Mille Comuni al voto, il Pd presenta i candidati
Oltre mille Comuni al voto, di cui 177 con più di 15 mila abitanti e 843 inferiori, per un totale di 9.600.000 elettori chiamati alle urne in 11.299 sezioni.
Sono i numeri della prossima tornata di elezioni amministrative, che si svolgerà tra il 6-7 e il 20-21 maggio e che comprende il rinnovo di giunte e consigli in 29 capoluoghi, di cui venti finora governati dal centrodestra. Una sfida che certo non esaurisce il suo significato su scala locale ma che pure, nelle difficoltà che il Paese sta attraversando, non è neanche solo un test in vista delle prime elezioni politiche del dopo-Berlusconi.
Con questa posta in gioco,
Pierluigi Bersani ha deciso di rivolgersi direttamente agli elettori delle città al voto, inviandogli una lunga lettera.
«Noi crediamo che l'Italia possa risollevarsi e che la ricostruzione del Paese debba partire dai Comuni, che sono vicini ai bisogni dei cittadini e che oggi sono messi di fronte a troppe difficoltà, che vogliamo rimuovere», scrive il leader del Pd auspicando una riscossa del Paese in nome della solidarietà e non dell’egoismo, «del privilegio, del parassitismo».
«Conosciamo la disillusione dei cittadini verso la politica.
Crediamo che il rimedio alla cattiva politica non sia l'antipolitica, ma la buona politica»,
scrive ancora Bersani, spiegando che già adesso chi si candida nelle liste del Pd deve aver sottoscritto «stringenti codici etici».
Il 50% dei candidati è donna
Rinviate le elezioni provinciali previste per il 2012, la partita è ormai definito.
Con una nutrita carica di candidati e una proliferazione delle liste che li sostengono, nonostante i tagli disposti per legge sul numero dei consiglieri comunali e degli assessori in giunta.
E soprattutto, con un quadro politico che vede Lega e Pdl andare in ordine sparso,
con un centrodestra in frantumi e diverse città con più di un candidato piediellino, l’uno contro l’altro.
Insomma, la partita è aperta anche dove, come in Piemonte,
poteva sembrare più difficile e questo anche per la solidità del centrosinistra, come sottolinea Davide Zoggia, responsabile Enti locali dei democratici:
«Il Pd si è dimostrato una grande e affidabile forza attrattiva, in grado di coalizzare non solo forze politiche ma anche movimenti civici e sociali, dando prova della sua capacità riformista e di governo.
Con una particolare attenzione ai temi etici e alla presenza delle donne nelle liste, in cui abbiamo chiesto la parità di genere».
Proprio oggi i candidati a sindaco sostenuti dal Pd nelle città capoluogo - di cui 16 scelti con le primarie - presenteranno i loro programmi nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte, insieme a Bersani e Zoggia.
Ricette improntate al risanamento e allo sviluppo, nonostante il freno agli investimenti posto dal patto di stabilità, che il Pd ha chiesto di rivisitare.
Ad Alessandria - 16 candidati a sindaco, 34 le liste - il Pd ha piazzato Maria Rita Rossa, attuale vicepresidente della Provincia, sostenuta anche da Idv, Sel e altre forze del centrosinistra, contro il sindaco uscente di centrodestra.
A Como, dove il centrodestra è in scadenza, con Pdl e Lega divisi e un totale di 15 candidati, il centrosinistra punta su Mario Lucini, sperando nel ballottaggio.
Scenario simile a Monza, dove il nome del Pd è Roberto Scanagatti.
E il centrosinistra potrebbe mirare al secondo turno contro l’uscente pdl anche a Belluno, dove schiera Claudia Bettiol, ex vicepresidente della Provincia, sostenuta da tutto il centrosinistra tranne Sel.
A Verona la sfida al leghista Tosi, sindaco uscente che con le sue liste civiche mira a polverizzare il Pdl, la porta avanti il pd Michele Bertucco.
È invece una vera implosione quella vissuta dal centrodestra di Parma, con una miriade di candidati, dove è in corsa il democratico Vincenzo Bernazzoli.
A Genova il centrosinistra sostiene Marco Doria
- l’indipendente vincitore delle primarie contro i due nomi del Pd -
il vero duello è con il Pdl Enrico Musso, già candidato nel 2007, in una competizione tra 12 candidati, compreso Paolo Putti, del Movimento 5 stelle. E ancora, tra le partite di maggior rilievo, quella di Palermo, ancora in tensione dopo il clima infuocato delle primarie del centrosinistra, concluse con la vittoria di Fabrizio Ferrandelli.
Anche qui c’è un vero esercito di aspiranti amministratori: 10 candidati a sindaco, 1.300 a consiglieri comunali.
Calendario separato, infine, per la Sardegna, dove il Pd ha vinto tutte le primarie:
a differenza delle altre regioni, in cui si vota il 6 e 7 maggio, le urne saranno aperte il 20 e 21 in 65 Comuni, tra cui i capoluoghi Oristano e Lanusei.
http://www.unita.it/italia/mille-comuni ... 410?page=3