articolo 18

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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baskerville2008
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Re: articolo 18

Messaggio da baskerville2008 »

paolo11 ha scritto:Caro baskerville2008.Io invece ne ho 64 di anni,per cui ne ho viste abbastanza.Dico solo una cosa:Se passa l'articolo 18 senza modifiche il PD a chiuso .
Gia i partiti tradizionali non li sopporto piu. L'unico partito che ha idee nuove e persone prestate alla politica è il movimento 5 stelle.
Penso che in questo paese la maggioranza dei cittadini siano disonesti, per questo gli stava bene Silvio.
Ciao
Paolo11
Caro paolo io invece penso che i così tanto bistrattati partiti siano l'unica cosa di cui si sente il bisogno. Oggi si va avanti a personalismi ed il M5s è tra questi. Ricordo ancora quando andai al primo vaffaday ero a perugia una moltitudine di gente ed io lì entusiasta tra loro, quella sera ci fu uno spettacolo di grillo ed andai a vederlo, ebbene era il 3° spettacolo di grillo che vedevo ma quel giorno risi poco respiravo una aria da capopopolo che non mi piaceva mi ricordava troppo la prima volta che andai a sentire berlusconi a napoli (ebbene non me ne faccio mancare una :)) a quanto pare le ultime uscite di grillo mi stanno dando ragione , in quell'uomo manca l'essenza democratica. I partiti non sono il retaggio di un mondo antico ma sono i contenitori della democrazia purtroppo ora sono un po' vuoti.... la storia ci insegna che quando questo è capitato a riempire quel vuoto arriva sempre il capopopolo di turno...

saluti a tutti

baskerville (luigi)
mariok

Re: articolo 18

Messaggio da mariok »

Concordo. Ed è per questo che però i partiti devono sentire il fiato addosso della base e devono essere costretti a rinnovarsi.
paolo11
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Re: articolo 18

Messaggio da paolo11 »

baskerville2008 ha scritto:
paolo11 ha scritto:Caro baskerville2008.Io invece ne ho 64 di anni,per cui ne ho viste abbastanza.Dico solo una cosa:Se passa l'articolo 18 senza modifiche il PD a chiuso .
Gia i partiti tradizionali non li sopporto piu. L'unico partito che ha idee nuove e persone prestate alla politica è il movimento 5 stelle.
Penso che in questo paese la maggioranza dei cittadini siano disonesti, per questo gli stava bene Silvio.
Ciao
Paolo11
Caro paolo io invece penso che i così tanto bistrattati partiti siano l'unica cosa di cui si sente il bisogno. Oggi si va avanti a personalismi ed il M5s è tra questi. Ricordo ancora quando andai al primo vaffaday ero a perugia una moltitudine di gente ed io lì entusiasta tra loro, quella sera ci fu uno spettacolo di grillo ed andai a vederlo, ebbene era il 3° spettacolo di grillo che vedevo ma quel giorno risi poco respiravo una aria da capopopolo che non mi piaceva mi ricordava troppo la prima volta che andai a sentire berlusconi a napoli (ebbene non me ne faccio mancare una :)) a quanto pare le ultime uscite di grillo mi stanno dando ragione , in quell'uomo manca l'essenza democratica. I partiti non sono il retaggio di un mondo antico ma sono i contenitori della democrazia purtroppo ora sono un po' vuoti.... la storia ci insegna che quando questo è capitato a riempire quel vuoto arriva sempre il capopopolo di turno...

saluti a tutti

baskerville (luigi)
Caro ="baskerville2008.Io invece Grillo ho visto tutto il suo percorso.Da quando lo hanno buttato fuori dalla Rai per il semplice motivo che disse qualcosina di Craxi.
Con questo non è detto che si potrebbe candidare lui.Chi prima di lui aveva detto due legislature e poi si torna al proprio lavoro"nessuno" Chi ha parlato per primo di
sfrattare dalle camere gli inquisiti con racconta di milioni di firme.Si sono fatti uno stipendio minimo e altre cose che trovo giuste dimezzamento dei partiti ecc...
I partiti tradizionali ormai chi piu chi meno si sono fatti corrompere, si sono creati le loro fondazioni eccc......Girano un sacco di soldi che poi neache loro sanno dove finiscono.Ormai sono amalgamati con le stesse imprese edilizie o altri settori,dove alla fine avviene la corruzione le bustarelle la lievitazione dei prezzi del lavoro da fare.
Lo sai chi ci rimette in tutto questo giro di milioni.Gli operai ci rimettono non possono avere aumenti per il semplice motivo che per fare qualsiasi opera bisogna pagare una tangente.E come il pizzo per la camorra.Se un commerciante paga, alla fine puo dare un po di soldi in piu al dipendente NO.
La stezza schifezza avviene per le USL.Quando vi sono entrati i partiti hanno privatizzato quasi tutto negli ospedali dandoli in appalto infermieri ecc.....
e anche li viaggiano bustarelle.Che alla fine siamo da capo il lavoratore deve lavorare con stipendi da fame.Come gli appalti che poi subbappaltano, e alla fine l'untimo resta con l'osso.Tutto questo l'ho creato io?.
Per questo bisognerebbe azzerare tutto e ripartire da 0.
Abbiamo provato un imprenditore il risultato si è visto.Non è che prima la politica fosse tanto meglio, visto tangentopoli.
Tu sei nuovo gli altri lo sanno come la penso.Io non voglio politici di mestiere che fanno di tutto onorevoli Sindaci ecc.....
Li voglio anche loro a tempo determinato 2 legislature e poi ritornano a fare il proprio lavoro.Se ci rimangono troppo poi sono mazzette che girano.
Ciao
Paolo11
baskerville2008
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Re: articolo 18

Messaggio da baskerville2008 »

paolo ma guarda che anch'io penso che 2 o 3 legislature possano bastare e se è per questo ci sono anche altri punti che trovo interessanti del M5S.ecco vedi si chiama facoltà di discernimento e gente come me e come te fortunatamente ce l'ha. purtroppo quando si fa parte di un movimento settario con un accozzaglia di idee da movimento new age tutti racchiusi intorno al loro guru,come il M5S questa facoltà si tende a perderla un po' come capita con i fan del ducetto di arcore. ecco appunto già ne abbiamo avuto uno di comico che dici non c'è bastato? secondo me c'è un errore di fondo che si fa quando si parla di ripartire da 0, per esempio per me la sanità pubblica specie nel sud è da migliorare ma non è che per questo dico:privatizziamola!!! . Io non capisco la gente quando si incazza col cosiddetto "sistema" e pensa di far ripartire la democrazia senza partiti che sono l'essenza stessa della democrazia. i partiti sono raccoglitori di idee e se non ci muoviamo rimarranno solo i raccoglitori...
paolo11
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Re: articolo 18

Messaggio da paolo11 »

Io non capisco la gente quando si incazza col cosiddetto "sistema" e pensa di far ripartire la democrazia senza partiti che sono l'essenza stessa della democrazia. i partiti sono raccoglitori di idee e se non ci muoviamo rimarranno solo i raccoglitori...
Caro baskerville2008.Io mi sono fermato a Berlinguer.IL dopo i partiti avevano solo un nome e basta senza piu niente destro.Lo abbiamo visto con tangentopoli.
Ora la situazione di corruzione e collusione con la mafia è peggiorata ancora di piu di quei tempi.Sono diventati una impresa che funziona anche male hanno le proprie fondazioni eccc.....Non sono neache capaci di fare una legge elettorale.In Svizzera fanno partecipare i cittadini, vedi l'ultima votazione per allungare le ferie oppure no.
Per quale motivo aumenta sempre di piu il non voto!Io piuttosto di non andare a votare voto quel partito che ti ho citato, se non vedo una svolta vera nel PD.
Per gli ospedali io sono per il pubblico, non aumentare le cliniche private.Sono pure per il pubblico impiego che abbiano le stesse regole del privato.NOn voglio privilegiati in questo momento dove tutti tirano la cinghia.Le ideologie si sono perse, anzi le hanno cancellate gli stessi partiti, con i vari scandali.Se abbiamo Monti è solo per un motivo.I partiti hanno fallito il loro compito.SE abbiamo quel debito non l'ho fatto io, lo hanno fatto loro.Io ho solo lavorato 38 anni pagando le mie tasse e basta.
Ciao
Paolo11
mariok

Re: articolo 18

Messaggio da mariok »

RETROSCENA

Lavoro, alta tensione nel governo
i ministri dissidenti contro la Fornero


Critiche da Barca a Balduzzi. Il ministro della Salute, unico costituzionalista, avverte: "Andiamoci piano con l'articolo 18. Intervento di Monti per mediare. Poi lo scontro fra Giarda e Grilli sul dl sulle liberalizzazioni

ROMA - Non è andata liscia come al solito. Per la prima volta la "sala professori" si è animata di una discussione tutt'altro che accademica. E nemmeno la chiusura delle porte, imposta da Monti, è servita a evitare che qualche urlo arrivasse all'esterno del Consiglio dei ministri. La riforma del lavoro accende anche gli algidi professori di Monti specie se, come nel caso di Fabrizio Barca, hanno alle spalle una storia familiare di sinistra che parte dalla Resistenza.

E proprio Barca è il primo a sollevare obiezioni a Fornero, per non aver ancora preparato "un vero articolato" da sottoporre all'esame del Consiglio limitandosi a consegnare quella "bozza generica" già letta alle parti sociali. Un rilievo condiviso anche da Piero Giarda. Ma il problema è anche di merito, in particolare sull'articolo 18. Del resto era stato proprio Barca l'unico ministro a esternare in pubblico, qualche giorno fa, il suo dissenso: "Cosa fa un lavoratore per il quale è stato chiesto il licenziamento per motivi economici se invece ritiene di essere stato discriminato? Come tutelerà il proprio diritto? Penso anche ai lavoratori iscritti alla Fiom. Questa è la domanda cruciale". Barca apre un varco e ci si infilano anche altri. Andrea Riccardi, poi Renato Balduzzi. Il ministro della Salute è l'unico costituzionalista della compagnia e sono due giorni che si arrovella sulla riforma Fornero. Tra le altre cose fa notare che la riscrittura così radicale dell'articolo 18 potrebbe anche confliggere con l'articolo uno della Costituzione, quello che proclama la Repubblica "fondata sul lavoro". "Andiamoci piano", suggerisce Balduzzi.

Il botta e risposta con Fornero si accende, deve intervenire Monti a difendere l'opera "equilibrata" del ministro del lavoro. Il Consiglio si divide tra falchi e colombe, qualcuno reclama ancora il decreto legge. Ma il premier spiega che no, "il decreto sarebbe politicamente una forzatura, anche il capo dello Stato ritiene migliore la strada del disegno di legge". A questo punto, vista la spaccatura, sarebbe stato Corrado Passera a suggerire un rinvio dell'approvazione della riforma a un'altra seduta, "per dare a tutti il tempo di approfondire e arrivare all'unanimità". Una versione smentita dall'interessato. E tuttavia la notizia filtra così. Tanto che Monti avrebbe dovuto agire d'imperio per superare l'impasse. "Se non riusciamo a chiudere oggi la discussione allora è meglio procedere con un voto. Ma io non posso accettare alcuna dilazione: immaginate come titolerebbero domani i giornali internazionali". Dunque la bozza Fornero viene approvata, "salvo intese". E il ministro si può sfogare rivendicando il lavoro svolto, la trattativa estenuante con le parti sociali, le nottate insonni. "Non vi immaginate quello che ho dovuto sopportare", confessa Fornero, che da due settimane è costretta a girare con dieci uomini di scorta. I colleghi applaudono, è l'unico momento in cui la tensione si scioglie. Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, la proclama "la nostra Giovanna d'Arco". Entrano i commessi con bevande e caffè.

Ma è solo un momento, perché la battaglia si riaccende subito dopo con la delega fiscale. Quando Giarda se la prende con Vittorio Grilli perché il testo ancora non è pronto sembra di rivedere il film degli scontri tra Tremonti e i suoi colleghi, tenuti regolarmente all'oscuro dei provvedimenti fino a un minuto prima della riunione. Il ministro dei rapporti con il Parlamento ce l'ha con Grilli anche per un'altra vicenda. La Ragioneria generale, che dipende dal Tesoro, aveva infatti segnalato la mancanza di coperture per il decreto liberalizzazioni. Ma nessuno dell'Economia, tanto meno Grilli, era andato a spiegare la cosa a Montecitorio, lasciando Giarda a prendersi da solo gli insulti e i pesanti sarcasmi di mezzo Parlamento. Giarda è furibondo e arriva persino a minacciare le dimissioni. Quando Monti lascia prima del tempo la riunione, per andare a cena con Schifani a Milano, dovrebbe essere Giarda a presiedere al suo posto. Ma il ministro se ne va sbattendo la porta e tocca a Piero Gnudi impugnare la campanella del premier. L'elettricità è tanta. Scorre anche sulla linea Catricalà-Patroni Griffi. I due, solitamente tra i più compassati, litigano alzando la voce.

Alla fine, con un rinvio sulla delega fiscale e un'approvazione "salvo intese", il Consiglio più lungo termina. Monti vola a Milano con Fornero per cenare, nella sua abitazione privata, con Renato Schifani e Ferruccio de Bortoli. E al presidente del Senato chiede "una corsia preferenziale" per avere la certezza che la riforma del lavoro sia legge "entro l'estate". Il decreto, reclamato dal Pdl, è stato infatti scartato su pressione di Napolitano. Ma anche Gianfranco Fini, a pranzo giovedì con il premier, aveva sconsigliato a Monti di servirsene per evitare l'accusa di un uso eccessivo della decretazione d'urgenza. "A questo punto - ragiona con i suoi il presidente della Camera - chi ancora oggi chiede il decreto lo fa solo per mettere in difficoltà il governo".
(24 marzo 2012)

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... /?ref=fbpr
shiloh
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Re: articolo 18

Messaggio da shiloh »

Camusso: diritti dispari e lacrime di coccodrillo

Nella trattativa sulla riforma del mercato del lavoro

«abbiamo ricercato concordia, senza mai esasperare toni».
:shock: :shock: :shock:
(n.d.r. non mi pare Signora:lei ha detto "o così o pomì"...)

Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel suo intervento al Forum di Confcommercio, a Cernobbio.
«Ho creduto fino all'ultimo che potesse esserci un consenso generale sulla riforma del mercato del lavoro.
Secondo me rappresenta un punto di equilibrio rispetto a molte tensioni, molti punti di vista diversi, prospettive e interessi differenti.
Non poteva non generare constrasti, passioni, antagonismi, ma anche concordia, cercata senza mai esasperare i toni»,
ha sottolineato Fornero.

Non passa molto tempo e arriva la risposta di Susanna Camusso.
Elsa Fornero
«aveva tutte le condizioni di non doversi rammaricare: sono lacrime di coccodrillo»,

dice il segretario generale della Cgil, rispondendo a chi le chiedeva di commentare il «rammarico» espresso dal ministro del Lavoro perchè non si sia arrivati a un accordo condiviso sulla riforma del mercato del lavoro.

«Siamo di fronte a un governo che ha scelto una strada che rende dispari i diritti»,
ha continuato la Camusso.
«Mi sembra - ha aggiunto - esattamente l'opposto di un'idea di unità e coesione del Paese».
E sullo sciopero dice: è inevitabile, anzi va rafforzato.

http://www.unita.it/italia/fornero-equi ... o-1.394676
pinorosso
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Re: articolo 18

Messaggio da pinorosso »

Camusso for president
(Visto che napisan lascia e vorrebbe una donna)

"Come mi manchi Partigiano Sandro !!!"


Pino
paolo11
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Re: articolo 18

Messaggio da paolo11 »

Si sono persi un sacco di giorni di discussione.Avevamo davanti due sistemi da scegliere quello Tedesco o quello Francese. Bastava chiedere al sindacato, uno dei due sicuramente lo acettavano.Tirano fuori la farsa che l'europa celo chiede la riforma del lavoro.Allora bastava copiare uno dei due citati.
Ma noi vogliamo come sembre una cosa All'Italiana.Un Ibrido.
Oggi ho dipinto la ringhiera,tanto per cambiare.
Ciao
Paolo11
paolo11
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Re: articolo 18

Messaggio da paolo11 »

pinorosso ha scritto:Camusso for president
(Visto che napisan lascia e vorrebbe una donna)

"Come mi manchi Partigiano Sandro !!!"


Pino
Caro pinorosso condivido tutte e due i nomi che hai citato.
Ciao
Paolo11
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