quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
Al sottoscritto piacerebbe tanto di confrontarsi con quel 36,3 % (dato Ipos – del 18 dicembre 2012 per Ballarò) di potenziali elettori del Pdd di provenienza Ds.
Tanto per chiarire almeno uno dei tanti misteri d'Italia.
La situazione però è un po’ confusa nel senso che alle primarie si è registrato un dato inquinato:
- Il 61 % è risultato finale ottenuto da Bersani
- Il 39 % è risultato finale ottenuto da Renzi
Nel 61 % dei voti a Bersani sono inclusi anche i voti del Sel, che però non sapremo mai in quale percentuale ha votato per il Pdd.
A quelli del Sel chiederei loro di approfondire in primis il concetto di coerenza e cosa ne pensano del dialogo tra don Mariano Arena e il capitano Bellodì, che Leonardo Sciascia, ha introdotto nel libro “Il giorno della civetta”:
Da Wikipedia:
« Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »
(don Mariano Arena al capitano Bellodi)
Non è affatto un segreto per nessuno che Bersani dopo gli schiaffoni ricevuti dalle 27 tribù dei defunti, per aver partecipato di sua iniziativa all’incontro di Vasto del 17 settembre 2011 con Vendola e Di Pietro, senza il loro permesso, non ha mai più parlato dell’alleanza di Vasto e ha sempre sponsorizzato l’alleanza con i “”””””””””””””””””””””””””””””moderati””””””””””””””””””””””””””””( che li definiscano “moderati” due maestri della truffa nella comunicazione come Casini e Berlusconi, ci sta tutta, lo hanno fatto da una vita, non scandalizzano più nessuno anche se la truffa continuata in comunicazione rimane, ma che lo facciano anche gli ex Pci, significa che non c’è più spazio per niente, neppure sulle cose minime).
I seguaci di monsignore, e monsignore stesso, non hanno mai fatto segreto di come la pensano in materia di alleanze. Su questo punto occorre dare loro merito di estrema e lucida coerenza per non essere mai venuti meno al loro punto di vista.
Coerenza non altrettanto accettabile quella dimostrata né da Vendola né da Bersani, generatori di confusione permanente in una fase in cui per recuperare fiducia nei confronti degli elettori occorre essere determinati e chiarissimi in cosa intendono fare.
Ad Agorà il 3 dicembre u.s., Galletti, braccio destro di monsignore si è espresso in questo modo, che è né più né meno quello che vanno sostenendo coerentemente da almeno due anni e forse più:
Ma sinceramente io non vedo oggi possibilità di alleanze…. Bersani ha fatto una scelta di campo precisa
che è quella dell'alleanza con Vendola. …Se lui porterà avanti questa alleanza in campagna elettorale
e dopo le elezioni del 2013, è chiaro che questa alleanza è incompatibile con noi
A è incompatibile? - dichiara Andrea Vianello
Ma d'altra parte,….d'altra parte, ma l'abbiamo sempre detto,.no .direttore,….direttore,…..
direttore qui bisogna essere,.. qui bisogna essere molto coerenti con quello che si dice
Allora,.. noi abbiamo un progetto in corso che dice Monti dopo Monti, cioè noi siamo per portare avanti l'agenda Monti,
I maggiori oppositori dell'agenda Monti sono i vendoliani. Allora è possibile andare d'accordo su questo?
Io ritengo che sarebbe un grande inganno,..un grande inganno, cioè mentre noi, ..era il caso che citava lei prima no…..
mentre noi portiamo avanti il governo Monti con la riforma Fornero loro raccolgono le firme
per smontare la riforma Fornero questo problema non ce l'ho io ce l'avrà Bersani perché la riforma Fornero
Bersani l'ha votata in Parlamento con me
Ma io non voglio mettere i piedi nel piatto degli altri no questo sarà un problema che se la vedranno loro
Noi siamo qua noi siamo qua con un progetto chiaro con l'agenda Monti perché riteniamo che con i sacrifici fatti in questi anni,
in questo anno,.. dobbiamo continuare con questa politica per incassare i risultati di questi sacrifici, qualsiasi cosa diversa
diversa noi non l'accettiamo…….
Agli ex Ds che hanno votato sia Bersani che Renzi, chiederei in primis cosa né pensano anche loro del pensiero di Sciascia, e poi per quale motivo sono diventati alla fine tutti democristiani. Per quale tornaconto?
Già altri hanno fatto il salto della quaglia ma il tornaconto sembra evidente: Giuliano Ferrara, Carlo Rossella, Paolo Liguori, Ferdinando Adornato, Gianpaolo Pansa, Gaetano Pecorella, Salvatore Tramontano, Toni Capuozzo, Gian Piero Mughini, Carlo Panella, Gianfranco Miccicchè, Lanfranco Pace, Giuseppe Sottile.
Allearsi con Casini e con Monti con il disastro combinato in campo sociale ed economico in 13 mesi, pur distinguendo le responsabilità del governo precedente è per loro una cosa così accettabile? E in nome di che cosa?
La Costituzione per loro è diventata carta straccia come per Bersani, Casini e Monti?
*
Ancora oggi Bersani dichiara:
Bersani: progressisti con moderati
Juncker: «Sei ok per l'Italia»
Il presidente dell'Eurogruppo Juncker incontra il leader Pd a Bruxelles: «Bersani ha le migliori intenzioni per l'Italia e l'Europa» | Il retroscena col premier: «Meglio se stai fuori» di S. Co.
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I progressisti «devono vincere queste elezioni con uno sguardo aperto e collaborativo con tutte le forze europeiste e moderate disposte a contrastare le derive populiste», ha detto il il leader del Pd Pierluigi Bersani al termine dell'incontro con il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker. E per Juncker, premier lussemburghese, il segretario del Pd «mi sembra abbia le migliori intenzioni per l'Italia e per l'Europa».
Bersani a Monti, retroscena: «Meglio se stai fuori» di S. Collini.
Juncker ha parlato alla fine del suo incontro con il candidato premier del centrosinistra italiano a Bruxelles. «Mi è piaciuto molto questo incontro» e «mi piace questa persona», ha aggiunto il presidente dell'Eurogruppo. Quanto a Mario Monti Juncker ha confermato che «è altamente rispettato» nell'Ue. Alla domanda se pensa che Silvio Berlusconi tornerà al potere, Juncker ha risposto: «Non cercate di trascinarmi nel gioco italiano, ci hanno già provato abbastanza».
http://www.unita.it/italia/bersani-prog ... o-1.475303
Come è possibile per un ex Pci votare per i defunti oggi?
Tanto per chiarire almeno uno dei tanti misteri d'Italia.
La situazione però è un po’ confusa nel senso che alle primarie si è registrato un dato inquinato:
- Il 61 % è risultato finale ottenuto da Bersani
- Il 39 % è risultato finale ottenuto da Renzi
Nel 61 % dei voti a Bersani sono inclusi anche i voti del Sel, che però non sapremo mai in quale percentuale ha votato per il Pdd.
A quelli del Sel chiederei loro di approfondire in primis il concetto di coerenza e cosa ne pensano del dialogo tra don Mariano Arena e il capitano Bellodì, che Leonardo Sciascia, ha introdotto nel libro “Il giorno della civetta”:
Da Wikipedia:
« Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »
(don Mariano Arena al capitano Bellodi)
Non è affatto un segreto per nessuno che Bersani dopo gli schiaffoni ricevuti dalle 27 tribù dei defunti, per aver partecipato di sua iniziativa all’incontro di Vasto del 17 settembre 2011 con Vendola e Di Pietro, senza il loro permesso, non ha mai più parlato dell’alleanza di Vasto e ha sempre sponsorizzato l’alleanza con i “”””””””””””””””””””””””””””””moderati””””””””””””””””””””””””””””( che li definiscano “moderati” due maestri della truffa nella comunicazione come Casini e Berlusconi, ci sta tutta, lo hanno fatto da una vita, non scandalizzano più nessuno anche se la truffa continuata in comunicazione rimane, ma che lo facciano anche gli ex Pci, significa che non c’è più spazio per niente, neppure sulle cose minime).
I seguaci di monsignore, e monsignore stesso, non hanno mai fatto segreto di come la pensano in materia di alleanze. Su questo punto occorre dare loro merito di estrema e lucida coerenza per non essere mai venuti meno al loro punto di vista.
Coerenza non altrettanto accettabile quella dimostrata né da Vendola né da Bersani, generatori di confusione permanente in una fase in cui per recuperare fiducia nei confronti degli elettori occorre essere determinati e chiarissimi in cosa intendono fare.
Ad Agorà il 3 dicembre u.s., Galletti, braccio destro di monsignore si è espresso in questo modo, che è né più né meno quello che vanno sostenendo coerentemente da almeno due anni e forse più:
Ma sinceramente io non vedo oggi possibilità di alleanze…. Bersani ha fatto una scelta di campo precisa
che è quella dell'alleanza con Vendola. …Se lui porterà avanti questa alleanza in campagna elettorale
e dopo le elezioni del 2013, è chiaro che questa alleanza è incompatibile con noi
A è incompatibile? - dichiara Andrea Vianello
Ma d'altra parte,….d'altra parte, ma l'abbiamo sempre detto,.no .direttore,….direttore,…..
direttore qui bisogna essere,.. qui bisogna essere molto coerenti con quello che si dice
Allora,.. noi abbiamo un progetto in corso che dice Monti dopo Monti, cioè noi siamo per portare avanti l'agenda Monti,
I maggiori oppositori dell'agenda Monti sono i vendoliani. Allora è possibile andare d'accordo su questo?
Io ritengo che sarebbe un grande inganno,..un grande inganno, cioè mentre noi, ..era il caso che citava lei prima no…..
mentre noi portiamo avanti il governo Monti con la riforma Fornero loro raccolgono le firme
per smontare la riforma Fornero questo problema non ce l'ho io ce l'avrà Bersani perché la riforma Fornero
Bersani l'ha votata in Parlamento con me
Ma io non voglio mettere i piedi nel piatto degli altri no questo sarà un problema che se la vedranno loro
Noi siamo qua noi siamo qua con un progetto chiaro con l'agenda Monti perché riteniamo che con i sacrifici fatti in questi anni,
in questo anno,.. dobbiamo continuare con questa politica per incassare i risultati di questi sacrifici, qualsiasi cosa diversa
diversa noi non l'accettiamo…….
Agli ex Ds che hanno votato sia Bersani che Renzi, chiederei in primis cosa né pensano anche loro del pensiero di Sciascia, e poi per quale motivo sono diventati alla fine tutti democristiani. Per quale tornaconto?
Già altri hanno fatto il salto della quaglia ma il tornaconto sembra evidente: Giuliano Ferrara, Carlo Rossella, Paolo Liguori, Ferdinando Adornato, Gianpaolo Pansa, Gaetano Pecorella, Salvatore Tramontano, Toni Capuozzo, Gian Piero Mughini, Carlo Panella, Gianfranco Miccicchè, Lanfranco Pace, Giuseppe Sottile.
Allearsi con Casini e con Monti con il disastro combinato in campo sociale ed economico in 13 mesi, pur distinguendo le responsabilità del governo precedente è per loro una cosa così accettabile? E in nome di che cosa?
La Costituzione per loro è diventata carta straccia come per Bersani, Casini e Monti?
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Ancora oggi Bersani dichiara:
Bersani: progressisti con moderati
Juncker: «Sei ok per l'Italia»
Il presidente dell'Eurogruppo Juncker incontra il leader Pd a Bruxelles: «Bersani ha le migliori intenzioni per l'Italia e l'Europa» | Il retroscena col premier: «Meglio se stai fuori» di S. Co.
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I progressisti «devono vincere queste elezioni con uno sguardo aperto e collaborativo con tutte le forze europeiste e moderate disposte a contrastare le derive populiste», ha detto il il leader del Pd Pierluigi Bersani al termine dell'incontro con il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker. E per Juncker, premier lussemburghese, il segretario del Pd «mi sembra abbia le migliori intenzioni per l'Italia e per l'Europa».
Bersani a Monti, retroscena: «Meglio se stai fuori» di S. Collini.
Juncker ha parlato alla fine del suo incontro con il candidato premier del centrosinistra italiano a Bruxelles. «Mi è piaciuto molto questo incontro» e «mi piace questa persona», ha aggiunto il presidente dell'Eurogruppo. Quanto a Mario Monti Juncker ha confermato che «è altamente rispettato» nell'Ue. Alla domanda se pensa che Silvio Berlusconi tornerà al potere, Juncker ha risposto: «Non cercate di trascinarmi nel gioco italiano, ci hanno già provato abbastanza».
http://www.unita.it/italia/bersani-prog ... o-1.475303
Come è possibile per un ex Pci votare per i defunti oggi?
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- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: quo vadis PD ????
@Tion,
considera anche che Bersande ,
se vincesse ,
sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
che cerchi di accreditarsi in europa come moderato è quindi pure comprensibile...e manco fa fatica per la verità.
meno comprensibile è la posizione di Vendola...che però in questo periodo,
in cui dal PD si gettano continui ponti verso i Pierazzuri e carini d'Italia,
rimane stranamente silente.
però,credo che pure lui qualcosa c'abbia in testa.
cosa di preciso non saprei dire...però magari sta cercando di portare in parlamento,
quella sinistra che oggi E' FUORI dal parlamento e quindi conta ZERO.
e magari che quella sinistra possa anche avere un certo "peso" nelle decisioni del futuro governo.
l'alternativa sarebbe la "rivoluzione d'ottobre"...ma siamo in Italia e questo Vendola lo sa bene...
noi siamo sempre quel popolo che aspetta gli ammmericani e ben si guarda dal metterci la faccia.
considera anche che Bersande ,
se vincesse ,
sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
che cerchi di accreditarsi in europa come moderato è quindi pure comprensibile...e manco fa fatica per la verità.
meno comprensibile è la posizione di Vendola...che però in questo periodo,
in cui dal PD si gettano continui ponti verso i Pierazzuri e carini d'Italia,
rimane stranamente silente.
però,credo che pure lui qualcosa c'abbia in testa.
cosa di preciso non saprei dire...però magari sta cercando di portare in parlamento,
quella sinistra che oggi E' FUORI dal parlamento e quindi conta ZERO.
e magari che quella sinistra possa anche avere un certo "peso" nelle decisioni del futuro governo.
l'alternativa sarebbe la "rivoluzione d'ottobre"...ma siamo in Italia e questo Vendola lo sa bene...
noi siamo sempre quel popolo che aspetta gli ammmericani e ben si guarda dal metterci la faccia.
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
Velocen la primen, poi rinsponden sul resten......
..considera anche che Bersande ,
se vincesse , sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
Zeconden komunisten,........topo primen komunisten D'Alemen, con baffen ti antichen memorien zovietichen, nel 1998.......
Tei komunisten non hanno più pauren nessunen. Zono estinten ta almenen 15 annen.
Fencono titaren in ballen ta maestren ti pufalen, come il rediviven mummien ginesen, zwei giornen fa. Crande pufalen per granden merlen che abbocchen sembren.
..considera anche che Bersande ,
se vincesse , sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
Zeconden komunisten,........topo primen komunisten D'Alemen, con baffen ti antichen memorien zovietichen, nel 1998.......
Tei komunisten non hanno più pauren nessunen. Zono estinten ta almenen 15 annen.
Fencono titaren in ballen ta maestren ti pufalen, come il rediviven mummien ginesen, zwei giornen fa. Crande pufalen per granden merlen che abbocchen sembren.
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- Iscritto il: 18/03/2012, 10:43
Re: quo vadis PD ????
Se non si capisce come un ex comunista può votare i democratici meno si capisce come può votare Monti, che dicono che prenda più voti di Bersani e più a sinistra che a destra. Il mondo continua a essere inspiegabile.
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- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
@ shiloh
Io mi rendo perfettamente conto di essere out rispetto al pensiero del forum, ma come precisava nel pomeriggio di ieri un amico, visto che non siamo conformisti e ci sentiamo liberi, esprimiamo sempre quello che pensiamo.
C’è una prima truffa che continua inossidabile da un’anno a dominare la scena politica italiana. La politica di rigore di Monti.
A parte che Monti non sta facendo assolutamente una politica di rigore, ma solo lotta di classe, il punto di riferimento da cui hanno sbarellato tutti quanti da De Gasperi in poi, dal 1953, è che hanno deviato da quella che deve essere considerata una normalissima politica di bilancio e di gestione dello Stato. Non a caso Alcide De Gasperi ha dato un’impronta tra il 1945 e il 1953 che risente della sua formazione trentina e dell’aver fatto parte del Parlamento austriaco.
Da Wikipedia
Il periodo austroungarico [modifica]
Italiano di lingua, De Gasperi nacque e si formò nell'allora Tirolo Italiano, ovvero Trentino, regione che all'epoca era parte dell'Impero austro-ungarico. Si iscrisse nell'anno scolastico 1896/1897 all'Imperial Regio Ginnasio superiore di Trento, dimostrandosi studente capace soprattutto in latino, greco, italiano, lingua tedesca e propedeutica filosofica. Ottiene la laurea in Filologia presso l'Università di Vienna. Fin da giovanissimo partecipò ad attività politiche d'ispirazione cristiano-sociale: nel periodo degli studi universitari, a Vienna e a Innsbruck, fu leader del movimento studentesco e protagonista delle lotte degli studenti trentini, che miravano a ottenere un'università in lingua italiana per le minoranze italofone del Tirolo e dell'impero. Dopo la rivolta degli studenti di lingua tedesca, dovette scontare per queste sue attività anche qualche giorno di reclusione a Innsbruck.
Dopo la laurea entrò a far parte della redazione del giornale Il Giusto e in breve tempo assunse la carica di direttore, scrisse una serie di articoli con cui difendeva l'autonomia culturale del Trentino frente il Tirolo tedesco, ma non mise mai in discussione l'appartenenza di tutto il Tirolo all'Impero austro-ungarico.
Nelle elezioni del Parlamento austriaco del 13 e 20 giugno 1911venne eletto tra le file dei Popolari: nel suo collegio elettorale di Fiemme-Fassa-Primiero-Civezzano, di 4275 elettori, ottenne ben 3116 voti. Il 27 aprile 1914 ottenne anche un seggio nella Dieta Tirolese di Innsbruck. Anche il suo impegno di Parlamentare fu legato alla difesa dell'autonomia delle popolazioni trentine.
E’ questo tipo di forma mentis che gli ha consentito di risollevare l’Italia nel primo dopoguerra.
L’impronta austriaca nell’amministrazione in generale si sentiva ancora nella Milano del dopo guerra. Poi anche qui, adeguandosi all’impostazione del governo centrale è sbarellato tutto.
Quando i comici precari che oggi fanno concorrenza ai comici professionisti parlano di pareggio di bilancio, non possono che farmi sorridere.
L’amministrazione militare almeno fino al 1969, quando ho cessato il servizio militare di leva, imponeva "il pareggio di bilancio" non alla lira, ma al centesimo di lira.
Quanto avevi prelevato dalla cassa del Reggimento in un mese per pagare la truppa o altro, alla fine doveva quadrare al centesimo nel bilancio che consegnavi a fine mese. Questa è stata la mia esperienza diretta a Torino tra il 1968 e il 1969, in quanto incaricato di tenere l’amministrazione di una compagnia di assaltatori.
Tanto per dirtene una, nell’estate del 1969, un venerdì ho dovuto telefonare d’urgenza a Milano a mia nonna, pensionata della Pirelli, quindi tutt’altro che benestante, affinché mi facesse il favore di prestarmi 80.000 lire di allora, perché il giorno dopo a mezzogiorno dovevo consegnare la contabilità e il mio capo, il comandante di Compagnia, mi aveva appena confermato dalla scuola Bersaglieri di Caserta che non era in grado di fornirmeli. Il prelievo me lo aveva comandato lui prima di partire per Caserta. Tralascio i commenti del caso. Sono riuscito a consegnare il rendiconto mensile e il prelievo in eccesso di 80.000 lire solo sei minuti prima di mezzogiorno. Altrimenti sarei finito in galera seduta stante prima io e poi qualche giorno dopo anche il mio capo, solo grazie alla sfacchinata della mia nonna. Soldi che poi non ho più ricevuto indietro, e di conseguenza neppure lei.
Quindi nella struttura amministrativa italiana il pareggio di bilancio esisteva già 45 anni fa, solo che quella governativa, sparito De Gasperi, è diventata un covo di ladri.
Cane non morde cane, e neppure bandito morde bandito. I tedeschi conoscono bene le ragioni del debito pubblico italiano e i motivi del continuo fabbisogno di denaro da parte del governo italiano, ma in pubblico, e forse anche in privato, si guardano bene da pregare gli italiani governativi di essere meno ladri e di stare attenti agli sperperi.
Ergo, la politica di rigore che sta spingendo il secondo maestro italiano della truffa comunicativa dopo la grande mummia cinese, sostenendo che dopo Monti ci deve essere ancora Monti, perché bisogna continuare la politica di rigore, è una grandissima bufala spaziale per merloni giganti doc conclamati e certificati.
Ci sta prendendo per il kulen alla grande, perché il punto di riferimento è una normale politica amministrativa che lui per i grandissimi merli fa passare per “politica di rigore”.
Hanno rubato a mani basse per mezzo secolo dalla mucca Carolina dello Stato, e ai merli scemi tricolori adesso raccontano che occorre una politica di rigore.
Ovviamente, poi, la truffa continua nel preservare dal rigore quelle aree di potere a cui la sempre vergine bolognese è legata a doppio filo.
Per ben due volte nel giro di 20 anni, i signori della truffa hanno fatto fallimento, facendo pagare le loro responsabilità attraverso la lotta di classe.
Per la seconda volta la truffa l’hanno fatta pagare a chi con la truffa non ha niente a che fare.
Non saprei a questo punto se devo dire purtroppo, ma anche Bersande e defunti compari, sono stati della partita nell’infierire sulle classi che in realtà avrebbero dovuto difendere.
L’amministrazione dello Stato ha sempre bisogno di denaro anche perché è stata architettata ad arte la beneficienza ai partiti, non dovuta, attraverso il rimborso delle spese elettorali che equivale a quattro volte quanto abrogato dal popolo bue, che riteneva insopportabile il finanziamento pubblico ai partiti abrogato a suo tempo con idoneo referendum.
Si sono poi fatti la legge ad hoc in cui i partiti si arrogavano il diritto di percepire regolare rimborso anche qualora la legislatura fosse stata interrotta prematuramente.
Così è capitato che nel periodo 2008 – 2011, i partiti hanno percepito doppio rimborso. Quindi, sempre con riferimento a quanto abrogato tra il 2008 e il 2011, hanno percepito 8 volte quanto era stato ritenuto eccessivo prima dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.
Se non sono ladri e filibustieri questi, mi sai dire chi sono i ladri e i filibustieri????????
Forse i pensionati che vanno a rubare le confezioni di prodotti per le dentiere dagli scaffali dei supermercati, o quelli che vanno davanti agli scaffali dei salumi confezionati e si sfogano a mangiare in loco la busta di prosciutto aspettando che arrivi regolarmente il personale addetto che li denunci??????
O le vecchiette pensionate che non ce la fanno da anni a tirare avanti e rubano la carne e i carabinieri o la polizia, la denuncia l’accettano ma fanno la colletta per pagare il maltolto solo per non inguaiare la malcapitata pensionata???????
E’ cosi che si sono spartiti i soldi Lusi dei defunti ed altri con un sorplus orgiastico di denaro pubblico che solo specializzati bucanieri in guanti bianchi avevano legiferato nel modo più opportuno, in modo tale che il ladrocinio potesse avvenire in forma”””””legale””””.
Di fronte a gente che si suicida perché non sa più come andare avanti o si da fuoco come un bonzo in Piazza Montecitorio. Di fronte ad una disoccupazione incalzante destinata ad aumentare a ritmi vertiginosi. Di fronte ad aziende che chiudono perché non ce la fanno più a sostenere una tassazione del 70 %, che serve a mantenere i vizi e stravizi della Magna casta. Di fronte alla conoscenza che da tre anni una fascia sempre più larga di famiglie che non arriva alla seconda settimana del mese. Di fronte ai fatti in cui i bambini vengono trascinati giù dallo scuolabus perché i genitori non hanno i soldi per pagare la retta. Come altrettanto si nega la mensa scolastica a dei bambini per gli stessi motivi. Di fronte ad una fila che si allunga sempre più davanti al vecchio dazio di Viale Monza a Precotto, Milano, che sarebbe opportuno che tutti vedessero. Di fronte la crescente domanda di pasti caldi offerti dalla Caritas ed altre organizzazione similari. Di fronte al tutto pieno dei ricoveri per la notte, dove stuoli di divorziati sono costretti a dormire, oppure in variante nei box o nelle sale di attesa ferroviarie del Bel Paese, dove solo il progetto Grandi stazioni le ha eliminate. Di fronte alla miseria dilagante che non è solo di quest’anno, il compagnone comunista ex amministratore prima dei Ds e poi dei defunti, senatore emerito Ugo Sposetti da Viterbo, ha chiesto il raddoppio del finanziamento pubblico dei partiti nel 2011.
Birindelli: Ugo Sposetti, quel raddoppio dei finanziamenti pubblici ai Partiti, garantista per Lusi ma inquisitorio per Marini
http://www.occhioviterbese.it/occhiovit ... NI_z28mZWI
*
partiti volevano raddoppiare i rimborsi elettorali. Ecco chi ha firmato la legge
E’ una autentica farsa. Una colossale presa in giro. Ora i partiti politici parlano di riforma del sistema del finanziamento pubblico, qualcuno spinge per diminuire i milioni di euro che finiscono nelle loro tasche, qualcuno annuncia rinunce e rinvii. Fanno gli indignati Loro stessi ora sembrano vergognarsi di intascarsi una montagna di soldi. Ma non credeteci,non è vero: fingono.
La prova?
In tempi non sospetti, soltanto un anno fa, è iniziata in Commissione Affari Costituzionali della Camera la discussione un progetto di legge che mirava a raddoppiare il finanziamento ai partito. Un-anno-fa. Il primo firmatario del progetto di legge numero 3809 era Ugo Sposetti del Partito Democratico (è anche lo storico tesoriere dei DS, che tuttora esistono).
In verità alla sua firma se ne sono aggiunte subito altre*, di tutti i partiti. Ve lo avevamo detto: sono tutti d’accordo. Tra le firme c’erano parecchi del Pd, cinque del Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il ResponsabileD’Anna, l’Idv Di Stanislao e Luca Barbareschi, all’epoca in Futuro e Libertà.
Ora fanno finta di tagliare, ma soltanto un anno fa volevano raddoppiare il finanziamento pubblico. Raddoppiare. E la porcata era davvero eclatante: perché quel progetto di legge mirava a finanziare con i rimborsi anche le fondazioni dei partiti.
Arrivando quindi a raddoppiare la somma delfinanziamento pubblico.
Nei lavori in commissione spunta anche un particolare curioso. E agghiacciante. Guardate un po’ chi era presente nella seduta del 12 aprile 2011:
Martedì 12 aprile 2011. – Presidenza delpresidente Donato BRUNO. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza delConsiglio Francesco Belsito.
Francesco Belsito. Vi ricorda qualcosa? Sì, proprio lui. Il tesoriere della Lega Nord era presente, soltanto un anno fa, alla discussione sulla riforma di rimborsi elettorali, una riforma che prevedeva il raddoppio della somma da destinare ai partiti.
Il progetto di legge è stato, nel corso dell’anno, abbinato ad altre proposte e, nel corso degli ultimi giorni, si è riaperto in Commissione il dibattito. Qualche deputato si è accorto della “crescente attenzione dell’opinione pubblica”e i “recenti scandali apparsi sui giornali”. E quindi ora stanno molto attenti. Ma tra qualche tempo, quando inevitabilmente se ne parlerà di meno…
* L’ELENCO COMPLETO.
TUTTI i deputati che – solo un anno fa – hanno firmato la proposta di legge per RADDOPPIARE Ilfinanziamento ai partiti:
SPOSETTI Ugo; ALBONETTI Gabriele; BARBARESCHI Luca Giorgio; BOCCIA Francesco; BRANDOLINI Sandro; BRUGGER Siegfried; CAPODICASA Angelo; CECCUZZI Franco; COLANINNO Matteo; CUPERLOGiovanni; D’ANNA Vincenzo; ESPOSITO Stefano; FADDA Paolo; FARINA Gianni; FLUVI Alberto; FONTANELLI Paolo; GARAVINI Laura; GATTI Maria Grazia; GIACOMELLI Antonello; GNECCHI Marialuisa; GRAZIANO Stefano; LENZI Donata; LOLLI Giovanni; LOSACCO Alberto; LOVELLI Mario; LUONGO Antonio; MADIA Maria Anna; MARCHIGNOLI Massimo; MARINELLO Giuseppe Francesco Maria; MARINI Cesare; MERLO Giorgio; MIGLIOLI Ivano; MURER Delia; OLIVERIO Nicodemo Nazzareno; PAGANO Alessandro; PEZZOTTA Savino; PIZZETTI Luciano; PORTA Fabio; QUARTIANI Erminio Angelo; RAMPI Elisabetta; RUGGHIA Antonio; SANI Luca; SCHIRRU Amalia; SERVODIO Giuseppina; TIDEI Pietro; TRAPPOLINO Carlo Emanuele; TULLO Mario; VACCARO Guglielmo; VELLA Paolo; VELO Silvia; VIGNALI Raffaello; ZELLER Karl; ZUNINO Massimo
http://www.agoravox.it/I-partiti-voleva ... are-i.html
*
FINANZIAMENTI AI PARTITI? UN ANNO FA VOLEVANO RADDOPPIARLI
Grazie a un escamotage soldi a pioggia non solo ai partiti veri e propri, ma anche alle fondazioni a essi collegate. Ecco l'elenco dei parlamentari che firmarono la proposta
Un anno fa, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, cominciò la discussione per su una legge volta a raddoppiare il finanziamento ai partiti. Il primo firmatario delprogetto di legge numero 3809, "Disciplina dei partiti politici, in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, e delle fondazioni politico-culturali", era Ugo Sposetti del Partito Democratico.
http://www.cadoinpiedi.it/2012/04/16/fi ... iarli.html
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17 aprile 2011
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Famiglie in “crisi” e partiti “a gonfie vele”
Pronta la proposta di legge (d'accordo PD e PdL) per il raddoppio di soldi ai politici
http://www.milanoweb.com/famiglie-in-cr ... nfie-vele/
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http://www.rinascita.eu/index.php/index ... ws&id=7792
Finanziamento ai partiti: Sposetti e fichi secchi
0 commenti
di: Pierluigi Orati
Pierluigi.orati@gmail.com
Ci vuole una bella faccia tosta, alla luce della crescente disaffezione popolare nei confronti del sistema politico italiano, per proposte come quella di dell’ex tesoriere dei DS Ugo Sposetti. Come riportato nei giorni scorsi dai media, il parlamentare ha avanzato in parlamento la proposta che tenderebbe praticamente a raddoppiare l’attuale finanziamento ai partiti. Un finanziamento illegittimo, alla luce del referendum abrogativo del 1993, successivamente aggirato dalla sensibilissima casta politica italiota nel 2002 con una norma che prevede la spartizione di un ricco bottino sulla base dei voti ricevuti dai singoli partiti. Come sembra acclarato la proposta parrebbe...
Articolo letto: 1279 volte (19 Aprile 2011)
http://www.rinascita.eu/index.php/index ... ws&id=7792
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Prendi e raddoppia: il blitz dei partiti
La proposta del Pd Sposetti prevede che anche le fondazioni possano beneficiare dei rimborsi. Una norma che raddoppia i costi della politica
di Eduardo Di Blasi | 10 aprile 2011
“Non fate come hanno fatto gli altri giornali: spiegatela bene la mia proposta e non guardate solo ai soldi”, dice Ugo Sposetti, tesoriere dei Ds– tuttora esistenti – e architetto della fondazione che ha tenuto assieme memoria, immobili e simboli della sinistra comunista ed ex comunista italiana.
E certo non è facile immaginare la proposta di legge presentata dal deputato Pd per unificare l’intera legislazione “sulla disciplina e il finanziamento pubblico dei partiti”, senza pensare a quanto costerà ai cittadini. La norma da lui immaginata, infatti, finisce per raddoppiare i “costi della politica”, moltiplicando per due i contenitori che possono ricevere soldi pubblici: ai partiti, chiamati ad organizzare il consenso, si aggiungerebbero le fondazioni che andrebbero a curare “l’attività culturale e la formazione politica” del partito cui fanno riferimento.
I primi continuerebbero a ricevere il rimborso elettorale così come fanno oggi (la cifra complessiva è di 170 milioni di euro annui, tra rimborsi per politiche, regionali ed europee). Le seconde, tutte assieme, riceverebbero invece 185 milioni di euro l’anno.
Non è l’unica novità contenuta nella proposta Sposetti, ma certo è difficile immaginare questo raddoppio dei costi come “secondario” rispetto al resto del provvedimento. Alla domanda: “Non sono troppi soldi?”, Sposetti risponde: “No che non sono troppi. Perché altrimenti governeranno sempre i partiti dei ricchi, e i Berlusconi ve li tenete per i prossimi 20 anni”.
È un punto di vista. Come lo è il secondo affondo: “Chi fa demagogia per i soldi della politica si vada a vedere quanto spendono Francia e Germania”. È proprio dalla Germania infatti, che Sposetti ha ricavato l’idea del doppio contenitore. Lì i partiti del Bundestag, “oltre a ricevere un contributo diretto di 133 milioni di euro, possono beneficiare di uno stanziamento per le fondazioni pari a 334 milioni”, afferma il deputato anche nel documento di presentazione messo agli atti parlamentari. E il referendum del ‘93? Non doveva cancellare il finanziamento pubblico dei partiti? Sposetti ci gira intorno: “I finanziamenti i partiti li ricevono come rimborso per le campagne elettorali, e gli altri non arriverebbero ai partiti ma alle fondazioni che sono da queste distinte”. Un altro punto di vista.
La nuova norma, d’altronde, fissa alcuni punti fermi che si riallacciano al profilo pubblico dei partiti organizzati così come immaginato in sede di Assemblea costituente, definendone meglio la natura pubblica. Così, dal punto di vista giuridico i partiti passerebbero da associazioni di fatto ad associazioni vere e proprie, “iscritte in pubblici registri” e obbligate a rispettare alcune regole come la garanzia della democrazia interna, le primarie per la scelta delle cariche elettive (anche se possono essere limitate ai soli iscritti) e la trasparenza dei propri bilanci. L’iscrizione a un registro cancellerebbe anche, per questi soggetti, la sottoscrizione delle liste al momento delle elezioni. I partiti dovranno però dotarsi, per l’appunto, di fondazioni. Indicate come “entità separate” (chi detiene cariche direttive nelle fondazioni non può candidarsi o ricoprire incarichi di governo) non possono versare denari nelle casse dei partiti ma solo erogare servizi.
C’è di più. Il rimborso elettorale (un euro per ogni avente diritto al voto, moltiplicato per gli anni della legislatura e per ogni organo elettivo) ritornerebbe a essere concesso ad ogni partito che superi la soglia dell’1%. La norma dello sbarramento al 4% con la conseguente perdita del rimborso elettorale per Sposetti è iniqua: “Uno può decidere che per avere una rappresentanza in Parlamento deve raggiungere una certa soglia, ma perché non si deve concedere ai movimenti politici il rimborso per averci provato? Se all’epoca Pci, Dc e Psi avessero pensato a norme del genere la Lega non sarebbe mai sopravvissuta”.
La proposta Sposetti, presentata lo scorso ottobre, martedì sarà all’attenzione della commissioneAffari costituzionali di Montecitorio. L’hanno firmata 56 deputati di tutti gli schieramenti: molti Pd, cinque Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il Responsabile D’Anna, anche l’Idv Di Stanislao e Luca Barbareschi, all’epoca in Fli. Nulla, per adesso, fa pensare che sarà ostacolata.
da Il Fatto quotidiano del 10 aprile 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ti/103428/
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Neppure il più pirla dei pirla, può credere che una mattina, Ugo Sposetti, quando si è alzato, .. non ha trovato l’invasor,…. ma gli è venuta in mente una proposta di legge per raddoppiare il finanziamento pubblico dei partiti.
Sposetti è solo il capro espiatorio che ci ha messo la faccia, perché la legge è stata presentata con l’approvazione del partito dei defunti, della direzione, della presidenza bindiana e del segretario Bersande.
I tedeschi queste cose le sanno tutte perché hanno fior di corrispondenti in Italia, oltre ai servizi segreti che informano la Merkellona.
Per questo non ci danno credito, perché sanno che fine fanno i soldi prestati.
Bravo Monti, dichiarano Obama, il Fondo Monetario Internazionale, la Bce, il governo tedesco. Bravo Monti che riesci a sodomizzare i tuoi sudditi salvando la Magna casta.
La mummia ha ancora la scorta che aveva quando era premier ed è pagata dallo Stato. 40 uomini. Bertinotti s’incazza quando gli chiedono perché ancora ha la scorta. “Non è colpa mia”, ha risposto. Diliberto è nelle stesse condizioni anche se non è più ministro da 10 anni.
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Io ho sempre votato Pci, Pds, Ds, Pd fino a due anni fa.
Consentimi che non abbia più intenzione di votare questi signori, dove il problema non è quello di essere considerati moderati in Europa, ma di essere considerati ben altro, che gli europei conoscono.
Non a caso occupiamo il 72 esimo posto su 176 nella graduatoria dei Paesi più corrotti.
Per poter votare questi defunti, bisogna avere il pelo sullo stomaco lungo 10 chilometri e formato da peli simil tondino di ferro da 10 mm.
Come bisogna avere il pelo sullo stomaco accettare di fare comunella con chi per 14 volte il funzionario di Finmeccanica si recato nella propria sede, l'U Dc, versando l'obolo dovuto.
Hanno preso tutti, perseguito tutti ad eccezione del partito della sempre vergine bolognese. Chissà perché???? Chi sono i santi in paradiso che lo proteggono????
Si può vivere diversamente in modo equilibrato???????
Certamente sì. Ce lo ha dimostrato Sandro Pertini che ha dovuto sostenere una dura lotta perché non voleva la scorta e alla fine un agente ha dovuto accettarlo ma doveva stare 2 metri dietro di lui.
La paccata dei giornali la mattina se li pagava con i suoi soldi.
Il Quirinale lo considerava il suo ufficio e non la sua casa, perché ha continuato ad abitare nella sua a piazza Fontana di Trevi. Mentre King George, l’ex komunista King George, a continuato a provare l'emozione di sentirsi un re vivendo al Quirinale e spendendo di più della casa regnante d’Inghilterra. Quando il suo popolo da un paio d’anni è allo stremo.
Quando il tempo lo permetteva, Pertini, il percorso casa- ufficio e viceversa lo faceva a piedi.
I viaggi di servizio erano a carico dello Stato, ma quelli privati se li pagava lui.
De Gasperi e Pertini hanno avuto il senso dello Stato tutti gli altri no.
Io mi rendo perfettamente conto di essere out rispetto al pensiero del forum, ma come precisava nel pomeriggio di ieri un amico, visto che non siamo conformisti e ci sentiamo liberi, esprimiamo sempre quello che pensiamo.
C’è una prima truffa che continua inossidabile da un’anno a dominare la scena politica italiana. La politica di rigore di Monti.
A parte che Monti non sta facendo assolutamente una politica di rigore, ma solo lotta di classe, il punto di riferimento da cui hanno sbarellato tutti quanti da De Gasperi in poi, dal 1953, è che hanno deviato da quella che deve essere considerata una normalissima politica di bilancio e di gestione dello Stato. Non a caso Alcide De Gasperi ha dato un’impronta tra il 1945 e il 1953 che risente della sua formazione trentina e dell’aver fatto parte del Parlamento austriaco.
Da Wikipedia
Il periodo austroungarico [modifica]
Italiano di lingua, De Gasperi nacque e si formò nell'allora Tirolo Italiano, ovvero Trentino, regione che all'epoca era parte dell'Impero austro-ungarico. Si iscrisse nell'anno scolastico 1896/1897 all'Imperial Regio Ginnasio superiore di Trento, dimostrandosi studente capace soprattutto in latino, greco, italiano, lingua tedesca e propedeutica filosofica. Ottiene la laurea in Filologia presso l'Università di Vienna. Fin da giovanissimo partecipò ad attività politiche d'ispirazione cristiano-sociale: nel periodo degli studi universitari, a Vienna e a Innsbruck, fu leader del movimento studentesco e protagonista delle lotte degli studenti trentini, che miravano a ottenere un'università in lingua italiana per le minoranze italofone del Tirolo e dell'impero. Dopo la rivolta degli studenti di lingua tedesca, dovette scontare per queste sue attività anche qualche giorno di reclusione a Innsbruck.
Dopo la laurea entrò a far parte della redazione del giornale Il Giusto e in breve tempo assunse la carica di direttore, scrisse una serie di articoli con cui difendeva l'autonomia culturale del Trentino frente il Tirolo tedesco, ma non mise mai in discussione l'appartenenza di tutto il Tirolo all'Impero austro-ungarico.
Nelle elezioni del Parlamento austriaco del 13 e 20 giugno 1911venne eletto tra le file dei Popolari: nel suo collegio elettorale di Fiemme-Fassa-Primiero-Civezzano, di 4275 elettori, ottenne ben 3116 voti. Il 27 aprile 1914 ottenne anche un seggio nella Dieta Tirolese di Innsbruck. Anche il suo impegno di Parlamentare fu legato alla difesa dell'autonomia delle popolazioni trentine.
E’ questo tipo di forma mentis che gli ha consentito di risollevare l’Italia nel primo dopoguerra.
L’impronta austriaca nell’amministrazione in generale si sentiva ancora nella Milano del dopo guerra. Poi anche qui, adeguandosi all’impostazione del governo centrale è sbarellato tutto.
Quando i comici precari che oggi fanno concorrenza ai comici professionisti parlano di pareggio di bilancio, non possono che farmi sorridere.
L’amministrazione militare almeno fino al 1969, quando ho cessato il servizio militare di leva, imponeva "il pareggio di bilancio" non alla lira, ma al centesimo di lira.
Quanto avevi prelevato dalla cassa del Reggimento in un mese per pagare la truppa o altro, alla fine doveva quadrare al centesimo nel bilancio che consegnavi a fine mese. Questa è stata la mia esperienza diretta a Torino tra il 1968 e il 1969, in quanto incaricato di tenere l’amministrazione di una compagnia di assaltatori.
Tanto per dirtene una, nell’estate del 1969, un venerdì ho dovuto telefonare d’urgenza a Milano a mia nonna, pensionata della Pirelli, quindi tutt’altro che benestante, affinché mi facesse il favore di prestarmi 80.000 lire di allora, perché il giorno dopo a mezzogiorno dovevo consegnare la contabilità e il mio capo, il comandante di Compagnia, mi aveva appena confermato dalla scuola Bersaglieri di Caserta che non era in grado di fornirmeli. Il prelievo me lo aveva comandato lui prima di partire per Caserta. Tralascio i commenti del caso. Sono riuscito a consegnare il rendiconto mensile e il prelievo in eccesso di 80.000 lire solo sei minuti prima di mezzogiorno. Altrimenti sarei finito in galera seduta stante prima io e poi qualche giorno dopo anche il mio capo, solo grazie alla sfacchinata della mia nonna. Soldi che poi non ho più ricevuto indietro, e di conseguenza neppure lei.
Quindi nella struttura amministrativa italiana il pareggio di bilancio esisteva già 45 anni fa, solo che quella governativa, sparito De Gasperi, è diventata un covo di ladri.
Cane non morde cane, e neppure bandito morde bandito. I tedeschi conoscono bene le ragioni del debito pubblico italiano e i motivi del continuo fabbisogno di denaro da parte del governo italiano, ma in pubblico, e forse anche in privato, si guardano bene da pregare gli italiani governativi di essere meno ladri e di stare attenti agli sperperi.
Ergo, la politica di rigore che sta spingendo il secondo maestro italiano della truffa comunicativa dopo la grande mummia cinese, sostenendo che dopo Monti ci deve essere ancora Monti, perché bisogna continuare la politica di rigore, è una grandissima bufala spaziale per merloni giganti doc conclamati e certificati.
Ci sta prendendo per il kulen alla grande, perché il punto di riferimento è una normale politica amministrativa che lui per i grandissimi merli fa passare per “politica di rigore”.
Hanno rubato a mani basse per mezzo secolo dalla mucca Carolina dello Stato, e ai merli scemi tricolori adesso raccontano che occorre una politica di rigore.
Ovviamente, poi, la truffa continua nel preservare dal rigore quelle aree di potere a cui la sempre vergine bolognese è legata a doppio filo.
Per ben due volte nel giro di 20 anni, i signori della truffa hanno fatto fallimento, facendo pagare le loro responsabilità attraverso la lotta di classe.
Per la seconda volta la truffa l’hanno fatta pagare a chi con la truffa non ha niente a che fare.
Non saprei a questo punto se devo dire purtroppo, ma anche Bersande e defunti compari, sono stati della partita nell’infierire sulle classi che in realtà avrebbero dovuto difendere.
L’amministrazione dello Stato ha sempre bisogno di denaro anche perché è stata architettata ad arte la beneficienza ai partiti, non dovuta, attraverso il rimborso delle spese elettorali che equivale a quattro volte quanto abrogato dal popolo bue, che riteneva insopportabile il finanziamento pubblico ai partiti abrogato a suo tempo con idoneo referendum.
Si sono poi fatti la legge ad hoc in cui i partiti si arrogavano il diritto di percepire regolare rimborso anche qualora la legislatura fosse stata interrotta prematuramente.
Così è capitato che nel periodo 2008 – 2011, i partiti hanno percepito doppio rimborso. Quindi, sempre con riferimento a quanto abrogato tra il 2008 e il 2011, hanno percepito 8 volte quanto era stato ritenuto eccessivo prima dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.
Se non sono ladri e filibustieri questi, mi sai dire chi sono i ladri e i filibustieri????????
Forse i pensionati che vanno a rubare le confezioni di prodotti per le dentiere dagli scaffali dei supermercati, o quelli che vanno davanti agli scaffali dei salumi confezionati e si sfogano a mangiare in loco la busta di prosciutto aspettando che arrivi regolarmente il personale addetto che li denunci??????
O le vecchiette pensionate che non ce la fanno da anni a tirare avanti e rubano la carne e i carabinieri o la polizia, la denuncia l’accettano ma fanno la colletta per pagare il maltolto solo per non inguaiare la malcapitata pensionata???????
E’ cosi che si sono spartiti i soldi Lusi dei defunti ed altri con un sorplus orgiastico di denaro pubblico che solo specializzati bucanieri in guanti bianchi avevano legiferato nel modo più opportuno, in modo tale che il ladrocinio potesse avvenire in forma”””””legale””””.
Di fronte a gente che si suicida perché non sa più come andare avanti o si da fuoco come un bonzo in Piazza Montecitorio. Di fronte ad una disoccupazione incalzante destinata ad aumentare a ritmi vertiginosi. Di fronte ad aziende che chiudono perché non ce la fanno più a sostenere una tassazione del 70 %, che serve a mantenere i vizi e stravizi della Magna casta. Di fronte alla conoscenza che da tre anni una fascia sempre più larga di famiglie che non arriva alla seconda settimana del mese. Di fronte ai fatti in cui i bambini vengono trascinati giù dallo scuolabus perché i genitori non hanno i soldi per pagare la retta. Come altrettanto si nega la mensa scolastica a dei bambini per gli stessi motivi. Di fronte ad una fila che si allunga sempre più davanti al vecchio dazio di Viale Monza a Precotto, Milano, che sarebbe opportuno che tutti vedessero. Di fronte la crescente domanda di pasti caldi offerti dalla Caritas ed altre organizzazione similari. Di fronte al tutto pieno dei ricoveri per la notte, dove stuoli di divorziati sono costretti a dormire, oppure in variante nei box o nelle sale di attesa ferroviarie del Bel Paese, dove solo il progetto Grandi stazioni le ha eliminate. Di fronte alla miseria dilagante che non è solo di quest’anno, il compagnone comunista ex amministratore prima dei Ds e poi dei defunti, senatore emerito Ugo Sposetti da Viterbo, ha chiesto il raddoppio del finanziamento pubblico dei partiti nel 2011.
Birindelli: Ugo Sposetti, quel raddoppio dei finanziamenti pubblici ai Partiti, garantista per Lusi ma inquisitorio per Marini
http://www.occhioviterbese.it/occhiovit ... NI_z28mZWI
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partiti volevano raddoppiare i rimborsi elettorali. Ecco chi ha firmato la legge
E’ una autentica farsa. Una colossale presa in giro. Ora i partiti politici parlano di riforma del sistema del finanziamento pubblico, qualcuno spinge per diminuire i milioni di euro che finiscono nelle loro tasche, qualcuno annuncia rinunce e rinvii. Fanno gli indignati Loro stessi ora sembrano vergognarsi di intascarsi una montagna di soldi. Ma non credeteci,non è vero: fingono.
La prova?
In tempi non sospetti, soltanto un anno fa, è iniziata in Commissione Affari Costituzionali della Camera la discussione un progetto di legge che mirava a raddoppiare il finanziamento ai partito. Un-anno-fa. Il primo firmatario del progetto di legge numero 3809 era Ugo Sposetti del Partito Democratico (è anche lo storico tesoriere dei DS, che tuttora esistono).
In verità alla sua firma se ne sono aggiunte subito altre*, di tutti i partiti. Ve lo avevamo detto: sono tutti d’accordo. Tra le firme c’erano parecchi del Pd, cinque del Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il ResponsabileD’Anna, l’Idv Di Stanislao e Luca Barbareschi, all’epoca in Futuro e Libertà.
Ora fanno finta di tagliare, ma soltanto un anno fa volevano raddoppiare il finanziamento pubblico. Raddoppiare. E la porcata era davvero eclatante: perché quel progetto di legge mirava a finanziare con i rimborsi anche le fondazioni dei partiti.
Arrivando quindi a raddoppiare la somma delfinanziamento pubblico.
Nei lavori in commissione spunta anche un particolare curioso. E agghiacciante. Guardate un po’ chi era presente nella seduta del 12 aprile 2011:
Martedì 12 aprile 2011. – Presidenza delpresidente Donato BRUNO. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza delConsiglio Francesco Belsito.
Francesco Belsito. Vi ricorda qualcosa? Sì, proprio lui. Il tesoriere della Lega Nord era presente, soltanto un anno fa, alla discussione sulla riforma di rimborsi elettorali, una riforma che prevedeva il raddoppio della somma da destinare ai partiti.
Il progetto di legge è stato, nel corso dell’anno, abbinato ad altre proposte e, nel corso degli ultimi giorni, si è riaperto in Commissione il dibattito. Qualche deputato si è accorto della “crescente attenzione dell’opinione pubblica”e i “recenti scandali apparsi sui giornali”. E quindi ora stanno molto attenti. Ma tra qualche tempo, quando inevitabilmente se ne parlerà di meno…
* L’ELENCO COMPLETO.
TUTTI i deputati che – solo un anno fa – hanno firmato la proposta di legge per RADDOPPIARE Ilfinanziamento ai partiti:
SPOSETTI Ugo; ALBONETTI Gabriele; BARBARESCHI Luca Giorgio; BOCCIA Francesco; BRANDOLINI Sandro; BRUGGER Siegfried; CAPODICASA Angelo; CECCUZZI Franco; COLANINNO Matteo; CUPERLOGiovanni; D’ANNA Vincenzo; ESPOSITO Stefano; FADDA Paolo; FARINA Gianni; FLUVI Alberto; FONTANELLI Paolo; GARAVINI Laura; GATTI Maria Grazia; GIACOMELLI Antonello; GNECCHI Marialuisa; GRAZIANO Stefano; LENZI Donata; LOLLI Giovanni; LOSACCO Alberto; LOVELLI Mario; LUONGO Antonio; MADIA Maria Anna; MARCHIGNOLI Massimo; MARINELLO Giuseppe Francesco Maria; MARINI Cesare; MERLO Giorgio; MIGLIOLI Ivano; MURER Delia; OLIVERIO Nicodemo Nazzareno; PAGANO Alessandro; PEZZOTTA Savino; PIZZETTI Luciano; PORTA Fabio; QUARTIANI Erminio Angelo; RAMPI Elisabetta; RUGGHIA Antonio; SANI Luca; SCHIRRU Amalia; SERVODIO Giuseppina; TIDEI Pietro; TRAPPOLINO Carlo Emanuele; TULLO Mario; VACCARO Guglielmo; VELLA Paolo; VELO Silvia; VIGNALI Raffaello; ZELLER Karl; ZUNINO Massimo
http://www.agoravox.it/I-partiti-voleva ... are-i.html
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FINANZIAMENTI AI PARTITI? UN ANNO FA VOLEVANO RADDOPPIARLI
Grazie a un escamotage soldi a pioggia non solo ai partiti veri e propri, ma anche alle fondazioni a essi collegate. Ecco l'elenco dei parlamentari che firmarono la proposta
Un anno fa, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, cominciò la discussione per su una legge volta a raddoppiare il finanziamento ai partiti. Il primo firmatario delprogetto di legge numero 3809, "Disciplina dei partiti politici, in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, e delle fondazioni politico-culturali", era Ugo Sposetti del Partito Democratico.
http://www.cadoinpiedi.it/2012/04/16/fi ... iarli.html
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17 aprile 2011
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Famiglie in “crisi” e partiti “a gonfie vele”
Pronta la proposta di legge (d'accordo PD e PdL) per il raddoppio di soldi ai politici
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Finanziamento ai partiti: Sposetti e fichi secchi
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di: Pierluigi Orati
Pierluigi.orati@gmail.com
Ci vuole una bella faccia tosta, alla luce della crescente disaffezione popolare nei confronti del sistema politico italiano, per proposte come quella di dell’ex tesoriere dei DS Ugo Sposetti. Come riportato nei giorni scorsi dai media, il parlamentare ha avanzato in parlamento la proposta che tenderebbe praticamente a raddoppiare l’attuale finanziamento ai partiti. Un finanziamento illegittimo, alla luce del referendum abrogativo del 1993, successivamente aggirato dalla sensibilissima casta politica italiota nel 2002 con una norma che prevede la spartizione di un ricco bottino sulla base dei voti ricevuti dai singoli partiti. Come sembra acclarato la proposta parrebbe...
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Prendi e raddoppia: il blitz dei partiti
La proposta del Pd Sposetti prevede che anche le fondazioni possano beneficiare dei rimborsi. Una norma che raddoppia i costi della politica
di Eduardo Di Blasi | 10 aprile 2011
“Non fate come hanno fatto gli altri giornali: spiegatela bene la mia proposta e non guardate solo ai soldi”, dice Ugo Sposetti, tesoriere dei Ds– tuttora esistenti – e architetto della fondazione che ha tenuto assieme memoria, immobili e simboli della sinistra comunista ed ex comunista italiana.
E certo non è facile immaginare la proposta di legge presentata dal deputato Pd per unificare l’intera legislazione “sulla disciplina e il finanziamento pubblico dei partiti”, senza pensare a quanto costerà ai cittadini. La norma da lui immaginata, infatti, finisce per raddoppiare i “costi della politica”, moltiplicando per due i contenitori che possono ricevere soldi pubblici: ai partiti, chiamati ad organizzare il consenso, si aggiungerebbero le fondazioni che andrebbero a curare “l’attività culturale e la formazione politica” del partito cui fanno riferimento.
I primi continuerebbero a ricevere il rimborso elettorale così come fanno oggi (la cifra complessiva è di 170 milioni di euro annui, tra rimborsi per politiche, regionali ed europee). Le seconde, tutte assieme, riceverebbero invece 185 milioni di euro l’anno.
Non è l’unica novità contenuta nella proposta Sposetti, ma certo è difficile immaginare questo raddoppio dei costi come “secondario” rispetto al resto del provvedimento. Alla domanda: “Non sono troppi soldi?”, Sposetti risponde: “No che non sono troppi. Perché altrimenti governeranno sempre i partiti dei ricchi, e i Berlusconi ve li tenete per i prossimi 20 anni”.
È un punto di vista. Come lo è il secondo affondo: “Chi fa demagogia per i soldi della politica si vada a vedere quanto spendono Francia e Germania”. È proprio dalla Germania infatti, che Sposetti ha ricavato l’idea del doppio contenitore. Lì i partiti del Bundestag, “oltre a ricevere un contributo diretto di 133 milioni di euro, possono beneficiare di uno stanziamento per le fondazioni pari a 334 milioni”, afferma il deputato anche nel documento di presentazione messo agli atti parlamentari. E il referendum del ‘93? Non doveva cancellare il finanziamento pubblico dei partiti? Sposetti ci gira intorno: “I finanziamenti i partiti li ricevono come rimborso per le campagne elettorali, e gli altri non arriverebbero ai partiti ma alle fondazioni che sono da queste distinte”. Un altro punto di vista.
La nuova norma, d’altronde, fissa alcuni punti fermi che si riallacciano al profilo pubblico dei partiti organizzati così come immaginato in sede di Assemblea costituente, definendone meglio la natura pubblica. Così, dal punto di vista giuridico i partiti passerebbero da associazioni di fatto ad associazioni vere e proprie, “iscritte in pubblici registri” e obbligate a rispettare alcune regole come la garanzia della democrazia interna, le primarie per la scelta delle cariche elettive (anche se possono essere limitate ai soli iscritti) e la trasparenza dei propri bilanci. L’iscrizione a un registro cancellerebbe anche, per questi soggetti, la sottoscrizione delle liste al momento delle elezioni. I partiti dovranno però dotarsi, per l’appunto, di fondazioni. Indicate come “entità separate” (chi detiene cariche direttive nelle fondazioni non può candidarsi o ricoprire incarichi di governo) non possono versare denari nelle casse dei partiti ma solo erogare servizi.
C’è di più. Il rimborso elettorale (un euro per ogni avente diritto al voto, moltiplicato per gli anni della legislatura e per ogni organo elettivo) ritornerebbe a essere concesso ad ogni partito che superi la soglia dell’1%. La norma dello sbarramento al 4% con la conseguente perdita del rimborso elettorale per Sposetti è iniqua: “Uno può decidere che per avere una rappresentanza in Parlamento deve raggiungere una certa soglia, ma perché non si deve concedere ai movimenti politici il rimborso per averci provato? Se all’epoca Pci, Dc e Psi avessero pensato a norme del genere la Lega non sarebbe mai sopravvissuta”.
La proposta Sposetti, presentata lo scorso ottobre, martedì sarà all’attenzione della commissioneAffari costituzionali di Montecitorio. L’hanno firmata 56 deputati di tutti gli schieramenti: molti Pd, cinque Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il Responsabile D’Anna, anche l’Idv Di Stanislao e Luca Barbareschi, all’epoca in Fli. Nulla, per adesso, fa pensare che sarà ostacolata.
da Il Fatto quotidiano del 10 aprile 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ti/103428/
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Neppure il più pirla dei pirla, può credere che una mattina, Ugo Sposetti, quando si è alzato, .. non ha trovato l’invasor,…. ma gli è venuta in mente una proposta di legge per raddoppiare il finanziamento pubblico dei partiti.
Sposetti è solo il capro espiatorio che ci ha messo la faccia, perché la legge è stata presentata con l’approvazione del partito dei defunti, della direzione, della presidenza bindiana e del segretario Bersande.
I tedeschi queste cose le sanno tutte perché hanno fior di corrispondenti in Italia, oltre ai servizi segreti che informano la Merkellona.
Per questo non ci danno credito, perché sanno che fine fanno i soldi prestati.
Bravo Monti, dichiarano Obama, il Fondo Monetario Internazionale, la Bce, il governo tedesco. Bravo Monti che riesci a sodomizzare i tuoi sudditi salvando la Magna casta.
La mummia ha ancora la scorta che aveva quando era premier ed è pagata dallo Stato. 40 uomini. Bertinotti s’incazza quando gli chiedono perché ancora ha la scorta. “Non è colpa mia”, ha risposto. Diliberto è nelle stesse condizioni anche se non è più ministro da 10 anni.
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Io ho sempre votato Pci, Pds, Ds, Pd fino a due anni fa.
Consentimi che non abbia più intenzione di votare questi signori, dove il problema non è quello di essere considerati moderati in Europa, ma di essere considerati ben altro, che gli europei conoscono.
Non a caso occupiamo il 72 esimo posto su 176 nella graduatoria dei Paesi più corrotti.
Per poter votare questi defunti, bisogna avere il pelo sullo stomaco lungo 10 chilometri e formato da peli simil tondino di ferro da 10 mm.
Come bisogna avere il pelo sullo stomaco accettare di fare comunella con chi per 14 volte il funzionario di Finmeccanica si recato nella propria sede, l'U Dc, versando l'obolo dovuto.
Hanno preso tutti, perseguito tutti ad eccezione del partito della sempre vergine bolognese. Chissà perché???? Chi sono i santi in paradiso che lo proteggono????
Si può vivere diversamente in modo equilibrato???????
Certamente sì. Ce lo ha dimostrato Sandro Pertini che ha dovuto sostenere una dura lotta perché non voleva la scorta e alla fine un agente ha dovuto accettarlo ma doveva stare 2 metri dietro di lui.
La paccata dei giornali la mattina se li pagava con i suoi soldi.
Il Quirinale lo considerava il suo ufficio e non la sua casa, perché ha continuato ad abitare nella sua a piazza Fontana di Trevi. Mentre King George, l’ex komunista King George, a continuato a provare l'emozione di sentirsi un re vivendo al Quirinale e spendendo di più della casa regnante d’Inghilterra. Quando il suo popolo da un paio d’anni è allo stremo.
Quando il tempo lo permetteva, Pertini, il percorso casa- ufficio e viceversa lo faceva a piedi.
I viaggi di servizio erano a carico dello Stato, ma quelli privati se li pagava lui.
De Gasperi e Pertini hanno avuto il senso dello Stato tutti gli altri no.
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Re: quo vadis PD ????
mi dispiace,ma il tuo confronto con D'Alema non regge.camillobenso ha scritto:
Velocen la primen, poi rinsponden sul resten......
..considera anche che Bersande ,
se vincesse , sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
Zeconden komunisten,........topo primen komunisten D'Alemen, con baffen ti antichen memorien zovietichen, nel 1998.......
Tei komunisten non hanno più pauren nessunen. Zono estinten ta almenen 15 annen.
Fencono titaren in ballen ta maestren ti pufalen, come il rediviven mummien ginesen, zwei giornen fa. Crande pufalen per granden merlen che abbocchen sembren.
il conte Max è arrivato all'altare passando furtivamente dalle stanze della sacrestia,
non passando dalla porta principale.
e per quanto riguarda questo:
non credo che potrò esserti utile.camillobenso ha scritto:
Al sottoscritto piacerebbe tanto di confrontarsi con quel 36,3 % (dato Ipos – del 18 dicembre 2012 per Ballarò) di potenziali elettori del Pdd di provenienza Ds.
io non voterò PD a questo giro,mi sembrava di averlo già fatto presente.
detto questo,non vedo perchè dovrei prendermela con Bersande come si fa con un cane in chiesa.
le alternative a Bersande sono più rare del Panda cinese e quelle che ci sono ,
stante questa legge elettorale,
non voluta dal PD-che aveva proposto il doppio turno alla francese,soluzione fantastica a mio avviso-rischiano di vanificare il mio voto.
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Re: quo vadis PD ????
ora è ufficiale che da domenica prossima,
il banchiere mannaro sarà un nostro AVVERSARIO.
l'avrà capita Bersande....???
se non gli fosse ancora chiaro lo invito a leggere questo commento trovato su L'Unità:
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"con dei dirigenti così non vinceremo mai".
il banchiere mannaro sarà un nostro AVVERSARIO.
l'avrà capita Bersande....???
se non gli fosse ancora chiaro lo invito a leggere questo commento trovato su L'Unità:
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quanto sopra per la serie:
Aladino Ferrari
Chissà come si sente Napolitano dopo essere riuscito a far perdere al PD la possibilità di vincere le elezioni .
Non riesco a capire se già allora lo sapeva o se lo hanno fregato in corso d'opera .
Io credo nella prima ipotesi , troppo esperto di politica Napolitano per non aver capito il tranello .
Mi sorge anche un terribile dubbio :
Bersani ha accettato perchè ingenuo o lo ha fatto apposta ?
Anche lui è convinto che il PD non è adatto a comandare ?
Ancora una volta ho perso l' occasione per non morire democristiano .
Grazie a Napolitano !
http://www.unita.it/italia/monti-si-can ... i-1.475418
"con dei dirigenti così non vinceremo mai".
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Re: quo vadis PD ????
Aladino Ferrari
Ancora una volta ho perso l' occasione per non morire democristiano .
Ecco un altro della confraternita del “ non voglio morire democristiano”
Ferrari deve appartenere senz’altro alla mia generazione o a quella che mi precede, eravamo in tanti a pensarla allo stesso modo e speravamo tanto che l’Italia cambiasse in meglio.
Mi sa che ci dovremo adattare. I demo falsi cristiani, …per dirla alla Abatantuono “…sono una putenza veramende !!!...”
Ancora una volta ho perso l' occasione per non morire democristiano .
Ecco un altro della confraternita del “ non voglio morire democristiano”
Ferrari deve appartenere senz’altro alla mia generazione o a quella che mi precede, eravamo in tanti a pensarla allo stesso modo e speravamo tanto che l’Italia cambiasse in meglio.
Mi sa che ci dovremo adattare. I demo falsi cristiani, …per dirla alla Abatantuono “…sono una putenza veramende !!!...”
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Re: quo vadis PD ????
shiloh ha scritto:mi dispiace,ma il tuo confronto con D'Alema non regge.camillobenso ha scritto:
Velocen la primen, poi rinsponden sul resten......
..considera anche che Bersande ,
se vincesse , sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
Zeconden komunisten,........topo primen komunisten D'Alemen, con baffen ti antichen memorien zovietichen, nel 1998.......
Tei komunisten non hanno più pauren nessunen. Zono estinten ta almenen 15 annen.
Fencono titaren in ballen ta maestren ti pufalen, come il rediviven mummien ginesen, zwei giornen fa. Crande pufalen per granden merlen che abbocchen sembren.
il conte Max è arrivato all'altare passando furtivamente dalle stanze della sacrestia,
non passando dalla porta principale.
@Tion,
considera anche che Bersande ,
se vincesse ,
sarebbe il primo PdC della western civilization,
che c'ha un passato da Komunista.
che cerchi di accreditarsi in europa come moderato è quindi pure comprensibile...e manco fa fatica per la verità.
Io ho considerato che il punto centrale della tua osservazione fosse questa:
>……..che cerchi di accreditarsi in europa come moderato è quindi pure comprensibile...e manco fa fatica per la verità.<
Il tutto in relazione all’articolo dell’Unità :
Bersani: progressisti con moderati
Juncker: «Sei ok per l'Italia»
Il presidente dell'Eurogruppo Juncker incontra il leader Pd a Bruxelles: «Bersani ha le migliori intenzioni per l'Italia e l'Europa»
Di conseguenza, rispetto all’Europa, la presidenza D’Alema era accreditata già all’epoca, anche se ex komunista nel 1998, cioè da poco meno di 10 anni. Bersani entra in scena 15 anni dopo D’Alema, in una fase in cui i komunisti che mangiano i bambini a colazione, pranzo e cena, e si fanno pure uno spuntino di creaturine tenerelle, tenerelle (affinchè non gli rimangano sullo stomaco) prima di addormentarsi, si sono estinti, non esistono più.
Il duca conte marchese del Grillo, Max, era quindi già allora tanto accreditato presso le potenze occidentali che ha chiesto a Washington di bombardare la Serbia. Operazione successivamente attivata, con intervento congiunto tra le forze aeree a stelle e strisce e quelle tricolori.
Io l’ho letta così la tua nota.
Tu invece la vedi sotto la modalità di come si accede alla poltrona di Palazzo Chigi. Il conte su volere dei poteri forti tramite Kossiga, per sbolognare definitivamente Prodi. Bersande per suffragio popolare.
Anche Monti non è stato eletto per suffragio popolare, pur godendo di un alto accreditamento in Europa e nel mondo Occidentale.
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