articolo 18

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lucfig
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Messaggio da lucfig »

Giusto per ricordare ... questo articolo di Ugolini ci porta a capire quale battaglia si prospetta.

Inoltre con questo scontro porterebbe alla morte politica del PD.

Caro Bersani, come vuoi essere ricordato dalla Storia? Come colui che ha schiavizzato i Lavoratori e l'Italia?

da www.unita.it
Sei malato? Ti licenzio per motivi «economici»
19 marzo 2012
di Bruno Ugolini

Ore difficili per il sindacato dentro una trattativa che ricorda il saliscendi delle «montagne russe» al luna park, per usare un’immagine di Susanna Camusso. Sono in gioco le sorti dei precari ma anche di quelli che rischiano di diventare precari. E allora è bene ricordare il tempo in cui non c’era lo Statuto dei lavoratori. Questo giornale l’undici maggio del 2000 aveva raccolto (era la vigilia di un referendum abrogativo sull’articolo 18 che non ebbe successo) le testimonianze di alcuni protagonisti. Così Giovanni De Stefanis (Cgil Torino) rievocava gli anni 50, quando la Fiat, dopo aver attuato i campi confino per i comunisti tipo Emilio Pugno, cominciava a licenziare operai «perché sorpresi ad oziare», oppure per «lavori non bene eseguiti». Motivazioni che oggi magari qualcuno potrebbe far passare per «economiche».
Nel 1969 poi, alla Fiat, c’era stato il primo «reintegro di massa». Aveva riguardato tanti attivisti sindacali licenziati prima della firma del nuovo contratto di lavoro. Altri licenziati li aveva rievocati Fioravanti Stell, operaio della Borletti, antica fabbrica milanese. Qui c’era stata una lunga lotta seguita da un accordo. Subito dopo erano scattati i licenziamenti, senza motivazione, per un gruppetto di sei-sette ragazzi dai 16 ai 17 anni che si erano distinti nelle battaglia sindacale. Un altro operaio, Sergio Dellera raccontava altre storie di licenziamenti alla Moto Parilla e alla Om-Fiat. Il rischio, dicevano i miei interlocutori, se venisse intaccato l’articolo 18, è quello di un «contagio», di un assalto a tutti i diritti. Un timore presente anche oggi. Anche perché in queste ore è in campo una possibilità relativa ai cosiddetti licenziamenti per «motivi economici». Non riferiti a ristrutturazioni o fatti del genere. Ha scritto lucidamente Govanni Principe sul Blog Molise 11: «Forse si dovrebbe chiamare le cose con il loro nome. Penso che si possano riassumere in una locuzione, molto usata ed abusata: scarso rendimento. Qui sta il nodo della vicenda». È un termine, lo scarso rendimento, che si presta a molte interpretazioni. Un conto è «una condotta volutamente negligente» o «una opposizione deliberata e ingiustificata al potere dispositivo (organizzativo) dell’imprenditore». Un conto, invece, se lo scarso rendimento «deriva da motivi oggettivi o trova comunque una giustificazione che non configura alcuna violazione disciplinare». Principe cita i problemi di salute, le condizioni psico-fisiche…
Ecco bisognerebbe evitare l’equazione: sei malato, rendi poco, sei licenziato. Non bisognerebbe ascoltare gli ammonimenti dell’ex ministro Sacconi o di Ludovico Festa riassunti in un titolo su «Il Giornale»: «L’errore del prof: non strappare con la Cgil».
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mariok

Re: articolo 18

Messaggio da mariok »

Intervista a Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro Pd, sulla riforma del mercato del lavoro

F.Schianchi - La Stampa

di Stefano Fassina, pubblicato il 21 marzo 2012

Qualche «passo avanti significativo», ma soprattutto «buchi e passi indietro» in un testo imperniato su una linea «che continua a considerare l`arretramento delle condizioni di lavoro come un fattore di sviluppo: cosa che ci porterà in condizioni sempre più difficili»

E` critico il giudizio di Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, sulla proposta di riforma del governo.

Quali sono i passi avanti?
«La valorizzazione dei contratti di apprendistato. Il disincentivo di quelli a tempo determinato. Bisognerà poi valutare nel testo finale la reale efficacia dei vincoli posti alle false partite Iva e ai contratti intermittenti. Il fatto però è che ci sono buchi molto grandi».

Quali?
«Intanto, l`obiettivo della riforma era introdurre ammortizzatori sociali universali, e invece per contratti a progetto e altre forme contrattuali non cambia nulla. E poi la genericità dei punti sulle politiche attive per il lavoro».

L`articolo 18?
«E` stato fatto un passo indietro molto ampio. Tutti i datori di lavoro che vorranno liberarsi di un lavoratore diranno che è per ragioni economiche, e sarà complicatissimo per il lavoratore dimostrare ché si tratta invece di un licenziamento discriminatorio. E trovo che sia uno specchietto per le allodole estenderlo per ragioni discriminatorie alle piccole ímprese».

Ma per, il governò il discorso è chiuso. Che farà il Pd in Parlamento?
«Valuterà nel merito e presenterà emendamenti per migliorare il testo».

Ma se i miglioramenti non dovessero arrivare?...
«Noi lavoriamo per evitare i problemi e auspichiamo che il governo ascolti le forze politiche che lo sostengono».

Sul lavoro però non siete tutti d`accordo: la sua linea non è quella di Ichino. Non c`è rischio spaccatura? «Ricordo che a tutto il Pd sta a cuore la lotta alla precarietà. Possiamo fare una discussione di merito e trovare una posizione larghissimamente condivisa ».

La Cgil ha espresso il suo «dissenso» sull`art. 18. Che ne dice della soluzione trovata dal governo di procedere con un verbale?
«Non ne capisco il senso, visto che i protagonisti del confronto comunicano regolarmente col resto del mondo. Mi pare una procedura bizantina per sottolineare una capacità di ascolto che non c`è stata fino in fondo».

Monti dice che l`interlocutore del governo è il Parlamento...
«Una singolare affermazione: nei sistemi democratici è tendenzialmente, il contrario...».

http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... iluppo.htm
mariok

Re: articolo 18

Messaggio da mariok »

COMUNICATO STAMPA

Bersani: "Sulla Riforma del Lavoro dovrà pronunciarsi il Parlamento"

Dichiarazione del Segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani, a margine della riunione della Segreteria nazionale del PD, sulle trattative in corso sulla riforma del lavoro: "Il governo colmi le distanze"

di Pier Luigi Bersani, pubblicato il 20 marzo 2012

"E’ chiaro che su quel che c’è di buono nell’impostazione del governo e su quel che c’è da migliorare e da correggere, a questo punto dovrà pronunciarsi seriamente il Parlamento", ha dichiarato il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani, dopo la riunone del governo con le parti sociali.

"Credo che il governo abbia tutti gli elementi per capire le distanze da colmare e trovare i possibili punti di caduta", aveva affermato il Segretario democratico, al termine della riunione di Segreteria del PD sulla trattative in corso, sulla riforma del mercato del lavoro.

"Spero che vada bene, che si trovi un punto di sintesi. C'è un messaggio utile per l'Italia e per il mondo ed è che l'Italia sta affrontando le riforme", ha aggiunto.

Ha concluso Bersani: "E come sempre nei momenti difficili, l'Italia riesce a costruire la coesione sociale che mette il Paese sulla strada della fiducia per me questo è il messaggio che deve arrivare al mondo".

http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... e-distanze
peanuts
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Re: articolo 18

Messaggio da peanuts »

mariok ha scritto:L`articolo 18?
«E` stato fatto un passo indietro molto ampio. Tutti i datori di lavoro che vorranno liberarsi di un lavoratore diranno che è per ragioni economiche, e sarà complicatissimo per il lavoratore dimostrare ché si tratta invece di un licenziamento discriminatorio. E trovo che sia uno specchietto per le allodole estenderlo per ragioni discriminatorie alle piccole ímprese».
Il passo decisivo è questo.
"Piangina" ci dice che grazie a lei (ma piantala) tutti avranno l'articolo 18, che però di fatto è depotenziato in maniera netta.
Noi non la beviamo.

Io ribadisco che il pd deve ritirare l'appoggio al governo. A quel punto alla camera i numeri saranno risicati e basterà un nulla per farli cadere.

Si potrebbe fare già ogg, votando la sfiducia per le liberalizzazioni.

Ma LE VOGLIAMO TIRARE FUORI LE PALLE, BERSANI?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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peanuts
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Re: articolo 18

Messaggio da peanuts »

Le gente è leggermente incazzata, vedete un po' gli ultimi commenti...

http://www.partitodemocratico.it/doc/44511/contatti.htm
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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mariok

Re: articolo 18

Messaggio da mariok »

peanuts ha scritto:Le gente è leggermente incazzata, vedete un po' gli ultimi commenti...

http://www.partitodemocratico.it/doc/44511/contatti.htm
In realtà i commenti sul sito del PD sono difficili da trovare: sono sparpagliati tra forum tematici o commenti a vari comunicati.

Tuttavia, anche parlando tra la gente, una critica di fondo è ricorrente:

questo partito non tutela gli interessi del suo elettorato.

E' un sentimento diffuso tra elettori ed ex-elettori che testimonia l'incomprensibile politica suicida di questo gruppo dirigente sordo, miope e rissoso.
peanuts
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Re: articolo 18

Messaggio da peanuts »

Sì, d'accordo. Ma NOI che intendiamo fare?
Le cose sono due.
Potremmo mandare al Pd l'indirizzo del forum per chiedere che leggano cosa ne pensiamo di questo schifo.
Oppure, raccogliere dei messaggi e poi spedirglieli.

Mi direte: li cestinano in 10 secondi.

Ma almeno ci avremo provato.
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Re: articolo 18

Messaggio da iospero »

La RAIU non si tocca , la patrimoniale non si può fare, la riforma delle pensioni Sì, l'aumento delle tasse Sì.
Monti se vuoi andare avanti cerchiamo di bilanciare i sacrifici.

Giustamente dice Bersani il consenso delle parti sociali è fondamentale, quindi bisogna fare ciò su cui tutti concordano e lasciare il resto.

Alla fine ha ragione Ferrero, che questa mattina ha detto: " E' dal 1980 che si chiedono sacrifici ai lavoratori promettendo che poi arriverà lo sviluppo" e invece se guardiamo le statistiche vediamo che le buste paga continuano a perdere potere di acquisto, le imprese o restano ferme o diminuiscono,
chi ha visto lo sviluppo ?

Non dimentichiamo che è all'orizzonte anche LO SCOPPIO DELLA BOLLA IMMOBILIARE CINESE
vedi http://www.rischiocalcolato.it/2012/03/ ... inese.html
lucfig
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Re: articolo 18

Messaggio da lucfig »

Non ci facciamo illusioni ...

Il Governo Monti ha come scopo di creare il grande centro, per questo vuole far spaccare il PD facendo ritornare alla casa madre della ex DC. Le insinuazioni di Mentana e su quelli che dicono che dopo MOnti nulla sarà come prima me lo confermano.

La cosa mi stupisce che tutto questo con benestare di Napolitano, va bene che era un migliorista, ma quello che sta facendo mi ha proprio profondamente deluso!
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pancho
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Re: articolo 18

Messaggio da pancho »

Pd diviso sulla riforma del lavoro. E la rabbia della base esplode su web

La rabbia degli elettori Pd monta su web.


Dopo la rottura dell'accordo sulla riforma del lavoro con i sindacati divisi, una parte della base è sempre meno convinta dell'appoggio di Pier Luigi Bersani al governo Monti.

Il partito resta diviso.

Il segretario sulla trattativa rifiuta il termine accordo. Fino all'ultimo ha invitato il Governo a fare di tutto per «colmare le distanze» con i sindacati perchè solo un'intesa su una riforma così cruciale «può garantire la coesione sociale». Tra i segretari di partito che sostengono il Governo Monti è certo il più scontento ma, almeno per ora, trattiene il disappunto. Fino a questa sera, quando ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, promette, parlerà della questione.
Bersani conta comunque di correggere in Parlamento quello che «c'è da migliorare» nell'impostazione del Governo.

Più fiducioso Enrico Letta che non vuole mettere in discussione il voto favorevole dei democratici, «pur con tanti distinguo».
Soddisfatto Pietro Ichino, secondo il quale nella riforma del Governo «c'è molto materiale programmatico del Pd». Il senatore e giuslavorista sottolinea come «la legislazione del lavoro in Italia e il suo totale disallineamento rispetto al resto d'Europa sia uno degli ostacoli maggiori al nostro sviluppo».
Favorevole alla riforma è anche Giuseppe Fioroni che la considera «un lavoro importante sia nel metodo che nella sostanza». Quanto all'art. 18 nessun dramma: «Si è fatta una manutenzione seria».
Secondo Giovanna Melandri invece sull'articolo 18 ha ragione la Cgil, però per l'esponente Pd la riforma nel suo complesso è positiva.

All'interno del partito non tutti sono su queste posizioni.

A partire dal responsabile economico, Stefano Fassina. Che vede nella riforma del lavoro e nella prassi seguita qualche «passo avanti significativo», ma soprattutto «buchi e passi indietro» in un testo «che continua a considerare l'arretramento delle condizioni di lavoro come un fattore di sviluppo, cosa che ci porterà in condizioni sempre più difficili».
Critico anche Cesare Damiano. «Parliamo di modello tedesco - dice l'ex ministro del Lavoro - ma di questo prendiamo solo quello che ci piace».

Dario Franceschini invita l'Esecutivo a un nuovo tentativo di coesione con le parti «per ricercare una sintesi sull'art. 18 e in particolare sui licenziamenti per ragioni economiche». Perchè, sostiene l'ex segretario Pd, «di tutto il Paese ha bisogno tranne che di un periodo di tensioni che finirebbero per compromettere il recupero di credibilità ottenuto dall'Italia».

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbAbCrBF
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Piu chiaro di cosi si muore :mrgreen:
Monti sull'art.18 fa riferimento all'UDC, PDL e l'area Ichino del PD.

Con questi ha la maggiooranza per le sue riforme.
...e gli altri stanno a guardare sempre per paura di quel solito problema: Si romperebbe l partito.

Almeno per onesta politica verso coloro che li hanno votati, almeno quelli che non si riferiscono a quest'area ,se ne vadano in fretta se non vogliono perdere anche quella minima parte di onesta' rimastagli.

Prevedo una vera debacle per il PD e tutto per non essere stati chiari con i loro elettori sugli obiettivi.
Ma si poteva far questo quando un partito nasce da una fusione a freddo?

Ci voleva poco per capire quali potevano essere gli obiettivi di Monti e del suo Protettore.

Son cose studiate a tavolino molti mesi prima e poi messe subito in atto col beneplacito del Protettore e di chi aveva i suoi stessi obiettivi.
E ora, mo' che facciamo? Vaselina a non finire :twisted: L'unico investimento valido per questi tempi. Dopo si vedra' poiche noi non siamo degli zombi


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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