riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancellati.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »


...omissis...” Pensioni.

Anche la riforma delle pensioni ha bisogno di un correttivo.

“Non vogliamo sbaraccare i conti ma ci sono margini di perfezionamento
– ha spiegato il segretario Pd nel corso del videoforum –
lo ha detto anche il ministro Fornero a proposito della questione esodati”.

“Ci vogliono dei correttivi -conclude – per introdurre elementi di flessibilità senza toccare le prospettive di risparmio”...omissis...

Pierluigi Bersani

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ref=HREA-1


*************************************

la proposta di Bersani mi pare un po’ vaga.

certo che è che Renzi non ha ancor profferito parola nel merito…
e si che di bischerete ne dice eh…
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

per la serie:

"scelto per voi"

trasmettiamo:


francesco01, in mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 8:21 ha detto:

sessantanni fra 5 mesi.
contributi versati 37 anni.
a breve saro’ disoccupato senza alcuna reddito.

IN ITALIA LE LEGGI LE FA E LE APPROVA IL PARLAMENTO
SOVRANO.

LA PROPOSTA DI LEGGE 5103 ANCHE SE MI TRUFFAVA PERCHE’
MI SOTTRAEVA UN DIRITTO ACQUISITO ALLA PENSIONE CON
SISTEMA RETRIBUTIVO ,
MI AVREBBE PERMESSO ALMENO DI COMPRARE UN PEZZO DI PANE PER SOPRAVVIVERE.

LA PROPOSTA DI LEGGE 5103 ERA CONDIVISA E APPROVATA
DA TUTTO IL PARLAMENTO.

BRAVI ONOREVOLI.

ASSOGETTATI A UN RICATTO SVENDETE LA VITA DEI SESSANTENNI TOGLIENDOGLI PRIMA IL DIRITTO DI ANDARE IN PENSIONE ALL’ ETA’ STABILITA ( NEL MIO CASO ANNO 2010).

E POI CON EFFERATA LUCIDITA’ GLI STATE SOTTRAENDO ANCHE IL DIRITTO ALLA SALUTE.

TANTO MOLTI DI QUELLI CHE DOVREBBERO PERCEPIRE LA PENSIONE A 67 ANNI NON ARRIVERANNO MAI A QUELLA ETA’ PERCHE’ CREPERANNO DI FAME E DI MALATTIA.

SPERIAMO SOLO NELLA GIUSTIZIA DIVINA.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... /#comments


io mi chiedo:
ma è possibile approvare leggi "ad minchiam" che riducono le persone in questo stato ???
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

per la serie:

"scelto per voi"

trasmettiamo:


giovanni2, in giovedì, 18 ottobre 2012 alle 15:32 ha detto:


Bonanni mesi fa: "mio zio sarebbe stato più capace…di questo Governo."

Bonanni ora: "senza Monti saremmo come la Grecia"!!!!

Camusso prima: "40 ..numero magico.."

Camusso ora: "…bisogna lottare fino all’ultimo esodato."

Insomma …interessano solo gli esodati e questo fatto mi colpisce e mi ha…fatto drizzare le antenne!!!

Gli esodati sono …Poste,Banche,Grandi aziende e quindi…..lavoratori iscritti ad un sindacato!!!!!

la Fornero ora:
non sfasciate la Riforma altrimenti faccio una brutta figura con l’Europa.
State buoni e o di riffa(la 5103) o di raffa(il piano di stabilità!)troveremo una soluzione per i vostri iscritti!!!!!

Tutti questi indizi mi portano a considerare questa situazione come un progetto già presente all’inizio e basato sulle spalle dei lavoratori attivi e 58-61 anni,
la fascia che avrebbe dovuto con un allungamento di 6-7 anni sopperire alle mancate entrate!!!


La Fornero: "non sapevo che le Aziende esodassero"!!!!!!!

La falsità fatta persona:
la Fornero era vice Presidente della Commissione di Vigilanza Banca Intesa del suo amichetto Passera che da anni fonda le sue capacità
(che nascondono la palese incapacità!!!)
con l’esodo incentivato dei lavoratori!!!!
Le Banche sono il massimo serbatoio di esodati!!!!


Insomma,amici,questa storia al di là della palese incapacità della velina Fornero deve avere altre basi nel Sindacalismo INERTE e COMPLICE e nella strategia del PD partito composto da due-tre fresconi (Damiano,Gnecchi,Codurelli)
e da un migliao di magnaccia che basano i loro privilegi …bastonando la povera gente!!!!!

E allora non limitiamoci a NON VOTARLI,
li dobbiamo inseguire,dobbiamo andare a fondo chiedendoci perchè VOTATO COSE CHE DICONO DI NON CONDIVIDERE!!!!

Ci devono essere per forza COSE INCONFESSABILI altrimenti come si spiega tutto ciò???

C’entra il Monte dei Paschi,banca che ha foraggiato per anni i papabili del PD e…aiutata per 3 miliardi di euro dal Governo???

E,caso strano,alla Presidenza del Monte Paschi è andato Profumo…un tempo premier in pectore del PD!!!!!!

Amici,non convince questa storia delle pensioni!!!!!

Non può essere solo un problema di incapacità!!!!!!

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... /#comments
:shock:
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »


"Esodati, tutele per circa 220mila"

L'Inps rifà i conti sulle pensioni.

Il presidente dell'Istituto di previdenza,
Mastrapasqua,
cerca di fare chiarezza su quanti saranno salvaguardati nonostante non abbiano i requisiti della riforma Fornero:

"Il 21 novembre i dati definitivi"

segue al link:

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-2
lo stesso ente,(INPS),circa 4 mesi fa,
aveva calcolato il numero degli esodati in 390 mila unità:

Quanti sono gli esodati ?

390mila e 200.

La guerra dei numeri che si combatte sulla pelle dei lavoratori registra oggi l’ennesimo colpo di scena.

Questa volta, a dare fuoco alla miccia è stata, per quanto involontariamente, l’Inps.

Il numero dei lavoratori esodati che potrebbero avere diritto ad andare in pensione sulla base delle vecchie regole secondo il decreto Salva-Italia e il Milleproroghe emerge infatti dalla Relazione dell’Istituto di previdenza inviata al ministero del Lavoro prima della firma del decreto che ha fissato in 65.000 il numero dei salvaguardati.

A conti fatti, quindi, l’Inps mette nero su bianco un buco normativo su qualcosa come 330mila lavoratori...omissis...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... qus_thread

ora,
come sia stato possibile far scomparire,
in 4 mesi,
circa 170 mila esseri umani,
lo sanno solo la Fornero e Mastrapasqua.

p.s.
lo sapeva anche Adolf Eichmann:

http://it.wikipedia.org/wiki/Adolf_Eichmann

ma questo qui alla fine l'hanno impiccato...
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

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Crollano le nuove pensioni

(anche senza l'effetto Fornero)

Nuove erogazioni a picco: -35% in 9 mesi.

Il capo dell'Inps Mastrapasqua: «Presto meglio della Germania»

La pensione è un sogno che, per gli italiani, si allontana sempre di più.
I lavoratori italiani (anche senza le nuove regole imposte dalla riforma Fornero, che deve ancora entrare a regime)
accedono ai trattamenti di quiescenza sempre più tardi. Nei primi 9 mesi dell'anno il numero delle nuove pensioni è crollato del 35,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.

SCALINO E FINESTRA MOBILE -
Tra i lavoratori privati è salita, in poco tempo, di circa un anno l'età media di coloro che accedono alla pensione.
A frenare la corsa è infatti il combinato effetto delle norme sullo «scalino», introdotte dal ministro del governo di centro-sinistra Cesare Damiano, e sulla «finestra mobile», previste dalla riforma del ministro di centro-destra, Maurizio Sacconi.

«I numeri confermano
- ha spiegato all'Ansa il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua -

che il sistema è in sicurezza.

Le riforme fatte stanno dispiegando i loro effetti con risultati positivi sulla finanza pubblica».

MEGLIO DELLA GERMANIA -
E presto, secondo il dirigente, l'Italia sarà più solida dei tedeschi sulle regole pensionistiche:
«Penso che l'anno prossimo - afferma il presidente dell'Inps - raggiungeremo e supereremo la Germania».

Al momento in Italia l'età media di pensionamento è stata di 61,3 anni mentre i tedeschi in media vanno in pensione a 61,7 anni e i francesi a 59,3 anni.

I numeri del crollo sono decisi:
tra gennaio e settembre i nuovi assegni liquidati dall'Inps, compresi quelli dell'ex Inpdap, sono stati 199.555 con un calo del 35,5% rispetto ai 309.468 dello stesso periodo del 2011.
Il dato che tiene conto delle pensioni Inpdap, dal 2012 incorporato nell'Inps, è il risultato soprattutto dell'introduzione nel 2011 della «finestra mobile» (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli autonomi una volta raggiunti i requisiti) e dello «scalino» previsto dalla precedente riforma sempre per il 2011 per la pensione di anzianità con le quote (da 59 a 60 anni l'età minima a fronte di almeno 36 anni di contributi).

Gli effetti della riforma Fornero invece si avvertiranno dal 2013 quando si esauriranno la gran parte delle uscite con le vecchie regole (chi ha raggiunto i requisiti entro il 2011 e poi ha atteso le finestre).

...omissis...

LA NUOVA RIFORMA - Dall'anno prossimo si esauriranno le uscite di coloro che possono andare in pensione con le vecchie regole e si comincerà ad uscire con le regole previste dalla riforma Fornero.
Per le donne dipendenti del settore privato bisognerà avere compiuto almeno 62 anni e tre mesi nel 2013 (o 62 anni nel 2012 ma a quel punto si poteva uscire con le regole precedenti avendone 61 nel 2011 e avendo quindi anche scavallato la finestra mobile).

SINDACATI CRITICI -
«I dati dell'Inps dimostrano che il sistema previdenziale italiano era pienamente sostenibile prima dei provvedimenti Fornero che sono stati una gigantesca operazione di cassa fatta pagare ai lavoratori dipendenti e ai pensionati».

È quanto afferma in una nota Domenico Proietti Segretario confederale Uil.

http://www.corriere.it/economia/12_otto ... 8ace.shtml
oltre la lapalissiana considerazione finale dei sindacati,
cioè che questa macelleria sociale del governo del banchiere mannaro è stata fatta unicamente per far pagare ai soliti noti il risanamento del debito pubblico ,
perchè il bilancio dell'Inps era in già in equilibrio,
(e quindi si evidenzia anche la colossale bugia della Fornero che affermava il contrario)

ne faccio un'altra:
dai dati si evince chiaramente che se c'è un calo di pensionandi del 35 %,
questo significa che ,
in un mercato del lavoro completamente bloccato,
ci sarà un 35% in meno di turn-over,cioè di posti disponibili per i giovani "choosy" ...come li definisce la macellaia Elsa.
e questi sono solo gli effetti delle macellerie bipartisan precedenti (Damiano+Sacconi)...perchè quelli della sua cominceranno a farsi sentire dal 2013.

Anche questo aspetto drammatico,dimostra quanto poco buon senso ,quanto menefreghismo fascista e quanta arroganza ci sia stata nelle scelte della Fornero:
la tipa si è destreggiata peggio di un elefante in un negozio di Swarovski.

Io mi aspetterei ora che i giovani scendano in piazza con i forconi.
ne avrebbero più di una ragione.

auspico che il prossimo governo ristabilisca l'equità e la giustizia sociale ,
modificando questa porcata senza senso alcuno ,
che mortifica i lavoratori ,constringendoli ad altri 6-7-8 anni di lavoro in più e getta nella disperazione ,
intere generazione di ragazzi:
si tratta ,ogni anno,di 500mila giovani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro.

devono essere reintrodotte le quote e il diritto alla pensione con 40 anni di contribuzione,
perchè già questa condizione sarebbe più penalizzante di quella,ad esempio, di cui godono i francesi che vanno in pensione ad un età media di 59,3 anni ,cioè 2 anni prima di noi.
Maucat
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da Maucat »

Ieri a Radio24 ho sentito fior di esperti affermare che il risparmio in italia è ormai azzerato e che mediamente in 20 anni verranno praticamente azzerate le riserve di ricchezza accumulate dalle famiglie normali in oltre 60 anni, ovviamente è una media perché al sud ci vorranno meno anni per azzerarle che nel ricco nord...
Quindi in 20 anni circa torneremo indietro alla situazione degli anni '50 del XX secolo come ricchezza ma con prospettive peggiori di allora perché senza possibilità di crescita e speranza per le nuove generazioni...
Questo accade non solo in Italia ma con ritmi diversi in quasi tutti i Paesi dell'ormai ex primo mondo.
Ci si chiede come quest'ultime possano essere così passive e accettare che i loro padri debbano lavorare fino a 67 anni togliendo loro i naturali spazi di lavoro che il passaggio generazionale offriva, accettare di essere pagati e trattati come i loro coetanei dei paesi in via di sviluppo o emergenti (come schiavi in pratica...), accettare di vedersi scippare il loro futuro e tra i tanti diritti quello di realizzarsi come esseri umani (farsi una famiglia e procreare nuovi figli per la perpetuazione della specie) solo per permettere a un risicato 1% della popolazione mondiale di diventare sempre più ricca e potente, accettare di essere solo carne da macello e consumatori finali...
Quanto dovremo aspettare per vederli inc****ti in piazza... io darò loro una mano...
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

Maucat ha scritto: Ieri a Radio24 ho sentito fior di esperti affermare che il risparmio in italia è ormai azzerato e che mediamente in 20 anni verranno praticamente azzerate le riserve di ricchezza accumulate dalle famiglie normali in oltre 60 anni, ovviamente è una media perché al sud ci vorranno meno anni per azzerarle che nel ricco nord...
Quindi in 20 anni circa torneremo indietro alla situazione degli anni '50 del XX secolo come ricchezza ma con prospettive peggiori di allora perché senza possibilità di crescita e speranza per le nuove generazioni...
Questo accade non solo in Italia ma con ritmi diversi in quasi tutti i Paesi dell'ormai ex primo mondo.
Ci si chiede come quest'ultime possano essere così passive e accettare che i loro padri debbano lavorare fino a 67 anni togliendo loro i naturali spazi di lavoro che il passaggio generazionale offriva, accettare di essere pagati e trattati come i loro coetanei dei paesi in via di sviluppo o emergenti (come schiavi in pratica...), accettare di vedersi scippare il loro futuro e tra i tanti diritti quello di realizzarsi come esseri umani (farsi una famiglia e procreare nuovi figli per la perpetuazione della specie) solo per permettere a un risicato 1% della popolazione mondiale di diventare sempre più ricca e potente, accettare di essere solo carne da macello e consumatori finali...

Quanto dovremo aspettare per vederli inc****ti in piazza... io darò loro una mano...

se dovessi dare una valutazione personale ,
per quella che è la mia conoscenza del mondo giovanile in Italia,
direi esattamente tra 20 anni,cioè quando finiranno i soldini del papy e della mamy...
pure io darei loro una mano...se ci sarò.
:roll:
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »


Inps, con Berlusconi e Monti i lavoratori pagano i contributi e non vanno in pensione, i giovani restano disoccupati.
Noi facciamo il referendum
.

I dati sulla drastica riduzione dei lavoratori che vanno in pensione sono dati drammatici,
ci dicono che con Berlusconi e Monti i lavoratori pagano i contributi ma non vanno in pensione,
così i giovani restano disoccupati.
Mastrapasqua, dall’alto del suo reddito di un milione di euro,
ci fa sapere che adesso il bilancio dell’INPS è in equilibrio.
In realtà il bilancio dell’INPS per quanto riguarda i lavoratori è in attivo enorme da tempo e l’INPS serve a prendere i soldi ai lavoratori per darli allo stato che a sua volta li usa per finanziare le banche private:
2 miliardi di euro per il Monte dei Paschi di Siena nel solo 2012.
I dati che sono presentati come positivi, al contrario evidenziano in realtà una gigantesca truffa a carico dei lavoratori e delle lavoratrici, che pagano i contributi per finanziare gli speculatori.
Una vergogna contro cui noi raccogliamo le firme per fare il referendum, per abolire la “riforma” Fornero.

[Paolo Ferrero]
http://www.paoloferrero.it/2012/?p=7724
Amadeus

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da Amadeus »

ROMA - La commissione lavoro della Camera ha approvato all'unanimità (solo il deputato del Pdl Giuliano Cazzola non ha partecipato) un emendamento alla Legge di Stabilità che amplia le garanzie per gli esodati. La proposta, che ora dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio di Montecitorio, è passata con il no del governo.

Il parere contrario dell'Esecutivo è stato dato per ragioni di coperture finanziarie, viene spiegato. L'emendamento approvato in commissione Lavoro, che ora dovrà essere sottoposto all'esame della commissione Bilancio come tutti gli altri emendamenti alla Legge di Stabilità, è a prima firma Silvano Moffa ed è stato sottoscritto da tutti gli altri capigruppo. L'unico deputato a non aver partecipato alla votazione è l'esponente del Pdl Giuliano Cazzola.

Contributo dai ricchi. L'ampliamento delle garanzie per i lavoratori esodati prevede tra le coperture anche un contributo di solidarietà del 3% per la parte di reddito che supera i 150mila euro. L'emendamento che amplia le garanzie per gli esodati riscrive le misure messe a punto dall'Esecutivo con la Legge di Stabilità e, oltre il contributo di solidarietà, stabilisce che nel Fondo da 100 milioni previsto dal governo confluiscano tutte le risorse stanziate per i lavoratori esodati, pari a 9 miliardi di euro. Inoltre prevede che eventuali risparmi all'interno di questo stanziamento restino a disposizione del Fondo e quindi dei lavoratori esodati. Le misure riguardano gli anni 2013 e 2014 e secondo delle stime informali avrebbero bisogno di circa 3 miliardi di coperture.
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »


Contro le pensioni di Fornero, domani al via la raccolta firme.

di Roberta Fantozzi e Barbara Pettine*

Monti e Fornero hanno gettato nella disperazione centinaia di migliaia di persone, che hanno visto, nel giro di poche settimane, la propria prospettiva di vita messa radicalmente in discussione, dopo anni ed anni di duro lavoro.

La cosiddetta riforma delle pensioni del governo dei tecnici, che allunga di sei anni e più il tempo di lavoro, è stato il più violento provvedimento antipopolare, contro le condizioni di vita di uomini e donne, dal dopoguerra ad oggi.

Una campagna lampo passata sulla testa della gente, offerta sull’altare del recupero di «credibilità» in Europa e nel mondo dalla neonata unità nazionale del «dopo la caduta di Berlusconi», senza che ci fosse neppure la consapevolezza del disastro sociale che questa sedicente riforma apparecchia.

Il disastro sociale per chi, espulso dai luoghi di lavoro, alla pensione non arriverà mai, tanto più dopo la drastica riduzione dei tempi di erogazione degli ammortizzatori sociali, cui ha provveduto l’altra «riforma» Monti-Fornero:
un dramma di cui i lavoratori «esodati», secondo l’orrido neologismo, non rappresentano che la punta dell’iceberg.
Uomini e donne che hanno di fronte come sola possibilità, quella di tentare un impossibile riciclaggio contendendo ai propri figli/e un posto precario.

Il disastro sociale per le ragazze e i ragazzi,
privati non solo della pensione futura,
ma del lavoro presente,
giacché è palese come il permanere forzatamente sul lavoro dei più anziani,
diventi una barriera insormontabile per le nuove generazioni,
in un paese in cui la disoccupazione giovanile è ormai al 35 per cento e l’occupazione globale si restringe per le politiche recessive.

L’accanimento contro le donne,
su cui continua a scaricarsi la doppia fatica del lavoro produttivo e riproduttivo,
in un’organizzazione sociale in cui il perdurante sessismo si intreccia alle storiche carenze del nostro sistema di welfare,
che certo non migliorerà per i tagli feroci prescritti dal pareggio di bilancio oggi, dal Fiscal Compact domani.

Penalizzate nell’accesso al lavoro, nelle retribuzioni, nella precarietà dei contratti, nella maturazione dei requisiti per la pensione.
Se un operaio potrà «sperare» di andare in pensione a 62 anni, dopo 42 anni e un mese di lavoro,
l’operaia non riuscirà ad andare prima dei 67 perché la sua vita lavorativa,
fra aspettative non retribuite, part time, periodi più lunghi di attesa per entrare nel lavoro stabile e rientrarvi dopo le gravidanze,
non le permetterà di cumulare i 41 anni utili alla pensione cosiddetta anticipata
( oggi solo il 2% delle pensionate del settore privato ha più di 35 anni di versamenti).

La controriforma non è nata dai problemi di tenuta del nostro sistema pensionistico,

la cui sostenibilità è stata attestata fino ed oltre il 2060 sia dagli organismi europei che dal nucleo di valutazione del ministero del Lavoro,
e i cui saldi tra entrate contributive e uscite effettive al netto delle tasse, sono sempre stati in attivo dal 1998, attestandosi oggi intorno all’1,8% del Pil, come ci ricorda instancabilmente Roberto Pizzuti.

Le motivazioni sono state invece quelle di fare «cassa» nell’immediato e arrivare in prospettiva allo smantellamento del sistema pubblico a favore dei fondi privati:

per dare nuova linfa ai processi di privatizzazione e speculazione finanziaria.

La controriforma delle pensioni è il primo provvedimento «costituente» del governo Monti.
Al pari della manomissione dell’articolo 18 e del via libera ai licenziamenti arbitrari, al pari dell’articolo 8 Sacconi-Berlusconi che svuota il contratto nazionale e cancella i diritti del lavoro,
la controriforma delle pensioni ridisegna nel profondo i rapporti tra le classi,
le relazioni sociali, persino le antropologie.
Ed è emblematica della logica perversa dell’iperliberismo per cui la risposta alla crisi risiede nell’ipertrofia delle politiche che la crisi l’hanno causata:
distruzione del welfare e incremento delle disuguaglianze di pari passo alla precarizzazione del lavoro e all’aumento vertiginoso dell’orario di lavoro settimanale, annuo e nell’ arco dell’intera vita.

Per questo il referendum,
per noi strettamente intrecciato a quelli sul lavoro.
Crediamo sia ora che le persone si esprimano, che disperazione, rabbia, voglia di dignità e di rispetto per le proprie condizioni di vita, di lavoro e di reddito, si facciano sentire attraverso il protagonismo diretto dei soggetti.

Contro chi ci ha sottratto il futuro, contro una riforma ingiusta e misogina che si accanisce contro i più deboli,
la parola va restituita alle donne a agli uomini,
che questo paese abitano, vivono e fanno progredire.
Riprendiamoci il futuro.
Abroghiamo la controriforma delle pensioni
.

* comitato promotore del referendum abrogativo della riforma delle pensioni
http://www.referendumpensioni.it/web/?p=55


A.L.B.A.: Sostegno ai quesiti referendari contro la riforma pensionistica del Governo Monti




La riforma Fornero del sistema pensionistico è un altro tassello del progetto di abbattimento dello stato sociale e dei diritti fondamentali che il Governo Monti sta portando avanti sin dal suo insediamento.

Per questo motivo, A.L.B.A. (Alleanza per il Lavoro, i Beni comuni, l’Ambiente) dà il suo sostegno ai quesiti referendari sulle pensioni, depositati in Cassazione da un comitato promotore di cui fanno parte Rifondazione comunista insieme con movimenti di lavoratori e lavoratrici esodati/e, precari/e.

Inoltre, da sabato 13 ottobre, A.L.B.A. – Per un Soggetto politico nuovo, è impegnata in tutta Italia nella raccolta di firme per la campagna referendaria sul lavoro, della quale è tra i promotori.

Confidiamo che questa iniziativa possa rafforzare la campagna sul lavoro e che le due iniziative su lavoro e questioni previdenziali contribuiscano alla creazione di un fronte comune,
fatto di donne, uomini, forze sociali e politiche, sempre più ampio, che sia in grado di opporsi al tentativo del governo Monti di abbattere i diritti costituzionali e lo stato sociale e di trasformare il lavoro in un fatto privatistico.
Sarà un’occasione in più per parlare di diritti fondamentali, di democrazia e partecipazione ovunque ci si mobiliti per la raccolta firme.

http://www.referendumpensioni.it/web/?p=81
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