Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 119
Diario di un disastro annunciato – 16 novembre 2012 – 2
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 54
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 53
I giorni della follia – 19
Dopo Crozza su La7 "Speciale Piazzapulita"
CRAC, LE RAGIONI DELLA RABBIA.
Ore 22,23
Formigli : In Piemonte il crac è già iniziato.
E' la scoperta della dell'acqua calda di una classe politica, tutta quanta, compresi i finti tecnici che la tecnica non sanno neppure dove sta di casa ma sono solo dei politici politici di complemento che cerca solo di salvare "IL LORO POSTO DI LAVORO " e al Paese non ci hanno mai pensato.
Solo parole, parole, parole...............
Filmati di ordinaria disperazione....
Con Monty il crac è solo stato differito, ma oramai è in corso da mesi.......
Diario di un disastro annunciato – 16 novembre 2012 – 2
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 54
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 53
I giorni della follia – 19
Dopo Crozza su La7 "Speciale Piazzapulita"
CRAC, LE RAGIONI DELLA RABBIA.
Ore 22,23
Formigli : In Piemonte il crac è già iniziato.
E' la scoperta della dell'acqua calda di una classe politica, tutta quanta, compresi i finti tecnici che la tecnica non sanno neppure dove sta di casa ma sono solo dei politici politici di complemento che cerca solo di salvare "IL LORO POSTO DI LAVORO " e al Paese non ci hanno mai pensato.
Solo parole, parole, parole...............
Filmati di ordinaria disperazione....
Con Monty il crac è solo stato differito, ma oramai è in corso da mesi.......
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Re: Come se ne viene fuori ?
L'Ultimo tango a Parigi - 11
Cause ed effetti - 9
Gli effetti del secondo tipo 8
In risposta ad Amà.
In questi oltre dieci anni di forum non avevo mai dato una risposta così lunga a nessuno, come all’obiezione avanzata da Amà e supportata da myriam.
Ma era necessario ripercorre questi ultimi anni di un disastro annunciato da parte di una classe politica scadente, di terza e quarta categoria, affollata da bucanieri predatori oltre agli arrivisti di tutte le specie e ai servitori dei poteri forti, tutti quanti nessuno escluso.
………sono tutti lanciati a pazza velocità verso la demolizione .... ok... e poi?
La demolizione sistematica l’hanno fatta tutti i partiti dell’arco costituzionale e non solo di recente, ma in tutta la fase della Seconda Repubblica.
La presenza del governo Monty è la prova provata della demolizione effettuata dai partiti e la loro palese incapacità dichiarata a porre rimedio al disastro.
Monty poi si rivelerà a sua volta un ulteriore disastro per quanto riguarda l’economia italiana.
In parte perché succube dei partiti che lo sorreggono, ma soprattutto perché violando le basilari regole dell’economia, si è prestato a fare il cane da guardia dei poteri forti,..nessuno escluso.
Sintomatica e chiarificatrice la risposta della Fornero, mandata in onda ieri sera a Servizio Pubblico, inseguita da quella pittignina di Giulia Innocenzi che le chiede insistentemente dove sta andando. La ministra risponde che non sa dove sta andando mentre entra nell’edificio dove è stata invitata dal Gruppo Bildelberg.
La ministra si vergogna di dire dove si sta recando. E preferibile che gli italiani non sappiano.
E’ possibile che molti italiani che ascoltavano ieri sera la puntata di Servizio Pubblico, “Bildelberg” l’abbiano sentito per la prima volta, e non sapendo cosa fosse non si sono neppure preoccupati di ricercare di cosa si trattasse,così l’ignoranza rimane diffusamente tale come prima.
Il punto centrale, ed ultimo, rimane l’invito-sollecitazione fatto dal Prof. Zagrebelsky nel marzo scorso con il suo Manifesto “Dipende da noi”.
“I partiti devono rinnovarsi
altrimenti non c’è democrazia”
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -30468832/
. L’ex presidente della Corte Costituzionale una delle pochissime persone che possono essere considerate come punto di riferimento in questa fase (le persone affidabili non superano le dita di una mano), ha dichiarato che i partiti sono “FALLITI”, e quindi li invitava ad “AUTORIFORMARSI” prima che fosse troppo tardi.
Dopo 8 mesi riscontriamo che il tentativo di Zagrebelsky e della presidente di LeG, Sandra Bonsanti è andato fallito, perché i partiti non ci pensano neppure minimamente ad ipotizzare di autoriformarsi, oltre al fatto che hanno raggiunto il punto di non ritorno in cui per loro diventa impossibile autoriformarsi.
E questo è storicamente comprensibile perché sarebbe stato completamente impossibile chiedere al regime fascista morente, al regime morente nazista, al regime comunista morente sul finire degli anni ’80 di autoriformarsi.
Quando i regimi sono nella fase finale, quella morente, sono tutti sordi alle richieste di autoriforme. Sarebbe stato assurdo pensare che la Corte di Versailles dopo i segnali palesi di malessere si incamminasse sulla via delle autoriforme. Lo stesso dicasi per la Corte imperiale russa nel 1917.
La nuova legge elettorale doveva essere varata entro il febbraio di quest’anno in conformità delle disposizioni europee che vietano la promulgazioni di leggi elettorali un anno prima delle elezioni.
Disposizione che condivido al cento per cento.
Ma, pur riempendosi la bocca di europeismo alle vongole, a partire dal Capo dello Stato, ai presidenti delle due Camere, al presidente del Consiglio, se ne sono sbattuti tutti quanti altamente partiti compresi che hanno inteso giocare fino all’ultimo le loro convenienze quando la nave aveva già cominciato ad imbarcare acqua.
Un ulteriore segnale che un mondo è finito.
Quanto questa agonia debba durare ancora non è facile da prevedere.
Neppure di fronte ai rovesci siciliani la classe politica è corsa ai ripari. L’inserimento della società civile al posto della classe politica corrotta può essere un elemento di speranza per evitare che tutto alla fine si risolva con un bagno di sangue per via che la casta non vuole mollare portando tutto a scatafascio.
Forlani, & Co hanno avuto la buona creanza di mettersi da parte. San Bettino Craxi è riparato ad Hammamet e lì è trapassato. Qui invece nessuno vuole mollare, a cominciare dal caimano e da tutti gli altri.
Se in Sicilia, come nel futuro Parlamento, la società civile non riuscirà a dare segnali netti di cambiamento in tempi rapidi, lo scontro della piazza sarà inevitabile e il 14 novembre u.s. ne abbiamo avuto uno sgradito anticipo.
Cause ed effetti - 9
Gli effetti del secondo tipo 8
In risposta ad Amà.
In questi oltre dieci anni di forum non avevo mai dato una risposta così lunga a nessuno, come all’obiezione avanzata da Amà e supportata da myriam.
Ma era necessario ripercorre questi ultimi anni di un disastro annunciato da parte di una classe politica scadente, di terza e quarta categoria, affollata da bucanieri predatori oltre agli arrivisti di tutte le specie e ai servitori dei poteri forti, tutti quanti nessuno escluso.
………sono tutti lanciati a pazza velocità verso la demolizione .... ok... e poi?
La demolizione sistematica l’hanno fatta tutti i partiti dell’arco costituzionale e non solo di recente, ma in tutta la fase della Seconda Repubblica.
La presenza del governo Monty è la prova provata della demolizione effettuata dai partiti e la loro palese incapacità dichiarata a porre rimedio al disastro.
Monty poi si rivelerà a sua volta un ulteriore disastro per quanto riguarda l’economia italiana.
In parte perché succube dei partiti che lo sorreggono, ma soprattutto perché violando le basilari regole dell’economia, si è prestato a fare il cane da guardia dei poteri forti,..nessuno escluso.
Sintomatica e chiarificatrice la risposta della Fornero, mandata in onda ieri sera a Servizio Pubblico, inseguita da quella pittignina di Giulia Innocenzi che le chiede insistentemente dove sta andando. La ministra risponde che non sa dove sta andando mentre entra nell’edificio dove è stata invitata dal Gruppo Bildelberg.
La ministra si vergogna di dire dove si sta recando. E preferibile che gli italiani non sappiano.
E’ possibile che molti italiani che ascoltavano ieri sera la puntata di Servizio Pubblico, “Bildelberg” l’abbiano sentito per la prima volta, e non sapendo cosa fosse non si sono neppure preoccupati di ricercare di cosa si trattasse,così l’ignoranza rimane diffusamente tale come prima.
Il punto centrale, ed ultimo, rimane l’invito-sollecitazione fatto dal Prof. Zagrebelsky nel marzo scorso con il suo Manifesto “Dipende da noi”.
“I partiti devono rinnovarsi
altrimenti non c’è democrazia”
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -30468832/
. L’ex presidente della Corte Costituzionale una delle pochissime persone che possono essere considerate come punto di riferimento in questa fase (le persone affidabili non superano le dita di una mano), ha dichiarato che i partiti sono “FALLITI”, e quindi li invitava ad “AUTORIFORMARSI” prima che fosse troppo tardi.
Dopo 8 mesi riscontriamo che il tentativo di Zagrebelsky e della presidente di LeG, Sandra Bonsanti è andato fallito, perché i partiti non ci pensano neppure minimamente ad ipotizzare di autoriformarsi, oltre al fatto che hanno raggiunto il punto di non ritorno in cui per loro diventa impossibile autoriformarsi.
E questo è storicamente comprensibile perché sarebbe stato completamente impossibile chiedere al regime fascista morente, al regime morente nazista, al regime comunista morente sul finire degli anni ’80 di autoriformarsi.
Quando i regimi sono nella fase finale, quella morente, sono tutti sordi alle richieste di autoriforme. Sarebbe stato assurdo pensare che la Corte di Versailles dopo i segnali palesi di malessere si incamminasse sulla via delle autoriforme. Lo stesso dicasi per la Corte imperiale russa nel 1917.
La nuova legge elettorale doveva essere varata entro il febbraio di quest’anno in conformità delle disposizioni europee che vietano la promulgazioni di leggi elettorali un anno prima delle elezioni.
Disposizione che condivido al cento per cento.
Ma, pur riempendosi la bocca di europeismo alle vongole, a partire dal Capo dello Stato, ai presidenti delle due Camere, al presidente del Consiglio, se ne sono sbattuti tutti quanti altamente partiti compresi che hanno inteso giocare fino all’ultimo le loro convenienze quando la nave aveva già cominciato ad imbarcare acqua.
Un ulteriore segnale che un mondo è finito.
Quanto questa agonia debba durare ancora non è facile da prevedere.
Neppure di fronte ai rovesci siciliani la classe politica è corsa ai ripari. L’inserimento della società civile al posto della classe politica corrotta può essere un elemento di speranza per evitare che tutto alla fine si risolva con un bagno di sangue per via che la casta non vuole mollare portando tutto a scatafascio.
Forlani, & Co hanno avuto la buona creanza di mettersi da parte. San Bettino Craxi è riparato ad Hammamet e lì è trapassato. Qui invece nessuno vuole mollare, a cominciare dal caimano e da tutti gli altri.
Se in Sicilia, come nel futuro Parlamento, la società civile non riuscirà a dare segnali netti di cambiamento in tempi rapidi, lo scontro della piazza sarà inevitabile e il 14 novembre u.s. ne abbiamo avuto uno sgradito anticipo.
Re: Come se ne viene fuori ?
Per quel che mi riguarda , mi sento onorata di tale mole di lavoro ....camillobenso ha scritto:L'Ultimo tango a Parigi - 11
Cause ed effetti - 9
Gli effetti del secondo tipo 8
In risposta ad Amà.
In questi oltre dieci anni di forum non avevo mai dato una risposta così lunga a nessuno, come all’obiezione avanzata da Amà e supportata da myriam.
contemporaneamente mi sento una deficiente ( ah ! l'ingratitudine ) perchè continuo a persistere nella mia malsana idea che senza partiti una democrazia non sia più tale, e la sola idea che il modello alternativo sia una qualsivoglia forma di "totalitarismo" mi atterrisce.
L'Italia non è Paese che può essere guidato dal "popolo" per motivi sub culturali che difficilmente possono crearsi solo come conseguenza di una protesta o di una "rivoluzione" , manca la base , il retropensiero collettivo.
C'è più vigilanza , questo è sicuramente un passo avanti , ma il dato dell'astensionismo fa capire che siamo lontani dall'idea di riprenderci il nostro Paese.
Detto ciò sono convinta che Grillo farà man bassa ma a "comandare" ci penseranno i soliti noti gruppi di potere.
Grillo sarà la levatrice di un riassesto solo di facciata.
probabile che adesso le "oligarchie" debbano uscire allo scoperto , privandosi dei loro burattini preferiti , se, come penso, i partiti tradizionali prenderanno una immane e meritata batosta.
vero è che la squadra va cambiata ma la "panchina delle sostituzioni" ora è più pericolosa che mai.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Grillo sarà la levatrice di un riassesto solo di facciata.
Amadeus.Intanto facciamolo crescere.Abbiamo provato tutti politici di professione, vari schieramenti,abbiamo provato il grande imprenditore, ora i tecnici.
Ora è il turno di un comico,che abbia la maggioranza per governare.
Nei comuni nelle regioni e anche al governo.
In questo modo possono sradicare la corruzione i soliti inprenditori ecc......Insomma devono essere a mio avviso dei revisori dei conti.
Questa a mio avviso è l'unica soluzione per cambiare veramente , la cancrena che si insidia nei vari comparti dello stato, compreso le forze armate.
Anche in quel settore bisogna fare pulizia.Sia di numero di generali e spreghi.
Attenzione ora nascono nuovi partitini Montezzemolo ec.....
Ciao
Paolo11
Amadeus.Intanto facciamolo crescere.Abbiamo provato tutti politici di professione, vari schieramenti,abbiamo provato il grande imprenditore, ora i tecnici.
Ora è il turno di un comico,che abbia la maggioranza per governare.
Nei comuni nelle regioni e anche al governo.
In questo modo possono sradicare la corruzione i soliti inprenditori ecc......Insomma devono essere a mio avviso dei revisori dei conti.
Questa a mio avviso è l'unica soluzione per cambiare veramente , la cancrena che si insidia nei vari comparti dello stato, compreso le forze armate.
Anche in quel settore bisogna fare pulizia.Sia di numero di generali e spreghi.
Attenzione ora nascono nuovi partitini Montezzemolo ec.....
Ciao
Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
L'Ultimo tango a Parigi - 12
Cause ed effetti - 10
Gli effetti del secondo tipo 9
In risposta ad Amà.
……….contemporaneamente mi sento una deficiente ( ah ! l'ingratitudine ) perchè continuo a persistere nella mia malsana idea che senza partiti una democrazia non sia più tale, e la sola idea che il modello alternativo sia una qualsivoglia forma di "totalitarismo" mi atterrisce.
Preso atto che di recente mi si sono accessi i fari sulla parola “democrazia”, e visto che ritengo che sia importante nella comunicazione impiegare termini idonei alla realtà per farsi comprendere erga omnes (soprattutto in tempi oscuri e transitori come questi), di recente ho iniziato a mettere in atto il tormentone verso chi usa ed abusa del termine “democrazia”.
A farne le spese, l’ultimo è stato l’amico “GC” giovedì scorso, da me indotto più volte a riflettere sul termine corrente fortemente abusato di “democrazia”. Non ne sono venuto a capo di niente, ma va bene così, insisterò ancora con il mio tormentone affinché vengano impiegati i termini esatti e non “devianti”, di cui anch’io fino a due mesi fa ho fatto largo uso di un termine abusato come la parola “democrazia”, in quanto non consono alla realtà.
Andando in campo neutro, da Wikipedia, del termine “Democrazia” otteniamo la seguente definizione:
Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare ed ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni ed applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.
Democrazia diretta e democrazia rappresentativa [modifica]
La prima classificazione della democrazia può essere tra democrazia diretta e democrazia indiretta.
Nella democrazia diretta il potere è esercitato direttamente dal popolo, come avveniva nell'antica Grecia, dove i cittadini (esclusi naturalmente gli schiavi) si riunivano nell'agorà (oggi la piazza).
Nella democrazia indiretta il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo (il parlamento). L'Italia è una repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) che usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum, l'iniziativa popolare e la petizione popolare.
A mio avviso, i padri fondatori della Repubblica hanno dato molto tra il 1945 e il 1947, redigendo una delle migliori costituzioni del pianeta. Occorre considerare il periodo in cui hanno lavorato, quello post bellico determinato da esperienze tragiche di una dittatura durata 23 anni e di 5 anni trascorsi in mezzo alla guerra più distruttiva della storia dell’umanità.
Da pirla convinto della democrazia, ma anche dell’aforisma di Sir Wiston Churchill:
È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora.
e da perfetto illuso che credeva (alla befana) che nel tempo tutto possa essere modificato per migliorare le condizioni di vita del passaggio brevissimo su questo pianeta (anche i 100 e più anni della Montalcini non sono nulla perché passano in un battibaleno), ho sempre sperato che cammin facendo alla Costituzione di base si potessero introdurre quei miglioramenti che una condizione di vita più serena rispetto al periodo post bellico e un’attenzione maggiore rivolta alle cose positive prodotte da altre comunità, potesse migliorare la nostra qualità di vita. Ma non funziona così.
Ad esempio, osservando la Costituzione svizzera, ritengo che sia importante per l’esercizio della “democrazia”, in questo caso “democrazia diretta”, l’introduzione del referendum propositivo affiancato a quello abrogativo.
Già, bravo pirla, cosa pretendi,….di tagliare le unghie al potere? Di togliere un fetta di potere ai nullafacenti e inadeguati rosiconi che stanno nelle stanze dei bottoni e dei bottini?
Sergio Rizzo e Gianantonio Stella ci hanno fatto una fortuna descrivendo la classe politica italiana nel libro “La casta”, nel 2007.
Ma che cos’è questa casta che perdura da decenni nella società italiana se non una vera e propria oligarchia???
Andiamo sempre in campo neutro per stabilire i termini.
Oligarchia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.L'oligarchia (dal greco oligoi (ὀλίγοι) = pochi e archè (ἀρχή) = potere, comando) è il sistema di governo imposto da un gruppo ristretto di persone ed è anche detto governo di pochi, nel quale vi è più un interesse proprio dei componenti.
Nell'antica Grecia il termine oligarchia indicava principalmente il governo di una classe scelta in base al censo, invece che alla nascita, requisito essenziale del governo di matrice aristocratica.
Ad Atene del V secolo a.C. vi furono il governo oligarchico dei Quattrocento nel 411 a.C. ed il regime dei Trenta tiranni del404 a.C.
Nella tradizione del pensiero filosofico greco, sistematizzata da Aristotele (vedi principio aristotelico) l'oligarchia è una forma di governo cattiva, non perché antidemocratica, ma perché quei pochi esercitano il potere indebitamente, o in quanto non ne hanno il diritto o in quanto lo fanno violando le leggi o, infine, in quanto lo esercitano favorendo gli interessi particolaristici a scapito di quelli della comunità. Se, invece, i pochi che esercitano un potere lo fanno in maniera legittima e in vista dell'interesse generale, allora il loro governo è un'aristocrazia. Secondo Aristotele l'oligarchia è dunque la degenerazione dell'aristocrazia.
Se confrontiamo il termine “democrazia” = “governo del popolo”, con il termine “oligarchia” =” governo imposto da un gruppo ristretto di persone ed è anche detto governo di pochi”, diventa subito evidente che sono due forme diverse di gestione del potere.
Possiamo tranquillamente affermare che un “oligarchia” è una via di mezzo tra una “democrazia” e una “dittatura”.
Il mio amico “SM”, come ho già avuto modo di segnalare sul forum, agli inizi del 1980 mi disse che quella di allora era una “dittatura delle teste di caXXo”. All’epoca governava San Bettino Craxi con tutta la sua banda alla “Ghino di Tacco”. Mi sembrò subito un’affermazione un po’ pesante, ma riflettendoci sopra, qualche mese dopo non mi rimaneva che dargli ragione. E proprio nel mese di agosto di quest’anno, reincontrandolo, gli ho ricordato il fatto di trent’anni fa, notificandogli che in realtà aveva avuto ragione non solo per il periodo precedente ma anche per il restante periodo fino ai giorni nostri, anche se all’inizio mi era sembrata un’affermazione un po’ pesantuccia.
Noi, da almeno quarant’anni viviamo in una dittatura di teste di caXXo che in realtà è un’oligarchia mascherata, ma che sapientemente il potere definisce e ci impone di definire “democrazia” per tenere “boni” i merli del merla merlorum.
Due sacerdoti della dittatura delle teste di caXXo, D’Alema e Amato, sono forti propugnatori del sistema attuale, a loro la"democrazia" fa venire i vermi e i dolores de tripa.
Infatti pretendono che il sistema rimanga così com’è. Loro vogliono un sistema che dopo il voto gli consenta di avere le mani libere per fare ciò che vogliono. Non vogliono vincoli sorta, il potere siamo noi.
Il voto invece rappresenta giuridicamente una forma di contratto non scritto a cui bisognerebbe rendere conto a fine mandato, come avviene per tutte le pratiche contrattuali nel mondo civile.
Invece i due bucaneros pretendono che il cittadino svolga la sua funzione democratica solo per quei 30 secondi ogni 5 anni nella cabina elettorale, poi possono tornare tranquillamente nella tomba della “democrazia”.
Altro che “sveltina democratica”.
E questa vogliamo ancora chiamarla democrazia???
Se ci fosse ancora il principe de Curtis, in arte Totò, direbbe: “Ma mi faccia il piacere……”, e magari don Bersande e monsignor Bunga Bunga potrebbero anche far finta di offendersi, ma tirerebbero comunque diritto, perché il loro motto è: “Fin che ci sono merli c’è speranza…..”
Cause ed effetti - 10
Gli effetti del secondo tipo 9
In risposta ad Amà.
……….contemporaneamente mi sento una deficiente ( ah ! l'ingratitudine ) perchè continuo a persistere nella mia malsana idea che senza partiti una democrazia non sia più tale, e la sola idea che il modello alternativo sia una qualsivoglia forma di "totalitarismo" mi atterrisce.
Preso atto che di recente mi si sono accessi i fari sulla parola “democrazia”, e visto che ritengo che sia importante nella comunicazione impiegare termini idonei alla realtà per farsi comprendere erga omnes (soprattutto in tempi oscuri e transitori come questi), di recente ho iniziato a mettere in atto il tormentone verso chi usa ed abusa del termine “democrazia”.
A farne le spese, l’ultimo è stato l’amico “GC” giovedì scorso, da me indotto più volte a riflettere sul termine corrente fortemente abusato di “democrazia”. Non ne sono venuto a capo di niente, ma va bene così, insisterò ancora con il mio tormentone affinché vengano impiegati i termini esatti e non “devianti”, di cui anch’io fino a due mesi fa ho fatto largo uso di un termine abusato come la parola “democrazia”, in quanto non consono alla realtà.
Andando in campo neutro, da Wikipedia, del termine “Democrazia” otteniamo la seguente definizione:
Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare ed ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni ed applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.
Democrazia diretta e democrazia rappresentativa [modifica]
La prima classificazione della democrazia può essere tra democrazia diretta e democrazia indiretta.
Nella democrazia diretta il potere è esercitato direttamente dal popolo, come avveniva nell'antica Grecia, dove i cittadini (esclusi naturalmente gli schiavi) si riunivano nell'agorà (oggi la piazza).
Nella democrazia indiretta il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo (il parlamento). L'Italia è una repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) che usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum, l'iniziativa popolare e la petizione popolare.
A mio avviso, i padri fondatori della Repubblica hanno dato molto tra il 1945 e il 1947, redigendo una delle migliori costituzioni del pianeta. Occorre considerare il periodo in cui hanno lavorato, quello post bellico determinato da esperienze tragiche di una dittatura durata 23 anni e di 5 anni trascorsi in mezzo alla guerra più distruttiva della storia dell’umanità.
Da pirla convinto della democrazia, ma anche dell’aforisma di Sir Wiston Churchill:
È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora.
e da perfetto illuso che credeva (alla befana) che nel tempo tutto possa essere modificato per migliorare le condizioni di vita del passaggio brevissimo su questo pianeta (anche i 100 e più anni della Montalcini non sono nulla perché passano in un battibaleno), ho sempre sperato che cammin facendo alla Costituzione di base si potessero introdurre quei miglioramenti che una condizione di vita più serena rispetto al periodo post bellico e un’attenzione maggiore rivolta alle cose positive prodotte da altre comunità, potesse migliorare la nostra qualità di vita. Ma non funziona così.
Ad esempio, osservando la Costituzione svizzera, ritengo che sia importante per l’esercizio della “democrazia”, in questo caso “democrazia diretta”, l’introduzione del referendum propositivo affiancato a quello abrogativo.
Già, bravo pirla, cosa pretendi,….di tagliare le unghie al potere? Di togliere un fetta di potere ai nullafacenti e inadeguati rosiconi che stanno nelle stanze dei bottoni e dei bottini?
Sergio Rizzo e Gianantonio Stella ci hanno fatto una fortuna descrivendo la classe politica italiana nel libro “La casta”, nel 2007.
Ma che cos’è questa casta che perdura da decenni nella società italiana se non una vera e propria oligarchia???
Andiamo sempre in campo neutro per stabilire i termini.
Oligarchia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.L'oligarchia (dal greco oligoi (ὀλίγοι) = pochi e archè (ἀρχή) = potere, comando) è il sistema di governo imposto da un gruppo ristretto di persone ed è anche detto governo di pochi, nel quale vi è più un interesse proprio dei componenti.
Nell'antica Grecia il termine oligarchia indicava principalmente il governo di una classe scelta in base al censo, invece che alla nascita, requisito essenziale del governo di matrice aristocratica.
Ad Atene del V secolo a.C. vi furono il governo oligarchico dei Quattrocento nel 411 a.C. ed il regime dei Trenta tiranni del404 a.C.
Nella tradizione del pensiero filosofico greco, sistematizzata da Aristotele (vedi principio aristotelico) l'oligarchia è una forma di governo cattiva, non perché antidemocratica, ma perché quei pochi esercitano il potere indebitamente, o in quanto non ne hanno il diritto o in quanto lo fanno violando le leggi o, infine, in quanto lo esercitano favorendo gli interessi particolaristici a scapito di quelli della comunità. Se, invece, i pochi che esercitano un potere lo fanno in maniera legittima e in vista dell'interesse generale, allora il loro governo è un'aristocrazia. Secondo Aristotele l'oligarchia è dunque la degenerazione dell'aristocrazia.
Se confrontiamo il termine “democrazia” = “governo del popolo”, con il termine “oligarchia” =” governo imposto da un gruppo ristretto di persone ed è anche detto governo di pochi”, diventa subito evidente che sono due forme diverse di gestione del potere.
Possiamo tranquillamente affermare che un “oligarchia” è una via di mezzo tra una “democrazia” e una “dittatura”.
Il mio amico “SM”, come ho già avuto modo di segnalare sul forum, agli inizi del 1980 mi disse che quella di allora era una “dittatura delle teste di caXXo”. All’epoca governava San Bettino Craxi con tutta la sua banda alla “Ghino di Tacco”. Mi sembrò subito un’affermazione un po’ pesante, ma riflettendoci sopra, qualche mese dopo non mi rimaneva che dargli ragione. E proprio nel mese di agosto di quest’anno, reincontrandolo, gli ho ricordato il fatto di trent’anni fa, notificandogli che in realtà aveva avuto ragione non solo per il periodo precedente ma anche per il restante periodo fino ai giorni nostri, anche se all’inizio mi era sembrata un’affermazione un po’ pesantuccia.
Noi, da almeno quarant’anni viviamo in una dittatura di teste di caXXo che in realtà è un’oligarchia mascherata, ma che sapientemente il potere definisce e ci impone di definire “democrazia” per tenere “boni” i merli del merla merlorum.
Due sacerdoti della dittatura delle teste di caXXo, D’Alema e Amato, sono forti propugnatori del sistema attuale, a loro la"democrazia" fa venire i vermi e i dolores de tripa.
Infatti pretendono che il sistema rimanga così com’è. Loro vogliono un sistema che dopo il voto gli consenta di avere le mani libere per fare ciò che vogliono. Non vogliono vincoli sorta, il potere siamo noi.
Il voto invece rappresenta giuridicamente una forma di contratto non scritto a cui bisognerebbe rendere conto a fine mandato, come avviene per tutte le pratiche contrattuali nel mondo civile.
Invece i due bucaneros pretendono che il cittadino svolga la sua funzione democratica solo per quei 30 secondi ogni 5 anni nella cabina elettorale, poi possono tornare tranquillamente nella tomba della “democrazia”.
Altro che “sveltina democratica”.
E questa vogliamo ancora chiamarla democrazia???
Se ci fosse ancora il principe de Curtis, in arte Totò, direbbe: “Ma mi faccia il piacere……”, e magari don Bersande e monsignor Bunga Bunga potrebbero anche far finta di offendersi, ma tirerebbero comunque diritto, perché il loro motto è: “Fin che ci sono merli c’è speranza…..”
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Re: Come se ne viene fuori ?
>>Intanto facciamolo crescere.Abbiamo provato tutti politici di professione, vari schieramenti,abbiamo provato il grande imprenditore, ora i tecnici.
Ora è il turno di un comico,che abbia la maggioranza per governare.
Esatto preciso ragionamento fatto 20 anni fa per il mignottaro.
Fra 20 anni faremo l'esatto preciso ragionamento per farci governare da un predicatore?
O da un bravissimo cuoco?
O da un ottimo meccanico?
Che ognuno faccia il suo mestiere e` perla di troppa saggezza?
soloo42000
Ora è il turno di un comico,che abbia la maggioranza per governare.
Esatto preciso ragionamento fatto 20 anni fa per il mignottaro.
Fra 20 anni faremo l'esatto preciso ragionamento per farci governare da un predicatore?
O da un bravissimo cuoco?
O da un ottimo meccanico?
Che ognuno faccia il suo mestiere e` perla di troppa saggezza?
soloo42000
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- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Come se ne viene fuori ?
Si tutti questi abbiamo visto che sanno fare il loro mestiere.Dal dopoguerra ad oggi.Ci sono sempre stati scandali Lockheed ... Craxi ecc.......mani pulite ecc.....Berlusconi ecc.... e questi ecc........Hanno distrutto il paese con cattedrali nel deserto sprechi, costruzioni mai utilizzate ecc........
La nostra dal dopoguerra fino alla caduta del muro di Berlino, è stata una democrazia controllata dai due blocchi USA e unuione Sovietica.
La vera democrazia non l'abbiamo ancora avuta.Ora la potremmo avere ma dei deficenti hanno cambiato la legge elettorale vedi porcellum.Noi non abbiamo mai avuto una democrazia diretta.Ne con in centrodestra e neppure con il centrosinistra.
Ora che non siamo piu sotto la campana degli USA non sappiamo come costruire una democrazia VERA:
SE questi personaggi vi sembrano dei bravi politici votateli pure.
Io voglio che dopo due legislature si tolgano dai C..... daremo ad altri un po di lavoro per altre due legislature.
Ciao
Paolo11
La nostra dal dopoguerra fino alla caduta del muro di Berlino, è stata una democrazia controllata dai due blocchi USA e unuione Sovietica.
La vera democrazia non l'abbiamo ancora avuta.Ora la potremmo avere ma dei deficenti hanno cambiato la legge elettorale vedi porcellum.Noi non abbiamo mai avuto una democrazia diretta.Ne con in centrodestra e neppure con il centrosinistra.
Ora che non siamo piu sotto la campana degli USA non sappiamo come costruire una democrazia VERA:
SE questi personaggi vi sembrano dei bravi politici votateli pure.
Io voglio che dopo due legislature si tolgano dai C..... daremo ad altri un po di lavoro per altre due legislature.
Ciao
Paolo11
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- Iscritto il: 15/05/2012, 9:38
Re: Come se ne viene fuori ?
>>Dal dopoguerra ad oggi.Ci sono sempre stati scandali Lockheed ... Craxi ecc.......mani pulite ecc.....Berlusconi ecc.... e
Eccome no?
La Resistenza.
La Costituzione.
La Repubblica.
La ricostruzione.
L'industrializzazione.
L'Europa.
I diritti.
L'hanno fatti Grillo, Macario e il macellaio sotto casa.
Fra una mignotta e un vaffanculo.
soloo42000
Eccome no?
La Resistenza.
La Costituzione.
La Repubblica.
La ricostruzione.
L'industrializzazione.
L'Europa.
I diritti.
L'hanno fatti Grillo, Macario e il macellaio sotto casa.
Fra una mignotta e un vaffanculo.
soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?
L'Ultimo tango a Parigi - 13
Cause ed effetti - 11
Gli effetti del secondo tipo 10
In risposta ad Amà.
Grillo sarà la levatrice di un riassesto solo di facciata.
probabile che adesso le "oligarchie" debbano uscire allo scoperto , privandosi dei loro burattini preferiti , se, come penso, i partiti tradizionali prenderanno una immane e meritata batosta.
Direi che questa osservazione di Amà, rappresenta il nodo cruciale di questa campagna elettorale molto lunga che parte dall’estate scorsa quando Renzi ha fatto circolare il suo camper all’interno dello stivalone. Passerà attraverso il termine delle primarie dei defunti e delle successive primarie degli avversari ultra defunti.
Dopodiché Napolità scioglierà le Camere per dare il via alla fase finale di uno spettacolo che sarebbe preferibile non vedere perché ci ricorda tanto il teatro dei burattini che abbiamo visto da piccoli nelle piazze e contrade d’Italia nel primo dopoguerra, quando il suddetto teatro era ancora considerato una forma di spettacolo non solo per bambini ma soprattutto per adulti. In questi mini teatrini all’aperto il pezzo forte era rappresentato dalle bastonate più che abbondanti che si scambiavano le varie maschere italiane.
Un assaggino lo abbiamo visto ieri sera ad “In onda” nello scambio di opinioni tra la bersandiana Moretti e la Polverini.
I commenti sulla notte dei “FANTASTICI 5 TENORES” hanno avuto una coda settimanale e sono stati ovviamente di tutti i tipi a 360 gradi.
Vianello, il giorno successivo ad Agorà, commentando lo spettacolo della sera precedente si è sentito in dovere di complimentarsi con il conduttore per le domande poste.
Se qualche dubbio poteva sussistere sul destino del Titanic Italia VII, da martedì 13 novembre 2012 questo dubbio non sussiste più. Il Titanic Italia VII, affonderà regolarmente nel cimitero delle navi davanti all’Isola del Giglio.
Quello spettacolo è stato solo un’americanata condita in salsa italiana del “Volemmose bbene”. “Fammose lo spottone di quanto siamo uniti noi dei defunti e gli amici che ci affiancheranno prossimamente qui su questo schermo".
Le domande rivolte ai candidati erano rigorosamente calibrate come i pallini che Don Camillo ha sparato alla Gisella. Pallini, piccoli, piccoli, piccoli, che non fanno male a nessuno che vanno bene per cacciare i passerottini, quelli piccoli piccoli.
Non si trattava di voler vedere scorrere il sangue, come ha obiettato Amà contrapponendosi in altro 3D a PG Battista che si diceva “annoiato” dal tipo di spettacolo. Si trattava solo di fare semplicemente il suo mestiere di giornalista come si usa fare nei Paesi anglosassoni. Lì i giornalisti con le loro domande ti squartano, ti aprono a metà.
Se dovessero adottare questo sistema nel Bel Paese ai Talk politici, non si presenterebbe mai un solo politico candidato, perché mammà non vuole che faccia brutta figura in tivvù davanti a tutti.
A dimostrazione, chi non ci dovesse credere, vada a rivedersi la puntata di “Otto e mezzo” di qualche giorno fa in cui erano presenti monsignor Casini Bunga Bunga e il giornalista dell’Espresso Marco Damilano.
Il giornalista “ha osato” porre una domanda “”””””””””fortissimamente””””””””””””provocatoria, al limite dell’insulto personale.
A monsignore, Damilano ha chiesto perché il suo partito, tanto seeeeeeeerio, guidato da una persona tanto seeeeeeeeeeria come monsignore, non fa le primarie come gli altri.
Apriti cielo, si sono spalancate le porte dell’inferno. Chiedere a monsignore di perdere la cadrega in un regolar tenzone con qualcuno più bravo di lui?????????? Ma siamo impazziti??????
“Quella cadrega Dio me l’ha data e io me la tengo,....guai a chi me la tocca...”
La differenza tra noi e gli Usa è che per loro è normale sondare fino in fondo il candidato che domani dovrà guidare la nazione. Noi invece nel Paese della casta, i giornalisti nei Talk si comportano come è riuscito qualche giorno fa Padellaro ad estorcere a Vespa finalmente la verità in merito all’ambaradan, sempre a Otto e mezzo. La scelta del giornalista che partecipa al Talk la fa il politico. In modo tale che le domande siano le più domestiche possibili e non lo mettano in difficoltà.
Cose da Unione sovietica brezneviana praticate non solo da politici di “”sinistra””, ma anche da tutti i politici di destra. Vogliono solo aver di fronte giornalisti inginocchiati non dico a fare cosa.
Questo è il sistema che la casta ha creato ad arte nell’ultimo ventennio fottendo 44 milioni di italiani adulti con accesso al voto.
Una domanda centrale ai 5 FANTASTICI TENORES, doveva essere quindi quella posta da Amà:
“ Come intendevano rapportarsi con i poteri forti”
Invece mancava soltanto che gli chiedesse come stava la zia Carolina.
Nessun politico ha mai accennato ai suoi rapporti personali o di quelli del partito con i poteri forti.
L’unico ad aver fatto un accenno è Antonio Di Pietro che si era pronunciato per una politica di contrasto. Ma la sua posizione oggi è così messa male che i quotidiani nelle ultime ore accennano a sue dimissioni a breve.
Il caimano referente della Mafia SpA con Dell’Utri non poteva di certo raccontare i suoi rapporti con i poteri forti.
Meno che meno monsignor Bunga Bunga che ha rapporti con tutti i poteri forti.
Bersande che incarna la nuova Dc di sinistra ha sempre fatto finta di niente, come se il problema non esistesse. Neppure Vendola ha mai dichiarato come intende regolarsi con i poteri forti.
Tra questi va annoverato anche il Coccogrillo, che deve aver ritenuto irrilevante il tema number one.
E poteva mancare la Volpe delle ‘ascine??
Figuriamoci se poteva esprimersi sul tema Renzi che ad andare in bocca al lupo non ha voluto rinunciarci per niente. Alla cena alla Fondazione Metropolitan con 150 persone (imprenditori, manager, banchieri, finanzieri) accorsi per «dare una mano a Matteo», ci ha fatto 135mila euro.
Quando mai precari, studenti e pensionati, potrebbero dargli tanto nelle sue affollate riunioni ?
Intervistato ad Agorà dalla Iena, alla domanda:
<<Non le sembra sconveniente l’aver partecipato alla cena con i finanzieri?>>
La volpe delle ‘ascine in procinto di superare in furbizia e strategia Rommel, la volpe del deserto, ha così risposto: <<Io parlo con tutti,.. anche con i finanzieri>>.
Al che la domanda assassina gli è arrivata inaspettatamente di rincalzo da mister pastafrolla, PG Battista:
<< Ma non le sembra che un’incontro di quel genere non si doveva tenere a porte chiuse?>>
E su questa domanda il furbone fiorentino che aveva scansato la prima domanda perché preparato ha dovuto ammettere:
<<E si ho sbagliato….non andava fatta a porte chiuse>>
Ma la tessitura ha dato i suoi buoni frutti perché ieri Serra era dalla zia Leopolda, con Ichino che intende diventare ministro del Welfare nel governo Renzi.
Non c’è di che, è una bella compagnia sinistra……non di sinistra.
In un intervista il su babbo ha dichiarato:
<<Il mi figliolo l’è veramente di sinistra>>
Già, e allora io sono un cammello a dodici gobbe.
Cause ed effetti - 11
Gli effetti del secondo tipo 10
In risposta ad Amà.
Grillo sarà la levatrice di un riassesto solo di facciata.
probabile che adesso le "oligarchie" debbano uscire allo scoperto , privandosi dei loro burattini preferiti , se, come penso, i partiti tradizionali prenderanno una immane e meritata batosta.
Direi che questa osservazione di Amà, rappresenta il nodo cruciale di questa campagna elettorale molto lunga che parte dall’estate scorsa quando Renzi ha fatto circolare il suo camper all’interno dello stivalone. Passerà attraverso il termine delle primarie dei defunti e delle successive primarie degli avversari ultra defunti.
Dopodiché Napolità scioglierà le Camere per dare il via alla fase finale di uno spettacolo che sarebbe preferibile non vedere perché ci ricorda tanto il teatro dei burattini che abbiamo visto da piccoli nelle piazze e contrade d’Italia nel primo dopoguerra, quando il suddetto teatro era ancora considerato una forma di spettacolo non solo per bambini ma soprattutto per adulti. In questi mini teatrini all’aperto il pezzo forte era rappresentato dalle bastonate più che abbondanti che si scambiavano le varie maschere italiane.
Un assaggino lo abbiamo visto ieri sera ad “In onda” nello scambio di opinioni tra la bersandiana Moretti e la Polverini.
I commenti sulla notte dei “FANTASTICI 5 TENORES” hanno avuto una coda settimanale e sono stati ovviamente di tutti i tipi a 360 gradi.
Vianello, il giorno successivo ad Agorà, commentando lo spettacolo della sera precedente si è sentito in dovere di complimentarsi con il conduttore per le domande poste.
Se qualche dubbio poteva sussistere sul destino del Titanic Italia VII, da martedì 13 novembre 2012 questo dubbio non sussiste più. Il Titanic Italia VII, affonderà regolarmente nel cimitero delle navi davanti all’Isola del Giglio.
Quello spettacolo è stato solo un’americanata condita in salsa italiana del “Volemmose bbene”. “Fammose lo spottone di quanto siamo uniti noi dei defunti e gli amici che ci affiancheranno prossimamente qui su questo schermo".
Le domande rivolte ai candidati erano rigorosamente calibrate come i pallini che Don Camillo ha sparato alla Gisella. Pallini, piccoli, piccoli, piccoli, che non fanno male a nessuno che vanno bene per cacciare i passerottini, quelli piccoli piccoli.
Non si trattava di voler vedere scorrere il sangue, come ha obiettato Amà contrapponendosi in altro 3D a PG Battista che si diceva “annoiato” dal tipo di spettacolo. Si trattava solo di fare semplicemente il suo mestiere di giornalista come si usa fare nei Paesi anglosassoni. Lì i giornalisti con le loro domande ti squartano, ti aprono a metà.
Se dovessero adottare questo sistema nel Bel Paese ai Talk politici, non si presenterebbe mai un solo politico candidato, perché mammà non vuole che faccia brutta figura in tivvù davanti a tutti.
A dimostrazione, chi non ci dovesse credere, vada a rivedersi la puntata di “Otto e mezzo” di qualche giorno fa in cui erano presenti monsignor Casini Bunga Bunga e il giornalista dell’Espresso Marco Damilano.
Il giornalista “ha osato” porre una domanda “”””””””””fortissimamente””””””””””””provocatoria, al limite dell’insulto personale.
A monsignore, Damilano ha chiesto perché il suo partito, tanto seeeeeeeerio, guidato da una persona tanto seeeeeeeeeeria come monsignore, non fa le primarie come gli altri.
Apriti cielo, si sono spalancate le porte dell’inferno. Chiedere a monsignore di perdere la cadrega in un regolar tenzone con qualcuno più bravo di lui?????????? Ma siamo impazziti??????
“Quella cadrega Dio me l’ha data e io me la tengo,....guai a chi me la tocca...”
La differenza tra noi e gli Usa è che per loro è normale sondare fino in fondo il candidato che domani dovrà guidare la nazione. Noi invece nel Paese della casta, i giornalisti nei Talk si comportano come è riuscito qualche giorno fa Padellaro ad estorcere a Vespa finalmente la verità in merito all’ambaradan, sempre a Otto e mezzo. La scelta del giornalista che partecipa al Talk la fa il politico. In modo tale che le domande siano le più domestiche possibili e non lo mettano in difficoltà.
Cose da Unione sovietica brezneviana praticate non solo da politici di “”sinistra””, ma anche da tutti i politici di destra. Vogliono solo aver di fronte giornalisti inginocchiati non dico a fare cosa.
Questo è il sistema che la casta ha creato ad arte nell’ultimo ventennio fottendo 44 milioni di italiani adulti con accesso al voto.
Una domanda centrale ai 5 FANTASTICI TENORES, doveva essere quindi quella posta da Amà:
“ Come intendevano rapportarsi con i poteri forti”
Invece mancava soltanto che gli chiedesse come stava la zia Carolina.
Nessun politico ha mai accennato ai suoi rapporti personali o di quelli del partito con i poteri forti.
L’unico ad aver fatto un accenno è Antonio Di Pietro che si era pronunciato per una politica di contrasto. Ma la sua posizione oggi è così messa male che i quotidiani nelle ultime ore accennano a sue dimissioni a breve.
Il caimano referente della Mafia SpA con Dell’Utri non poteva di certo raccontare i suoi rapporti con i poteri forti.
Meno che meno monsignor Bunga Bunga che ha rapporti con tutti i poteri forti.
Bersande che incarna la nuova Dc di sinistra ha sempre fatto finta di niente, come se il problema non esistesse. Neppure Vendola ha mai dichiarato come intende regolarsi con i poteri forti.
Tra questi va annoverato anche il Coccogrillo, che deve aver ritenuto irrilevante il tema number one.
E poteva mancare la Volpe delle ‘ascine??
Figuriamoci se poteva esprimersi sul tema Renzi che ad andare in bocca al lupo non ha voluto rinunciarci per niente. Alla cena alla Fondazione Metropolitan con 150 persone (imprenditori, manager, banchieri, finanzieri) accorsi per «dare una mano a Matteo», ci ha fatto 135mila euro.
Quando mai precari, studenti e pensionati, potrebbero dargli tanto nelle sue affollate riunioni ?
Intervistato ad Agorà dalla Iena, alla domanda:
<<Non le sembra sconveniente l’aver partecipato alla cena con i finanzieri?>>
La volpe delle ‘ascine in procinto di superare in furbizia e strategia Rommel, la volpe del deserto, ha così risposto: <<Io parlo con tutti,.. anche con i finanzieri>>.
Al che la domanda assassina gli è arrivata inaspettatamente di rincalzo da mister pastafrolla, PG Battista:
<< Ma non le sembra che un’incontro di quel genere non si doveva tenere a porte chiuse?>>
E su questa domanda il furbone fiorentino che aveva scansato la prima domanda perché preparato ha dovuto ammettere:
<<E si ho sbagliato….non andava fatta a porte chiuse>>
Ma la tessitura ha dato i suoi buoni frutti perché ieri Serra era dalla zia Leopolda, con Ichino che intende diventare ministro del Welfare nel governo Renzi.
Non c’è di che, è una bella compagnia sinistra……non di sinistra.
In un intervista il su babbo ha dichiarato:
<<Il mi figliolo l’è veramente di sinistra>>
Già, e allora io sono un cammello a dodici gobbe.
Re: Come se ne viene fuori ?
la democrazia è stata lavata con ACE ogni giorno per vent'anni con Mr B , dopo essere passata per i candeggi precedenti, per cui si sa che non è più la vergine maria che ci consegnarono i costituenti, di qui a consegnarla ad un altro incantatore di serpenti , per quanto sbiadita e malconcia , io continuo a pensarci molto, ma molto, bene su.
Per quanto riguarda i poteri forti , sono sempre esistiti, esisteranno sempre, prima gestivano grano, spezie e bulbi di tulipani e ora gestiscono titoli ...Obama secondo voi non ha finanziatori fra i big ? eppure la riforma sanitaria l'ha fatta ed è una cosa di sinistra!
Renzi ha incontrato 'sti signori incravattati in privato per tessere diabolici piani per fottere gli operai ? Renzi capo o pedina della Spectre? con quella faccia un pò così, quell'espressione un pò così? .... personalmente non mi fisso su questo ma sui 20 anni in cui i nostri rappresentanti hanno fatto i falsi puristi aiutando un certo commendatore brianzolo a stuprare le istituzioni.
Se uno non è d'accordo con la "deriva" del PD ( visto che d'alema - ei fu- ha detto che con renzi il cs morirà= anatema su di voi !! ) voti SEL, chi glielo impedisce?
uno che invece non è d'accordo e vota Grillo secondo me cerca solo vendetta che è una pigra forma di sofferenza.
Per quanto riguarda i poteri forti , sono sempre esistiti, esisteranno sempre, prima gestivano grano, spezie e bulbi di tulipani e ora gestiscono titoli ...Obama secondo voi non ha finanziatori fra i big ? eppure la riforma sanitaria l'ha fatta ed è una cosa di sinistra!
Renzi ha incontrato 'sti signori incravattati in privato per tessere diabolici piani per fottere gli operai ? Renzi capo o pedina della Spectre? con quella faccia un pò così, quell'espressione un pò così? .... personalmente non mi fisso su questo ma sui 20 anni in cui i nostri rappresentanti hanno fatto i falsi puristi aiutando un certo commendatore brianzolo a stuprare le istituzioni.
Se uno non è d'accordo con la "deriva" del PD ( visto che d'alema - ei fu- ha detto che con renzi il cs morirà= anatema su di voi !! ) voti SEL, chi glielo impedisce?
uno che invece non è d'accordo e vota Grillo secondo me cerca solo vendetta che è una pigra forma di sofferenza.
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