the day after. quali accordi per governare?
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Al pd comunque mi sembra non abbiano capito proprio niente.
Il paese al caimano comunque lo consegnano loro continuando a comportarsi così, non certo chi gli ha detto "non vi voto, vergognatevi"-
Il paese al caimano comunque lo consegnano loro continuando a comportarsi così, non certo chi gli ha detto "non vi voto, vergognatevi"-
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Errare è umano perseverare è diabolico.peanuts ha scritto:Al pd comunque mi sembra non abbiano capito proprio niente.
Il paese al caimano comunque lo consegnano loro continuando a comportarsi così, non certo chi gli ha detto "non vi voto, vergognatevi"-
Bersani non ha ancora capito che battagliare con Grillo avendo perso le elezioni è diabolico.
Guardare cosa propone a presadiretta:
Indroduzione di una legge sui partiti (cosa non fatta dal 1948 ad oggi) assieme ad una riforma del loro finanziamento.
È chiaro che Grillo non accetterà alcun finanziamento perchè grillo ha dimostrato che si può fare politica a costo zero.
Inoltre bersani vorrebbe imporre un tasso di democraticità all'interno dei partiti per evitare che solo uno comandi.
Ma se è dal tempo dell'ulivo che il DS poi PD hanno sistematicamente ignorato la propria base se non l'introduzione delle primarie con scelte obbligate?
Non si può predicare bene e razzolare male.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Bersani gira intorno al problema, perché obbiettivamente non è facile venirne fuori.
L'eliminazione del finanziamento pubblico equivale a distruggere quel che resta degli attuali partiti, a cominciare dal PD che è il maggiore.
La tranche per quest'anno, per il solo PD, ammonterebbe se ho ben capito, a 45 milioni di € (90 miliardi di lire). A questi si aggiungono altri milioni di finanziamento dei gruppi a livello nazionale e regionale (sono altri finanziamenti, ma qui Grillo fa lo gnorri).
Chiudere il rubinetto li porterebbe alla bancarotta. Forse solo il Pdl potrebbe salvarsi se il caimano decidesse di mettere mano alla sua tasca.
Per Grillo il problema non esiste, perché un partito non esiste. Basta che si autofinanzino (con la pubblicità in rete ed un po' di attività editoriali) lui e Casaleggio. (Sulle conseguenze poi di questa monarchia ci sarebbe molto da riflettere, ma è un altro discorso).
L'alternativa quindi mi pare evidente. O Pd e Pdl, dopo un po' di sceneggiate, si accordano sotto banco per sopravvivere ancora per qualche anno, o si dissolvono (soprattutto il PD) e la partita resta tra Grillo e Berlusconi.
Sinceramente non so quale scenario augurarmi.
Ovviamente la sopravvivenza del caimano, che continua a tenere per le palle un PD esausto, mi inorridisce.
L'alternativa che si intravede, però non è che mi entusiasmi.
L'eliminazione del finanziamento pubblico equivale a distruggere quel che resta degli attuali partiti, a cominciare dal PD che è il maggiore.
La tranche per quest'anno, per il solo PD, ammonterebbe se ho ben capito, a 45 milioni di € (90 miliardi di lire). A questi si aggiungono altri milioni di finanziamento dei gruppi a livello nazionale e regionale (sono altri finanziamenti, ma qui Grillo fa lo gnorri).
Chiudere il rubinetto li porterebbe alla bancarotta. Forse solo il Pdl potrebbe salvarsi se il caimano decidesse di mettere mano alla sua tasca.
Per Grillo il problema non esiste, perché un partito non esiste. Basta che si autofinanzino (con la pubblicità in rete ed un po' di attività editoriali) lui e Casaleggio. (Sulle conseguenze poi di questa monarchia ci sarebbe molto da riflettere, ma è un altro discorso).
L'alternativa quindi mi pare evidente. O Pd e Pdl, dopo un po' di sceneggiate, si accordano sotto banco per sopravvivere ancora per qualche anno, o si dissolvono (soprattutto il PD) e la partita resta tra Grillo e Berlusconi.
Sinceramente non so quale scenario augurarmi.
Ovviamente la sopravvivenza del caimano, che continua a tenere per le palle un PD esausto, mi inorridisce.
L'alternativa che si intravede, però non è che mi entusiasmi.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
L'eliminazione del finanziamento pubblico equivale a distruggere quel che resta degli attuali partiti, a cominciare dal PD che è il maggiore.
Totalmente disatteso l'esito del referendum abrogativo promosso 20 anni fa dai Radicali
Un «tesoro» da centinaia di milioni
cresciuto di dieci volte in 14 anni
Il picco nel 2008: 503 milioni a fronte di 110 di spese. Dopo
il taglio dl 2012 ai partiti toccano 159 milioni di euro
http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 37a8.shtml
http://it.wikipedia.org/wiki/Finanziame ... ai_partiti
Da altro argomento:
La troppa avidità, la mancanza di misura, il non ascolto, l'arroganza, il delirio di onnipotenza, ha portato a tutto questo.Come ci si poteva illudere che non avremmo pagato un conto salato per tutti i tradimenti fatti in spregio alla costituzione, alla morale, al buon senso.
Ora si piange sul latte versato.
I partiti tutti i sono i responsabili di questo sfacelo ed i partiti di "sinistra" i più colpevoli proprio perchè di sinistra.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
@mariok
Giusto, che quello che teme di + sull'azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti è il PD.
Da fonti giornalistiche sembra che il PD abbia un debito verso le banche di 200 milioni di euro, valore diventato così alto sin da quando il PCI poi PDS infine DS furbescamente misero in sicurezza il valore ingente delle loro proprietà immmobiliari nascondendole dietro le fondazioni bancarie.
Ecco perchè esiste un nesso inscidibile tra PD e fondazioni bancarie.
Vedo che sei d'accordo con me che non è Grillo il pericolo per la democrazia italiana ma il caimano, che come Nanni Moretti ha detto, "liberiamoci da uno che da solo tiene in ostaggio 60 milioni si italiani".
Infine vorrei che tutti riflettessimo sul deficit di democrazia introdotto dall'attuale legge elettorale che per solo un voto consente ad una maggioranza relativa, leggasi minoranza, di avere il 55% dei seggi, inoltra un'altra porcata è considerare separati i nostri concittadini elettori all'estero, ben 3 milioni e mezzo i quali hanno eletto i loro deputati e senatori, ma non hanno potuto contribuire al raggiungimento del quorum alla camera che per il PD sarebbero altri 500 mila voti.
Bisogna chiedere con forza a bersani che bastano solo due cose per riaprire verso una buona democrazia in italia:
-abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
-nuova legge elettorale con maggioritario a doppio turno
Il resto viene dopo, tipo maggiore democrazia interna ai partiti aprendo alla forma di democrazia diretta e partecipata, cosa che ogni partito può fare modificando il proprio statuo e senza bisogno di leggi compromissorie.
Bye
Giusto, che quello che teme di + sull'azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti è il PD.
Da fonti giornalistiche sembra che il PD abbia un debito verso le banche di 200 milioni di euro, valore diventato così alto sin da quando il PCI poi PDS infine DS furbescamente misero in sicurezza il valore ingente delle loro proprietà immmobiliari nascondendole dietro le fondazioni bancarie.
Ecco perchè esiste un nesso inscidibile tra PD e fondazioni bancarie.
Vedo che sei d'accordo con me che non è Grillo il pericolo per la democrazia italiana ma il caimano, che come Nanni Moretti ha detto, "liberiamoci da uno che da solo tiene in ostaggio 60 milioni si italiani".
Infine vorrei che tutti riflettessimo sul deficit di democrazia introdotto dall'attuale legge elettorale che per solo un voto consente ad una maggioranza relativa, leggasi minoranza, di avere il 55% dei seggi, inoltra un'altra porcata è considerare separati i nostri concittadini elettori all'estero, ben 3 milioni e mezzo i quali hanno eletto i loro deputati e senatori, ma non hanno potuto contribuire al raggiungimento del quorum alla camera che per il PD sarebbero altri 500 mila voti.
Bisogna chiedere con forza a bersani che bastano solo due cose per riaprire verso una buona democrazia in italia:
-abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
-nuova legge elettorale con maggioritario a doppio turno
Il resto viene dopo, tipo maggiore democrazia interna ai partiti aprendo alla forma di democrazia diretta e partecipata, cosa che ogni partito può fare modificando il proprio statuo e senza bisogno di leggi compromissorie.
Bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Grillo ha il gran merito di aver riempito le piazze e convinto gli italiani su quanto c'è fare per dar vita a una nuova democrazia.
Se leggi il suo Statuto ci sono però delle contraddizioni, ad esempio:
- il contrassegno è registrato A Grillo ,unico titolare...,
- la sede del movimento coincida con il web beppegrkllo.it.
Se "uno vale uno" come più volte reclamato , Grillo , se vuole essere coerente, dovrebbe registrare il contrassegno a nome del movimento o del suo presidente pro tempore,nominato dagli"utenti della rete che hanno il ruolo di governo e di indirizzo." (dal Non Statuto)
Gli utenti della rete che sono quelli che aderiscono e si iscrivono al movimento, dovrebbero democraticamente eleggere per un certo periodo di tempo un gruppo di persone per la gestione e il controllo della rete stessa.
Questo esige la regola fondamentale della democrazia.
In queste elezioni ha avuto un successo inatteso, ma una cosa sono i suoi fan un'altra i suoi elettori.
Tante sono le cose giuste che ha gridato in tutte le piazze, ma non ha detto che i suoi parlamentari
che sarebbero stati eletti devono rispondere a un codice di comportamento che dice :
"I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi."
Questo significa che 5 Stelle non può fare coalizioni con nessuno e che per governare dovrebbe prendere la maggioranza in entrambe le camere, cosa che non è mai successa a nessun partito da solo.
Quindi lasciamo passare la sbornia e poi se resterà così anche gli elettori si renderanno conto che quei voti non possono servire per fare un governo.
Se leggi il suo Statuto ci sono però delle contraddizioni, ad esempio:
- il contrassegno è registrato A Grillo ,unico titolare...,
- la sede del movimento coincida con il web beppegrkllo.it.
Se "uno vale uno" come più volte reclamato , Grillo , se vuole essere coerente, dovrebbe registrare il contrassegno a nome del movimento o del suo presidente pro tempore,nominato dagli"utenti della rete che hanno il ruolo di governo e di indirizzo." (dal Non Statuto)
Gli utenti della rete che sono quelli che aderiscono e si iscrivono al movimento, dovrebbero democraticamente eleggere per un certo periodo di tempo un gruppo di persone per la gestione e il controllo della rete stessa.
Questo esige la regola fondamentale della democrazia.
In queste elezioni ha avuto un successo inatteso, ma una cosa sono i suoi fan un'altra i suoi elettori.
Tante sono le cose giuste che ha gridato in tutte le piazze, ma non ha detto che i suoi parlamentari
che sarebbero stati eletti devono rispondere a un codice di comportamento che dice :
"I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi."
Questo significa che 5 Stelle non può fare coalizioni con nessuno e che per governare dovrebbe prendere la maggioranza in entrambe le camere, cosa che non è mai successa a nessun partito da solo.
Quindi lasciamo passare la sbornia e poi se resterà così anche gli elettori si renderanno conto che quei voti non possono servire per fare un governo.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
solo chi non capisce nulla di politica può pensare che Bersani firmi il suicidio del PD con un governo PD-bananas.
almeno il 90% della base elettore di IBC,compreso il sottoscritto,è contraria.
Se il M5s non si prende le sue responsabilità si rivota.
period.
mettetevelo nella zucca.
almeno il 90% della base elettore di IBC,compreso il sottoscritto,è contraria.
Se il M5s non si prende le sue responsabilità si rivota.
period.
mettetevelo nella zucca.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Lo ripeto avremo questa scaletta:
Incarico a Berssani.
Formazione del Governo e dimissioni governo Monti.
Fiducia alla Camera.
Probabile sfiducia al Senato (a meno che un congruo numero di senatori non esca dall'aula al momento del voto portando il quorum a 122/123 voti).
Elezione nuovo PdR.
Nuove elezioni però gestite per la normale amministrazione dal governo Bersani.
Altre strade sarebbero pura follia
Nel caso molto improbabile di fiducia al Senato si andrebbe avanti navigando a vista per ogni legge cercando i voti in parlamento e senza chiedere ulteriori fiducie per qualche mesetto...
Incarico a Berssani.
Formazione del Governo e dimissioni governo Monti.
Fiducia alla Camera.
Probabile sfiducia al Senato (a meno che un congruo numero di senatori non esca dall'aula al momento del voto portando il quorum a 122/123 voti).
Elezione nuovo PdR.
Nuove elezioni però gestite per la normale amministrazione dal governo Bersani.
Altre strade sarebbero pura follia
Nel caso molto improbabile di fiducia al Senato si andrebbe avanti navigando a vista per ogni legge cercando i voti in parlamento e senza chiedere ulteriori fiducie per qualche mesetto...
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Maucat ha scritto:Lo ripeto avremo questa scaletta:
Incarico a Berssani.
Formazione del Governo e dimissioni governo Monti.
Fiducia alla Camera.
Probabile sfiducia al Senato (a meno che un congruo numero di senatori non esca dall'aula al momento del voto portando il quorum a 122/123 voti).
Elezione nuovo PdR.
Nuove elezioni però gestite per la normale amministrazione dal governo Bersani.
Altre strade sarebbero pura follia
Nel caso molto improbabile di fiducia al Senato si andrebbe avanti navigando a vista per ogni legge cercando i voti in parlamento e senza chiedere ulteriori fiducie per qualche mesetto...
è l'unica via "razionale" e quindi concordo.
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Re: the day after. quali accordi per governare?
Secondo voi, chi si potrebbe proporre per la presidenza della repubblica?
Secondo me, per mettere d'accordo un po' tutti, l'ideale sarebbe una figura "esterna" conosciuta all'estero e di grande cultura ed esperienza.
Non legata in alcun modo alla politica, specie quella attuale.
Che so, un Carlo Rubbia (per dire)?
Ricordo che per sciogliere le camere e votare di nuovo serve un nuovo presidente.
E, francamente, al ritorno al voto io non vedo proprio nessuna alternativa.
Sul discorso del finanziamento, intanto si levino i rimborsi elettorali per le ultime elezioni, come prima cosa.
Se il pd lo facesse darebbe un segnale.
Ma se lo chiedi alla bindi dice che la cosa non è all'ordine del giorno e che non siamo stati invitati e bla bla bla. Una che ormai sta solo rovinando la sinistra.
Secondo me, per mettere d'accordo un po' tutti, l'ideale sarebbe una figura "esterna" conosciuta all'estero e di grande cultura ed esperienza.
Non legata in alcun modo alla politica, specie quella attuale.
Che so, un Carlo Rubbia (per dire)?
Ricordo che per sciogliere le camere e votare di nuovo serve un nuovo presidente.
E, francamente, al ritorno al voto io non vedo proprio nessuna alternativa.
Sul discorso del finanziamento, intanto si levino i rimborsi elettorali per le ultime elezioni, come prima cosa.
Se il pd lo facesse darebbe un segnale.
Ma se lo chiedi alla bindi dice che la cosa non è all'ordine del giorno e che non siamo stati invitati e bla bla bla. Una che ormai sta solo rovinando la sinistra.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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