Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
....Entrato nelle grazie vaticane ha tentato di costruirsi l’atto finale della sua carriera politica svendendo la sinistra in cambio del seggiolone dell’Alto Colle....
.
non sarò certo io quello che si ergerà ad avvocato difensore dello skipper di Gallipoli.
però...
una considerazione la devo fare perchè noi di sinistra tendiamo troppo spesso a voler rottamare i "nostri",
quando nel campo avverso c'è della feccia di gran lunga peggiore.
ora,
premesso che personalmente come presidente della Repubblica,
l'unica persona che vedo in grado di rappresentare degnamente l'Italia rimane Romano Prodi,
che nessun altro,
compreso Napolitano (che delusione di persona...) è degno di fargli nemmeno da portaborse,
premesso ciò,
premesso che Romano Prodi è un sogno che mi pare ormai irrealizzabile,
uno scenario più che possibile è che il prossimo PdR sia il banchiere mannaro
(che facendolo PdR evitano anche il "banchiere mannaro-bis"...)
ora,
francamente,
io preferisco che al quirinale siedano 10 Baffini piuttosto che un solo Mario Monti,
persona che ritengo puro sterco di una qualche multinazionale della finanza creativa.
Sta proprio qui la scelta di fondo a cui siamo chiamati a rispondere, a cambiare completamente indirizzo.
Basta con Baffini e affini.
Prodi, se cambia lo scenario politico, TUTTI FOERA DI BALL.
Uno è già fuori, Veltroni,
No, al banchiere mannaro.
Si a Gustavo Zagrebelsky
In alternativa anche Emma Bonino, ma mai baffini e banchieri mannari.
Basta con gli Schettino che hanno fatto affondare il Paese.
Sta proprio qui la scelta di fondo a cui siamo chiamati a rispondere, a cambiare completamente indirizzo.
Basta con Baffini e affini.
Prodi, se cambia lo scenario politico, TUTTI FOERA DI BALL.
Uno è già fuori, Veltroni,
No, al banchiere mannaro.
Si a Gustavo Zagrebelsky
In alternativa anche Emma Bonino, ma mai baffini e banchieri mannari.
Basta con gli Schettino che hanno fatto affondare il Paese.
eh...magari.
il fatto è che tu voti per 1 e io altrettanto.
e la fuori c'è un 30% di elettorato che ha fiducia nel PD.
quello passa il convento...e per quello che ti ho detto che se scompare anche la candidatura dello skipper di Gallipoli,
ci toccheranno 5 capodanno con il discorso del banchiere mannaro a reti unificate...
D’Alema: “Con Bersani non mi candido, se vince Renzi sarà scontro politico” Il presidente del Copasir a 'Otto e mezzo' su La7 ha spiegato di sostenere Bersani e si è scagliato contro il sindaco di Firenze che è "parte della nomenklatura" e "un competitor" di Grillo
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 17 ottobre 2012Commenti (21)
Massimo D’Alema rinuncerà alla sua candidatura e a “chiedere deroghe” al suo partito se Pier Luigi Bersani vincerà le primarie.
E per il segretario del Pd è disposto a “dare battaglia”. Al contrario, nel caso in cui dovesse prevalere Matteo Renzi assicura: “Sarà scontro politico”.
In quel caso il sindaco di Firenze, che “fa parte della nomenklatura” perché “è stato presidente della Provincia”, “sarà origine di divisione”.
L’ex presidente del Consiglio, ospite a Otto e mezzo su La7, ritiene che “semmai è Grillo il vero rottamatore” e che il comico genovese “vede Renzi come un ‘competitor’, uno che vende la stessa merce”. E ha precisato: “Se vince Bersani lui sa che dispone del posto in lista che fu mio”.
Nei giorni scorsi D’Alema aveva annunciato di non avere intenzione di candidarsi a meno che non glielo avesse chiesto il partito. La risposta del segretario del Pd, però, era stata netta: non gli avrebbe chiesto di presentarsi alle prossime politiche. ”Quando Bersani dice che D’Alema è una persona che sta con me sul rinnovamento – ha detto durante la trasmissione -, lo dice perché sa che io sono dispostissimo a lasciare il Parlamento, ma non a porre fine alla mia vita politica”.
Anzi, sgombrando il campo dall’accusa di chi dice che “sostengo Bersani per difendere il mio posto”, “potrò andare in giro per l’Italia a sostenere la sua candidatura di Bersani” senza equivoci. “Io – aggiunge – rinuncio alla candidatura perché penso che questo mi consenta di fare meglio la battaglia politica”. Una battaglia da cui non intende ritirarsi. D’Alema a La7 anticipa i contenuti di un’intervista che uscirà domani su L’Unità in cui spiega le ragioni che lo hanno portato ad annunciare che non si ricandiderà se Bersani sarà candidato premier.
Certo della vittoria alle primarie del segretario, si è spinto ”Io ho piena fiducia che vinca Bersani e io già mi sento impegnato in un incarico extraparlamentare”.
Il presidente del Copasir dice che aveva detto già un paio di mesi fa a Bersani che avrebbe rinunciato alla candidatura e poi di aver deciso di ‘resistere’ a fronte della campagna rottamatrice di Renzi.
Sandro P. Poco fa
Dalema ha paura di perdere il ruolo di figlio prediletto nei confronti di berlusconi.
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mario mascia 14 minuto fa
Dálema non ha torto, chiunque sia il vincente siamo nella M. l' italia rivoterá Berlusconi, o giustamente Grillo, a una condizione, che rottami tutti gli inutili come lui, complici silenziosi di questo disastro che stiamo vivendo. un pó di pudore per favore, stia zitto e a casa, definitivamente, lui ha fallito, e ha contribuito al fallimento dell' italia, anzi é uno dei maggiori responsabili, per qualunquismo e codardia.
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albertino52 15 minuto fa
è solo un volta gabbana.........non sa fare altro.???????????????eppure era uno che diceva che non esisteva il posto fisso.......
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morte_ai_tiranni 16 minuto fa
voterò lo stesso renza alle primarie, hai smesso di farmi schifo ora mi fai solo pena fallito.
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Giroma 16 minuto fa
Che sia iniziata la " Decrescita Felice ?
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red_mask 15 minuto fa in risposta a Giroma
Ha fattooooo la battutaaaaaa!!!
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Marina 17 minuto fa
Allora D'ALEMA farà di tutto per far vincere Renzi così sarà "costretto" a candidarsi "suo malgrado"........
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fabio49tn 17 minuto fa
Trovo D'Alema semplicemente bravo. Una logica lineare,onesta. Ha dato una lezione di come si fa politica.
Ha messo le cose in chiaro e ora sarà l'americanino a dovere fare la prossima mossa ma i paletti messi da d'Alema sono ben piantati.
Complimenti. Altro che metterlo sotto il camper !
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Elisabetta Bernacchini 18 minuto fa
che tristezza , sono dichiarazione che non si addicono ad uno statista
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roccopor 17 minuto fa in risposta a Elisabetta Bernacchini
Statista CHI?!
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enrico_88 18 minuto fa
Ci stringiamo attorno a Travaglio che, dopo Berlusconi, perde un'altra delle sue ragioni di vita.
Tra un anno anche il grande Giorgio lascerà e, ormai privo di argomenti, anche Marco potrà ritirarsi.
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Fattoide71 16 minuto fa in risposta a enrico_88
Tranquillo finchè gli italiani avranno il diritto di voto Travaglio avrà un lavoro sicuro!
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anna23 19 minuto fa
Renzi..Bersani...Di pietro...
Ma ce li vedete questi seduti di fianco a Obama alla Casa Bianca?
E' mai possibile che non siamo in grado di trovare un/una economista, un/una giurista, un/una politologo di chiara fama , credibile e che non abbia come unica soluzione affamare i poveracci?
Solo Monti?
Eppure ci sono tante Università nel regno.
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dynamite5stelle 20 minuto fa
e con questo il d'alema ha messo la pietra tombale sul pd e il M5S li seppellira'!!renzi non vincera' mai le primarie!!
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Mario F. 29 minuto fa
B R A V O ? ! ?
Uno che ha svenduto i voti del fu partito dei lavoratori sottobanco a un puffo riuscito male come Berlusconi, accondiscendendo tutti i suoi voleri è un uomo vero??
Boh, forse mi sono perso qualcosa in questi anni...
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Giovanni Pignataro 43 minuto fa
Se vince Renzi, D'alema è accompagnato alla porta (e se ogni volta che Matteo lo dice la gente si spella le mani negli applausi, ci sarà un perché)
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LucaM1992 47 minuto fa
B R A V O ! !
Dite quello che vi pare, ma un vero uomo si comporta così. Personaggio controverso quanto vogliamo, ma di certo non può essere "piccolo craxi" Renzi a decidere chi si candida o no! Ben gli sta a chi utilizza un partito per farsi un nome, per poi spalare fango su chi quel partito l'ha creato.
(Modificato dall'autore 45 minuto fa)
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jasek 36 minuto fa in risposta a LucaM1992
D'accordissimo con te. Ho visto l'intervista sulla 7, l'ho ascoltato e, pur non essendomi mai stato simpatico, gli riconosco, questa volta di aver fatto la mossa giusta e di essersi comportato con molta dignità..
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mosquito 16 minuto fa in risposta a jasek
se si guarda al peggio non si migliorera' mai? certo peggio di quello che sopportiamo oggi credo non esista? pero' mai dire mai
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Cacao Meravigliao 32 minuto fa in risposta a jasek
D'Alema spesso parla ed ha parlato "bene". Nella sua azione politica sono stati i fatti a non essere conseguenti alle parole. Proprio per questo, se si leva di torno fa un bene a tutti (forse anche a se stesso).
Fino ad un'oretta fa pensavo che — turandomi il naso — sarei andato alle primarie a votare Renzi pur di liberarmi di D'Alema; stante l'annuncio fatto alla 7, e sempre che lo schifo non abbia il sopravvento, mi sa che dovrò capovolgere la mia intenzione di voto.
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jasek 27 minuto fa in risposta a Cacao Meravigliao
Infatti non ho espresso un giudizio politico su d'Alema, al quale ho sempre rimproverato tante vaccate fatte a suo tempo, per non aver capito e saputo gestire il fenomeno Berlusconi. L'episodio della bicamerale è esemplare in proposito.
Ho espresso invece apprezzamento per il "beau geste" e per la mossa fatta che in ogni caso spariglia abbastanza le carte nel Partito Democratico e rende queste primarie sicuramente più interessanti.
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Giuseppe Giulas 52 minuto fa
Quindi quì diciamo che è come Giorgio vinci, che quando perde piange... Non mi sembra molto diplomatico.
D'alema merita di stare in parlamento.
Per tanti motivi, ma uno in particolare:
è stato l' unico Primo ministro nella storia della repubblica, ad essersi dimesso dopo una sconfitta elettorale.
Dando cosi prova di essere un vero statista.
Dimissioni manco dovute tra l' altro, poiché si trattava di elezioni regionali, quelle del 2000 che videro il cdx prevalere in otto regioni contro le sette andate al csx.
Nella tornata del 2005 il csx si prese una sonora rivincita (12 contro 2) ma il Primo ministro di allora, leader del cdx, non ci pensò nemmeno un attimo a dimettersi.
Altro uomo altra stoffa.
Ormai l'arroganza di chi si sente il "padrone del vapore" non ha limiti.
Un principio elementare di democrazia vorrebbe che la battaglia politica si fa prima del responso elettorale. Dopo si prende atto della volontà degli elettori.
Minacciare guerra se le cose non andranno come si vuole è un atteggiamento mafioso. Bella stoffa!
mariok ha scritto:Ormai l'arroganza di chi si sente il "padrone del vapore" non ha limiti.
Un principio elementare di democrazia vorrebbe che la battaglia politica si fa prima del responso elettorale. Dopo si prende atto della volontà degli elettori.
Minacciare guerra se le cose non andranno come si vuole è un atteggiamento mafioso. Bella stoffa!
Guarda che la battaglia politica contro Renzi la sta facendo Bersani, D' Alema non ha titoli per farla visto che non è candidato alle primarie. E la minaccia di guerra (politica) ci sta tutta visto che contro gli avversari il sindaco fiorentino ha usato e usa termini non proprio da lord inglese quali "rottamazione". Del resto non sarebbe certo la prima volta che la minoranza piddina uscita sconfitta dalle primarie o dalle elezioni per il segretario, faccia la "guerra" ai vincitori. E non vi è nulla di scandaloso in ciò, visto che succede in tutti i partiti non a conduzione padronale.
Che D'Alema abbia dimostrato un certo stile è fuor di dubbio, specie nel contesto in cui siamo immersi.
Però caro Gianni dello stile non è che ce ne facciamo molto allo stato dei fatti, i termini usati da Renzi per quanto folkloristici esprimono tutto il malcontento per l'immobilità di un partito che non è stato fatto decollare , che ha vissuto ( vivacchiato sarebbe meglio) all'ombra del antiberlusconismo. Veltroni, un altro che aveva tanto stile , tanto....fino ad incartarsi col capolavoro " il principale esponente dello schieramento avverso".... roba da matti.... ci ha mollati al 33% per una crisi d'identità , poi torna e ora fa un passo indietro....ma dobbiamo continuare con lo stile ?
ma stavamo parlando di D'alema....
l'immobilità dicevo ... le nuove regole dettate da Renzi, che suonano tanto populiste e demagogiche, sono il frutto di decisioni non prese, cose da fare non fatte , domande della base rimaste inascoltate ....che , sistematicamente ignorate per tirare a campà , poi ti arrivano tutte insieme in faccia come un TGV , che poi questo frutto sia uno strumento per gli scopi di Renzi è indubbio.
D'alema è una persona di qualità, un tipo dotato di cervello fine... ma ha già ampiamente dato e ha già ampiamente dimostrato quali sono i margini della sua prestazione d'opera.
non è questione di vecchi e giovani è questione di : cosa hai fatto per il paese .
Renzi e tutti i politici futuri non dureranno tutto questo tempo, game over, la gente è stanca della fuffa.
Insisto. Minacciare guerra (sia pure politica) se gli elettori preferiranno Renzi al suo candidato Bersani è da mafiosi.
Quanto a stile ed a meriti, ma di che parliamo?
Si continua a girare intorno al problema politico che investe la questione della cosiddetta rottamazione. E mi sembra che Renzi lo abbia spiegato chiaramente, ma è chiaro che a chi la vuol girare in rissa, conviene porla sul piano del "bon ton" personale.
Qui c'è in discussione un bilancio della politica del centrosinistra (di cui D'Alema è stato tra i maggiori responsabili) degli ultimi 15-20 anni.
Siamo di fronte ad un gruppo dirigente che, con l'eccezione di Prodi (ma parliamo veramente di altra stoffa), non ha vinto mai niente e che lascia al paese un'eredità di disastri.
Occasioni mancate di rinnovamento, nei momenti in cui si è sprecata malamente la possibilità di governare il paese.
Riforme istituzionali, più volte sbandierate e malamente perseguite attraverso un'impossibile intesa con gli esponenti politici della P2, mai realizzate o drammaticamente pasticciate (come quelle del titolo V della costituzione).
Incapacità (o mancata volontà) di porre un freno al dilagante conflitto di interessi ed al monopolio mediatico berlusconiano.
Un modo di interpretare il ruolo dell'opposizione in maniera fiacca e sostanzialmente accondiscendente, lasciando di fatto campo libero ad un bandito che ne ha fatte di tutti i colori e che alla fine ha dovuto lasciare più grazie ai "mercati" ed alla Merkel che alla capacità degli avversari.
Ma che altro deve fare un gruppo dirigente per essere mandato a casa?
In quale altro paese del mondo, una cricca di non più di una quindicina di personaggi tiene in ostaggio per un così lungo periodo non solo un partito, ma un intero paese?