THE CATHOLIC QUESTION

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camillobenso
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da camillobenso »

Vox populi



lettrice7636 minuti fa
Che bei commenti berlusconi-centrici...ma si riesce a parlare d'altro ogni tanto?
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algalanti37 minuti fa
Nanni Moretti ci è andato vicino.
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Mario Bilotta37 minuti fa
morto un papa senefa un altro
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temporary37 minuti fa
Silvio PAPA subito!
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Filippo Sbragi37 minuti fa
Berlusconi papa subito, così ce lo leviamo.
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ulix6238 minuti fa
Tutti pensano che sia Berlusconi il candidato ideale alla successione, ma lui ha già fatto sapere che dalla sua posizione gli sembrerebbe di scendere più in basso............
In ogni caso, finalmente un segno di vitalità di questo Papa!
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luigiconti38 minuti fa
adesso tutti gli untori saltano fuori come i funghi!! Peccato che non siano buoni come i funghi...a buon intenditore poche parole bastano...e non dico oltre
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morrissecret39 minuti fa
Ma non si saranno sbagliati con il Papa della Camera dei Deputati?
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Alessandro Vallebona39 minuti fa
Bye bye baby! Ci mancherai!
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Daniela Caldarelli32 minuti fa
ma anche no..
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Daniela Caldarelli30 minuti fa
ma anche no..
Rispondi 1 risposta+1

sursumcorda719 minuti fa
Ma anche si...
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fbartolom39 minuti fa
La Germania sta mollando la presa sul mondo. Il Papa si dimette per la contrizione di dover vedere risorgere, in luogo di Cristo, il desiderio di onnipotenza della Germania.
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peanuts
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da peanuts »

O forse, più semplicemente, s'era rotto le palle, oh
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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camillobenso
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da camillobenso »

Vox populi


mk442 minuti fa
Deve lasciare il posto a Berlusconi :-)))
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Mario Aprea43 minuti fa
Sarà stato Berlusconi ad imporgli di lasciare dopo che la chiesa si è schierata contro il pdl?
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gaesci43 minuti fa
berlusconi si sta recando in vaticano per proporre la sua candidatura e quella di alfano a segretario particolare
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ferlinghetti43 minuti fa
Oddio! Che stesse molto male lo si sapeva e la sua decisione la trovo molto umana e la rispetto. Non mi dispiace perchè come Papa non era un granchè, ma la cosa mi preoccupa perchè temo che il prossimo sarà peggio! Che ne dite di uno come Scola??? Dio ce ne scampi!
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stalinistasuper27 minuti fa
Certo che Scola legato a C.L. sarebbe un bel "danno"
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Vincenzo Catania43 minuti fa
che liquidazione avrà?
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Lorenzo Sturpino43 minuti fa
che coraggio!!! notizia del secolo! tanto di cappello, il secondo nella storia della chiesa!
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jackbruce44 minuti fa
si sara' ispirato a nanni moretti
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mackmartin44 minuti fa
quando mi dispiace sono addolorato non ho parole.
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pasqualion44 minuti fa
Al giorno d'oggi sono pochi i latinisti, tanti i casinisti
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goedel44 minuti fa
La memoria va immediatamente al film di Moretti sul Papa, una cosa che sembrava impossibile, e che invece avviene. Speriamo che Moretti non abbia visto giusto anche con l'altro film... Il Caimano...
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camillobenso
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

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Vox populi


sergio3746 minuti fa
molto serenamente capisce che a 85 anni è tempo di passare la mano. L'ho conosciuto tanti anni fa quando insegnava e mi aspettavo questa azione. Già aveva dubbi sulla sua candidatura nel 2005. Contrariamente ai nostri politici, vedi Berlusconi, che pensano che a 77 anni inizi la vita per cambiare il paese.
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sjuliano46 minuti fa
Credo che questa notizia lasci sinceramente sgomento un popolo che si affida alla forza del successore di Pietro per essere guidati in questi tempi così difficili. C'è poco da scherzare. Occorre rispettare tutti. Anche i cattolici. Qualsiasi commento ridicolo è segno di mancanza di sensibilità e di rispetto.
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Alessandra Morgese46 minuti fa
è mai successo che un papa si sia dimesso?
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lolasdomgwtfafk39 minuti fa
"Colui che fece per viltade il gran rifiuto"
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sursumcorda7128 minuti fa
Utilizza le citazioni con senso di intelligenza. Sua Santità è un grande teologo che ha messo la teologia al servizio della Chiesa. Dunque "è un gesto di impostazione, di novità per il futuro. Stiamo parlando di un Pontefice che ha chiaro come nessun altro il profilo teologico e storico di una scelta di questo genere.
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danielealghero38 minuti fa

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irish8736 minuti fa
Uno solo è il precedente, ma lontano nella storia. Celestino V, nel 1294 dopo pochi mesi di pontificato. Tecnicamente è errato parlare di "dimissioni", bensì di abdicazione.
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Francesco Rampionesi36 minuti fa
si fu Celestino V citato anche da Dante nella Divina Commedia
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Federico Valenzano46 minuti fa
Punta alla scrivania del Presidente della Repubblica così potrà interferire ancora meglio nelle faccende dell'Italia.
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Paolo Briganti47 minuti fa
Dimissioni preventive, avrà copiato anche lui la tesi di laurea che va tanto di moda in Germania.
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nick100547 minuti fa
...Nevica!
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Roberto Lenci47 minuti fa
per rispetto umano mi dispiace se è malato,di Papa se ne fara' un altro...... l'importante che Berlusconi non prenda il suo posto
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Eleonora Renzi47 minuti fa
non ci posso credere.. ma tranquilli i Papy/Papi fanno così, poi si riprendono, e dopo un'anno tornano. ''non c'è da temere''
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Daniele Parodi42 minuti fa
Mi sono iscritto solo per metterti mi piace
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nicola4048 minuti fa
Probabilmente era d'accordo con Berlusconi : dopo le elezioni si ritira dalla politica e accederà al pontificato come Silvio Primo.
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sursumcorda7142 minuti fa
Solo un cretino può commentare così una notizia importante per milioni di persone.
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danse179 minuti fa
@ sursumcorda71 : No, anche una persona intelligente puo' fare lo stesso commento. Ma in genere sono i cretini che chiamano gli altri cretini. Buona giornata.
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joker5242 minuti fa
E se fosse una delle rarissime persone serie e coerenti presenti nella nostra penisola?. Prova a vederla così in un paese dove anche gli usceri, se possono, restano attaccati alla sedia.
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Claudio Marrocu48 minuti fa
o! quanto mi dispiace . Che scansalo ci sarà dietro?
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sursumcorda7140 minuti fa
Nessuno "scansalo" idiota. Ci sarà un motivo serio e importante. Ma alle persone come te le cose serie e importanti sicuramente non interessano e magari non le possono neanche capire fino in fondo.
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Cecilia Tanzi22 minuti fa
Non credo che insultare chi non la pensa come noi sia una grande dimostrazione di democrazia e rispetto per la diversità. In ogni caso in un paese che dovrebbe essere e restare laico, democratico, tollerante (forse non è proprio il caso dell'Italia ma occorre provarci) esprimere un dubbio sulle ragioni di una decisione di un personaggio che detiene un enorme potere, non solo spirituale, ma anche economico e politico, sia assolutamente legittimo. La libertà di pensiero, la libertà di opinione sono il bene più prezioso che un popolo possa avere. Ed io mi associo: quale sarà la vera ragione di questa decisione?
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camillobenso
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da camillobenso »

1. IL PAPA LASCIA IL PONTIFICATO DAL 28 FEBBRAIO. LO HA ANNUNCIATO PERSONALMENTE, IN LATINO: “SENTO IL PESO DELL’INCARICO, LASCIO PER IL BENE DELLA CHIESA" -


2. NEL LIBRO INTERVISTA “LUCE DEL MONDO” DI PETER SEEWALD, USCITO NEL 2010, È LO STESSO BENEDETTO XVI A SCODELLARE L’IPOTESI DI MOLLARE IL TRONO DI PIETRO: ”QUANDO UN PAPA GIUNGE ALLA CHIARA CONSAPEVOLEZZA DI NON ESSERE PIÙ IN GRADO FISICAMENTE, PSICOLOGICAMENTE E MENTALMENTE DI SVOLGERE L’INCARICO AFFIDATOGLI, ALLORA HA IL DIRITTO ED IN ALCUNE CIRCOSTANZE ANCHE IL DOVERE DI DIMETTERSI” -


3. DAGOSPIA DEL 28-2-2012: “SE SUL NOME DEL CARDINALE FRANCESE JEAN-LOUIS PIERRE TAURAN CI SARÀ CONVERGENZA DELLE FAZIONI CARDINALIZIE, IL PAPA (SAREBBE MALATO DI LEUCEMIA) POTREBBE PASSARE LA MANO ENTRO L’ESTATE DEL 2013”



1. (ANSA) - Il Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto.


MONTI PAPA RATZINGER

RATZINGER PAPA BENEDETTO XVI
2. PAPA:SENTO PESO INCARICO, LASCIO PER BENE DELLA CHIESA
(ANSA) - Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.

3. PAPA: HA CHIESTO CONCLAVE PER SUCCESSORE
(ANSA) - Il papa ha indicato il 28 febbraio per il termine del pontificato e chiesto che si indica un conclave per l'elezione del successore.

4. I VESCOVI CONFERMANO: «IL PAPA SI DIMETTERÀ»
Caterina Maniaci per "Libero" del 14 febbraio 2012
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -35512.htm

Papa Ratzinger pensa alle dimissioni. Se ne dichiara convinto monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, e lo fa durante la sua partecipazione al programma di Radio2 Un Giorno da Pecora. Il prelato non crede che esista un complotto per uccidere Papa Ratzinger, come hanno ipotizzato alcuni giornali nei giorni scorsi: «No, non credo. Fosse stato il Papa precedente lo capirei, ma questo Papa qui mi sembra così mite, religioso. Non troverei i motivi per pensare di farne oggetto di un attentato».

Bettazzi ha una teoria diversa, ma sempre in qualche modo collegata alla notizia, perché crede che «sia un sistema per preparare l'eventualità delle dimissioni. Per preparare questo choc, perché le dimissioni di un Papa sarebbero un choc e allora cominciano a buttare lì la storia del complotto».

Ma papa Ratzinger ha davvero intenzione di dimettersi? «Io credo di sì», dice il porporato, «anche se l'hanno smentito. Un vecchio cardinale, però, mi diceva sempre: se il Vaticano smentisce vuol dire che è vero...» E i motivi delle dimissioni del Papa sarebbero da rintracciare soprattutto nella sua profonda stanchezza. «Sono persuaso che lui si senta molto stanco, basta vederlo, è un uno abituato agli studi», spiega Bettazzi. «E di fronte ai problemi che ci sono, forse anche di fronte alle tensioni che ci sono all'interno della Curia, potrebbe pensare che di queste cose se ne occuperà il nuovo Pontefice».

5.SE SUL NOME DI TAURAN CI SARÀ CONVERGENZA DELLE FAZIONI CARDINALIZIE, IL PAPA (SAREBBE MALATO DI LEUCEMIA) POTREBBE PASSARE LA MANO ENTRO L’ESTATE DEL 2013
DAGOREPORT del 28 febbraio 2012

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -36061.htm
Il gracchiare dei ‘corvi' vaticani diventa ogni giorno più intenso e velenoso. E chi - tra le mura leonine - confidava in un ‘cessate il fuoco' per l'inizio della Quaresima s'è dovuto ricredere. Ne è la prova lo scambio di lettere - pubblicato dal "Fatto" - con cui Tarcisio Bertone prova a mandare via dall'Istituto Toniolo il cardinale Tettamanzi il quale - a sua volta - scrive a Ratzinger e salva il posto.

Oltretevere, però, c'è chi ha compreso che la prosecuzione di questa guerriglia porporata rischia non solo di logorare le fazioni coinvolte ma di ledere - in modo irrecuperabile - l'immagine della Chiesa di Roma già sgarrupata dagli scandali pedofilia e i sospetti di riciclaggio sullo Ior.

E dunque se le ‘gole profonde' sono in trincea a mitragliare soffiate, carteggi, spifferi e delazioni, le diplomazie sono a lavoro per chiudere la corsa folle alla successione a Ratzinger - sarebbe malato di leucemia e sempre più insofferente per il carrierismo combattente tra i cardinali - nell'unico modo possibile: trovando un candidato ‘di compromesso'.

Pare, infatti, che dalla mitra di Benedetto XVI sia sbucato il nome di un ‘papabile' in grado di chiudere la guerra in Vaticano. Si tratta del cardinale francese Jean-Louis Pierre Tauran, 69 anni, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e protodiacono di Santa Romana Chiesa. Molto amico di Monsignor Ravasi e del cardinale Giovan Battista Re, Tauran è un uomo delle diplomazie, abituato a muoversi tra le segrete stanze delle ambasciate straniere Oltretevere.

E' considerato un conservatore - sostenitore della missione ‘di formazione' della Chiesa - vicino alle posizione di Ratzinger sul ruolo della famiglia, sul no all'unioni omosessuali e all'uso del preservativo. Lontano dalla visione di evangelizzazione di Giovanni Paolo II, il cardinale francese si dedicherebbe a coltivare il "core business" della Chiesa, Sud America e Africa, per lasciare l'Asia al capital-comunismo di Pechino e il mondo arabo all'Islam, in una sorta di "patto di non aggressione". Ama mantenere un basso profilo sui media ma non disprezza - come spesso ama ripetere - di "essere al posto giusto nel momento giusto".

L'elezione di Tauran al soglio di Pietro potrebbe essere favorita dal suo ottimo rapporto con il segretario di Stato Bertone che potrebbe deporre le armi - e digerire un pontefice ‘di mediazione' - in cambio di un papato di continuità che garantisse un sostanziale mantenimento dello status quo e il suo potere in Curia.

Se sul nome di Tauran ci sarà rapida convergenza delle fazioni cardinalizie, il Papa potrebbe passare la mano l'anno prossimo, entro l'estate del 2013. Giusto il tempo di lasciar decantare i veleni e per permettere ai poteri in gioco di disegnare nuovi equilibri e spartizioni.

6.È LO STESSO BENEDETTO XVI A SCODELLARE L’IPOTESI DI MOLLARE IL TRONO DI PIETRO: ”QUANDO UN PAPA GIUNGE ALLA CHIARA CONSAPEVOLEZZA
Antonio Socci per Libero del 25 settembre 2011

Per ora è una voce (un'ipotesi personale di Joseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma poiché circola nelle più importanti stanze del Vaticano merita molta attenzione. In breve: il Papa non scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare dei suoi 85 anni, ovvero nell'aprile del prossimo anno.

Che Ratzinger ritenga possibile questa scelta è noto almeno dal 2002, quando si dovette studiare l'eventualità con l'aggravarsi della malattia di Giovanni Paolo II. Ma Ratzinger è tornato sull'argomento anche da Papa. Nel libro intervista «Luce del mondo», uscito nel 2010, interpellato dal giornalista Peter Seewald, ha dichiarato: «Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l'incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi ».

Oggi papa Benedetto sembra veramente in forma, eppure si pone il problema della sua età e delle sue energie: «A volte sono preoccupato» ha confidato a Seewald «e mi chiedo se riuscirò a reggere il tutto anche solo dal punto di vista fisico». Con l'enorme mole di lavoro che sta facendo per la Chiesa e l'immenso carico di responsabilità spirituale che porta, il Papa ha affermato nel 2010 di sentire tutto il peso dei suoi 83 anni: «Confido nel fatto che il buon Dio mi dà la forza di cui ho bisogno per fare quello che è necessario. Però mi accorgo anche che le forze vanno diminuendo».

Egli sa di essere «ai limiti dell'umanamente possibile a quell'età». È in questo contesto che è nata in lui l'ipotesi (per ora solo un'ipotesi) di cogliere il traguardo degli 85 anni per passare la mano. Tuttavia lui stesso aveva dichiarato un problema morale. A Seewald infatti - che l'aveva interpellato durante la terribile tempesta legata allo scandalo della pedofilia -il Papa aveva spiegato: «Quando il pericolo è grande non si può scappare. Ecco perché questo sicuramente non è il momento di dimettersi. È proprio in momenti come questo che bisogna resistere e superare la situazione difficile. Ci si può dimettere in un momento di serenità, o quando semplicemente non ce la si fa più. Ma non si può scappare proprio nel momento del pericolo e dire "se ne occupi un altro"».

Oggi quella terribile tempesta, che Benedetto XVI ha definito «la peggiore persecuzione», ormai sembra sia stata superata dalla Chiesa proprio grazie alla guida limpida e santa di questo pontefice che ha saputo chiedere perdono e insegnare umanità e umiltà (a Malta, un rappresentante delle vittime di abusi, Joseph Magro, dopo l'incontro col Santo Padre, ha dichiarato: «Il Papa ha pianto insieme a me, pur non avendo alcuna colpa per ciò che mi è accaduto»).

Tuttavia il momento della Chiesa è sempre duro e c'è un accanimento particolare proprio nei confronti di questo pontefice. Il filosofo ebreo francese Bernard Henri Lévy ha denunciato che tutte le volte in cui si parla di Papa Ratzinger «la discussione è dominata da pregiudizi, da insincerità fino alla più completa disinformazione».

Quanto più si conosce questo uomo di Dio come un padre mite, sapiente, umano, tanto più sembra scatenarsi la corsa a demonizzarlo o umiliarlo. Basta scorrere le cronache delle ultime settimane: il 13settembre c'è chi addirittura vuole trascinarlo davanti al tribunale dell'Aja con la surreale accusa di «crimini contro l'umanità», intanto dalla Germania arrivavano voci ostili al viaggio pontificio, il 20 settembre Umberto Eco lancia la sua ridicola bocciatura del Papa come teologo sostenendo che perfino «uno studente della scuola dell'obbligo» argomenterebbe meglio di lui.

In questi giorni in Germania è stato accolto da varie manifestazioni ostili e secondo un sondaggio due terzi dei cattolici tedeschi (allo sbando per decenni di guida progressista della chiesa teutonica) ha definito «per niente o poco importante»per sé la visita del Papa. Mentre cento parlamentari si sono assentati polemicamente quando lui doveva parlare al Bundestag.

Tanta intolleranza e tanti pregiudizi risultano ancor più immotivati vista l'ammi - razione generale che poi ha suscitato il discorso del Pontefice al parlamento tedesco (è sempre così: anche con il viaggio in Gran Bretagna i gelidi inglesi finirono con l'innamorarsi di questo Pontefice sapiente e umile).

Giuliano Ferrara - che è uomo colto e consapevole - dopo il discorso al Bundestag ha manifestato il suo entusiasmo, ha pubblicato per intero il testo sul Foglio, ha aggiunto un suo filosofico commento dove si è definito «ratzingeriano» e - pur da non credente - è arrivato ad affermare: «Solo un Papa ci può salvare».

Ferrara che negli ultimi tempi (secondo me sbagliando) temeva che il grande papa Ratzinger («il nostro amato Papa») si fosse impaurito (per le virulente reazioni) dopo il discorso di Ratisbona e che lo vedeva «immerso nelle acque della sola fede», da dove il Pontefice «invitava a pregare e a espiare le colpe personali e della chiesa», dedito alla ricostruzione interiore della fede dei cristiani, ha ritrovato colui che considera l'unico vero, grande leader dell'umanità in questo frangente storico: «Nello splendido discorso tenuto al Bundestag, il Parlamento della sua patria» ha scritto Ferrara, «è riemerso in chiara, mite e fulgidissima luce - la luce dell'intelligenza e della ragione - quel formidabile professor Ratzinger che fu eletto alla guida della chiesa di Roma su una piattaforma di lotta intellettuale ed etica alla deriva relativista e nichilista dell'occidente moderno.

Che solo un Papa può salvare. Benedetto ha sorpreso tutti. Niente afflato pastorale minimalista, niente catechesi ordinaria, e invece un energico, nitido e straordinario richiamo alla sostanza di ciò che è politico, pubblico, e alla questione filosofico-giuridica di come si possa fare la cosa giusta, condurre una vita giusta, reggere governi e stati giusti, fare leggi giuste in un mondo che non dipende più dalla tradizione, dall'autorevolezza intrinseca della fede, ma dalla democrazia maggioritaria ».

È stata - aggiunge Ferrara - «una grande lezione filosofica, storica e teologica sui fondamenti, anzi sulla fondazione politica, della nostra cultura e della nostra idea di libertà, di umanità, di natura e di ragione. I giganti usano parole semplici e concetti alla portata di tutti, non sono esoterici, parlano al centro forte e realista dell'intelligenza umana. E così ha fatto il Papa (...). Non è un discorso intercettabile dalle polemiche e dai sofismi. Se siamo liberi, se siamo in un mondo laico, se siamo padroni del nostro destino è perché siamo cristiani. Il cristianesimo non ha imposto come legge la Rivelazione, non è la sharia, non è uno spazio mitico per litigiosi dei.

Alla base dei diritti umani, delle conquiste dell'Illuminismo, dell'idea stessa moderna di coscienza, sta la scelta cristiana e cattolica in favore del diritto di natura e della legge di ragione ». Ferrara lo spiega benissimo. Ma è davanti agli occhi di tutti la grandezza e l'umiltà di quest'uomo di Dio, che voleva lavorare per il Regno di Dio con lo studio e i libri, che non voleva essere nominato vescovo, né prefetto dell'ex S. Uffizio, che da lì aveva provato due volte a dimettersi e che -mentre lo stavano eleggendo Papa, nella Sistina - pregava così: «Signore, non farmi questo».

Il popolo cristiano - come mostrano i due milioni di giovani accorsi a Madrid in agosto - sa che questo Papa arriva al cuore e all'intelligenza come nessun altro e le menti più limpide della cultura laica sanno che oggi Benedetto XVI è il solo faro dell'umanità in un frangente molto buio. Tutti speriamo che non ci abbandoni nella tempesta, che non lasci mai il suo ministero di padre di tutti. Perché non tutti i papi sono uguali. San Vincenzo di Lérins diceva che «Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge». Benedetto XVI è un dono a cui non possiamo rinunciare.

PRECEDENTI



CELESTINO Pietro da Morrone, eletto il 5 luglio 1294 e incoronato il 29 agosto all'Aquila, si dimise il 13 dicembre 1294, nel corso di un concistoro dove lesse una bolla che contemplava la possibilità di abdicare per gravi ragioni. Dante lo definì il Papa "del gran rifiuto" (Inferno III, 58/60)

GIOVANNI PAOLO II A causa delle condizioni di salute, si discusse molto della possibilità di dimissioni di Karol Wojtyla. Il Papa fece studiare il tema dal punto di vista storico e teologico e consultò proprio l'allora cardinale Joseph Ratzinger, ma alla fine si rimise «alla volontà di Dio». Perché come disse già nel '94: «Non c'è posto nella Chiesa per un Papa emerito».
lucfig
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da lucfig »

Affascinante l'analisi di Scalfarotto!

da il www.post.it

Una mossa strategica
11 febbraio 2013

Con l’occhio di uno che ha lavorato per tanto tempo nel campo delle organizzazioni, mi viene da dire che, con le dimissioni, Benedetto XVI si è assicurato la massima continuità rispetto al futuro. Un capo che passa le deleghe operative, restando nel contempo in azienda, è un capo che vuole assicurarsi un controllo sul funzionamento dell’organizzazione per un lungo tempo. Se un conclave a papa morto può sempre riservare delle sorprese, infatti, un conclave con il vecchio papa vivente non credo potrà concedersi grandi aperture. Il successore di Benedetto XVI non potrà essere uno non gradito al pontefice “uscente”. E il successore dovrà confrontarsi, fino alla scomparsa di uno dei due, con la presenza di un ex pontefice estremamente autorevole sul piano dottrinario (è pur sempre un ex capo dell’ex Sant’Uffizio) e magari lo stesso che lo ha creato cardinale. I vaticanisti diranno meglio di me, ma dal punto di vista organizzativo mi pare una mossa sorprendente, sì, ma estremamente efficace dal punto di vista strategico.
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shiloh
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da shiloh »

lucfig ha scritto:Affascinante l'analisi di Scalfarotto!

da il http://www.post.it

Una mossa strategica
11 febbraio 2013

anche loro faranno un pontificato "tecnico" ???

mica gli servirà un Mario Monti a caso ???
shiloh
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Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da shiloh »

comunque...le dimissioni sono la cosa migliore che questo Papa ha fatto durante il suo mandato.

Stasera puntata speciale di Porta a Porta:
Vespone col cilicio e modellino della Cappella Sistina.
Amadeus

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da Amadeus »

ho pensato la stessa cosa .... :mrgreen:
chissà come è incazzato berlu che 'sto qui gli ha rubato la scena ....
anche la scaletta di sanremo verrà stravolta ( mamma mia se c'era benigni!!! )
shiloh ha scritto: Stasera puntata speciale di Porta a Porta:
Vespone col cilicio e modellino della Cappella Sistina.
Maucat
Messaggi: 1079
Iscritto il: 19/04/2012, 12:04

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da Maucat »

Stavo scorrendo su più siti i papabili e mi sto convincendo sempre di più che dopo due "stranieri" il papato tornerà ad essere "italiano"...
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