Se non voti ti fai del male.

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erding
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da erding »

soloo42000 ha scritto:>>Una giustificazione che me ne ricorda una simile, ripetuta ossessivamente da qualcun altro.


Con la differenza che quell'altro e` quello che ci ha trascinato nel baratro (lui e soci).
Il PD, invece, e` riuscito a stento (e malamente) a tirarci fuori.


soloo42000
Caro soloo, il riusirci a stento e... malamente, per un partito che aspira al governo del paese è una colpa da poco?

E stato per incapacità od ...altro?

un saluto
soloo42000
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da soloo42000 »

>>Caro soloo, il riusirci a stento e... malamente, per un partito che aspira al governo del paese è una colpa da poco?


Dipende dal CONTESTO.

Se dopo un bombardamento nucleare i pompieri riescono "a stento e malamente"
a spegnere un incendio non e` che io allora assalto la stazione dei pompieri.

Altri possono pensare sia una buona idea.
Io no.

Ciao.


soloo42000
erding
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da erding »

Pd, voto utile o voto complice?

di Paolo Flores d'Arcais, da il Fatto quotidiano, 21 febbraio 2013

Sostiene Bersani che l’unico voto utile per chiudere definitivamente con Berlusconi è quello al Pd. Sostiene Monti che Berlusconi i voti li compra, come dire che è un delinquente in senso tecnico. Sostiene Bersani che la prima legge che il suo governo farà approvare sarà sul conflitto di interessi. E Berlusconi confessa coram populo di essere un truffatore, mandando milioni di falsi rimborsi Imu, sperando in qualche pensionato analfabeta.

Bersani e Monti hanno un modo molto semplice per convincere gli italiani che le loro parole non sono emissioni di borborigmi propagandistici: si impegnino solennemente ad applicare, come loro primo gesto parlamentare, la legge sul conflitto di interessi che esiste già dal lontano 1957, e in base alla quale Berlusconi non è eleggibile.

Sostiene la legge 461 del 1957 all’articolo 10 comma 1, infatti, che non sono eleggibili “coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica”. In sede di discussione fu precisato che per “notevole entità economica” si intendeva qualunque concessione che eccedesse in valore quella di una tabaccheria. Anche a un immaginifico (s)mentitore professionale come il Cavaliere putiniano di Arcore risulterà difficile contestare che Canale 5, Rete 4, Italia 1 valgano un po’ di più, nel loro complesso, di un “sale e tabacchi”.

L’applicazione della legge 461/1957 è affidata in entrambi i rami del Parlamento alla rispettiva “Giunta per le elezioni”, che delibera a maggioranza. Anziché applicarla, la legge l’ha violata nel 1994 la maggioranza Berlusconi-Bossi-Fini-Casini, ed era un’indecenza prevedibile. Ma l’ha poi violata per due legislature anche la maggioranza dei Prodi, D’Alema, Bertinotti e altri Veltroni, immemore della protesta già avanzata da un comitato promosso da Vittorio Cimiotta (“Giustizia e Libertà”) e formato da Alessandro Galante Garrone, Paolo Sylos Labini, Ettore Gallo, Vito Laterza, Alessandro Pizzorusso, Aldo Visalberghi, Antonio Giolitti e il sottoscritto.

Poiché “perseverare diabolicum”, Bersani scandisca da qui al 24, in ogni discorso e dichiarazione, che se il Pd avrà la maggioranza la legge del ’57 non sarà più violata, e Berlusconi sarà perciò dichiarato “non eletto”. Se non ha nemmeno questo elementare coraggio (in realtà elementare decenza) non parli più di voto utile, visto che il voto al Pd sarebbe invece un voto complice.

(21 febbraio 2013)

http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... -complice/
peanuts
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da peanuts »

soloo42000 ha scritto:E chi parla a te?

Qua abbiamo milioni di cittadini che prima disperderanno il voto e poi se la piglieranno col PD perche` hanno perso.

Allora diamo a ognuno le sue responsabilita`.

Tu votare come crede.
Ma tu essere responsabile di tuo voto e di conseguenze su formazione maggioranza parlamento.
Se maggioranza progressista parlamento mancare per voti dispersi (quindi anche per tuo voto),
tu prendere tua quota di colpa e non potere poi dare colpa a PD o SEL.
Essere semplice.

Cia`.

soloo42000
Carino l'ultimo pezzo scritto in quel modo, peccato insinui vagamente che io sia uno stupido.
Evito di rispondere, naturalmente, come dovrei.
Ma respingo tutte le accuse, questo sì. Non ho nessuna colpa. Sul mio mancato voto al pd la colpa è tutta, ma tutta, assolutamente tutta del pd stesso. Fine.
Se vogliamo parlare civilmente (cosa che non ho mancato di fare, io) facciamolo, se vogliamo prendere per i fondelli lasciamo stare.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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camillobenso
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da camillobenso »

Il voto utile per la poltrona di D'Alema,....in predicato alla Farnesina...



l’Unità 21.2.13

D’Alema: l’alternativa è tra il Pd e il caos

intervista di Simone Collini



Berlusconi ha spedito una lettera in cui si parla di come riavere il rimborso dell’Imu: mossa insensata o da non sottovalutare, presidente D’Alema?
«Berlusconi sta conducendo una battaglia disperata, all’insegna della demagogia, della menzogna. Approfittando anche della disinformazione di un Paese che sembra avere rimosso quanto è accaduto. Quella lettera è un espediente da Sudamerica anni 50, ma la cosa più grave è che è stato consentito a Berlusconi di presentarsi facendo finta di non aver governato il Paese per dieci anni, di non essere il principale responsabile anche dei provvedimenti che condanna, che dice di voler cancellare».

Tipo l’Imu, appunto?
«L’Imu, che è stata istituita dal governo Berlusconi con il federalismo fiscale, ma non solo. Anche Equitalia l’ha creata il governo Berlusconi, con un decreto Tremonti. Non dimentichiamolo. Negli anni in cui Berlusconi ha governato non c’è stata la diminuzione delle tasse che aveva promesso, mentre è aumentato il debito pubblico. È incredibile che non venga chiamato a rispondere di tutto ciò, che oggi possa presentarsi facendo finta di essere stato all’opposizione».


Una forza di opposizione, al sistema tout court, è quella di Grillo: cosa direbbe a un elettore deluso dal centrosinistra tentato di votare M5S?
«Ho un grandissimo rispetto per le tante persone che scendono in piazza intorno a Grillo e per il sentimento di protesta, ben comprensibile, che li anima. Ma Grillo ha contribuito molto a fare di questa campagna elettorale un momento di rissa, in cui i problemi del Paese sono stati totalmente rimossi. Stiamo assistendo a un passaggio di testimone tra Berlusconi e Grillo, che appare un Berlusconi più giovane, più trasversale, ma con un’impronta simile. Lo vediamo del resto anche dalle promesse campate per aria, come quella di dare mille euro al mese a tutti i disoccupati. Ma dove si trovano i soldi per farlo? Non si sa... Tanto lui non è tenuto a rispondere. Il suo è un inquietante populismo autoritario».


A cui però nessuno ha saputo far fronte, vedendo i consensi che accumula: sono stati commessi degli errori in questa campagna elettorale?
«In queste settimane, al centro del dibattito sui giornali, in televisione e tra alcune forze politiche, si è passato molto tempo a chiacchierare sulle future alleanze del Partito democratico, senza vedere invece cosa sta emergendo, e cioè una profonda crisi della democrazia, senza riflettere sufficientemente sul pericolo di una rottura del rapporto tra cittadini e istituzioni, che può finire in uno sfacelo per il Paese. È stato sottovalutato da più parti il rischio che dal bipolarismo berlusconiano si può uscire con una crisi drammatica».


Da più parti in senso politico?
«Non solo. Una responsabilità per come si è sviluppata questa campagna elettorale la porta anche una parte della classe dirigente italiana, che pensa di fare dispetti ai politici senza rendersi conto che sta danzando sull’orlo del vulcano. Se martedì mattina il Paese non fosse governabile, ciò comporterebbe la reazione negativa dei mercati, il crollo della Borsa, l’aumento dello spread, uno scenario da Grecia... E a pagare il prezzo più alto sarebbero i cittadini più deboli».
Pensa che il Pd abbia fatto il possibile per far fronte a questa situazione?
«Il Pd si è trovato in una condizione difficile, essendo l’unica forza che mette in campo una proposta di governo per il Paese ed essendo aggredito da tutte le parti. A questo si è aggiunta l’improvvida campagna elettorale di Monti».

Perché improvvida?
«Non ha minimamente compreso il quadro reale del Paese: da una parte il rischio di una caduta populista come effetto del degrado a cui Berlusconi ha portato l’Italia, dall’altra la possibilità di riscatto. Ed è evidente che l’alternativa alla caduta populista non può che essere imperniata sul Pd. Insomma, l’idea del centro candidato a governare il Paese a prescindere dalla sinistra rivela la profonda distanza di Monti dal Paese».


Era inevitabile, in campagna elettorale, che si desse un profilo moderato attaccando Vendola, non crede?
«Che, con questo populismo montante di Berlusconi e Grillo, Monti abbia passato la campagna elettorale a prendersela con Vendola è ridicolo. Se si vuole fare argine al rischio di disgregazione, la sinistra è un interlocutore indispensabile».






E dell’ipotesi grande coalizione evocata da Monti cosa ne pensa?

«Ma con chi si può fare una grande coalizione? Con Berlusconi? Una simile ipotesi urta contro qualsiasi considerazione di buon senso».


Monti sostiene che Merkel non voglia il Pd al governo: il suo giudizio?

«La smentita della Cancelleria dimostra che Monti è incappato in un doloroso infortunio».


Lavoro e crescita sono i due temi su cui ha puntato Bersani in questa campagna elettorale ma, a livello comunicativo e mediatico, non sembra aver pagato: conviene ora battere su altri tasti?
«Bersani ha presentato un’agenda di governo seria, fatta di proposte concrete su questioni fondamentali per uscire dalla crisi: occupazione, investimenti, fiscalità più equa, attenzione al Mezzogiorno, interventi a favore delle fasce più deboli... Naturalmente, è difficile che questa serietà possa bucare il muro dell’indifferenza in un’informazione drogata da chi promette soldi a tutti, in una campagna elettorale in cui vince chi la spara più grossa. Ma non dobbiamo inventarci nulla, adesso. Dobbiamo insistere sulla serietà delle nostre proposte e sul fatto che il Pd è la grande forza di cambiamento».

Cambiamento è tema grillino, è tema berlusconiano...

«Figuriamoci. Non permetteremo un rovesciamento delle parti a chi ha governato in maniera disastrosa per quasi un decennio, non lasceremo fare a chi grida di voler bombardare il Parlamento, di voler sciogliere i sindacati. Siamo noi che possiamo garantire un cambiamento della politica, una riforma delle istituzioni, una lotta alla corruzione, una rinascita del Paese attraverso il lavoro e la crescita economica. Siamo noi garanzia di stabilità e governabilità. Per questo se il Pd non vincerà in modo chiaro sarà l’avventura. Magari qualcuno si diverte a votare Grillo, ma poi che succederebbe?».


Vuole spaventare gli elettori?

«È un’analisi oggettiva. In questo momento l’alternativa vera non è neanche più tra noi e Berlusconi. O c’è una netta affermazione del Pd, oppure il caos. Io ho il dovere di dire la verità, i cittadini hanno il diritto di votare come vogliono. Siamo in democrazia».
Può sorgere il dubbio che la verità sia un’altra: il Pd chiede il voto utile per avere la maggioranza anche al Senato. «Per il Paese è fondamentale una vittoria netta del Pd. Poi Bersani potrà lavorare per una maggioranza ampia, solida, il patto tra progressisti e moderati annunciato da tempo. Ma è importante che lo faccia da una posizione di forza, senza subire condizionamenti».


Il dialogo sarà soltanto con Monti?
«Siamo una forza responsabile, democratica, che vuole dialogare con tutti. Certo, anche con i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Dialogare con Grillo non è facile perché è lui a non volerlo. Il Paese ha bisogno di uscire dalla rissa, dalla contrapposizione violenta, che non farebbe altro che aggravare le difficoltà che già l’Italia sta vivendo. E la vittoria del Pd può permettere di ricostruire».
shiloh
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da shiloh »

qualcuno ci crede ancora...Milano piazza del duomo 3 giorni fa.

Immagine


Pisapia, Prodi, Vendola, Tabacci e Bersani in piazza Duomo a Milano per sostenere Ambrosoli presidente della Lombardia


Immagine

la stessa cosa sta succedendo a Napoli...adesso.
peanuts
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da peanuts »

Altri non ci credono più e vanno almeno rispettati
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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shiloh
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da shiloh »

peanuts ha scritto:Altri non ci credono più e vanno almeno rispettati

francamente,
pur rileggendo,
non mi pare proprio che chichessia ti abbia mancato di rispetto.
imho...
forse,come ti avevo già fatto notare,sei tu che in questo periodo sei particolarmente suscettibile.
capita...
peanuts
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Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da peanuts »

Rileggi un po' il messaggio di solo, specie l'ultima parte
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Amadeus

Re: Se non voti ti fai del male.

Messaggio da Amadeus »

intervengo 8-)
scusate
.... il messaggio di solooo era ironico ed era scritto con tutti i verbi all'infinito come l'articolo di gramellini ...non per prenderti per i fondelli ma per fare il verso a gramellini.

peanuts tu però un permalosetto ci sei... :)

relax ....
serenità...
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