Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
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Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti. Manifestazioni in tutta Italia
Nonostante l'ordinanza, gli americani si sentono padroni di una terra che non è la loro. É una presa di posizione arrogante che sta a significare che loro possono fare ciò che vogliono. Ancora una volta, il volere dei cittadini , la difesa del diritto alla salute è stato negato. Questa è la denuncia del movimento No-Muos. E di contro vanno avanti a gran voce e con forza e coesione le proteste dei siciliani: attivisti, studenti, cittadini e amministratori comunali sono tornati a protestare nella cittadina nissena, sfilando in corteo con cartelli e striscioni contro la costruzione, nella grande base-radio della marina americana, del sistema di telecomunicazioni satellitari ad altissima frequenza, il Muos appunto.
La manifestazione, partita dal liceo scientifico, si e' conclusa in piazza Municipio. In testa al corteo, insieme con gli studenti, il sindaco Francesco La Rosa, e il suo predecessore, Giovanni Di Martino, entrambi fortemente contrari alla realizzazione di una struttura ritenuta dannosa alla salute pubblica, alla fauna, e alla circolazione aerea per l'alta intensità dei campi magnetici causati dalle onde radio delle "maledette" antenne.
In prima fila, c'erano gli attivisti del movimento No-Muos i quali hanno denunciato che, malgrado il blocco lavori del governatore Crocetta, i lavori di costruzione del sistema satellitare americano proseguono a oltranza , e per questo hanno ribadito che la loro battaglia e il loro presidio delle strade della base Usa di contrada Ulmo proseguiranno fino a quando non saranno apposti i sigilli al Muos. Il presidente Crocetta è molto vicino e sostiene i siciliani : "Sarà una battaglia legale lunga , che vinceremo con tenacia e determinazione ".
La protesta contro il mega sistema radar si estende compatta da Niscemi in tutta la Sicilia e poi in Italia. in oltre quaranta città italiane si sono svolte iniziative di protesta contro il progetto di realizzazione delle antenne statunitensi. A Palermo è stata indetta una pedalata; manifestazioni e cortei anche ad Agrigento, Piazza Armerina e Caltagirone; a Catania e Ragusa presidi dinanzi alla Prefettura e assemblee pubbliche; attivisti sono scesi in piazza anche a Marsala e Siracusa; proiezioni video all'interno del Teatro e banchetti informativi, invece, a Messina; al nord Italia, in città come Bologna sono stati organizzati volantinaggi per sensibilizzare la cittadinanza, così come a Siena, Roma e Torino. Finalmente il paese è a conoscenza di ciò che sta accadendo in Sicilia e di cosa "non sta facendo" il governo italiano per trovare una soluzione.
Sul fronte delle proteste, grande solidarietà da un'isola all'altra. Anche a Cagliari sit-in di protesta. Queste le parole dei manifestanti: "Noi, come no radar, ma prima ancora come antimilitaristi ci sentiamo vicinissimi ai nostri compagni e amici siciliani. L'esperienza della lotta contro i radar in Sardegna e' stata per loro uno stimolo e in parte un esempio'
Anche Fiorello, lo showman siciliano nella sua "Edicolafiore", affronta la delicata questione del Muos. "Mi sono arrivati tantissimi messaggi sul caso del Muos, che tanto fa discutere in Sicilia, non se ne parla a livello nazionale. Invitiamo tutti i nostri follower a informarsi". L'informazione che mobilita il paese potrebbe essere la soluzione vincente. "Ci rivolgiamo ai tg e ai media nazionali che tante volte ci hanno mandato in onda per cose frivole. Amplifichiamo il caso del Muos a livello nazionale".
É necessario che tutti sappiano cosa succede in Sicilia e cosa succede quando il governo italiano ti "gira le spalle" per l'ennesima volta. I siciliani si sentono abbandonati dal governo che per scopi di lucro calpesta uno dei diritti inviolabili dell'essere umano e su cui si fonda una società civile: il diritto alla salute. Ma il popolo siciliano non si arrende, non vuole piegarsi agli interessi dello stato italiano e urla a gran voce e con grande dignità tutto lo sdegno e l'indignazione.
Daniela Libbrizzi
.....................................................
Che governo ha permesso questo?
Basta devono finire queste cose.Noi cittadini dobbiamo decidere, non I LADRI che ci hanno governato fino ad ora.
E gli USA che se li facciano tutti in casa Propria, che hanno un territorio immenso.
Ciao
Paolo11
Nonostante l'ordinanza, gli americani si sentono padroni di una terra che non è la loro. É una presa di posizione arrogante che sta a significare che loro possono fare ciò che vogliono. Ancora una volta, il volere dei cittadini , la difesa del diritto alla salute è stato negato. Questa è la denuncia del movimento No-Muos. E di contro vanno avanti a gran voce e con forza e coesione le proteste dei siciliani: attivisti, studenti, cittadini e amministratori comunali sono tornati a protestare nella cittadina nissena, sfilando in corteo con cartelli e striscioni contro la costruzione, nella grande base-radio della marina americana, del sistema di telecomunicazioni satellitari ad altissima frequenza, il Muos appunto.
La manifestazione, partita dal liceo scientifico, si e' conclusa in piazza Municipio. In testa al corteo, insieme con gli studenti, il sindaco Francesco La Rosa, e il suo predecessore, Giovanni Di Martino, entrambi fortemente contrari alla realizzazione di una struttura ritenuta dannosa alla salute pubblica, alla fauna, e alla circolazione aerea per l'alta intensità dei campi magnetici causati dalle onde radio delle "maledette" antenne.
In prima fila, c'erano gli attivisti del movimento No-Muos i quali hanno denunciato che, malgrado il blocco lavori del governatore Crocetta, i lavori di costruzione del sistema satellitare americano proseguono a oltranza , e per questo hanno ribadito che la loro battaglia e il loro presidio delle strade della base Usa di contrada Ulmo proseguiranno fino a quando non saranno apposti i sigilli al Muos. Il presidente Crocetta è molto vicino e sostiene i siciliani : "Sarà una battaglia legale lunga , che vinceremo con tenacia e determinazione ".
La protesta contro il mega sistema radar si estende compatta da Niscemi in tutta la Sicilia e poi in Italia. in oltre quaranta città italiane si sono svolte iniziative di protesta contro il progetto di realizzazione delle antenne statunitensi. A Palermo è stata indetta una pedalata; manifestazioni e cortei anche ad Agrigento, Piazza Armerina e Caltagirone; a Catania e Ragusa presidi dinanzi alla Prefettura e assemblee pubbliche; attivisti sono scesi in piazza anche a Marsala e Siracusa; proiezioni video all'interno del Teatro e banchetti informativi, invece, a Messina; al nord Italia, in città come Bologna sono stati organizzati volantinaggi per sensibilizzare la cittadinanza, così come a Siena, Roma e Torino. Finalmente il paese è a conoscenza di ciò che sta accadendo in Sicilia e di cosa "non sta facendo" il governo italiano per trovare una soluzione.
Sul fronte delle proteste, grande solidarietà da un'isola all'altra. Anche a Cagliari sit-in di protesta. Queste le parole dei manifestanti: "Noi, come no radar, ma prima ancora come antimilitaristi ci sentiamo vicinissimi ai nostri compagni e amici siciliani. L'esperienza della lotta contro i radar in Sardegna e' stata per loro uno stimolo e in parte un esempio'
Anche Fiorello, lo showman siciliano nella sua "Edicolafiore", affronta la delicata questione del Muos. "Mi sono arrivati tantissimi messaggi sul caso del Muos, che tanto fa discutere in Sicilia, non se ne parla a livello nazionale. Invitiamo tutti i nostri follower a informarsi". L'informazione che mobilita il paese potrebbe essere la soluzione vincente. "Ci rivolgiamo ai tg e ai media nazionali che tante volte ci hanno mandato in onda per cose frivole. Amplifichiamo il caso del Muos a livello nazionale".
É necessario che tutti sappiano cosa succede in Sicilia e cosa succede quando il governo italiano ti "gira le spalle" per l'ennesima volta. I siciliani si sentono abbandonati dal governo che per scopi di lucro calpesta uno dei diritti inviolabili dell'essere umano e su cui si fonda una società civile: il diritto alla salute. Ma il popolo siciliano non si arrende, non vuole piegarsi agli interessi dello stato italiano e urla a gran voce e con grande dignità tutto lo sdegno e l'indignazione.
Daniela Libbrizzi
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Che governo ha permesso questo?
Basta devono finire queste cose.Noi cittadini dobbiamo decidere, non I LADRI che ci hanno governato fino ad ora.
E gli USA che se li facciano tutti in casa Propria, che hanno un territorio immenso.
Ciao
Paolo11
Re: Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
Paolo , la faccenda MUOS è molto complessa.... ci sono altre tre o quattro antenne muos nel mondo ma per funzionare il sistema devono essere operative tutte ( quindi quella siciliana è indispensabile ) e se non sono in funzione non si capisce se davvero è dannoso o meno... questo molto ma molto in sintesi.
( sicilia today)
Il Muos, il mega sistema satellitare che la Marina militare Usa vuole installare in Sicilia, "va costruito". Non ci sono molti dubbi sulle intenzioni del governo americano e di quello italiano, a sentire le dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola subito dopo il suo incontro con il segretario della Difesa Usa Leon Panetta. "Il Muos - ha detto Di Paola - è un asset strategico per l'Alleanza Atlantica, non solo per gli Stati Uniti. E' una presenza importante che va portata avanti". Peccato che nei giorni scorsi il governatore siciliano Rosario Crocetta abbia disposto lo stop ai lavori per l'opera: un'opera che gli abitanti di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, proprio non vogliono. Al punto che il comune siciliano (dove da due mesi sono in corso presidi permanenti in segno di protesta) rischia di somigliare a una Comiso del nuovo millennio, con i manifestanti che allora protestavano contro i missili Cruise della Guerra Fredda, oggi contro il sistema satellitare con cui l'America vorrebbe far entrare l'intelligence in una nuova era.
Gli americani, infatti, non hanno la minima intenzione di lasciar perdere. Per una ragione molto semplice: l'antenna è, nei piani della Casa Bianca, uno strumento fondamentale nella lotta al terrorismo. E considerando l'intenzione di Obama di spostare sempre di più la tutela della sicurezza dalle operazioni militari all'intelligence, si capisce come, su questo punto, sarà difficile una marcia indietro.
"Il Muos si farà". L'installazione del sistema - ha detto Di Paola - "dovrà avvenire salvaguardando la sicurezza e la salute della popolazione". Come non è dato sapere, almeno per ora. Certo è che la visita di Panetta in Italia, vista dalla Sicilia, assume i toni di un imperativo: gli Stati Uniti vogliono la mega antenna e l'opera s'ha da fare. Poco importa se non ci sono ancora certezze per la salute dei cittadini (anche a causa del rigidissimo segreto militare), e poco importa se nel cantiere sia coinvolta la Calcestruzzi Piazza, una società - come riportato da Re Le Inchieste - su cui pesa l'ombra di Casa Nostra.
( sicilia today)
Il Muos, il mega sistema satellitare che la Marina militare Usa vuole installare in Sicilia, "va costruito". Non ci sono molti dubbi sulle intenzioni del governo americano e di quello italiano, a sentire le dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola subito dopo il suo incontro con il segretario della Difesa Usa Leon Panetta. "Il Muos - ha detto Di Paola - è un asset strategico per l'Alleanza Atlantica, non solo per gli Stati Uniti. E' una presenza importante che va portata avanti". Peccato che nei giorni scorsi il governatore siciliano Rosario Crocetta abbia disposto lo stop ai lavori per l'opera: un'opera che gli abitanti di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, proprio non vogliono. Al punto che il comune siciliano (dove da due mesi sono in corso presidi permanenti in segno di protesta) rischia di somigliare a una Comiso del nuovo millennio, con i manifestanti che allora protestavano contro i missili Cruise della Guerra Fredda, oggi contro il sistema satellitare con cui l'America vorrebbe far entrare l'intelligence in una nuova era.
Gli americani, infatti, non hanno la minima intenzione di lasciar perdere. Per una ragione molto semplice: l'antenna è, nei piani della Casa Bianca, uno strumento fondamentale nella lotta al terrorismo. E considerando l'intenzione di Obama di spostare sempre di più la tutela della sicurezza dalle operazioni militari all'intelligence, si capisce come, su questo punto, sarà difficile una marcia indietro.
"Il Muos si farà". L'installazione del sistema - ha detto Di Paola - "dovrà avvenire salvaguardando la sicurezza e la salute della popolazione". Come non è dato sapere, almeno per ora. Certo è che la visita di Panetta in Italia, vista dalla Sicilia, assume i toni di un imperativo: gli Stati Uniti vogliono la mega antenna e l'opera s'ha da fare. Poco importa se non ci sono ancora certezze per la salute dei cittadini (anche a causa del rigidissimo segreto militare), e poco importa se nel cantiere sia coinvolta la Calcestruzzi Piazza, una società - come riportato da Re Le Inchieste - su cui pesa l'ombra di Casa Nostra.
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Re: Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
Cari amici,
anche se Bersani dovesse vincere le elezioni e andasse al governo vedrete che sarà proprio lui a far la seguente leggina:
"Il territorio che delimita la costruzione del MUOS è di natura militare strategica per cui l'area suddetta viene dichiarata ZONA MILITARE e quindi di gestione governativa"
Non importa se questo impianto cade dentro una riserva naturale ed è posta vicino a centri abitati con rischio alla salute pubblica.
Ricordiamoci il permesso dato dal governo Prodi (DS + altri) a Dal Molin a Vicenza.
Facciamocene una ragione.
Un caro saluto a tutti
anche se Bersani dovesse vincere le elezioni e andasse al governo vedrete che sarà proprio lui a far la seguente leggina:
"Il territorio che delimita la costruzione del MUOS è di natura militare strategica per cui l'area suddetta viene dichiarata ZONA MILITARE e quindi di gestione governativa"
Non importa se questo impianto cade dentro una riserva naturale ed è posta vicino a centri abitati con rischio alla salute pubblica.
Ricordiamoci il permesso dato dal governo Prodi (DS + altri) a Dal Molin a Vicenza.
Facciamocene una ragione.
Un caro saluto a tutti
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
Caro Amadeus .Come tutte le cose che sono succedute in questi anni poi le paghimo nel tempo con tumori ecc..........
Ormai siamo immersi in campi magneti con antenne per telefonini eccc......In Sardegna policono di tiro all'uranio impoverito con il tempo si sono accorti che si ammalavano le pecore , poi le persone. Radar Intanto gli aerei non possono transitare in qiuella area, la strumentazione viene daneggiata.Poi qui Padova Vicenza, siamo euforici ad avere le nuova base dal Molin.Costruita sulla falda acquifera che fornisce le due città, ed ora pure la base.Se ti interessa sapere e guardare pure su google Cernobil, i danni sopratutto alla tiroide portati con la nube specialmente alle donne.
Mia moglie il prossimo 4 Febbraio la devono operare propio alla tiroide.Quel maledetto giono che la nube passava anche nel Veneto, mia moglie era in giro sotto la pioggia.Da stupita non si è fatta la doccia.
In seguito la tiroide non ha piu funzionato.Ora i noduli sono di 6cm, e premono la carotide.
Dico solo una cosa:Noi delle basi Nato degli USA ecc.....possiamo farne a meno.Vadano a fanculo i trattati ed il resto.Per fortuna dicono che la vita si è allungata.Forse per i politici.
Votate pure PD o PDL andremo sempre avaqnti in questo modo.
Noi siamo un popolo pacifico, non ci servono i guardiani.
Poi vuoi mettere il territorio immenso che ha gli USA in base al nostro.
Chi la opera alla Tiroide è la dottoressa Pellizzo. Dicono sia la migliore.
http://www.forumsalute.it/community/for ... zzo_1.html
Ciao
Paolo11
Ormai siamo immersi in campi magneti con antenne per telefonini eccc......In Sardegna policono di tiro all'uranio impoverito con il tempo si sono accorti che si ammalavano le pecore , poi le persone. Radar Intanto gli aerei non possono transitare in qiuella area, la strumentazione viene daneggiata.Poi qui Padova Vicenza, siamo euforici ad avere le nuova base dal Molin.Costruita sulla falda acquifera che fornisce le due città, ed ora pure la base.Se ti interessa sapere e guardare pure su google Cernobil, i danni sopratutto alla tiroide portati con la nube specialmente alle donne.
Mia moglie il prossimo 4 Febbraio la devono operare propio alla tiroide.Quel maledetto giono che la nube passava anche nel Veneto, mia moglie era in giro sotto la pioggia.Da stupita non si è fatta la doccia.
In seguito la tiroide non ha piu funzionato.Ora i noduli sono di 6cm, e premono la carotide.
Dico solo una cosa:Noi delle basi Nato degli USA ecc.....possiamo farne a meno.Vadano a fanculo i trattati ed il resto.Per fortuna dicono che la vita si è allungata.Forse per i politici.
Votate pure PD o PDL andremo sempre avaqnti in questo modo.
Noi siamo un popolo pacifico, non ci servono i guardiani.
Poi vuoi mettere il territorio immenso che ha gli USA in base al nostro.
Chi la opera alla Tiroide è la dottoressa Pellizzo. Dicono sia la migliore.
http://www.forumsalute.it/community/for ... zzo_1.html
Ciao
Paolo11
Re: Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
http://www.ilpost.it/mariofillioley/201 ... -servizio/
tutto quello che volevate sapere sul MUos e non avete trovato
tutto quello che volevate sapere sul MUos e non avete trovato
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Re: Sicilia: le proteste contro il Muos vanno avanti.
Ad esempio tra i celebri documenti segreti diffusi qualche tempo fa dal sito wikileaks di Julian Assange, pare vi fossero alcuni cablo che testimoniavano di un incontro tra il ministro La Russa e il suo omologo americano, in cui il primo sembrava adoperarsi molto per convincere il governo USA a piazzare la quarta stazione terrestre in Sicilia. La cosa sembrava lasciare perplessa perfino la difesa americana, poiché le restanti tre antenne – per precauzione- erano state tutte posizionate in aree prevalentemente desertiche (Australia, Isole Hawaii, una zona remota della Virginia).
Le radiazioni emesse da questo tipo di antenna raggiungono il massimo della pericolosità nel raggio di sessanta chilometri dal punto di emissione (che risulta paradossalmente più sicuro a causa del noto effetto “ombrello”). Tracciando un raggio di sessanta chilometri dall’area della sughereta di Niscemi, si raggiungono centri abitati molto popolosi, quali Caltanissetta, Ragusa, Caltagirone e l’hinterland catanese, che contano diverse centinaia di migliaia di abitanti...........................................................................
Ho riportato le ultime righe interessanti.
Ciao
Paolo11
Le radiazioni emesse da questo tipo di antenna raggiungono il massimo della pericolosità nel raggio di sessanta chilometri dal punto di emissione (che risulta paradossalmente più sicuro a causa del noto effetto “ombrello”). Tracciando un raggio di sessanta chilometri dall’area della sughereta di Niscemi, si raggiungono centri abitati molto popolosi, quali Caltanissetta, Ragusa, Caltagirone e l’hinterland catanese, che contano diverse centinaia di migliaia di abitanti...........................................................................
Ho riportato le ultime righe interessanti.
Ciao
Paolo11
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