the day after. quali accordi per governare?
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Non dobbiamo basarci sui nomi.
Ma sui CONTENUTI.
Pensiamo al programma.
E poi piantiamola di fare e rifare nomi di persone
presentabilissime, ma senza esperienza.
Questi devono andare nella fossa dei leoni.
L'abbiamo capito o no?
Ci vogliono gladiatori spietati, gente temprata, non soldatini illibati.
Vogliamo facciano la fine di Bersani?
Ecco, Renzi magari un po' di tempra ce l'ha.
Gia` Civati ne ha molta meno...
E facciamo un passo alla volta.
Presidenti di Camera e Senato.
Presidente della Repubblica.
Consultazioni coi capigruppo.
Da queste nomine si capira` se davvero il PD vuole aprire...
E in quale direzione.
Se usciranno nomi graditi alla PdL vorra` dire che Bersani ha perso al suo interno.
E allora tutti a casa ognun per se.
Se invece, PER CASO, dovessimo cominciare a sentire nomi tipo Rodota`, Spinelli, ...
allora sara` indice che il PD si sta voltando dalla parte giusta.
Intanto vediamo che succede mercoledi in casa PD...
E bombardiamoli di mail.
Non dobbiamo scendere in piazza DOPO.
Dobbiamo spingerli a non fare cazzate PRIMA.
soloo42000
Ma sui CONTENUTI.
Pensiamo al programma.
E poi piantiamola di fare e rifare nomi di persone
presentabilissime, ma senza esperienza.
Questi devono andare nella fossa dei leoni.
L'abbiamo capito o no?
Ci vogliono gladiatori spietati, gente temprata, non soldatini illibati.
Vogliamo facciano la fine di Bersani?
Ecco, Renzi magari un po' di tempra ce l'ha.
Gia` Civati ne ha molta meno...
E facciamo un passo alla volta.
Presidenti di Camera e Senato.
Presidente della Repubblica.
Consultazioni coi capigruppo.
Da queste nomine si capira` se davvero il PD vuole aprire...
E in quale direzione.
Se usciranno nomi graditi alla PdL vorra` dire che Bersani ha perso al suo interno.
E allora tutti a casa ognun per se.
Se invece, PER CASO, dovessimo cominciare a sentire nomi tipo Rodota`, Spinelli, ...
allora sara` indice che il PD si sta voltando dalla parte giusta.
Intanto vediamo che succede mercoledi in casa PD...
E bombardiamoli di mail.
Non dobbiamo scendere in piazza DOPO.
Dobbiamo spingerli a non fare cazzate PRIMA.
soloo42000
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Re: the day after. quali accordi per governare?
@peanuts,
Ma cosa dici. Berlusconi non era ed è un imprenditore? Forse ti riferisci a imprenditore-conessionario, ma berlusconj lo è.
Andiamoci piano a non darci la zappa sui piedi.
Bye
Ma cosa dici. Berlusconi non era ed è un imprenditore? Forse ti riferisci a imprenditore-conessionario, ma berlusconj lo è.
Andiamoci piano a non darci la zappa sui piedi.
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Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Allora, magari non riesco a spiegarmi.
Il caimano non poteva fare il premier, conflitto di interessi. Lo diciamo da 20 anni, esatto, siamo d'accordo.
Ma se giustamente non può farlo lui, nemmeno altri imprenditori. Tutto qua. Bisogna essere coerenti o si rischia di essere "attaccabili".
Il caimano non poteva fare il premier, conflitto di interessi. Lo diciamo da 20 anni, esatto, siamo d'accordo.
Ma se giustamente non può farlo lui, nemmeno altri imprenditori. Tutto qua. Bisogna essere coerenti o si rischia di essere "attaccabili".
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: the day after. quali accordi per governare?
>>Ma se giustamente non può farlo lui, nemmeno altri imprenditori.
Calma.
Boni.
Dipende dal caso.
Se e quando l'interesse imprenditoriale e` in conflitto con l'interesse della repubblica, allora c'e` incompatibilita`.
Altrimenti no.
E` per questo che serve una "legge sul conflitto d'interessi".
Per codificare BENE quali sono i casi e le condizioni che costituiscono conflitto.
Anche perche`, e` un paradosso lo so, ragionando cosi` pure l'operaio della FIAT e` in conflitto.
Non potrebbe forse farsi una legge per alzarsi lo stipendio?
soloo42000
Calma.
Boni.
Dipende dal caso.
Se e quando l'interesse imprenditoriale e` in conflitto con l'interesse della repubblica, allora c'e` incompatibilita`.
Altrimenti no.
E` per questo che serve una "legge sul conflitto d'interessi".
Per codificare BENE quali sono i casi e le condizioni che costituiscono conflitto.
Anche perche`, e` un paradosso lo so, ragionando cosi` pure l'operaio della FIAT e` in conflitto.
Non potrebbe forse farsi una legge per alzarsi lo stipendio?
soloo42000
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Il Governo PD-Nazi bananas è andato.
bocciato anche da D'Alema.
Un problema in meno per il nostro Smachiateur e uno in più per Bepponepound e il suo direttivo del"Fatto a cinque stelle" che devono scegliere,
al netto delle supercazzole, cosa diventare.
Non potranno scappare.
O Peppe-pe-pe-pe-pe-pe-peppe
(ritmo brasilero...da veglione dell'ultimo dell'anno)
fa diventare il suo movimento un movimento che fa proprie le istanze sia socialdemocratiche che liberali e supporta il prossimo Governo Bersande, magari entrando a farne parte attivamente,
o rifiuta di collaborare,
si sposta a destra,
perde elettorato progressista e va ad occupare atri spazi.
Attualmente il 5 Stelle è stretto in una morsa che tarda a venir meno:
quella del berlusconismo e dell'antiberlusconismo.
Se non agisce responsabilmente,
se non prende a governare ora che ne ha la possibilità,
se non coglie l'occasione di cambiare il Paese una volta per tutte,
se non dà la zaccagnata alla mummia cinese ora che barcolla sul burrone e a cui basta una spinta,
perderà molto consenso.
Non s'illuda.
Per lui vale lo stesso ragionamento che è valso per Di Pietro e per Rifondazione Comunista.
Se si pone come interlocutore principale del PD (cosa tuttavia pericolosa) può governare per i prossimi 20 anni e passare ai fatti.
Così come ha fatto la Lega.
Va detto che ha una responsabilità quantomeno storica.
Ha portato il Paese a un crocevia.
E ha ancora la possibilità di scegliere cosa fare.
L'eventuale scelta determinerà il suo futuro, la sua sopravvivenza, la sua morte.
L'Italia è fatta così ...
bocciato anche da D'Alema.
Un problema in meno per il nostro Smachiateur e uno in più per Bepponepound e il suo direttivo del"Fatto a cinque stelle" che devono scegliere,
al netto delle supercazzole, cosa diventare.
Non potranno scappare.
O Peppe-pe-pe-pe-pe-pe-peppe
(ritmo brasilero...da veglione dell'ultimo dell'anno)
fa diventare il suo movimento un movimento che fa proprie le istanze sia socialdemocratiche che liberali e supporta il prossimo Governo Bersande, magari entrando a farne parte attivamente,
o rifiuta di collaborare,
si sposta a destra,
perde elettorato progressista e va ad occupare atri spazi.
Attualmente il 5 Stelle è stretto in una morsa che tarda a venir meno:
quella del berlusconismo e dell'antiberlusconismo.
Se non agisce responsabilmente,
se non prende a governare ora che ne ha la possibilità,
se non coglie l'occasione di cambiare il Paese una volta per tutte,
se non dà la zaccagnata alla mummia cinese ora che barcolla sul burrone e a cui basta una spinta,
perderà molto consenso.
Non s'illuda.
Per lui vale lo stesso ragionamento che è valso per Di Pietro e per Rifondazione Comunista.
Se si pone come interlocutore principale del PD (cosa tuttavia pericolosa) può governare per i prossimi 20 anni e passare ai fatti.
Così come ha fatto la Lega.
Va detto che ha una responsabilità quantomeno storica.
Ha portato il Paese a un crocevia.
E ha ancora la possibilità di scegliere cosa fare.
L'eventuale scelta determinerà il suo futuro, la sua sopravvivenza, la sua morte.
L'Italia è fatta così ...
Re: the day after. quali accordi per governare?
Joblack ha scritto: Anch'io sostengo la Puppato.....(...) .... Serracchiani, Fassina, ecc. cioè di gente che sa parlare la stessa lingua dei grillini.
io non ne sarei affatto sicura.
anzi trovo che siano molto distanti.
E Civati è caratterialmente un pavido.
i giovani finora hanno aspettato la morte naturale ( politica) dei vecchi ( avendo capito come funziona l'ambaradan... serracchiani ne sa qualcosa ) , non credo che possano uscire dal letargo, avere la forza di mettersi d'accordo e proporsi in tempi così rapidi.
Re: the day after. quali accordi per governare?
"Chiamatelo come volete: governo di minoranza, governo di scopo, non mi interessa. Mercoledì prossimo lo proporrò in direzione, poi al Capo dello Stato: io lo chiamo un governo del cambiamento, che mi assumo la responsabilità di guidare, che propone sette o otto punti qualificanti e che chiede in Parlamento la fiducia a chi ci sta". E' quanto afferma a Repubblica il leader del Pd Pierluigi Bersani che aggiunge: "Dico no a un governissimo", con Berlusconi, "ora basta, di occasioni per dimostrarsi responsabile ne ha avute e le ha sprecate tutte".
Bersani inoltre rilancia la sfida a Grillo: "I suoi insulti non mi spaventano", e apre alle ipotesi di offrire le alte cariche dello Stato a M5S e Pdl: "Sui ruoli istituzionali siamo pronti a esaminare tutti gli scenari". Analizzando il voto poi, ammette: "E' innegabile che la necessità di non rompere con Monti ci ha condizionato. E in questo condizionamento qualcosa abbiamo pagato".
"Voglio ribaltare lo schema - spiega quindi Bersani -. Mercoledì prossimo in direzione mi assumerò la responsabilità di formalizzare la proposta di un governo di cambiamento, che segnali in modo netto il cambio di fase con sette-otto punti programmatici. Il primo tema è l'Europa. Voglio che il prossimo governo ponga una questione dirimente, di cui ho parlato al telefono con Hollande l'altroieri: l'austerità da sola ci porta al disastro. In sede europea, tutti devono mettersi in testa che il rientro dal debito e dal deficit è un tema che va spostato nel medio periodo: ora c'é un'altra urgenza assoluta, il lavoro".
"Il secondo tema - prosegue - è quello sociale. Il disagio è troppo forte, i comuni devono poter aprire sportelli di sostegno, bisogna sbloccare subito i pagamenti della Pa alle imprese e introdurre sistemi universalistici negli ammortizzatori sociali. Il terzo tema è la democrazia. Il nuovo governo - sottolinea -, immediatamente, deve dimezzare il numero dei parlamentari, abbattere gli stipendi al livello di quelli dei sindaci, varare leggi che regolino la vita dei partiti e non solo per i finanziamenti, che inaspriscano drasticamente le norme anti-corruzione e che regolino finalmente i conflitti di interessi". "Ciascuno di questi punti - aggiunge il leader Pd - si tradurrà in un specifico disegno di legge, che giorno dopo giorno farò pubblicare in rete già da giovedì mattina".
Intanto da Twitter Matteo Renzi smentisce tutte le ricostruzioni comparse oggi sugli organi di informazione.''Cio' che volevo per l'Italia l'ho detto nelle primarie. Ho perso. Adesso faccio il sindaco. Non ci possiamo permettere neanche i rimpianti''.
Secondo un articolo pubblicato dal Corriere della Sera Renzi sarebbe pronto a fare il premier alla guida di una grande coalizione.
Bersani inoltre rilancia la sfida a Grillo: "I suoi insulti non mi spaventano", e apre alle ipotesi di offrire le alte cariche dello Stato a M5S e Pdl: "Sui ruoli istituzionali siamo pronti a esaminare tutti gli scenari". Analizzando il voto poi, ammette: "E' innegabile che la necessità di non rompere con Monti ci ha condizionato. E in questo condizionamento qualcosa abbiamo pagato".
"Voglio ribaltare lo schema - spiega quindi Bersani -. Mercoledì prossimo in direzione mi assumerò la responsabilità di formalizzare la proposta di un governo di cambiamento, che segnali in modo netto il cambio di fase con sette-otto punti programmatici. Il primo tema è l'Europa. Voglio che il prossimo governo ponga una questione dirimente, di cui ho parlato al telefono con Hollande l'altroieri: l'austerità da sola ci porta al disastro. In sede europea, tutti devono mettersi in testa che il rientro dal debito e dal deficit è un tema che va spostato nel medio periodo: ora c'é un'altra urgenza assoluta, il lavoro".
"Il secondo tema - prosegue - è quello sociale. Il disagio è troppo forte, i comuni devono poter aprire sportelli di sostegno, bisogna sbloccare subito i pagamenti della Pa alle imprese e introdurre sistemi universalistici negli ammortizzatori sociali. Il terzo tema è la democrazia. Il nuovo governo - sottolinea -, immediatamente, deve dimezzare il numero dei parlamentari, abbattere gli stipendi al livello di quelli dei sindaci, varare leggi che regolino la vita dei partiti e non solo per i finanziamenti, che inaspriscano drasticamente le norme anti-corruzione e che regolino finalmente i conflitti di interessi". "Ciascuno di questi punti - aggiunge il leader Pd - si tradurrà in un specifico disegno di legge, che giorno dopo giorno farò pubblicare in rete già da giovedì mattina".
Intanto da Twitter Matteo Renzi smentisce tutte le ricostruzioni comparse oggi sugli organi di informazione.''Cio' che volevo per l'Italia l'ho detto nelle primarie. Ho perso. Adesso faccio il sindaco. Non ci possiamo permettere neanche i rimpianti''.
Secondo un articolo pubblicato dal Corriere della Sera Renzi sarebbe pronto a fare il premier alla guida di una grande coalizione.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Comunque visto che alla fine contano numeri e la matematica non è un opinione
(così come la meccanica non è la figlia del meccanico...)
al Senato basta che Peppe-pe-pe-pe-pe-pe-peppe tenga 18 dei suoi in aula.
Poi ci sarebbe la maggioranza (con Monti) e pure il numero legale pure se i nazi-bananas abbandonano l'aula,
senza che i grillini votino sì.
E la mummia cinese se la becca nel posteriore...che sarebbe ora.
(così come la meccanica non è la figlia del meccanico...)
al Senato basta che Peppe-pe-pe-pe-pe-pe-peppe tenga 18 dei suoi in aula.
Poi ci sarebbe la maggioranza (con Monti) e pure il numero legale pure se i nazi-bananas abbandonano l'aula,
senza che i grillini votino sì.
E la mummia cinese se la becca nel posteriore...che sarebbe ora.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Appunto, se grillo vuole fare il casto e puro e non lo è, potrebbe astenersi o votare contro alla camera, e appunto lascia una ventina per il si al senato e fare uscire il resto, cosi anche se a sua volta il pdl uscisse dall aula ci sarebbe sempre il numero legale.shiloh ha scritto:Comunque visto che alla fine contano numeri e la matematica non è un opinione
(così come la meccanica non è la figlia del meccanico...)
al Senato basta che Peppe-pe-pe-pe-pe-pe-peppe tenga 18 dei suoi in aula.
Poi ci sarebbe la maggioranza (con Monti) e pure il numero legale pure se i nazi-bananas abbandonano l'aula,
senza che i grillini votino sì.
E la mummia cinese se la becca nel posteriore...che sarebbe ora.
Un po di coraggio.... i grillini non possono dire che un gov bersani è il male assoluto.
Bye
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Certo che la disinformazione dei media che fanno il tifo per in governissimo PD-bananas in funzione del suicidio politico dello stesso Pd fa veramente rabbrividire.
il corriere titola:
Renzi: "Sono pronto a fare il premier".
La replica: "Non pugnalo Bersani".
Cioè ... Renzi replica a se stesso e si smentisce subito dopo.
Insomma fa tutto da solo.
che manica di deficenti...
ma è così in Italia:
chi sa d'averci un posto sicuro sulla scialuppa,se ne frega di quelli che c'hanno le cabine nei ponti inferiori del Titanic.
il corriere titola:
Renzi: "Sono pronto a fare il premier".
La replica: "Non pugnalo Bersani".
Cioè ... Renzi replica a se stesso e si smentisce subito dopo.
Insomma fa tutto da solo.
che manica di deficenti...
ma è così in Italia:
chi sa d'averci un posto sicuro sulla scialuppa,se ne frega di quelli che c'hanno le cabine nei ponti inferiori del Titanic.
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