Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

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pancho
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Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

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Der Spiegel: Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

giovedì, 7 marzo 2013

SCRITTO DA Andrea Mollica

Wolfgang Münchau è diventato celebre in Italia per i suoi editoriali assai critici contro Mario Monti pubblicati sul giornale finanziario più influente del mondo, Financial Times. Il presidente del Consiglio si era infuriato contro Münchau, uno dei più noti oppositori della politica di austerità perseguita da Angela Merkel. In uno dei suoi commenti pubblicati settimanalmente su Der Spiegel, l’ex direttore del Ft Deutschland evidenzia come le elezioni italiane confermino la tesi marxiana sui fatti che si ripetono nella storia, la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. Münchau traccia un’analogia tra il crollo della Germania di Weimar e la paralisi politica che rischia di travolgere l’Italia. All’epoca la Repubblica democratica uscita dalla I guerra mondiale collassò a causa dell’esplosione della disoccupazione che spinse il nazismo al potere. Un crollo economico che fu favorito dal rigore applicato dal cancelliere Brüning, che introdusse politiche deflazionistiche di svalutazione del lavoro per rilanciare l’export tedesco, e per mantenere il marco nel sistema del Gold Standard.

Secondo Münchau il sistema dei cambi fissi rappresentato dal Gold Standard di allora rivive nell’euro, e le politiche di austerità stanno portando al collasso l’architettura dell’unione monetaria. La vittoria elettorale di Beppe Grillo dipende in primo luogo dalla sua posizione di frontale contrapposizione all’euro ed alle politiche della Merkel: il leader del MoVimento 5 Stelle ha più volte proposto un referendum sull’uscita dalla valuta unica ed anche il ripudio del debito. L’editorialista del Ft definisce Grillo l’unico leader che si contrappone veramente alla Merkel, e preconizza un’uscita del nostro paese dall’euro.

“I suoi elettori arrivano principalmente dalla sinistra. Grillo rappresenta la protesta contro un establishment che ha somministrato al paese una ricetta economica sbagliata: politicamente non sostenibile e che economicamente non funziona. Grillo è indirettamente il vero capo dell’opposizione in Germania – perché alla fine è stata la politica di Angela Merkel ad aver imposto all’Europa questo riequilibrio asimmetrico.”



Ecco la traduzione completa dell’articolo di Wolfgang Münchau pubblicata dal blog Voci dalla Germania.


Karl Marx con le elezioni italiane si sarebbe molto divertito.
Il suo saggio “Il diciotto Brumaio di Luigi Bonaparte” inizia con una frase: “Hegel da qualche parte scrive che tutti i personaggi e i fatti del mondo tornano sempre una seconda volta. Ha dimenticato di aggiungere: la prima volta come tragedia, la seconda come una misera farsa”. Marx si riferiva al colpo di stato di Luigi Napoleone del 1851 e al paragone con il Putsch del suo ben piu’ cattivo zio nel 1799.

Si puo’ fare un parallelismo simile fra la Germania di inizio anni ’30 e l’Italia di oggi. In entrambi i casi c’era un sistema di cambi fissi, allora il Gold standard, oggi l’Euro. Ci fu anche allora una politica prociclica guidata dalla follia dell’establishment: l’austerità durante la recessione. Fini’ con una disoccupazione di massa e la trappola del debito. In Germania la grande depressione termino’ con una tragedia. L’Italia ha eletto un comico. Grillo ora è il capo del partito piu’ grande, e gli altri partiti non sanno come formare un governo.

Un po’ meno comico: lo stato d’animo inquieto degli italiani spazzerà via l’establishment, e probabilmente anche l’Euro, almeno in Italia. L’Euro era il tema piu’ importante di Grillo. Gli sviluppi economici e politici hanno supportato il comico. Per quello che sappiamo, Grillo è un democratico. Non è un uomo di destra – al contrario degli euroscettici tedeschi dominati dai nazionalisti, pronti a fondare un nuovo partito.

Grillo è supportato da economisti rispettati. Il Nobel Paul Krugman ha già dialogato in video con Grillo. Il premio Nobel Joseph Stiglitz lo consiglia sui temi economici insieme all’economista francese Jean Paul Fitoussi. Il M5S di Grillo non è una versione sovradimensionata dei Pirati o dei Freie Wähler(due partiti tedeschi, il primo legato a internet, il secondo una lista civica scettica sull’euro, ndA,). I suoi elettori arrivano principalmente dalla sinistra. Grillo rappresenta la protesta contro un establishment che ha somministrato al paese una ricetta economica sbagliata: politicamente non sostenibile e che economicamente non funziona. Grillo è indirettamente il vero capo dell’opposizione in Germania – perché alla fine è stata la politica di Angela Merkel ad aver imposto all’Europa questo riequilibrio asimmetrico.


Le élite europee non capiscono più il mondo perché non si sono mai confrontate intellettualmente con la grande depressione. E stanno ripetendo esattamente tutti gli errori del passato. Come i loro antenati stanno applicando alla macroeconomia tutte le inutili formule dell’economia aziendale continuando a sottovalutare gli effetti devastanti di tali politiche. Non capiscono il fenomeno Grillo, sia nella sua portata politica che in quella economica.

Nel frattempo l’economia italiana continua a crollare. Secondo gli ultimi dati i tassi di interesse per le aziende in Italia e Spagna sono di nuovo cresciuti. L’effetto del programma di acquisto dei titoli di stato è quasi evaporato. Gli investimenti nel settore privato sono ai minimi. I consumi privati e pubblici cadono in picchiata. La recessione del 2012 si è tramutata nella depressione del 2013. Le elezioni del febbraio 2012 non sono state un piccolo incidente di percorso nel funzionamento della macchina democratica, da correggere con nuove elezioni. Al contrario, sempre piu’ elettori si avvicinano a Grillo.

E ora l’establishment politico italiano reagisce sconcertato con il tipico riflesso che non fa altro che peggiorare la situazione. Si chiede un governo di esperti – un nuovo Mario Monti, forse addirittura Monti stesso. Senza considerare il fatto che alle elezioni è arrivato ultimo. Probabilmente ci sarà qualcun’altro – qualcuno che continui con la narrativa di Monti, ma che della situazione italiana non puo’ cambiare nulla. Per realizzare le riforme veramente importanti – fine della politica dei tagli, riforme politiche, liberalizzazione del settore dei servizi – c’è bisogno di un vero governo politico. La sola possibilità senza andare a nuove elezioni sarebbe una grande coalizione sull’esempio tedesco. Ma è destinata a fallire per l’eccesso di animosità degli attori principali.

Percio’ siamo all’inizio di un ciclo di elezioni, governi tecnici, nuove elezioni, una probabile nuova vittoria di Grillo e di una fase che porterà l’Italia all’uscita dall’Euro. Fino a quando il tema sarà in discussione, nessuno investirà in Italia. Il sogno dell’uscita è una profezia che si autoavvera

Al differenza della Germania negli anni trenta, l’Italia resta una democrazia pacifica. Questa è davvero una buona notizia. La storia alla fine ci parla anche di avvenimenti che non si ripetono esattamente. Ma c’è un punto che in questo confronto storico si adatta perfettamente. Allora l’austerità distrusse il Gold standard. Oggi sta distruggendo l’Euro.
http://www.gadlerner.it/2013/03/07/der- ... nti-merkel

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Solo una domanda piccola...piccola.
Se tutti avessero votato in massa il PD segliendo la via del "voto utile" siete cosi' sicuri che il PD avrebbe preso sul serio quanto gli italiani chiedono da tempo e che Grillo "furbescamente" ha fatto suo?

Quindi.....ben venga questa "rivoluzione" se l'obiettivo e' quello di ritornare a fare politica quella con la P maiuscola.

Certo, ci sono dei pericoli che questo voto possa sfociare in un'ulteriore apatia verso la politica per non dire altro di po' pesante.

Ma appunto per questo non dobbiamo allora additare come "poco politicizzati" coloro che non hanno ritenuto fosse opportuno servirsi del voto utile.

Non lo so ma potrebbe anche succedere che nel tempo si verificasse che sono stati proprio costoro assieme ad altre a ribaltare questo carro di politicabti da mertcato delle vacche che altri non riuscirono.

Il tempo,cmq, e' sempre galantuomo. Non lo si piuo' comprare a proprio favore.

Quindi, tutte queste dietrologie se...ma...e quant'altro a me fanno èiu' che incazzarmi, sorridere.
Le cose succedono sempre perche altri le hanno volute.Non nascono per caso e quando succedono analizzarle attentamente e cambiar rotta immediatamente se questo e' ancora possibile. I dirigenti che hanno sbagliato si mettino da parte assieme a coloro che hanno suggerito determinate scelte. O ancora poeggio:se un partito(che non e' mai nato) fallisce, e' giusto che paghi altrimenti dov'e' la democraziia?.


un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
paolo11
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da paolo11 »

Caro pancho .Fino a questo momento si sono comportati bene il movimento 5 stelle.Eì un movimento giovane composto da moltissimi giovani, anche da persone come il sottoscritto.che vuole preparare
una Italia diversa, che questi hanno demolito.
Basta con questa gente.Parlano ancora di Franceschini e Finocchiaro.Non hanno capito un bel niente.Almeno la decenza mi mettere delle facce nuove fresche.Prima rincorrono Monti, poi rincorrono Grillo.
Il comico ha dimostrato di essere migliore di tutti.
Ciao
Paolo11
mariok

Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da mariok »

Pensare che l'Euro imploda, con le conseguenze ormai stranote, che l'Unione Europa si disintegri e che tutto questo possa accadere in modo indolore, senza conseguenze anche di tipo istituzionale, e che "l'Italia resti una democrazia pacifica", è da ingenui o da delinquenti.
pancho
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:Pensare che l'Euro imploda, con le conseguenze ormai stranote, che l'Unione Europa si disintegri e che tutto questo possa accadere in modo indolore, senza conseguenze anche di tipo istituzionale, e che "l'Italia resti una democrazia pacifica", è da ingenui o da delinquenti.
Che l'euro possa implodere su se stesso sono in molti che lo dicono e sopratutto alcune teste della nomewnklatura tedesca e non solo.

Potrebbe sicuramente essere un probolema ma come e' stata fatta l'Unione Europea non ci voleva molto per capirlo.

Anche in questi ultimi giorni alcuni esponenti della politica tedesca assibravibuoni statisti, qusti dovrebbero trovare immediatamente una soluzione altrimenti non e' da Cassandra prevedere catastrofi prossime.

Pultroppo di statisti con le contropalle non ne abbiamo ed inoltre non essendo mai stata fatta l'unione europea se non quella delle banche, ogn'uno di questi naviga come prima di questa "unione" del c...o.

Come si vede, siamo sempre noi a pagare questi errori ma bisogna essere sinceri fino all'ultimo e fare mea culpa visto che sono stati eletti da noi.

Grillo? Forse....potrebbe anche influenzare quei movimenti in Europa che fin'ora non hanno avuto modo di amalgamarsi fra di loro con tutti i rischi connessi.

Se e' vero, e forse lo e' sicuramente, che gran parte di questo movimento proviene da sinistra, questa sarebbe cosa piu' che utile perche' tutto questo non cada in un becero disfattismo. Dipendera da tutti noi piu' che dagli attuali politici dai quali non e' da aspettarci piu' nulla

Forse anche la maggior parte di noi non riesce a capire cosa sta' succedebdo in questo momento perche' ragioniamo ancora alla vecchia maniera e non ci accorgiamo che ora sta cambiando tutto.

Sta',cambiando tutto come volevamo cambiare noi 20-30-40anni e che sfigatamente abbiamo trovato una classe politica inadatta a proseguire quello che predicava e sul quale il popolo credeva.

Non e' che ora non ci creda.

E' cambiato il macchinista che dice le vecchie stesse cose e che perdipiu' le trasmette direttamente da quelle stesse piazze di un tempo e non dai salotti come ora.

Tutto qui

un salutone da Juan
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mariok

Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da mariok »

Assimilare il M5S al movimento operaio del dopoguerra, rispetto al quale sarebbe cambiato solo il macchinista?

Che abbaglio!
pancho
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:Assimilare il M5S al movimento operaio del dopoguerra, rispetto al quale sarebbe cambiato solo il macchinista?

Che abbaglio!
Io non assimilo un bel niente. Costato e basta: Ma non e' detto che la mia analisi sia quella giusta. Dammi tu una spiegazione di tutto questo, visto che gran parte del suo elettorato proviene da sinistra.
.....anche se ora sarebbe un po' tardino dare le spiegazioni.

Nel dopoguerra il movimeto operaio aveva nel suo interno molte sfacettature ma un solo amalgama che li teneva assieme oltre a dei dirigenti con i controcoglioni.

Ora siamo nel 3° millennio e le problematiche se pur diverse di allora per un certo qualmodo si possono equiparare visto che "un popolo chiede" ma nessuno si fa portatore delle loro istanze mentre allora era ben diverso.

Esisteva un rapporto molto piu' diretto fra il politico e il suo elettore anche se con molti difetti.

Certo, con molti anche difetti, ma esisteva un rapporto diretto poiche vivevano fra di noi.

Berlinguer l'aveva capito che ci si stava incamminando verso un vicolo cieco ma non fu ascoltato per neglettitudine di una classe politica che non credeva piu' a quello che predicava.

Purtroppo questa (nuova di allora)classe politica riusci' ad avere il sopravvento anche rispetto alle sue indicazioni.

Spesso in questi ultimi anni mi son posto: se Enrico fosse ancora qui da che parte starebbe ora e come valuterebbe questi movimenti?

Tuitto qui, o quasi

un salutone da Juan
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mariok

Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da mariok »

Per rendersi conto dell'abbaglio, basta conoscere sia pure superficialmente cosa sia e soprattutto cosa sia stata la classe operaia, che è una categoria politica, non un dato sociologico.
pancho
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:Per rendersi conto dell'abbaglio, basta conoscere sia pure superficialmente cosa sia e soprattutto cosa sia stata la classe operaia, che è una categoria politica, non un dato sociologico.
Questa classe operaia penso di conoscerla forse piu' di quello che si pensa perche in quella classe operaia per decenni ci sono stato in mezzo pure io, Quindi, credo che il riferimento non sia rivolto a me ma a chi in mezzo alle tute blu non si mai trovato o li ha visti manifestare solo dai lati del marciapiede.

un salutone da Juan
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da camillobenso »

Dopo l’ammissione degli errori commessi dalla Ue, l’ex presidente dell’Eurogruppo non esclude il rischio di una rivolta sociale Europea.

Niente di più strano quando si analizzano i dati socio economici del vecchio Continente.




1. Crisi, Juncker: "Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa"
http://www.informazione.it/.../Crisi-Ju ... io-di-una-...
2 giorni fa – Crisi, Juncker: "Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa" (ppce) L'ex presidente dell'Eurogruppo ha lanciato l'allarme dal vertice ...

2. Crisi, Juncker: "Non escludo il rischio di una rivolta sociale ... - Intopic.it
http://www.intopic.it/notizia/4674058/
2 giorni fa – Presenta una serie di articoli relativi alla notizia: Crisi, Juncker: 'Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa'; Numero di notizie: 4; ...

3. Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in ... - Inizio
http://www.livornosel.it/.../index.php? ... -in-europa...
Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa” ... Il Natale altempo dell'austerity (di Stefano Benny) • Keynesismo o decrescita (di PAOLO ...

4. Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa”
http://www.overquarantapiemonte.it/.../ ... il-rischio...
2 giorni fa – Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa”. L'ex presidente dell'Eurogruppo ha lanciato l'allarme dal vertice di ...

5. Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa”
marcosamaritani.blogspot.com/.../crisi-juncker-non-escludo-il-rischio...
11 ore fa – Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa” - Il Fatto Quotidiano .... FMI: salvataggio Irlanda e Portogallo, più tempo d.
camillobenso
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel

Messaggio da camillobenso »

Crisi, Juncker: “Non escludo il rischio di una rivolta sociale in Europa”

L'ex presidente dell'Eurogruppo ha lanciato l'allarme dal vertice di Bruxelles precisando che bisogna "spiegare meglio le nostre politiche" di austerity, ma che queste "non devono nuocere alla crescita". E sull'Italia: "Non ha bisogno di un piano di salvataggio"

di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 14 marzo 2013 Commenti (131)



L’ex presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha lanciato l’allarme. Le politiche di austerity e rigidità dei paesi europei rischiano di peggiorare la situazione e aumentare le tensioni. “Non escluderei il rischio di una rivolta sociale” ha detto al suo arrivo al vertice europeo a Bruxelles.

Il premier lussemburghese, parlando della crescente insofferenza contro le politiche di austerity ha dichiarato necessario “spiegare meglio le nostre politiche, sviluppando l’idea semplice per cui se non cerchiamo di combattere il deficit e il debito si corre un rischio ancora più grosso”. E ha precisato: “Io sono per il rigore e per l’affidabilità. Oggi come ieri sono per il consolidamento di bilancio, ma serve che le misure di raddrizzamento dei conti che prendiamo non nuocciano alla crescita, serve flessibilità intellettuale e artigianale”. Mentre sulla situazione italiana ha dichiarato: ”Non credo che l’Italia avrà presto bisogno di un piano di salvataggio”.
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