Come se ne viene fuori ?

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shiloh
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da shiloh »

iospero ha scritto:La Sicilia non è tutta l'Italia, Casini dovrebbe ricordarsi che ha messo le mani sul fuoco per Cuffaro,
dopodichè sia in Sicilia sia a livello nazionale c'è poco da pensare a grandi alleanze, in qualsiasi caso
" 5 Stelle " sarà il cane da guardia di qualsiasi governo e di qualsiasi maggioranza, se i partiti non hanno capito le ragioni dell'astensionismo e della vittoria di 5 Stelle non vanno lontano.
Grillo nel suo intervento ha fra l'altro detto che ai cittadini sarà data la democrazia diretta con i referendum senza quorum e le proposte di legge di iniziativa popolare da mettere all'ordine del giorno del Parlamento entro tempi certi.

Credo quindi che gli inciuci auspicati da qualcuno non troveranno porte aperte, Crocetta governerà senza fare alleanze o coalizioni e facendo un programma che abbia l'approvazione di 5 Stelle e di chi
vuole mettere da parte i vecchi schemi di partito

ottima osservazione,che ovviamente condivido.
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Dovrebbero essere grati a questo movimento 5 stelle.Motivo nelle altre nazioni è aumentato i partiti fascisti ecc....
Questo buco lo ha riempito Grillo.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

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I giorni della follia – 2


Le conseguenze del voto siciliano di ieri si riverberano sulla politica italiana.


Elezioni Sicilia, i sondaggisti temono: “A rischio 8 milioni di voti alle politiche”

Da Mannheimer a Piepoli, passando per Weber di Swg, tutti sono d'accordo: le prossime elezioni nazionali saranno un bagno di sangue per i partiti tradizionali. Solo il Movimento 5 stelle potrà avvantaggiarsi e rischia di andare ben oltre il 21% di cui è accreditato ora, soprattutto laddove gli scandali sono stati più evidenti. Ma il primo partito sarà quello dell'astensione. Weber: "Andranno a votare 6-8 milioni di persone in meno"


di Davide Vecchi | 30 ottobre 2012Commenti (123)

Non andare a votare è stata considerata l’unica alternativa a Beppe Grillo. Oggi in Sicilia domani nel resto d’Italia, il partito dell’astensionismo che ha conquistato l’isola si sposterà nel resto della Penisola avanzando con sempre maggior impeto.

Un uragano, alimentato dall’incapacità di rinnovarsi dei partiti tradizionali e dallo ‘spread’, ormai inaccettabile, tra la realtà in cui sono costretti i cittadini e quella (di privilegi) dei politici.

La lettura mette d’accordo la maggior parte dei sondaggisti. Da Nicola Piepoli a Roberto Weber di Swg.

“Non c’è stato il rinnovamento politico che i cittadini auspicavano e quindi hanno risposto con gli strumenti a loro disposizione”, commenta Renato Mannheimer.(PG Peppone Tafazzi-Bersani quando viene intervistato in materia protesta vivamente. Io ho cambiato il 40 % dei funzionari del Piddì. Quando gli chiedono "come e dove", risponde sempre : <<In periferia>> -ndt)


“Il segnale è molto importante, c’è stato un forte incremento anche rispetto alle precedenti elezioni siciliane e si sono raggiunti limiti prima mai neanche immaginati”, conclude il presidente dell’Ispo (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione). La conseguenza “preoccupante – spiega invece Weber – è che da domani chi governerà la Sicilia lo farà rappresentando solo una parte minima dei governati e accadrà così anche nel Lazio e in Lombardia nei prossimi mesi, fino alle politiche”. Perché “è chiaro che Grillo a Roma porterà 130 parlamentari almeno”, aggiunge. E l’unico sfidante del Movimento 5 Stelle sarà l’astensionismo.

IN ALCUNI PAESI della Sicilia ha votato il 20% degli aventi diritto. Ad Acquaviva Platani, in provincia di Caltanissetta, hanno scelto il loro candidato solo 600 persone su 3100. A Riesi quattro mila su 14mila. Complessivamente ha votato il 47,43% dei siciliani contro il 66,68% di affluenza del 2008. “Alle politiche su dato nazionale si perderanno dagli otto ai sei milioni di voti”, analizza Weber. “Ci potrà essere un soprassalto se i partiti cosiddetti tradizionali sapranno leggere con obiettività e realismo il dato siciliano, ma se nel 2006 hanno votato 38 milioni di italiani, 36 due anni dopo, alle prossime politiche andranno alle urne in 30 milioni”. Anche perché, prosegue Weber, il movimento di Grillo ha conquistato voti da tutte le parti: “Sia dal centrosinistra sia dal centrodestra; il malessere è alto, altissimo”. Analisi ancora più pessimista, se possibile, è quella che tratteggia Nicola Piepoli. “Siamo all’anarchismo. Il fenomeno è molto superiore alle aspettative. Io prevedevo Grillo a livello nazionale al 15% ma con il risultato siciliano possiamo dire che andrà oltre il 22% previsto”.

Il voto di domenica conferma i sondaggi ottimistici delle ultime settimane per il M5S e anzi supera le previsioni. “Grillo e astensione, astensione e Grillo: le due cose andranno insieme”, aggiunge Weber che prevede un risultato pesantissimo “nel Lazio in particolare, dove il malcostume e la politica hanno profondamente deluso: tra la vita dei politici e quella degli elettori c’è una sorta di spread, che in questi mesi ha superato ogni limite accettabile” . Lo spread tra eletti ed elettori non è fra l’altro limitata a un solo partito, spiegano i sondaggisti interpellati, ma tutti indistintamente “sono considerati responsabili della situazione”. Quindi il Pdl, con Silvio Berlusconi e Ruby, Scajola e la casa vista Colosseo a sua insaputa, fino a Re-nata Polverini e Batman Fiorito. Il Pd, con Filippo Penati e le ville di Luigi Lusi. Fli, con la casa di Montecarlo e la Lega con i soldi in Tanzania di Francesco Belsito. “Non capisco come facciano i partiti a non capirlo”, conclude Weber. Inoltre “tutti cercano di riunire i moderati, ma i moderati non ci sono più, non crescono, non si spostano e soprattutto non si riconoscono più in nessun partito”. E comunque, scherza Piepoli, “vince sempre chi non si astiene quindi vince e vincerà Grillo”.

da Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2012
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Sicilia, Renzi: “Numeri voti Pd bassino. Errore stappare bottiglie di champagne”

Il sindaco di Firenze commenta così i risultati elettorali:"Il Pd, ha preso in termini assoluti meno voti della volta scorsa. Questo è un campanello d’allarme... dobbiamo allargare le maglie della partecipazione, coinvolgere più gente, considerando che il voto si è molto frammentato e considerando l’alto astensionismo”


“Abbiamo vinto. Cose da pazzi…”. Pierluigi Bersani ha commentato con un sorriso la vittoria di Rosario Crocetta, candidato Pd-Udc, ma manco a dirlo lo sfidante del segretario dei Democratici alle primarie non è in sintonia. “Chi oggi gridasse al trionfo e stappasse bottiglie di champagne commetterebbe un errore” dice da Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Matteo Renzi. “Ci sono due dati su cui il centrosinistra deve riflettere abbiamo vinto, però c’è stata una astensione strabiliante che supera la maggioranza assoluta. Il secondo dato è il risultato molto positivo del Movimento 5 Stelle. E’ inutile far finta di niente, ha ottenuto un risultato decisamente superiore alle attese e finché noi non faremo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il dimezzamento del numero dei parlamentari, l’eliminazione di ogni tipo di privilegio, a partire da tutti i vitalizi, anche in Regione, finché non faremo questo non avremo la possibilità di ridurre il peso e l’importanza di Grillo. “Il Pd, ha preso in termini assoluti – ragiona – meno voti della volta scorsa. Questo è un campanello d’allarme. Pur avendo vinto, il numero assoluto di voti che abbiamo preso è decisamente bassino e questo ci porta a fare una riflessione sul fatto che dobbiamo allargare le maglie della partecipazione, coinvolgere più gente, considerando che il voto si è molto frammentato e considerando l’alto astensionismo”.

Secondo Renzi, a differenza di quanti pensano che la Sicilia sia lo specchio di come voterebbe l’Italia se ci fossero ora le elezioni politiche, è “difficile dire se queste caratteristiche si ripeteranno alle elezioni politiche. In ogni caso sono caratteristiche non positive per chi crede nella partecipazione”. In questo quadro “le primarie nazionali possono aiutare a valorizzare la partecipazione: io sarò in Sicilia da sabato a lunedì. Io non credo che la Sicilia possa rappresentare un modello; non estrapolerei ciò che è accaduto in Sicilia per farne un paradigma nazionale. Non credevo questo quando il Pd stava con il governo Lombardo dopo averlo contestato alle elezioni. Ricordiamo tutti che la volta scorsa la Finocchiaro era candidata contro Lombardo, e poi, dopo un paio di anni, il Pd passò in maggioranza. Insomma, la Sicilia è una regione meravigliosa che ha tanto da dare all’Italia; ma è anche una regione particolare dal punto di vista delle alleanze politiche”. Per il primo cittadino fiorentino “sarebbe bello avere due contendenti, la destra e la sinistra, che si contendono il paese”. E sul prossimo presidente della regione Renzi dà un giudizio positivo: “Una parte importante del centrosinistra ha tirato un bel sospiro di sollievo e ha la possibilità, finalmente, di vedere un ex sindaco come Crocetta, persona molto seria ed amministratore solido, a governare la regione. A lui faccio un abbraccio e gli mando i migliori auguri di buon lavoro”; per Renzi “il centrosinistra con Crocetta ha vinto le elezioni e questo è un fatto decisamente positivo. Il nuovo presidente della Sicilia sarà Crocetta e chi lo negasse commetterebbe un errore, anche pensando a come si era andati a letto con le previsioni degli exit poll, abbastanza discutibili, della sera precedente”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ne/398314/

***

Ho digitato su Google :

Il tour di Matteo Renzi, per verificare il contributo del sindaco di Firenze alla campagna elettorale del Pd.

Nelle prime 12 pagine, nulla, poi mi sono stufato.

Non sa nuotare e quindi trasbordando sull'isola con il traghetto era svilente>???>


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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Il Paese allo sbando – 101
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La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 36

I giorni della follia – 3



Credere alla Befana è certamente bello, significa avere 3-4 anni al massimo, perché oggi a 5 già non ci crede più nessuno. Oggi i bambini sono più svegli del bel tempo che fu. Non sono come il sottoscritto che a cinque anni era fortemente dubbioso, ma nello stesso tempo, egoisticamente sperava che fosse vero per ricevere i regali.

Capita però oggi, nelle ore di grande confusione e di follia, di incontrare un adulto che alla Befana ci crede veramente ancora oggi.

Che bello.

Che bello poter vivere in quel mondo di fantasia dove tutto è possibile, dove le pareti delle case possono essere di marzapane come nella fiaba di Hansel e Gretel, oppure si può viaggiare senza problema alcuno su di una palla di cannone come il barone di Munchausen,... senza bisogno di fare la coda per accapparrarsi un biglietto di un volo Alitalia senza poi sentire l’altoparlante che annuncia che il volo AZ 315 per Palemmo è stato annullato.

Eppure, beato lui, Nicola Vendola, a 54 anni suonati, alla Befana ci crede ancora oggi.

Oggi ci ha sorpreso, non poco, ancora una volta il governatore della Puglia che crede alle minchiate di PG Peppone Tafazzi-Bersani segretario del partito dei defunti.

E’ più facile per Vendola credere alla Befana, la cara vecchietta in Spe, Servizio permanente effettivo, che gira per le case dei merli italiani nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio ogni anno, malgrado abbia superato da tempo il tempo attivo nel mondo del lavoro imposto da madama Fornero, che alla realtà italiana.

****

Vendola: «Prodi al Quirinale
Renzi idrolitina in acqua morta»



30 ottobre 2012

«Stiamo facendo le primarie del centrosinistra, mi pare che Bersani abbia scelto Vendola». Così Nichi Vendola ha risposto, in un videoforum sul Corriere, alla domanda se Pier Luigi Bersani abbia scelto come alleato lui o Pier Ferdinando Casini. «Bersani sa che non ho nessuna idiosincrasia verso Casini», ha assicurato il leader di Sel, «ma credo che Pier Ferdinando Casini difficilmente riesca a essere della commedia». Per Vendola, «Casini non ha una grande apertura verso temi come il testamento biologico, la fecondazione assistita - insiste il leader di Sel - ha mostrato una greve incultura, una chiusura, sulle coppie di fatto, i matrimoni gay, questioni su cui nel mondo cattolico Martini ha ragionato con delicatezza, mentre in politica conta
solo l'interesse personalistico. Oggi è tempo di discutere senza tabù e pregiudizi dei temi etici, a partire dal tema di restituire laicità allo Stato».

«Se non rispondiamo alla domanda 'che Italia vogliamo?' il giochino delle alleanze è ammalato di politicismo», ha assicurato Vendola. «Io non ho veti di tipo personale su nessuno, faccio un ragionamento su ciò che occorre all'Italia: investire sulla scuola pubblica i fondi che arriverebbero dalla cancellazione dell'investimento sugli F35», ha spiegato. Il leader di Sel ha poi invitato Antonio Di Pietro a decidere cosa fare. «Penso che Di Pietro debba fare una scelta, debba capire fino in fondo che il populismo è un veleno, una semina a destra», ha sottolineato, «adesso al popolo di centrosinistra, di cui l'Idv fa parte, compete mettere in campo una proposta seria di governo del Paese».

Poi, Vendola parla di Renzi: «Non può fare carta straccia della Carta d'intenti» sottoscritta da tutti i candidati del centrosinistra alle primarie e, «se lo fa, liberi tutti». Secondo il leader di Sel le «primarie del Pdl sono una cattiva notizia per Renzi, non per me», e ancora contro il sindaco di Firenze dice: «È uno strano rivoluzionario, piace a tutti i poteri forti, da cui viene coccolato. È la scommessa di coloro che vogliono continuare a vincere, che hanno cresciuto e sdoganato il berlusconismo e il leghismo, che oggi si accaniscono sul volto livido e invecchiato di Berlusconi che assomiglia a Mubarak», insomma l'impressione è che «di volta in volta si cerca un cavallo su cui continuare a galoppare».

Quanto alle alleanze, Vendola spiega di non volere «un'alleanza fatta nel teatrino della politica. Dobbiamo allearci con i giovani, le donne, i precari, io immagino un'alleanza politica ma anche sociale, la politica non si esaurisce nei partiti, non si può rispondere ai problemi del paese con le banalità alla Fonzie».

«Se si andasse al ballottaggio tra me e Renzi mi piacerebbe sapere se Bersani sceglierebbe una cifra di sinistra che io rappresento o invece quella idrolitina nell'acqua morta della politica che e incarnata da Renzi».

E Grillo? «Grillo investe sulle macerie io penso invece che bisogna investire sulle responsabilità, lucra politicamente sulla debolezza della proposta del centro sinistra che spesso non ha offerto una proposta credibile per l'alternativa».

http://www.unita.it/italia/vendola-bers ... k-1.460455
Maucat
Messaggi: 1079
Iscritto il: 19/04/2012, 12:04

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

Allora facciamo il punto:

1. oggi Vendola è stato assolto e quindi non lascerà (come annunciato in caso di condanna) la vita pubblica e la strada per il Monti-bis si fa un pochino più dura;
2. i sondaggisti danno almeno 8 milioni di nuovi astenuti per le prossime elezioni e visti i flussi elettorali dell'Istutuo Cattaneo di Bologna saranno per lo più ex voti del PDL, il M5S veleggia ormai ad almeno il 20% e pesca fra gli scontenti di sx quindi drenando voti a Sel-Idv-PD, il centro non sfonda anzi cala anche lui anche se meno del PDL: risultato andiamo verso una difficile governabilità;
3. i Mercati hanno già fatto intendere che qualsiasi altra soluzione alternativa al Monti-bis sarà avversata;
4. la nuova legge elettorale sembra avere iter diffcile;
5. la Spagna è sempre più in crisi e prima o poi dovrà cedere a chiedere aiuto e allora l'attenzione si sposterà sull'Italia che continua ad essere in fase recessiva grazie anche alle manovre assurde del Governo Monti che tolgono potere d'acquisto alle classi medio/basse contraendo i consumi e strangolando l'economia;
6. continua a non esserci un punto di riferimento a sx che possa catalizzare lo scontento dei lavoratori dipendenti e dei disoccupati;
7. la corruzione continua a fagocitare denaro pubblico e i provvedimenti varati dal Governo sono risibili e non intaccheranno minimamente l'attuale pessima situazione;
8. la disoccupazione sale ai massimi 10,8% dal 2004 e quella giovanile è ormai al 35% e il Governo non fa nulla per porre un argine all'ecatombe di posti di lavoro e quindi alla conseguente diminuzione del PIL...

in pratica se gli Usa orientali sono stati devastati da Sandy noi continuiamo ad essere devastati da un mare di m***a che non riusciamo ad arginare...
Ultima modifica di Maucat il 31/10/2012, 10:54, modificato 2 volte in totale.
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Sanità Puglia, Nichi Vendola assolto dal reato di abuso d’ufficio

Nei giorni scorsi il leader di Sel aveva dichiarato che in caso di condanna sarebbe uscito dalla vita politica. La Procura di Bari aveva chiesto una condanna a 20 mesi. L'inchiesta riguardava il concorso da primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo di Bari vinto dal professor Paolo Sardelli

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 31 ottobre 2012

Il presidente della regione Puglia Nichi Vendola è stato assolto dai giudici di Bari. Nei giorni scorsi il leader di Sel aveva dichiarato che in caso di condanna sarebbe uscito dalla vita politica. La Procura di Bari aveva chiesto una condanna a 20 mesi per il reato di abuso d’ufficio. La richiesta di condanna per il governatore pugliese si riferisce al concorso da primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo di Bari vinto dal professor Paolo Sardelli. Molto provato ed emozionato, Vendola è uscito sorridente dall’aula dicendo “non fatemi parlare adesso” e invitando i giornalisti a un incontro alle ore 12 nell’ufficio di presidenza della regione. Assolta anche la coimputata Lea Cosentino, ex manager della Asl di Bari. Stessa richiesta di pena anche per lei. E anche per la dirigente è arrivata l’assoluzione.

Gli inquirenti contestavano a Vendola, tra il settembre 2008 e aprile 2009, di aver istigato l’allora dg Cosentino a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso, con l’ obiettivo – ritiene la procura – di assicurare a Sardelli, considerato in ambito medico un luminare, l’assunzione quinquennale.

In una delle udienze il governatore aveva spiegato ai giornalisti quello che aveva illustrato al giudice: “Intanto ho detto quale sia stato il mio atteggiamento nei confronti del sistema sanitario. Le continue interferenze, tra virgolette, che operavo nei confronti dei direttori generali e del management sanitario riguardavano solo ed esclusivamente lesioni dei diritti degli ammalati o problemi di disagio o di mala sanità. Questo è testimoniato o testimoniabile da tutti i direttori generali. Ho ribadito – ha proseguito Vendola – il dato storico che ho cominciato ad avere rapporti con Paolo Sardelli (il primario di chirurgia toracica vincitore del concorso sotto inchiesta ndr) dopo, e cioè nel momento in cui si trattava di far diventare quello del San Paolo un reparto di eccellenza e io mi sento francamente orgoglioso del fatto che al ‘San Paolò abbiamo il terzo reparto qualitativamente migliore d’Italia che oggi attrae tanti malati da fuori regione”.
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Allora, Vendola è stato assolto.
A questo punto mi chiedo cosa accadrà.
Crocetta ha invitato il pd a legarsi a casini.
Ma il pd attualmente si lega a Vendola.

Cosa accadrà adesso?
Secondo me cercheranno accordi post elettorali e, se non ci sono i numeri, ci dovremo sorbire di nuovo monti.
Se Vendola vuol fare una cosa sensata torni dall'Idv e molli il pd ormai compromesso.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

peanuts ha scritto:Allora, Vendola è stato assolto.
A questo punto mi chiedo cosa accadrà.
Crocetta ha invitato il pd a legarsi a casini.
Ma il pd attualmente si lega a Vendola.

Cosa accadrà adesso?
Secondo me cercheranno accordi post elettorali e, se non ci sono i numeri, ci dovremo sorbire di nuovo monti.
Se Vendola vuol fare una cosa sensata torni dall'Idv e molli il pd ormai compromesso.
Il caimano, cainano per Travaglio, appresa la notizia dell’assoluzione di Vendola è quasi svenuto. Soccorso immediatamente dalla badante si è ripreso. Ma non è incazzato, è iperincazzato, è la versione italiana del tornado Sandy.

Perché la “magistratocrazia” ha creduto alla sceneggiata di Vendola e non alla mia???? Eppure 24 ore prima della sentenza il passo indietro l’ho fatto!!!!!!!!!!!!

Forse perché Vendola è stato più furbo: <<Se condannato mi ritiro dalla politica>> . Lui invece, il cinese con gli occhi a mandorla, aveva annunciato solo un passo indietro, non una rinuncia totale da ritorno alla vita civile.
peanuts
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Ciò non toglie però che Vendola sta commettendo un gravissimo errore a restare col pd.
Do0veva stare con l'Idv e con le altre forze a sinistra. Presentando un candidato valido si poteva provare a levare voti al pd che ci ha venduto a monti.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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