Non era vero che avevamo bisogno del nucleare
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Non era vero che avevamo bisogno del nucleare
http://gualerzi.blogautore.repubblica.i ... f=HREC1-10
“Lo sviluppo delle rinnovabili, unito alla stagnazione della domanda, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendone a rischio la possibilità di rimanere in esercizio”. Parola del presidente dell’Enel Paolo Andrea Colombo.
Un’affermazione di cui abbiamo ampiamente illustrato il significato e la portata, ma di cui resta da valutare un aspetto a dir poco sorprendente: ma Colombo è a capo della stessa Enel che insieme ai ministri Scajola e Romani fino a meno di un anno fa ci voleva convincere che l’Italia non poteva fare a meno di dieci (DIECI) centrali nucleari per aggiungere all’attuale produzione di elettricità un ulteriore 25%?
Per chi ha cuore lo sviluppo delle rinnovabil e della democrazia energetica (e quindi politica) le parole di Colombo non lasciano presagire nulal di buono, ma almeno un effetto positivo sembrano averlo: mettono definitivamente un apietra sui sogni nucleari dei grandi oligopolisti
Ci avevano preso in giro i vari Romani e Scajola .... farabutti!
L'energia elettrica in Italia è la + costosa d'europa ed è aumentata del 9,8% nell'ultimo anno.
Secondo me quello che fa + paura ai monopolisti (vedi Eni/Enel) è la democrazia energetica, la pluralità delle fonti di produzione li vedrà soccombere, la rete energetica li farà a pezzi.
Quel che dovremmo fare come governo è l'incentivo alla ricerca di forme di risparmio energetico a tutto campo, ed una spinta al fenomeno della "co-generazione" che a livello di condominio (uno o + edifici) generano elettricità con turbine a gas, e con il calore residuo riscaldano/condizionano gli ambienti.
Se poi mettiamo i pannelli solari per l'acqua calda e quelli fotovoltaici sul tetto dei palazzi, l'Enel sparirebbe.
Forse non sapete che il Giappone HA SPENTO TUTTE LE SUE CENTRALI NUCLEARI senza che questo grande paese industrializzato ritornasse al medioevo.
C'è troppa disonestà nella politica ... ma non c'è rimedio di riformarli questi partiti ... occorre cacciarli con nuove formazioni molto agili con personalità che vengono fuori dai movimenti quali gli indignados, occupy wall street, il popolo viola, se non ora quando.
Dai ... possiamo farcela!
un saluto
“Lo sviluppo delle rinnovabili, unito alla stagnazione della domanda, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendone a rischio la possibilità di rimanere in esercizio”. Parola del presidente dell’Enel Paolo Andrea Colombo.
Un’affermazione di cui abbiamo ampiamente illustrato il significato e la portata, ma di cui resta da valutare un aspetto a dir poco sorprendente: ma Colombo è a capo della stessa Enel che insieme ai ministri Scajola e Romani fino a meno di un anno fa ci voleva convincere che l’Italia non poteva fare a meno di dieci (DIECI) centrali nucleari per aggiungere all’attuale produzione di elettricità un ulteriore 25%?
Per chi ha cuore lo sviluppo delle rinnovabil e della democrazia energetica (e quindi politica) le parole di Colombo non lasciano presagire nulal di buono, ma almeno un effetto positivo sembrano averlo: mettono definitivamente un apietra sui sogni nucleari dei grandi oligopolisti
Ci avevano preso in giro i vari Romani e Scajola .... farabutti!
L'energia elettrica in Italia è la + costosa d'europa ed è aumentata del 9,8% nell'ultimo anno.
Secondo me quello che fa + paura ai monopolisti (vedi Eni/Enel) è la democrazia energetica, la pluralità delle fonti di produzione li vedrà soccombere, la rete energetica li farà a pezzi.
Quel che dovremmo fare come governo è l'incentivo alla ricerca di forme di risparmio energetico a tutto campo, ed una spinta al fenomeno della "co-generazione" che a livello di condominio (uno o + edifici) generano elettricità con turbine a gas, e con il calore residuo riscaldano/condizionano gli ambienti.
Se poi mettiamo i pannelli solari per l'acqua calda e quelli fotovoltaici sul tetto dei palazzi, l'Enel sparirebbe.
Forse non sapete che il Giappone HA SPENTO TUTTE LE SUE CENTRALI NUCLEARI senza che questo grande paese industrializzato ritornasse al medioevo.
C'è troppa disonestà nella politica ... ma non c'è rimedio di riformarli questi partiti ... occorre cacciarli con nuove formazioni molto agili con personalità che vengono fuori dai movimenti quali gli indignados, occupy wall street, il popolo viola, se non ora quando.
Dai ... possiamo farcela!
un saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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- Iscritto il: 18/03/2012, 10:43
Re: Non era vero che avevamo bisogno del nucleare
Intanto ora Passera vuole tagliare i fondi per le rinnovabili, facendo credere che siano questi a far lievitare i prezzi delle bollette.
Questi sono alti anche per i costi dovuti alle scorie delle centrali nucleari.
Questi sono alti anche per i costi dovuti alle scorie delle centrali nucleari.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:08
Re: Non era vero che avevamo bisogno del nucleare
La miopia di Passera sulle rinnovabili è comune ad un mondo politico senza idee, ormai lontanissimo dai problemi reali di un paese in decadenza.
Non avere chiaro un "piano energetico nazionale" per un paese privo di idrocarburi e gas ma ricco di sole e vento nel quale si paga la più cara bolletta elettrica d'Europa, la dice lunga su una crisi della democrazia ormai autoreferenziale e dedito alla difesa delle caste e degli oligopoli.
Bisogna spazzare via questi partiti vuoti e corrotti e sostituirli con veri rappresentanti degli interessi dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati.
Ricordiamoci che siamo maggioritari .... basta unire le nostre forze .. allora conteremo di + e non avremo bisogno dei professori per governare.
Il Brasile si è ripreso partendo da un operaio Lula, che proprio partendo da una politica energetica nazionale ha liberato il paese dalla schiavitù dei padroni del petrolio (le sette sorelle americane-olandesi-britanniche).
Facciamo come il Brasile.
un saluto
Non avere chiaro un "piano energetico nazionale" per un paese privo di idrocarburi e gas ma ricco di sole e vento nel quale si paga la più cara bolletta elettrica d'Europa, la dice lunga su una crisi della democrazia ormai autoreferenziale e dedito alla difesa delle caste e degli oligopoli.
Bisogna spazzare via questi partiti vuoti e corrotti e sostituirli con veri rappresentanti degli interessi dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati.
Ricordiamoci che siamo maggioritari .... basta unire le nostre forze .. allora conteremo di + e non avremo bisogno dei professori per governare.
Il Brasile si è ripreso partendo da un operaio Lula, che proprio partendo da una politica energetica nazionale ha liberato il paese dalla schiavitù dei padroni del petrolio (le sette sorelle americane-olandesi-britanniche).
Facciamo come il Brasile.
un saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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