La Questione Monti
Re: La Questione Monti
interessante punto di vista ma se bastassero il disprezzo e il fact checking non avremmo avuto 20 anni di Berlusconi.
-
- Messaggi: 1007
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:08
Re: La Questione Monti
Amadeus ha scritto:interessante punto di vista ma se bastassero il disprezzo e il fact checking non avremmo avuto 20 anni di Berlusconi.
E' proprio questo che avviene, il messaggio non arriva, vuoi perchè è una campo difficile da capire al livello medio di scolarizzazione, ma anche da una pletora di laureati col CEPU o con raccomandazioni, poi perchè i media (TV in primis) non raccontano la verità, infine perchè i politici nascondono i veri problemi che ci attanagliano e profondono i loro sforzi in un'inutile e sterile propaganda.
Quelli che ci rimettono sono i cittadini onesti ed i più deboli.
Saluti
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: La Questione Monti
Oggi Monti ha detto: se si toglie Berlusconi si può ragionare con il PDL.Quello che ha sempre voluto Casini fare l'ago della bilancia.
Con la tranvata della banca Bersani, e lo stesso PD perderanno voti.
-----------------------------------------------------------------------
Mps, Monti attacca il Pd. Grillo in assemblea: fuori i soldi
Governatore Toscana ammette: sirena finanza incantò anche noi. Grillo: colpa solo dei democratici. Al via assemblea azionisti
Pubblicato il 25/01/13 da TMNews in Economia| TAGS: roma
Roma, 25 gen. (TMNews) - Il Pd nell'occhio del ciclone per il caso del Monte dei Paschi di Siena: Mario Monti e Beppe Grillo attaccano il Pd ma anche il governatore democratico della Toscana, Enrico Rossi critica il suo partito ed ammette che la finanza ha incantato anche la sinistra.
Intervenendo a Radio anch'io a proposito della vicenda dell'Mps, il Professore ha detto: "C'entra in questa vicenda quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su quella banca". "Io - ha aggiunto - non sono mica qui per attaccare Bersani ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato. Poi lascio ai partiti puntare l'uno l'indice contro gli altri".
Si tratta di "problemi - ha spiegato ancora il premier - che derivano da una brutta bestia che è la commistione tra banca e politica: io 20 anni fa rifiutai la vicepresidenza della Banca commerciale italiana nell'occasione in cui le cariche di vertice per la prima volta erano state lottizzate. Ho indagato sulle commistioni da commissario Ue e in Italia mi sono sempre molto occupato di questioni bancarie da studioso e ho sempre fatto raccomandazioni contro la commistione tra le banche e la politica".
Intanto, è cominciata l'assemblea straordinaria di Mps sull'aumento di capitale necessario per beneficiare dei Monti-bond. In sala il leader del movimento Cinque stelle, Beppe Grillo, che ha detto di avere la delega per un centinaio di azioni e potrebbe quindi intervenire. L'ex comico appena arrivato ha gridato: "Fuori i soldi" aggiungendo che "è tutta colpa di un solo partito, dei Ds prima, del Partito Democratico poi".
In assemblea - ha sottolineato il presidente Alessandro Profumo - è presente il 52,8% del capitale sociale. A oggi, ha spiegato il presidente, la fondazione Mps è il primo azionista della banca col 34,9%; poi ci sono Finamonte (famiglia Aleotti) col 4%, Axa col 3,3%, Unicoop Firenze col 2,7% e Jp Morgan col 2,5%.
Non manca, in seno al Pd, che fa autocritica: "La grande sirena della finanza internazionale ha incantato anche noi della sinistra. Adesso la politica deve riflettere a fondo, dettare regole precise e allontanarsi dalla gestione. Niente rapporti diretti con le banche". Lo ha affermato in una intervista a 'Repubblica' il governatore della Toscana, Enrico Rossi, criticando come aveva fatto il sindaco di Firenze Matteo Renzi l'intreccio tra Pd e la finanza.
"Non possiamo chiamarci fuori - ha ribadito Rossi - ma trovo che attaccare il Pd in questo momento sia molto strumentale", ora la banca "ha preso un nuovo corso" e "credo sarebbe meglio preservarla dal tritacarne della campagna elettorale". "Purtroppo - ha osservato - il localismo ha pesato molto su certe scelte, anche nella selezione delle competenze e del management". "L'errore è stato innamorarsi della completa liberalizzazione senza percepirne il pericolo, pensare che le banche potessero staccarsi dall'economia reale e lanciarsi in speculazioni finanziarie".
Rossi ha sottolineato quindi che pur senza "crocifiggere nessuno" "il sistema va cambiato": la politica "ha il dovere di pronunciarsi sulle regole da dare alle banche e su questo sarà bene che il Pd dica parole chiare e forti".
http://notizie.virgilio.it/economia/mps ... 78785.html
...................................................
Poi sentite la bocconiana Su servizio pubblico
mettete su 2.12.36 Approposito della patrimoniale .
https://www.youtube.com/channels?feature=feed-promo
Ciao
Paolo11
Con la tranvata della banca Bersani, e lo stesso PD perderanno voti.
-----------------------------------------------------------------------
Mps, Monti attacca il Pd. Grillo in assemblea: fuori i soldi
Governatore Toscana ammette: sirena finanza incantò anche noi. Grillo: colpa solo dei democratici. Al via assemblea azionisti
Pubblicato il 25/01/13 da TMNews in Economia| TAGS: roma
Roma, 25 gen. (TMNews) - Il Pd nell'occhio del ciclone per il caso del Monte dei Paschi di Siena: Mario Monti e Beppe Grillo attaccano il Pd ma anche il governatore democratico della Toscana, Enrico Rossi critica il suo partito ed ammette che la finanza ha incantato anche la sinistra.
Intervenendo a Radio anch'io a proposito della vicenda dell'Mps, il Professore ha detto: "C'entra in questa vicenda quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su quella banca". "Io - ha aggiunto - non sono mica qui per attaccare Bersani ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato. Poi lascio ai partiti puntare l'uno l'indice contro gli altri".
Si tratta di "problemi - ha spiegato ancora il premier - che derivano da una brutta bestia che è la commistione tra banca e politica: io 20 anni fa rifiutai la vicepresidenza della Banca commerciale italiana nell'occasione in cui le cariche di vertice per la prima volta erano state lottizzate. Ho indagato sulle commistioni da commissario Ue e in Italia mi sono sempre molto occupato di questioni bancarie da studioso e ho sempre fatto raccomandazioni contro la commistione tra le banche e la politica".
Intanto, è cominciata l'assemblea straordinaria di Mps sull'aumento di capitale necessario per beneficiare dei Monti-bond. In sala il leader del movimento Cinque stelle, Beppe Grillo, che ha detto di avere la delega per un centinaio di azioni e potrebbe quindi intervenire. L'ex comico appena arrivato ha gridato: "Fuori i soldi" aggiungendo che "è tutta colpa di un solo partito, dei Ds prima, del Partito Democratico poi".
In assemblea - ha sottolineato il presidente Alessandro Profumo - è presente il 52,8% del capitale sociale. A oggi, ha spiegato il presidente, la fondazione Mps è il primo azionista della banca col 34,9%; poi ci sono Finamonte (famiglia Aleotti) col 4%, Axa col 3,3%, Unicoop Firenze col 2,7% e Jp Morgan col 2,5%.
Non manca, in seno al Pd, che fa autocritica: "La grande sirena della finanza internazionale ha incantato anche noi della sinistra. Adesso la politica deve riflettere a fondo, dettare regole precise e allontanarsi dalla gestione. Niente rapporti diretti con le banche". Lo ha affermato in una intervista a 'Repubblica' il governatore della Toscana, Enrico Rossi, criticando come aveva fatto il sindaco di Firenze Matteo Renzi l'intreccio tra Pd e la finanza.
"Non possiamo chiamarci fuori - ha ribadito Rossi - ma trovo che attaccare il Pd in questo momento sia molto strumentale", ora la banca "ha preso un nuovo corso" e "credo sarebbe meglio preservarla dal tritacarne della campagna elettorale". "Purtroppo - ha osservato - il localismo ha pesato molto su certe scelte, anche nella selezione delle competenze e del management". "L'errore è stato innamorarsi della completa liberalizzazione senza percepirne il pericolo, pensare che le banche potessero staccarsi dall'economia reale e lanciarsi in speculazioni finanziarie".
Rossi ha sottolineato quindi che pur senza "crocifiggere nessuno" "il sistema va cambiato": la politica "ha il dovere di pronunciarsi sulle regole da dare alle banche e su questo sarà bene che il Pd dica parole chiare e forti".
http://notizie.virgilio.it/economia/mps ... 78785.html
...................................................
Poi sentite la bocconiana Su servizio pubblico
mettete su 2.12.36 Approposito della patrimoniale .
https://www.youtube.com/channels?feature=feed-promo
Ciao
Paolo11
Re: La Questione Monti
A me sembra solo una lettera piena di insulti. Di fatti molto pochi. Anzi uno solo. La solita diatriba sul pareggio di bilancio, causa di tutti i nostri mali.Amadeus ha scritto:interessante punto di vista ma se bastassero il disprezzo e il fact checking non avremmo avuto 20 anni di Berlusconi.
E ciò in un paese con 2.000 miliardi di debito pubblico ed una spesa pari alla metà del prodotto interno.
E la chiama pure "politica del rigore".
-
- Messaggi: 1007
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:08
Re: La Questione Monti
Monti a Concordia (Modena) ha chiesto scusa per non aver potuto rimandare il pagamento delle tasse ai paesi colpiti dal terremoto.
La ragione è stata la mancanza di copertura finanziaria ..... 100 milioni non si sono trovati mentre 3900 milioni di "prestito" a MPS SI, ... e sono soldoni nel senso che pur essendo un prestito e non un fondo perduto in caso di difficoltà della banca a restituire il prestito questi soldi si trasformano in "azioni" cioè pezzi di carta.
Questo è come ragionano i nostri politici camuffati da tecnici.
La ragione è stata la mancanza di copertura finanziaria ..... 100 milioni non si sono trovati mentre 3900 milioni di "prestito" a MPS SI, ... e sono soldoni nel senso che pur essendo un prestito e non un fondo perduto in caso di difficoltà della banca a restituire il prestito questi soldi si trasformano in "azioni" cioè pezzi di carta.
Questo è come ragionano i nostri politici camuffati da tecnici.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
Monti non è un "berlusconi col loden"...è un povero coglione col loden...
...infatti solo un coglione può affermare che la CGIL influenza il PD:
se veramente il sindacato avesse avuto peso,
mica gliele votavano le due macelelrie sociali su pensioni e lavoro.
spero proprio che il 26 febbraio gli italiani si liberino anche di questo parvenu della politica fatta consiglio di amministrazione di una banca.
Elezioni: da Monti idea antiquata su rapporti PD-CGIL
Pubblicato il sabato, 26 gennaio 2013 da Cesare Damiano
Monti ha un’idea piuttosto antiquata del rapporto tra i sindacati e i partiti:
e’ ancora fermo all’idea della cinghia di trasmissione, in questo caso rovesciata.
Da qui il consueto ritornello dell’eccessiva influenza della Cgil sul Partito Democratico.
Argomento che non ha nessun riscontro reale perché entrambi i soggetti sono gelosamente autonomi rispetto alla propria funzione e al proprio ruolo.
Il punto dal quale partire nella dialettica politica e sociale è sempre quello della convergenza sui contenuti:
per quello che ci riguarda non possiamo che condividere la scelta della Cgil di puntare sulla crescita per favorire l’occupazione e il benessere generale.
E’ lo stesso obiettivo politico contenuto nell’Agenda Bersani, che vuole superare i limiti dell’azione del governo Monti improntata a una linea di esclusivo rigore.
http://cesaredamiano.wordpress.com/2013 ... i-pd-cgil/
...infatti solo un coglione può affermare che la CGIL influenza il PD:
se veramente il sindacato avesse avuto peso,
mica gliele votavano le due macelelrie sociali su pensioni e lavoro.
spero proprio che il 26 febbraio gli italiani si liberino anche di questo parvenu della politica fatta consiglio di amministrazione di una banca.
-
- Messaggi: 1079
- Iscritto il: 19/04/2012, 12:04
Re: La Questione Monti
Ogni giorno che passa sono sempre più pessimista sul futuro dell'Italia.
Abbiamo di fronte a noi Monti che col suo passato di Banchiere e Lobbista si è dimostrato inadatto a dirigere l'Italia massacrando con le sue leggi i ceti medio bassi facendo come ha sempre fatto solo gli interessi dei potenti speculatori finanziari; poi abbiamo Berlusconi che nella sua avanzante demenza senile inneggia come aveva già fatto altre volte a Mussolini (forse perché vorrebbe tornare bambinoo a quando faceva il balilla...) mettendoci come sempre in ridicolo davanti a tutto il mondo civile, un vecchio satrapo che pensa solo per se e che negli ultimi vent'anni ha distrutto il tessuto sociale e la coscienza civile degli italiani solo per i suoi meschini fini personali; poi c'è Bersani che non è più comunista (ma lo sarà mai stato?) non è progressista non è conservatore non è niente insomma e il PD che si dimostra incapace di gestire la cosa pubblica al pari del PDL...
Sono veramente avvilito e non vedo futuro per i miei figli adolescenti e per la loro generazione...
Abbiamo di fronte a noi Monti che col suo passato di Banchiere e Lobbista si è dimostrato inadatto a dirigere l'Italia massacrando con le sue leggi i ceti medio bassi facendo come ha sempre fatto solo gli interessi dei potenti speculatori finanziari; poi abbiamo Berlusconi che nella sua avanzante demenza senile inneggia come aveva già fatto altre volte a Mussolini (forse perché vorrebbe tornare bambinoo a quando faceva il balilla...) mettendoci come sempre in ridicolo davanti a tutto il mondo civile, un vecchio satrapo che pensa solo per se e che negli ultimi vent'anni ha distrutto il tessuto sociale e la coscienza civile degli italiani solo per i suoi meschini fini personali; poi c'è Bersani che non è più comunista (ma lo sarà mai stato?) non è progressista non è conservatore non è niente insomma e il PD che si dimostra incapace di gestire la cosa pubblica al pari del PDL...
Sono veramente avvilito e non vedo futuro per i miei figli adolescenti e per la loro generazione...
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
Maucat ha scritto:Ogni giorno che passa sono sempre più pessimista sul futuro dell'Italia.
Abbiamo di fronte a noi Monti che col suo passato di Banchiere e Lobbista si è dimostrato inadatto a dirigere l'Italia massacrando con le sue leggi i ceti medio bassi facendo come ha sempre fatto solo gli interessi dei potenti speculatori finanziari; poi abbiamo Berlusconi che nella sua avanzante demenza senile inneggia come aveva già fatto altre volte a Mussolini (forse perché vorrebbe tornare bambinoo a quando faceva il balilla...) mettendoci come sempre in ridicolo davanti a tutto il mondo civile, un vecchio satrapo che pensa solo per se e che negli ultimi vent'anni ha distrutto il tessuto sociale e la coscienza civile degli italiani solo per i suoi meschini fini personali; poi c'è Bersani che non è più comunista (ma lo sarà mai stato?) non è progressista non è conservatore non è niente insomma e il PD che si dimostra incapace di gestire la cosa pubblica al pari del PDL...
Sono veramente avvilito e non vedo futuro per i miei figli adolescenti e per la loro generazione...
Caro Maucat,
>Ogni giorno che passa sono sempre più pessimista sul futuro dell'Italia.<
Quando il pessimismo è fondato sul realismo ha una sua fondata logica percorribile e accettabile. Da liberale di sinistra che accetta tasselli di verità della destra, anche quella peggiore ( Crosetto che fa comunella con La Russa, perché non va più d’accordo con il nano bollito è un palese controsenso),… quando il contenuto è realisticamente fondato, reale, credibile e condivisibile, ci tengo a mettere in evidenza quanto affermato stamani dal candidato Crosetto e a quello che teme, l’effetto domino dell’economia.
Io non pago te perché realisticamente impossibilitato a pagarti. Tu a tua volta non paghi altri per la stessa ragione, e così via all’infinito, provoca l’effetto domino.
Crosetto teme, se non ci si mette rimedio seduta stante, che entro sei mesi avvenga il disastro.
A Crosetto direi, se ce ne fosse la possibilità, che già dal 13 novembre 2008, sul vecchio forum, nel 3D di gi.bo, (pancho), ..... e quando le fabbriche chiuderanno ......, noi lo avevamo anticipatamente previsto che saremmo arrivati a questo punto. Purtroppo, vivendo in un’oligarchia per il confronto costruttivo non c’è spazio. Ce l’hanno solo le tdc che stanno portando all’affondamento il Paese.
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: La Questione Monti
Mr. Monti “regala” (a spese nostre), 5 milioni di € alla Fondazione Gaslini cara al Cardinal Bagnasco
28 dicembre 2012 | Autore Staff (Adnkronos) – L’approvazione al Senato del maxiemendamento alla Legge di Stabilita’ che prevede, tra l’altro, uno stanziamento di 5 milioni di euro a favore della Fondazione Gaslini di Genova “e’ un primo passo che apprezziamo molto rispetto della funzione che l’ospedale Gaslini ha, non soltanto per la Liguria ma per l’Italia, per molte regioni lontane e oltre, nel Mediterraneo”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Gaslini, cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, in occasione dell’inaugurazione della nuova Aula Magna dell’ospedale pediatrico del capoluogo ligure. “Veramente – ha concluso il porporato – e’ un gesto piccolo in se’, ma significativo” e “speriamo che, poi, strada facendo, possa ampliarsi”.
‘’L'OSSERVATORE ROMANO”: MONTI VUOLE RECUPERARE IL SENSO ALTO DELLA POLITICA
I cattolici favorevoli all’agenda Monti potrebbero proporre una nuova lista a sostegno del premier senza confluire in quella di Casini e Montezemolo. È un’ipotesi che viene discussa, a pochi giorni dalla pubblicazione dell’agenda Monti per il governo del Paese.
Dopo l’endorsement alla candidatura Monti da parte del presidente dei vescovi Angelo Bagnasco, preceduto e seguito da inequivocabili segnali di insofferenza per la ridiscesa in campo del Cavaliere, le gerarchie stanno alla finestra, non senza qualche preoccupazione. Oggi è arrivato anche l’elogio dell’Osservatore Romano. «L’espressione ‘”salire in politica”, usata da Monti è «l’espressione di un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune» si legge in un articolo intitolato «La salita in politica del senatore Monti».
«E’ questa domanda di politica alta – prosegue l’Osservatore – che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del Governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di la’ dei contenuti del suo manifesto politico».
«Annunciando il suo impegno in politica attraverso le modalità illustrate – prosegue L’Osservatore -, il senatore a vita intende aprire la seconda fase di un programma riformatore che e’ stato solo abbozzato nel corso dell’ultimo anno sulla spinta della congiuntura finanziaria. Monti e’ stato chiamato dai partiti a prendere decisioni inderogabili, di cui nessuno intendeva pero’ prendersi la responsabilità diretta, per il timore di pagare un prezzo elettorale troppo alto. Quelle stesse forze politiche si ritrovano ora a interrogarsi sull’impatto che puo’ avere la ‘salita in politica’ di chi doveva, quasi per mandato, diventare impopolare».
I vertici della CEI, delusi dal mancato rinnovamento del PDL, speravano che il premier riuscisse a recuperare spezzoni del centrodestra e che fosse in grado di riunire innanzitutto i moderati. Gli accenti decisamente anti-berlusconiani usati da Monti in conferenza stampa, e la sua strategia, sono sembrati restringere gli spazi di manovra nel campo del centrodestra.
La decisione del ministro Andrea Riccardi e dell’ex presidente delle Acli Andrea Olivero di impegnarsi col movimento di Montezemolo, senza un dibattito interno delle associazioni di Todi, non è stata indolore. Raffaele Bonanni, il segretario della Cisl, si è già defilato dal progetto. E ora le associazioni di Todi, che non si sentono rappresentate da Italia Futura e dall’UDC, potrebbero costituire una nuova lista montiana, separata da quella di Casini, Fini e Montezemolo. Una lista aperta al mondo cattolico e alla società civile, guardata con interesse dalle gerarchie, che faccia riferimento al PPE puntando a recuperare i delusi del PDL, nella quale potrebbero candidarsi anche ministri dell’attuale governo, come Passera, Catania, Moavero e Clini.
Un incontro per discutere il da farsi si terrà il 10 gennaio: oltre alle associazioni del Forum – dalla Cisl alla Coldiretti fino alla Compagnia delle Opere – vi parteciperanno i movimenti religiosi (Neocatecumenali, Rinnovamento nello Spirito, Focolarini, Azione Cattolica) insieme alle «reti» riconosciute dalla CEI (Forum delle famiglie, Scienza & vita, Retinopera).
«Consideriamo chiusa l’era Berlusconi, guardiamo con interesse a Monti e vogliamo concordare un’azione unitaria – spiega il presidente del MCL, Carlo Costalli, che presiede il Forum – anche per evitare fughe in avanti e rappresentanze del mondo cattolico non delegate…». Il segnale a Monti e ai suoi più stretti consiglieri dovrebbe essere quello di non affidarsi soltanto ad alcuni interlocutori.
Su posizioni diverse i politici ciellini: Maurizio Lupi rimane nel PDL con Berlusconi – dove peraltro restano anche altri parlamentari stimati dalla CEI. «Speravamo che Monti potesse riunire i moderati – spiega Lupi alla Stampa – ma non è accaduto. Non credo che la Chiesa si schiererà per sostenerlo».
Mentre un altro ciellino, Mario Mauro, parlamentare europeo, si è molto esposto in favore di Monti e contro la ri-candidatura del Cavaliere ma è contrario ad alleanze a sinistra: potrebbe anche lui confluire nella nuova lista di sostegno al Professore, più marcatamente cattolica anche come sottolineatura dei valori di riferimento. Sempre che questa riesca a vedere la luce. Un accenno non causale alla «gerarchia di valori con cui attuare le scelte più importanti» era contenuto anche negli auguri di Natale agli italiani di Papa Ratzinger.
http://www.roccocipriano.it/wordpress/2 ... -bagnasco/
---------------------------------
Forse è una notizia vecchia.Io non lo sapevo
Ciao
Paolo11
28 dicembre 2012 | Autore Staff (Adnkronos) – L’approvazione al Senato del maxiemendamento alla Legge di Stabilita’ che prevede, tra l’altro, uno stanziamento di 5 milioni di euro a favore della Fondazione Gaslini di Genova “e’ un primo passo che apprezziamo molto rispetto della funzione che l’ospedale Gaslini ha, non soltanto per la Liguria ma per l’Italia, per molte regioni lontane e oltre, nel Mediterraneo”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Gaslini, cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, in occasione dell’inaugurazione della nuova Aula Magna dell’ospedale pediatrico del capoluogo ligure. “Veramente – ha concluso il porporato – e’ un gesto piccolo in se’, ma significativo” e “speriamo che, poi, strada facendo, possa ampliarsi”.
‘’L'OSSERVATORE ROMANO”: MONTI VUOLE RECUPERARE IL SENSO ALTO DELLA POLITICA
I cattolici favorevoli all’agenda Monti potrebbero proporre una nuova lista a sostegno del premier senza confluire in quella di Casini e Montezemolo. È un’ipotesi che viene discussa, a pochi giorni dalla pubblicazione dell’agenda Monti per il governo del Paese.
Dopo l’endorsement alla candidatura Monti da parte del presidente dei vescovi Angelo Bagnasco, preceduto e seguito da inequivocabili segnali di insofferenza per la ridiscesa in campo del Cavaliere, le gerarchie stanno alla finestra, non senza qualche preoccupazione. Oggi è arrivato anche l’elogio dell’Osservatore Romano. «L’espressione ‘”salire in politica”, usata da Monti è «l’espressione di un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune» si legge in un articolo intitolato «La salita in politica del senatore Monti».
«E’ questa domanda di politica alta – prosegue l’Osservatore – che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del Governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di la’ dei contenuti del suo manifesto politico».
«Annunciando il suo impegno in politica attraverso le modalità illustrate – prosegue L’Osservatore -, il senatore a vita intende aprire la seconda fase di un programma riformatore che e’ stato solo abbozzato nel corso dell’ultimo anno sulla spinta della congiuntura finanziaria. Monti e’ stato chiamato dai partiti a prendere decisioni inderogabili, di cui nessuno intendeva pero’ prendersi la responsabilità diretta, per il timore di pagare un prezzo elettorale troppo alto. Quelle stesse forze politiche si ritrovano ora a interrogarsi sull’impatto che puo’ avere la ‘salita in politica’ di chi doveva, quasi per mandato, diventare impopolare».
I vertici della CEI, delusi dal mancato rinnovamento del PDL, speravano che il premier riuscisse a recuperare spezzoni del centrodestra e che fosse in grado di riunire innanzitutto i moderati. Gli accenti decisamente anti-berlusconiani usati da Monti in conferenza stampa, e la sua strategia, sono sembrati restringere gli spazi di manovra nel campo del centrodestra.
La decisione del ministro Andrea Riccardi e dell’ex presidente delle Acli Andrea Olivero di impegnarsi col movimento di Montezemolo, senza un dibattito interno delle associazioni di Todi, non è stata indolore. Raffaele Bonanni, il segretario della Cisl, si è già defilato dal progetto. E ora le associazioni di Todi, che non si sentono rappresentate da Italia Futura e dall’UDC, potrebbero costituire una nuova lista montiana, separata da quella di Casini, Fini e Montezemolo. Una lista aperta al mondo cattolico e alla società civile, guardata con interesse dalle gerarchie, che faccia riferimento al PPE puntando a recuperare i delusi del PDL, nella quale potrebbero candidarsi anche ministri dell’attuale governo, come Passera, Catania, Moavero e Clini.
Un incontro per discutere il da farsi si terrà il 10 gennaio: oltre alle associazioni del Forum – dalla Cisl alla Coldiretti fino alla Compagnia delle Opere – vi parteciperanno i movimenti religiosi (Neocatecumenali, Rinnovamento nello Spirito, Focolarini, Azione Cattolica) insieme alle «reti» riconosciute dalla CEI (Forum delle famiglie, Scienza & vita, Retinopera).
«Consideriamo chiusa l’era Berlusconi, guardiamo con interesse a Monti e vogliamo concordare un’azione unitaria – spiega il presidente del MCL, Carlo Costalli, che presiede il Forum – anche per evitare fughe in avanti e rappresentanze del mondo cattolico non delegate…». Il segnale a Monti e ai suoi più stretti consiglieri dovrebbe essere quello di non affidarsi soltanto ad alcuni interlocutori.
Su posizioni diverse i politici ciellini: Maurizio Lupi rimane nel PDL con Berlusconi – dove peraltro restano anche altri parlamentari stimati dalla CEI. «Speravamo che Monti potesse riunire i moderati – spiega Lupi alla Stampa – ma non è accaduto. Non credo che la Chiesa si schiererà per sostenerlo».
Mentre un altro ciellino, Mario Mauro, parlamentare europeo, si è molto esposto in favore di Monti e contro la ri-candidatura del Cavaliere ma è contrario ad alleanze a sinistra: potrebbe anche lui confluire nella nuova lista di sostegno al Professore, più marcatamente cattolica anche come sottolineatura dei valori di riferimento. Sempre che questa riesca a vedere la luce. Un accenno non causale alla «gerarchia di valori con cui attuare le scelte più importanti» era contenuto anche negli auguri di Natale agli italiani di Papa Ratzinger.
http://www.roccocipriano.it/wordpress/2 ... -bagnasco/
---------------------------------
Forse è una notizia vecchia.Io non lo sapevo
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
Il profumo delle brioches di Maria Antonietta. Di cosa parliamo quando parliamo di razza padrona (e di satira)
(Alessandro Robecchi).
28/01/2013 di triskel182
Lidia Rota Vender, esimia professionista, alta società civile
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... 01RfN0ZPB8
https://triskel182.wordpress.com/page/4/
Sapesse, signora mia… Quella che segue è una piccola riflessione su chi ci governa (al momento, ma temo anche domani e forse per sempre), su chi sa ridere di loro e sulle differenze antropologiche (nemmeno politiche!) tra loro e noi. Involontaria protagonista, la signora Lidia Rota Vender, esimia professionista, alta società civile (!), candidata al Senato con la Lista Monti alle elezioni del 2013. Eccola mentre – alla convention di presentazione della lista – racconta due aneddoti sulla vita di Mario Monti. Siamo dalle parti delle brioches di Maria Antonietta, delle riunioni del Rotary, del circolo di canasta travestito da casta tecnocratica che ci governa, tanto elegante e civica, quelli che le “cene eleganti” le fanno davvero, restando vestiti. Quelli che – andandosene Berlusconi tra sberleffi e ghigni proletari – venivano salutati dal Paese come i salvatori della patria, ai tempi (è passato poco più di un anno) in cui si salutava il loden del professor Monti come una rivoluzione culturale. Un anno dopo, le cifre economiche del Paese sono decisamente peggiori (dal potere d’acquisto alla disoccupazione, dagli investimenti all’erogazione dei crediti alle imprese e ai lavoratori, dai consumi ai redditi), ma i famosi mercati sembrano meno turbolenti. Ecco. Ma questo non basta. O non serve. O non è quello che qui si vuol dire. Ciò che strabilia sentendo gli “aneddoti” della dottoressa Rota Vender è altro. E’ un’aria di culto della personalità di tipo sovietico applicata al tecnocrate bancario. E’ una specie di “realismo capitalista”. E’ la retorica dell’imprenditore. E’ il circolo ristretto che se le canta e se le suona, che non vede né il mondo né la società intorno, che pensa e crede di essere il mondo e – peggio – il mondo giusto.
Non c’è niente di violento o di deplorevole nelle parole della signora dal palco in cui presenta il suo candidato premier. Eppure c’è un universo di differenze, di distanze abissali. C’è il mondo parallelo di una borghesia che basta a se stessa e vede solo sé, che scambia i suoi valori da privilegiati per valori universali. Non c’è il lavoro, non c’è la vita, non c’è la società. C’è solo lei, la razza padrona. Una faccenda che fa il paio con la signora Elsa Fornero che a chi le chiede della sua riforma del lavoro risponde (ieri a Firenze) con una frase francamente strabiliante: “Questa riforma del lavoro è una scommessa, non ho elementi per dire se funzionerà”. L’indifferente leggerezza di chi parla delle vite degli altri – delle nostre, tra l’altro – come se parlasse della salute delle sue begonie e del circolo del bridge. Anche qui, come nella deliziosa performance della signora Rota Vender, sentirete chiaro e forte il profumo delle brioches di Maria Antonietta.
La satira, poi, fa il suo mestiere. Maurizio Crozza, nel suo spettacolo, ha saputo cogliere l’essenza di questa razza padrona. Non le sue leggi, i suoi decreti, i suoi voti di fiducia, le sue (contro)riforme, ma la sua vera essenza. L’anima nuda. Il presidente che incoragga il ragazzino a diventare imprenditore (già, quale missione sarebbe più nobile!). Il presidente che indovina tutte le risposte a Trivial. E via così, il Duce che ara dieci ettari, la luce dell’ufficio di piazza Venezia accesa anche di notte perchè Lui lavora sempre. E’ il caro, vecchio, immortale sogno della borghesia italiana: i migliori tra noi ci pensano e risolveranno tutto. Ma è anche – nell’apoteosi di involontario ridicolo – una meravigliosa rivelazione: quella razza padrona c’è, è qui, in mezzo a noi, ancora (e sempre) comanda, governa, decide, incurante (eppure potrebbe averne i mezzi culturali!) della sua gloriosa inadeguatezza. Un tempo lontano, quando eravamo piccoli (e stupidi) la chiamavamo “borghesia assassina”. Ora che non siamo più piccoli (ma stupidi chissà), abbiamo imparato a misurare le parole, ma non per questo siamo diventati ciechi e sordi. Come diceva Crozza, “E’ gente che conosce il mondo attraverso i suoi maggiordomi. E’ gente che si chiede: ma tutti questi italiani che non riescono ad arrivare alla fine del mese, e non riescono ad arrivare alla fine del mese, non riescono ad arrivare alla fine del mese… ma santo cielo… ma perché non partono prima?”.
A stretto giro, il presidente del consiglio Mario Monti ha accusato il colpo. Venendo meno al rituale aplomb (quello del loden e, si direbbe, delle risposte a Trivial) ha bollato Crozza come “pateico disinformato” (a Zeta, il nuovo programma di Gad Lerner). Ma siccome il diavolo è nei dettagli, ha aggiunto: “Abbiamo in lista anche dei terremotati poveri!”. Ecco, di nuovo quel profumo di brioches di Maria Antonietta. Chiudo qui questa piccola riflessione. Con la notazione – mica tanto in margine – che la satira questa volta ha colpito nel segno. Ha fatto male. Non una caricatura, non una parodia. Ma una traduzione, una dimostrazione pratica, una fotografia svelata. Come ha scritto la mia amica Roberta Carlini, economista insigne, attenta osservatrice di quel mondo finanziario-padronale che ci governa: “Quella di Crozza è la foto più vera e crudele fatta a Monti e alla sua Alta Società Civile da quando è salito in campo”. Ecco. Per questo il piccolo spezzone di spettacolo qui sotto non è solo satira, né solo politica, né solo capacità artistica e genio comico. E – esattamente, perfettamente – ciò di cui parliamo quando parliamo di razza padrona, dell’elegante circolo di canasta che ci governa, e di noi che sappiamo vederlo. Buona visione.
Da alessandrorobecchi.it
(Alessandro Robecchi).
28/01/2013 di triskel182
Lidia Rota Vender, esimia professionista, alta società civile
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... 01RfN0ZPB8
https://triskel182.wordpress.com/page/4/
Sapesse, signora mia… Quella che segue è una piccola riflessione su chi ci governa (al momento, ma temo anche domani e forse per sempre), su chi sa ridere di loro e sulle differenze antropologiche (nemmeno politiche!) tra loro e noi. Involontaria protagonista, la signora Lidia Rota Vender, esimia professionista, alta società civile (!), candidata al Senato con la Lista Monti alle elezioni del 2013. Eccola mentre – alla convention di presentazione della lista – racconta due aneddoti sulla vita di Mario Monti. Siamo dalle parti delle brioches di Maria Antonietta, delle riunioni del Rotary, del circolo di canasta travestito da casta tecnocratica che ci governa, tanto elegante e civica, quelli che le “cene eleganti” le fanno davvero, restando vestiti. Quelli che – andandosene Berlusconi tra sberleffi e ghigni proletari – venivano salutati dal Paese come i salvatori della patria, ai tempi (è passato poco più di un anno) in cui si salutava il loden del professor Monti come una rivoluzione culturale. Un anno dopo, le cifre economiche del Paese sono decisamente peggiori (dal potere d’acquisto alla disoccupazione, dagli investimenti all’erogazione dei crediti alle imprese e ai lavoratori, dai consumi ai redditi), ma i famosi mercati sembrano meno turbolenti. Ecco. Ma questo non basta. O non serve. O non è quello che qui si vuol dire. Ciò che strabilia sentendo gli “aneddoti” della dottoressa Rota Vender è altro. E’ un’aria di culto della personalità di tipo sovietico applicata al tecnocrate bancario. E’ una specie di “realismo capitalista”. E’ la retorica dell’imprenditore. E’ il circolo ristretto che se le canta e se le suona, che non vede né il mondo né la società intorno, che pensa e crede di essere il mondo e – peggio – il mondo giusto.
Non c’è niente di violento o di deplorevole nelle parole della signora dal palco in cui presenta il suo candidato premier. Eppure c’è un universo di differenze, di distanze abissali. C’è il mondo parallelo di una borghesia che basta a se stessa e vede solo sé, che scambia i suoi valori da privilegiati per valori universali. Non c’è il lavoro, non c’è la vita, non c’è la società. C’è solo lei, la razza padrona. Una faccenda che fa il paio con la signora Elsa Fornero che a chi le chiede della sua riforma del lavoro risponde (ieri a Firenze) con una frase francamente strabiliante: “Questa riforma del lavoro è una scommessa, non ho elementi per dire se funzionerà”. L’indifferente leggerezza di chi parla delle vite degli altri – delle nostre, tra l’altro – come se parlasse della salute delle sue begonie e del circolo del bridge. Anche qui, come nella deliziosa performance della signora Rota Vender, sentirete chiaro e forte il profumo delle brioches di Maria Antonietta.
La satira, poi, fa il suo mestiere. Maurizio Crozza, nel suo spettacolo, ha saputo cogliere l’essenza di questa razza padrona. Non le sue leggi, i suoi decreti, i suoi voti di fiducia, le sue (contro)riforme, ma la sua vera essenza. L’anima nuda. Il presidente che incoragga il ragazzino a diventare imprenditore (già, quale missione sarebbe più nobile!). Il presidente che indovina tutte le risposte a Trivial. E via così, il Duce che ara dieci ettari, la luce dell’ufficio di piazza Venezia accesa anche di notte perchè Lui lavora sempre. E’ il caro, vecchio, immortale sogno della borghesia italiana: i migliori tra noi ci pensano e risolveranno tutto. Ma è anche – nell’apoteosi di involontario ridicolo – una meravigliosa rivelazione: quella razza padrona c’è, è qui, in mezzo a noi, ancora (e sempre) comanda, governa, decide, incurante (eppure potrebbe averne i mezzi culturali!) della sua gloriosa inadeguatezza. Un tempo lontano, quando eravamo piccoli (e stupidi) la chiamavamo “borghesia assassina”. Ora che non siamo più piccoli (ma stupidi chissà), abbiamo imparato a misurare le parole, ma non per questo siamo diventati ciechi e sordi. Come diceva Crozza, “E’ gente che conosce il mondo attraverso i suoi maggiordomi. E’ gente che si chiede: ma tutti questi italiani che non riescono ad arrivare alla fine del mese, e non riescono ad arrivare alla fine del mese, non riescono ad arrivare alla fine del mese… ma santo cielo… ma perché non partono prima?”.
A stretto giro, il presidente del consiglio Mario Monti ha accusato il colpo. Venendo meno al rituale aplomb (quello del loden e, si direbbe, delle risposte a Trivial) ha bollato Crozza come “pateico disinformato” (a Zeta, il nuovo programma di Gad Lerner). Ma siccome il diavolo è nei dettagli, ha aggiunto: “Abbiamo in lista anche dei terremotati poveri!”. Ecco, di nuovo quel profumo di brioches di Maria Antonietta. Chiudo qui questa piccola riflessione. Con la notazione – mica tanto in margine – che la satira questa volta ha colpito nel segno. Ha fatto male. Non una caricatura, non una parodia. Ma una traduzione, una dimostrazione pratica, una fotografia svelata. Come ha scritto la mia amica Roberta Carlini, economista insigne, attenta osservatrice di quel mondo finanziario-padronale che ci governa: “Quella di Crozza è la foto più vera e crudele fatta a Monti e alla sua Alta Società Civile da quando è salito in campo”. Ecco. Per questo il piccolo spezzone di spettacolo qui sotto non è solo satira, né solo politica, né solo capacità artistica e genio comico. E – esattamente, perfettamente – ciò di cui parliamo quando parliamo di razza padrona, dell’elegante circolo di canasta che ci governa, e di noi che sappiamo vederlo. Buona visione.
Da alessandrorobecchi.it
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Majestic-12 [Bot] e 1 ospite