Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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Il fascino dell’ambasciatore Usa per Grillo: “Interlocutore credibile”

La Stampa pubblica il telegramma che il 4 aprile 2008 Ronald Spogli inviò al segretario di Stato Condoleeza Rice dopo un pranzo con il leader 5 Stelle, dotato di un "grande potere di attrazione". Ha creato "un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media" e combatte la corruzione

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 febbraio 2013

“Pranzo con l’attivista italiano Beppe Grillo: ‘Nessuna speranza per l’Italia‘. L’ossessione della corruzione”. E’ questo il titolo del telegramma che il 4 aprile 2008 partì dall’ambasciatore Usa in Italia Ronald Spogli diretto al segretario di Stato Condoleeza Rice per descrivere le impressioni dell’emissario del governo di Washington dopo un incontro col leader 5 Stelle. Un documento che La Stampa ha ottenuto dagli archivi di Washington grazie al “Freedom of Information Act” e che in cinque pagine presenta il blogger come “interlocutore credibile” per la sua capacità di comprensione del sistema politico italiano e la sua denuncia alla corruzione. Spogli lo ritiene “bene informato, competente sulla tecnologia, provocatorio e grande intrattenitore, una voce solitaria nel panorama politico italiano”, dotata di “un grande potere di attrazione” e “la sua unica miscela di humour aggressivo sostenuto da statistiche e ricerche giuste quanto basta, ne fa un interlocutore credibile sul sistema politico italiano”.

Viene definito come “un ex comico politicamente schietto che ha ottenuto una celebrità mondiale scorticando ogni giorno i politici italiani sul suo blog e organizzando con successo una manifestazione contro la corruzione nel governo alla quale lo scorso autunno hanno partecipato oltre 150 mila persone”. E’ certamente “brusco, perfino profano, ma le sue accuse dirette e spesso taglienti risaltano al contrasto con le analisi timide e indirette sulla corruzione che vengono dal mondo politico italiano”. Queste sue capacità gli consentono di “galvanizzare una parte dell’opinione pubblica in genere silenziosa, convogliando la rabbia degli italiani verso la corruzione governativa più radicata e l’incapacità dell’élites di migliorare le condizioni del Paese”. E’ riuscito a creare “un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media” e si oppone a “energia nucleare, rigassificatori e inceneritori perché sarebbero tutti progetti destinati a enormi perdite di fondi pubblici a vantaggio di corruzione, mafia o entrambe”.

Quanto alla situazione del Paese, il leader 5 Stelle si spinge anche in alcune previsioni in un sottocapitolo intitolato “La situazione peggiora”, dove sottolinea che “la corruzione dei politici di oggi è divenuta più sofisticata rispetto alle indagini dell’inizio degli anni Novanta, svolte da parte di Mani Pulite” fino al punto che “le tangenti rappresentano oggi un’ampia fetta degli appalti pubblici”. Inoltre “Grillo lamenta l’inefficacia delle agenzie governative, dei gruppi di cittadini e delle ong anti-corruzione, attribuendola al fatto che sono troppo piccole, limitate, locali per essere efficaci contro un fenomeno così vasto”. Di fatto, nonostante uno dei diplomatici americani ribatta che “il recente rapporto della Corte dei Conti sull’accresciuta corruzione non ha suscitato grande attenzione”, per l’ex comico “l’’opinione pubblica è in stato comatoso”.

Il giudizio espresso da Grillo e riportato nel documento riguardo la situazione politica del nostro Paese, infine, è tranchant: “Tutti i partiti e politici italiani sono illegittimi”, che siano di “centro, destra o sinistra”, perché “arresti, indagini e conflitti di interessi li rendono incapaci o inadatti” senza contare che il sistema elettorale “basato sulle liste impedisce ai cittadini di scegliere chi votare”. Proponeva quindi “il boicottaggio del sistema politico” e per questo “sul suo blog chiede di non partecipare le elezioni politiche del 13 e 14 aprile”. Ma nonostante questo, gli americani intravedono “il possibile germe di un nuovo partito nella decisione di consentire a candidati indipendenti alle elezioni amministrative di usare il suo nome”, sostenendoli poi con il blog a condizione che non abbiano rivestito in passato nessuna carica, abbiano fedina penale pulita e disponibilità a pubblicare online tutte le attività e transazioni svolte dopo l’eventuale elezione.
iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

"Io, grillina responsabile
penso a un governo stabile"
Apertura al dialogo di Michela Montevecchi, capolista al Senato del Movimento 5 Stelle. "Non credo che faremo cadere il governo". Secondo l'ex comico, invece, in caso di mancata maggioranza a
"Io, grillina responsabile penso a un governo stabile" Michela Montevecchi



"Lei mi chiede se ci prenderemmo la responsabilità di far cadere oppure no un governo? Io credo di no, siamo tutte persone di buon senso". Così la capolista del Movimento 5 Stelle al Senato per l’Emilia Romagna, Michela Montevecchi, ai microfoni di Radio Città del Capo, nello stesso giorno in cui Silvio Berlusconi ha prefigurato un analogo scenario. "Larghe intese? Non credo che al Senato abbiano bisogno di noi - ha detto il Cavaliere a proposito di un futuro governo del PD, con una maggioranza risicata al Senato -. Nel Movimento 5 stelle la sinistra può trovare candidati di sostegno".
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

camillobenso ha scritto:Il fascino dell’ambasciatore Usa per Grillo: “Interlocutore credibile”

La Stampa pubblica il telegramma che il 4 aprile 2008 Ronald Spogli inviò al segretario di Stato Condoleeza Rice dopo un pranzo con il leader 5 Stelle, dotato di un "grande potere di attrazione". Ha creato "un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media" e combatte la corruzione

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 febbraio 2013

“Pranzo con l’attivista italiano Beppe Grillo: ‘Nessuna speranza per l’Italia‘. L’ossessione della corruzione”. E’ questo il titolo del telegramma che il 4 aprile 2008 partì dall’ambasciatore Usa in Italia Ronald Spogli diretto al segretario di Stato Condoleeza Rice per descrivere le impressioni dell’emissario del governo di Washington dopo un incontro col leader 5 Stelle. Un documento che La Stampa ha ottenuto dagli archivi di Washington grazie al “Freedom of Information Act” e che in cinque pagine presenta il blogger come “interlocutore credibile” per la sua capacità di comprensione del sistema politico italiano e la sua denuncia alla corruzione. Spogli lo ritiene “bene informato, competente sulla tecnologia, provocatorio e grande intrattenitore, una voce solitaria nel panorama politico italiano”, dotata di “un grande potere di attrazione” e “la sua unica miscela di humour aggressivo sostenuto da statistiche e ricerche giuste quanto basta, ne fa un interlocutore credibile sul sistema politico italiano”.

Viene definito come “un ex comico politicamente schietto che ha ottenuto una celebrità mondiale scorticando ogni giorno i politici italiani sul suo blog e organizzando con successo una manifestazione contro la corruzione nel governo alla quale lo scorso autunno hanno partecipato oltre 150 mila persone”. E’ certamente “brusco, perfino profano, ma le sue accuse dirette e spesso taglienti risaltano al contrasto con le analisi timide e indirette sulla corruzione che vengono dal mondo politico italiano”. Queste sue capacità gli consentono di “galvanizzare una parte dell’opinione pubblica in genere silenziosa, convogliando la rabbia degli italiani verso la corruzione governativa più radicata e l’incapacità dell’élites di migliorare le condizioni del Paese”. E’ riuscito a creare “un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media” e si oppone a “energia nucleare, rigassificatori e inceneritori perché sarebbero tutti progetti destinati a enormi perdite di fondi pubblici a vantaggio di corruzione, mafia o entrambe”.

Quanto alla situazione del Paese, il leader 5 Stelle si spinge anche in alcune previsioni in un sottocapitolo intitolato “La situazione peggiora”, dove sottolinea che “la corruzione dei politici di oggi è divenuta più sofisticata rispetto alle indagini dell’inizio degli anni Novanta, svolte da parte di Mani Pulite” fino al punto che “le tangenti rappresentano oggi un’ampia fetta degli appalti pubblici”. Inoltre “Grillo lamenta l’inefficacia delle agenzie governative, dei gruppi di cittadini e delle ong anti-corruzione, attribuendola al fatto che sono troppo piccole, limitate, locali per essere efficaci contro un fenomeno così vasto”. Di fatto, nonostante uno dei diplomatici americani ribatta che “il recente rapporto della Corte dei Conti sull’accresciuta corruzione non ha suscitato grande attenzione”, per l’ex comico “l’’opinione pubblica è in stato comatoso”.

Il giudizio espresso da Grillo e riportato nel documento riguardo la situazione politica del nostro Paese, infine, è tranchant: “Tutti i partiti e politici italiani sono illegittimi”, che siano di “centro, destra o sinistra”, perché “arresti, indagini e conflitti di interessi li rendono incapaci o inadatti” senza contare che il sistema elettorale “basato sulle liste impedisce ai cittadini di scegliere chi votare”. Proponeva quindi “il boicottaggio del sistema politico” e per questo “sul suo blog chiede di non partecipare le elezioni politiche del 13 e 14 aprile”. Ma nonostante questo, gli americani intravedono “il possibile germe di un nuovo partito nella decisione di consentire a candidati indipendenti alle elezioni amministrative di usare il suo nome”, sostenendoli poi con il blog a condizione che non abbiano rivestito in passato nessuna carica, abbiano fedina penale pulita e disponibilità a pubblicare online tutte le attività e transazioni svolte dopo l’eventuale elezione.
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Caro camillobenso.Questo lo diceva gia nel 2008.Quante schifezze sono aumentate nel frattenpo.
camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

ELEZIONI POLITICHE 2013
12/02/2013 - IL DOCUMENTO ESCLUSIVO
Grillo“stregò” l’ambasciatore Usa
“Interlocutore politico credibile”

Il telegramma inviato a Washington (pdf)
http://www.lastampa.it/2013/02/12/april ... agina.html


Il 4 aprile 2008 un lungo telegramma per Condi Rice partiva dall’ambasciata a Roma: raccontava un pranzo con l’attuale leader del Movimento 5 Stelle. Gli americani avevano capitoil potenziale elettorale del comico e previsto in anticipo il suo successo. La Stampa ha ottenuto, ieri, dagli archivi di Washington il documento
MAURIZIO MOLINARI PAOLO MASTROLILLI
NEW YORK
Alle 11,12 del 4 aprile 2008 dall’ambasciata americana a Roma parte il telegramma intitolato «Pranzo con l’attivista italiano Beppe Grillo: “Nessuna speranza per l’Italia”. L’ossessione della corruzione». A firmarlo è Ronald Spogli, ambasciatore a Roma, e il destinatario è il segretario di Stato, Condoleezza Rice, a cui spiega in cinque pagine che Grillo è un «interlocutore credibile» nella comprensione del sistema politico italiano, grazie al fatto di essere «unico» per denuncia della corruzione nelle vita pubblica, ricorso al web e appello agli oppressi.

Il documento è stato ottenuto da «La Stampa» nel rispetto delle norme del «Freedom of Information Act» e inizia con un preambolo in cui si presenta il «politico italiano Beppe Grillo» come «un comico divenuto attivista che durante un pranzo nella residenza del consigliere economico dell’ambasciata ha affermato: “Non c’è speranza per l’Italia”». Segue la descrizione di Grillo: «È un eccentrico, si appella agli oppressi d’Italia e così riesce a portare nelle piazze centinaia di migliaia di persone per protestare contro l’ordine costituito». Soprattutto «i suoi commenti risaltano per il contrasto con quelli dei nostri interlocutori tradizionali su economia, politica e in particolare sulla corruzione».

La seconda parte del documento classificato «sensitive» include un approfondimento sul personaggio. «Giuseppe “Beppe” Grillo è un ex comico politicamente schietto che ha ottenuto una celebrità mondiale scorticando ogni giorno i politici italiani sul suo blog e organizzando con successo una manifestazione contro la corruzione nel governo alla quale lo scorso autunno hanno partecipato oltre 150 mila persone». L’accento viene messo sullo stile personale: «Grillo è brusco, perfino profano, ma le sue accuse dirette e spesso taglienti risaltano al contrasto con le analisi timide e indirette sulla corruzione che vengono dal mondo politico italiano». È a tali caratteristiche che il testo attribuisce la capacità di «galvanizzare una parte dell’opinione pubblica in genere silenziosa, convogliando la rabbia degli italiani verso la corruzione governativa più radicata e l’incapacità dell’élites di migliorare le condizioni del Paese» con la conseguenza di «aver creato un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media».

Da qui la scelta di dedicare al tema della «Corruzione» la parte centrale del documento. «Grillo, 59 anni, ha una capigliatura selvaggia e un aspetto quasi da portuale ma è riuscito ad affermarsi negli ultimi dieci anni come un commentatore controcorrente sulla corruzione italiana, in particolare identificando i problemi contabili di Parmalat assai prima che i dettagli delle irregolarità finanziarie venissero scoperte». Tale precedente lo accredita agli occhi dell’ambasciata americana a Roma, che aggiunge: «Grillo ritiene che l’endemica corruzione nella classe politica italiana ha distrutto ogni speranza di migliorare le prospettive economiche nazionali» fino al punto che «l’unica soluzione è la rimozione di praticamente tutti i politici di destra e sinistra rimpiazzandoli con giovani che hanno meno legami con l’establishment e meno interesse nel mantenimento dello status quo». Ciò che colpisce il consigliere economico americano, che ha incontrato Grillo assieme ad altri funzionari dell’ambasciata, è che «descrive la corruzione come una procedura standard nell’attuale cultura politica italiana, ai suoi occhi i politici di destra e sinistra vogliono solo mantenere il potere, sono troppo vecchi, carenti di visione e capacità per migliorare le condizioni del Paese». La lotta alla corruzione è la chiave di lettura che consente di comprendere l’opposizione di Grillo a «energia nucleare, rigassificatori e inceneritori perché sarebbero tutti progetti destinati a enormi perdite di fondi pubblici a vantaggio di corruzione, mafia o entrambe». È tale battaglia che spinge l’estensore del documento a titolare il paragrafo sull’opposizione agli inceneritori in Campania: «Luddista, progressista o entrambi?». Facendo capire che il giudizio su tale posizione resta in sospeso.

Riga dopo riga ci si accorge come il documento diplomatico Usa dà credito alle posizioni dell’ex comico: «Per Grillo il desiderio dei politici di mantenere il potere è l’elemento che spiega tutto, dalla manipolazione delle procedure amministrative alla collusione fra imprenditori e politici, alla tendenza dei maggiori mezzi di informazione a non dare risalto alle illegalità» fino ai politici che «non se ne vanno mai, neanche se incriminati o condannati come 24 degli attuali membri del Parlamento». Incalzato dalle domande e dalla curiosità dei diplomatici americani, Grillo fa delle previsioni che vengono fedelmente riportate in un sottocapitolo intitolato «La situazione peggiora». «Grillo ritiene che la corruzione dei politici di oggi è divenuta più sofisticata rispetto alle indagini dell’inizio degli anni Novanta, svolte da parte di Mani Pulite» fino al punto che «le tangenti rappresentano oggi un’ampia fetta degli appalti pubblici». Il richiamo a Tangentopoli lascia intendere che i diplomatici americani vedono un nesso storico fra le battaglie di Grillo e le indagini con cui Antonio Di Pietro diede vita al pool di Milano che portò al crollo della Prima Repubblica. Se allora l’impegno di Di Pietro riscosse l’attenzione dell’ambasciata in via Veneto - al punto che fu invitato a Washington e New York - ora c’è un parallelo interesse nei confronti di Grillo, badando alla sostanza di ciò che afferma più che al suo stile trasgressivo. «Grillo lamenta l’inefficacia delle agenzie governative, dei gruppi di cittadini e delle ong anti-corruzione, attribuendola al fatto che sono troppo piccole, limitate, locali per essere efficaci contro un fenomeno così vasto». A tali osservazioni uno dei diplomatici americani ribatte, «facendo notare a Grillo che il recente rapporto della Corte dei Conti sull’accresciuta corruzione non ha suscitato grande attenzione». La replica dell’ex comico è: «L’opinione pubblica è in stato comatoso».

Da qui il messaggio che Grillo consegna agli interlocutori americani: «Tutti i partiti e politici italiani sono illegittimi», di «centro, destra o sinistra», perché «arresti, indagini e conflitti di interessi li rendono incapaci o inadatti» senza contare che il sistema elettorale «basato sulle liste impedisce ai cittadini di scegliere chi votare». La sua proposta è il «boicottaggio del sistema politico» e per questo «sul suo blog chiede di non partecipare le elezioni politiche del 13 e 14 aprile» ma gli interlocutori americani vedono «il possibile germe di un nuovo partito nella decisione di consentire a candidati indipendenti alle elezioni amministrative di usare il suo nome», sostenendoli poi con il blog a patto che abbiano i tre requisiti necessari: nessuna carica precedente, fedina penale pulita e disponibilità a pubblicare online tutte le attività e transazioni svolte dopo l’eventuale elezione.

Nel 2008 il Movimento Cinque Stelle deve ancora nascere ma le dimensioni dell’impegno di Grillo sul web colpiscono l’ambasciata Usa. «Grillo è un grande sostenitore di Internet, il suo blog gli ha garantito una importante ribalta nazionale e internazionale - si legge nell’11° paragrafo - e lui vi vede un grande strumento per promuovere la trasparenza del governo» ritenendo che può «aiutare i cittadini a tenere d’occhio spese e attività dei politici locali» oltre al fatto di essere «il suo unico mezzo per organizzare eventi pubblici». Quando i diplomatici americani gli chiedono perché lo sviluppo di Internet in Italia segni il passo, Grillo risponde: «I grandi mezzi di comunicazione ne temono la concorrenza e i partiti politici non lo ritengono un mezzo sul quale investire».

Sono gli ultimi tre paragrafi del documento, intitolato «Commento» ad essere l’espressione dell’opinione di Spogli, dando la misura delle valutazioni di Washington, dove George W. Bush sta concludendo il secondo mandato. «Bene informato, competente sulla tecnologia, provocatorio e grande intrattenitore, Grillo è unico, una voce solitaria nel panorama politico italiano» scrive Spogli, sottolineando come «la sua opposizione allo status quo politico lo ha portato ad essere un escluso dai media» visto che «nessuna tv pubblica o privata lo menziona» ma ciò non toglie che «ha un grande potere di attrazione» come dimostrato dal «Vaffa...Day». Sono «gli studenti, chi vive male e chi si sente ignorato dal sistema» a costituire «il nucleo dei sostenitori di Grillo» anche se «alcuni banchieri ammettono di esserne affascinati». «Alcune delle sue idee sono utopiche e irrealistiche - conclude Spogli - ma nonostante l’incoerenza della filosofia politica, la sua prospettiva dà voce a una parte dell’opinione pubblica che non trova espressione altrove». Da qui la conclusione: «La sua unica miscela di humour aggressivo sostenuto da statistiche e ricerche giuste quanto basta, ne fa un interlocutore credibile sul sistema politico italiano».

http://www.lastampa.it/2013/02/12/itali ... agina.html
iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

"Lei mi chiede se ci prenderemmo la responsabilità di far cadere oppure no un governo? Io credo di no, siamo tutte persone di buon senso". Così la capolista del Movimento 5 Stelle al Senato per l’Emilia Romagna, Michela Montevecchi,

non mi sembrano affermazioni di poco conto, il centrosinistra potrebbe avvalersi anche dell'appoggio esterno del movimento 5 Stelle.
Il panorama Non è tutto chiaro, è vero che molti dei futuri parlamentari del 5 Stelle hanno un provenienza di sinistra, bisognerà vedere come si organizzeranno, se avranno un gruppo omogeneo e compatto.
Certo niente sarà più come prima.
Maucat
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da Maucat »

E sarebbe ora che le cose cambiassero veramente che la mummia cinese uscisse definitivamente di scena e il banchiere tornasse alla Bocconi...
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

Quello che farà il M5S in parlamento credo che nessuno lo sappia.

In fondo dei candidati sappiamo ben poco, se non che sono mediamente (a pelle) brave persone.

Secondo me può succedere di tutto, anche che si spacchino e che entrino in conflitto con il quartier generale (Grillo&Casaleggio Associati).
soloo42000
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da soloo42000 »

mariok ha scritto:Quello che farà il M5S in parlamento credo che nessuno lo sappia.

In fondo dei candidati sappiamo ben poco, se non che sono mediamente (a pelle) brave persone.

Secondo me può succedere di tutto, anche che si spacchino e che entrino in conflitto con il quartier generale (Grillo&Casaleggio Associati).


Io sono ancora in attesa che qualche grillino chiarisca cosa succedera` alle consultazioni.

Saranno i grillini disponibili a un'eventuale "maggioranza a supporto" di IBC?
O si tireranno fuori lasciando che IBC cerchi "strade di centro", come del resto gia` dichiarano?

Una cosa che non mi e` chiara e` se i grillini siano consapevoli dei meccanismi di formazione
del governo, relativa fiducia e formazione della maggioranza.


Qui non si tratta di votare o meno a favore del MUOS o di altro.
Quelli sono argomenti singoli, autoconsistenti, dove, come e` normale,
se i grillini si trovano a favore votano pro, altrimenti contro.

Si tratta invece di formare il governo.
Qui, se si tirano fuori dalla formazione della maggioranza, succede
che questa si forma senza di loro.
E a quel punto le priorita`, gli argomenti che verranno portati avanti
saranno dettati da altri.

Contenti loro.

Ciao.

soloo42000
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

Saranno i grillini disponibili a un'eventuale "maggioranza a supporto" di IBC?
O si tireranno fuori lasciando che IBC cerchi "strade di centro", come del resto gia` dichiarano?

Una cosa che non mi e` chiara e` se i grillini siano consapevoli dei meccanismi di formazione
del governo, relativa fiducia e formazione della maggioranza.


Soloo42000

**********



I grillini non sono disposti ad entrare in nessun tipo di alleanza

Se questo principio vale come valore locale, a maggior ragione vale per la prima esperienza parlamentare che ha valenza nazionale(nei confronti di tutti).

Sono obbligati a non allearsi con nessun partito tradizionale. La ragione è molto semplice.

Lo zoccolo duro dei grillini, quello della prima ora, non va oltre il 2%.

Se in questo momento valgono un 19 % e i sondaggisti e non solo prevedono il botto del 22%, qualcuno si spinge anche al 25 %, è perché si sta ripetendo lo stesso fenomeno delle amministrative del maggio scorso.

Ad ingrossare il fiume del M5S sono gli scontenti della destra e della “””sinistra””” che non vogliono più sentir parlare dei partiti tradizionali della prima e della seconda Repubblica.

L’ultimo sondaggio in merito (Otto e mezzo) dava l’M5S formato da un 32 % di “sinistra” e il resto di destra.

A Nord, in questo momento il M5S fa il pienone della Lega e del Pdl. Basta leggere le affermazioni di Goffredo De Marchis e Carmelo Lopapa di Repubblica. Ma non sono solo loro.

L’affare Forchettoni, dove il Celeste è accusato di associazione per delinquere a pochi giorni dal voto sposta voti. Come il caso Orsi dove la Lega si dibatte disperatamente per scrollarselo di dosso stoppa il carroccio dei barbari sognanti maroniti.

Non è affatto un caso che la mummia cinese esca allo scoperto e ammetta che Grillo fa paura, lo ha fatto anche stamani ad Agorà. Tanto che il noto ballista, intenzionato a spaventare una certa area, e non solo, in questo caso, ha dichiarato che hanno controllato e più dell’80 % dei grillini sono della sinistra estrema, centri sociali, NO TAV. ecc. Tutte balle. Sta solo cercando di arginare l’emorragia nel suo campo incutendo paura ai merli che ci credono.

Molto probabilmente il M5S è destinato a diventare il secondo partito d’Italia.

Il che, da un certo punto di vista, per loro rappresenta più che un grande successo.

Non sono pertanto disposti a sciupare questo successo con le alleanze con i partiti tradizionali.

In tutti i passaggi televisivi, Grillo continua ad urlare che se ne devono andare via tutti quanti i vecchi partiti.

Se si allea è finito seduta stante, i consensi diminuiranno spaventosamente.

A quel punto non potrà più neppure fare il comico nella Penisola dei Famosi. Dovrà emigrare in Guatemala.

Quando ha detto “NIET” a Di Pietro e a Ingroia, è perché la sua impostazione non ammette alleanze.

Grillo non intende affatto vincere le elezioni e per questo è un po’ preoccupato pure lui.

Sa di mandare in Parlamento un’Armée Brancaleon completamente digiuna di come ci si muove e dei giochetti di Palazzo. Per questo non è assolutamente intenzionato a vincere perché sarebbe un dramma per lui e per tutto il Paese.

A lui basta che si facciano le ossa, che imparino come funziona l’ambaradan romano.

Per ottenere questo non deve fare alleanze con nessuno.

Non può allearsi con la destra per non scontentare quelli di sinistra e viceversa.

Rimarrà fedele al fatto che se ne devono andare via tutti, e quindi non può stringere alleanze con nessuno per ragioni evidenti.

Quello che occorre capire è che non si tratta dei soliti Bersani, Casini, Monti, Vendola che un domani mettendo davanti l’interesse sommo della Patria si potrebbero mettere insieme malgrado gli spergiuri di questi mesi.

Bersani, D’Alema e compagnucci della parrocchietta questo giochino lo hanno già fatto nel 2011, quando si sono messi nella grande ammucchiata.

E già li avevano raccontato che se fossero andati ad elezioni avrebbero vinto a mani basse,……ma lo hanno fatto solo per GRANDE SPIRITO DI SACRIFICIO VERSO LA PATRIA.

Solo che non hanno raccontato mai in cosa rappresentava il sacrificio, se erano così sicuri di vincere.

Non aspettatevi alleanze di nessun tipo.

Voteranno sempre contro?

Direi di no, voteranno quei provvedimenti che coincideranno con i loro i interessi.

Il conflitto d’interessi è uno di questi.
soloo42000
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da soloo42000 »

>>Voteranno sempre contro?
>>Direi di no, voteranno quei provvedimenti che coincideranno con i loro i interessi.

Zione, anche tu, come i miei amici grillini, giri intorno al problema politico che pongo.

Il governo non e` "eletto dal popolo", ma da una maggioranza parlamentare.
La quale, dopo aver dato la fiducia al governo, poi legifera in parlamento.

Per cui M5S DEVE PER FORZA avere una propria posizione politica su cosa
faranno al momento delle consultazioni, laddove si verifica la maggioranza.

Perche`, vedi, non e` affatto vero che i M5S stanno fuori dai giochi nelle amministrazioni locali.
A Monza, come in Sicilia e altrove, fungono da appoggio esterno non richiesto.
Purtroppo invece in parlamento quell'appoggio deve essere dichiarato PRIMA,
al momento della fiducia.

Ragione per cui ho posto la domanda.
Partecipera` alla composizione della maggioranza condizionando governo e parlamento?
Oppure no?

Se la risposta e` NO, allora se poi IBC si allea con Monti, i grillini saranno corresponsabili
di limiti e mancanze di quella maggioranza e relativo governo.

Da questo punto di vista, ameno, Ingroia si limita a fare danni ora, in fase di campagna.
M5S, invece, promette di continuare pure dopo.
Buon per loro (cosi` gli aumentano i consensi...).
Ma peggio per noi italiani.

Saluti.


soloo42000
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