Cinque (sei) referendum democratici per davvero
Re: Cinque referendum democratici per davvero
Sei referendum per salvare il Pd
10 settembre 2012 in News da Prossima-Italia
Abbiamo lavorato sodo per tutta l’estate, discutendo i temi, affinando la formulazione dei quesiti, organizzando la rete dei comitati locali, preparando un piano di lavoro e di diffusione. E ora, finalmente, siamo a pronti a partire con i referendum che avevamo annunciato all’inizio dell’estate.
Un’iniziativa aperta a tutti i democratici, che vuole includere, che è dedicata alla partecipazione. Che vuole provare a mettere sul tavolo i temi, prima dei nomi, per salvare il Pd (soprattutto) da se stesso. Che presenteremo al partito, a tutto il partito, e che ha bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere le oltre 30mila firme che ogni quesito richiede.
Firme di iscritti, anche se poi ai referendum potranno votare tutti, ma proprio tutti gli elettori del Partito Democratico, tesserati e non tesserati. Magari il giorno stesso delle primarie, e magari, come da tempo chiediamo, potendo anche scegliere i candidati al Parlamento.
I testi dei quesiti completi di schede illustrative, i moduli da stampare e far firmare, i materiali da diffondere, la lista dei referenti territoriali e il contatto per proporsi come raccoglitori, li trovate tutti su ReferendumPd.it.
http://www.referendumpd.com/
Troverete anche una guida aggiornata e utile a comprendere il funzionamento dei Referendum: qual è l’articolo dello Statuto che li prevede, quante firme servono e perché, chi può firmare (gli iscritti) e chi può votare (tutti). E infine, uno strumento per contribuire anche economicamente alle spese di questa iniziativa nata dal basso, dalla passione di tanti attivisti sparsi in tutta Italia, volontari e autofinanziati.
E adesso, tutti al lavoro.
10 settembre 2012 in News da Prossima-Italia
Abbiamo lavorato sodo per tutta l’estate, discutendo i temi, affinando la formulazione dei quesiti, organizzando la rete dei comitati locali, preparando un piano di lavoro e di diffusione. E ora, finalmente, siamo a pronti a partire con i referendum che avevamo annunciato all’inizio dell’estate.
Un’iniziativa aperta a tutti i democratici, che vuole includere, che è dedicata alla partecipazione. Che vuole provare a mettere sul tavolo i temi, prima dei nomi, per salvare il Pd (soprattutto) da se stesso. Che presenteremo al partito, a tutto il partito, e che ha bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere le oltre 30mila firme che ogni quesito richiede.
Firme di iscritti, anche se poi ai referendum potranno votare tutti, ma proprio tutti gli elettori del Partito Democratico, tesserati e non tesserati. Magari il giorno stesso delle primarie, e magari, come da tempo chiediamo, potendo anche scegliere i candidati al Parlamento.
I testi dei quesiti completi di schede illustrative, i moduli da stampare e far firmare, i materiali da diffondere, la lista dei referenti territoriali e il contatto per proporsi come raccoglitori, li trovate tutti su ReferendumPd.it.
http://www.referendumpd.com/
Troverete anche una guida aggiornata e utile a comprendere il funzionamento dei Referendum: qual è l’articolo dello Statuto che li prevede, quante firme servono e perché, chi può firmare (gli iscritti) e chi può votare (tutti). E infine, uno strumento per contribuire anche economicamente alle spese di questa iniziativa nata dal basso, dalla passione di tanti attivisti sparsi in tutta Italia, volontari e autofinanziati.
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PD : chiamata alla mobilitazione generale.
Lo Statuto del Partito Democratico – in particolare all’Articolo 27 – prevede, oltre ovviamente alle primarie, un altro strumento di partecipazione aperto a tutti gli iscritti, gli elettori e i simpatizzanti: e quello strumento è il referendum.
A differenza delle primarie, però, nei quattro anni di vita del Partito Democratico, mai nessun referendum è stato indetto.
A meno di un anno dalle elezioni politiche 2013, proponiamo quindi di convocare una serie di referendum che permettano a tutti gli elettori del Pd di esprimersi su tematiche politiche e di programma.
Vediamo come.
► http://www.referendumpd.com/
► http://www.facebook.com/ReferendumPd#!/ReferendumPd
A differenza delle primarie, però, nei quattro anni di vita del Partito Democratico, mai nessun referendum è stato indetto.
A meno di un anno dalle elezioni politiche 2013, proponiamo quindi di convocare una serie di referendum che permettano a tutti gli elettori del Pd di esprimersi su tematiche politiche e di programma.
Vediamo come.
► http://www.referendumpd.com/
► http://www.facebook.com/ReferendumPd#!/ReferendumPd
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Re: Cinque referendum democratici per davvero
Caro mariok.Anche la riforma INPS bisogna fare .Come avviene nei paesi piu sviluppati Separare la previdenza da l'assistenza.mariok ha scritto:Referendum Pd
5 ore fa
Mentre la pagina ha già abbondantemente superato i 700 like (grazie, continuate così!), iniziamo a parlare dei quesiti, come promesso: il numero 1 chiede al Pd di impegnarsi a promuovere una riforma fiscale che abbassi le tasse sul lavoro e che reperisca le risorse necessarie istituendo un'imposta sui grandi patrimoni. Alleviare il carico di chi lavora e produce, e spostarlo sulle rendite, questa la nostra proposta di Riforma Fiscale. Commentate e diffondete!
http://www.facebook.com/ReferendumPd
La prima ci vanno i contributi di chi lavora.
la seconda L'assistenza a chi non ha pensione ecc........va presa in busta paga in base al reddito che uno ha.Quindi io paghero una certa cifra Della Valle diversa Agnelli pure De Benedetti pure ecc.........
Non nel solito calderone che alla fine, va in pensione con un tozzo di pane.Quante persone muoiono per incidenti stradali ecc.....se non sono sposati
i versamenti di quella persona rimane aINPS.Ogni sabato e domenica ci sono sempre morti.Strage di Bologna lo stato ai sovravissuti non ha dato un Tubo.
Tutte quelle pèrsone morte che lavoravano magari da 10 anni ecc. se sposati, la moglie non ha ricevuto niente.Ustica lo stesso, Piazza fontana lo stesso.
Ne potrei citare molte altre.
Ciao
Paolo11
Re: Cinque referendum democratici per davvero
Sei referendum per salvare il Pd
10 settembre 2012 in News da Prossima-Italia
Abbiamo lavorato sodo per tutta l’estate, discutendo i temi, affinando la formulazione dei quesiti, organizzando la rete dei comitati locali, preparando un piano di lavoro e di diffusione. E ora, finalmente, siamo a pronti a partire con i referendum che avevamo annunciato all’inizio dell’estate.
Un’iniziativa aperta a tutti i democratici, che vuole includere, che è dedicata alla partecipazione. Che vuole provare a mettere sul tavolo i temi, prima dei nomi, per salvare il Pd (soprattutto) da se stesso. Che presenteremo al partito, a tutto il partito, e che ha bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere le oltre 30mila firme che ogni quesito richiede.
Firme di iscritti, anche se poi ai referendum potranno votare tutti, ma proprio tutti gli elettori del Partito Democratico, tesserati e non tesserati. Magari il giorno stesso delle primarie, e magari, come da tempo chiediamo, potendo anche scegliere i candidati al Parlamento.
I testi dei quesiti completi di schede illustrative, i moduli da stampare e far firmare, i materiali da diffondere, la lista dei referenti territoriali e il contatto per proporsi come raccoglitori, li trovate tutti su ReferendumPd.it.
Troverete anche una guida aggiornata e utile a comprendere il funzionamento dei Referendum: qual è l’articolo dello Statuto che li prevede, quante firme servono e perché, chi può firmare (gli iscritti) e chi può votare (tutti). E infine, uno strumento per contribuire anche economicamente alle spese di questa iniziativa nata dal basso, dalla passione di tanti attivisti sparsi in tutta Italia, volontari e autofinanziati.
E adesso, tutti al lavoro.
10 settembre 2012 in News da Prossima-Italia
Abbiamo lavorato sodo per tutta l’estate, discutendo i temi, affinando la formulazione dei quesiti, organizzando la rete dei comitati locali, preparando un piano di lavoro e di diffusione. E ora, finalmente, siamo a pronti a partire con i referendum che avevamo annunciato all’inizio dell’estate.
Un’iniziativa aperta a tutti i democratici, che vuole includere, che è dedicata alla partecipazione. Che vuole provare a mettere sul tavolo i temi, prima dei nomi, per salvare il Pd (soprattutto) da se stesso. Che presenteremo al partito, a tutto il partito, e che ha bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere le oltre 30mila firme che ogni quesito richiede.
Firme di iscritti, anche se poi ai referendum potranno votare tutti, ma proprio tutti gli elettori del Partito Democratico, tesserati e non tesserati. Magari il giorno stesso delle primarie, e magari, come da tempo chiediamo, potendo anche scegliere i candidati al Parlamento.
I testi dei quesiti completi di schede illustrative, i moduli da stampare e far firmare, i materiali da diffondere, la lista dei referenti territoriali e il contatto per proporsi come raccoglitori, li trovate tutti su ReferendumPd.it.
Troverete anche una guida aggiornata e utile a comprendere il funzionamento dei Referendum: qual è l’articolo dello Statuto che li prevede, quante firme servono e perché, chi può firmare (gli iscritti) e chi può votare (tutti). E infine, uno strumento per contribuire anche economicamente alle spese di questa iniziativa nata dal basso, dalla passione di tanti attivisti sparsi in tutta Italia, volontari e autofinanziati.
E adesso, tutti al lavoro.
Re: Cinque (sei) referendum democratici per davvero
Referendum Pd, raccolta firme lanciata anche in Molise
2012-10-01 04:21:20
I 6 quesiti referendari interni al Pd 'per far decidere la base su alcuni temi d'interesse' ormai in tutta Italia. Ieri, a Campobasso, ufficialmente partita anche in regione.
Il Partito democratico scosso dai referendum, iniziativa lanciata il 10 settembre da Giuseppe Civati, (consigliere lombardo e membro della direzione nazionale Pd), che vede protagonista una rete estesa a livello nazionale di migliaia di militanti, simpatizzanti ed elettori e che coinvolgerà decine di migliaia di persone. L'obiettivo è chiedere al partito democratico lo svolgimento di sei referendum: cinque tecnici (riforma fiscale, reddito di cittadinanza, incandidabilità di condannati, consumo di suolo, matrimonio gay) e uno politico (alleanze).
Nel Molise la raccolta è ufficialmente partita ieri da Campobasso. Paolo Della Ventura (Pd L’Aquila e referente di Prossima Italia L’Aquila) e Daniele Gentile Lorusso (segreteria federazione Pd Campobasso e referente di Prossima Italia Molise) hanno illustrato l’iniziativa presso la sede del Pd regionale.
Protagonista assoluta di questa fase è la cosiddetta 'base': i tesserati, appunto, ed in seguito tutti gli elettori ed i simpatizzanti che saranno chiamati ad esprimersi «per decidere», ha dichiarato Paolo Della Ventura, "ed impegnare il partito su tutti questi temi rilevanti, e per far tornare il dibattito confuso di queste ultime settimane sui temi, sui contenuti e sulle proposte".
Ma quali sono i sei quesiti? Il primo riguarda la riforma fiscale, "che prevede – ha chiarito Della Ventura -l’alleggerimento del carico di tutti i redditi da lavoro e tutti gli scaglioni Irpef, di un’aliquota pari almeno al 5%, spostando la relativa copertura sui grandi patrimoni delle famiglie abbienti". Una patrimoniale, insomma. Il secondo riguarda la riforma del welfare e l’adozione del reddito di cittadinanza, "che partendo da una raccomandazione Ce del 1992 e recepita in tutti gli stati dell’Unione europea ad oggi, tranne Italia Ungheria e Grecia, prevede l’estensione degli ammortizzatori sociali che al momento nel nostro Paese comprendono solo sussidio di disoccupazione e cassa integrazione". Il terzo invece è relativo alla incandidabilità di condannati "per reati gravi, anche in sede non definitiva e anche in caso di patteggiamento, per tutte le cariche elettive (dai parlamentari a scendere verso le amministrazioni locali) e per i consigli di amministrazione delle società pubbliche e partecipate dal pubblico", aggiungono gli organizzatori. Il quarto quesito è relativo allo stop al consumo di suolo "andando a valorizzare il patrimonio immobiliare già esistente –civile, industriale, commerciale ed agricolo – impedendo la cementificazione selvaggia ed andando in tutti i territori verso il consumo di suolo zero". Il quinto quesito tematico è sul matrimonio gay, "partendo da un assunto chiarissimo previsto dalla Costituzione -sottolinea il referente di Prossima Italia L’Aquila- ovvero parità di diritti per tutti. Senza alcuna preclusione. Inoltre ci sono precise sentenze della Corte europea di giustizia oltre che della Cassazione". L’ultimo è quello che vincola il Pd "a pochi mesi da elezioni politiche, a stringere alleanze con le forze progressiste del Paese, impedendo di stringere alleanze con chi ha governato per quasi venti anni con Berlusconi, Pdl e Lega a livello nazionale, e continua tuttora nei vari territori in tutta Italia".
Bisognerà raggiungere il 5% delle firme di tutti i tesserati, circa trentunomila firme in tutta Italia. In Molise si potrà firmare rivolgendosi direttamente al referente di zona (Lorusso) o i diversi responsabili di circolo e delle federazioni. Tutte le informazioni sono sul sito dedicato www.referendumpd.it
L'operazione, che nasce sfruttando l'istituto referendario interno, previsto all'articolo 27 dello statuto nazionale del Pd, "non è mai stata tentata prima, né pensata» prima. Della Ventura ha concluso sottolineando che "in questo modo si rimette al centro della discussione la politica e non il politicismo: è il partito democratico, e noi, democraticamente, facciamo esprimere tutti i nostri iscritti su temi così importanti in una fase delicatissima della storia del Paese, ed a ridosso di elezioni politiche. In questo modo iscritti ed elettori del Pd, potranno decidere una parte del programma di governo, e potranno esprimersi anche da subito su quali alleanze secondo loro dovranno essere messe in campo. In fondo sono gli elettori che con i voti esprimono consenso o dissenso. Noi li facciamo esprimere ancora prima".
Infine, un brevissimo passaggio sulle primarie: "Il quadro è sempre più caotico. E in questo momento, come ha evidenziato anche Civati, siamo davanti a primarie di coalizione senza coalizione, o primarie di congresso senza congresso. In più –ha precisato Della Ventura- con regole che non sono state ancora varate dal partito nazionale, anche se i comitati di Bersani e di Renzi sono a lavoro da mesi. Non sappiamo però ad oggi, quali primarie saranno, quando e in che forme, e come saranno disciplinate le candidature. Sabato prossimo ci sarà l’assemblea nazionale a Roma, ma che si preannuncia blindata e ancora una volta senza possibilità di discussione". (u.s.)
2012-10-01 04:21:20
I 6 quesiti referendari interni al Pd 'per far decidere la base su alcuni temi d'interesse' ormai in tutta Italia. Ieri, a Campobasso, ufficialmente partita anche in regione.
Il Partito democratico scosso dai referendum, iniziativa lanciata il 10 settembre da Giuseppe Civati, (consigliere lombardo e membro della direzione nazionale Pd), che vede protagonista una rete estesa a livello nazionale di migliaia di militanti, simpatizzanti ed elettori e che coinvolgerà decine di migliaia di persone. L'obiettivo è chiedere al partito democratico lo svolgimento di sei referendum: cinque tecnici (riforma fiscale, reddito di cittadinanza, incandidabilità di condannati, consumo di suolo, matrimonio gay) e uno politico (alleanze).
Nel Molise la raccolta è ufficialmente partita ieri da Campobasso. Paolo Della Ventura (Pd L’Aquila e referente di Prossima Italia L’Aquila) e Daniele Gentile Lorusso (segreteria federazione Pd Campobasso e referente di Prossima Italia Molise) hanno illustrato l’iniziativa presso la sede del Pd regionale.
Protagonista assoluta di questa fase è la cosiddetta 'base': i tesserati, appunto, ed in seguito tutti gli elettori ed i simpatizzanti che saranno chiamati ad esprimersi «per decidere», ha dichiarato Paolo Della Ventura, "ed impegnare il partito su tutti questi temi rilevanti, e per far tornare il dibattito confuso di queste ultime settimane sui temi, sui contenuti e sulle proposte".
Ma quali sono i sei quesiti? Il primo riguarda la riforma fiscale, "che prevede – ha chiarito Della Ventura -l’alleggerimento del carico di tutti i redditi da lavoro e tutti gli scaglioni Irpef, di un’aliquota pari almeno al 5%, spostando la relativa copertura sui grandi patrimoni delle famiglie abbienti". Una patrimoniale, insomma. Il secondo riguarda la riforma del welfare e l’adozione del reddito di cittadinanza, "che partendo da una raccomandazione Ce del 1992 e recepita in tutti gli stati dell’Unione europea ad oggi, tranne Italia Ungheria e Grecia, prevede l’estensione degli ammortizzatori sociali che al momento nel nostro Paese comprendono solo sussidio di disoccupazione e cassa integrazione". Il terzo invece è relativo alla incandidabilità di condannati "per reati gravi, anche in sede non definitiva e anche in caso di patteggiamento, per tutte le cariche elettive (dai parlamentari a scendere verso le amministrazioni locali) e per i consigli di amministrazione delle società pubbliche e partecipate dal pubblico", aggiungono gli organizzatori. Il quarto quesito è relativo allo stop al consumo di suolo "andando a valorizzare il patrimonio immobiliare già esistente –civile, industriale, commerciale ed agricolo – impedendo la cementificazione selvaggia ed andando in tutti i territori verso il consumo di suolo zero". Il quinto quesito tematico è sul matrimonio gay, "partendo da un assunto chiarissimo previsto dalla Costituzione -sottolinea il referente di Prossima Italia L’Aquila- ovvero parità di diritti per tutti. Senza alcuna preclusione. Inoltre ci sono precise sentenze della Corte europea di giustizia oltre che della Cassazione". L’ultimo è quello che vincola il Pd "a pochi mesi da elezioni politiche, a stringere alleanze con le forze progressiste del Paese, impedendo di stringere alleanze con chi ha governato per quasi venti anni con Berlusconi, Pdl e Lega a livello nazionale, e continua tuttora nei vari territori in tutta Italia".
Bisognerà raggiungere il 5% delle firme di tutti i tesserati, circa trentunomila firme in tutta Italia. In Molise si potrà firmare rivolgendosi direttamente al referente di zona (Lorusso) o i diversi responsabili di circolo e delle federazioni. Tutte le informazioni sono sul sito dedicato www.referendumpd.it
L'operazione, che nasce sfruttando l'istituto referendario interno, previsto all'articolo 27 dello statuto nazionale del Pd, "non è mai stata tentata prima, né pensata» prima. Della Ventura ha concluso sottolineando che "in questo modo si rimette al centro della discussione la politica e non il politicismo: è il partito democratico, e noi, democraticamente, facciamo esprimere tutti i nostri iscritti su temi così importanti in una fase delicatissima della storia del Paese, ed a ridosso di elezioni politiche. In questo modo iscritti ed elettori del Pd, potranno decidere una parte del programma di governo, e potranno esprimersi anche da subito su quali alleanze secondo loro dovranno essere messe in campo. In fondo sono gli elettori che con i voti esprimono consenso o dissenso. Noi li facciamo esprimere ancora prima".
Infine, un brevissimo passaggio sulle primarie: "Il quadro è sempre più caotico. E in questo momento, come ha evidenziato anche Civati, siamo davanti a primarie di coalizione senza coalizione, o primarie di congresso senza congresso. In più –ha precisato Della Ventura- con regole che non sono state ancora varate dal partito nazionale, anche se i comitati di Bersani e di Renzi sono a lavoro da mesi. Non sappiamo però ad oggi, quali primarie saranno, quando e in che forme, e come saranno disciplinate le candidature. Sabato prossimo ci sarà l’assemblea nazionale a Roma, ma che si preannuncia blindata e ancora una volta senza possibilità di discussione". (u.s.)
Re: Cinque (sei) referendum democratici per davvero
Referendum Pd
E' on line sul nostro sito la proposta di Regolamento quadro che sabato cercheremo di presentare al Pd, in Assemblea Nazionale, realizzata in collaborazione con gli esperti di Doparie.
http://www.referendumpd.com/w/wp-conten ... ndumPD.pdf
E' on line sul nostro sito la proposta di Regolamento quadro che sabato cercheremo di presentare al Pd, in Assemblea Nazionale, realizzata in collaborazione con gli esperti di Doparie.
http://www.referendumpd.com/w/wp-conten ... ndumPD.pdf
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- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Cinque (sei) referendum democratici per davvero
trentunomila firme in tutta Italia per i sei referendum democratici
Quante firme sono state raccolte finora ?
L'operazione, che nasce sfruttando l'istituto referendario interno, previsto all'articolo 27 dello statuto nazionale del Pd, "non è mai stata tentata prima, né pensata» prima. Della Ventura ha concluso sottolineando che "in questo modo si rimette al centro della discussione la politica e non il politicismo.
Mi scuso per non aver mai preso visione del presente argomento.
Mi sembra una buona possibilità per cambiare qualcosa nel PD, prenderò contatti con il referente della mia provincia.
Cosa fare per proporre altri quesiti referendari ?
Grazie e un cordiale saluto
Quante firme sono state raccolte finora ?
L'operazione, che nasce sfruttando l'istituto referendario interno, previsto all'articolo 27 dello statuto nazionale del Pd, "non è mai stata tentata prima, né pensata» prima. Della Ventura ha concluso sottolineando che "in questo modo si rimette al centro della discussione la politica e non il politicismo.
Mi scuso per non aver mai preso visione del presente argomento.
Mi sembra una buona possibilità per cambiare qualcosa nel PD, prenderò contatti con il referente della mia provincia.
Cosa fare per proporre altri quesiti referendari ?
Grazie e un cordiale saluto
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- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: Cinque (sei) referendum democratici per davvero
tra i referendum "democratici per davvero",
vorrei segnalare anche questo:
vorrei segnalare anche questo:
Inps, con Berlusconi e Monti i lavoratori pagano i contributi e non vanno in pensione, i giovani restano disoccupati.
Noi facciamo il referendum.
I dati sulla drastica riduzione dei lavoratori che vanno in pensione sono dati drammatici,
ci dicono che con Berlusconi e Monti i lavoratori pagano i contributi ma non vanno in pensione,
così i giovani restano disoccupati.
Mastrapasqua, dall’alto del suo reddito di un milione di euro,
ci fa sapere che adesso il bilancio dell’INPS è in equilibrio.
In realtà il bilancio dell’INPS per quanto riguarda i lavoratori è in attivo enorme da tempo e l’INPS serve a prendere i soldi ai lavoratori per darli allo stato che a sua volta li usa per finanziare le banche private:
2 miliardi di euro per il Monte dei Paschi di Siena nel solo 2012.
I dati che sono presentati come positivi, al contrario evidenziano in realtà una gigantesca truffa a carico dei lavoratori e delle lavoratrici, che pagano i contributi per finanziare gli speculatori.
Una vergogna contro cui noi raccogliamo le firme per fare il referendum, per abolire la “riforma” Fornero.
[Paolo Ferrero]
http://www.paoloferrero.it/2012/?p=7724
Chi c’è in linea
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