Cgil, lo sciopero si farà a maggio.
« Il calcolo sbagliato di Monti»,
«la necessità del dialogo senza estremismi».
Da una parte Susanna Camusso, dall’altra Raffaele Bonanni.
Domenica televisiva per i leader dei due maggiori sindacati.
Le domande dirette che vanno all’osso delle questioni di Lucia Annunziata per il segretario generale della Cgil,
il dibattito nazional-popolare de “l’Arena” di Giletti a “Domenica In” per il leader della Cisl.
Pubblici diversi, messeggi altrettanto differenziati.
Per Susanna Camusso
«nella trattativa sulla riforma del lavoro il presidente del Consiglio ha sbagliato calcolo,
pensava che chiudere dando per acquisito che la Cgil non ci stava gli avrebbe dato forza nell’opinione.
Non è così, è stato un calcolo sbagliato di Monti».
Poi la previsione:
«Continuerà un movimento molto serio che premerà sul Parlamento affinché cambi:
il Parlamento non può essere impermeabile al Paese».
Il leader Cgil ha ribadito che
«la partita non è chiusa»,
rispondendo per le rime al presidente del Consiglio per il quale l’atteggiamento del governo rispetto alle parti sociali ha avvicinato
«la Costituzione materiale a quella formale»:
«la Costituzione formale prevede che la Repubblica sia fondata sul lavoro
e l’Italia in questo modo si sta allontanando da questa previsione».
Sul tema sempre caldissimo dell’articolo 18,
la richiesta, reiterata, della Cgil è quella di
«trovare una soluzione che reintroduce in tutte le tipologie il reintegro, quello è deterrente»,
seguendo dunque ad esempio il «modello tedesco».
In collegamento ci sono i delegati sindacali della Mapei,
l’azienda del neo-presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
Ecco allora che Camusso traccia un parallelo fra lui e il suo predecessore Emma Marcegaglia.
Non ci saranno grossi cambiamenti nelle «dinamiche di Confindustria»,
«certo si potrebbero abbassare i toni»,
visto che la precedente presidenza era
«molto ansiosa di dichiarare l’articolo 18 finito: è sbagliato e non fa bene».
Conferme anche sugli scioperi.
«In questi giorni crescono in tutti i luoghi di lavoro»,
la Cgil seguirà tutto l’iter parlamentare e
«lo sciopero generale potrebbe arrivare alla fine di maggio».
La data sarà comunque decisa dalla segreteria nei prossimi giorni,
tenendo conto del cammino del disegno di legge in Parlamento:
lo sciopero generale quindi potrebbe essere indetto
«anche prima».
L’ultimo capitolo affrontato riguarda il tema della rottura sindacale registrata martedì davanti a Monti
e la possibilità che la si ricostruisca presto, Camusso usa il realismo:
«Siamo impegnati a ricostruire l'unità ma ciò che non lo ha permesso è che quando il governo ha forzato, l’unità è sparita.
segue al link:
http://www.unita.it/italia/cgil-lo-scio ... o-1.395162