From Sicily with love
Re: From Sicily with love
Elezioni Sicilia, il ‘fattore Grillo’ nella sfida tra Crocetta e Musumeci
Fino a poco fa i candidati di Pd/Udc e Pdl lo attaccavano, ora si contendono il suo elettorato tramite il voto disgiunto: Movimento 5 Stelle determinante per l'esito delle urne nell'isola che dalle 8 alle 22 di oggi andrà alle urne per scegliere il successore di Lombardo. Sullo sfondo altri fantasmi: gli inciuci, la probabile ingovernabilità e il default economico certificato dalla Corte dei Conti
di Giuseppe Pipitone | 27 ottobre 2012
Fino a due giorni fa lo vedevano come fumo negli occhi: populista, qualunquista, violento. Ma soprattutto senza voti. “Beppe Grillo? Mi ricorda quando giravo la Sicilia con Almirante: trovavamo tutte le piazze piene e poi le urne vuote” ha minimizzato Nello Musumeci, ex missino e aspirante governatore siciliano del Pdl, a proposito del tutto esaurito registrato dal comico genovese in ogni piazza dell’isola. Rosario Crocetta, candidato presidente dell’insolita ammucchiata Pd-Udc, ha affilato la sciabola, mettendo nel mirino Giancarlo Cancelleri, portavoce trentenne del Movimento Cinque Stelle siciliano. “L’azienda presso la quale lavora – ha attaccato l’ex sindaco di Gela – è diretta da un tale Lo Cascio, molto molto, molto amico di quell’ingegner Di Vincenzo, al quale oggi è stato confermato il sequestro di un patrimonio di 400 milioni di euro”.
Manco a dirlo, il datore di lavoro di Cancelleri, ha subito querelato Crocetta per diffamazione. Nel frattempo però la musica è cambiata. Oggi, dalle 8 alle 22, i siciliani andranno alle urne per scegliere il loro nuovo governatore. E i due principali aspiranti eredi di Raffaele Lombardo sul trono più alto di Palazzo d’Orleans hanno teso la mano ai cinque stelle siciliani. Musumeci si è scoperto inaspettatamente simpatizzante del comico genovese .”E’ chiaro – ha spiegato chiudendo la sua campagna elettorale – che Grillo non è l’antipolitica, è la politica: semmai, come noi predichiamo, la buona politica sulla malapolitica”. Anche Crocetta, dopo gli attacchi a Cancelleri, ha strizzando l’occhio agli elettori del Movimento Cinque Stelle: “Biasimare Grillo non è né giusto né utile. Biasimare i suoi elettori ancora peggio”. Poi l’europarlamentare democratico ha lanciato la sua proposta: “Sono fiducioso che tanti grillini sapranno distinguere: un voto al loro partito e una ‘crocetta’ sul nome di un presidente che ha combattuto la mafia e l’illegalità”. Basterebbero i repentini cambi di marcia di Musumeci e Crocetta nei confronti del Movimento Cinque Stelle per raccontare come, dal voto di domenica, potrebbe emergere in Sicilia un’inaspettata sorpresa.
Il tour di Beppe Grillo sull’isola ha letteralmente fatto schizzare in alto la lancetta dei consensi in favore di Giancarlo Cancelleri. Appena sei mesi fa, alle amministrative siciliane, il Movimento Cinque Stelle era riuscito a presentare la propria lista soltanto in tre comuni: Palermo, Sciacca e Caltagirone. In nessun caso però era riuscito a raggiungere lo sbarramento del cinque per cento, utile per eleggere almeno un consigliere comunale. Adesso invece il movimento guidato da Giancarlo Cancelleri sta vivendo un momento entusiasmante: Grillo non ha mai parlato in una piazza con meno di cinque mila spettatori, e la febbre per i cinque stelle sta effettivamente colpendo una grossa fetta di elettorato che fino a due mesi fa non avrebbe mai immaginato di votare per il movimento nato sul web. E’ per questo che sia Musumeci che Crocetta hanno smesso i panni dei “fustigatori del qualunquismo” per aprire le braccia agli elettori di Cancelleri. Il portavoce dei cinque stelle conquista simpatie di giorno in giorno, agevolato anche dalla débacle del certificato elettorale che ha imposto il ritiro dalla competizione a Claudio Fava. La mancanza di un candidato noto che peschi a piene mani nel voto d’opinione ha infatti aperto la strada al Movimento Cinque Stelle: una strada tutta in discesa che a poche ore dal voto appare indecifrabile in termini quantitativi. Il consenso raccolto dai giovani attivisti capitanati di Cancelleri cresce di ora in ora, e molti indecisi potrebbero decidere di segnare il simbolo a cinque stelle soltanto dentro la cabina elettorale. Una variabile che spiega benissimo l’entusiasmo con cui i cinque stelle si preparano allo spoglio.
E mentre Giovanna Marano, candidata presidente di Sel e Idv al posto di Fava, lotta per riportare una componente di sinistra a Palazzo dei Normanni, i bookmakers ufficiali continuano a parlare di un probabile testa a testa tra il candidato del Pdl e quello dell’asse Pd-Udc. Lo stesso Angelino Alfano, orfano della visita elettorale di Silvio Berlusconi, ha pronosticato con cautela uno scontro al fotofinish tra il suo candidato e Rosario Crocetta. Dal canto suo, anche Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud appoggiato da Fli e Mpa, si è detto sicuro di vincere. “Picciotti, con i sondaggi non sbaglio: vinco io con il 33 per cento” ha annunciato l’ex luogotenente di Berlusconi in Sicilia. Una battuta che non è piaciuta a Musumeci, anche lui fiducioso di sbaragliare gli avversari. “Sento profumo di vittoria, nonostante alcuni amici dell’ambiente Mpa stiano facendo chiaramente votare Crocetta abbandonando di fatto Micciché al suo destino”.
Lo spettro dell’inciucio e dell’accordo sotto banco, adesso ha fatto il suo ingresso nell’ultima settimana di campagna elettorale. Oltre al presunto sostegno di Lombardo a Crocetta (che candida nella sua lista anche Beppe Spampinato, fino a settembre assessore al lavoro del governatore imputato per mafia) i rumors raccontano anche di un massiccio voto disgiunto, con l’Udc che abbandonerebbe a sua volta Crocetta per far votare Musumeci. Tutto e il contrario di tutto, come nella migliore tradizione siciliana. Quel che appare certo è che da questo turno elettorale emergerà un voto multi frammentato con nessuna coalizione in grado di raggiungere la maggioranza assoluta. Il risultato sarà un parlamento ingovernabile, proprio nel momento in cui si fa sempre più lunga l’ombra del default. Pochi giorni fa la corte dei conti ha calcolato che entro la fine del 2012 il deficit della Regione Sicilia sfonderà quota sei miliardi di euro. Un dato che dovrebbe consigliare al prossimo presidente di festeggiare con moderazione la vittoria.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... lo/395866/
Fino a poco fa i candidati di Pd/Udc e Pdl lo attaccavano, ora si contendono il suo elettorato tramite il voto disgiunto: Movimento 5 Stelle determinante per l'esito delle urne nell'isola che dalle 8 alle 22 di oggi andrà alle urne per scegliere il successore di Lombardo. Sullo sfondo altri fantasmi: gli inciuci, la probabile ingovernabilità e il default economico certificato dalla Corte dei Conti
di Giuseppe Pipitone | 27 ottobre 2012
Fino a due giorni fa lo vedevano come fumo negli occhi: populista, qualunquista, violento. Ma soprattutto senza voti. “Beppe Grillo? Mi ricorda quando giravo la Sicilia con Almirante: trovavamo tutte le piazze piene e poi le urne vuote” ha minimizzato Nello Musumeci, ex missino e aspirante governatore siciliano del Pdl, a proposito del tutto esaurito registrato dal comico genovese in ogni piazza dell’isola. Rosario Crocetta, candidato presidente dell’insolita ammucchiata Pd-Udc, ha affilato la sciabola, mettendo nel mirino Giancarlo Cancelleri, portavoce trentenne del Movimento Cinque Stelle siciliano. “L’azienda presso la quale lavora – ha attaccato l’ex sindaco di Gela – è diretta da un tale Lo Cascio, molto molto, molto amico di quell’ingegner Di Vincenzo, al quale oggi è stato confermato il sequestro di un patrimonio di 400 milioni di euro”.
Manco a dirlo, il datore di lavoro di Cancelleri, ha subito querelato Crocetta per diffamazione. Nel frattempo però la musica è cambiata. Oggi, dalle 8 alle 22, i siciliani andranno alle urne per scegliere il loro nuovo governatore. E i due principali aspiranti eredi di Raffaele Lombardo sul trono più alto di Palazzo d’Orleans hanno teso la mano ai cinque stelle siciliani. Musumeci si è scoperto inaspettatamente simpatizzante del comico genovese .”E’ chiaro – ha spiegato chiudendo la sua campagna elettorale – che Grillo non è l’antipolitica, è la politica: semmai, come noi predichiamo, la buona politica sulla malapolitica”. Anche Crocetta, dopo gli attacchi a Cancelleri, ha strizzando l’occhio agli elettori del Movimento Cinque Stelle: “Biasimare Grillo non è né giusto né utile. Biasimare i suoi elettori ancora peggio”. Poi l’europarlamentare democratico ha lanciato la sua proposta: “Sono fiducioso che tanti grillini sapranno distinguere: un voto al loro partito e una ‘crocetta’ sul nome di un presidente che ha combattuto la mafia e l’illegalità”. Basterebbero i repentini cambi di marcia di Musumeci e Crocetta nei confronti del Movimento Cinque Stelle per raccontare come, dal voto di domenica, potrebbe emergere in Sicilia un’inaspettata sorpresa.
Il tour di Beppe Grillo sull’isola ha letteralmente fatto schizzare in alto la lancetta dei consensi in favore di Giancarlo Cancelleri. Appena sei mesi fa, alle amministrative siciliane, il Movimento Cinque Stelle era riuscito a presentare la propria lista soltanto in tre comuni: Palermo, Sciacca e Caltagirone. In nessun caso però era riuscito a raggiungere lo sbarramento del cinque per cento, utile per eleggere almeno un consigliere comunale. Adesso invece il movimento guidato da Giancarlo Cancelleri sta vivendo un momento entusiasmante: Grillo non ha mai parlato in una piazza con meno di cinque mila spettatori, e la febbre per i cinque stelle sta effettivamente colpendo una grossa fetta di elettorato che fino a due mesi fa non avrebbe mai immaginato di votare per il movimento nato sul web. E’ per questo che sia Musumeci che Crocetta hanno smesso i panni dei “fustigatori del qualunquismo” per aprire le braccia agli elettori di Cancelleri. Il portavoce dei cinque stelle conquista simpatie di giorno in giorno, agevolato anche dalla débacle del certificato elettorale che ha imposto il ritiro dalla competizione a Claudio Fava. La mancanza di un candidato noto che peschi a piene mani nel voto d’opinione ha infatti aperto la strada al Movimento Cinque Stelle: una strada tutta in discesa che a poche ore dal voto appare indecifrabile in termini quantitativi. Il consenso raccolto dai giovani attivisti capitanati di Cancelleri cresce di ora in ora, e molti indecisi potrebbero decidere di segnare il simbolo a cinque stelle soltanto dentro la cabina elettorale. Una variabile che spiega benissimo l’entusiasmo con cui i cinque stelle si preparano allo spoglio.
E mentre Giovanna Marano, candidata presidente di Sel e Idv al posto di Fava, lotta per riportare una componente di sinistra a Palazzo dei Normanni, i bookmakers ufficiali continuano a parlare di un probabile testa a testa tra il candidato del Pdl e quello dell’asse Pd-Udc. Lo stesso Angelino Alfano, orfano della visita elettorale di Silvio Berlusconi, ha pronosticato con cautela uno scontro al fotofinish tra il suo candidato e Rosario Crocetta. Dal canto suo, anche Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud appoggiato da Fli e Mpa, si è detto sicuro di vincere. “Picciotti, con i sondaggi non sbaglio: vinco io con il 33 per cento” ha annunciato l’ex luogotenente di Berlusconi in Sicilia. Una battuta che non è piaciuta a Musumeci, anche lui fiducioso di sbaragliare gli avversari. “Sento profumo di vittoria, nonostante alcuni amici dell’ambiente Mpa stiano facendo chiaramente votare Crocetta abbandonando di fatto Micciché al suo destino”.
Lo spettro dell’inciucio e dell’accordo sotto banco, adesso ha fatto il suo ingresso nell’ultima settimana di campagna elettorale. Oltre al presunto sostegno di Lombardo a Crocetta (che candida nella sua lista anche Beppe Spampinato, fino a settembre assessore al lavoro del governatore imputato per mafia) i rumors raccontano anche di un massiccio voto disgiunto, con l’Udc che abbandonerebbe a sua volta Crocetta per far votare Musumeci. Tutto e il contrario di tutto, come nella migliore tradizione siciliana. Quel che appare certo è che da questo turno elettorale emergerà un voto multi frammentato con nessuna coalizione in grado di raggiungere la maggioranza assoluta. Il risultato sarà un parlamento ingovernabile, proprio nel momento in cui si fa sempre più lunga l’ombra del default. Pochi giorni fa la corte dei conti ha calcolato che entro la fine del 2012 il deficit della Regione Sicilia sfonderà quota sei miliardi di euro. Un dato che dovrebbe consigliare al prossimo presidente di festeggiare con moderazione la vittoria.
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Re: From Sicily with love
Affluenza in calo alle 12 ha votato poco più dell’11 per cento
Meno elettori rispetto alle Regionali del 2006, pochi di più rispetto alle ultime elezioni del 2008, in cui però si è votato per due giorni e in contemporanea anche per le Politiche. Alle 12, alla prima rilevazione sull’affluenza, nei 390 comuni siciliani nei quali oggi si vota per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale, si e’ recato alle urne l’11,31%, pari a 525.588 elettori. Alla stessa ora, nella precedente analoga tornata elettorale, nel 2006, aveva votato il 13,75%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 14,94%. Elettori in aumento invece rispetto al 2008, quando si votò però anche il lunedi’ e in contemporanea alla Camera e al Senato, alle urne era andato il 10,16%.
Il Comune con la percentuale di affluenza piu’ alta e’ San Gregorio di Catania (Ct) con il 21,39%, quello con la piu’ bassa, invece, Mirabella Imbaccari (Ct) con il 4,09%. La Provincia con la percentuale di affluenza piu’ alta e’ Catania, con il 13,51%, quella con la piu’ bassa Agrigento con l’8,19%.
Le urne resteranno aperte solo oggi fino alle 22;
lo spoglio delle schede iniziera’ domani alle 8.
Il prossimo rilevamento dell’affluenza al voto e’ fissato per le 19.
I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale, al quale sono trasmessi dalle nove prefetture.
http://sicilia-al-voto.blogautore.repub ... per-cento/
*******************************************
un'affluenza...imbarazzante.
e ci mancava solo la notte a seggi "vuoti..."
io mi chiedo come sia possibile che in Francia sanno chi è il presidente un'ora dopo la chiusura dei seggi...e qui da noi ci vuole una giornata intera.
Meno elettori rispetto alle Regionali del 2006, pochi di più rispetto alle ultime elezioni del 2008, in cui però si è votato per due giorni e in contemporanea anche per le Politiche. Alle 12, alla prima rilevazione sull’affluenza, nei 390 comuni siciliani nei quali oggi si vota per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale, si e’ recato alle urne l’11,31%, pari a 525.588 elettori. Alla stessa ora, nella precedente analoga tornata elettorale, nel 2006, aveva votato il 13,75%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 14,94%. Elettori in aumento invece rispetto al 2008, quando si votò però anche il lunedi’ e in contemporanea alla Camera e al Senato, alle urne era andato il 10,16%.
Il Comune con la percentuale di affluenza piu’ alta e’ San Gregorio di Catania (Ct) con il 21,39%, quello con la piu’ bassa, invece, Mirabella Imbaccari (Ct) con il 4,09%. La Provincia con la percentuale di affluenza piu’ alta e’ Catania, con il 13,51%, quella con la piu’ bassa Agrigento con l’8,19%.
Le urne resteranno aperte solo oggi fino alle 22;
lo spoglio delle schede iniziera’ domani alle 8.
Il prossimo rilevamento dell’affluenza al voto e’ fissato per le 19.
I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale, al quale sono trasmessi dalle nove prefetture.
http://sicilia-al-voto.blogautore.repub ... per-cento/
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un'affluenza...imbarazzante.
e ci mancava solo la notte a seggi "vuoti..."
io mi chiedo come sia possibile che in Francia sanno chi è il presidente un'ora dopo la chiusura dei seggi...e qui da noi ci vuole una giornata intera.
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Re: From Sicily with love
domenica 28 ottobre 2012
Sicilia 2012: ecco le ultime corse clandestine del Mondiale di Formula 1!
A sorpresa (ma graditissimi)
ci sono arrivati i risultati dell'ultimo Gran Premio di Formula 1 svolto sul circuito Siciliano.
Come ben sapete, non ci sono rilevazioni da ben due settimane e l'asfalto siculo ribalta spesso i valori teorici.
Perciò prendete questi risultati con le pinze.
Di certo i km percorsi sono molto diversi da quelli osservati ben 14 giorni fa.
La Red Bull, a causa del netto aumento delle performance della Force India, passa dalla prima alla terza posizione.
La Force India, del proprietario Ligure,
è in fase di crescita esponenziale ma probabilmente non riuscirà a superare la Ferrari sul rettilineo Finale.
Buon risultato della Williams mentre la Toro Rosso, dopo il cambio di pilota, fatica a percorrere i 10 km.
Ferrari 25 km
Force india 22 km
Red bull 18 km
Williams 16 km
Toro rosso 8 km
Altri 11 km
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/1 ... corse.html
*********************************
vabbè...per quel che vale eh.
gli vorrebbe fatto presente che "red bull" e "toro rosso"...sono la stessa cosa
e che quindi ci vorrebbe un po' più di fantasia nello scegliere i nomi.
Sicilia 2012: ecco le ultime corse clandestine del Mondiale di Formula 1!
A sorpresa (ma graditissimi)
ci sono arrivati i risultati dell'ultimo Gran Premio di Formula 1 svolto sul circuito Siciliano.
Come ben sapete, non ci sono rilevazioni da ben due settimane e l'asfalto siculo ribalta spesso i valori teorici.
Perciò prendete questi risultati con le pinze.
Di certo i km percorsi sono molto diversi da quelli osservati ben 14 giorni fa.
La Red Bull, a causa del netto aumento delle performance della Force India, passa dalla prima alla terza posizione.
La Force India, del proprietario Ligure,
è in fase di crescita esponenziale ma probabilmente non riuscirà a superare la Ferrari sul rettilineo Finale.
Buon risultato della Williams mentre la Toro Rosso, dopo il cambio di pilota, fatica a percorrere i 10 km.
Ferrari 25 km
Force india 22 km
Red bull 18 km
Williams 16 km
Toro rosso 8 km
Altri 11 km
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/1 ... corse.html
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gli vorrebbe fatto presente che "red bull" e "toro rosso"...sono la stessa cosa
e che quindi ci vorrebbe un po' più di fantasia nello scegliere i nomi.
Re: From Sicily with love
affluenza "alta" su catania e paesi limitrofi vuol dire colpaccio di musumeci
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Re: From Sicily with love
Amadeus ha scritto:affluenza "alta" su catania e paesi limitrofi vuol dire colpaccio di musumeci
aspetta...
Re: From Sicily with love
Grillo voti ne prenderà parecchi , ho visto grande fermento.
dati i numeri esigui dell'affluenza PD e Pdl mi sa che 'sto giro acchiappano mosche.
dati i numeri esigui dell'affluenza PD e Pdl mi sa che 'sto giro acchiappano mosche.
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Re: From Sicily with love
ORE 22. Il primo exit poll in Sicilia su Palermo: Cancelleri, M5S 27,46%; Musumeci 23,35; Crocetta 21,40%; Miccichè 14,24; Marano (Sel+IdV) 9,76%. La fonte è il sito Palermo Report.
continua su: http://www.fanpage.it/elezioni-regional ... z2AdC6CwNd
http://www.fanpage.it
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http://www.fanpage.it
Re: From Sicily with love
livesicilia
PALERMO - Se gli exit poll verranno confermati dai dati reali, la Sicilia si prepara a una rivoluzione. Il candidato che avrebbe ottenuto il maggior numero di preferenze nella città di Palermo, dove sono state compiute le rilevazioni, infatti, sarebbe Giancarlo Cancelleri, del Movimento cinque stelle. Un risultato inaspettato, specie dopo i sondaggi diffusi nei giorni scorsi, che vedevano, semmai, una sorta di duello tra il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello di Pd e Udc Rosario Crocetta. Secondo gli exit poll, invece, frutto delle rilevazioni operate da Palermoreport.it e diffusi in diretta su Trm, Cancelleri sarebbe avanti col 27,46%, seguito dall'esponente de La Destra, indietro col 23,35%, solo al terzo posto l'europarlamentare gelese sol 21,40%. Molto staccato, invece, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo polo), che avrebbe ottenuto il 14,24% delle preferenze, precedendo l'ultimo dei "big", ovvero Giovanna Marano, candidata di Sel e Idv, ferma al 9,76%.
Tutti sotto l'1%, invece, gli altri candidati. Nell'ordine Gaspare Sturzo di "Italiani liberi e forti" (0,9%), Cateno De Luca di Rivoluzione siciliana, Giacomo Di Leo del Partito comunista dei lavoratori e Lucia Pinsone del "Voi" (0,8%), a chiudere Mariano Ferro del Movimento dei Forconi con lo 0,49%.
E clamorosi sarebbero anche i risultati delle singole liste. Il Movimento cinque stelle, infatti, ottiene il 26,42% delle preferenze. Tra i partiti a sostegno di Musumeci, invece, crolla il Pdl al 10,88%, tiene bene il Cantiere popolare all'8,48%, mentre resterebbe fuori dalla distribuzione dei seggi la lista "Musumeci presidente", ferma al 4,72% e quella dell'Alleanza di centro di Pionati (0,8%). Grandi sorprese anche nello schieramento a sostegno di Rosario Crocetta. Stando agli exit poll, infatti, l'Udc rimarrebbe addirittura fuori dall'Ars, col 4,72% così come la lista "Crocetta presidente" (ferma al 4,8%). E clamorosa sarebbe il risultato del Partito dei siciliani, che si terrebbe molto lontano dal 5% (fermo al 2,48%). Sarebbe buono invece il risultato di Grande Sud (8,63%). Sotto il 5% invece Futuro e Libertà-Mps (3,4%) e "Piazza pulita" (0,32%). Fuori dall'Ars, stando ai risultati degli exit pool palermitani, anche l'Italia dei valori, che si ferma al 3,76%, mentre otterrebbe una rappresentanza all'Assemblea la lista "Federazione della sinistra-Sel-Verdi" col 6,31%). Lontane dall 5% tutte le altre liste: "Lista Sturzo presidente" (1,04%), Rivoluzione siciliana, Voi, e Partito comunista dei lavoratori (0,8%), Popolo dei Forconi (0,48%). L'exit poll è il frutto di 1250 dichiarazioni di voto. Ha un margine d'errore del 3%.
Ultima modifica: 29 Ottobre ore 00:04
PALERMO - Se gli exit poll verranno confermati dai dati reali, la Sicilia si prepara a una rivoluzione. Il candidato che avrebbe ottenuto il maggior numero di preferenze nella città di Palermo, dove sono state compiute le rilevazioni, infatti, sarebbe Giancarlo Cancelleri, del Movimento cinque stelle. Un risultato inaspettato, specie dopo i sondaggi diffusi nei giorni scorsi, che vedevano, semmai, una sorta di duello tra il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello di Pd e Udc Rosario Crocetta. Secondo gli exit poll, invece, frutto delle rilevazioni operate da Palermoreport.it e diffusi in diretta su Trm, Cancelleri sarebbe avanti col 27,46%, seguito dall'esponente de La Destra, indietro col 23,35%, solo al terzo posto l'europarlamentare gelese sol 21,40%. Molto staccato, invece, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo polo), che avrebbe ottenuto il 14,24% delle preferenze, precedendo l'ultimo dei "big", ovvero Giovanna Marano, candidata di Sel e Idv, ferma al 9,76%.
Tutti sotto l'1%, invece, gli altri candidati. Nell'ordine Gaspare Sturzo di "Italiani liberi e forti" (0,9%), Cateno De Luca di Rivoluzione siciliana, Giacomo Di Leo del Partito comunista dei lavoratori e Lucia Pinsone del "Voi" (0,8%), a chiudere Mariano Ferro del Movimento dei Forconi con lo 0,49%.
E clamorosi sarebbero anche i risultati delle singole liste. Il Movimento cinque stelle, infatti, ottiene il 26,42% delle preferenze. Tra i partiti a sostegno di Musumeci, invece, crolla il Pdl al 10,88%, tiene bene il Cantiere popolare all'8,48%, mentre resterebbe fuori dalla distribuzione dei seggi la lista "Musumeci presidente", ferma al 4,72% e quella dell'Alleanza di centro di Pionati (0,8%). Grandi sorprese anche nello schieramento a sostegno di Rosario Crocetta. Stando agli exit poll, infatti, l'Udc rimarrebbe addirittura fuori dall'Ars, col 4,72% così come la lista "Crocetta presidente" (ferma al 4,8%). E clamorosa sarebbe il risultato del Partito dei siciliani, che si terrebbe molto lontano dal 5% (fermo al 2,48%). Sarebbe buono invece il risultato di Grande Sud (8,63%). Sotto il 5% invece Futuro e Libertà-Mps (3,4%) e "Piazza pulita" (0,32%). Fuori dall'Ars, stando ai risultati degli exit pool palermitani, anche l'Italia dei valori, che si ferma al 3,76%, mentre otterrebbe una rappresentanza all'Assemblea la lista "Federazione della sinistra-Sel-Verdi" col 6,31%). Lontane dall 5% tutte le altre liste: "Lista Sturzo presidente" (1,04%), Rivoluzione siciliana, Voi, e Partito comunista dei lavoratori (0,8%), Popolo dei Forconi (0,48%). L'exit poll è il frutto di 1250 dichiarazioni di voto. Ha un margine d'errore del 3%.
Ultima modifica: 29 Ottobre ore 00:04
Re: From Sicily with love
lunedì 29 ottobre 2012 7.22
(AGI) Palermo - E' stata del 47,42% l'affluenza alle urne per le elezioni regionali in Sicilia. Il dato definitivo rilevato a chiusura dei seggi ieri sera alle ore 22 indica un astensionismo che non ha precedenti nella storia dell'autonomia. Hanno votato 2.203.885 elettori, meno della meta' degli aventi diritto. Nel 2008, quando si voto' anche di lunedi' e in contemporanea con le politiche, la partecipazione era stata del 66,68% e nel 2006, quando come in questa occasione i seggi erano rimasti aperti solo la domenica votarono il 59,16% dei siciliani e nel 2001 il 63,47% .
(AGI) Palermo - E' stata del 47,42% l'affluenza alle urne per le elezioni regionali in Sicilia. Il dato definitivo rilevato a chiusura dei seggi ieri sera alle ore 22 indica un astensionismo che non ha precedenti nella storia dell'autonomia. Hanno votato 2.203.885 elettori, meno della meta' degli aventi diritto. Nel 2008, quando si voto' anche di lunedi' e in contemporanea con le politiche, la partecipazione era stata del 66,68% e nel 2006, quando come in questa occasione i seggi erano rimasti aperti solo la domenica votarono il 59,16% dei siciliani e nel 2001 il 63,47% .
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Re: From Sicily with love
Elezioni Sicilia, astensione record: solo il 47% al voto. “M5S in testa a Palermo”
Mai così basso il numero di elettori andati alle urne. Nel 2008 aveva superato il 66%, in abbinata alle politiche e con un giorno in più per recarsi ai seggi. In provincia di Messina la partecipazione più alta. Secondo i primi exit poll il candidato del movimento di Grillo, Massimo Cancelleri, sarebbe oltre il 27% nel capoluogo di regione
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 28 ottobre 2012Commenti (89)
E’ record di astensione in Sicilia. Alla chiusura dei seggi, alle 22, per le elezioni regionali ha votato il 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori. Questa mattina alle 8 sono iniziate le operazioni di scrutinio e l’elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali.
Nel 2008 (quando si votò anche di lunedì, in concomitanza con le politiche), l’affluenza era stata del 66,68%. Ma anche in precedenti consultazioni limitate alla sola domenica, si sono sempre registrate percentuali di votanti nettamente superiori al 50%, come nel 2001, quando votò il 63,47% degli aventi diritto. L’astensione, insomma, oltre a essere di gran lunga il primo partito dell’isola, ha superato le aspettative della vigilia. L’affluenza più alta si è avuta nel comune di Maniace (Catania), al 77,76%, la più bassa ad Acquaviva Platani (Caltanissetta) con il 20,68%. La Provincia con la partecipazione più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Nella città di Palermo, secondo gli exit poll diffusi in serata da Palermoreport.it, il Movimento Cinque stelle è in testa con oltre il 25% dei voti. Il candidato del movimento ispirato da Beppe Grillo Giancarlo Cancelleri avrebbe il 27,46% dei consensi, un risultato – se confermato – oltre ogni attesa.
Sempre a Palermo, Pdl e Pd sarebbero tracollati intorno al 10%. Nello Musumeci, candidato del partito berlusconiano, sarebbe al 23,25% contando anche i voti della sua lista personale e di Cantiere popolare. Rosario Crocetta arriverebbe al 21,4 sommando al voto per i democratici quelli di Udc e Api.
Sempre secondo gli exit poll di Palermoreport, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo polo) a Palermo e provincia avrebbe ottenuto il 14,24% delle preferenze, precedendo Giovanna Marano, candidata di Sel e Idv, ferma al 9,76%. Tutti sotto l’1% gli altri candidati.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... to/396226/
Mai così basso il numero di elettori andati alle urne. Nel 2008 aveva superato il 66%, in abbinata alle politiche e con un giorno in più per recarsi ai seggi. In provincia di Messina la partecipazione più alta. Secondo i primi exit poll il candidato del movimento di Grillo, Massimo Cancelleri, sarebbe oltre il 27% nel capoluogo di regione
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 28 ottobre 2012Commenti (89)
E’ record di astensione in Sicilia. Alla chiusura dei seggi, alle 22, per le elezioni regionali ha votato il 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori. Questa mattina alle 8 sono iniziate le operazioni di scrutinio e l’elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali.
Nel 2008 (quando si votò anche di lunedì, in concomitanza con le politiche), l’affluenza era stata del 66,68%. Ma anche in precedenti consultazioni limitate alla sola domenica, si sono sempre registrate percentuali di votanti nettamente superiori al 50%, come nel 2001, quando votò il 63,47% degli aventi diritto. L’astensione, insomma, oltre a essere di gran lunga il primo partito dell’isola, ha superato le aspettative della vigilia. L’affluenza più alta si è avuta nel comune di Maniace (Catania), al 77,76%, la più bassa ad Acquaviva Platani (Caltanissetta) con il 20,68%. La Provincia con la partecipazione più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Nella città di Palermo, secondo gli exit poll diffusi in serata da Palermoreport.it, il Movimento Cinque stelle è in testa con oltre il 25% dei voti. Il candidato del movimento ispirato da Beppe Grillo Giancarlo Cancelleri avrebbe il 27,46% dei consensi, un risultato – se confermato – oltre ogni attesa.
Sempre a Palermo, Pdl e Pd sarebbero tracollati intorno al 10%. Nello Musumeci, candidato del partito berlusconiano, sarebbe al 23,25% contando anche i voti della sua lista personale e di Cantiere popolare. Rosario Crocetta arriverebbe al 21,4 sommando al voto per i democratici quelli di Udc e Api.
Sempre secondo gli exit poll di Palermoreport, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo polo) a Palermo e provincia avrebbe ottenuto il 14,24% delle preferenze, precedendo Giovanna Marano, candidata di Sel e Idv, ferma al 9,76%. Tutti sotto l’1% gli altri candidati.
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