Che fine faranno i bananas?
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Re: Che fine faranno i bananas?
Più di 10 anni fa tutti si chiedevano cosa sarebbe successo nel dopo Berlusconi sta iniziando ora....
Pdl, Berlusconi rade al suolo le primarie. Alfano attacca: “Non siamo barzellettieri”
L'ex premier: "Serve rivoluzione nel partito, i sondaggi sui candidati non sono buoni". Il segretario: "Non voglio essere designato al nulla. Qual è l'alternativa? Forse qualche gelataio o ex presidente di Confindustria?". Il Cavaliere costretto a battere in ritirata: "Il mio era solo uno sfogo, le primarie si faranno". A chiudere la giornata una conferenza stampa congiunta: "Siamo in totale sintonia"
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 8 novembre 2012Commenti (612)
Il Pdl scoppia sulle regole delle primarie. Silvio Berlusconi ci mette il carico dicendo che “i sondaggi sui candidati sono tutti negativi e serve una rivoluzione”. Ma questa volta provoca una reazione durissima da parte del segretario (e principale candidato alla successione) Angelino Alfano. Tanto che, dopo un ufficio di presidenza tesissimo, in cui alcuni dirigenti sono quasi arrivati allo scontro fisico, il Cavaliere è costretto a ritrattare. E la giornata finisce con una conferenza stampa congiunta in cui l’ex premier dice: “Con Alfano siamo in totale sintonia, non c’è mai stato alcun attrito con Alfano”.
L’intervento d’esordio di Berlusconi era stato a gamba tesa: “Serve un grande choc, una rivoluzione che non si limiti al cambiamento del nome”. L’ex premier ha chiesto un cambio radicale all’interno del partito: “Per recuperare i nostri elettori serve un Silvio Berlusconi del ’94″. Il suo ragionamento partiva, appunto, dalle primarie: “Mentirei se dicessi che considero le primarie salvifiche. Abbiamo bisogno di volti nuovi e protagonisti nuovi”. Di più. L’ex premier sosteneva di avere in mano un sondaggio proprio su primarie e candidati: “E non sono buoni”. Parole suonate come un de profundis per un partito già paralizzato su modalità e regole delle consultazioni popolari.
Tanto che l’attuale segretario del Pdl Angelino Alfano non ha risparmiato un duro attacco: “Non voglio essere designato al nulla. Oggi dobbiamo prendere una decisione, non siamo barzellettieri“, ha detto riferendosi alle dure critiche sulle primarie e sul partito arrivate da Berlusconi e da altri esponenti del Pdl. E ha poi aggiunto: “Mi assumo la responsabilità delle primarie. Farle è una questione di serietà”. E ancora: “Io accetto la sfida delle primarie altrimenti qual è l’alternativa? Forse qualche gelataio o ex presidente di Confindustria (il riferimento è all’imprenditore padre di Grom e all’ex numero uno di viale dell’Astronomia Luca Cordero di Montezemolo), che nei sondaggi va peggio di noi? Finora un Berlusconi del ’94 non è venuto fuori allora scegliamolo tra di noi a meno che non c’è una scelta che riguarda personalmente Berlusconi e sulla quale c’è la clausola di sempre”. Inoltre, sempre secondo informazioni che filtrano mentre la riunione è ancora in corso, il coordinatore Sandro Bondi avrebbe chiesto l’azzeramento di tutti i vertici del partito.
Alla fine è stato lo stesso Berlusconi a dover ritrattare: “Il mio è stato solo uno sfogo per esprimere delle perplessità. Sono d’accordo con Alfano sulla necessità di uscire oggi con una decisione. A questo punto occorre andare avanti con le primarie anche se non sono salvifiche, per ora sono una condizione necessaria ma non sufficiente”. Parole confermate da Giancarlo Galan, uno dei candidati: ”Le primarie del Pdl si faranno. L’ufficio di presidenza ha appena approvato il regolamento definitivo con le regole”. Solo pochi giorni fa, un un’anticipazione del libro di Bruno Vespa, Berlusconi non contestava affatto le primarie, anzi diceva che “saranno storiche perché eleggeranno il mio successore”.
Al termine dell’ufficio di presidenza, nonostante tutte le notizie trapelate e confermate, Berlusconi e Alfano si sono presentati fianco a fianco in conferenza stampa, dicendo di non essere mai stati in disaccordo: “Voglio bene ad Angelino come a un figlio e sono certo di essere ricambiato”, ha detto Berlusconi, che poi ha aggiunto: “Sulle primarie aspettatevi sorprese. Come mi si attribuisce la capacità di estrarre conigli dal cilindro, penso che stavolta sarò capace di estrarre un dinosauro. Andrò alle convention delle primarie anche per spiegare agli italiani cosa votare. I cittadini devono imparare a votare”. Infine una stoccata a Monti: “C’è un disgusto generale nella popolazione per il fatto che un governo tecnico ne sostituisca uno voluto dai cittadini”.
(video di Manolo Lanaro)
Il colpo finale alla giornata orribile del Pdl l’ha dato l’ufficio stampa del partito, nel tentativo maldestro di ridimensionare le parole di fuoco scagliate dal segretario all’indirizzo di Berlusconi. Secondo la ricostruzione “ufficiale”, le parole di Alfano, sono state: “Io sono per andare avanti. O si prende una decisione, qualunque sia, o saremo barzellettati. E io non ci sto”. Barzellettati, dunque, non “barzellettiere”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ta/407938/
Pdl, Berlusconi rade al suolo le primarie. Alfano attacca: “Non siamo barzellettieri”
L'ex premier: "Serve rivoluzione nel partito, i sondaggi sui candidati non sono buoni". Il segretario: "Non voglio essere designato al nulla. Qual è l'alternativa? Forse qualche gelataio o ex presidente di Confindustria?". Il Cavaliere costretto a battere in ritirata: "Il mio era solo uno sfogo, le primarie si faranno". A chiudere la giornata una conferenza stampa congiunta: "Siamo in totale sintonia"
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 8 novembre 2012Commenti (612)
Il Pdl scoppia sulle regole delle primarie. Silvio Berlusconi ci mette il carico dicendo che “i sondaggi sui candidati sono tutti negativi e serve una rivoluzione”. Ma questa volta provoca una reazione durissima da parte del segretario (e principale candidato alla successione) Angelino Alfano. Tanto che, dopo un ufficio di presidenza tesissimo, in cui alcuni dirigenti sono quasi arrivati allo scontro fisico, il Cavaliere è costretto a ritrattare. E la giornata finisce con una conferenza stampa congiunta in cui l’ex premier dice: “Con Alfano siamo in totale sintonia, non c’è mai stato alcun attrito con Alfano”.
L’intervento d’esordio di Berlusconi era stato a gamba tesa: “Serve un grande choc, una rivoluzione che non si limiti al cambiamento del nome”. L’ex premier ha chiesto un cambio radicale all’interno del partito: “Per recuperare i nostri elettori serve un Silvio Berlusconi del ’94″. Il suo ragionamento partiva, appunto, dalle primarie: “Mentirei se dicessi che considero le primarie salvifiche. Abbiamo bisogno di volti nuovi e protagonisti nuovi”. Di più. L’ex premier sosteneva di avere in mano un sondaggio proprio su primarie e candidati: “E non sono buoni”. Parole suonate come un de profundis per un partito già paralizzato su modalità e regole delle consultazioni popolari.
Tanto che l’attuale segretario del Pdl Angelino Alfano non ha risparmiato un duro attacco: “Non voglio essere designato al nulla. Oggi dobbiamo prendere una decisione, non siamo barzellettieri“, ha detto riferendosi alle dure critiche sulle primarie e sul partito arrivate da Berlusconi e da altri esponenti del Pdl. E ha poi aggiunto: “Mi assumo la responsabilità delle primarie. Farle è una questione di serietà”. E ancora: “Io accetto la sfida delle primarie altrimenti qual è l’alternativa? Forse qualche gelataio o ex presidente di Confindustria (il riferimento è all’imprenditore padre di Grom e all’ex numero uno di viale dell’Astronomia Luca Cordero di Montezemolo), che nei sondaggi va peggio di noi? Finora un Berlusconi del ’94 non è venuto fuori allora scegliamolo tra di noi a meno che non c’è una scelta che riguarda personalmente Berlusconi e sulla quale c’è la clausola di sempre”. Inoltre, sempre secondo informazioni che filtrano mentre la riunione è ancora in corso, il coordinatore Sandro Bondi avrebbe chiesto l’azzeramento di tutti i vertici del partito.
Alla fine è stato lo stesso Berlusconi a dover ritrattare: “Il mio è stato solo uno sfogo per esprimere delle perplessità. Sono d’accordo con Alfano sulla necessità di uscire oggi con una decisione. A questo punto occorre andare avanti con le primarie anche se non sono salvifiche, per ora sono una condizione necessaria ma non sufficiente”. Parole confermate da Giancarlo Galan, uno dei candidati: ”Le primarie del Pdl si faranno. L’ufficio di presidenza ha appena approvato il regolamento definitivo con le regole”. Solo pochi giorni fa, un un’anticipazione del libro di Bruno Vespa, Berlusconi non contestava affatto le primarie, anzi diceva che “saranno storiche perché eleggeranno il mio successore”.
Al termine dell’ufficio di presidenza, nonostante tutte le notizie trapelate e confermate, Berlusconi e Alfano si sono presentati fianco a fianco in conferenza stampa, dicendo di non essere mai stati in disaccordo: “Voglio bene ad Angelino come a un figlio e sono certo di essere ricambiato”, ha detto Berlusconi, che poi ha aggiunto: “Sulle primarie aspettatevi sorprese. Come mi si attribuisce la capacità di estrarre conigli dal cilindro, penso che stavolta sarò capace di estrarre un dinosauro. Andrò alle convention delle primarie anche per spiegare agli italiani cosa votare. I cittadini devono imparare a votare”. Infine una stoccata a Monti: “C’è un disgusto generale nella popolazione per il fatto che un governo tecnico ne sostituisca uno voluto dai cittadini”.
(video di Manolo Lanaro)
Il colpo finale alla giornata orribile del Pdl l’ha dato l’ufficio stampa del partito, nel tentativo maldestro di ridimensionare le parole di fuoco scagliate dal segretario all’indirizzo di Berlusconi. Secondo la ricostruzione “ufficiale”, le parole di Alfano, sono state: “Io sono per andare avanti. O si prende una decisione, qualunque sia, o saremo barzellettati. E io non ci sto”. Barzellettati, dunque, non “barzellettiere”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ta/407938/
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Re: Che fine faranno i bananas?
Formigoni: “Mi candido alle primarie Pdl. Il partito va rifatto da cima a fondo”
Il presidente della Regione Lombardia, nonostante gli scandali che lo hanno travolto, annuncia di non volere ritirarsi dalla politica. Spiega che Cl lo sostiene ancora e che metà dei lombardi voterebbe ancora per lui. Su Berlusconi: "Siamo due persone molto diverse, ma il rapporto è sempre stato corretto"
di Davide Vecchi |
11 novembre 2012
Commenti (49)
“La politica è azione per il bene comune”.(Forza merli.......che siete in tanti!!!!!!!!!! - ndt)
La scritta al neon occupa la parete all’ingresso dell’ufficio di Roberto Formigoni al 35esimo piano del grattacielo della Regione. Dalla scrivania semicircolare il governatore “controlla” la Lombardia, il regno che appena un mese fa sembrava crollargli addosso e invece non l’ha travolto. Tutti a casa, tranne lui. Accetta di farsi intervistare dal Fatto, “il giornale che mi ha più attaccato scrivendo falsità”. L’accoglienza è ottima.
Quali falsità?
La magistratura fa il suo mestiere: segue delle ipotesi di reato. La stampa ha dato per certi reati che erano solo ipotetici e ha pubblicato documenti secretati e in alcuni casi sono stati falsificati e questa è testimonianza di un clima incivile e barbarico nel quale viviamo in Italia.
Addirittura…
Voi e Repubblica avete preso dichiarazioni secretate di Daccò e le avete pubblicate ritagliandole e facendo dire cose diverse.
Riportiamo i fatti. Alcuni degli arrestati hanno detto: “Dobbiamo tutto a Formigoni, le delibere le scrivevamo alla Maugeri”.
Assolutamente no. Anche questi sono verbali secretati e sono delle affermazioni fatte da signori da tempo in galera, hanno detto balle. L’ho già detto.
Ha fatto voto di castità e povertà. In cosa consiste?
Sono i consigli evangelici che ciascun cristiano è tenuto a rispettare. Sono concetti ben conosciuti all’interno della Chiesa. Il vostro è un giornale laico, accontentavi di questo.
Per una villa in Sardegna ha versato un milione di euro. Stride con il voto di povertà?
No, affatto. Ho prestato i risparmi di 44 anni di vita professionale a un amico carissimo che si chiama Alberto Perego, da anni cagionevole di salute per cui il medico gli ha consigliato di smettere la sua attività e cambiare clima.
Tra pochi mesi lascerà la Regione, cosa farà?
Non intendo ritirarmi a vita privata. Sarò protagonista di questa transizione e parte attiva nell’individuazione del candidato e dello schieramento che possa garantire l’eccellenze che abbiamo costruito. L’uomo ha un nome: Gabriele Albertini, è in sintonia con i mondi che io stesso ho rappresentato e che sono il nerbo della società lombarda. Una sua lista civica che invita i partiti a sostenerlo. La Lega se vuole è benvenuta, ma il candidato è lui.
Dovrà affrontare Ambrosoli.
Che non rappresenta i moderati, è un buon avversario ma non impensierisce.
E lei si impegnerà nel Pdl?
Faccio già parte del gruppo che con Alfano ha lavorato per costruire il nuovo Pdl.
C’è spazio anche per Fini?
Meglio non tornare indietro. Ora dobbiamo individuare un candidato con le primarie e scrivere il programma. I punti sono i nostri tradizionali: famiglia, impresa, sussidiarietà.
Si candiderà alle primarie o no?
Ho legato il mio appoggio ad Alfano ad alcune condizioni. Quattro punti: questione settentrionale, senza il Nord non c’è l’Italia; ancoraggio ai principi , ai valori della vita e della famiglia; democratizzazione del Pdl: il partito va rifatto da cima a fondo; il Pdl deve dotarsi di una centrale culturale. Ho chiesto ad Alfano di darmi garanzie forti, chiare, pubbliche su questi punti. Se arriveranno in pochi giorni avrà il mio sostegno.
Altrimenti si candiderà lei?
Certo è possibile. Deciderò in settimana.
La voteranno? Non si sente responsabile di quanto accaduto?
Abbiamo migliorato il livello dei nostri servizi e tutti gli atti della Giunta sono corretti. Certo se avessi avuto strumenti conoscitivi della magistratura non avrei messo in giunta Zambetti e mi sarei opposto alla candidatura di alcuni altri.
Tra indagati e arrestati… chi?
Guardi le persone che non ho confermato nel 2010. Su Zambetti mi sono già pronunciato, non lo volevo in giunta.
Garantito da Rotondi?
Ribadisco e confermo.
Appalti, tangenti, voto di scambio. Non si è accorto di niente?
Omissione di vigilanza? No, ho messo in piedi una serie crescente di strumenti di controllo. Non sono stato uno sprovveduto. E comunque salviamo il principio di innocenza.
Certo, anche per lei…
Io non ho niente da nascondere né ho nascosto nulla.
Eppure ha perso il sostegno di Cl.
Affatto. Credo di essere stato sottoposto a un bombardamento mediatico più massiccio di quello riservato a Berlusconi, avete visto come ho reagito. Per far politica ci vuole un fisico bestiale, ci vuole un sistema nervoso d’acciaio e bisogna essere sicuri degli amici: io non ho mai dubitato di Cl come Cl non ha mai dubitato di me.
Insomma è tutto falso.
Chiaro. Dopo Berlusconi si sono attaccate diverse esperienze di democrazia partecipata. Si sono affamati i comuni, stroncate le province, azzerate le regioni. Si doveva colpire la Lombardia, l’esperienza del centro-destra più importante dopo il governo, per di più guidata da un cattolico, per di più ciellino, per di più efficiente, caXXo.
Ma riconoscerà almeno che tra lei e Berlusconi non ci sono mai stati dei buoni rapporti?
Siamo due persone molto diverse. Come cultura e filosofia politica, modo di governare e come risultati. Ma il rapporto è sempre stato corretto.
Avete perso governo e regione.
Nonostante le tonnellate di fango che mi sono state buttate addosso la metà dei lombardi confermerebbe il suo voto a Formigoni.
da Il Fatto Quotidiano, 11 novembre 2012
Il presidente della Regione Lombardia, nonostante gli scandali che lo hanno travolto, annuncia di non volere ritirarsi dalla politica. Spiega che Cl lo sostiene ancora e che metà dei lombardi voterebbe ancora per lui. Su Berlusconi: "Siamo due persone molto diverse, ma il rapporto è sempre stato corretto"
di Davide Vecchi |
11 novembre 2012
Commenti (49)
“La politica è azione per il bene comune”.(Forza merli.......che siete in tanti!!!!!!!!!! - ndt)
La scritta al neon occupa la parete all’ingresso dell’ufficio di Roberto Formigoni al 35esimo piano del grattacielo della Regione. Dalla scrivania semicircolare il governatore “controlla” la Lombardia, il regno che appena un mese fa sembrava crollargli addosso e invece non l’ha travolto. Tutti a casa, tranne lui. Accetta di farsi intervistare dal Fatto, “il giornale che mi ha più attaccato scrivendo falsità”. L’accoglienza è ottima.
Quali falsità?
La magistratura fa il suo mestiere: segue delle ipotesi di reato. La stampa ha dato per certi reati che erano solo ipotetici e ha pubblicato documenti secretati e in alcuni casi sono stati falsificati e questa è testimonianza di un clima incivile e barbarico nel quale viviamo in Italia.
Addirittura…
Voi e Repubblica avete preso dichiarazioni secretate di Daccò e le avete pubblicate ritagliandole e facendo dire cose diverse.
Riportiamo i fatti. Alcuni degli arrestati hanno detto: “Dobbiamo tutto a Formigoni, le delibere le scrivevamo alla Maugeri”.
Assolutamente no. Anche questi sono verbali secretati e sono delle affermazioni fatte da signori da tempo in galera, hanno detto balle. L’ho già detto.
Ha fatto voto di castità e povertà. In cosa consiste?
Sono i consigli evangelici che ciascun cristiano è tenuto a rispettare. Sono concetti ben conosciuti all’interno della Chiesa. Il vostro è un giornale laico, accontentavi di questo.
Per una villa in Sardegna ha versato un milione di euro. Stride con il voto di povertà?
No, affatto. Ho prestato i risparmi di 44 anni di vita professionale a un amico carissimo che si chiama Alberto Perego, da anni cagionevole di salute per cui il medico gli ha consigliato di smettere la sua attività e cambiare clima.
Tra pochi mesi lascerà la Regione, cosa farà?
Non intendo ritirarmi a vita privata. Sarò protagonista di questa transizione e parte attiva nell’individuazione del candidato e dello schieramento che possa garantire l’eccellenze che abbiamo costruito. L’uomo ha un nome: Gabriele Albertini, è in sintonia con i mondi che io stesso ho rappresentato e che sono il nerbo della società lombarda. Una sua lista civica che invita i partiti a sostenerlo. La Lega se vuole è benvenuta, ma il candidato è lui.
Dovrà affrontare Ambrosoli.
Che non rappresenta i moderati, è un buon avversario ma non impensierisce.
E lei si impegnerà nel Pdl?
Faccio già parte del gruppo che con Alfano ha lavorato per costruire il nuovo Pdl.
C’è spazio anche per Fini?
Meglio non tornare indietro. Ora dobbiamo individuare un candidato con le primarie e scrivere il programma. I punti sono i nostri tradizionali: famiglia, impresa, sussidiarietà.
Si candiderà alle primarie o no?
Ho legato il mio appoggio ad Alfano ad alcune condizioni. Quattro punti: questione settentrionale, senza il Nord non c’è l’Italia; ancoraggio ai principi , ai valori della vita e della famiglia; democratizzazione del Pdl: il partito va rifatto da cima a fondo; il Pdl deve dotarsi di una centrale culturale. Ho chiesto ad Alfano di darmi garanzie forti, chiare, pubbliche su questi punti. Se arriveranno in pochi giorni avrà il mio sostegno.
Altrimenti si candiderà lei?
Certo è possibile. Deciderò in settimana.
La voteranno? Non si sente responsabile di quanto accaduto?
Abbiamo migliorato il livello dei nostri servizi e tutti gli atti della Giunta sono corretti. Certo se avessi avuto strumenti conoscitivi della magistratura non avrei messo in giunta Zambetti e mi sarei opposto alla candidatura di alcuni altri.
Tra indagati e arrestati… chi?
Guardi le persone che non ho confermato nel 2010. Su Zambetti mi sono già pronunciato, non lo volevo in giunta.
Garantito da Rotondi?
Ribadisco e confermo.
Appalti, tangenti, voto di scambio. Non si è accorto di niente?
Omissione di vigilanza? No, ho messo in piedi una serie crescente di strumenti di controllo. Non sono stato uno sprovveduto. E comunque salviamo il principio di innocenza.
Certo, anche per lei…
Io non ho niente da nascondere né ho nascosto nulla.
Eppure ha perso il sostegno di Cl.
Affatto. Credo di essere stato sottoposto a un bombardamento mediatico più massiccio di quello riservato a Berlusconi, avete visto come ho reagito. Per far politica ci vuole un fisico bestiale, ci vuole un sistema nervoso d’acciaio e bisogna essere sicuri degli amici: io non ho mai dubitato di Cl come Cl non ha mai dubitato di me.
Insomma è tutto falso.
Chiaro. Dopo Berlusconi si sono attaccate diverse esperienze di democrazia partecipata. Si sono affamati i comuni, stroncate le province, azzerate le regioni. Si doveva colpire la Lombardia, l’esperienza del centro-destra più importante dopo il governo, per di più guidata da un cattolico, per di più ciellino, per di più efficiente, caXXo.
Ma riconoscerà almeno che tra lei e Berlusconi non ci sono mai stati dei buoni rapporti?
Siamo due persone molto diverse. Come cultura e filosofia politica, modo di governare e come risultati. Ma il rapporto è sempre stato corretto.
Avete perso governo e regione.
Nonostante le tonnellate di fango che mi sono state buttate addosso la metà dei lombardi confermerebbe il suo voto a Formigoni.
da Il Fatto Quotidiano, 11 novembre 2012
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Re: Che fine faranno i bananas?
Frantumazioni
Pdl: scissione di Bertolini, Stracquadanio e Pecorella. Nasce “Italia libera”
Diversi ex ultrà berlusconiani nel nuovo soggetto politico che sarà presentato ufficialmente domani. Cinque deputati lasceranno il gruppo, ma l'obiettivo è raccoglierne una decina. L'ex pasionaria emiliana smentisce una regia occulta del Cavaliere: "Siamo liberaldemocratici, no all'Italia di Bersani e Vendola"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 21 novembre 2012Commenti (191)
La pasionaria Isabella Bertolini, l’ex legale Gaetano Pecorella, il pasdaran Giorgio Stracquadanio e altri due parlamentari del Pdl, Roberto Tortoli e Franco Stradella. Ci sono diversi ormai ex ultrà berlusconiani in “Italia libera“, il nuovo soggetto politico promosso dalla Bertolini. La vicepresidente del Pdl alla Camera, e coordinatrice del partito in Emilia-Romagna, ha spiegato all’Adnkronos le ragioni del distacco dopo anni di militanza azzurra: “Siamo pronti alla sfida. Usciremo dal Pdl.
Vogliamo costruire l’area dei liberaldemocratici che in Italia ormai non esiste più, pur di non lasciare l’Italia in mano a Bersani e a Vendola. Daremo vita a una componente autonoma”. (..salutame a mammate....Alessandra Mussolini ad Agorà del 19-11-2012 - ndt)
Bertolini esclude che dietro questa operazione ci sia lo zampino di Silvio Berlusconi: “Non c’è assolutamente nessuno dietro di noi, noi guardiamo a un’area alternativa alla sinistra”. L’ufficializzazione del nuovo soggetto arriverà domani, con una conferenza stampa convocata alle 13, a Montecitorio. Per il momento i parlamentari in uscita dal Pdl sarebbero cinque o sei e l’obiettivo è arrivare a quota dieci per creare una componente autonoma.
Italia libera nasce da un malcontento che cova da tempo. Isabella Bertolini aveva giù definito il Pdl un “partito finito”, e attaccato in particolare l’astro nascente Gianpiero Samorì, suo concittadino (entrambi sono di Modena) e “jolly” di Berlusconi e Dell’Utri alle primarie (sempre più in forse).
Stracquadanio, irriducibile supporter del Cavaliere in mille apparizioni televisive, era già approdato al Gruppo misto. E Pecorella aveva più volte manifestato apertamente il suo dissenso sulla conduzione del partito.
Vox populi
mascalero1 10 minuto fa
...insomma tutto è in fermento...si è rivisto bondi..lui non tradisce...continuerà a fare il maggiordomo di pipino il breve...
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mascalero1 14 minuto fa
...chi si stà opponendo allo sfaldamento del partito di pipino il breve..pensa di avere ancora argomenti forti da opporre e da presentare in campagna elettorale...la biancofiore: in italia non c'è crisi..ho visto con i miei occhi gente fare colazione con cornetto e cappuccino..udite..udite.. alle 9 del mattino..se questa è crisi! pipino il breve memore di una frase simile...si stà prodigando per ricoverarla per un certo periodo in una clinica...psicatrica
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Iolao 22 minuto fa
Italia Libera...sì....da LORO
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mascalero1 25 minuto fa
...altri soggetti politici i gestazione ad opera di transfughi pidiellini..il duo boccalò/la russa hanno fondato..eielalaà..dove? i loro cervell non sono stati capaci di partorire altro...i limiti mica li ha solo il figlio di bossi,che credete?...forza gnocca è contesa da due esigui gruppi...vedremo.
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gamma 25 minuto fa
Possono cambiare nome fin che vogliono, ma i ladri e i delinquenti rimangono tali e quali, ladri e delinquenti.
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mida98 26 minuto fa
Ma questi non sono sempre quelli che hanno votato per Ruby nipote di Mubarak e tante altre porcate?? ... spero che chi ha intenzione di votarli se lo rammenti.......
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Fabio 27 minuto fa
La ricordate la Bertolini, quando ad ogni stormir di fronde, come un fedele cane da pagliaio, abbaiava su tutto in difesa del suo amato B. Ricordo che le sue dichiarazioni erano presenti più volte al giorno dal televideo ai panini telegiornalistici.
Ora che il padrone non da più cibo, anche lei se ne va altrove a cercar poltrone e sperare di trovare una ciotola che la sfami.
Anche lei a nostre spese purtroppo....
(Modificato dall'autore 24 minuto fa)
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gallobor 13 minuto fa in risposta a Fabio
ma non le passa 2500 euro al mese come alle olgettine? in fin dei conti cos'è?
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Fabio 12 minuto fa in risposta a gallobor
Purtroppo per lei, fisicamente non è il suo tipo.
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Ceccarelli Adelio 28 minuto fa
forza gnocca
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Nerina Fabris 30 minuto fa
Ci saranno più liste che elettori
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Andrea Inandri 32 minuto fa
E state freschi se credete che vi votiamo
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Sergioenonsolo 32 minuto fa
I neutrini si scindono e i neocoglioni li votano. Continuiamo così. Facciamoci del male
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mascalero1 42 minuto fa
...oltre a quelli elencati altri partiti di trasfughi dal pdl, sono nati...italia addio (dicono composto da soggetti con mandati di cattura imminenti) italia aiuto (sottotitolo "devo magnà, tengo famiglia").." seguiranno altre comunicazioni a breve
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stress57 46 minuto fa
Bene bene ,almeno finiranno di esistere una volta per tutte.
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guida luciano 46 minuto fa
inutile cambiare mutande se poi le facce da cu ..lo rimangono sempre le stesse..
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briz 50 minuto fa
e basta.ma quanti "nuovi" soggetti stanno nascendo?
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mascalero1 50 minuto fa
...non basta i danni che ci hai fatto?..non fare scherzi, intesi?
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Nafio 50 minuto fa
Aspetta che me lo segno... Ah ah ah...
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mascalero1 51 minuto fa
...renzo bossi..braccia rubate all'agricoltura..fortunatamente presto rientrate..
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Renzo Bossi 45 minuto fa in risposta a mascalero1
io le mie braccia non le ho rubate a nessuno, me le ha fatte la mia mama e il mio babo
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sonuno 52 minuto fa
Bertolini lievita, fermenta, stimola, intensifica lo sforzo e guida gli orfani di partito a caccia della pagnotta perduta.
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Dark Angel 53 minuto fa
Un gran gruppo, c'è veramente l'imbarazzo della scelta per scegliere il burat..., pardon, il leader più capace
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mascalero1 53 minuto fa
....i ratti in fuga, quelli che riusciranno a guadagnare la riva, cercheranno di associarsi e formare nuovi partiti..per il momento sono nati..italia libera..italia liberata..italia nuova..italia rivoluzionaria di destra...italia rivoluzionaria un po più a destra...l'italia che sogna...l'italia che si risveglia..si sà di nuove formazioni in progetto..saranno comunicate quanto prima..
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FrancescoPaolo 54 minuto fa
Consiglerei di annotare nomi e cognomi nonchè la foto di tutti questi ex PDL onde evitare di votarli anche se si celeranno in altri partiti o movimenti.
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galana 56 minuto fa
questi personaggi sono come i camaleonti, cambiano colore a secondo della stagione..e rimangono sempre in politica, cambiando il nome al partito, ma stavolta la gente non ne puo' piu'
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Renzo Bossi 56 minuto fa
Era meglio se la chiamavano padania libera
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mascalero1 54 minuto fa in risposta a Renzo Bossi
...bossi...ma proprio bossi, quello che è tornato a dare manforte alla nostra disastrata agricoltura
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Renzo Bossi 51 minuto fa in risposta a mascalero1
adesso mi iscrivo a italia libera e le faccio subito cambiare nome perchè coltivare la terra mi sono stancà
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tia.ven 59 minuto fa
Bertolini, Pecorella, Stracquadanio fondano un nuovo soggetto politico denominato "Italia Libera". Non so voi ma è proprio quello di cui sentivo il bisogno.
(Modificato dall'autore 59 minuto fa)
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Nafio 45 minuto fa in risposta a tia.ven
Io "sento" un altro tipo di bisogno. Mi assento...
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tia.ven 42 minuto fa in risposta a Nafio
Ahahah!!! Diciamo allora che questa notizia le può servire da stimolo...
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carantrus 1 ora fa
Per chi è stato legato per ventanni ad un illiberale, il soloparlare di Italia libera... nemmeno i comici di zelig avrebbero saputo pensarla meglio.
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mascalero1 1 ora fa
...ma dentro la nave che affonda...non ci rimane proprio nessuno?...comandante, almeno lei..TORNI A BORDO....caXXo!
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cesare2405 1 ora fa
quando la nave affonda i ratti scappano..
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NICE44 1 ora fa
In questo momento l'unica scelta per cercare di farli sparire e' M5S
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faccedibronzo 1 ora fa
SI."..FONDETEVI "..insieme al nuovo partito.
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fravajio 1 ora fa
Questa volta nn vi salvate piu neanke con le famose consulense per i trombati
In ogni modo nn avete bisogno di trovare un lavoro , con tutti i soldi
Ke avete rubbato potrete campare di rendita
Speriamo a medicine
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guida luciano 1 ora fa
"italia libera" basterebbe che questa cozzaglia non si ricandidi... e l'italia sarebbe liberata senza nemmeno fare sti partiti fasulli, che servono solo per prendersi i rimborsi elettorali.... andate a lavorare che all' agricoltura mancano braccianti...
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LindaTrav 1 ora fa
Sembra un reality, tutti che cercano il loro momento di notorietà.
Che tristezza...
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Pdl: scissione di Bertolini, Stracquadanio e Pecorella. Nasce “Italia libera”
Diversi ex ultrà berlusconiani nel nuovo soggetto politico che sarà presentato ufficialmente domani. Cinque deputati lasceranno il gruppo, ma l'obiettivo è raccoglierne una decina. L'ex pasionaria emiliana smentisce una regia occulta del Cavaliere: "Siamo liberaldemocratici, no all'Italia di Bersani e Vendola"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 21 novembre 2012Commenti (191)
La pasionaria Isabella Bertolini, l’ex legale Gaetano Pecorella, il pasdaran Giorgio Stracquadanio e altri due parlamentari del Pdl, Roberto Tortoli e Franco Stradella. Ci sono diversi ormai ex ultrà berlusconiani in “Italia libera“, il nuovo soggetto politico promosso dalla Bertolini. La vicepresidente del Pdl alla Camera, e coordinatrice del partito in Emilia-Romagna, ha spiegato all’Adnkronos le ragioni del distacco dopo anni di militanza azzurra: “Siamo pronti alla sfida. Usciremo dal Pdl.
Vogliamo costruire l’area dei liberaldemocratici che in Italia ormai non esiste più, pur di non lasciare l’Italia in mano a Bersani e a Vendola. Daremo vita a una componente autonoma”. (..salutame a mammate....Alessandra Mussolini ad Agorà del 19-11-2012 - ndt)
Bertolini esclude che dietro questa operazione ci sia lo zampino di Silvio Berlusconi: “Non c’è assolutamente nessuno dietro di noi, noi guardiamo a un’area alternativa alla sinistra”. L’ufficializzazione del nuovo soggetto arriverà domani, con una conferenza stampa convocata alle 13, a Montecitorio. Per il momento i parlamentari in uscita dal Pdl sarebbero cinque o sei e l’obiettivo è arrivare a quota dieci per creare una componente autonoma.
Italia libera nasce da un malcontento che cova da tempo. Isabella Bertolini aveva giù definito il Pdl un “partito finito”, e attaccato in particolare l’astro nascente Gianpiero Samorì, suo concittadino (entrambi sono di Modena) e “jolly” di Berlusconi e Dell’Utri alle primarie (sempre più in forse).
Stracquadanio, irriducibile supporter del Cavaliere in mille apparizioni televisive, era già approdato al Gruppo misto. E Pecorella aveva più volte manifestato apertamente il suo dissenso sulla conduzione del partito.
Vox populi
mascalero1 10 minuto fa
...insomma tutto è in fermento...si è rivisto bondi..lui non tradisce...continuerà a fare il maggiordomo di pipino il breve...
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mascalero1 14 minuto fa
...chi si stà opponendo allo sfaldamento del partito di pipino il breve..pensa di avere ancora argomenti forti da opporre e da presentare in campagna elettorale...la biancofiore: in italia non c'è crisi..ho visto con i miei occhi gente fare colazione con cornetto e cappuccino..udite..udite.. alle 9 del mattino..se questa è crisi! pipino il breve memore di una frase simile...si stà prodigando per ricoverarla per un certo periodo in una clinica...psicatrica
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Iolao 22 minuto fa
Italia Libera...sì....da LORO
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mascalero1 25 minuto fa
...altri soggetti politici i gestazione ad opera di transfughi pidiellini..il duo boccalò/la russa hanno fondato..eielalaà..dove? i loro cervell non sono stati capaci di partorire altro...i limiti mica li ha solo il figlio di bossi,che credete?...forza gnocca è contesa da due esigui gruppi...vedremo.
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gamma 25 minuto fa
Possono cambiare nome fin che vogliono, ma i ladri e i delinquenti rimangono tali e quali, ladri e delinquenti.
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mida98 26 minuto fa
Ma questi non sono sempre quelli che hanno votato per Ruby nipote di Mubarak e tante altre porcate?? ... spero che chi ha intenzione di votarli se lo rammenti.......
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Fabio 27 minuto fa
La ricordate la Bertolini, quando ad ogni stormir di fronde, come un fedele cane da pagliaio, abbaiava su tutto in difesa del suo amato B. Ricordo che le sue dichiarazioni erano presenti più volte al giorno dal televideo ai panini telegiornalistici.
Ora che il padrone non da più cibo, anche lei se ne va altrove a cercar poltrone e sperare di trovare una ciotola che la sfami.
Anche lei a nostre spese purtroppo....
(Modificato dall'autore 24 minuto fa)
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gallobor 13 minuto fa in risposta a Fabio
ma non le passa 2500 euro al mese come alle olgettine? in fin dei conti cos'è?
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Fabio 12 minuto fa in risposta a gallobor
Purtroppo per lei, fisicamente non è il suo tipo.
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Ceccarelli Adelio 28 minuto fa
forza gnocca
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Nerina Fabris 30 minuto fa
Ci saranno più liste che elettori
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Andrea Inandri 32 minuto fa
E state freschi se credete che vi votiamo
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Sergioenonsolo 32 minuto fa
I neutrini si scindono e i neocoglioni li votano. Continuiamo così. Facciamoci del male
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mascalero1 42 minuto fa
...oltre a quelli elencati altri partiti di trasfughi dal pdl, sono nati...italia addio (dicono composto da soggetti con mandati di cattura imminenti) italia aiuto (sottotitolo "devo magnà, tengo famiglia").." seguiranno altre comunicazioni a breve
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stress57 46 minuto fa
Bene bene ,almeno finiranno di esistere una volta per tutte.
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guida luciano 46 minuto fa
inutile cambiare mutande se poi le facce da cu ..lo rimangono sempre le stesse..
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briz 50 minuto fa
e basta.ma quanti "nuovi" soggetti stanno nascendo?
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mascalero1 50 minuto fa
...non basta i danni che ci hai fatto?..non fare scherzi, intesi?
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Nafio 50 minuto fa
Aspetta che me lo segno... Ah ah ah...
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mascalero1 51 minuto fa
...renzo bossi..braccia rubate all'agricoltura..fortunatamente presto rientrate..
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Renzo Bossi 45 minuto fa in risposta a mascalero1
io le mie braccia non le ho rubate a nessuno, me le ha fatte la mia mama e il mio babo
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sonuno 52 minuto fa
Bertolini lievita, fermenta, stimola, intensifica lo sforzo e guida gli orfani di partito a caccia della pagnotta perduta.
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Dark Angel 53 minuto fa
Un gran gruppo, c'è veramente l'imbarazzo della scelta per scegliere il burat..., pardon, il leader più capace
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mascalero1 53 minuto fa
....i ratti in fuga, quelli che riusciranno a guadagnare la riva, cercheranno di associarsi e formare nuovi partiti..per il momento sono nati..italia libera..italia liberata..italia nuova..italia rivoluzionaria di destra...italia rivoluzionaria un po più a destra...l'italia che sogna...l'italia che si risveglia..si sà di nuove formazioni in progetto..saranno comunicate quanto prima..
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FrancescoPaolo 54 minuto fa
Consiglerei di annotare nomi e cognomi nonchè la foto di tutti questi ex PDL onde evitare di votarli anche se si celeranno in altri partiti o movimenti.
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galana 56 minuto fa
questi personaggi sono come i camaleonti, cambiano colore a secondo della stagione..e rimangono sempre in politica, cambiando il nome al partito, ma stavolta la gente non ne puo' piu'
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Renzo Bossi 56 minuto fa
Era meglio se la chiamavano padania libera
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mascalero1 54 minuto fa in risposta a Renzo Bossi
...bossi...ma proprio bossi, quello che è tornato a dare manforte alla nostra disastrata agricoltura
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Renzo Bossi 51 minuto fa in risposta a mascalero1
adesso mi iscrivo a italia libera e le faccio subito cambiare nome perchè coltivare la terra mi sono stancà
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tia.ven 59 minuto fa
Bertolini, Pecorella, Stracquadanio fondano un nuovo soggetto politico denominato "Italia Libera". Non so voi ma è proprio quello di cui sentivo il bisogno.
(Modificato dall'autore 59 minuto fa)
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Nafio 45 minuto fa in risposta a tia.ven
Io "sento" un altro tipo di bisogno. Mi assento...
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tia.ven 42 minuto fa in risposta a Nafio
Ahahah!!! Diciamo allora che questa notizia le può servire da stimolo...
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carantrus 1 ora fa
Per chi è stato legato per ventanni ad un illiberale, il soloparlare di Italia libera... nemmeno i comici di zelig avrebbero saputo pensarla meglio.
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mascalero1 1 ora fa
...ma dentro la nave che affonda...non ci rimane proprio nessuno?...comandante, almeno lei..TORNI A BORDO....caXXo!
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cesare2405 1 ora fa
quando la nave affonda i ratti scappano..
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NICE44 1 ora fa
In questo momento l'unica scelta per cercare di farli sparire e' M5S
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faccedibronzo 1 ora fa
SI."..FONDETEVI "..insieme al nuovo partito.
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fravajio 1 ora fa
Questa volta nn vi salvate piu neanke con le famose consulense per i trombati
In ogni modo nn avete bisogno di trovare un lavoro , con tutti i soldi
Ke avete rubbato potrete campare di rendita
Speriamo a medicine
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guida luciano 1 ora fa
"italia libera" basterebbe che questa cozzaglia non si ricandidi... e l'italia sarebbe liberata senza nemmeno fare sti partiti fasulli, che servono solo per prendersi i rimborsi elettorali.... andate a lavorare che all' agricoltura mancano braccianti...
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LindaTrav 1 ora fa
Sembra un reality, tutti che cercano il loro momento di notorietà.
Che tristezza...
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Re: Che fine faranno i bananas?
«Berlusconi è come Schettino
Basta Pdl, abbandono la nave»
Pdl sempre più nel caos.
In cinque, tra questi Isabella Bertolini, Roberto Tortoli e Gaetano Pecorella,
profondamente delusi dalla deriva presa dal partito e sconcertati da quello che sta accadendo intorno alle primarie,
hanno annunciato il loro addio al partito per andare a costituire un nuovo soggetto politico,
«Italia Libera».
http://www.unita.it/italia/berlusconi-e ... e-1.467556
ma si può essere così...così...codardi ???
ma questa Bertolini ,
essendo emiliana,
io me la ricordo bene fin dagli albori ,che razza di lanzichenecco fosse.
questi qui mi ricordano proprio quelli che dopo l''8 settembre '43 fuggirono sulla Corvetta Baionetta per andare incontro agli ammmericani:
http://it.wikipedia.org/wiki/Baionetta_(F_578)
almeno Benito buonanima ebbe le @@ di andare incontro al proprio destino...ma questi no.
probabilmente,
anche il maniaco di Hardcore,
prima o poi ,
salirà sulla sua Corvetta Baionetta per approdare in lidi più sicuri...
-
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Re: Che fine faranno i bananas?
In merito alla vicenda del gruppo di “transfughi” che abbandona il PDL ,
vi invito a leggere questo scritto di Massimo Fini su Gaetano Pecorella,
che io trovo di una bellezza,di una lucidità espositiva e di una lungimiranza
(fu scritto 10 anni fa…)
che rarissimamente mi è capitato di trovare e che per questo mi ero salvato a suo tempo nella mia “golden directory”.
p.s.
ma soprattutto mi colpì la frase che sopra riporto...
perchè è una situazione in cui mi riconosco,
che mi è capitata e che ogni tanto mi capita ancora...
vi invito a leggere questo scritto di Massimo Fini su Gaetano Pecorella,
che io trovo di una bellezza,di una lucidità espositiva e di una lungimiranza
(fu scritto 10 anni fa…)
che rarissimamente mi è capitato di trovare e che per questo mi ero salvato a suo tempo nella mia “golden directory”.
Pecorella, io lo conoscevo bene.
di Massimo Fini
Gentile direttore, ho conosciuto Gaetano Pecorella quando aveva all'incirca trent'anni.
Era, insieme ad Ennio Amodio, che diventerà anch'egli un avvocato di Berlusconi, assistente di Gian Domenico Pisapia, il «grande vecchio» della Procedura penale italiana, il futuro padre del nuovo Codice, con cui mi stavo allora laureando.
Preparatissimo, serio, studioso era un enfant prodige, una speranza della giurisprudenza penale.
Bel ragazzo, interessante, era timido e introverso e soffriva precocemente di fegato cosa che gli dava un colorito olivastro.
Alla sera, dopo le estenuanti sedute in Istituto, ci fermavamo spesso a parlare davanti alla Statale di Milano, quasi sempre di cose di studio, ma alle volte, vincendo una naturale ritrosia, faceva trapelare qualche scheggia della sua vita privata che non era felice.
Di politica pareva completamente digiuno.
Con Amodio, freddo, sfuggente, untuoso, una specie di Bruno Vespa «ante litteram», i rapporti erano invece puramente formali.
Gaetano Pecorella fu travolto, come tanti, dal Sessantotto.
Scoprì la politica e si mise a fare l'avvocato degli extraparlamentari.
Dio mio, com'era di sinistra, allora, Pecorella, era «di sinistra che più a sinistra non si può», non c'era quasi nessuno più a sinistra di lui e quando lo trovava lo scavalcava.
Poi, lasciatasi alle spalle l'antica timidezza, si inebriava a parlare nelle assemblee degli studenti.
Passarono così parecchi anni.
Pecorella era gratificato dalla facile notorietà e dal fatto che il suo nome comparisse spesso sui giornali, insieme a quello di Giuliano Spazzali, di Francesco Piscopo e degli altri avvocati di estrema sinistra, ma negli ambienti dello «jure» era parecchio screditato.
Verso la fine degli anni Settanta, reincontrai Pisapia, il suo e mio maestro, mi disse sconsolato:
«Ma Pecorella! Che brutta storia, si è perso per strada.
È intelligente, è preparato, ma gli manca il carattere».
Verso i suoi quarant'anni anche Pecorella si rese conto che mentre agitava nelle piazze e nelle assemblee, gli altri, fra cui l'odiato Amodio, meno preparati e brillanti, erano andati avanti in silenzio mentre lui era rimasto al palo.
Fu a freddo e di colpo che decise che era tempo di abbandonare gli idealismo giovanili e le difese, più o meno gratuite, degli stracciaculi della sinistra extraparlamentare e di dedicarsi a clienti più facoltosi.
Fra questi c'era Bruno Tassan Din, l'amministratore delegato del Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera che, dopo aver subordinato e plagiato il giovane Angelo, si era impadronito dell'azienda, allora in piena bufera P2.
Pecorella, con cui avevo mantenuto buoni rapporti, voleva convincermi - e soprattutto convincere se stesso perché a quei tempi qualche scrupolo, o perlomeno qualche problema d'immagine, ce l'aveva ancora - della bontà etica della sua difesa sostenendo che Tassan Din era un baluardo contro la presa di potere dei partiti nel sistema dei media.
Cosa difficile da credere, soprattutto per chi come me, nel Gruppo Rizzoli-Corriere, ci lavorava e sapevo benissimo come stavano le cose e che Tassan Din pur di rimanere a galla, aveva appaltato i giornali rizzoliani ai vari partiti, l'Europeo ai socialisti di Claudio Martelli, il Corriere della Sera al Pci, il Piccolo ai democristiani e così via.
In quei giorni, essendomi recato nello studio di Pecorella perché mi aiutasse en amitiè nelle pratiche di divorzio da mia moglie, trovai, imprudentemente abbandonato sul suo tavolo, in un momento in cui lui si era assentato, un documento molto interessante:
il patto con cui Angelo Rizzoli per dieci milioni di dollari cedeva all'«Istituzione», cioè alla P2 nelle persone di Gelli, Ortolani, Calvi e Tassan Din il controllo attraverso la «Fincoriz di Bruno Tassan Din & C.» (i C. erano, appunto, Gelli, Ortolani e Calvi) del Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.
Era la prova provata che tutti, magistratura compresa, andavano allora cercando, che il «Gruppo» era in mano alla P2.
Pubblicai il tutto su Il Giorno e su Pagina .
Tassan Din mi querelò e mi chiese 50 miliardi di danni, ma, travolto, non diede poi seguito alla cosa.
Sempre in quei giorni caldissimi l'avvocato Pecorella, in visita al viceprefetto di Milano, si fece scivolare dal paltò una bobina con l'intercettazione di una telefonata di Gelli che, resa pubblica, mise fuori gioco il costruttore Cabassi che era a un passo dall'acquistare il Gruppo Rizzoli-Corriere.
Se Cabassi fosse diventato padrone del "Corriere", Tassan Din ne sarebbe stato definitivamente estromesso.
Sull'episodio l'Ordine degli avvocati di Milano aprì un procedimento disciplinare a carico di Gaetano Pecorella:
il diritto del difensore a tutelare il suo cliente non si estende infatti a quello di eventualmente delinquere con lui.
Finita l'epopea Tassan Din, Pecorella vivacchiò per alcuni anni senza infamia e senza lode.
L'ex speranza della giurisprudenza penale italiana sembrava destinato a chiudere la sua poco brillante carriera nell'anonimato.
Ma passò il treno di Berlusconi e l'ex avvocato della sinistra vi saltò sopra nonostante il Cavaliere rappresentasse in tutto e per tutto l'esatto contrario dei suoi ideali, o piuttosto delle sue smanie giovanili.
A Berlusconi deve i fasti della sua vecchiaia:
l'ha cooptato nel suo sterminato collegio di difesa, dove Pecorella ha finito per far fuori il rivale Amodio che vi si era accasato prima, lo ha portato in Parlamento, gli ha dato la presidenza della commissione Giustizia della Camera.
Da quando si è fatto berlusconiano l'ho incontrato una sola volta, a una trasmissione, mi pare, di "Telelombardia".
Mi venne incontro tendendomi la mano, ma io voltai le spalle rifiutandomi di salutarlo.
Devo dire che mi è difficile prendere sul serio soggetti come Gaetano Pecorella, Tiziana Maiolo, Paolo Liguori, Renzo Foa, Ferdinando Adornato, Paolo Guzzanti (che quando lavoravamo insieme a l'Avanti! era anche lui uno «che più a sinistra non si può») e tutta la foltissima fairy band che è passata dalla sinistra e dall'estrema sinistra al berlusconismo e che nei Settanta mi bollava come «fascista» e adesso mi dà del «comunista».
Perché è vero che cambiare opinione è un diritto di tutti, ma è curioso che la si cambi sempre, e solo, a proprio vantaggio.
…omissis…
11 agosto 2002
http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/55000 ... ir&dbt=arc
p.s.
ricordo che la parte finale di questo scritto mi colpì particolarmente,e che nei Settanta mi bollava come «fascista» e adesso mi dà del «comunista».
ma soprattutto mi colpì la frase che sopra riporto...
perchè è una situazione in cui mi riconosco,
che mi è capitata e che ogni tanto mi capita ancora...
Re: Che fine faranno i bananas?
Primarie Pdl, il ritorno della casa della libertà provvisoria
di Peter Gomez | 22 novembre 2012
La fine del Pdl è sempre più vicina. Lo dimostrano non solo i sondaggi, ma pure le prese di posizione suicide dei due ex ministri della Giustizia del centro-destra: Angelino Alfano e Francesco Nitto Palma.
Il primo, nelle sue vesti di segretario del partito, convoca le primarie il 16 dicembre. E dà il via tra le polemiche a una competizione, controllata anche online, a cui potrebbero partecipare, in tangibile segno d’unità e di concordia, ben 17 candidati. Tra di essi due sono degni nota: uno, non è uno scherzo, è indagato per accesso abusivo a dati informatici e l’altro è sotto inchiesta per truffa e aggiotaggio.
Meglio ancora fa Nitto Palma. In qualità di commissario Pdl in Campania, l’ex Guardasigilli afferma che nelle future liste elettorali ci sarà spazio, con Nicola Cosentino in testa, per i parlamentari di quella regione sotto indagine. Il tutto mentre nel nord sia Marcello Dell’Utri che Claudio Scajola hanno già annunciato di non essere intenzionati a farsi da parte.
Se a questo educativo quadretto si aggiunge un Silvio Berlusconi costretto a fare il padre nobile del movimento (buon sangue non mente) con una condanna in primo grado sulle spalle e due processi in corso, ecco diventare ottimistiche persino le rilevazioni che danno oggi il Pdl al 12 per cento.
Non, sia chiaro, perché qualcuno abbia mai creduto a quel Partito degli Onesti propagandato da Alfano. Ma perché a causa della crisi il clima nel Paese è cambiato. Dopo gli insuccessi plateali del vecchio governo l’elettorato (o almeno chi ancora vota) a queste cose ci fa sempre più caso. E non pare più disposto a perdonare.
Ma allora perché il Pdl corre verso la rapida autodistruzione? Le ragioni sono molte. Una particolare ha però a che vedere con una vecchia tradizione della casa (in questo senso davvero della libertà provvisoria): la lucida follia. Alfano e i suoi non mirano più al Potere (a quello ci penseranno dopo), ma alla Poltrona.
Il vecchio gruppo dirigente, ben rappresentato dal nuovo segretario, ha solamente bisogno di garantirsi una trentina di seggi. O compilando personalmente l’ordine delle liste in caso in cui il Porcellum non cambi. O riuscendo ad ottenere, come chiedono anche Udc e Lega, un sistema elettorale qualsiasi in cui sia presente il voto di preferenza. I pacchetti di voti più grandi, che ancora esistono, sono infatti quasi tutti in mano agli indagati e ai condannati che, una volta rientrati in parlamento, potranno anche dire: cosa volete da noi? Ci ha scelti il popolo!
Certo, di pidiellini in Parlamento la prossima volta ne arriveranno in pochi. Ma chi ce la farà sarà dentro. Alla Camera o al Senato. Non a San Vittore.
Perché in questi casi si dice: primum vivere, deinde philosophare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ia/423616/
di Peter Gomez | 22 novembre 2012
La fine del Pdl è sempre più vicina. Lo dimostrano non solo i sondaggi, ma pure le prese di posizione suicide dei due ex ministri della Giustizia del centro-destra: Angelino Alfano e Francesco Nitto Palma.
Il primo, nelle sue vesti di segretario del partito, convoca le primarie il 16 dicembre. E dà il via tra le polemiche a una competizione, controllata anche online, a cui potrebbero partecipare, in tangibile segno d’unità e di concordia, ben 17 candidati. Tra di essi due sono degni nota: uno, non è uno scherzo, è indagato per accesso abusivo a dati informatici e l’altro è sotto inchiesta per truffa e aggiotaggio.
Meglio ancora fa Nitto Palma. In qualità di commissario Pdl in Campania, l’ex Guardasigilli afferma che nelle future liste elettorali ci sarà spazio, con Nicola Cosentino in testa, per i parlamentari di quella regione sotto indagine. Il tutto mentre nel nord sia Marcello Dell’Utri che Claudio Scajola hanno già annunciato di non essere intenzionati a farsi da parte.
Se a questo educativo quadretto si aggiunge un Silvio Berlusconi costretto a fare il padre nobile del movimento (buon sangue non mente) con una condanna in primo grado sulle spalle e due processi in corso, ecco diventare ottimistiche persino le rilevazioni che danno oggi il Pdl al 12 per cento.
Non, sia chiaro, perché qualcuno abbia mai creduto a quel Partito degli Onesti propagandato da Alfano. Ma perché a causa della crisi il clima nel Paese è cambiato. Dopo gli insuccessi plateali del vecchio governo l’elettorato (o almeno chi ancora vota) a queste cose ci fa sempre più caso. E non pare più disposto a perdonare.
Ma allora perché il Pdl corre verso la rapida autodistruzione? Le ragioni sono molte. Una particolare ha però a che vedere con una vecchia tradizione della casa (in questo senso davvero della libertà provvisoria): la lucida follia. Alfano e i suoi non mirano più al Potere (a quello ci penseranno dopo), ma alla Poltrona.
Il vecchio gruppo dirigente, ben rappresentato dal nuovo segretario, ha solamente bisogno di garantirsi una trentina di seggi. O compilando personalmente l’ordine delle liste in caso in cui il Porcellum non cambi. O riuscendo ad ottenere, come chiedono anche Udc e Lega, un sistema elettorale qualsiasi in cui sia presente il voto di preferenza. I pacchetti di voti più grandi, che ancora esistono, sono infatti quasi tutti in mano agli indagati e ai condannati che, una volta rientrati in parlamento, potranno anche dire: cosa volete da noi? Ci ha scelti il popolo!
Certo, di pidiellini in Parlamento la prossima volta ne arriveranno in pochi. Ma chi ce la farà sarà dentro. Alla Camera o al Senato. Non a San Vittore.
Perché in questi casi si dice: primum vivere, deinde philosophare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ia/423616/
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Re: Che fine faranno i bananas?
La voteranno? Non si sente responsabile di quanto accaduto?
Abbiamo migliorato il livello dei nostri servizi e tutti gli atti della Giunta sono corretti. Certo se avessi avuto strumenti conoscitivi della magistratura non avrei messo in giunta Zambetti e mi sarei opposto alla candidatura di alcuni altri.
dal fatto quotidiano
Camillobenso
......................................................
Anche qui Formigoni ripete lo stesso ritornello.Sanità eccellenza ecc.. per il resto.
Quando lo sentivo dire queste cose in TV.MI veniva da ripetergli.Con lo scandalo dei soldi della regione.Potevi fare ancora meglio di quello che dici.
AAAAAA ma lui non sapeva.
Ciao
Paolo11
Abbiamo migliorato il livello dei nostri servizi e tutti gli atti della Giunta sono corretti. Certo se avessi avuto strumenti conoscitivi della magistratura non avrei messo in giunta Zambetti e mi sarei opposto alla candidatura di alcuni altri.
dal fatto quotidiano
Camillobenso
......................................................
Anche qui Formigoni ripete lo stesso ritornello.Sanità eccellenza ecc.. per il resto.
Quando lo sentivo dire queste cose in TV.MI veniva da ripetergli.Con lo scandalo dei soldi della regione.Potevi fare ancora meglio di quello che dici.
AAAAAA ma lui non sapeva.
Ciao
Paolo11
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Re: Che fine faranno i bananas?
Caspita che pienone al teatro
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Che fine faranno i bananas?
Fede: «Ruby? Non mi interessava
Era brutta e aveva cattivo odore»
http://www.unita.it/italia/fede-ruby-no ... e-1.470869
***************************
se casomai il fido Emilio pensasse di essere bello e profumare di violetta...
Era brutta e aveva cattivo odore»
http://www.unita.it/italia/fede-ruby-no ... e-1.470869
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