Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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pancho
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pancho »

lucfig ha scritto:Io credo che il M5S potrà far uscire il PD da questo pantano.

Puntiamo sui progetti comuni come : legge elettorale, riduzione della spesa nella politica e nelle classi dirigenti, legge anticorruzione, legge sul conflitto d'interesse, pagare i debiti della PA alla piccola impresa, ristrutturare la scuola, la sanità, stimolare al ricerca, rinnovare la classe poitica

E vedrai che il PD sale al 40% (altro che Renzi)
Come vedi,quelllo che chiediamo non e' altro che quello che chiede rozzamente Grillo ma purtroppo , sempre vedendola dalla mia posizione di sinistra, questo non puo avvenire mai nel PD se non con un pastrocchio.Troppe sono le differenze di vedute fra di loro.
-Come fare la legge sul conflitto di interessi?
-Come pagare i debiti della PA alle imprese?
-Come ristrutturare la scuola? la sanita?
-Come stimolare la ricerca?
-Come rinnovare la politica? e cosi' via...

Dicono tutti di le stesse cose ma poi le fanno a modo loro. Dicano come se intendono e dove prendono o soldi. E allora mejo el buso che el tacon.

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pancho »

myriam ha scritto:Ma magari! Grillo ci starà?
Sara' un po' difficile con tutto quello che si e' detto e comunque sempre troppo tardi. I veri politici devono avere la lungimiranza delle cose altrimenti che politici sono? Purtroppo li abbiamo votati noi sia col porcellum che senza. Purtroppo e' la conseguenza della non partecipazione alla cosa pubblica. Ci hanno dato e continueranno a darci un po' di benessere in cambio di lasciar fare a loro. Purtroppo siamo poveri mortali e come poveri mortali senpre al loro servizio fino a che, magari un giorno.....

un salutone
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pancho »

Stratos58 ha scritto:
pancho ha scritto:Ti sei chiarito per bene ma ora sei costretto a definire cosa intendi per centro, sinistra e...centrosinistra, perche' a questo punto non mi ritornano alcune cosette.[/color]

in salutone
E sì, anch'io ho bisogno di capire .... perchè mi sembrava di aver capito dell'altro.
Ma non preoccupatevi, forse sono io un po' tonto ...

PS : Sono di Bassano .... del Grappa. Per la precisione .... perchè non vorrei ritrovarmi nel Lazio o in Piemonte.
PS : Sono di Bassano .... del Grappa. Per la precisione .... perchè non vorrei ritrovarmi nel Lazio o in Piemonte.
No...no ti ho capito bene. Io sono da Castelfranco V.

un salutone
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Non capisco come si faccia a prescindere da un dato ormai eclatante: quello della crisi profonda (a livello ormai comatoso) della sinistra italiana.

E meno ancora capisco la meraviglia di vedere riflesso questo dato di fatto anche nella nostra piccola comunità.

E quando parlo di crisi, non mi riferisco solo alla classe dirigente. Quella è ormai definitivamente scomparsa. Ma è anche la base in una crisi profonda.

I dati elettorali ci dicono che essa ormai si è rifugiata nel M5S. Le altre formazioni sono ormai scomparse.

Ebbene, basta farsi un giro per i commenti del blog di Grillo, per rendersi conto di come si sia ridotta culturalmente e politicamente questa sinistra.

Qui da noi c'è molto sbandamento. C'è anche l'incapacità di venirne in qualche modo a capo. Ma almeno non ci sono urla, anatemi, tutte le piacevolezze che sembrano essere l'unica abilità rimasta al "popolo" della sinistra (quelli che sembrano avere qualcosa da dire).

A completare il quadro, c'è qua e là qualche gruppetto di nostalgici, come quelli che incontri fra i seguaci di vecchi professori come Ginsborg, che si parlano addosso sui bei tempi che furono (quelli dei mitici partiti di massa, quando anche la chiesa era la chiesa) e che quando sono al massimo della loro capacità di elaborazione arrivano niente meno a sparare qualche pillola neo-keynesiana a buon mercato.

Quanto al PD, è il facile bersaglio cui addebitare tutte le colpe. Persino Ingroia, l'ultimo arrivato che ha imparato subito la lezione, arriva a sostenere che il suo flop è colpa del PD.

L'unico che ha avuto la lucidità ed il coraggio di mettersi in gioco per contestare nei fatti un gruppo dirigente ormai incapace di esprimere altro che la sua autoconservazione (problema che non riguarda solo il PD, ma tutta la sinistra) è stato bollato come il liberista, quinta colonna del caimano, a cui contrapporre niente po' po' di meno che il genuino "profumo di sinistra" esalato da Bersani e Vendola.

Ha ragione Amalia: ma di che vogliamo parlare? Di come è bello guardarsi allo specchio e dirsi: io sì che sono un figo di sinistra, io sì che ho preso posizione, mi schiero, so da che parte stare, mentre gli altri sono tutti poveri imbecilli che non hanno capito nulla?

No grazie. Ognuno può fare quello che più gli piace, compreso sfogare le proprie giuste frustrazioni prendendosela con gli altri.

Io preferisco stare con un gruppo di amici nel quale si cerca modestamente di aiutarsi reciprocamente a capirci qualcosa, senza verità rivelate o spocchiose certezze.

L'unico che ha avuto la lucidità ed il coraggio di mettersi in gioco per contestare nei fatti un gruppo dirigente ormai incapace di esprimere altro che la sua autoconservazione (problema che non riguarda solo il PD, ma tutta la sinistra) è stato bollato come il liberista, quinta colonna del caimano, a cui contrapporre niente po' po' di meno che il genuino "profumo di sinistra" esalato da Bersani e Vendola.



In questi giorni è interessante osservare in generale, a tutti i livelli, l’abbaglio generale sulla figura di Renzi.

Siamo in quella fase mista di nostalgia e rivendicazione per una sconfitta subita, che si porta abitualmente alla superficie quando l’avversario non brilla per capacità, quando se ne presenta l’occasione.

Renzi, avrebbe portato un po’ di voti in più, mi è stato risposto questa mattina dal mio dirimpettaio del tavolo della sala lettura dei quotidiani.

Ma è portare un po’ di voti in più il problema centrale della società italiana in questa fase transitoria?

Ha dichiarato il direttore di Rai 4 che Renzi è un Berlusconi crepuscolare che è uscito alla fine del berlusconismo.

Basta la sacrosanta voglia di cambiare per non cadere dalla padella alla brace?

Dal punto di vista strategico sul tema conquista del potere Renzi ha cannato in pieno.

E questo desta immediate preoccupazioni, sulle capacità oggettive dell’ipotetica futura conduzione del Pd da parte di Renzi, ma più che altro sulla guida del Paese nei giorni più tragici del dopoguerra.

Tutto è cominciato con San Bettino martire, il prepotente capo di quel Partito Socialista Italiano, molto simile ai socialisti alla Mussolini.

Senza nessuna preparazione ministeriale, non ha mai guidato un dicastero, si è improvvisato capo del governo. Questo perché, per indole, appartiene a quella categoria di uomini, che vogliono solo comandare senza mai dover sottostare al comando di altri.

Dopo di lui, ne è arrivato un altro. L’ometto di Hardcore. Da queste parti il comportamento dell’ometto era noto perché qualcuno ha lavorato come dirigente nelle sue aziende.

L’ometto in azienda era un duce.

Un duce che si circondava solo di yesman. Chi osava contraddirlo, veniva gentilmente pregato di passare alla cassa per un anticipo sul dovuto, in attesa di conti precisi più avanti. E dopo la cassa, la porta e il cancello dell’azienda.

Questa sua mentalità strutturata, l’ha portata anche in politica convinto che potesse dominare alla stessa maniera come ha fatto per decenni nelle sue aziende.

Infatti ci è riuscito quasi totalmente all’interno del suo partito. Un po’ meno con gli alleati.

Con Bossi usava il metodo del bastone e la carota. Ed avendolo sottomesso pagandogli i debiti dell’inesperienza leghista nel gestire una banca, se lo è legato a sé a vita, malgrado Bossi ogni tanto fosse intenzionato a scalciare.

Il problema sorge con Casini e Fini, dopo il ritorno al potere nel 2001.

Pensava di trattarli come trattava i suoi dipendenti, dimenticando che erano i capi di partiti alleati. Non erano di certo dei domestici Scilipoti e Razzi, messi regolarmente a libro paga.

Sul finire del 2007, decide di farli fuori appropriandosi dei rispettivi partiti, e Casini intuisce e fugge, mentre Fini che intendeva giocarsi la carriera accetta. Ma lo sopporta fino al famoso: “Che fai,….mi cacci?”

Alfano verrà usato come un normale cameriere per tutto il 2012, per i suoi giochi di potere.

Lui è fatto così. E’ un duce. L’amico Confalonieri lo chiama il Ceauşescu buono.

Ma è con questa mentalità ducesca, che senza esperienza alcuna di politica, se non quella sentita dire, scende in campo e mira direttamente a guidare il Paese.

“Ho fatto il capo delle mie aziende, posso fare tranquillamente anche il capo dell’Italia.” Era quella la sua velleitaria pretesa.

Chi da queste parti conosceva le sue imprese nel costruire l’impero del biscione, e sapeva cosa era la politica, da subito ha bocciato la candidatura del nuovo prepotente di turno. Gran bauscia tutto fumo e niente arrosto.

Per molti italiani ci sono voluti 18 anni per capire chi fosse. E non si trattava solo della categoria di italiani elencata dal linguista Tullio De Mauro: Ci stavano fior di laureati, alcuni noti dalla politica come Casini e Monti, che raccontano la solita palla: “Credevo che volesse fare la rivoluzione liberale”.

Già, come dicono da queste parti: “ Se mio nonno in carriola avesse avuto le ruote, avrebbe potuto fare il tram”.

Qualcuno è disposto a credere a questa panzana? E allora perché a questa panzana no e al pirla sì???

Poi c’è stato il terzo superman. Di quelli che non hanno esperienza ministeriale e s’insediano direttamente a Palazzo Chigi. Il duca conte Dalemoni.


E noi dopo le esperienze negative di questi tre “superuomini” del ghe pensi mi facile, dovevamo mettere in mano l’Italia a questo ragazzetto presuntuoso, che privo di esperienza della politica romana, di quella ministeriale e diplomatica avrebbe dovuto guidare il Paese nella fase più difficile della sua storia repubblicana, solo per soddisfare le sue ambizioni di potere, tagliando fuori tutti i concorrenti della scalata usando furbescamente per calcolo il cortocircuito delle primarie?

Se avesse avuto un minimo di intelligenza politica avrebbe avuto la partita facile da giocare. Invece, divorato dall’ambizione di arrivare al top in tempi rapidi attraversando la via dei campi anziché seguire il percorso di gara, non ha vinto perché non ha convinto.

Ma poi siamo sicuri che Renzi non abbia vinto la sua gara personale, quella vera?

Renzi sapeva benissimo che non avrebbe avuto possibilità di vittoria perché gli sarebbe stato scagliato addosso tutto l’apparato del partito.

Renzi sapeva benissimo che sei mesi dopo il difficile accordo raggiunto tra i 25 notabili a capo delle tribù piddine, durato mesi e mesi, per stabilire l’organigramma della spartizione delle poltrone e del capobranco che li avrebbe guidati nella campagna elettorale, non avrebbero permesso a nessuno, ma proprio nessuno di mandare all’aria quella difficile intesa. Meno che meno ad un ragazzino presuntuoso dalla scalata del potere facile.

Quando Bersani esce nero dall’accordo dell’organigramma e ha bisogno di ripetere l’esperienza Prodi, l’inventore delle primarie, che ha acquisito l’investitura popolare come antidoto allo strapotere delle tribù, e mette in gioco la sua candidatura, lo fa dietro un rischio calcolato.


Però il suo obiettivo Renzi l’ha raggiunto comunque. L’esser preso sottobraccio da Bersani per il fatidico: “A fra’,….che te se serve?”. “Vedi figliolo, se stai buono questo domani potrà essere tutto tuo.”

Così il Renzino, d’un colpo, s’è fatto fuori tutti i concorrenti d’allevamento quarantenni che da anni bazzicano intorno al Nazareno in attesa del loro turno di salire.
peanuts
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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Qua c'è una domanda da farsi, in base alle vostre e mie osservazioni.
Il Pd deve spostarsi verso Renzi o verso sinistra?

Qua bisogna decidere cosa si vuole. Anche perché una scelta o l'altra può far recuperare o perdere voti (e viceversa, ovvio).
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

peanuts ha scritto:Qua c'è una domanda da farsi, in base alle vostre e mie osservazioni.
Il Pd deve spostarsi verso Renzi o verso sinistra?

Qua bisogna decidere cosa si vuole. Anche perché una scelta o l'altra può far recuperare o perdere voti (e viceversa, ovvio).


Come ho avuto modo di specificare negli ultimi mesi, noi siamo arrivati a due fine ciclo. Il primo ciclo è quello che è iniziato dopo l’8 settembre 1943 fino ai giorni nostri.

Il secondo ciclo è quello della fine della seconda Repubblica.

Su questo mi devo ricredere perché gli attori della casta hanno deciso di concedersi i tempi supplementari.

Il ciclo politico comunque rimane concluso.

A certificarlo ieri sera a Otto e mezzo la Dottoressa Elisabetta Gualmini, presidente dell’Istituto Cattaneo.

“ I partiti politici hanno certificato il loro fallimento”.

Per la cronaca, Gustavo Zagrebelsky aveva già dichiarato falliti i partiti già esattamente un anno fa.

Quando si conclude un ciclo e se ne apre un altro, bisogna ridefinire i termini.

Cosa s’intende per sinistra.

Cosa s’intende per centro.
Joblack
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da Joblack »

Nel discorso di Bersani ho creduto di capire che accennasse ad una legge sui partiti, si sa che in M5S hanno uno statuto non statuto, questo potrebbe essere visto come fattore contro di loro.
Io eviterei di cercare scontri ma solo punti di incontro.
Sul fatto che M5S voglia solo votare legge per legge, questo potrebbe leggersi, tu governo Bersani ti devi impegnare a governare senza decreti .... sarebbe una notizia magnifica visto l'abuso di questo strumento utilizzato a piene mani dai precedenti governi, e consentito colpevolmente dal PdR uscente.

Saluti
Ultima modifica di Joblack il 26/02/2013, 19:23, modificato 2 volte in totale.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

lucfig ha scritto:
Io credo che il M5S potrà far uscire il PD da questo pantano.
Lo spero tanto anche io, forse solo così sarà in grado di fare quelle cose di sinistra che finora non ha mai fatto per un motivo o per un altro.
Il 5 Stelle afferma di non essere nè di sinistra nè di destra, certo non è marxista, nè fascista, ma alla fine quando afferma ""Faremo tutto quello che abbiamo promesso in campagna elettorale: reddito di cittadinanza, nessuno deve rimanere indietro", sembra più a sinistra del PD.

Ho letto le ultime dichiarazioni di Bersani , mi sembra sia sulla strada giusta:§
Pier Luigi Bersani rompe il silenzio e da “vincitore non in grado di governare” decide di fare la prima mossa: butta la palla in avanti. Non è un rilancio a casaccio: è un assist vero e proprio, che inchioda alle proprie responsabilità tutte le forze parlamentari, dal Popolo della Libertà al Movimento 5 Stelle. Il riferimento del segretario a Beppe Grillo è chiaro: “So che fin qui hanno detto ‘tutti a casa’, ora ci sono anche loro, o vanno a casa anche loro o dicono che cosa vogliono fare per questo paese loro e dei loro figli”. Cosa vuole il Pd? Quattro ‘titoli’ li definisce Bersani: “Riforme istituzionali, la riforma della politica e dei suoi costi, la legge sui partiti e una moralità pubblica e privata”. Un mini programma che ricalca, su alcuni punti, ciò che professa da tempo il Movimento 5 Stelle. A cui Bersani invia un messaggio netto: “Noi siamo favorevoli alla corresponsabilità per i livelli istituzionali. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito. Secondo i grandi modelli democratici, ciascuno si prenda le sue responsabilità”
Cosa farà il primo partito d’Italia? Oggi, dalle parole del suo leader, ha dato segni se non di apertura al dialogo, quantomeno di consapevolezza di un ruolo fondamentale per il presente del Paese. “Valuteremo legge per legge, riforma per riforma” ha detto Beppe Grillo, non negando un appoggio del M5S qualora in Parlamento “ci siano delle proposte convergenti” col programma a 5 Stelle. “Certo, tema per tema è apprezzabile ma anche piuttosto comodo” è stata la risposta a distanza di Bersani, secondo cui “è importante ma non funziona così perché i governi funzionano anche con la fiducia, e in base ai temi uno deve dare la fiducia o no”. Una sorta di innalzamento dell’asticella del dialogo. Ma a determinate condizioni. Una a caso: “Certo se qualcuno mi dice fuori dall’euro… Vedremo i gruppi parlamentari. Si sono sentite tante affermazioni e smentite”, ha detto il segretario del Pd parlando di una possibile convergenza con Beppe Grillo. “Certamente un’Italia che si staccasse dall’Europa sarebbe un disastro, questa è matematica, non è un’opinione”. Altro discorso, invece, è “se si dice che bisogna chiedere una rivisitazione della politica economica e ci sono proposte dei progressisti”.

da Il Fattoquiot.it
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

Non sono tra quelli che dicono che con Renzi l'esito sarebbe stato diverso.

Anche se è vero, ma resta comunque da dimostrare, non credo sia il modo giusto di procedere in questa situazione.

La via maestra è sempre quella, democratica. Un leader sconfitto (e Bersani obbiettivamente lo è) si fa da parte e si procede con gli strumenti della democrazia per voltare pagina ed andare avanti con nuove leadership.

Se il futuro sia Renzi lo si vedrà. Dipenderà anche da chi altri si metterà in gioco e con quali argomenti e progetti.

Il senso del mio riferimento, a proposito di Renzi, era un altro. La constatazione, ancora una volta, della superficialità e dello schematismo con cui la sinistra ha affrontato il fenomeno Renzi e soprattutto ha eluso le questioni che la sua comparsa ha posto.

Primo fra tutti il tema della "rottamazione". Ma non solo. Come si è reagito al tema, pur ritenuto a parole centrale, del superamento del gruppo dirigente? In varie maniere, a mio avviso tutte sbagliate.

La parte più snob della sinistra, ha liquidato la questione come problema interno del PD ed in quanto tale estraneo a chi non si riconosce in quel partito. Sbagliando due volte: innanzi tutto perché prescinde dal fatto ineludibile che il PD e la sua conduzione è problema che condiziona e quindi riguarda tutta la sinistra. In secondo luogo perché la questione della classe dirigente, della sua inadeguatezza e del suo superamento è problema che investe tutta la sinistra non solo la parte costituita dal PD.

Tutta un'altra serie di questioni, poste da Renzi, è stata liquidata a mio avviso con altrettanta superficialità. Anche quella più spinosa, quella cioè del mercato del lavoro, della sua inefficienza e della sua inadeguatezza alle attuali dinamiche, non può essere liquidata, pur con tutte le giuste critiche alle sue posizioni, con l'affermazione che Ichino è un liberista e quindi un nemico e contrapponendo alle sue impostazioni il referendum sull'art. 18.

Analogamente le numerose altre sollecitazioni, sui servizi sociali, sull'inefficienza della PA, sulla scuola, sul riconoscimento del merito, sull'Europa, sui costi della politica e tante altre questioni, sono state frettolosamente archiviate come vecchie espressioni di un'ideologia liberista, piuttosto che entrare nel merito ed aprire su di esse un dibattito serio e costruttivo.

Sono questioni che restano sul tappeto e che una sinistra che voglia tornare a dire qualcosa a questo paese non può non affrontare, con o senza Renzi.

Le scorciatoie del tipo: facciamo l'accordo con Grillo e tutto va a posto, non funzionano e ci portano fuori strada.
pancho
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pancho »

peanuts ha scritto:Qua c'è una domanda da farsi, in base alle vostre e mie osservazioni.
Il Pd deve spostarsi verso Renzi o verso sinistra?

Qua bisogna decidere cosa si vuole. Anche perché una scelta o l'altra può far recuperare o perdere voti (e viceversa, ovvio).
Il PD non puo' decidere. Al massimo puo' far supporre l'intenzione che e' una cosa diversa. Quindi con un colpo al cerchio e uno alla botte mette daccordo tutti.
Un giorno con Vasto, l'altro con Casini e l'altro ancora con Monti. Li prende tutti e accontenta tutti i soliti "merli" d'occasione. Nessuno poi segue veramente se le cose che si aspettavano siano state fatte. Si accorgono solo dopo delle sconfitte e anccora non si chiedono il perche'.
Ha proprio ragione lo Zione: Italian cucuuuu! e spoliticizzata. Purtroppo non dovrei entrare in questo contesto.Sarebbe un campo non prettamente mio ma di chi lo vota e continua a votarlo.

un salutone
Ultima modifica di pancho il 26/02/2013, 19:31, modificato 1 volta in totale.
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