quo vadis PD ????
Re: quo vadis PD ????
considerate le funzioni abbastanza limitate della carica io voto per Mario Monti
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Re: quo vadis PD ????
Amadeus ha scritto:considerate le funzioni abbastanza limitate della carica io voto per Mario Monti
ohibò !!!
e io che pensavo di puntare sul sicuro...
maremmabbona ,che macchia sul mio curricolum...
Re: quo vadis PD ????
Per trasparenza personale, tenendo conto delle funzioni in capo al presidente della repubblica, voto anch'io per Monti.
Ma dov'è scritoo che occorra per forza scegliere tra questi due?.
Ci sono tanti personaggi ben più degni, come Zagrebelsky, Rodotà ed altri che non fanno parte del giro partitocratico.
Dove sta scritto che questi politici devono sempre avere un qualche indennizzo istituzionale per aver lasciato la poltrona in parlamento?
Ma dov'è scritoo che occorra per forza scegliere tra questi due?.
Ci sono tanti personaggi ben più degni, come Zagrebelsky, Rodotà ed altri che non fanno parte del giro partitocratico.
Dove sta scritto che questi politici devono sempre avere un qualche indennizzo istituzionale per aver lasciato la poltrona in parlamento?
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Re: quo vadis PD ????
mariok ha scritto:
Per trasparenza personale, tenendo conto delle funzioni in capo al presidente della repubblica, voto anch'io per Monti.
Ma dov'è scritoo che occorra per forza scegliere tra questi due?.
Ci sono tanti personaggi ben più degni, come Zagrebelsky, Rodotà ed altri che non fanno parte del giro partitocratico.
Dove sta scritto che questi politici devono sempre avere un qualche indennizzo istituzionale per aver lasciato la poltrona in parlamento?
non conoscevo molto bene questo Zagrebelsky.
(scusate eh...)
ierisera ho perso un "orata" a documentarmi.
devo convenire che la persona ha le "fisique du role" per rivestire la carica.
certo,rimane l'ostacolo,che non mi pare secondario, che vorrebbe prima eletto in parlamento,
perchè è vero che la costituzione ammette a tale carica anche persone che provengono dalla società "civile"
("civile" assolutamenete tra virgolette,mai come in queste momento le persone "civili" stanno fuori e non dentro il parlamento...)
ma a memoria mia non è mai stato eletto un PdR che non fosse un parlamentare...
anche su Rodotà concordo...ma mi pare che pure lui ,in questo momento,non sieda in parlamento...
Re: quo vadis PD ????
Se come credo e spero nel prossimo parlamento ci sarà una maggioranza di centrosinistra, potrebbe essere una buona occasione per smentire la tradizione di elezione solo di parlamentari alla presidenza della repubblica.
Sarebbe un buon segnale ed anche una cosa giusta, visto il ruolo super partes che la costituzione assegna al pdr.
Sarebbe un buon segnale ed anche una cosa giusta, visto il ruolo super partes che la costituzione assegna al pdr.
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Re: quo vadis PD ????
Se minacciare guerra è da mafiosi mi domando cosa sia usare il termine "rottamazione" a proposito di personemariok ha scritto:Insisto. Minacciare guerra (sia pure politica) se gli elettori preferiranno Renzi al suo candidato Bersani è da mafiosi.
Quanto a stile ed a meriti, ma di che parliamo?
Si continua a girare intorno al problema politico che investe la questione della cosiddetta rottamazione. E mi sembra che Renzi lo abbia spiegato chiaramente, ma è chiaro che a chi la vuol girare in rissa, conviene porla sul piano del "bon ton" personale.
Se come dici questo gruppo dirigente non ha vinto mai niente, i disastri in eredità non li hanno lasciati certo loro ma gli altri, i veri vincitori. Ti pare?Qui c'è in discussione un bilancio della politica del centrosinistra (di cui D'Alema è stato tra i maggiori responsabili) degli ultimi 15-20 anni.
Siamo di fronte ad un gruppo dirigente che, con l'eccezione di Prodi (ma parliamo veramente di altra stoffa), non ha vinto mai niente e che lascia al paese un'eredità di disastri.
Se con "sprecata la possibilità di governare il paese" ti riferisci alla prematura caduta del secondo Prodi, la colpa non fu certo di D' Alema & co.Occasioni mancate di rinnovamento, nei momenti in cui si è sprecata malamente la possibilità di governare il paese.
Che nel 1997, al momento di indire la Bicamerale, l' intesa con Berlusconi fosse impossibile, nessuno poteva immaginarlo. Il Nostro non si era ancora rivelato quel puttaniere che conoscemmo poi, non aveva ancora abolito il falso in bilancio, non aveva ancora fatto né la Cirami né la Cirielli. Quindi era giusto tentare. Quanto alla riforma del Titolo V, non era per nulla pasticciata. I problemi sorsero perché, malgrado la riforma fosse stata approvata da un referendum popolare, il governo del Cdx si rifiutò di applicarla con le parole "il vero federalismo lo faremo noi". Col risultato che mentre gli enti locali chiedevano di avere i poteri assegnatigli dalla riforma, il governo glieli negava. Da qui i numerosi ricorsi alla Consulta, da qui i pasticci.Riforme istituzionali, più volte sbandierate e malamente perseguite attraverso un'impossibile intesa con gli esponenti politici della P2, mai realizzate o drammaticamente pasticciate (come quelle del titolo V della costituzione).
Qui hai ragione, il conflitto d' interesse doveva essere regolato nel quinquennio ulivista. Lo avrebbero sicuramente fatto durante il secondo Prodi (Gentiloni aveva già preparato la legge apposita e doveva essere efficace visto che Berlusconi la defini "legge criminale")Incapacità (o mancata volontà) di porre un freno al dilagante conflitto di interessi ed al monopolio mediatico berlusconiano.
Quando l' avversario ha 100 seggi di maggioranza, come li ebbe Berlusconi nel 2008, alla minoranza resta ben poco spazio per fare opposizioneUn modo di interpretare il ruolo dell'opposizione in maniera fiacca e sostanzialmente accondiscendente, lasciando di fatto campo libero ad un bandito che ne ha fatte di tutti i colori e che alla fine ha dovuto lasciare più grazie ai "mercati" ed alla Merkel che alla capacità degli avversari.
Essere sfiduciato dagli elettori. Ma non mi sembra che la sfiducia sia mai arrivata, quindi che ci vogliamo fare? Veltroni dopo aver vinto le primarie con un plebiscito di popolo, portò il PD, pur sconfitto, al 33% ai livelli del PCI anni 70. Quanto a D' Alema, nel 2001 si candidò nel collegio di Gallipoli senza paracadute, senza cioè candidarsi anche in qualche circoscrizione del proporzionale, come fanno solitamente i big dei partiti per garantirsi comunque l' elezione. Se avesse perso sarebbe rimasto fuori dal parlamento invece vinse a man bassaMa che altro deve fare un gruppo dirigente per essere mandato a casa?
Impossibile che gente che non ha mai vinto niente (lo hai detto tu) abbia tenuto in ostaggio un intero paese. Secondo me ti sbagli, i colpevoli sono gli altri.In quale altro paese del mondo, una cricca di non più di una quindicina di personaggi tiene in ostaggio per un così lungo periodo non solo un partito, ma un intero paese?
Re: quo vadis PD ????
Appigliarsi al termine "rottamazione" è un modo per parlare d'altro. Oggi nel centrosinistra c'è una questione politica grande come un macigno. Renzi l'ha solo resa mediaticamente visibile, non l'ha creata. Volerla negare e continuare a chiudere gli occhi, come fa D'Alema e tutti quelli che come lui non hanno ovviamente interesse a riconoscerlo, significherà continuare a perdere. Anche se per avventura si dovesse vincere (ma non ne sono sicuro) questa tornata elettorale.
Negli ultimi sedici anni (dal 1996 ad oggi) il centrosinistra ha governato per sette anni. Ad otto e mezzo al giornalista che gli faceva notare che forse questa ondata di contestazione verso l'attuale nomenklatura dipende dagli scarsi risultati ottenuti, D'Alema ha elencato lo spread a 13 punti ed il debito al 103% del Pil. Mi sembra onestamente un po' poco e non certo serve a riconoscere grandi meriti a questo gruppo dirigente.
Quanto al fatto che nel 1997 non si sapesse chi fosse Berlusconi, questa è una bufala da lasciare a Fini e Casini. Intanto il modo banditesco col quale aveva conquistato il monopolio televisivo era già noto. Per non parlare dell'appartenenza alla P2 (altrettanto nota) e di un paio di condanne per falsa testimonianza (P2) e per falso in bilancio (terreni di Macherio) evitate grazie all'amnistia. Oltre a quello che stava combinando nei pochi mesi di governo nel '94.
Per quanto riguarda i disastri che sono senz'altro nella responsabilità "degli altri", è pur vero che se una delle parti subisce ripetute sconfitte il suo gruppo dirigente non dovrebbe uscirne indenne.
Non si può affermare contemporaneamente da un lato che "i disastri in eredità non li hanno lasciati certo loro ma gli altri, i veri vincitori" e dall'altro che "la sfiducia non sia mai arrivata". In politica, se una linea ed una certa gestione escono sconfitte, i responsabili devono passare la mano. Questo è quello che accade in tutte le vere democrazie. E' come se alle prossime elezioni si ripresentasse Sarkozy in Francia, Zapatero in Spagna o Blair in Uk. Perché solo noi dobbiamo essere condannati a subire sempre gli stessi.
Intanto Renzi, che è solo il dito che indica la luna, un risultato lo ha raggiunto. Oltre D'Alema e Veltroni, anche altri hanno capito che non è aria di chiedere deroghe a più non posso (come avvenne nel '98) allo statuto. (Alcuni, come la Melandri, stanno già cercando di sistemarsi altrove, ma questo purtroppo è ancora un altro discorso).
Per il resto, mi può star anche bene Bersani a capo del governo. Ma è troppo sperare, magari anche grazie a Renzi, di avere un PD senza i vari Marini, Fioroni, Bindi, Finocchiaro ecc. nei posti chiave?
Negli ultimi sedici anni (dal 1996 ad oggi) il centrosinistra ha governato per sette anni. Ad otto e mezzo al giornalista che gli faceva notare che forse questa ondata di contestazione verso l'attuale nomenklatura dipende dagli scarsi risultati ottenuti, D'Alema ha elencato lo spread a 13 punti ed il debito al 103% del Pil. Mi sembra onestamente un po' poco e non certo serve a riconoscere grandi meriti a questo gruppo dirigente.
Quanto al fatto che nel 1997 non si sapesse chi fosse Berlusconi, questa è una bufala da lasciare a Fini e Casini. Intanto il modo banditesco col quale aveva conquistato il monopolio televisivo era già noto. Per non parlare dell'appartenenza alla P2 (altrettanto nota) e di un paio di condanne per falsa testimonianza (P2) e per falso in bilancio (terreni di Macherio) evitate grazie all'amnistia. Oltre a quello che stava combinando nei pochi mesi di governo nel '94.
Per quanto riguarda i disastri che sono senz'altro nella responsabilità "degli altri", è pur vero che se una delle parti subisce ripetute sconfitte il suo gruppo dirigente non dovrebbe uscirne indenne.
Non si può affermare contemporaneamente da un lato che "i disastri in eredità non li hanno lasciati certo loro ma gli altri, i veri vincitori" e dall'altro che "la sfiducia non sia mai arrivata". In politica, se una linea ed una certa gestione escono sconfitte, i responsabili devono passare la mano. Questo è quello che accade in tutte le vere democrazie. E' come se alle prossime elezioni si ripresentasse Sarkozy in Francia, Zapatero in Spagna o Blair in Uk. Perché solo noi dobbiamo essere condannati a subire sempre gli stessi.
Intanto Renzi, che è solo il dito che indica la luna, un risultato lo ha raggiunto. Oltre D'Alema e Veltroni, anche altri hanno capito che non è aria di chiedere deroghe a più non posso (come avvenne nel '98) allo statuto. (Alcuni, come la Melandri, stanno già cercando di sistemarsi altrove, ma questo purtroppo è ancora un altro discorso).
Per il resto, mi può star anche bene Bersani a capo del governo. Ma è troppo sperare, magari anche grazie a Renzi, di avere un PD senza i vari Marini, Fioroni, Bindi, Finocchiaro ecc. nei posti chiave?
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Re: quo vadis PD ????
Solo una battuta in risposta a questa tua affermazione: E' come se alle prossime elezioni si ripresentasse Sarkozy in Francia, Zapatero in Spagna o Blair in Uk. Perché solo noi dobbiamo essere condannati a subire sempre gli stessi?
Ma secondo te dopo che nel 1994 perse contro Berlusconi, Occhetto fu ripresentato nel 96, 2001, 2006 e 2008?
Ma secondo te dopo che nel 1994 perse contro Berlusconi, Occhetto fu ripresentato nel 96, 2001, 2006 e 2008?
Re: quo vadis PD ????
Infatti, non sto parlando di lui, che è praticamente sparito dalla scena, ma di quelli che si sono insediati al comando dopo di lui.
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Re: quo vadis PD ????
Cari amici,
Non spenderò una parola per D'Alema .... sotto la sua PdC gli americani si lanciarono dalle basi italiane per bombardare la serbia e il kossovo buttando le famigerate bombe a grappolo e proiettili all'uranio impoverito.
Non spenderò una parola sul pro-Monti alla PdR al quale preferisco di gran lunga Zagrebelski presidente di Liberta e Giustizia.
Su Renzi invece sono nettamente contrario e non capisco quale "nuovo" questi rappresenti. L'ho visto di persona sul palco ad appoggiare, sotto la regia di Giorgio Gori, un candidato (Faraone) alle primarie di Palermo poi vinte con truffa da Ferrandelli.
Fu un puro show, con assenza di contenuti di sinistra.
Io sono referendario per l'abolizione della modifica all'art.18 voluto da Monti, e quando sento Renzi che dice che è d'accordo con l'art.18 riformato mi viene l'orticaria.
Per la sinistra è meglio perdere che vincere con questo "fenomeno da baraccone".
Bye
Non spenderò una parola per D'Alema .... sotto la sua PdC gli americani si lanciarono dalle basi italiane per bombardare la serbia e il kossovo buttando le famigerate bombe a grappolo e proiettili all'uranio impoverito.
Non spenderò una parola sul pro-Monti alla PdR al quale preferisco di gran lunga Zagrebelski presidente di Liberta e Giustizia.
Su Renzi invece sono nettamente contrario e non capisco quale "nuovo" questi rappresenti. L'ho visto di persona sul palco ad appoggiare, sotto la regia di Giorgio Gori, un candidato (Faraone) alle primarie di Palermo poi vinte con truffa da Ferrandelli.
Fu un puro show, con assenza di contenuti di sinistra.
Io sono referendario per l'abolizione della modifica all'art.18 voluto da Monti, e quando sento Renzi che dice che è d'accordo con l'art.18 riformato mi viene l'orticaria.
Per la sinistra è meglio perdere che vincere con questo "fenomeno da baraccone".
Bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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