emilio fede licenziato....
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emilio fede licenziato....
ebbene si il nostro caro amico è stato licenziato (dallo stesso silvio a quanto titola libero)
cosa dire, beh mi spiace che tanti italiani ora dovranno andare in farmacia per risolvere i loro problemi intestinali.....caro emilio a me non mancherai di certo
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ref=HREA-1
http://www.liberoquotidiano.it/news/969 ... iaset.html
un saluto a tutti
cosa dire, beh mi spiace che tanti italiani ora dovranno andare in farmacia per risolvere i loro problemi intestinali.....caro emilio a me non mancherai di certo
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un saluto a tutti
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Re: emilio fede licenziato....
vedi cosa succede a corteggiare la nipote di Mubarak...
fai ingelosire Papi Silvio Berluscone e lui ti licenzia...
a proposito:
Emilio Fido potrebbe ancora appellarsi all'art.18...se si sbriga.
fai ingelosire Papi Silvio Berluscone e lui ti licenzia...
a proposito:
Emilio Fido potrebbe ancora appellarsi all'art.18...se si sbriga.
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Re: emilio fede licenziato....
Emilio fede aveva concordato per l'autunno l'uscita da MEDIASET per poter organizzare la sua candidatura nel PDL ed avere una ricca consulenza.
Gli eventi degli ultimi giorni hanno obbligato Confalonieri al licenziamento perchè sembra che l'auto utilizzata per il famoso viaggio in Svizzera sia di proprietà MEDIASET e la finanza stia indagando sui soldi segnalati ( presunta trance di anticipo liquidazione ? ).
Da qui è nata l'urgenza di scaricare il prode Emilio.
buona giornata
Pino
Gli eventi degli ultimi giorni hanno obbligato Confalonieri al licenziamento perchè sembra che l'auto utilizzata per il famoso viaggio in Svizzera sia di proprietà MEDIASET e la finanza stia indagando sui soldi segnalati ( presunta trance di anticipo liquidazione ? ).
Da qui è nata l'urgenza di scaricare il prode Emilio.
buona giornata
Pino
Re: emilio fede licenziato....
allora tutto quadrerebbepinorosso ha scritto:Emilio fede aveva concordato per l'autunno l'uscita da MEDIASET per poter organizzare la sua candidatura nel PDL ed avere una ricca consulenza.
Gli eventi degli ultimi giorni hanno obbligato Confalonieri al licenziamento perchè sembra che l'auto utilizzata per il famoso viaggio in Svizzera sia di proprietà MEDIASET e la finanza stia indagando sui soldi segnalati ( presunta trance di anticipo liquidazione ? ).
Da qui è nata l'urgenza di scaricare il prode Emilio.
buona giornata
Pino
mi chiedevo infatti a quanto ammonta la sua liquidazione... alla faccia nostra....
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Re: emilio fede licenziato....
Secondo voci ufficiose 10 milioni di euro.
ciao
Pino
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Pino
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Re: emilio fede licenziato....
Finisce con licenziamento la scaramuccia tra Mediaset ed Emilio Fede che dopo 21 di carriera a Rete 4 riceve il benservito. "In una logica di rinnovamento editoriale della testata, cambia la direzione del Tg4", spiega Mediaset in una nota. "Dopo una trattativa per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro non approdata a buon fine, Emilio Fede lascia l'azienda. Mediaset lo ringrazia per il lavoro svolto in tanti anni di collaborazione e per il contributo assicurato alla nascita dell'informazione del Gruppo. Giovanni Toti, direttore responsabile di Studio Aperto - conclude la nota - è il nuovo direttore designato del Tg4".
Addio al direttore che ha inventato il tg-show - Un comunicato troppo scarno per rendere conto di 21 anni di sodalizio ma tant'è: gli addii sono spesso amari pure dopo un ventennio e l'intervista concessa da Fede al Corriere della Sera non deve essere piaciuta in casa biscione. Era il 16 gennaio 1991, Emilio Fede, 81 anni il prossimo 24 giugno, nel ruolo di direttore del primo tg in diretta della Fininvest, fu anche il primo in Italia a dare in tv la notizia dello scoppio della guerra del Golfo. Allora era Studio Aperto, poi sono arrivati Tg5 e Tg4. Oggi, con l'annuncio del cambio alla direzione del Tg4 con Giovanni Toti, si chiude un importante capitolo di una lunga carriera nel giornalismo: dalla Rai, dove é stato 27 anni (direttore del Tg1 dall"81 all"82), alle tv di Berlusconi, di cui si è sempre dichiarato un 'fedelissimo', passando per le note vicende giudiziarie che lo coinvolgono.
Col processo Ruby l'inizio della fine - Fede deve difendersi nel processo Ruby, ma recentemente nonostante le tanti voci aveva escluso che i guai giudiziari avessero accelerato un possibile addio al Tg4, che ha trasformato in un vero e proprio tg-show, che ha diretto dal 1992 ad oggi, dicendosi convinto che il rapporto con l'ex premier era "intatto". Due mesi fa, commentando le voci su un suo addio al Tg4, aveva detto: "Può darsi che l'azienda decida che nella ristrutturazione io possa essere destinato ad altro incarico. Non è escluso e non mi troverebbe sul piede di guerra. Comunque deciderò io quando, ma a tenersi larghi entro l'anno". L'addio c'è stato, ma nonostante la sua caparbietà e determinazione, forse non è andata proprio come avrebbe voluto.
I due milioni in Svizzera - L'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sul tentativo di versare su un conto svizzero due milioni e mezzo di euro in contanti è l'ultimo dei guai giudiziari che negli ultimi anni hanno coinvolto Fede che a oggi è indagato a Milano in concorso in bancarotta per il fallimento della LM management del suo amico Lele Mora, con il quale e assieme alla consigliere lombarda del Pdl Nicole Minetti, è sotto processo per il caso Ruby. Nelle indagini sui due milioni e mezzo che Fede, alla fine dell'anno scorso, avrebbe cercato di depositare su un conto in un istituto di credito di Lugano, operazione respinta "per carenza di idonea documentazione", la magistratura capitolina avrebbe ipotizzato il reato di riciclaggio ma gli accertamenti riguarderebbero anche una eventuale evasione fiscale e una tentata esportazione di capitali all'estero. Al momento il fascicolo sarebbe ancora a carico di ignoti. La vicenda, segnalata dalla Guardia di Finanza - che per altro ha appurato che l'auto su cui Fede era a bordo con un altro uomo per la trasferta oltreconfine è intestata a Mediaset - è stata definita dal giornalista una "colossale balla" e una "invenzione".
Troppi guai giudiziari - Oltre a ciò l'ormai ex direttore del TG4, è accusato dai pm milanesi Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci di concorso in bancarotta nell'ambito dell'inchiesta per cui Mora è in carcere dal giugno dell'anno scorso: secondo l'accusa Fede avrebbe trattenuto per sé una parte dei 2 milioni e 850 mila euro versati da Giuseppe Spinelli, manager di fiducia di Silvio Berlusconi, mentre era in corso la procedura di fallimento della società del talent scout, poi 'cancellata' da un crac da 8.5 milioni. Anche qui Fede ha sostenuto che si sarebbe trattato di un prestito restituito dallo stesso impresario dei vip. E proprio con Mora e Minetti, Fede è imputato per induzione e favoreggiamento della prostituzione delle ragazze maggiorenni e della allora minorenne Ruby, tutte ospiti ad Arcore durante i presunti festini a luci rosse. Il caso per il quale anche l'ex premier è imputato, ma in un processo separato, è in dibattimento: la prossima udienza è fissata per venerdì prossimo. Negli anni '80, invece, il giornalista venne coinvolto in un processo per gioco d'azzardo finito poi con la sua assoluzione.
Gli esordi - Curioso, appassionato, protagonista di un modo di fare informazione fortemente personale, amato e criticato, Fede nasce a Barcellona, in provincia di Messina. La sua collaborazione con la Rai comincia nel 1954, diventando giornalista fisso dal 1961. Nel 1964 sposa Diana De Feo, figlia dell'allora vicepresidente della Rai, dalla quale ha avuto due figlie, Simona e Sveva. Inviato itinerante in Africa per otto anni, inizia le inchieste per Tv7 del Tg1. Conduttore della testata dal 1976 al 1981, ne diventa direttore pro tempore dal 1981 al 1983. Caparbio e determinato, Emilio porta alla luce l'uso di un farmaco per gonfiare la carne, la famosa bistecca agli estrogeni. Da direttore del Tg1 decide di seguire in diretta, tra le polemiche, la vicenda di Alfredino, caduto in un pozzo a Vermicino. Si dimette dalla Rai nel 1987, passa a Rete A dove dirige le news.
L'amicizia col Cavaliere - Alla Fininvest approda nel 1989, periodo in cui stringe forti rapporti con Berlusconi e diventa direttore di Video News. Conduce e dirige Studio Aperto (Italia 1). Il 1992 sarà il suo anno d'oro, grazie all'annuncio in diretta, per primo, dell'attacco americano a Baghdad e la cattura dei due piloti italiani Bellini e Cocciolone. E' anche l'anno di Mani pulite che lo vede protagonista, con Paolo Brosio dal palazzo di Giustizia di Milano, di esilaranti collegamenti-gag che resteranno nell'immaginario collettivo. Famoso anche per i suoi 'fuori onda', trasmessi e ritrasmessi da Striscia la notizia (che condurrà nel febbraio 2005 per una puntata in sostituzione di Enzo Iacchetti) in cui perde le staffe e si arrabbia con giornalisti e tecnici del Tg4, Fede non ha mai disdegnato le luci della ribalta. Riuscendo persino ad entrare nella Casa del grande Fratello vestito da Babbo Natale (nella prima edizione) oppure partecipando e conducendo trasmissioni televisive come Test, nel 1983, quando per una volta lasciò il tg Rai.
Le critiche - Definito dai suoi detrattori a volte 'comico' a volte 'zerbino di Berlusconi', Emilio Fede nella sua pagina Twitter si definisce 'inviato di guerra sempre in guerra' e vanta anche un fan club su internet, mentre su Facebook pullulano gruppi a lui dedicati, per lo più ironici, tra i quali quello intitolato 'Deportiamo Emilio Fede in Siberia'. Grandissima la sua popolarità, grazie anche alla sua personalizzazione del giornalismo, e stasera su twitter il suo addio viene accolto con reazioni contrastanti ma con una grande seguito che porta il suo nome ai primi posti della discussione.
Giovanni Toti, una carriera tutta in Mediaset - Nato a Viareggio il 7 settembre del 1968, Giovanni Toti, dal febbraio 2010 direttore di Studio Aperto e designato stasera nuovo direttore del Tg4 al posto di Emilio Fede, ha alle spalle una carriera tutta interna a Mediaset. Giornalista professionista dall'ottobre del 1999, sposato con la collega Siria Magri, a Cologno Monzese - si legge sul sito di Quimediaset - è entrato nel 1996 attraverso uno stage proprio nella redazione del telegiornale di Italia 1. A Studio Aperto ha lavorato come redattore di cronaca, poi caposervizio e caporedattore del servizio politico. Nel 2006 è passato per un breve periodo a Videonews, la testata dei programmi di approfondimento Mediaset, come curatore del programma 'Liberitutti' in onda su Rete 4 in prima serata. Tornato a Studio Aperto, nella prima direzione di Mario Giordano, ha firmato, tra i curatori, i programmi settimanali della testata 'Lucignolo' e 'Live'. Dal 2007 al 2009, come vicedirettore, ha ricoperto l'incarico di responsabile dei rapporti con i media della Holding Mediaset. Nell'ottobre del 2009 è tornato alla testata con la qualifica di condirettore e il 22 febbraio 2010 ha assunto la direzione del tg di Italia 1.
28 marzo 2012
Redazione Tiscali
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Ribadisce solo quanto alcune voci MEDIASET mi avevano segnalato.
ciao
Pino
Addio al direttore che ha inventato il tg-show - Un comunicato troppo scarno per rendere conto di 21 anni di sodalizio ma tant'è: gli addii sono spesso amari pure dopo un ventennio e l'intervista concessa da Fede al Corriere della Sera non deve essere piaciuta in casa biscione. Era il 16 gennaio 1991, Emilio Fede, 81 anni il prossimo 24 giugno, nel ruolo di direttore del primo tg in diretta della Fininvest, fu anche il primo in Italia a dare in tv la notizia dello scoppio della guerra del Golfo. Allora era Studio Aperto, poi sono arrivati Tg5 e Tg4. Oggi, con l'annuncio del cambio alla direzione del Tg4 con Giovanni Toti, si chiude un importante capitolo di una lunga carriera nel giornalismo: dalla Rai, dove é stato 27 anni (direttore del Tg1 dall"81 all"82), alle tv di Berlusconi, di cui si è sempre dichiarato un 'fedelissimo', passando per le note vicende giudiziarie che lo coinvolgono.
Col processo Ruby l'inizio della fine - Fede deve difendersi nel processo Ruby, ma recentemente nonostante le tanti voci aveva escluso che i guai giudiziari avessero accelerato un possibile addio al Tg4, che ha trasformato in un vero e proprio tg-show, che ha diretto dal 1992 ad oggi, dicendosi convinto che il rapporto con l'ex premier era "intatto". Due mesi fa, commentando le voci su un suo addio al Tg4, aveva detto: "Può darsi che l'azienda decida che nella ristrutturazione io possa essere destinato ad altro incarico. Non è escluso e non mi troverebbe sul piede di guerra. Comunque deciderò io quando, ma a tenersi larghi entro l'anno". L'addio c'è stato, ma nonostante la sua caparbietà e determinazione, forse non è andata proprio come avrebbe voluto.
I due milioni in Svizzera - L'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sul tentativo di versare su un conto svizzero due milioni e mezzo di euro in contanti è l'ultimo dei guai giudiziari che negli ultimi anni hanno coinvolto Fede che a oggi è indagato a Milano in concorso in bancarotta per il fallimento della LM management del suo amico Lele Mora, con il quale e assieme alla consigliere lombarda del Pdl Nicole Minetti, è sotto processo per il caso Ruby. Nelle indagini sui due milioni e mezzo che Fede, alla fine dell'anno scorso, avrebbe cercato di depositare su un conto in un istituto di credito di Lugano, operazione respinta "per carenza di idonea documentazione", la magistratura capitolina avrebbe ipotizzato il reato di riciclaggio ma gli accertamenti riguarderebbero anche una eventuale evasione fiscale e una tentata esportazione di capitali all'estero. Al momento il fascicolo sarebbe ancora a carico di ignoti. La vicenda, segnalata dalla Guardia di Finanza - che per altro ha appurato che l'auto su cui Fede era a bordo con un altro uomo per la trasferta oltreconfine è intestata a Mediaset - è stata definita dal giornalista una "colossale balla" e una "invenzione".
Troppi guai giudiziari - Oltre a ciò l'ormai ex direttore del TG4, è accusato dai pm milanesi Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci di concorso in bancarotta nell'ambito dell'inchiesta per cui Mora è in carcere dal giugno dell'anno scorso: secondo l'accusa Fede avrebbe trattenuto per sé una parte dei 2 milioni e 850 mila euro versati da Giuseppe Spinelli, manager di fiducia di Silvio Berlusconi, mentre era in corso la procedura di fallimento della società del talent scout, poi 'cancellata' da un crac da 8.5 milioni. Anche qui Fede ha sostenuto che si sarebbe trattato di un prestito restituito dallo stesso impresario dei vip. E proprio con Mora e Minetti, Fede è imputato per induzione e favoreggiamento della prostituzione delle ragazze maggiorenni e della allora minorenne Ruby, tutte ospiti ad Arcore durante i presunti festini a luci rosse. Il caso per il quale anche l'ex premier è imputato, ma in un processo separato, è in dibattimento: la prossima udienza è fissata per venerdì prossimo. Negli anni '80, invece, il giornalista venne coinvolto in un processo per gioco d'azzardo finito poi con la sua assoluzione.
Gli esordi - Curioso, appassionato, protagonista di un modo di fare informazione fortemente personale, amato e criticato, Fede nasce a Barcellona, in provincia di Messina. La sua collaborazione con la Rai comincia nel 1954, diventando giornalista fisso dal 1961. Nel 1964 sposa Diana De Feo, figlia dell'allora vicepresidente della Rai, dalla quale ha avuto due figlie, Simona e Sveva. Inviato itinerante in Africa per otto anni, inizia le inchieste per Tv7 del Tg1. Conduttore della testata dal 1976 al 1981, ne diventa direttore pro tempore dal 1981 al 1983. Caparbio e determinato, Emilio porta alla luce l'uso di un farmaco per gonfiare la carne, la famosa bistecca agli estrogeni. Da direttore del Tg1 decide di seguire in diretta, tra le polemiche, la vicenda di Alfredino, caduto in un pozzo a Vermicino. Si dimette dalla Rai nel 1987, passa a Rete A dove dirige le news.
L'amicizia col Cavaliere - Alla Fininvest approda nel 1989, periodo in cui stringe forti rapporti con Berlusconi e diventa direttore di Video News. Conduce e dirige Studio Aperto (Italia 1). Il 1992 sarà il suo anno d'oro, grazie all'annuncio in diretta, per primo, dell'attacco americano a Baghdad e la cattura dei due piloti italiani Bellini e Cocciolone. E' anche l'anno di Mani pulite che lo vede protagonista, con Paolo Brosio dal palazzo di Giustizia di Milano, di esilaranti collegamenti-gag che resteranno nell'immaginario collettivo. Famoso anche per i suoi 'fuori onda', trasmessi e ritrasmessi da Striscia la notizia (che condurrà nel febbraio 2005 per una puntata in sostituzione di Enzo Iacchetti) in cui perde le staffe e si arrabbia con giornalisti e tecnici del Tg4, Fede non ha mai disdegnato le luci della ribalta. Riuscendo persino ad entrare nella Casa del grande Fratello vestito da Babbo Natale (nella prima edizione) oppure partecipando e conducendo trasmissioni televisive come Test, nel 1983, quando per una volta lasciò il tg Rai.
Le critiche - Definito dai suoi detrattori a volte 'comico' a volte 'zerbino di Berlusconi', Emilio Fede nella sua pagina Twitter si definisce 'inviato di guerra sempre in guerra' e vanta anche un fan club su internet, mentre su Facebook pullulano gruppi a lui dedicati, per lo più ironici, tra i quali quello intitolato 'Deportiamo Emilio Fede in Siberia'. Grandissima la sua popolarità, grazie anche alla sua personalizzazione del giornalismo, e stasera su twitter il suo addio viene accolto con reazioni contrastanti ma con una grande seguito che porta il suo nome ai primi posti della discussione.
Giovanni Toti, una carriera tutta in Mediaset - Nato a Viareggio il 7 settembre del 1968, Giovanni Toti, dal febbraio 2010 direttore di Studio Aperto e designato stasera nuovo direttore del Tg4 al posto di Emilio Fede, ha alle spalle una carriera tutta interna a Mediaset. Giornalista professionista dall'ottobre del 1999, sposato con la collega Siria Magri, a Cologno Monzese - si legge sul sito di Quimediaset - è entrato nel 1996 attraverso uno stage proprio nella redazione del telegiornale di Italia 1. A Studio Aperto ha lavorato come redattore di cronaca, poi caposervizio e caporedattore del servizio politico. Nel 2006 è passato per un breve periodo a Videonews, la testata dei programmi di approfondimento Mediaset, come curatore del programma 'Liberitutti' in onda su Rete 4 in prima serata. Tornato a Studio Aperto, nella prima direzione di Mario Giordano, ha firmato, tra i curatori, i programmi settimanali della testata 'Lucignolo' e 'Live'. Dal 2007 al 2009, come vicedirettore, ha ricoperto l'incarico di responsabile dei rapporti con i media della Holding Mediaset. Nell'ottobre del 2009 è tornato alla testata con la qualifica di condirettore e il 22 febbraio 2010 ha assunto la direzione del tg di Italia 1.
28 marzo 2012
Redazione Tiscali
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Ribadisce solo quanto alcune voci MEDIASET mi avevano segnalato.
ciao
Pino
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Re: emilio fede licenziato....
"Sono vittima di uno sporco complotto...". Emilio Fede torna, in una intervista a Il Corriere della Sera, sulla vicenda della valigetta con 2,5 milioni di euro che avrebbe portato in una banca svizzera e che sarebbe stata rifiutata dall'istituto di credito. Notizia completamente inventata, ha dichiarato il direttore del Tg 4 che si dice vittima di un complotto. "Ragiona: io ho due milioni e mezzo in contanti, e che faccio? Li metto in una valigetta, attraverso il confine con quel malloppo e mi presento in banca a Lugano, dopo che a Lugano, proprio in banca, è successo quel che è successo con la vicenda di Lele Mora?", risponde al Corriere.
Anche in Mediaset tramano contro - "Mettiamo pure che io abbia una valigetta con due milioni e mezzo, va bene? Secondo te - dice Fede al giornalista - io sono così fesso da andarmene a Lugano? Non faccio prima ad andare a Montecarlo? No, dai, non regge". Le ipotesi, prosegue Fede, "sono tre: o c`è un caso di omonimia, ipotesi in cui spero; o c`è una casuale e pazzesca somiglianza con qualcuno, ipotesi possibile ma remota; oppure c`è stato qualcuno che è andato lì, allo sportello bancario di Lugano, spacciandosi per me... e questa, purtroppo, è l`ipotesi più plausibile". Una eventualità fatta "per fregarmi, accidenti! Perché, appunto, è un complotto!". Evidentemente "c`è qualcuno a cui continuo a dare fastidio... sì, questo direttore che dirige da così tanti anni, purtroppo, sta sulle scatole a qualche invidiosetto", anche dentro Mediaset.
In autunno via dal Tg4 poi la candidatura alla Camera - "Io gli ho detto: fatemi arrivare all`autunno, poi vi lascio il Tg4 e mi candido alla Camera con il Pdl, perché con Berlusconi sono già d`accordo...". E l`azienda? "Ci siamo accordati così: mi danno una buonuscita, non clamorosa, ma equa per quello che ho fatto e dato in tutti questi anni. Poi avrò dei benefit, tipo l`autista e la segretaria. Poi un programma in prima o seconda serata su Retequattro, l`incarico fantasma ma comunque prestigioso di direttore editoriale dell`informazione e, infine, un contratto di consulenza di tre anni più due". E "penso che questi miei accordi possano aver scatenato altre invidie nei miei confronti. E qualcuno può aver pensato bene di farmi mangiare un po` di fango". E il Cavaliere? "Questa mattina è stato il primo a telefonarmi e ad esprimermi la sua solidarietà! Lo adoro, non mi lascia mai solo. Mai, mai, mai...".
28 marzo 2012
Redazione Tiscali
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Se lo dice lui !!!!!
ciao
Pino
Anche in Mediaset tramano contro - "Mettiamo pure che io abbia una valigetta con due milioni e mezzo, va bene? Secondo te - dice Fede al giornalista - io sono così fesso da andarmene a Lugano? Non faccio prima ad andare a Montecarlo? No, dai, non regge". Le ipotesi, prosegue Fede, "sono tre: o c`è un caso di omonimia, ipotesi in cui spero; o c`è una casuale e pazzesca somiglianza con qualcuno, ipotesi possibile ma remota; oppure c`è stato qualcuno che è andato lì, allo sportello bancario di Lugano, spacciandosi per me... e questa, purtroppo, è l`ipotesi più plausibile". Una eventualità fatta "per fregarmi, accidenti! Perché, appunto, è un complotto!". Evidentemente "c`è qualcuno a cui continuo a dare fastidio... sì, questo direttore che dirige da così tanti anni, purtroppo, sta sulle scatole a qualche invidiosetto", anche dentro Mediaset.
In autunno via dal Tg4 poi la candidatura alla Camera - "Io gli ho detto: fatemi arrivare all`autunno, poi vi lascio il Tg4 e mi candido alla Camera con il Pdl, perché con Berlusconi sono già d`accordo...". E l`azienda? "Ci siamo accordati così: mi danno una buonuscita, non clamorosa, ma equa per quello che ho fatto e dato in tutti questi anni. Poi avrò dei benefit, tipo l`autista e la segretaria. Poi un programma in prima o seconda serata su Retequattro, l`incarico fantasma ma comunque prestigioso di direttore editoriale dell`informazione e, infine, un contratto di consulenza di tre anni più due". E "penso che questi miei accordi possano aver scatenato altre invidie nei miei confronti. E qualcuno può aver pensato bene di farmi mangiare un po` di fango". E il Cavaliere? "Questa mattina è stato il primo a telefonarmi e ad esprimermi la sua solidarietà! Lo adoro, non mi lascia mai solo. Mai, mai, mai...".
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Re: emilio fede licenziato....
ceeeeeeeeeeeeeeeeeerto che si...e pure parecchio delinquente.
- "Mettiamo pure che io abbia una valigetta con due milioni e mezzo, va bene? Secondo te
- dice Fede al giornalista -
io sono così fesso da andarmene a Lugano?
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Re: emilio fede licenziato....
Io gli ho detto: fatemi arrivare all`autunno, poi vi lascio il Tg4 e mi candido alla Camera con il Pdl, perché con Berlusconi sono già d`accordo...".
Almeno , forse, abbiamo evitato un altro magnone a Montecitorio!
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Re: emilio fede licenziato....
myriam ha scritto:Io gli ho detto: fatemi arrivare all`autunno, poi vi lascio il Tg4 e mi candido alla Camera con il Pdl, perché con Berlusconi sono già d`accordo...".
Almeno , forse, abbiamo evitato un altro magnone a Montecitorio!
mah...
a me pare più un pappone che un magnone...
o quello volevi dire ???
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