spesi in iniziative politiche. E poi, complessivamente, questa di Renata Polverini è la regione più cara d'Italia.
Basti pensare che, oltre a estendere i vitalizi agli assessori esterni, li ha concessi anche a quei tre consiglieri, decaduti dopo il nostro ricorso al Tar, che invece, quando avranno maturato la pensione, si ritroveranno duemilacinquecento euro al mese per aver partecipato a qualche riunione di consiglio. E in più ci sono cinque monogruppi, due commissioni in più che nell'era Marrazzo...».
Sì Montino, certo, che nel Lazio ci sia un mare di sprechi è cosa nota. Ma certo il Pd ha speso, oltre ai 740 mila euro in manifesti, anche 100 mila euro in convegni, cene, hotel a cinque stelle.
«I manifesti, ottocentomila per 130 iniziative in tutto il Lazio, costo compreso di stampa, attacchinaggio e tasse, meno di un euro a manifesto. Ed è tutto on line: e in rete ci sono anche i nomi delle tipografie, di chi li ha affissi, di chi ha preso quei soldi, tutto. Le altre iniziative delle quali si parla sono politiche: si parla tanto di ottomila euro spesi in un ristorante di Rocca di Papa, a tavola c'erano centinaia di persone. Noi facciamo iniziative di popolo, un po' diverso dal loro resort...».
Scusi, ma 4.500 euro per i regali di Natale in un'enoteca? E i 41 mila a Teleuniverso? Vi comprate le interviste come i grillini?
«A Natale abbiamo fatto regali ai bambini senza reddito, un atto di solidarietà. E nel contributo a realtà informative locali, lontane, che con la crisi rischiano di spegnersi, non c'è niente di male. Comunque: dai manifesti ai convegni, dalle cene ai regali, abbiamo usato quei soldi per attività politica, senza mai assegni o cash, noi».
Quindi, va tutto bene per lei?
«Al contrario. C'è un vuoto normativo pauroso, la legge regionale è solo di titoli, né casistica né qualità della spesa. E comunque una cura dimagrante ai costi della politica va fatta, ma molti del Pdl hanno il problema di cosa faranno dopo le elezioni, in Italia, a Roma, dove l'esperienza di Alemanno non è neanche paragonabile all'autorevolezza di Zingaretti. Lo scontro nel Pdl nasce da questo e si ripercuote sul governo della Regione, che infatti è paralizzato. Fossi in Polverini...».
Si dimetterebbe, certo. Ma voi avete anche le fatture sull'uso dei soldi destinati al Pd? Nel caso, ce le mostrerà?
«Nessun problema».
Re: Top News
La Tv lava più bianco: lo schermo assolve Francone e Renata
di Andrea Scanzi | 22 settembre 2012
“Ho applicato la legge”, ripete Franco Fiorito. “Non ne sapevo nulla”, garantisce Renata Polverini. Il primo a Porta a Porta, la seconda a Piazza Pulita. Due sere fa. L’intervista al politico del momento rischia di divenire catarsi. Rito autoassolutorio in cui l’incredibile si ammanta di verità. La finzione assurge a tesi difensiva. E l’improbabile è sdoganato nel piccolo schermo, prodigo nel celebrare la pseudo-espiazione dell’accusato illustre.
Fiorito, monumentalmente assiso, ha i capelli all’indietro. Più oleosi che ingelatinati. Indossa un gioioso gessato che fa tanto gangster alla vaccinara. Dopo dieci minuti, gronda sudore. Nel tentativo ardito di cercare una lettera tra le pieghe del vestito, sfida le leggi della fisica. Sfiorando lo slogamento di svariati tendini, come il Silvano di Jannacci. Occupa lo studio di Bruno Vespa (“lei che è forse il miglior giornalista italiano”) per 52 minuti. Nella prima parte l’unico a fare domande è Vespa, come sempre deferente e caramelloso (“Me lo giura sul suo onore?”). Dopo venti minuti spuntano Massimo Franco e Franco Bechis (“Io fra l’altro sono un suo grande lettore”). Alla sua sinistra c’è Carlo Taormina. Annuisce. Moltissimo. Renata Polverini, con femminilità debordante, impreziosisce i primi 35 minuti di Piazza Pulita. Con lei c’è solo Corrado Formigli.
Ha lo sguardo dimesso. Intende comunicare un sentimento penitenziale, di chi sconta pene non sue. “Mi sono messa in jeans”, specifica. Per poi aggiungere, osservando le sue foto all’eldorado cafonal di De Romanis: “Stasera indosso le stesse scarpe che avevo alla festa, ah ah ah”. Tenendo conto che sono passati anni, e che le calzature in oggetto risultano essere ballerine tremebonde, è discutibile che tale scelta costituisca un vanto. Sia per motivi igienici, che edonistici. Il loro è un ping pong inebriante. Ascoltiamoli.
La legge sono io. Fiorito: “Ho gestito mole ingenti di denaro, ma nel rispetto della legge. Le cose sui giornali attengono alla fantascienza”. “Legittimamente mi spettavano 100mila euro l’anno moltiplicati per tre, quindi 900mila euro in tre anni”. “Prendiamo più del presidente del Consiglio e Repubblica? Sì. È vergognoso, ma da qui a dire che ho rubato è una falsità assoluta”. “L’ho fatto trasparentemente, alla luce del sole”. “Dei 900mila che dovevo prendere, ne ho presi tra i 500 e i 600mila. Ma non mi sento a credito”. “Non è una ‘legge Fiorito’, ho solo applicato la legge”. “Pagherò per questo sbaglio fiscale”. Fiscale.
Non vedo, non sento (ma parlo). Polverini: “Mi auguro non ci sia un malcostume che poi diventa reato”. “Fiorito spendeva molto, ma non mi sono fatta altre domande”. “Oggi col senno del poi non gli farei quei complimenti”. “Non sapevo quanto prendeva Fiorito perché non avevo titolo per saperlo”. “I politici non vivono in un universo parallelo”. “La vicenda Marrazzo era molto più grave, io faccio pure fatica a pagare le mie carte di credito”. “Ho cessato la possibilità di intrallazzare” (sì, l’ha detto sul serio).
Denti e ostriche per (Er) Batman. Fiorito: “Ho dovuto subire un linciaggio mediatico” (nuova, questa). “Qualcuno me spiegherà perché me chiamano Batman, che poi io so’ de Anagni e ad Anagni ‘er’ nun se dice. Non lo trova neanche cor lanternino uno che dice ‘Er Batman’ ”. “La cosa più importante: sono allergico alle ostriche” (importantissima). Poi: “Io sarei un ladro che deve essere preso a calci coi denti”. Si noti: non calci “nei denti”, ma “coi denti”. Pratica, a suo modo, affascinante. Per quanto un po’ scomoda.
Con le foto si fa la storia. Polverini : “Spendo 75mila euro l’anno per il fotografo? E che faccio io, cancello la storia della Regione Lazio? C’è bisogno di fotografare gli eventi. E poi, guardi, ho bloccato una pagina di pubblicità per Il Gambero Rosso”. Ah.
“Mi faccia finire”. Lo ripetono entrambi. Non nel senso di un desiderio (meritorio) di auto-dissoluzione politica, bensì l’ossessione di non essere interrotti. Chi ruba nei supermercati? Fiorito: “Non entro in un supermercato da 20 anni”. A guardarlo, non si direbbe.
Famose un pianto. Polverini gioca la carta del dramma personale, argomento toccante ma appena fuori luogo: “Ieri sera per la prima volta ho preso delle gocce per dormire, non l’avevo mai fatto, eppure nella vita ne ho passate tante”. “Ho un’assicurazione che pago da 20 anni da sola. Me l’hanno trovato al Sant’Andrea il tumore e ho ritenuto giusto andare lì. Hanno cominciato a fare il battage contro di me mentre ero ancora in anestesia. É vergognoso”.
Boia chi molla. Polverini, però, è donna pugnace: “Psicofisicamente a me nun m’ammazza nessuno, nun ce provà, ah ah ah”.
Grosso guaio a Vigevano Town. Tra una matta risata e l’altra, Polverini ringrazia i suoi fans: “Berlusconi mi ha telefonato, come tantissime persone. Lo ha fatto anche un operaio di Vigevano che non conosco”. E qui non si capisce, se non lo conosce, perché – e soprattutto come – abbia fatto l’ineffabile operaio di Vigevano a telefonarle. Boh.
Il Fatto Quotidiano, 22 settembre 2012
di Andrea Scanzi | 22 settembre 2012
“Ho applicato la legge”, ripete Franco Fiorito. “Non ne sapevo nulla”, garantisce Renata Polverini. Il primo a Porta a Porta, la seconda a Piazza Pulita. Due sere fa. L’intervista al politico del momento rischia di divenire catarsi. Rito autoassolutorio in cui l’incredibile si ammanta di verità. La finzione assurge a tesi difensiva. E l’improbabile è sdoganato nel piccolo schermo, prodigo nel celebrare la pseudo-espiazione dell’accusato illustre.
Fiorito, monumentalmente assiso, ha i capelli all’indietro. Più oleosi che ingelatinati. Indossa un gioioso gessato che fa tanto gangster alla vaccinara. Dopo dieci minuti, gronda sudore. Nel tentativo ardito di cercare una lettera tra le pieghe del vestito, sfida le leggi della fisica. Sfiorando lo slogamento di svariati tendini, come il Silvano di Jannacci. Occupa lo studio di Bruno Vespa (“lei che è forse il miglior giornalista italiano”) per 52 minuti. Nella prima parte l’unico a fare domande è Vespa, come sempre deferente e caramelloso (“Me lo giura sul suo onore?”). Dopo venti minuti spuntano Massimo Franco e Franco Bechis (“Io fra l’altro sono un suo grande lettore”). Alla sua sinistra c’è Carlo Taormina. Annuisce. Moltissimo. Renata Polverini, con femminilità debordante, impreziosisce i primi 35 minuti di Piazza Pulita. Con lei c’è solo Corrado Formigli.
Ha lo sguardo dimesso. Intende comunicare un sentimento penitenziale, di chi sconta pene non sue. “Mi sono messa in jeans”, specifica. Per poi aggiungere, osservando le sue foto all’eldorado cafonal di De Romanis: “Stasera indosso le stesse scarpe che avevo alla festa, ah ah ah”. Tenendo conto che sono passati anni, e che le calzature in oggetto risultano essere ballerine tremebonde, è discutibile che tale scelta costituisca un vanto. Sia per motivi igienici, che edonistici. Il loro è un ping pong inebriante. Ascoltiamoli.
La legge sono io. Fiorito: “Ho gestito mole ingenti di denaro, ma nel rispetto della legge. Le cose sui giornali attengono alla fantascienza”. “Legittimamente mi spettavano 100mila euro l’anno moltiplicati per tre, quindi 900mila euro in tre anni”. “Prendiamo più del presidente del Consiglio e Repubblica? Sì. È vergognoso, ma da qui a dire che ho rubato è una falsità assoluta”. “L’ho fatto trasparentemente, alla luce del sole”. “Dei 900mila che dovevo prendere, ne ho presi tra i 500 e i 600mila. Ma non mi sento a credito”. “Non è una ‘legge Fiorito’, ho solo applicato la legge”. “Pagherò per questo sbaglio fiscale”. Fiscale.
Non vedo, non sento (ma parlo). Polverini: “Mi auguro non ci sia un malcostume che poi diventa reato”. “Fiorito spendeva molto, ma non mi sono fatta altre domande”. “Oggi col senno del poi non gli farei quei complimenti”. “Non sapevo quanto prendeva Fiorito perché non avevo titolo per saperlo”. “I politici non vivono in un universo parallelo”. “La vicenda Marrazzo era molto più grave, io faccio pure fatica a pagare le mie carte di credito”. “Ho cessato la possibilità di intrallazzare” (sì, l’ha detto sul serio).
Denti e ostriche per (Er) Batman. Fiorito: “Ho dovuto subire un linciaggio mediatico” (nuova, questa). “Qualcuno me spiegherà perché me chiamano Batman, che poi io so’ de Anagni e ad Anagni ‘er’ nun se dice. Non lo trova neanche cor lanternino uno che dice ‘Er Batman’ ”. “La cosa più importante: sono allergico alle ostriche” (importantissima). Poi: “Io sarei un ladro che deve essere preso a calci coi denti”. Si noti: non calci “nei denti”, ma “coi denti”. Pratica, a suo modo, affascinante. Per quanto un po’ scomoda.
Con le foto si fa la storia. Polverini : “Spendo 75mila euro l’anno per il fotografo? E che faccio io, cancello la storia della Regione Lazio? C’è bisogno di fotografare gli eventi. E poi, guardi, ho bloccato una pagina di pubblicità per Il Gambero Rosso”. Ah.
“Mi faccia finire”. Lo ripetono entrambi. Non nel senso di un desiderio (meritorio) di auto-dissoluzione politica, bensì l’ossessione di non essere interrotti. Chi ruba nei supermercati? Fiorito: “Non entro in un supermercato da 20 anni”. A guardarlo, non si direbbe.
Famose un pianto. Polverini gioca la carta del dramma personale, argomento toccante ma appena fuori luogo: “Ieri sera per la prima volta ho preso delle gocce per dormire, non l’avevo mai fatto, eppure nella vita ne ho passate tante”. “Ho un’assicurazione che pago da 20 anni da sola. Me l’hanno trovato al Sant’Andrea il tumore e ho ritenuto giusto andare lì. Hanno cominciato a fare il battage contro di me mentre ero ancora in anestesia. É vergognoso”.
Boia chi molla. Polverini, però, è donna pugnace: “Psicofisicamente a me nun m’ammazza nessuno, nun ce provà, ah ah ah”.
Grosso guaio a Vigevano Town. Tra una matta risata e l’altra, Polverini ringrazia i suoi fans: “Berlusconi mi ha telefonato, come tantissime persone. Lo ha fatto anche un operaio di Vigevano che non conosco”. E qui non si capisce, se non lo conosce, perché – e soprattutto come – abbia fatto l’ineffabile operaio di Vigevano a telefonarle. Boh.
Il Fatto Quotidiano, 22 settembre 2012
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Re: Top News
Una cosa è certa fanno ............Tutti .Ogni regione consiglieri ecc... si fanno uno stipendio diverso da regione a regione.
Vi sembra una cosa da sopportare ancora?Fanno cene di rappresentanza.Ci sono persone ridotte alla miseria per pertita del lavoro o altro.
Io dovrei votare per questo marciume che gli pagano pure una parte del funerale 5.000 euro.Ha ragione Grillo qui ci vuole una rivoluzione per cambiare qualcosa.
Adesso cosa crediate che esca da l'incontro di Monti con Marchionne?
Una azienda che non è capace di fare delle auto Ibride come la Toyota che dal 1997 che le costruisce e vanno a ruba.
Lui fa la 500 a 4 porte 14.000 euro oppure auto a metano (trovarlo).Con quei soldi si possono sceliere diverse auto Coreane e Giapponesi e migliori con garanzia di 7 anni.
Ciao
Paolo11
Vi sembra una cosa da sopportare ancora?Fanno cene di rappresentanza.Ci sono persone ridotte alla miseria per pertita del lavoro o altro.
Io dovrei votare per questo marciume che gli pagano pure una parte del funerale 5.000 euro.Ha ragione Grillo qui ci vuole una rivoluzione per cambiare qualcosa.
Adesso cosa crediate che esca da l'incontro di Monti con Marchionne?
Una azienda che non è capace di fare delle auto Ibride come la Toyota che dal 1997 che le costruisce e vanno a ruba.
Lui fa la 500 a 4 porte 14.000 euro oppure auto a metano (trovarlo).Con quei soldi si possono sceliere diverse auto Coreane e Giapponesi e migliori con garanzia di 7 anni.
Ciao
Paolo11
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Re: Top News
paolo11 ha scritto:Una cosa è certa fanno ............Tutti .Ogni regione consiglieri ecc... si fanno uno stipendio diverso da regione a regione.
Vi sembra una cosa da sopportare ancora?Fanno cene di rappresentanza.Ci sono persone ridotte alla miseria per pertita del lavoro o altro.
Io dovrei votare per questo marciume che gli pagano pure una parte del funerale 5.000 euro.Ha ragione Grillo qui ci vuole una rivoluzione per cambiare qualcosa.
Adesso cosa crediate che esca da l'incontro di Monti con Marchionne?
Una azienda che non è capace di fare delle auto Ibride come la Toyota che dal 1997 che le costruisce e vanno a ruba.
Lui fa la 500 a 4 porte 14.000 euro oppure auto a metano (trovarlo).Con quei soldi si possono sceliere diverse auto Coreane e Giapponesi e migliori con garanzia di 7 anni.
Ciao
Paolo11
Ci ha girato intorno per qualche anno facendo finta di niente però adesso ci è arrivato, lo ha dichiarato apertamente.
RIVUOLE I SOLDI DELLO STATO PER MANTENERE APERTE LE FABBRICHE
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