Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
Pubblicato il 29 settembre 2012 da Alessandro Siro Campi
Concordo con nonunacosaseria:
Se domani scoppia uno scandalo in un Comune importante come Milano o Roma o Torino o Genova e si scopre che i consiglieri comunali gonfiano le note spese e gli assessori invece di destinare soldi ai servizi sociali spendono in allegre festicciole, allora bisognerà riformare i Comuni, accorparli o addirittura abolirli?
Che modo stupido di ragionare abbiamo, da qualche tempo.
Prima erano i partiti, da abolire, perché i politici eran tutti ladri.
Poi siamo passati alle istituzioni: signora mia, le Province… che enti inutili!
Ora il dibattito si sta spostando sulle Regioni. E non perché si è rilevato in modo analitico e oggettivo che sono enti da riformare, ma soltanto perché in alcune di esse vengono – o verrebbero – sprecati soldi pubblici. Come se non fossero le persone a sbagliare o ad approfittare delle situazioni. L’occasione fa l’uomo ladro, si dice: e noi, invece di limitarci a punire l’uomo che diventa ladro, ce la prendiamo con l’occasione. E’ più facile ed è anche più semplice darci l’assoluzione da soli.
e con Vittorio Zucconi:
Se la lettera di Lavitola – quello che viaggiava a spese nostre con Berlusconi nelle viste ufficiali all’estero, ricordate – è autentica, ed è lecito avere dubbi perché anche i pataccari possono essere vittime di patacche, gli storici futuri del periodo Berlusconiano non dovranno fare altro che leggerla, per capire come funzionavano la corte (insisto, preferisco parlare di “corti” e non di “caste”) e il mondo di un magliaro che ha vinto due elezioni, ha governato l’Italia per un decennio, ora vorrebbe tornare a governarla e riceve l’appoggio di un elettore italiano su cinque. C’è tutto lì, compresa la sensazionale ignoranza di un uomo che si fregiava dal titolo di “direttore” di un giornale e scrive “d’avvero”, “pressi” (anziché “presi”), “le somme che non voglio essere restituito”, “elliminato”, “Servizzi”, “piaque” ecc ecc. Naturalmente Berlusconi ha già sparato querele, dunque la considera autentica. Quando ci chiediamo come abbiamo fatto a ridurci nelle condizioni in cui siamo, perché la politica e la pubblica amministrazione siano imputriditi fino a decomporsi e immaginiamo le oscure trame dei sinistri banchieri per far del male all’Italia, rileggiamo questo “memoriale”. E ricordiamoci che siamo stati noi italiani a dare a questi gangster il timone della nave, non i finanzieri della Goldman o gli insaziabili tedeschi.
Ci vogliono solo i forconi, come ha suggerito Crozza.
Questi non hanno né dignità né vergogna e continueranno, fino a quando potranno, a farsi i loro
sporchi affari
Regione, ogni giorno 4mila euro per comunicare da un palazzo all'altro
Bisogna dire al ministro Grilli che il lavoro di bonifica va fatto a 360 gradi. Bisogna avere il coraggio di dire la verità, cioè che la Seconda Repubblica è abortita, il berlusconismo ha costruito una centralità del denaro e dell’arricchimento che forse oggi la buona politica dovrebbe mettere in discussione. È tutto un gigantesco Burlesque. Sappiamo qual è la classe dirigente che ha dato l’esempio.
Attribuire il dilagare della corruzione unicamente al berlusconismo, mi sembra una comoda scorciatoia, oltre ad essere un falso storico, perché il fenomeno tangentopoli è precedente alla comparsa politica del caimano.
Ma si vede che a Nichi il suo discorso veniva meglio così.
Bisogna dire al ministro Grilli che il lavoro di bonifica va fatto a 360 gradi. Bisogna avere il coraggio di dire la verità, cioè che la Seconda Repubblica è abortita, il berlusconismo ha costruito una centralità del denaro e dell’arricchimento che forse oggi la buona politica dovrebbe mettere in discussione. È tutto un gigantesco Burlesque. Sappiamo qual è la classe dirigente che ha dato l’esempio.
Attribuire il dilagare della corruzione unicamente al berlusconismo, mi sembra una comoda scorciatoia, oltre ad essere un falso storico, perché il fenomeno tangentopoli è precedente alla comparsa politica del caimano.
Ma si vede che a Nichi il suo discorso veniva meglio così.
sottoscrivo @mariok.
vale sempre la frase di G.Gaber:
"non ho paura di Berlusconi in se,
ho paura di Berlusconi in me".
nel senso che certamente Berlusconi ha tracciato un solco,
ma non era obbligatorio adagiavirsi..