Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Un commento dei lettori su IFQ
joacchino 38 minuto fa
Eugenio Scalfari è il rappresentante di punta del liberoschiavismo di sinistra.
Nella sua ultima sintesi mondiale della domenica su Repubblica parla anche di Patrimoniale.
E dice. "un'imposta patrimoniale sui ricchi..far piangere i ricchi per consolare i poveri..eticamente è sacrosanta ma economicamente è impossibile..si determinerebbe una fuga di capitali di proporzioni enormi, con effetti devastanti sul mercato finanziario e la tenuta del'euro.. L'imposta patrimoniale ha un senso se si tratta di un gravame ordinario di piccole dimensioni ..in una futura riforma fiscale "
Chiaro?
Poco, quasi niente, e in un futuro, se ..forse..vedremo.
E costui vorrebbe contrabbandare come analisi economica questa menzogna, un insulto del peggior sentimento di stampo classista e reazionario.
Ora, risulta, vero, che un decimo della popolazione possiede la metà della ricchezza nazionale?
Bene, un prelievo di un 10% lo considerereste un sopruso, un iniquo "gravame"
o una sacrosanta misura di minimo ripristino di equità e decenza,
a fronte di una situazione macroscopicamente e oggettivamente criminale e di un asserito rischio di baratro e di collasso dell'intero paese?
Considerato che si stima la ricchezza nazionale in una decina di migliaia di miliardi,
la somma ricavata sarebbe di 500 miliardi annui, un quarto dell'intero debito pubblico.
Pur di non far tirar fuori quella risibile mancetta agli accaparratori e affamatori,
il 10% della nazione, che sarebbe la soluzione immediata, a portata di mano, del problema, preferiscono risolverlo massacrando noi.
Ed è subito pronto il grande e venerando vecchio della servitù domestica intellettuale
a dar veste razionale, scientifica a questa infamia,
per conto delle élite di potere e del denaro di cui è compare a al soldo.
E in più l'Apocalisse! sui mercati e sulle sorti dell'euro, addirittura.
Va capito questo. Le nostre lacrime e sangue non sono per la crisi, sono
per implementare ancora e ancora di più quel patrimonio di vita
che hanno rubato al popolo italiano. La crisi è questo.
E l'Europa è questo. Il contesto in cui la fetida manovra si compie.
E' sotto queste insegne e bandiere di cinismo e di ferocia sociali che ci viene
imposta, come ricatto, come ineludibile cessione di sovranità,
come sacrificio dei nostri diritti, tutele e libertà fondamentali e magari anche messa in discussione di nostri sacri principi, come il ripudio della guerra e della pena di morte.
Snza fiatare. Senza oziose e populistiche riserve e obiezioni.
Ce lo chiedono i Mercati!
E ancor prima un oltraggio alla logica ed una barzelletta da buffone di corte.
Il problema è non far scappare i grandi capitali dal fisco.
Non si può fare! E perché?
Perché se no i capitali scappano.
Che ne direste se vi dicessero.
Non si possono inseguire i criminali!
E perché? Perché se no scappano.
Dove sta la differenza?
Se scappano si fanno delle buone leggi per fargi pagare il dovuto,e pure di più, e se sgarrano si arrestano, no?
E invece no!
Il problema è anche la soluzione. Si lasciano scappare!
Il problema in questo caso non diventa obbligo di studiare e trovar le soluzioni, costi quel che costi, come nel caso delle pensioni, dei salari di fame o dei licenziamenti liberi.
In questo caso, come sempre quando si devono toccare certi poteri e certi interessi, il problema è il motivo per non doverlo risolvere.
joacchino 38 minuto fa
Eugenio Scalfari è il rappresentante di punta del liberoschiavismo di sinistra.
Nella sua ultima sintesi mondiale della domenica su Repubblica parla anche di Patrimoniale.
E dice. "un'imposta patrimoniale sui ricchi..far piangere i ricchi per consolare i poveri..eticamente è sacrosanta ma economicamente è impossibile..si determinerebbe una fuga di capitali di proporzioni enormi, con effetti devastanti sul mercato finanziario e la tenuta del'euro.. L'imposta patrimoniale ha un senso se si tratta di un gravame ordinario di piccole dimensioni ..in una futura riforma fiscale "
Chiaro?
Poco, quasi niente, e in un futuro, se ..forse..vedremo.
E costui vorrebbe contrabbandare come analisi economica questa menzogna, un insulto del peggior sentimento di stampo classista e reazionario.
Ora, risulta, vero, che un decimo della popolazione possiede la metà della ricchezza nazionale?
Bene, un prelievo di un 10% lo considerereste un sopruso, un iniquo "gravame"
o una sacrosanta misura di minimo ripristino di equità e decenza,
a fronte di una situazione macroscopicamente e oggettivamente criminale e di un asserito rischio di baratro e di collasso dell'intero paese?
Considerato che si stima la ricchezza nazionale in una decina di migliaia di miliardi,
la somma ricavata sarebbe di 500 miliardi annui, un quarto dell'intero debito pubblico.
Pur di non far tirar fuori quella risibile mancetta agli accaparratori e affamatori,
il 10% della nazione, che sarebbe la soluzione immediata, a portata di mano, del problema, preferiscono risolverlo massacrando noi.
Ed è subito pronto il grande e venerando vecchio della servitù domestica intellettuale
a dar veste razionale, scientifica a questa infamia,
per conto delle élite di potere e del denaro di cui è compare a al soldo.
E in più l'Apocalisse! sui mercati e sulle sorti dell'euro, addirittura.
Va capito questo. Le nostre lacrime e sangue non sono per la crisi, sono
per implementare ancora e ancora di più quel patrimonio di vita
che hanno rubato al popolo italiano. La crisi è questo.
E l'Europa è questo. Il contesto in cui la fetida manovra si compie.
E' sotto queste insegne e bandiere di cinismo e di ferocia sociali che ci viene
imposta, come ricatto, come ineludibile cessione di sovranità,
come sacrificio dei nostri diritti, tutele e libertà fondamentali e magari anche messa in discussione di nostri sacri principi, come il ripudio della guerra e della pena di morte.
Snza fiatare. Senza oziose e populistiche riserve e obiezioni.
Ce lo chiedono i Mercati!
E ancor prima un oltraggio alla logica ed una barzelletta da buffone di corte.
Il problema è non far scappare i grandi capitali dal fisco.
Non si può fare! E perché?
Perché se no i capitali scappano.
Che ne direste se vi dicessero.
Non si possono inseguire i criminali!
E perché? Perché se no scappano.
Dove sta la differenza?
Se scappano si fanno delle buone leggi per fargi pagare il dovuto,e pure di più, e se sgarrano si arrestano, no?
E invece no!
Il problema è anche la soluzione. Si lasciano scappare!
Il problema in questo caso non diventa obbligo di studiare e trovar le soluzioni, costi quel che costi, come nel caso delle pensioni, dei salari di fame o dei licenziamenti liberi.
In questo caso, come sempre quando si devono toccare certi poteri e certi interessi, il problema è il motivo per non doverlo risolvere.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando - 22
Non finirà come nel 1994
Questa volta non finisce come nel 1994, perché allora non c’era una crisi internazionale di queste dimensioni che gli economisti oramai defininiscono peggiore di quella del ’29, e che Confindustria, ha definito la scorsa settimana la crisi più grave del dopoguerra.
Nel 1994 non c’era una generazione perduta e una generazione entrante nel mondo del lavoro dove non c’è più lavoro.
«PER RISALIRE ORA CI VOGLIONO RIFORME STRUTTURALI»
Dalla produttività ai salari
Rapporto sul declino italiano
Nella classifica delle maggiori economie mondiali il sistema nazionale è scivolato all'ultimo posto
ROMA - Eravamo i primi, siamo diventati gli ultimi. Negli anni Settanta l'Italia era al primo posto per crescita della produttività nell'industria rispetto ai principali Paesi nostri concorrenti nel mondo. Negli anni Duemila chiudiamo la classifica. Nel decennio 1970-1979 l'output per ora lavorata (valore aggiunto al costo dei fattori) del settore manifatturiero era cresciuto in Italia in media del 6,5% l'anno.
http://www.corriere.it/economia/12_sett ... primopiano
Sono quarant’anni che una bande di ladri e incompetenti hanno distrutto l’Italia.
Nel 1994 lo sviluppo dell’automazione associato all’informatica non è quello attuale.
Oggi le macchine posso realizzare produzioni altissime con un minimo di operai e tecnici tali da saturare rapidamente i mercati.
Nel 1994 l’edilizia che aveva costruito molto non era arrivata alla saturazione.
Il problema della saturazione del mercato dell’automobile era stato superato creando un sistema in cui bene o male era stata data la facoltà economica di cambiare l’auto in un ciclo di 2 / 5 anni a secondo della fascia sociale e quindi del reddito disponibile. La crisi economica e la scellerata cancellazione della classe media da parte del governo Berlusconi hanno in pratica fatto saltare il sistema che sorreggeva il mercato dell’auto e non solo.
Diventa quindi ridicolo E. Scalfari quando scende in campo a difesa di quel 10 % di italiani che detiene quasi il 50 % della ricchezza privata italiana. Non è che quel 10 % per fare piacere a Scalfari a Monti e Marchionne si compra un’automobile alla settimana per sostenere il mercato Fiat.
Se Fiat non vende è perché mancano i soldi per comprare automobili e quando si allarga da anni la platea di coloro che non tirano, la quarta , la terza, la seconda e ora anche la prima settimana del mese anche il più stupido degli stupidi senza essersi laureato alla Bocconi comprende che è la mancanza di soldi nelle tasche degli italiani a bloccare il mercato dell’auto e del resto dei beni prodotti.
Nel 1994, non avevamo la concorrenza spietata della Cina, dell’India, e degli altri Paesi emergenti che ci fanno la guerra commerciale dove la disparità di salari, 63 euro mensili, contro una media di 1200 in Italia ci mette logicamente fuori gioco.
Eppure, prima Amato nel 1992 e poi Ciampi nel 1993, fecero due finanziarie da 120 mila miliardi di lire per evitare la bancarotta. Ciampi giustificò il suo operato come una necessità di benessere futuro degli italiani, dei loro figli e dei loro nipoti.
Non fu così, perché dopo i sacrifici per una ripresa effimera la produzione industriale continuava a calare e in questi ultimi quattro anni si è aggiunta pure la crisi finanziaria che ha avuto naturali riverberi sull’economia produttiva.
Amato e Ciampi costrinsero gli italiani a pagare di tasca propria una crisi che avevano creato altri, in modo particolare la classe politica assieme ad una parte di imprenditori e di un mondo parallelo di banchieri, faccendieri, piduisti.
Oggi di nuovo con Monti gli italiani sono chiamati a pagare la crisi che hanno determinato altri a cui si va aggiungere l’assalto alla diligenza del mondo politico alle casse dello Stato che non sono solo i casi venuti alla luce del sole, come i casi Belsito, Lusi, Finmeccanica, Fiorito, Lombardo, Formigoni, di questi primi 9 mesi mesi dell'anno, ma sono tanti altri che non sono stati ancora scoperti ma che seguono pedissequamente il sistema Italia.
E’ quindi estremamente vergognoso che Scalfari si pronunci a difesa del sistema dei ladri, perché significa che ci ha fatti fessi per una vita.
Non finirà come nel 1994
Questa volta non finisce come nel 1994, perché allora non c’era una crisi internazionale di queste dimensioni che gli economisti oramai defininiscono peggiore di quella del ’29, e che Confindustria, ha definito la scorsa settimana la crisi più grave del dopoguerra.
Nel 1994 non c’era una generazione perduta e una generazione entrante nel mondo del lavoro dove non c’è più lavoro.
«PER RISALIRE ORA CI VOGLIONO RIFORME STRUTTURALI»
Dalla produttività ai salari
Rapporto sul declino italiano
Nella classifica delle maggiori economie mondiali il sistema nazionale è scivolato all'ultimo posto
ROMA - Eravamo i primi, siamo diventati gli ultimi. Negli anni Settanta l'Italia era al primo posto per crescita della produttività nell'industria rispetto ai principali Paesi nostri concorrenti nel mondo. Negli anni Duemila chiudiamo la classifica. Nel decennio 1970-1979 l'output per ora lavorata (valore aggiunto al costo dei fattori) del settore manifatturiero era cresciuto in Italia in media del 6,5% l'anno.
http://www.corriere.it/economia/12_sett ... primopiano
Sono quarant’anni che una bande di ladri e incompetenti hanno distrutto l’Italia.
Nel 1994 lo sviluppo dell’automazione associato all’informatica non è quello attuale.
Oggi le macchine posso realizzare produzioni altissime con un minimo di operai e tecnici tali da saturare rapidamente i mercati.
Nel 1994 l’edilizia che aveva costruito molto non era arrivata alla saturazione.
Il problema della saturazione del mercato dell’automobile era stato superato creando un sistema in cui bene o male era stata data la facoltà economica di cambiare l’auto in un ciclo di 2 / 5 anni a secondo della fascia sociale e quindi del reddito disponibile. La crisi economica e la scellerata cancellazione della classe media da parte del governo Berlusconi hanno in pratica fatto saltare il sistema che sorreggeva il mercato dell’auto e non solo.
Diventa quindi ridicolo E. Scalfari quando scende in campo a difesa di quel 10 % di italiani che detiene quasi il 50 % della ricchezza privata italiana. Non è che quel 10 % per fare piacere a Scalfari a Monti e Marchionne si compra un’automobile alla settimana per sostenere il mercato Fiat.
Se Fiat non vende è perché mancano i soldi per comprare automobili e quando si allarga da anni la platea di coloro che non tirano, la quarta , la terza, la seconda e ora anche la prima settimana del mese anche il più stupido degli stupidi senza essersi laureato alla Bocconi comprende che è la mancanza di soldi nelle tasche degli italiani a bloccare il mercato dell’auto e del resto dei beni prodotti.
Nel 1994, non avevamo la concorrenza spietata della Cina, dell’India, e degli altri Paesi emergenti che ci fanno la guerra commerciale dove la disparità di salari, 63 euro mensili, contro una media di 1200 in Italia ci mette logicamente fuori gioco.
Eppure, prima Amato nel 1992 e poi Ciampi nel 1993, fecero due finanziarie da 120 mila miliardi di lire per evitare la bancarotta. Ciampi giustificò il suo operato come una necessità di benessere futuro degli italiani, dei loro figli e dei loro nipoti.
Non fu così, perché dopo i sacrifici per una ripresa effimera la produzione industriale continuava a calare e in questi ultimi quattro anni si è aggiunta pure la crisi finanziaria che ha avuto naturali riverberi sull’economia produttiva.
Amato e Ciampi costrinsero gli italiani a pagare di tasca propria una crisi che avevano creato altri, in modo particolare la classe politica assieme ad una parte di imprenditori e di un mondo parallelo di banchieri, faccendieri, piduisti.
Oggi di nuovo con Monti gli italiani sono chiamati a pagare la crisi che hanno determinato altri a cui si va aggiungere l’assalto alla diligenza del mondo politico alle casse dello Stato che non sono solo i casi venuti alla luce del sole, come i casi Belsito, Lusi, Finmeccanica, Fiorito, Lombardo, Formigoni, di questi primi 9 mesi mesi dell'anno, ma sono tanti altri che non sono stati ancora scoperti ma che seguono pedissequamente il sistema Italia.
E’ quindi estremamente vergognoso che Scalfari si pronunci a difesa del sistema dei ladri, perché significa che ci ha fatti fessi per una vita.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Lo scontento e la rabbia sale di giorno in giorno fra la gente comune, penso che il "giorno dei forconi" sia molto più vicino di quanto i nostri politicanti sospettino...
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- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Come se ne viene fuori ?
Napolitano ha messo Monti per fare le cose che non facevano i partiti.
Ci vuole tanto fare un degreto legge per mandare in galera chi ruba ecc......senza arresti domiciliari.
Quando sono in galera stanno tutti male, chiedono gli arresti domiciliari.NO devono scontare la pena li.Hanno rubato a tutto il popolo Italiano.
Alla fine tra tasse che paghiamo rimborsi elettorali ecc........soldi dati alle regioni.Sono soldi nostri che si mangiano..
Ciao
Paolo11
Ci vuole tanto fare un degreto legge per mandare in galera chi ruba ecc......senza arresti domiciliari.
Quando sono in galera stanno tutti male, chiedono gli arresti domiciliari.NO devono scontare la pena li.Hanno rubato a tutto il popolo Italiano.
Alla fine tra tasse che paghiamo rimborsi elettorali ecc........soldi dati alle regioni.Sono soldi nostri che si mangiano..
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Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Anche mia madre 88 anni deve restituire soldi INPS. Ma questi sanno lavorare?O è meglio che si prendano una Zappa e vadano a zappare?
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Paolì, vuoi svuotare di colpo Parlamento, Regioni, Province, Comuni? E poi nelle carceri non ci sono più posti.............paolo11 ha scritto:Napolitano ha messo Monti per fare le cose che non facevano i partiti.
Ci vuole tanto fare un degreto legge per mandare in galera chi ruba ecc......senza arresti domiciliari.
Quando sono in galera stanno tutti male, chiedono gli arresti domiciliari.NO devono scontare la pena li.Hanno rubato a tutto il popolo Italiano.
Alla fine tra tasse che paghiamo rimborsi elettorali ecc........soldi dati alle regioni.Sono soldi nostri che si mangiano..
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Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Di carceri ce ne sono e di nuove.Mancano i soldi per metterci il personale.
Mancheranno sempre fino a che questi rubano.
Il Lazio dovrebbe insorgere contro quei truffoni.
Ciao
Paolo11
Mancheranno sempre fino a che questi rubano.
Il Lazio dovrebbe insorgere contro quei truffoni.
Ciao
Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
La storia funziona sempre allo stesso modo,.. quando si ripete.Maucat ha scritto:Lo scontento e la rabbia sale di giorno in giorno fra la gente comune, penso che il "giorno dei forconi" sia molto più vicino di quanto i nostri politicanti sospettino...
Il vecchietto sta aspettando alla cassa di ordinare un caffè al bar dell’Ipercoop di Via Milanese – Viale Sarca, proprio sul confine, metà in Milano, metà in Sesto SG.
Il personale oggi stranamente scarseggia e non è il solito. Sono rimasti in due ma naturalmente fanno i cavoli loro, pur lavorando. Il vecchietto li osserva schifato, poi finalmente uno si gira e segnala all’altro che c’è gente alla cassa.
Incassati i soldi e consegnati gli scontrini sparisce di nuovo per terminare il lavoro che aveva in corso.
E’ così che accade sempre che due perfetti sconosciuti mai incontratisi prima iniziano a dialogare tra di loro.
Il primo atto che serve a rompere il ghiaccio è la faccia di disprezzo del vecchietto con mezzo sorriso sardonico circa lo sbattimento del personale del bar.
<<In effetti oggi funziona così....>>, accenno di risposta.
E’ come se avessi premuto il pulsante, il vecchietto deflagra.
- In Italia oggi non funziona proprio niente –
Il vecchietto ha un moto di stizza ed è tutto il corpo a parlare agitandosi.
Come succede nel 100 % dei casi di questo tipo, “i santi vanno sempre a finire in gloria”, tutte le strade portano a Roma. In questo caso si parte dalla Polverini e naturalmente anche su tutto il resto perché ognuno di noi è una pentola in ebollizione pronta per scoppiare.
Emerge sempre in questi casi pezzi della vita precedente: <<Ho lavorato al Tar della Lombardia per quarant’anni e ne ho viste di cotte e di crude>> accenna stizzito oltre misura il vecchietto mentre finisce di sorseggiare il suo caffè.
Poi si allontana recuperando il carrello vuoto del supermercato appoggiato al muro, ma non rinuncia all’ultima battuta incazzandosi ancora di più: << Io non voto più per nessuno, perché nessuno merita di essere votato…>>.
Appunto.
In questi casi, la comunicazione tra perfetti sconosciuti che non avverrebbe mai, cascasse il mondo, tramite un piccolo catalizzatore diventa possibile.
Questo anche perché il pentolone è pieno en i cabbasisi scassati.
Come sostiene Maucat il giorno dei forconi potrebbe essere dietro l’angolo. Nella terra di Asterix, nel 1789, è successa la stessa cosa. Lo ha scritto anche ieri Antonio Padellaro al termine del suo editoriale.
ATTENTI ALLA COLLERA DEI DEBOLI
In effetti anch’io sono uno che sopporta molto e di tutto spesso, ma statemi alla larga quando esplodo.
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando - 23
Si salvi chi può……
A pagina 4 de La Repubblica possiamo leggere:
L’intervista
Il j’accuse della Bonino
“Nel 2010 il Pd mi isolò
e salvò la spartizione.
Ha ragione Emma gli italiani si sono dimenticati. Quel partito di vescovoni, di suorine di duchi conti non deve essere più votato perchè ci sta prendendo per il kulen.
A ribadire che ci considerano scemi integrali e irrecuperabili, in tutte le manifestazione dell’estate dietro le spalle di Bersani compare la grande scritta: Bene comune
Bene comune un caXXo, quella è:
LA SOCIETA' DEI MAGNACCIONI
http://www.youtube.com/watch?v=n2nZHSdTFi8
Si salvi chi può……
A pagina 4 de La Repubblica possiamo leggere:
L’intervista
Il j’accuse della Bonino
“Nel 2010 il Pd mi isolò
e salvò la spartizione.
Ha ragione Emma gli italiani si sono dimenticati. Quel partito di vescovoni, di suorine di duchi conti non deve essere più votato perchè ci sta prendendo per il kulen.
A ribadire che ci considerano scemi integrali e irrecuperabili, in tutte le manifestazione dell’estate dietro le spalle di Bersani compare la grande scritta: Bene comune
Bene comune un caXXo, quella è:
LA SOCIETA' DEI MAGNACCIONI
http://www.youtube.com/watch?v=n2nZHSdTFi8
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- Iscritto il: 15/05/2012, 9:38
Re: Come se ne viene fuori ?
>>Nel 2010 il Pd mi isolo` e salvò la spartizione.
Esagerata.
Fu lei che approfitto` legittimamente della pavidita` del PD.
Si presento`. E a momenti vinse, nonostante il PD.
Si disse, allora, che erano state le campagne laziali piu` "sensibili" ai veri valori non negoziabili della citta` di Roma, dove Bonino ebbe la maggioranza.
Pero` non stava in piedi, dato che in regione non si legifera su quei temi.
Invece c'erano gruppi molto sensibili a un'eventuale "razionalizzazione" della sanita`.
Le cliniche cattoliche, ma soprattutto quelle degli Angelucci.
E gli argomenti che usarono per convincere i "ciociari laziali" furono quelli ben noti di Fiorito.
RIGATONI CO' 'A PAJATA, altro che veri valori.
Diamo al PD le sue colpe.
Ne ha gia` tante.
Non c'e` bisogno di inventarne altre.
Ciao.
soloo42000
Esagerata.
Fu lei che approfitto` legittimamente della pavidita` del PD.
Si presento`. E a momenti vinse, nonostante il PD.
Si disse, allora, che erano state le campagne laziali piu` "sensibili" ai veri valori non negoziabili della citta` di Roma, dove Bonino ebbe la maggioranza.
Pero` non stava in piedi, dato che in regione non si legifera su quei temi.
Invece c'erano gruppi molto sensibili a un'eventuale "razionalizzazione" della sanita`.
Le cliniche cattoliche, ma soprattutto quelle degli Angelucci.
E gli argomenti che usarono per convincere i "ciociari laziali" furono quelli ben noti di Fiorito.
RIGATONI CO' 'A PAJATA, altro che veri valori.
Diamo al PD le sue colpe.
Ne ha gia` tante.
Non c'e` bisogno di inventarne altre.
Ciao.
soloo42000
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