La Questione Monti
Re: La Questione Monti
tornando a LUI
Mario Monti risponde su Twitter
"Legge elettorale primo provvedimento"
"Il primo provvedimento di un Monti bis? Una legge elettorale degna di questo Paese". Social preso d'assalto dalle domande degli utenti al premier del governo tecnico "salito" in politica. "In 13 mesi abbiamo dimostrato quanto si potrà fare nei prossimi cinque anni". "Valorizzare il ruolo delle donne prima priorità per la crescita". Intanto Casini arruola Mario Catania, ministro dell'Agricoltura nel governo tecnico
( vedere Casini che fa la parte di chi comanda mi fa sbellicare )
ROMA - Mario Monti non si cruccia per i paletti eretti in Rai ai suoi passaggi televisivi. E approccia l'opinione pubblica offrendo il fianco alle domande degli utenti collegati al suo profilo Twitter. Il social network preferito del Professore. L'appuntamento è alle 11 e, puntuale, Monti dà il via allo scambio in diretta annunciando; "Sono qui". Alla domanda sul primo provvedimento dell'eventuale Monti-bis, con Berlusconi che promette di abolire l'Imu, il Professore non ha dubbi: "Una legge elettorale seria. Questa non è degna di un Paese come l'Italia". Intanto l'Udc 'conquista' un ministro del governo Monti in vista delle elezioni politiche. Secondo quanto si apprende, il ministro dell'agricoltura Mario Catania sarà candidato nelle liste dell'Udc di Pier Ferdinando Casini. Catania sarà capolista alla Camera in una o più circoscrizioni. Al momento, si tratta del primo ministro del governo tecnico arruolato tra le file del partito centrista.
Monti su Twitter. La prima domanda a cui Monti risponde è rivolta da Claudia Vago: "Sicuro che quello che hai fatto (e farai) è ridurre gli sprechi?". La risposta del Professore: "In soli 13 mesi abbiamo dimostrato quanto si potrà fare nei prossimi 5 anni".
Tra i mugugni degli utenti, si inserisce il tg1: "Se non dovesse avere la maggioranza, è pronto al dialogo con il vincitore, Bersani o Berlusconi?". Monti dapprima si scusa perché "mi è partito
un 'invio'. E' il bello della diretta. Ora completo la mia risposta". Da quel momento trascorrono molti minuti di attesa, esemplari di questa esperienza di confronto online ben lontana dalla agilità e immediatezza della comunicazione via Twitter. Finalmente Monti completa: "Dialogo sì, con tutti, anche se avessi la maggioranza. Sostegno a governi non riformisti: NO".
Manuel Callegari chiede: "Quali sono, secondo lei, le prime 5 priorità per l'Italia?". Il Professore: "In un tweet, solo la prima: valorizzare il ruolo delle donne. Senza questo, l'Italia non crescerà".
Le domande sono tantissime, portate con educazione anche se spesso con un tono minimamente provocatorio. Si parla di scuola, di matrimonio e diritti degli omosessuali, di tasse, impresa, giudizi sui ministri del governo tecnico, dell'Imu alla Chiesa, della ricerca, del sistema bancario, della valorizzazione e tutela dei beni culturali. "Senatore, promette di abbassare il tetto degli stipendi dei dirigenti pubblici?". "Senatore Monti, perché le banche continuano a tenere i rubinetti chiusi nonostante gli aiuti Bce? La crescita riparte da lì".
Sulla scuola, Monti risponde a Salvatore Giuliano: "Lavorare sulla scuola affinché un giorno dirigenti scolastici e docenti siano orgogliosi di esserlo".
Un fuoco di fila torrido, impossibile per il Professore reggere quel ritmo. C'è chi avverte: "Tanto risponderà solo a quelle che gli fanno comodo". E chi, di fronte all'immagine di Monti assistito da una collaboratrice davanti al computer, affonda senza pietà: "Gli serve pure una badante!".
Il social probabilmente soffre tanto traffico, Monti si scuote. Marco Piera chiede: "Se guiderà il nuovo governo cosa farà (di più) per rendere il digitale chiave di sviluppo economico e sociale per nostro Paese?". "Cominceremo a pensarlo e utilizzarlo come lo strumento principale per trasparenza ed efficienza della PA", la risposta del premier.
Ci prova Laura Preite: "Perché alleanza con Udc e Fli se vuole rappresentare il nuovo in politica?". Monti sintetizza: "Voglio alleare la SOCIETA' CIVILE e donne e uomini in politica scelti con rigore".
I cittadini spingono con domande sui tagli alla politica, sulle strategie di inserimento di giovani, donne e anziani nel mondo del lavoro, sul futuro engagement dell'Italia negli scenari di guerra. Ma Monti pesca la domanda di Nomfup: "Senatore, si sente più italiano o europeo?". E il Professore si divide così: "Orgogliosamente italiano, decisamente europeo". Al che Matt sbotta: "Visto la qualità delle domande che sceglie: senatore Monti, panettone o pandoro?".
Monti non fa una grinza. E seleziona il quesito rivolto da Progetto Rena: "L'Italia é piena di pionieri che hanno saputo innovare il metodo di fare le cose.Ci sono pionieri nella politica? chi sono?". "Lo dico con modestia, ma in questo momento mi sento io stesso un po' un pioniere. Venite anche voi!", l'invito-risposta di Monti. Corrosiva Giuliana De Vivo: "Rispondere a così pochi è da choosy".
L'elenco dei quesiti si fa di tweet in tweet sempre più lungo. Molti utenti non nascondono le loro perplessità registrando i lunghi silenzi nel profilo del Professore. In effetti, se è affascinante l'idea di un aspirante leader che si confronta in rete con i cittadini, lo strumento non sembra il più adatto: tantissime domande fisiologicamente inevase in cambio di risposte altrettanto fisilogicamente poco circostanziate, limitate dai 140 caratteri concessi dal social a ogni contributo scritto.
Ma il blitz di Monti su twitter fa comunque tanto rumore, in rete e sui media. Dal suo punto di vista, l'esperimento è riuscito. E il suo ultimo tweet celebra l'evento con un punto esclamativo corredato da emoticon: "Twitter time over :'( Non vorrei fermarmi più! Ma se continuo a twittare non preparo le liste per raccogliere le firme. Grazie!". Dettagli ortografici che, considerata la sobrietà del professore, la sua ormai ben nota misura delle parole, la dicono lunga sulla sua soddisfazione. Anche se a più di un utente quel commiato suonerà come attraversato da una sottile ironia, se il bilancio finale è un pugno di risposte a fronte di migliaia di interrogativi posti dal web.
Dopo i saluti, improvvisa nuova sortita di Monti: "Un attimo... 100.007 follower. WOW!! Benvenuti a voi e a quelli che verranno". Passi per emoticon ed esclamativi, ma è davvero difficile immaginare il Professore dietro quel "WOW". Il sospetto è che Monti fosse già in ascensore mentre lo staff si appropriava del timone.
(05 gennaio 2013)
( WOW è molto americano , loro non dicono " caspita, accidenti, accipicchia" , dicono WOW . Monti è abituato a parlare molto british , certe volte ho l'impressione che pensi in inglese e traduca in italiano, molti modi di dire che usa sono anglosassoni, tutto può essere ma "scandalizzarsi " per un WOW mi pare eccessivo, mica viene dalle catacombe o ha bisogno di chissà quali suggeritori , la badante serve ad un altro ma si è fidanzato e ha risolto così .
Mario Monti risponde su Twitter
"Legge elettorale primo provvedimento"
"Il primo provvedimento di un Monti bis? Una legge elettorale degna di questo Paese". Social preso d'assalto dalle domande degli utenti al premier del governo tecnico "salito" in politica. "In 13 mesi abbiamo dimostrato quanto si potrà fare nei prossimi cinque anni". "Valorizzare il ruolo delle donne prima priorità per la crescita". Intanto Casini arruola Mario Catania, ministro dell'Agricoltura nel governo tecnico
( vedere Casini che fa la parte di chi comanda mi fa sbellicare )
ROMA - Mario Monti non si cruccia per i paletti eretti in Rai ai suoi passaggi televisivi. E approccia l'opinione pubblica offrendo il fianco alle domande degli utenti collegati al suo profilo Twitter. Il social network preferito del Professore. L'appuntamento è alle 11 e, puntuale, Monti dà il via allo scambio in diretta annunciando; "Sono qui". Alla domanda sul primo provvedimento dell'eventuale Monti-bis, con Berlusconi che promette di abolire l'Imu, il Professore non ha dubbi: "Una legge elettorale seria. Questa non è degna di un Paese come l'Italia". Intanto l'Udc 'conquista' un ministro del governo Monti in vista delle elezioni politiche. Secondo quanto si apprende, il ministro dell'agricoltura Mario Catania sarà candidato nelle liste dell'Udc di Pier Ferdinando Casini. Catania sarà capolista alla Camera in una o più circoscrizioni. Al momento, si tratta del primo ministro del governo tecnico arruolato tra le file del partito centrista.
Monti su Twitter. La prima domanda a cui Monti risponde è rivolta da Claudia Vago: "Sicuro che quello che hai fatto (e farai) è ridurre gli sprechi?". La risposta del Professore: "In soli 13 mesi abbiamo dimostrato quanto si potrà fare nei prossimi 5 anni".
Tra i mugugni degli utenti, si inserisce il tg1: "Se non dovesse avere la maggioranza, è pronto al dialogo con il vincitore, Bersani o Berlusconi?". Monti dapprima si scusa perché "mi è partito
un 'invio'. E' il bello della diretta. Ora completo la mia risposta". Da quel momento trascorrono molti minuti di attesa, esemplari di questa esperienza di confronto online ben lontana dalla agilità e immediatezza della comunicazione via Twitter. Finalmente Monti completa: "Dialogo sì, con tutti, anche se avessi la maggioranza. Sostegno a governi non riformisti: NO".
Manuel Callegari chiede: "Quali sono, secondo lei, le prime 5 priorità per l'Italia?". Il Professore: "In un tweet, solo la prima: valorizzare il ruolo delle donne. Senza questo, l'Italia non crescerà".
Le domande sono tantissime, portate con educazione anche se spesso con un tono minimamente provocatorio. Si parla di scuola, di matrimonio e diritti degli omosessuali, di tasse, impresa, giudizi sui ministri del governo tecnico, dell'Imu alla Chiesa, della ricerca, del sistema bancario, della valorizzazione e tutela dei beni culturali. "Senatore, promette di abbassare il tetto degli stipendi dei dirigenti pubblici?". "Senatore Monti, perché le banche continuano a tenere i rubinetti chiusi nonostante gli aiuti Bce? La crescita riparte da lì".
Sulla scuola, Monti risponde a Salvatore Giuliano: "Lavorare sulla scuola affinché un giorno dirigenti scolastici e docenti siano orgogliosi di esserlo".
Un fuoco di fila torrido, impossibile per il Professore reggere quel ritmo. C'è chi avverte: "Tanto risponderà solo a quelle che gli fanno comodo". E chi, di fronte all'immagine di Monti assistito da una collaboratrice davanti al computer, affonda senza pietà: "Gli serve pure una badante!".
Il social probabilmente soffre tanto traffico, Monti si scuote. Marco Piera chiede: "Se guiderà il nuovo governo cosa farà (di più) per rendere il digitale chiave di sviluppo economico e sociale per nostro Paese?". "Cominceremo a pensarlo e utilizzarlo come lo strumento principale per trasparenza ed efficienza della PA", la risposta del premier.
Ci prova Laura Preite: "Perché alleanza con Udc e Fli se vuole rappresentare il nuovo in politica?". Monti sintetizza: "Voglio alleare la SOCIETA' CIVILE e donne e uomini in politica scelti con rigore".
I cittadini spingono con domande sui tagli alla politica, sulle strategie di inserimento di giovani, donne e anziani nel mondo del lavoro, sul futuro engagement dell'Italia negli scenari di guerra. Ma Monti pesca la domanda di Nomfup: "Senatore, si sente più italiano o europeo?". E il Professore si divide così: "Orgogliosamente italiano, decisamente europeo". Al che Matt sbotta: "Visto la qualità delle domande che sceglie: senatore Monti, panettone o pandoro?".
Monti non fa una grinza. E seleziona il quesito rivolto da Progetto Rena: "L'Italia é piena di pionieri che hanno saputo innovare il metodo di fare le cose.Ci sono pionieri nella politica? chi sono?". "Lo dico con modestia, ma in questo momento mi sento io stesso un po' un pioniere. Venite anche voi!", l'invito-risposta di Monti. Corrosiva Giuliana De Vivo: "Rispondere a così pochi è da choosy".
L'elenco dei quesiti si fa di tweet in tweet sempre più lungo. Molti utenti non nascondono le loro perplessità registrando i lunghi silenzi nel profilo del Professore. In effetti, se è affascinante l'idea di un aspirante leader che si confronta in rete con i cittadini, lo strumento non sembra il più adatto: tantissime domande fisiologicamente inevase in cambio di risposte altrettanto fisilogicamente poco circostanziate, limitate dai 140 caratteri concessi dal social a ogni contributo scritto.
Ma il blitz di Monti su twitter fa comunque tanto rumore, in rete e sui media. Dal suo punto di vista, l'esperimento è riuscito. E il suo ultimo tweet celebra l'evento con un punto esclamativo corredato da emoticon: "Twitter time over :'( Non vorrei fermarmi più! Ma se continuo a twittare non preparo le liste per raccogliere le firme. Grazie!". Dettagli ortografici che, considerata la sobrietà del professore, la sua ormai ben nota misura delle parole, la dicono lunga sulla sua soddisfazione. Anche se a più di un utente quel commiato suonerà come attraversato da una sottile ironia, se il bilancio finale è un pugno di risposte a fronte di migliaia di interrogativi posti dal web.
Dopo i saluti, improvvisa nuova sortita di Monti: "Un attimo... 100.007 follower. WOW!! Benvenuti a voi e a quelli che verranno". Passi per emoticon ed esclamativi, ma è davvero difficile immaginare il Professore dietro quel "WOW". Il sospetto è che Monti fosse già in ascensore mentre lo staff si appropriava del timone.
(05 gennaio 2013)
( WOW è molto americano , loro non dicono " caspita, accidenti, accipicchia" , dicono WOW . Monti è abituato a parlare molto british , certe volte ho l'impressione che pensi in inglese e traduca in italiano, molti modi di dire che usa sono anglosassoni, tutto può essere ma "scandalizzarsi " per un WOW mi pare eccessivo, mica viene dalle catacombe o ha bisogno di chissà quali suggeritori , la badante serve ad un altro ma si è fidanzato e ha risolto così .
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Re: La Questione Monti
Amà,Amadeus ha scritto:tornando a LUI
Mario Monti risponde su Twitter
"Legge elettorale primo provvedimento"
è una stronzata...
governo e parlamento devono impegnarsi ,almeno per 6 mesi,
solo ed esclusivamente su una parola:
LA-VO-RO.
E se questo vuol far subito una nuova legge elettorale,
significa solo una cosa:
che vuol tornare a votare presto...e sarebbe un'altra stronzata.
Re: La Questione Monti
nuova legge elettorale
devi essere laureato alla Bocconi
devi essere presidente della Bocconi
devi essere poco sorridente
devi essere sobrio
devi essere cattolico praticante ....
la camera approva
e che cce vò
( I agree with you)
Re: La Questione Monti
Non è che una qualche ragione ce l'abbia? Siamo tutti d'accordo che questa legge elettorale fa schifo. Ma è anche vero che è scandaloso (oltre che quasi impossibile) cambiare le regole elettorali in prossimità del voto, facendosi guidare dagli ultimi sondaggi.
Perché dunque meravigliarsi se pensa che sia una delle prime cose da affrontare?
P.S. E' ben strano che mi tocchi a volte di fare la parte del difensore di Monti (o di Renzi). Il problema è che non riesco a non riconoscere una certa differenza nello stile e nell'approccio. La vera questione sarebbe sui contenuti. Quando parla di riforme a cosa pensa in pratica? Nel caso specifico, non sarebbe più interessante discutere di quale riforma elettorale ha in mente, quella tipo prima repubblica di piercasinando?
Già, ma dei contenuti (persino dei dettagli, dove come è noto si nasconde il demonio) chi ne parla?
PPS Per quanto riguarda Renzi, mi ribello alla semplificazione che lo dipinge come un nuovo berlusconi, sporco liberista. A parte la riforma dul lavoro (su cui si è lasciato prendere la mano da Ichino e ci sarebbe molto da discutere), sfido chiunque a trovare punti di sostanziale differenza tra il programma Renzi e la cosiddetta agenda Bersani (a parte il profumo più o meno presunto di sinistra).
Perché dunque meravigliarsi se pensa che sia una delle prime cose da affrontare?
P.S. E' ben strano che mi tocchi a volte di fare la parte del difensore di Monti (o di Renzi). Il problema è che non riesco a non riconoscere una certa differenza nello stile e nell'approccio. La vera questione sarebbe sui contenuti. Quando parla di riforme a cosa pensa in pratica? Nel caso specifico, non sarebbe più interessante discutere di quale riforma elettorale ha in mente, quella tipo prima repubblica di piercasinando?
Già, ma dei contenuti (persino dei dettagli, dove come è noto si nasconde il demonio) chi ne parla?
PPS Per quanto riguarda Renzi, mi ribello alla semplificazione che lo dipinge come un nuovo berlusconi, sporco liberista. A parte la riforma dul lavoro (su cui si è lasciato prendere la mano da Ichino e ci sarebbe molto da discutere), sfido chiunque a trovare punti di sostanziale differenza tra il programma Renzi e la cosiddetta agenda Bersani (a parte il profumo più o meno presunto di sinistra).
Re: La Questione Monti
Ma certo che ce l'ha,
la legge elettorale a parte il sospetto complottistico che sia per lui , serve come priorità nel caso , abbastanza probabile, che il governo non goda di ampie maggioranze e si deve andare a tentoni mendicando fiducie a destra e a manca, cosa che danneggerebbe il Paese per le mancate riforme ...che lui ha come obiettivo primario ... siamo così ridotti a brandelli che qualsiasi cosa è una priorità ...
sui modi , sui contenuti e sulla credibilità per me è l'unica figura degna di essere votata oggi.
voglio vedere come si muove con le candidature.
la legge elettorale a parte il sospetto complottistico che sia per lui , serve come priorità nel caso , abbastanza probabile, che il governo non goda di ampie maggioranze e si deve andare a tentoni mendicando fiducie a destra e a manca, cosa che danneggerebbe il Paese per le mancate riforme ...che lui ha come obiettivo primario ... siamo così ridotti a brandelli che qualsiasi cosa è una priorità ...
sui modi , sui contenuti e sulla credibilità per me è l'unica figura degna di essere votata oggi.
voglio vedere come si muove con le candidature.
-
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Re: La Questione Monti
Non è che una qualche ragione ce l'abbia? Siamo tutti d'accordo che questa legge elettorale fa schifo. Ma è anche vero che è scandaloso (oltre che quasi impossibile) cambiare le regole elettorali in prossimità del voto, facendosi guidare dagli ultimi sondaggi.
Perché dunque meravigliarsi se pensa che sia una delle prime cose da affrontare?
mariok
Cambiare la legge elettorale è improponibile in prossimità del voto, oltre che scorretto. Inoltre, non si può essere europei a corrente alternata. L’Europa prescrive di non varare leggi elettorali un anno prima delle elezioni.
Non è però neppure opportuno che ci si proponga come un qualunque vu cumprà sul “dammi il voto e ti faccio subito la legge elettorale”.
Mi aveva già infastidito in precedenza la stessa proposta di Renzi durante le primarie. “Entro i primi 100 giorni fò la nuova legge elettorale”.
Questo significa avere il più alto dispregio per la maggior parte degli italiani.
Esiste una scaletta di priorità assolute che escludono prossimamente la legge elettorale subito se si intende arrivare a fine legislatura.
E’ di oggi la notizia sull’Unità:
Inps, oltre un miliardo di ore di cassa integrazione nel 2012.
La situazione resta drammatica la CGIL attacca : << I fondi sono inadeguati>>
Le aziende sono alla canna del gas. Ieri sera il Tg3 ore 19,00, commentando :
Inflazione al 3% nel 2012, spesa
+ 4,3%. L’Istat: "Record dal 2008"
Citava che si fa attenzione a comprare un pacchetto di biscotti.
Le vendite di Natale hanno avuto un calo del 20 % (ad esclusione degli alimentari), a dare il colpo di grazia l’Imu. Ad aprile scatta la Tares, tassa sulla spazzatura. Tutte queste cose daranno adito ad un ondata di chiusure di negozi e di attività produttive andando ad ingrossare la disoccupazione.
La priorità assoluta in questo momento sono le aziende e le famiglie. Tra 3 anni chiunque governi potrà pensare alla legge elettorale.
Sono d’accordo con Krucev, un mondo piuttosto distante dal mio modo di pensare, quando sosteneva: Prima riempire le pance, poi parliamo di politica.
Monti o chi per esso potrebbe farlo solo nel caso che sappia che il suo governo possa durare solo un anno o due al massimo e non l’intera legislatura. Allora in questo caso avrebbe senso.
Fa paura questo approccio di compravendita quando stiamo per esplodere, da qualunque parte provenga.
Perché dunque meravigliarsi se pensa che sia una delle prime cose da affrontare?
mariok
Cambiare la legge elettorale è improponibile in prossimità del voto, oltre che scorretto. Inoltre, non si può essere europei a corrente alternata. L’Europa prescrive di non varare leggi elettorali un anno prima delle elezioni.
Non è però neppure opportuno che ci si proponga come un qualunque vu cumprà sul “dammi il voto e ti faccio subito la legge elettorale”.
Mi aveva già infastidito in precedenza la stessa proposta di Renzi durante le primarie. “Entro i primi 100 giorni fò la nuova legge elettorale”.
Questo significa avere il più alto dispregio per la maggior parte degli italiani.
Esiste una scaletta di priorità assolute che escludono prossimamente la legge elettorale subito se si intende arrivare a fine legislatura.
E’ di oggi la notizia sull’Unità:
Inps, oltre un miliardo di ore di cassa integrazione nel 2012.
La situazione resta drammatica la CGIL attacca : << I fondi sono inadeguati>>
Le aziende sono alla canna del gas. Ieri sera il Tg3 ore 19,00, commentando :
Inflazione al 3% nel 2012, spesa
+ 4,3%. L’Istat: "Record dal 2008"
Citava che si fa attenzione a comprare un pacchetto di biscotti.
Le vendite di Natale hanno avuto un calo del 20 % (ad esclusione degli alimentari), a dare il colpo di grazia l’Imu. Ad aprile scatta la Tares, tassa sulla spazzatura. Tutte queste cose daranno adito ad un ondata di chiusure di negozi e di attività produttive andando ad ingrossare la disoccupazione.
La priorità assoluta in questo momento sono le aziende e le famiglie. Tra 3 anni chiunque governi potrà pensare alla legge elettorale.
Sono d’accordo con Krucev, un mondo piuttosto distante dal mio modo di pensare, quando sosteneva: Prima riempire le pance, poi parliamo di politica.
Monti o chi per esso potrebbe farlo solo nel caso che sappia che il suo governo possa durare solo un anno o due al massimo e non l’intera legislatura. Allora in questo caso avrebbe senso.
Fa paura questo approccio di compravendita quando stiamo per esplodere, da qualunque parte provenga.
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Re: La Questione Monti
Il progettone finisce per aria. Al centro ora è scontro aperto
di Susanna Turco
ROMA - Sembra incredibile, ma è vero: non ci eravamo mai posti il problema dell’inutilizzabilità di un riferimento a Monti in più liste.
Alle otto della sera, mentre i tg recuperano vecchie immagini di repertorio per illustrare come saranno i simboli di Udc e Fli, alla Camera, il passo indietro (anche un po’ maldestro) è un fatto palmare.
Niente listone alla Camera, per via della contrarietà (su poli opposti) di Casini e Montezemolo, ma anche niente illusioni a Monti e degli altri partiti. <<Niente di niente>>conferma una fonte centrista:: in pratica, s’è discusso per giorni di una possibilità inesistente, quello di disseminare il sacro nome del Professore come una Madonna pellegrina.
E adesso, come spesso in politica, il paletto formale finisce per svelare la sostanza di un amalgama che non si trova.
La conferenza stampa di Monti certifica, infatti di per sé sola, un passo indietro DEL PROGETTONE DEL Professore.
Un arretramento persino superiore alla questione in sé, perché fa toccare con mano come il sostegno, la <<complementarietà>> dell’area montiana si sia fatta competizione.
E nemmeno tanto benevola. Da una parte Riccardi, dall’altra Fli e Udc.
In contemporanea con la presentazione del nuovo brand montiano, infatti, tornano infatti come per magia nei simboli di Udc e Fli i nomi dei rispettivi leader, Casini e Fini.
Da via Due Macelli – dopo aver usato la classica tecnica democristiana dell’annunciare che << la base chiede al leader di rimettere il proprio nome>> (come se non fosse proprio il leader a volerlo) – spiegano che la scelta è d’obbligo : <<Avevamo sacrificato la parte superiore del simbolo per lasciarla a monti, ma ora abbiamo un problema di riconoscibilità>>.
Da parte del Fli, vale per tutti solo pensare a quante elucubrazioni sono state fatte sul <<valore aggiunto>> del nome di Fini sul simbolo.
E del resto l’europarlamentare Potito Salatto, secondo un’altra tecnica classica, lo dice chiaro: <<La formale divaricazione e la mancata creazione di un partito unico, è un errore strategico>>.
Il che, con i dovuti ammorbidimenti, è il pensiero di Fini – che voleva il listone unico.
MASSIMO ALLARME
Non più sotto il cappellone della scritta <<Monti>>, fanno capolino nei partiti parole come <<difficoltà>> <<concorrenza>>, <<competizione>>
.
Insomma l’allarme è massimo. Dopo aver portato acqua per mesi alla fonte del Professore, l’Udc (ma anche il Fli) si ritrova davanti il rischio concreto che Monti gli tolga anche quella che s’era conservata.
Perché per dirla con Fini, tra la copia (Casini) e l’originale (Monti), c’è la possibilità concreta che l’elettore opti per l’originale. Non solo.
I paletti che Monti è tornato a fissare sulle candidature continuano ad essere troppo stringenti per l’Udc e Fli.
Soprattutto sul punto dell’anzianità: il no a riportare in Parlamento chi ha fatto tre mandati, infatti significa escludere una buona parte di centristi e futuristi.
Come Buttiglione, Tassone, Naro, ma anche Bocchino, Menia, Angela Napoli.
E proprio per questo che le rispettive segreterie sono in allarme e in caccia grossa per trovare nuovi nomi, (che non sono molti) da spendere a corte.
Una necessità di sangue fresco che il no del listone alla Camera attenua, ma non risolve. Né dal punto di vista sostanziale (i grandi vecchi portano voti, ma non appeal di nuovismo), né dal punto di vista dei rapporti col Professore.
<<Adesso che le liste non porteranno il suo nome, non sono più le sue e non ci potrà mettere becco più di tanto>>, mormorano nei corridoio gli uddiccini.
I quali, tuttavia sanno che un pò ce lo vorrà mettere. Sul quanto ci si dovrà accordare.
Ma non sarà una passeggiata.
Dall'Unità cartacea
di Susanna Turco
ROMA - Sembra incredibile, ma è vero: non ci eravamo mai posti il problema dell’inutilizzabilità di un riferimento a Monti in più liste.
Alle otto della sera, mentre i tg recuperano vecchie immagini di repertorio per illustrare come saranno i simboli di Udc e Fli, alla Camera, il passo indietro (anche un po’ maldestro) è un fatto palmare.
Niente listone alla Camera, per via della contrarietà (su poli opposti) di Casini e Montezemolo, ma anche niente illusioni a Monti e degli altri partiti. <<Niente di niente>>conferma una fonte centrista:: in pratica, s’è discusso per giorni di una possibilità inesistente, quello di disseminare il sacro nome del Professore come una Madonna pellegrina.
E adesso, come spesso in politica, il paletto formale finisce per svelare la sostanza di un amalgama che non si trova.
La conferenza stampa di Monti certifica, infatti di per sé sola, un passo indietro DEL PROGETTONE DEL Professore.
Un arretramento persino superiore alla questione in sé, perché fa toccare con mano come il sostegno, la <<complementarietà>> dell’area montiana si sia fatta competizione.
E nemmeno tanto benevola. Da una parte Riccardi, dall’altra Fli e Udc.
In contemporanea con la presentazione del nuovo brand montiano, infatti, tornano infatti come per magia nei simboli di Udc e Fli i nomi dei rispettivi leader, Casini e Fini.
Da via Due Macelli – dopo aver usato la classica tecnica democristiana dell’annunciare che << la base chiede al leader di rimettere il proprio nome>> (come se non fosse proprio il leader a volerlo) – spiegano che la scelta è d’obbligo : <<Avevamo sacrificato la parte superiore del simbolo per lasciarla a monti, ma ora abbiamo un problema di riconoscibilità>>.
Da parte del Fli, vale per tutti solo pensare a quante elucubrazioni sono state fatte sul <<valore aggiunto>> del nome di Fini sul simbolo.
E del resto l’europarlamentare Potito Salatto, secondo un’altra tecnica classica, lo dice chiaro: <<La formale divaricazione e la mancata creazione di un partito unico, è un errore strategico>>.
Il che, con i dovuti ammorbidimenti, è il pensiero di Fini – che voleva il listone unico.
MASSIMO ALLARME
Non più sotto il cappellone della scritta <<Monti>>, fanno capolino nei partiti parole come <<difficoltà>> <<concorrenza>>, <<competizione>>
.
Insomma l’allarme è massimo. Dopo aver portato acqua per mesi alla fonte del Professore, l’Udc (ma anche il Fli) si ritrova davanti il rischio concreto che Monti gli tolga anche quella che s’era conservata.
Perché per dirla con Fini, tra la copia (Casini) e l’originale (Monti), c’è la possibilità concreta che l’elettore opti per l’originale. Non solo.
I paletti che Monti è tornato a fissare sulle candidature continuano ad essere troppo stringenti per l’Udc e Fli.
Soprattutto sul punto dell’anzianità: il no a riportare in Parlamento chi ha fatto tre mandati, infatti significa escludere una buona parte di centristi e futuristi.
Come Buttiglione, Tassone, Naro, ma anche Bocchino, Menia, Angela Napoli.
E proprio per questo che le rispettive segreterie sono in allarme e in caccia grossa per trovare nuovi nomi, (che non sono molti) da spendere a corte.
Una necessità di sangue fresco che il no del listone alla Camera attenua, ma non risolve. Né dal punto di vista sostanziale (i grandi vecchi portano voti, ma non appeal di nuovismo), né dal punto di vista dei rapporti col Professore.
<<Adesso che le liste non porteranno il suo nome, non sono più le sue e non ci potrà mettere becco più di tanto>>, mormorano nei corridoio gli uddiccini.
I quali, tuttavia sanno che un pò ce lo vorrà mettere. Sul quanto ci si dovrà accordare.
Ma non sarà una passeggiata.
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Re: La Questione Monti
mariok ha scritto:
Perché dunque meravigliarsi se pensa che sia una delle prime cose da affrontare?
certo che mi meraviglio,
anzi mi scandalizzo e pure mi insospettisco,
considerata la profonda disonestà intellettuale del soggetto.
se una legislatura dura 5 anni,
che mi si spieghi perchè la legge elettorale DEVE essere il PRIMO provvedimento,
come se non ci fossero problemi enormemente più drammatici nel paese.
o questo vive sul sole,
o c'ha in mente qualcosa di losco.
ed è più probabile la seconda che ho detto...
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Re: La Questione Monti
Amadeus ha scritto:Ma certo che ce l'ha,
la legge elettorale a parte il sospetto complottistico che sia per lui , serve come priorità nel caso , abbastanza probabile, che il governo non goda di ampie maggioranze e si deve andare a tentoni mendicando fiducie a destra e a manca, cosa che danneggerebbe il Paese per le mancate riforme ...che lui ha come obiettivo primario ... siamo così ridotti a brandelli che qualsiasi cosa è una priorità ...
sui modi , sui contenuti e sulla credibilità per me è l'unica figura degna di essere votata oggi.
voglio vedere come si muove con le candidature.
non avrà problemi.
gliele scrive il vaticano...
Re: La Questione Monti
mmm, non so, nell'UDC ( E FLI) ci sono grandi malumori, hanno capito che Monti vuole
a) comandare
b) fare a meno di Cesa, Buttiglione , Bocchino, Menia....
c) alla camera solo gente della società civile
....
insomma una cosa seeeeeria ma veramente
può ancora finire a carte quarantotto
a) comandare
b) fare a meno di Cesa, Buttiglione , Bocchino, Menia....
c) alla camera solo gente della società civile
....
insomma una cosa seeeeeria ma veramente
può ancora finire a carte quarantotto
Chi c’è in linea
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