From Sicily with love

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Joblack
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Re: From Sicily with love

Messaggio da Joblack »

Concordo.

Prima di partire Crocetta è già in rotta con il suo partito ...Lupo Cracolici Lumia.

Non mi aspetto niente!

Bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
iospero
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Re: From Sicily with love

Messaggio da iospero »

mariok
A me sembra un'inutile farsa. Tanto Crocetta i numeri per governare non ce li ha.
Il bello è che per governare senza avere la maggioranza significa far approvare leggi cha vadano bene anche a qualcun altro e se questo qualcun altro condivide leggi buone ben venga
mariok

Re: From Sicily with love

Messaggio da mariok »

Sicilia: Crocetta fa sul serio e approva la legge anti-parentopoli. Adesso il Pd rischia di esplodere

12 dicembre 2012 11:30 | Pubblicato da Peppe Caridi

Detto e fatto. La giunta siciliana guidata da Rosario Crocetta ha approvato un disegno di legge anti-parentopoli che prevede l’incompatibilità per i politici e i loro parenti nei vari enti. Nel mirino i deputati che hanno parenti negli enti di formazione ma anche i rapporti tra società private e enti partecipati da Palazzo d’Orleans. E’ stata così approvata la norma che Crocetta stesso ha definito “manifesto di questa nuova Ars“. In particolare la norma approvata dalla giunta nella tarda serata di ieri, che adesso dovrà passare al vaglio del parlamento regionale, recita: “E’ incompatibile con la carica di deputato regionale chi ha ascendenti o discendenti, ovvero parenti o affini fino al secondo grado, che ha in essere con l’amministrazione regionale contratti di appalti o concessioni di lavori, forniture o servizi, oppure che goda di contributi, sussidi o garanzie a qualsiasi titolo da parte della Regione, fatti salvi contributi, sussidi o garanzie che discendano da leggi di tutela della persona e della famiglia“.
La norma approvata dalla giunta Crocetta prevede inoltre che “l’incompatibilita’ opera anche nel caso in cui l’ascendente o il discendente, ovvero il parente o affine fino al secondo grado, ricopra all’interno della societa’ o ente privato che ha in essere con l’amministrazione regionale contratti di appalti o concessioni di lavori. La causa di incompatibilita’ opera anche in relazione al socio occulto“. L’incompatibilita’ “opera anche nei confronti dei componenti della giunta regionale“. Di fatto, la norma approvata ieri della giunta e’ di cui e’ in possesso l’Adnkronos prevede il “divieto all’amministrazione regionale di affidare appalti, concessioni di lavori, forniture di beni e servizi o stipulare convenzioni, o erogare contributi, sussidi o garanzie a qualsiasi titolo, fatti salvi contributi, sussidi o garanzie che discendono da leggi di tutela della persona e della famiglia in favore di ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado, di deputati regionali, di componenti della giunta regionale o di dirigenti generali dell’amministrazione regionale“. Inoltre, “e’ fatto divieto all’amministrazione regionale di affidare appalti, concessioni di lavoro o erogare contributi e sussidi in favore di societa’, azienda o ente in cui gli ascendenti o discendenti di deputati regionali, componenti della giunta regionale o di amministratori, ricoprano la carica di rappresentanti legali, amministratori o dirigenti“. In caso di violazione delle disposizioni la norma prevede che “gli atti posti in essere sono nulli“. Crocetta gia’ ieri aveva annunciato un cambio di rotta della Regione per le incompatibilita’ parlando di “lobby che hanno fatto affari con la Regione“. Nel mirino di Crocetta non solo i deputati che hanno parenti negli enti di formazione ma anche i rapporti tra alcune societa’ private ed enti partecipati da Palazzo d’Orleans. Gia’ ieri aveva annunciato una task force che indaghi “su chi riceve soldi dalla Regione“. E nel Pd, principale partito che sostiene Crocetta e di cui lo stesso governatore fa parte, la situazione è di grande caos.
Due tra i principali esponenti del Partito Democratico, Franco Rinaldi e Francantonio Genovese (ex sindaco peloritano), entrambi messinesi, si sentono colpiti dal provvedimento di Crocetta. Non a caso. La Lumen, come scrive LiveSicilia, è una società che quest’anno riceverà un milione di euro per i corsi di formazione, ed è presieduta da Elena Schirò. Moglie di Rinaldi. Un’altra società che organizza corsi e che quest’anno riceverà quasi 400.000 euro per le sue attività è la “Training Service”, costituita dalla Geimm e dalla Gefin, di cui sono soci rispettivamente Rinaldi e Genovese. Un’altra società nel mirino di Crocetta è l’Esofop, guidata da Giovanna Schirò (cognata di Rinaldi) con Chiara Schirò nel consiglio di amministrazione. Chiara Schirò è la moglie di Genovese. Genovese e Rinaldi, di fatto, sono cognati e un loro nipote guida la “Nt soft”, un’altra società dedita a questo tipo di attività, sempre secondo quanto riportato da LiveSicilia. Ecco perchè il sostegno del Pd a Crocetta inizia a vacillare, mentre nell’opinione pubblica il neo-presidente dell’Ars è sempre più apprezzato e in molti, anche tra coloro che non l’avevano votato, oggi dicono che lo sostengono e che alla luce di queste scelte, con il senno di poi, avrebbero sicuramente votato per lui.
In tutto questo, Messina – per la prima volta – è sempre più importante nelle logiche politiche regionali. Sull’asse retto da Ardizzone al Consiglio Regionale e da Rinaldi-Genovese all’interno del Pd si gioca il futuro della legislatura.

http://www.strettoweb.com/2012/12/sicil ... chiudi_adv
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

troppo tardi è già esploso.

da ilfq

Regione Sicilia, le lotte interne al Pd danno all’M5S il vicepresidente del consiglio
L'attore teatrale Antonio Venturino (Movimento 5 Stelle) è stato eletto alla vicepresidenza dell'Ars a scapito di Mariella Maggio (Pd), a cui quel posto sembrava spettare di diritto. Nessuno, però, aveva fatto i conti con il fuoco amico del Pd, che ha votato contro la scelta dalla segreteria

Da una parte le spasmodiche lotte intestine del Partito Democratico, che meno di due mesi fa ha portato Rosario Crocetta a sedere sulla poltrona di governatore della Sicilia, ma che oggi fallisce clamorosamente l’elezione di Mariella Maggio a vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Dall’altra un attore di teatro, Antonio Venturino, tornato in Sicilia soltanto pochi mesi fa, e oggi eletto a sorpresa come nuovo numero due del parlamento più antico d’Italia con il Movimento Cinque Stelle. Neanche il tempo d’inaugurare la legislatura che a Sala d’Ercole, storica sede dell’Assemblea regionale siciliana, sono tornati di moda i colpi di scena.

A farne le spese è stata l’ex segretaria generale della Cgil siciliana Mariella Maggio, candidata ufficiale dei democratici alla vicepresidenza dell’Ars. La settimana scorsa l’esponente dell’Udc Giovanni Ardizzone era stato eletto per un soffio sullo scranno più alto di Palazzo dei Normanni. Adesso sembrava ovvio che almeno uno dei suoi vice dovesse essere indicato dall’altro partito uscito vincitore dalle ultime elezioni, il Pd. Così invece non è stato. Dopo un breve periodo di pace, le varie anime siciliane del partito di Pier Luigi Bersani hanno infatti ricominciato a farsi la guerra: nessun accordo tra il segretario regionale Giuseppe Lupo e l’ex capogruppo Antonello Cracolici, uno dei principali sponsor dell’intesa con Raffaele Lombardo durante la scorsa legislatura. Il risultato è stato lo “spappolamento” dei democratici, con il Pd che riesce a “toppare” gli obiettivi anche quando ha il gruppo parlamentare più ampio. Alla Maggio non sono bastati i 26 voti raccolti: i franchi tiratori hanno di fatto “azzoppato” la candidatura dell’ex sindacalista. E come nuovi vice presidenti dell’Ars sono stati invece eletti due esponenti dell’opposizione: da una parte Salvo Pogliese del Pdl con 29 voti, dall’altra lo stesso Venturino che ha incassato addirittura ben 33 preferenze, 18 in più di quelle raccolte una settimana fa, quando tutti i 15 esponenti del Movimento Cinque Stelle lo avevano candidato alla presidenza dell’Ars.

“I grillini che gridano allo scandalo inciuci, oggi hanno eletto il vice presidente dell’Assemblea regionale grazie all’inciucio avendo ottenuto anche i voti degli autonomisti di Raffaele Lombardo” è stato il commento di Nello Dipasquale, ex sindaco pidiellino di Ragusa, :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: che ha puntato il dito sulla straordinaria lievitazione dell’indice di gradimento di Venturino tra i banchi di Palazzo dei Normanni. Il candidato del Movimento Cinque Stella è stato infatti votato a sorpresa anche da alcuni deputati di centro destra. E probabilmente ha anche raccolto i voti dei deputati eletti nella lista “Crocetta Presidente”, fedelissimi dell’ex sindaco di Gela. Che adesso cerca di coinvolgere gli esponenti del Movimento Cinque Stelle nelle prime azioni di governo.

Sul tavolo del governatore è stato sganciato di recente il carico della formazione professionale: un settore milionario che, come ha raccontato l’ultima puntata della trasmissione Report, è tutto o quasi in mano a familiari di esponenti politici. “Appoggeremo la riforma annunciata da Crocetta sul settore della formazione professionale. Bisogna scrivere una norma che vieti a chi ha interessi economici di poter accedere a cariche pubbliche” è stato l’annuncio di Giancarlo Cancelleri, capogruppo del movimento di Grillo all’Ars. Intanto Venturino ha annunciato di voler rinunciare all’ufficio personale che gli spetterebbe di diritto dentro Palazzo dei Normanni e all’auto blu di rappresentanza che gli dovrebbe essere assegnata come nuovo numero due del parlamento siciliano. “Per ora faccio il pendolare da Piazza Armerina, la mia città, pago 12.30 euro di biglietto e riesco persino a lavorare mentre sono in viaggio – ha spiegato il deputato eletto in provincia di Enna – Certo adesso sarò costretto a prendere un appartamento a Palermo ma non andrò comunque in auto blu”. Poi si è fermato a scherzare con i giornalisti. “Vi darò anche il titolo per il vostro articolo già fatto: da un attore comico, che è Beppe Grillo, ad un altro attore comico, cioè io”. Venturino vanta infatti in curriculum esperienze da attore comico, regista teatrale e addirittura mimo: una carriera artistica da globetrotter che ha portato l’attore quarantasettenne a lavorare in Inghilterra, in Galles e perfino alle isole Hawaii. “L’aspetto teatrale che m’interessa di più è la commedia dell’arte, le maschere” spiegava il giorno dell’insediamento all’Ars. Tra gli stucchi e i marmi di Palazzo dei Normanni troverà probabilmente nuovi spunti per la sua passione artistica.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

PENTITEVI , LA FINE DEL MONDO E'VICINA
:mrgreen:
PALERMO - Una bambina palermitana dice di esserselo vista precipitare sotto il terrazzo di casa con una «luminosa scia rossa», ma molti in città giurano di aver avvistato una strano oggetto di colore acceso scendere dal cielo. Il meteorite - come riporta il sito Siciliainformazioni.com - è stato ritrovato in un campo del quartiere Brancaccio del capoluogo sicilianoe la stessa bimba “avvistatrice” ha tentato di raccogliere con i genitori quel grosso masso rovente con un giornale, ma al contatto la carta ha iniziato ad emettere del fumo. A quel punto sono intervenuti la polizia e i vigili del fuoco, che hanno preso in consegna la pietra fumante. Le prime verifiche effettuate hanno confermato che la pietra non è radioattiva. Il meteorite è stato ora affidato all’istituto di vulcanologia che studierà da quale parte dello spazio quella pietra è giunta sulla Terra.

Le prime ipotesi. Secondo i più razionali, si tratterebbe di un semplice frammento dell'asteroide Toutatis, sfrecciato vicino alla Terra pochi giorni fa, mentre sui social network i soliti apocalittici proclamano già: “E' un altro segno della fine del mondo in arrivo, i Maya avevano ragione...”.
shiloh
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Re: From Sicily with love

Messaggio da shiloh »

"E' un altro segno della fine del mondo in arrivo, i Maya avevano ragione...”.

vabbè...Berlusconi ce lo hanno già mandato...non basta ???
Joblack
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Re: From Sicily with love

Messaggio da Joblack »

Dopo aver assistito alle varie ruberie di alcuni esponenti del PDL, oggi a Omnibus abbiamo assistito allo scempio della lingua italiana da parte della senatrice PDL siciliana, tale Simona Vicari, che rispondendo ad una domanda sull'accordo Lega-PDL in Lombardia ha esordito:

<<Io non mi oso a dire che .....>>

è questa la classe politica che si meritano i siciliani?

Al peggio non c'è mai fine

Bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Crocetta news...


“Il prossimo 21 gennaio concluderemo con il ministro Barca e con il presidente delle Fs Moretti un accordo a Roma per l’alta velocità nei collegamenti tra Messina, Catania e Palermo”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta durante una conferenza stampa al comune di Messina.
“L’obiettivo – ha continuato Crocetta – dovrebbe essere non solo la costruzione del doppio binario ma anche di mettere in collegamento gli aeroporti di Catania e Palermo. In questa prima fase in cinque anni vorremo riuscire a coprire questa distanza in due ore e mezza e in 10 anni in un’ora e mezza”.
“Il ponte sullo Stretto non può diventare una promessa elettorale: o ci sono o non ci sono i fondi per questa mega opera. Esito anche a schierarmi di fronte a una cosa che non c’è”, ha aggiunto Crocetta. “Non c’è – ha detto ancora Crocetta – un progetto reale perché non c’è un finanziamento reale. Tra l’altro l’unico costo certo è che paghiamo la progettazione alla società Stretto di Messina, bisogna fare chiarezza e dare segnali concreti”.
“Messina è una città laboriosa e bella che sembrava essere diventata negli ultimi mesi il paradosso della Sicilia. La nostra è una regione bellissima piena di possibilità produttive ma che allo stesso tempo era sul’orlo del default ma ora è un Sicilia dove si inizia a riaccendere la speranza”, ha aggiunto Crocetta ricevendo i ringraziamenti del Commissario Straordinario Luigi Croce per i fondi destinati dalla Regione alla città dello Stretto che potrebbero permettere l’amministrazione di non dichiarare default.
“Non è stato semplice trovare per Messina le risorse quando tutto era stato prosciugato, abbiamo avuto anche forze politiche contro questo finanziamento per una città in crisi – ha aggiunto – Su questo voglio essere categorico la regione intende intervenire nelle situazioni di crisi dei comuni però è chiaro l’intervento non può essere a pioggia nè un incentivo a entrare in crisi. A Messina questo intervento viene riconosciuto perché il suo commissario è stato bravo ed efficiente, ha fatto un bilancio reale vero non gonfiato nelle entrate”.
“Il default di Messina secondo le agenzie di rating avrebbe trascinato tutta la Sicilia – ha concluso – e avrebbe contribuito in modo negativo sullo spread non solo siciliano ma italiano. Il danno del dissesto è stato stimato in almeno 400 mln di euro. Se ci sono responsabilità per il dissesto del comune spero vengano accertate perchè non si può lasciare in queste condizioni una città e tutto rimane come prima”.
Poi uno sguardo alla gestione della giunta regionale: “I grillini stano dimostrando di rispondere in Sicilia alle sfide del governo regionale. Non c’è un inciucio politico c’è un atteggiamento responsabile da parte loro rispetto ad un governo che si comporta in modo responsabile. Capiscono bene che la posto in gioco è lo scontro con vecchie classi dirigenti e anche loro vogliono che questa politica delle continue spese cessi e non prosegua all’infinito”.
“Perché i grillini inoltre dovrebbero votare contro il governo se noi abbiamo presentato un atto che consente ai comuni di gestire in proprio i rifiuti o quando abbiamo presentato una legge per la tutela dei precari. Se i grillini vedono che presentiamo un bilancio che permette di risparmiare un miliardo di euro pechè dovrebbero votare contro?”, ha detto.
“Per questo io non ho condiviso – ha concluso Crocetta – quello che mi sembrava veramente un inciucio l’accordo tra il centro sinistra e il Pdl di Castiglione, Firrarello e Musumeci che non avrebbe portato nessun beneficio al governo anzi avrebbe determinato la fine del governo stesso. Per questo ho contribuito a far saltare questo accordo”.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Centinaia di milioni di euro, investiti ogni anno per formare estetisti, parrucchieri e fabbri, volatilizzati nei mille rivoli dei rapporti tra la Regione Sicilia e le società accreditate. Il risultato è che a decine di dipendenti non viene pagato lo stipendio nonostante la Regione accrediti ogni anno milioni di euro alle società nate con il solo scopo di formare e preparare i giovani al mondo del lavoro. È il settore della formazione professionale in Sicilia, un imponente carrozzone lungamente finanziato dalla politica, che ne ha gradualmente occupato ogni casella utile, ma che adesso rischia di fare crac.

“Nella formazione professionale sono accadute cose strane. Come l’azienda alla quale la Regione ha dato 20 milioni per gli stipendi dei lavoratori, ma quei lavoratori non li hanno ricevuti” è la lapidaria descrizione fornita dal neogovernatore Rosario Crocetta, che ha approfittato dell’intervento natalizio all’Assemblea Regionale siciliana per puntare nuovamente il dito su uno dei settori simbolo dello spreco reiterato di denaro pubblico. Il riferimento diretto del presidente era allo Ial Sicilia, azienda della Cisl nata nel 1963, che oggi propone corsi di formazione per insegnare “i segreti del mestiere” ai giovani aspiranti artigiani. “Abbiamo rilevato gravi criticità nella gestione dei 185 milioni di euro già erogati dalla Regione Siciliana a taluni enti e destinati al pagamento dei lavoratori sino al maggio 2012: non si comprende, dunque perché in taluni casi ai dipendenti non venga erogato lo stipendio addirittura per ben 13 mensilità” aveva detto il neo assessore Nelli Scilabra, ordinando un’ispezione allo proprio allo Ial Sicilia, i cui dipendenti lamentavano stipendi non pagati addirittura da un anno.

“Nella Formazione professionale – ha continuato Crocetta – spesso non si ha nemmeno contezza sul numero certo degli alunni, se i locali sono gli stessi, ma vengono pagati due volte, o di dipendenti che si fanno versare i soldi nei loro conti correnti. Chiedo ai lavoratori di non farsi strumentalizzare: il governo li tutelerà. Ma verrà eliminata ogni forma di privilegio e malaffare. Verranno eliminate poi le forme di incompatibilità: la moglie di Cesare deve essere la più severa di tutti”. Il problema della macchina mangiasoldi regionale, infatti, non è soltanto quello relativo all’effettivo utilizzo dei milioni di euro (nel 2012 sono stati ben 286) che l’Unione europea destina alla Sicilia per “formare” i giovani al mondo del lavoro: in molti degli enti che operano nella formazione grazie ai fondi regionali è rintracciabile una massiccia presenza politica. Un risiko intricato in cui esponenti di tutti o quasi i partiti hanno piazzato negli anni le loro bandierine.

Un servizio della trasmissione Report aveva mostrato come Elena Schirò, presidente della Lumen fosse la moglie del deputato del Pd Franco Rinaldi. Alla Lumen quest’anno andranno un milione di euro per i corsi di formazione. Giovanna Schirò, cognata di Rinaldi, è invece ai vertici di un altro ente che opera nel campo della formazione, l’Esofop, di cui è consigliere d’amministrazione sua sorella Chiara Schirò, moglie di un altro deputato del Pd, Francantonio Genovese. Sempre impiegati nel circuito della formazione, dipendenti dell’Anfe, ci sono Castrenze Papania, fratello del senatore del Pd Antonino, Saveria Grosso, moglie dell’ex governatore Raffaele Lombardo, e Vincenzina Dentino, consorte del deputato regionale dell’Udc Nino Dina. “Mia moglie ha fatto da sola – ha puntualizzato Dina – è entrata nel mondo del lavoro con i suoi meriti e ci è rimasta fino ad oggi, facendo la sua gavetta e lavorando sodo. Io sono arrivato dopo. Le ho chiesto di diventare mia moglie e lei ha accettato”.

La presenza della politica all’interno degli enti di formazione però è bipartisan. E coinvolge tutti i gradi di parentela. “Nell’Aram che è feudo di Genovese, ha lavorato Veronica Marinese, figlia del deputato Pdl Ignazio Marinese, che a sua volta è zio di Dore Misuraca. La sorella di Misuraca, Danila, poi, è stata a lungo negli organici del Cefop” scrive il giornalista Accursio Sabella su livesicilia.it. Poi ci sono i piccoli feudi del Movimento per l’Autonomia, tra i quali spicca l’Efal, presieduto in passato da Giuseppe Liga, l’architetto palermitano considerato dalla magistratura “l’erede” del boss mafioso Salvatore Lo Piccolo. Nel 2010, la Regione Sicilia guidata da Lombardo finanziò l’ente di Liga con quasi sette milioni di euro.

“Bloccherò il pagamento a enti di formazione che fanno capo anche indirettamente a politici” aveva promesso Crocetta, che in una delle prime riunioni della nuova giunta ha effettivamente varato un disegno di legge “anti parentopoli” neutralizzando la presenza dei politici negli enti vicini alla Regione. Un provvedimento applaudito anche dal Movimento Cinque Stelle, che adesso per diventare legge, deve essere votato all’Ars da quegli stessi politici con interi nuclei familiari stipendiati dalla formazione professionale.
shiloh
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Re: From Sicily with love

Messaggio da shiloh »

Leggendo alcuni commenti in rete sui nomi che compariranno sulle liste di Grande Sud,
(Dell'Utri in testa...)
giustamente c'è chi si domanda se veramente si tratta di un partito politico o del cast di un remake del Padrino .

p.s.

oggi sarebbe il compleanno di Peppino Impastato.
E oggi nasce GrandeSud che aggrega Cosentino Scopelliti DellUtri e Miccichè...e Mastella che non guasta mai.
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