Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E a tu
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Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E a tu
Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E a tutti gli altri.
di AsinoMorto
Sono un elettore del PD e ne ho viste tante e ne ho mandate giù tante. Ho anche votato alle Primarie, impegnandomi pure a riconoscermi nello spirito del Centrosinistra che chissà cosa volevate intendere, per dire cosa ho mandato giù.
E quindi ho il diritto di dire la mia.
Perché in questi anni ho fantozzianamente accettato bicamerali, inciuci, alleanze con moderati improponibili, compromessi al ribasso, distinguo tattici, sterzate strategiche, abbandoni di territori e praterie, bombardamenti di popolazioni straniere, sputtanamento di simboli, commistioni con beghine, deprivazioni morali, real politik un tanto al chilo, spostamenti al centro, a destra, in basso.
E ho accettato tutto perché ci credo alla giustizia sociale, ai valori della Resistenza, alla Costituzione. Io ci credo alla responsabilità della società civile, al dialogo e all’ascolto, ai conflitti da sanare in una società complessa, alla equità, ai Diritti Civili come fondamento non negoziabile, all’Articolo 1 e anche a tutti gli altri.
E credo anche alle regole democratiche e alla contendibilità trasparente. E credo anche, un po’, al sol dell’avvenire, le magnifiche sorti e progressive. Checcavolo, fatti non fummo per vivere come bruti.
Tutte queste cose nel PD ci sono state e ci sono. E ci sono state e ci sono solo nel PD. Ed è stato un buon motivo, forse l’unico, per votare ancora PD.
E certo che sono spocchioso, radical chic da salotto, intellettuale del cavolo (see, magari), accecato dalla presunta superiorità morale.
E, sappiatelo, preferisco essere così che un immorale cialtrone, geneticamente mutato, arcaica piccola borghesia umbertina che ha appoggiato e appoggia tutti i fascismi che passano nelle vicinanze.
Preferisco essere così che un omofobo-xenofobo-misogino fuori dal tempo e dalla storia.
Preferisco essere così che una vittima di slogan e di mille populismi, accecato dall’ombra dell’uomo della provvidenza, della tecno-visione, della semplificazione da curriculum.
Preferisco essere così.
E proprio perché sono irrimediabilmente così, che però ora basta. Che ne ho mandate giù troppe.
E si sappia che sono stato distante, lontano, avevo da fare, i figli, il lavoro, i divani e i salotti. Ma è storia finita, non do la colpa a nessuno. La colpa è mia. Scusate l’ignavia.
Ma ora basta. Siamo in una situazione del caXXo. E adesso ne saltiamo fuori.
E allora io dico, caro Bersani, che tu sei il segretario democraticamente eletto da più di tre milioni di persone e io non ti lascio in pasto ai lupi. Hai ancora la mia fiducia, perché nonostante tutto sei una persona seria, hai la mia stima e il mio rispetto.
Ma ora niente tatticismi, distinguo, corse al ribasso, strategie anvedichefurbochesono, ripescaggi e funambolismi.
Ora mi tiri fuori un programma di sinistra moderna con i controcavoli, pochi punti, chiari, sostenibili, che siano la ripartenza. Che sia la redenzione.
E poi si va in Parlamento e ci si va a cercare i voti uno per uno e Dio benedica l’Art.67 e i Padri Fondatori, che poi torniamo sempre lì quando il gioco si fa duro, giusto ?
E se Grillo o chiunque altro dice di no, che si prenda la sua responsabilità davanti alla Nazione e muoia Sansone che almeno si porti dietro i Filistei.
Noi non giochiamo più, vogliamo far vedere al Paese cosa vuol dire essere una sinistra moderna, radicata, consapevole. Vogliamo far capire che non è spocchia la nostra, ma desiderio insoddisfatto di volare.
E poi, appena possibile, si faccia il congresso e si cambi. Si cambi tutto e tutti. Testa, cuore, anima e interiora.
Mi dispiace ma è giusto che sia un amico a dirvelo. E’ finita, dovete fare un passo indietro.
Avete subito tante, troppe sconfitte, spesso non per colpa vostra, ma anche e soprattutto per colpa vostra. Ma un pregio lo devo riconoscere.
Il PD è l’unico partito in Italia dove c’è una speranza di successione, dove il nuovo non è emanazione eunuca del vecchio, ma sono teste e cuore e idee.
E mi riferisco a Civati e Renzi, per dire e per esempio, che sono due visioni del PD che sarà. Ed è più del doppio di quello che hanno gli altri.
E allora scelga il congresso oggi, quale dovrà essere il PD di domani e che voi possiate guadagnarvi il rispetto del Padre che viene “ucciso” quando i figli sono pronti a prendere il proprio posto e non il disonore dell’oligarca, che muore nel suo bunker solitario.
Facile, troppo facile ? Banale, semplicistico, analisi superficiale. Sì, forse è così.
Questa non è una piattaforma politica, un manifesto programmatico. Queste sono lacrime, amico mio, questa è una preghiera.
E non ho altro da aggiungere.
No, una cosa ancora ci sarebbe, una sola.
Viva l’Italia.
http://lpado.wordpress.com/2013/02/28/l ... gli-altri/
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IO mi sono arreso invece.
Ciao
Paolo11
di AsinoMorto
Sono un elettore del PD e ne ho viste tante e ne ho mandate giù tante. Ho anche votato alle Primarie, impegnandomi pure a riconoscermi nello spirito del Centrosinistra che chissà cosa volevate intendere, per dire cosa ho mandato giù.
E quindi ho il diritto di dire la mia.
Perché in questi anni ho fantozzianamente accettato bicamerali, inciuci, alleanze con moderati improponibili, compromessi al ribasso, distinguo tattici, sterzate strategiche, abbandoni di territori e praterie, bombardamenti di popolazioni straniere, sputtanamento di simboli, commistioni con beghine, deprivazioni morali, real politik un tanto al chilo, spostamenti al centro, a destra, in basso.
E ho accettato tutto perché ci credo alla giustizia sociale, ai valori della Resistenza, alla Costituzione. Io ci credo alla responsabilità della società civile, al dialogo e all’ascolto, ai conflitti da sanare in una società complessa, alla equità, ai Diritti Civili come fondamento non negoziabile, all’Articolo 1 e anche a tutti gli altri.
E credo anche alle regole democratiche e alla contendibilità trasparente. E credo anche, un po’, al sol dell’avvenire, le magnifiche sorti e progressive. Checcavolo, fatti non fummo per vivere come bruti.
Tutte queste cose nel PD ci sono state e ci sono. E ci sono state e ci sono solo nel PD. Ed è stato un buon motivo, forse l’unico, per votare ancora PD.
E certo che sono spocchioso, radical chic da salotto, intellettuale del cavolo (see, magari), accecato dalla presunta superiorità morale.
E, sappiatelo, preferisco essere così che un immorale cialtrone, geneticamente mutato, arcaica piccola borghesia umbertina che ha appoggiato e appoggia tutti i fascismi che passano nelle vicinanze.
Preferisco essere così che un omofobo-xenofobo-misogino fuori dal tempo e dalla storia.
Preferisco essere così che una vittima di slogan e di mille populismi, accecato dall’ombra dell’uomo della provvidenza, della tecno-visione, della semplificazione da curriculum.
Preferisco essere così.
E proprio perché sono irrimediabilmente così, che però ora basta. Che ne ho mandate giù troppe.
E si sappia che sono stato distante, lontano, avevo da fare, i figli, il lavoro, i divani e i salotti. Ma è storia finita, non do la colpa a nessuno. La colpa è mia. Scusate l’ignavia.
Ma ora basta. Siamo in una situazione del caXXo. E adesso ne saltiamo fuori.
E allora io dico, caro Bersani, che tu sei il segretario democraticamente eletto da più di tre milioni di persone e io non ti lascio in pasto ai lupi. Hai ancora la mia fiducia, perché nonostante tutto sei una persona seria, hai la mia stima e il mio rispetto.
Ma ora niente tatticismi, distinguo, corse al ribasso, strategie anvedichefurbochesono, ripescaggi e funambolismi.
Ora mi tiri fuori un programma di sinistra moderna con i controcavoli, pochi punti, chiari, sostenibili, che siano la ripartenza. Che sia la redenzione.
E poi si va in Parlamento e ci si va a cercare i voti uno per uno e Dio benedica l’Art.67 e i Padri Fondatori, che poi torniamo sempre lì quando il gioco si fa duro, giusto ?
E se Grillo o chiunque altro dice di no, che si prenda la sua responsabilità davanti alla Nazione e muoia Sansone che almeno si porti dietro i Filistei.
Noi non giochiamo più, vogliamo far vedere al Paese cosa vuol dire essere una sinistra moderna, radicata, consapevole. Vogliamo far capire che non è spocchia la nostra, ma desiderio insoddisfatto di volare.
E poi, appena possibile, si faccia il congresso e si cambi. Si cambi tutto e tutti. Testa, cuore, anima e interiora.
Mi dispiace ma è giusto che sia un amico a dirvelo. E’ finita, dovete fare un passo indietro.
Avete subito tante, troppe sconfitte, spesso non per colpa vostra, ma anche e soprattutto per colpa vostra. Ma un pregio lo devo riconoscere.
Il PD è l’unico partito in Italia dove c’è una speranza di successione, dove il nuovo non è emanazione eunuca del vecchio, ma sono teste e cuore e idee.
E mi riferisco a Civati e Renzi, per dire e per esempio, che sono due visioni del PD che sarà. Ed è più del doppio di quello che hanno gli altri.
E allora scelga il congresso oggi, quale dovrà essere il PD di domani e che voi possiate guadagnarvi il rispetto del Padre che viene “ucciso” quando i figli sono pronti a prendere il proprio posto e non il disonore dell’oligarca, che muore nel suo bunker solitario.
Facile, troppo facile ? Banale, semplicistico, analisi superficiale. Sì, forse è così.
Questa non è una piattaforma politica, un manifesto programmatico. Queste sono lacrime, amico mio, questa è una preghiera.
E non ho altro da aggiungere.
No, una cosa ancora ci sarebbe, una sola.
Viva l’Italia.
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E
I renziani: "Governissimo possibile". Cav in pressing su Bersani
"Faccia il leader o i suoi vanno a sbattere". Il vice-sindaco di Firenze: "Se i tentativi di avvicinarsi al M5S falliscono legittimo accordo Pd-Pdl"
Pubblicato il 05/03/13 da Affaritaliani.it in Politica| TAGS: matteo renzi, roma, mario monti, premier
Bersani tra due fuochi. Da un lato Beppe Grillo che continua a chiudere la porta in faccio al segretario del Pd su un eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle, dall'altro l'ex premier Berlusconi che ha incontrato gli eletti del Pdl al Pirellone e al Parlamento e non ha risparmiato frecciate nei confronti del segretario democratico. "Aspettiamo di vedere che Bersani continui a prendere porte in faccia da Grillo, poi vediamo se il segretario del Pd è un leader e sa guidare i suoi o se li porta a sbattere". Il Cavaliere ne approfitta anche per dire che "se non ci avessero annullato in media 5 voti a sezione avremmo vinto di oltre 250 mila voti".
L'INCONTRO TRA MONTI E BERLUSCONI, BERSANI, GRILLO - Silvio Berlusconi vedrà Mario Monti venerdì 8 marzo. Lunedì il presidente del Consiglio aveva inviato una lettera al Cavaliere, al leader del Pd Pier Luigi Bersani e Beppe Grillo per fissare una serie di incontri in vista del consiglio Ue del 14 marzo. Il Professore ha usato "Onorevole" per i primi due, e "signor" per il terzo, come richiesto dal regolamento dei Cinque Stelle che rifiutano l'appellativo di onorevole. Al momento non sarebbe stata definita, a quanto riferisce il Pd, la data del colloquio tra Bersani e il premier. Ancora non sarebbe arrivata una risposta, invece, da Beppe Grillo.
RENZI INCONTRA MONTI - Matteo Renzi ha incontrato a Palazzo Chigi il premier uscente. A poco più di una settimana dalle elezioni, qualcosa si sta muovendo tra i partiti in vista del nuovo Parlamento e della formazione di un governo che cerchi un punto di stabilità nel Paese. Al termine del faccia a faccia, il sindaco di Firenze ha preferito non commentare, se non spiegando che "si è trattato di un incontro istituzionale".
"Bersani fa bene ad assumere una posizione netta e a fare il tentativo che sta facendo, ma se pensa di rapportarsi al M5S col vecchio stile della ripartizione e dei baratti, allora non si conclude niente: meglio l'alleanza col Pdl", ha spiegato Dario Nardella, vicesindaco di Firenze e neo-deputato Pd vicinissimo a Matteo Renzi, ai microfoni di Zapping 2.0-Radio1.
"GOVERNISSIMO" - La possibilità di un governissimo si fa semrpe più concreta: "Se i tentativi di Bersani di avvicinarsi al M5S dovessero fallire, trovo legittimo pensare ad un accordo tra Pd e PdL. Gli italiani non sono preoccupati delle alchimie politiche ma piuttosto di avere un governo stabile che guidi il paese, anche se per fare questo fosse necessaria un'alleanza inedita. Un'alleanza che avrebbe solo l'obiettivo di portare a termine alcuni punti programmatici comuni su questioni.
SEL APRE AL PIANO B - Ad aprire al "piano B" è anche Sel: per uscire dall'impasse del dopo-voto servirebbe un uomo dal 'profilo civico elevato' che possa guidare un governo e ottenere l'appoggio anche dei parlamentari del Cinque Stelle. Questo, secondo quanto si apprende da fonti di Sel, uno degli argomenti trattati oggi durante la direzione nazionale del movimento. Dunque, spiegano le stesse fonti, durante la direzione si e' discusso della necessita' di una soluzione che non sia necessariamente legata alla presenza di Pier Luigi Bersani a palazzo Chigi: "L'alternativa non e' o Bersani o il voto anticipato, non e' 'Bersani o morte': si puo' individuare una personalita' di altissimo profilo", che non sia un tecnico ma una figura di primissimo piano, che possa formulare una piattaforma che tenga conto anche delle istanze sostenute dai 'grillini'.
L'ipotesi di individuare in quel ruolo una figura come quella di Stefano Rodotà, circolata già da ieri, è stata discussa anche durante la direzione di Sel, spiega un esponente del movimento. Ed è considerata valida, non solo per la storia personale e politica di Rodotà, ma anche per il suo impegno degli ultimi anni sulla tutela dei diritti e dei beni comuni. Nel corso della riunione, aggiunge la stessa fonte, è stato fatto anche un esame del voto del 24 e 25 febbraio: sarebbe emersa, tra l'altro, una buona dose di autocritica nel modo in cui è stata affrontata la campagna elettorale. "Moltissimi dei temi e delle parole d'ordine che fanno parte del vocabolario di Sel fin dalle origini, come il reddito di cittadinanza o la riduzione delle spese militari - è la spiegazione - sono state fatte proprie da Grillo e percepite come rivendicazioni del Cinque Stelle". "Non ci siamo fatti capire", e' la conclusione.
http://notizie.virgilio.it/politica/ren ... monti.html
..................
Ciao
Paolo11
"Faccia il leader o i suoi vanno a sbattere". Il vice-sindaco di Firenze: "Se i tentativi di avvicinarsi al M5S falliscono legittimo accordo Pd-Pdl"
Pubblicato il 05/03/13 da Affaritaliani.it in Politica| TAGS: matteo renzi, roma, mario monti, premier
Bersani tra due fuochi. Da un lato Beppe Grillo che continua a chiudere la porta in faccio al segretario del Pd su un eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle, dall'altro l'ex premier Berlusconi che ha incontrato gli eletti del Pdl al Pirellone e al Parlamento e non ha risparmiato frecciate nei confronti del segretario democratico. "Aspettiamo di vedere che Bersani continui a prendere porte in faccia da Grillo, poi vediamo se il segretario del Pd è un leader e sa guidare i suoi o se li porta a sbattere". Il Cavaliere ne approfitta anche per dire che "se non ci avessero annullato in media 5 voti a sezione avremmo vinto di oltre 250 mila voti".
L'INCONTRO TRA MONTI E BERLUSCONI, BERSANI, GRILLO - Silvio Berlusconi vedrà Mario Monti venerdì 8 marzo. Lunedì il presidente del Consiglio aveva inviato una lettera al Cavaliere, al leader del Pd Pier Luigi Bersani e Beppe Grillo per fissare una serie di incontri in vista del consiglio Ue del 14 marzo. Il Professore ha usato "Onorevole" per i primi due, e "signor" per il terzo, come richiesto dal regolamento dei Cinque Stelle che rifiutano l'appellativo di onorevole. Al momento non sarebbe stata definita, a quanto riferisce il Pd, la data del colloquio tra Bersani e il premier. Ancora non sarebbe arrivata una risposta, invece, da Beppe Grillo.
RENZI INCONTRA MONTI - Matteo Renzi ha incontrato a Palazzo Chigi il premier uscente. A poco più di una settimana dalle elezioni, qualcosa si sta muovendo tra i partiti in vista del nuovo Parlamento e della formazione di un governo che cerchi un punto di stabilità nel Paese. Al termine del faccia a faccia, il sindaco di Firenze ha preferito non commentare, se non spiegando che "si è trattato di un incontro istituzionale".
"Bersani fa bene ad assumere una posizione netta e a fare il tentativo che sta facendo, ma se pensa di rapportarsi al M5S col vecchio stile della ripartizione e dei baratti, allora non si conclude niente: meglio l'alleanza col Pdl", ha spiegato Dario Nardella, vicesindaco di Firenze e neo-deputato Pd vicinissimo a Matteo Renzi, ai microfoni di Zapping 2.0-Radio1.
"GOVERNISSIMO" - La possibilità di un governissimo si fa semrpe più concreta: "Se i tentativi di Bersani di avvicinarsi al M5S dovessero fallire, trovo legittimo pensare ad un accordo tra Pd e PdL. Gli italiani non sono preoccupati delle alchimie politiche ma piuttosto di avere un governo stabile che guidi il paese, anche se per fare questo fosse necessaria un'alleanza inedita. Un'alleanza che avrebbe solo l'obiettivo di portare a termine alcuni punti programmatici comuni su questioni.
SEL APRE AL PIANO B - Ad aprire al "piano B" è anche Sel: per uscire dall'impasse del dopo-voto servirebbe un uomo dal 'profilo civico elevato' che possa guidare un governo e ottenere l'appoggio anche dei parlamentari del Cinque Stelle. Questo, secondo quanto si apprende da fonti di Sel, uno degli argomenti trattati oggi durante la direzione nazionale del movimento. Dunque, spiegano le stesse fonti, durante la direzione si e' discusso della necessita' di una soluzione che non sia necessariamente legata alla presenza di Pier Luigi Bersani a palazzo Chigi: "L'alternativa non e' o Bersani o il voto anticipato, non e' 'Bersani o morte': si puo' individuare una personalita' di altissimo profilo", che non sia un tecnico ma una figura di primissimo piano, che possa formulare una piattaforma che tenga conto anche delle istanze sostenute dai 'grillini'.
L'ipotesi di individuare in quel ruolo una figura come quella di Stefano Rodotà, circolata già da ieri, è stata discussa anche durante la direzione di Sel, spiega un esponente del movimento. Ed è considerata valida, non solo per la storia personale e politica di Rodotà, ma anche per il suo impegno degli ultimi anni sulla tutela dei diritti e dei beni comuni. Nel corso della riunione, aggiunge la stessa fonte, è stato fatto anche un esame del voto del 24 e 25 febbraio: sarebbe emersa, tra l'altro, una buona dose di autocritica nel modo in cui è stata affrontata la campagna elettorale. "Moltissimi dei temi e delle parole d'ordine che fanno parte del vocabolario di Sel fin dalle origini, come il reddito di cittadinanza o la riduzione delle spese militari - è la spiegazione - sono state fatte proprie da Grillo e percepite come rivendicazioni del Cinque Stelle". "Non ci siamo fatti capire", e' la conclusione.
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E
Renzi? No grazie
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E
I renziani: "Governissimo possibile". Cav in pressing su Bersani
"Faccia il leader o i suoi vanno a sbattere". Il vice-sindaco di Firenze: "Se i tentativi di avvicinarsi al M5S falliscono legittimo accordo Pd-Pdl"
Pubblicato il 05/03/13 da Affaritaliani.it in Politica| TAGS: matteo renzi, roma, mario monti, premier
Bersani tra due fuochi. Da un lato Beppe Grillo che continua a chiudere la porta in faccio al segretario del Pd su un eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle, dall'altro l'ex premier Berlusconi che ha incontrato gli eletti del Pdl al Pirellone e al Parlamento e non ha risparmiato frecciate nei confronti del segretario democratico. "Aspettiamo di vedere che Bersani continui a prendere porte in faccia da Grillo, poi vediamo se il segretario del Pd è un leader e sa guidare i suoi o se li porta a sbattere". Il Cavaliere ne approfitta anche per dire che "se non ci avessero annullato in media 5 voti a sezione avremmo vinto di oltre 250 mila voti".
****
http://www.youtube.com/watch?v=2-ZGst-k9xk
Farsi capire è un’operazione alquanto difficile. Sono molti i fattori che concorrono. L’inerzia di massa individuale ha il suo forte peso.
Bisogna solo armarsi di santa pazienza e prima o poi capita l’occasione per chiarire.
I renziani: "Governissimo possibile".
Il vice-sindaco di Firenze: "Se i tentativi di avvicinarsi al M5S falliscono legittimo accordo Pd-Pdl"
Il fallimento della fusione fredda dopo 6 mesi, tra Margherita e Ds continua a produrre i suoi effetti.
"Faccia il leader o i suoi vanno a sbattere". Il vice-sindaco di Firenze: "Se i tentativi di avvicinarsi al M5S falliscono legittimo accordo Pd-Pdl"
Pubblicato il 05/03/13 da Affaritaliani.it in Politica| TAGS: matteo renzi, roma, mario monti, premier
Bersani tra due fuochi. Da un lato Beppe Grillo che continua a chiudere la porta in faccio al segretario del Pd su un eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle, dall'altro l'ex premier Berlusconi che ha incontrato gli eletti del Pdl al Pirellone e al Parlamento e non ha risparmiato frecciate nei confronti del segretario democratico. "Aspettiamo di vedere che Bersani continui a prendere porte in faccia da Grillo, poi vediamo se il segretario del Pd è un leader e sa guidare i suoi o se li porta a sbattere". Il Cavaliere ne approfitta anche per dire che "se non ci avessero annullato in media 5 voti a sezione avremmo vinto di oltre 250 mila voti".
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http://www.youtube.com/watch?v=2-ZGst-k9xk
Farsi capire è un’operazione alquanto difficile. Sono molti i fattori che concorrono. L’inerzia di massa individuale ha il suo forte peso.
Bisogna solo armarsi di santa pazienza e prima o poi capita l’occasione per chiarire.
I renziani: "Governissimo possibile".
Il vice-sindaco di Firenze: "Se i tentativi di avvicinarsi al M5S falliscono legittimo accordo Pd-Pdl"
Il fallimento della fusione fredda dopo 6 mesi, tra Margherita e Ds continua a produrre i suoi effetti.
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E
Eh, appunto
Renzi
Quello che andò ad arcore
Fattelo tu l'accordo con quella discarica...
Renzi
Quello che andò ad arcore
Fattelo tu l'accordo con quella discarica...
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E
peanuts ha scritto:Eh, appunto
Renzi
Quello che andò ad arcore
Fattelo tu l'accordo con quella discarica...
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
(Proverbio italiano)
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico. E
Napolitano: "Impossibile convocare
Camere in anticipo". Monti vede Renzi
Proclamati gli eletti, ma il presidente cita "difficoltà di vario ordine" ad avviare i lavori parlamentari prima del 15 marzo. Il premier uscente incontra il sindaco di Firenze per "motivi istituzionali". L'escluso Donadi (ex Idv): "Errore nell'attribuzione di cinque seggi alla Camera"
http://www.ilfattoquotidiano.it/#?refresh_ce
Camere in anticipo". Monti vede Renzi
Proclamati gli eletti, ma il presidente cita "difficoltà di vario ordine" ad avviare i lavori parlamentari prima del 15 marzo. Il premier uscente incontra il sindaco di Firenze per "motivi istituzionali". L'escluso Donadi (ex Idv): "Errore nell'attribuzione di cinque seggi alla Camera"
http://www.ilfattoquotidiano.it/#?refresh_ce
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico e a
Chissa perchè Renzi va da Monti.
Mossa incomprensibile (non ho voglia di fare dietrologie)).
Se Renzi sbaglia il PD va a picco.
Domani Renzi va al direttivo, speriamo che non sposti il pendolo verso l'inciucio, proprio lui che voleva rottamare D'Alema, ne prenderebbe subito il posto nefasto che ha portato il PD a rischio di estinsione.
E' proprio questo il rischio che si corre!
Bye
Mossa incomprensibile (non ho voglia di fare dietrologie)).
Se Renzi sbaglia il PD va a picco.
Domani Renzi va al direttivo, speriamo che non sposti il pendolo verso l'inciucio, proprio lui che voleva rottamare D'Alema, ne prenderebbe subito il posto nefasto che ha portato il PD a rischio di estinsione.
E' proprio questo il rischio che si corre!
Bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico e a
Joblack ha scritto:Chissa perchè Renzi va da Monti.
Mossa incomprensibile (non ho voglia di fare dietrologie)).
Se Renzi sbaglia il PD va a picco.
Domani Renzi va al direttivo, speriamo che non sposti il pendolo verso l'inciucio, proprio lui che voleva rottamare D'Alema, ne prenderebbe subito il posto nefasto che ha portato il PD a rischio di estinsione.
E' proprio questo il rischio che si corre!
Bye
Se confermata, la notizia è che domani la direzione del Pd de “Il giorno dei lunghi coltelli” verrà trasmessa in streaming.
In questo modo gli elettori del Piddì potranno assistere alla conta di chi è a favore delle cene eleganti con la mummia cinese strabollita.
Questa volta occorre dargliene atto, Pierloden ha fatto una buona mossa.
Se l’avesse fatta da subito quando è stato eletto nel 2008, non sarebbe nei guai come ora.
Ma questo è il senno di poi.
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