USA-presidenziali Novembre 2012
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
Florida
Election in the Courts Already
Florida elections and lawsuits seem to be an enduring couple.
Vast numbers of early voters in Florida yesterday overwhelmed the polling stations.
Some voters waited in line for 7 hours.
Others couldn't vote at all.
Some voters in Miami-Dade County were told to cast absentee ballots but when they tried to get
them, the office issuing them closed down. In short, it was chaos in South Florida yesterday.
The Democratic Party sued the state in an effort to make adequate voting facilities
available.
Gov. Rick Scott (R-FL) just brushed off the problems and said
everything was running smoothly.
Last year the Republican-controlled legislature reduced early voting days from 14 to 8 in a more-or-less naked attempt to discourage voting in South Florida, which is strongly Democratic.
Miami-Dade,
Broward, and Palm Beach counties are where 32% of Florida's Democrats live.
The judge doesn't have a lot of time to study the case and render a decision since
tomorrow is election day.
http://www.electoral-vote.com/evp201...05.html#item-5
i soliti bananas a stelle e strisce...pure loro si sono fatti il Pinkellum.
Election in the Courts Already
Florida elections and lawsuits seem to be an enduring couple.
Vast numbers of early voters in Florida yesterday overwhelmed the polling stations.
Some voters waited in line for 7 hours.
Others couldn't vote at all.
Some voters in Miami-Dade County were told to cast absentee ballots but when they tried to get
them, the office issuing them closed down. In short, it was chaos in South Florida yesterday.
The Democratic Party sued the state in an effort to make adequate voting facilities
available.
Gov. Rick Scott (R-FL) just brushed off the problems and said
everything was running smoothly.
Last year the Republican-controlled legislature reduced early voting days from 14 to 8 in a more-or-less naked attempt to discourage voting in South Florida, which is strongly Democratic.
Miami-Dade,
Broward, and Palm Beach counties are where 32% of Florida's Democrats live.
The judge doesn't have a lot of time to study the case and render a decision since
tomorrow is election day.
http://www.electoral-vote.com/evp201...05.html#item-5
i soliti bananas a stelle e strisce...pure loro si sono fatti il Pinkellum.
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
la mia previsione:
Bubba............303
Mister 47%.....235
Bubba............303
Mister 47%.....235
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
Obama-Romney, l'America sceglie.
http://www.repubblica.it/esteri/elezion ... ref=HREA-1
***********************************
il gran giorno è arrivato.
forza Bubba !!!
http://www.repubblica.it/esteri/elezion ... ref=HREA-1
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il gran giorno è arrivato.
forza Bubba !!!
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
la previsione di Nate Silver
Obama.......315
Romney......223
da notare che,nel suo modello,la FL è "barely dem."
http://fivethirtyeight.blogs.nytimes.com/
Obama.......315
Romney......223
da notare che,nel suo modello,la FL è "barely dem."
http://fivethirtyeight.blogs.nytimes.com/
....omissis.... As any poker player knows,
those 8 percent chances do come up once in a while.
If it happens this year,
then a lot of polling firms will have to re-examine their assumptions — and we will have to re-examine ours about how trustworthy the polls are.
But the odds are that Mr. Obama will win another term.
http://fivethirtyeight.blogs.nytimes.co ... more-37295
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
Quoto perché è anche la mia previsioneshiloh ha scritto:la mia previsione:
Bubba............303
Mister 47%.....235
Re: USA-presidenziali Novembre 2012
da il post. it
....
Quelle che seguono sono le cose fondamentali da sapere per orientarsi e capire cosa aspettarsi. Ci basiamo sulle medie dei sondaggi per indicare chi tra Obama e Romney è favorito in ognuno degli stati in bilico. Ogni risultato che si discosti dalle previsioni dei sondaggi va inteso come un grosso punto a favore di chi vince invertendo le previsioni. Se invece le previsioni dovessero essere confermate, si andrebbe verso una vittoria di Obama.
00.00
Chiudono parte dei seggi in Indiana e Kentucky, gli altri chiudono un’ora dopo. Salvo sorprese vincerà Romney in entrambi gli stati.
1.00
All’una, oltre a chiudere la parte restante dei seggi in Indiana e Kentucky, chiudono i seggi anche in Virginia, Georgia, South Carolina e Vermont. Occhio soprattutto alla Virginia: è uno stato in bilico, Romney è considerato in vantaggio. Dovesse vincere lui di poco, tutto starebbe andando come previsto dai sondaggi. Dovesse vincere lui di molto, Obama dovrebbe iniziare a preoccuparsi. Dovesse vincere Obama, dovrebbe preoccuparsi Romney.
1.30
Non avremo il tempo di leggere bene i primi dati della Virginia che arriveranno i primi dati dall’Ohio, che chiude all’1.30 insieme alla North Carolina (altro stato in bilico) e al West Virginia. In North Carolina è favorito Romney. L’Ohio è lo stato da tenere d’occhio: chi vince quello ha un piede alla Casa Bianca. Obama è dato in leggero vantaggio.
2.00
Un’altra mezz’ora e chiuderanno i seggi in ben 17 stati. I fondamentali: Florida, New Hampshire, Pennsylvania. In Florida sembra essere leggermente favorito Romney, in New Hampshire invece Obama. La Pennsylvania fino a poche settimane fa sembrava sicura nelle mani di Obama, ma i repubblicani confortati da qualche sondaggio dicono di avere riaperto la partita: se Romney dovesse vincere lì sarebbe una gran sorpresa.
2.30
Se in Pennsylvania uno dei due candidati avrà vinto nettamente, diciamo con un distacco di almeno cinque punti, intorno a quest’ora dovremmo iniziare a capirlo. Allo stesso modo, a quest’ora dovremmo sapere qualcosa di concreto riguardo North Carolina, Virginia e New Hampshire. Per Florida e Ohio dovrebbe volerci un po’ di più, salvo sorprese.
3.00
Saremo immersi nella conta dei voti in Ohio e Florida. Nel frattempo chiuderanno i seggi in altri 13 stati. I fondamentali sono Colorado e Wisconsin, in bilico e con Obama considerato in vantaggio. Dovesse vincere Romney, sarebbe quindi un gran segnale di forza. Meglio tenere un occhio anche su Michigan e Minnesota: sono considerati saldamente nelle mani di Obama ma i repubblicani dicono di avere delle possibilità. A quest’ora chiuderanno i seggi anche nello stato di New York e in Texas, stati molto grossi dove si è già praticamente certi del risultato: il primo con Obama, il secondo con Romney.
3.30-45
Se uno dei candidati avrà vinto nettamente sull’altro inizieremo a capirlo intorno a quest’ora, attraverso i dati di Ohio, Florida e Pennsylvania.
4.00
Chiudono i seggi in Iowa e Nevada, ultimi due stati in bilico. La speranza di molti è che si arrivi alle 4.30, ora italiana, con un vincitore. Se questo non dovesse essere possibile a causa del grande equilibrio o di lentezze nello spoglio, o se il collocamento di Florida, Ohio e Pennsylvania non permettesse comunque di far raggiungere a uno dei due candidati i 270 grandi elettori, bisognerà aspettare lo spoglio in Iowa e Nevada. E quindi arrivare almeno alle cinque del mattino ora italiana, probabilmente oltre.
Scenario possibile, per esempio: Obama vince in Colorado, Wisconsin, Pennsylvania e New Hampshire e arriva a 260 voti. Romney vince in Ohio, Florida, Virginia e North Carolina e arriva a 266 voti. Diventerebbero decisivi Nevada e Iowa, che mettono in palio sei grandi elettori ciascuno. Obama dovrebbe vincerli entrambi, a Romney ne basterebbe uno. Obama è dato dai sondaggi in lieve vantaggio in entrambi gli stati, ma a quel punto l’esame di quanto accaduto negli altri stati ci sarà molto più utile di quello che dicevano i sondaggi.
5.00
Chiudono i seggi in tutti gli stati restanti a parte l’Alaska, cioè California, Hawaii, Idaho, North Dakota, Oregon, Washington. Tutti stati in cui non ci si aspettano sorprese, e d’altra parte a questo punto della nottata – mattinata, ormai – i due candidati potrebbero essere sul punto di fare i loro discorsi, il victory speech per uno e il concession speech per l’altro. Obama sarà a Chicago, in Illinois; Romney a Boston, in Massachusetts.
E poi?
Esiste la possibilità che le cose vadano ulteriormente per le lunghe. Se alla fine l’Ohio restasse l’unico e l’ultimo stato decisivo, infatti, e i due candidati fossero separati da poche decine di migliaia di voti, potrebbe essere necessario aspettare l’esame dei cosiddetti “voti provvisori”, quelli espressi ai seggi da cittadini che avevano però richiesto di votare per posta: bisognerà verificare che non abbiano votato due volte. Potrebbero servire giorni. Si potrebbe dover aspettare molto anche nel caso in cui in uno stato in bilico i due candidati siano separati da pochissimi voti, come in Florida nel 2000.
Esiste anche la possibilità di un pareggio, per quanto molto remota: che Obama e Romney finiscano con 269 grandi elettori ciascuno. In quel caso, a norma di legge, il presidente verrebbe scelto dalla Camera e il vicepresidente dal Senato. La Camera ha maggioranza repubblicana, il Senato ha maggioranza democratica. A quel punto avremo, con ogni probabilità, un presidente Romney e un vicepresidente Biden.
....
Quelle che seguono sono le cose fondamentali da sapere per orientarsi e capire cosa aspettarsi. Ci basiamo sulle medie dei sondaggi per indicare chi tra Obama e Romney è favorito in ognuno degli stati in bilico. Ogni risultato che si discosti dalle previsioni dei sondaggi va inteso come un grosso punto a favore di chi vince invertendo le previsioni. Se invece le previsioni dovessero essere confermate, si andrebbe verso una vittoria di Obama.
00.00
Chiudono parte dei seggi in Indiana e Kentucky, gli altri chiudono un’ora dopo. Salvo sorprese vincerà Romney in entrambi gli stati.
1.00
All’una, oltre a chiudere la parte restante dei seggi in Indiana e Kentucky, chiudono i seggi anche in Virginia, Georgia, South Carolina e Vermont. Occhio soprattutto alla Virginia: è uno stato in bilico, Romney è considerato in vantaggio. Dovesse vincere lui di poco, tutto starebbe andando come previsto dai sondaggi. Dovesse vincere lui di molto, Obama dovrebbe iniziare a preoccuparsi. Dovesse vincere Obama, dovrebbe preoccuparsi Romney.
1.30
Non avremo il tempo di leggere bene i primi dati della Virginia che arriveranno i primi dati dall’Ohio, che chiude all’1.30 insieme alla North Carolina (altro stato in bilico) e al West Virginia. In North Carolina è favorito Romney. L’Ohio è lo stato da tenere d’occhio: chi vince quello ha un piede alla Casa Bianca. Obama è dato in leggero vantaggio.
2.00
Un’altra mezz’ora e chiuderanno i seggi in ben 17 stati. I fondamentali: Florida, New Hampshire, Pennsylvania. In Florida sembra essere leggermente favorito Romney, in New Hampshire invece Obama. La Pennsylvania fino a poche settimane fa sembrava sicura nelle mani di Obama, ma i repubblicani confortati da qualche sondaggio dicono di avere riaperto la partita: se Romney dovesse vincere lì sarebbe una gran sorpresa.
2.30
Se in Pennsylvania uno dei due candidati avrà vinto nettamente, diciamo con un distacco di almeno cinque punti, intorno a quest’ora dovremmo iniziare a capirlo. Allo stesso modo, a quest’ora dovremmo sapere qualcosa di concreto riguardo North Carolina, Virginia e New Hampshire. Per Florida e Ohio dovrebbe volerci un po’ di più, salvo sorprese.
3.00
Saremo immersi nella conta dei voti in Ohio e Florida. Nel frattempo chiuderanno i seggi in altri 13 stati. I fondamentali sono Colorado e Wisconsin, in bilico e con Obama considerato in vantaggio. Dovesse vincere Romney, sarebbe quindi un gran segnale di forza. Meglio tenere un occhio anche su Michigan e Minnesota: sono considerati saldamente nelle mani di Obama ma i repubblicani dicono di avere delle possibilità. A quest’ora chiuderanno i seggi anche nello stato di New York e in Texas, stati molto grossi dove si è già praticamente certi del risultato: il primo con Obama, il secondo con Romney.
3.30-45
Se uno dei candidati avrà vinto nettamente sull’altro inizieremo a capirlo intorno a quest’ora, attraverso i dati di Ohio, Florida e Pennsylvania.
4.00
Chiudono i seggi in Iowa e Nevada, ultimi due stati in bilico. La speranza di molti è che si arrivi alle 4.30, ora italiana, con un vincitore. Se questo non dovesse essere possibile a causa del grande equilibrio o di lentezze nello spoglio, o se il collocamento di Florida, Ohio e Pennsylvania non permettesse comunque di far raggiungere a uno dei due candidati i 270 grandi elettori, bisognerà aspettare lo spoglio in Iowa e Nevada. E quindi arrivare almeno alle cinque del mattino ora italiana, probabilmente oltre.
Scenario possibile, per esempio: Obama vince in Colorado, Wisconsin, Pennsylvania e New Hampshire e arriva a 260 voti. Romney vince in Ohio, Florida, Virginia e North Carolina e arriva a 266 voti. Diventerebbero decisivi Nevada e Iowa, che mettono in palio sei grandi elettori ciascuno. Obama dovrebbe vincerli entrambi, a Romney ne basterebbe uno. Obama è dato dai sondaggi in lieve vantaggio in entrambi gli stati, ma a quel punto l’esame di quanto accaduto negli altri stati ci sarà molto più utile di quello che dicevano i sondaggi.
5.00
Chiudono i seggi in tutti gli stati restanti a parte l’Alaska, cioè California, Hawaii, Idaho, North Dakota, Oregon, Washington. Tutti stati in cui non ci si aspettano sorprese, e d’altra parte a questo punto della nottata – mattinata, ormai – i due candidati potrebbero essere sul punto di fare i loro discorsi, il victory speech per uno e il concession speech per l’altro. Obama sarà a Chicago, in Illinois; Romney a Boston, in Massachusetts.
E poi?
Esiste la possibilità che le cose vadano ulteriormente per le lunghe. Se alla fine l’Ohio restasse l’unico e l’ultimo stato decisivo, infatti, e i due candidati fossero separati da poche decine di migliaia di voti, potrebbe essere necessario aspettare l’esame dei cosiddetti “voti provvisori”, quelli espressi ai seggi da cittadini che avevano però richiesto di votare per posta: bisognerà verificare che non abbiano votato due volte. Potrebbero servire giorni. Si potrebbe dover aspettare molto anche nel caso in cui in uno stato in bilico i due candidati siano separati da pochissimi voti, come in Florida nel 2000.
Esiste anche la possibilità di un pareggio, per quanto molto remota: che Obama e Romney finiscano con 269 grandi elettori ciascuno. In quel caso, a norma di legge, il presidente verrebbe scelto dalla Camera e il vicepresidente dal Senato. La Camera ha maggioranza repubblicana, il Senato ha maggioranza democratica. A quel punto avremo, con ogni probabilità, un presidente Romney e un vicepresidente Biden.
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
La stampa USA parla di "landslide" a favore di Obama... quindi penso che già alle 04:00 sarà finita...
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Robert Harris, "Archangel"
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Re: USA-presidenziali Novembre 2012
Bob Dylan Predicts ‘Landslide’ For Obama As Musicians Pick Sides
http://blogs.wsj.com/speakeasy/2012/...ns-pick-sides/
"Hurricane"...Sandy:
Rubin “Hurricane” Carter...
Hurricane...Bob Dylan:
http://www.youtube.com/watch?v=OLDSdnHWaSU
http://blogs.wsj.com/speakeasy/2012/...ns-pick-sides/
"Hurricane"...Sandy:
Rubin “Hurricane” Carter...
Hurricane...Bob Dylan:
http://www.youtube.com/watch?v=OLDSdnHWaSU
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