Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

Mi riferisco a quelle che la Napoleoni dice da almeno due anni.
camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Mi riferisco a quelle che la Napoleoni dice da almeno due anni.

Prova ad elencarle.


Una te la anticipo io da una puntata di Agorà di oltre 2 mesi fa.

Vista dall'osservatorio londinese era possibile con le condizioni che si sono create rinegoziare il tutto.

Infatti, da Berlino è arrivato il via libera a non considerare nel patto di stabilità, i soldi che verranno erogati alle imprese da parte dello Stato.

In queste ore si parla di 20 miliardi erogabili a giugno.

Nel frattempo avranno chiuso 120 mila aziende.

Se fosse stato fatto subito nel 2011, quante aziende si sarebbe potuto salvare, se, il ritmo di chiusura è di 1.000 al giorno?
Ultima modifica di camillobenso il 22/03/2013, 14:37, modificato 1 volta in totale.
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

Uno a caso.

Il video risale al novembre 2011 e secondo lei eravamo al "momento cruciale".

Maucat
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da Maucat »

Passare dal criticare a proporre soluzioni praticabili ai problemi è la cosa più difficile da fare in tutti i campi e in politica questa difficoltà si sublima.
Le ricette e le analisi della Napoleoni sono molto superficiali, spesso errate e facilmente smontabili.
Il M5S manca di idee valide per risolvere la crisi (come del resto molte altre forze politiche) e le proposte di reddito di cittadinanza, uscita dall'Euro e loro consimili non risolvono i problemi li aumentano sia per i costi che per le conseguenze fortemente dannose.
Al punto in cui siamo non possiamo più permetterci ritardi e/o passi falsi: dobbiamo imboccare una via verso la ripresa!
Dare ossigeno a imprese e famiglie, creare opportunità di lavoro e quindi creazione di ricchezza, il pagamento dei debiti alle imprese da aprte dello Stato è un primo passo ma poi ci vogliono abbassamenti delle imposte sia dirette che indirette (i fondi sono recuperabili dall'IVA e accise che se diminuite possono favorire una vendita maggiore e quindi un incremento dell'introito fiscale), la diminuzione dell'Irpef creando nuovo lavoro viene finanziata dalle tasse sui nuovi stipendi, aumentare i controlli fiscali per diminuire l'evasione e l'elusione fiscale, diminuire gli sprechi di tutta la PA razionalizzando gli acquisti e le spese e l'uso del personale soprattutto nel settore sanità, investire nella scuola e nella ricerca pubblica perché è li il futuro (chi fa una scuola privata si finanzi da solo con le rette se ci riesce altrimenti chiuda e cambi mestiere). Creare un sistema di assistenza diverso per le famiglie e le fasce più deboli sullo stile di quelli del centro nord Europa che spendendo meno di noi assistono meglio le faamiglie soprattutto quelle con bambini o vecchi.
Insomma ridare una speranza di futuro al popolo e non solo alle fasce più ricche della popolazione che così tanto hanno lucrato in questi ultimi 20/30 anni...
camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Uno a caso.

Il video risale al novembre 2011 e secondo lei eravamo al "momento cruciale".


La descrizione è quella che sostanzialmente ha richiesto la presenza di un tecnico, che Napolitano ha individuato in Monti. Ed è quello che Monti sostiene di aver evitato. E’ quanto accadeva in quella fase.

La presenza di Monti ha rassicurato l’ambiente monetario e politico Ue. Ma il vero salvataggio lo farà Draghi con un doppio prestito all’1 %.

Dalla Bce pioggia di denaro alle banche
Rodolfo Parietti - Gio, 01/03/2012 - 02:03

Una fila lunga, lunghissima. Tipo quelle davanti ai negozi di lusso quando è stagione di saldi. Solo che ieri non si vendevano a prezzi semi-stracciati borse Prada e scarpe Gucci: la griffe era quella della Bce di Mario Draghi (da ieri anche fresco governatore onorario di Bankitalia), e l’appuntamento da non mancare la seconda asta con cui la banca centrale di Francoforte prestava alle banche denaro, senza limiti quantitativi, all’1% per tre anni

Un tasso super-scontato, assai appetibile in tempi di scarsa circolazione della liquidità. Roba che ai tempi di Jean-Claude Trichet nemmeno si poteva sognare. E invece, anche a costo di dover sostenere qualche occhiata in tralice del componente tedesco del board, che ogni tanto richiama il presidente alla regola aurea dello statuto (la marcatura stretta dell’inflazione), Draghi è andato avanti col suo quantitative easing in salsa europea.
Così, dopo il rifinanziamento di fine anno, l’Eurotower ha riaperto i rubinetti. E le banche, dalle too big to fail alle più piccole tra le popolari, hanno risposto alla chiamata: ben 800, un vero e proprio esercito del credito, compatto nel richiedere complessivamente quasi 530 miliardi di euro, circa 30 in più rispetto alla Ltro (Long terme refinancing operation) dello scorso 21 dicembre, quando erano stati 523 gli istituti a beneficiare dell’asta. Un’occasione che le banche italiane non si sono lasciate sfuggire: secondo fonti della Banca d’Italia, l’ammontare dei prestiti richiesti è stato pari a 139 miliardi lordi (80 al netto del riassorbimento di operazioni di scadenza più breve), con Intesa Sanpaolo a far da capofila (24 miliardi), seguita da Unicredit (12,5), Mps (tra 10 e 15), Ubi (6), Mediobanca (3,5) e Banco Popolare (3,5).
Insomma, un’operazione da tutto esaurito che si spiega in parte con l’allentamento dei parametri sulle garanzie richieste, annunciato a inizio febbraio da Draghi, proprio con lo scopo di coinvolgere anche le banche di minori dimensioni. Per un motivo semplice: i piccoli istituti sono molto radicati sul territorio d’origine, dove hanno sviluppato un rapporto stretto con le imprese locali. Ma negli ultimi mesi il rifornimento di liquidità di questi istituti presso le banche più grandi è diventato difficile, creando una sorta di imbuto che ha complicato l’aiuto alle imprese. La seconda mossa di Draghi dovrebbe dunque sciogliere questo nodo. «Quello che è successo negli ultimi mesi con gli spread e le regole Eba ha reso per molte banche più difficile fare credito», conferma il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, che giudica l’asta «una decisione di grandissima saggezza per l’Europa. Certamente rilevante anche per l’Italia». E giusto per smorzare le polemiche delle scorse settimane sull’utilizzo dei fondi Bce, il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, in un’audizione in commissione Bilancio della Camera, ha garantito che «utilizzeremo la liquidità per finanziare imprese e famiglie».
In ogni caso, non tutto il cash verrà canalizzato verso l’economia reale. Una buona fetta servirà ad acquistare titoli di Stato. Non a caso, la febbre da spread ha cominciato a calare non solo in virtù delle azioni di risanamento varate dai governi, ma anche grazie alla prima asta dell’Eurotower. Molte banche possono trovare conveniente reinvestire i soldi ottenuti a tassi agevolati in bond con rendimenti ben più elevati. Ieri il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi si è attestato a 337 punti, dopo aver toccato i minimi da settembre a quota 334, con il rendimento del decennale calato al 5,19%. Le Borse, dopo aver salutato con entusiasmo l’esito dell’asta, hanno frenato in chiusura (+0,04% Milano) dopo che il capo della Fed, Ben Bernanke, ha usato parole tiepide sulla ripresa economica e ha escluso per ora nuove misure di acquisto di bond.


I prestiti della Bce e la stretta sul credito
di Lavoce.info | 6 marzo 2012
Commenti (22)

Il 29 febbraio la Bce presta 530 miliardi per tre anni alle banche europee, una somma simile a quella già elargita in dicembre. Soldi che serviranno a finanziare le imprese e le famiglie? L’esperienza del prestito precedente fa pensare di no. Quell’operazione è servita a sostenere la domanda di titoli di Stato. Se la Bce assumesse il ruolo di prestatore di ultima istanza, favorirebbe la ripresa della raccolta bancaria tramite i canali normali. Ora, al contrario, l’economia continua a subire una pesante stretta del credito, che finirà per aggravare la recessione in atto.
di Angelo Baglioni, 29.02.2012, lavoce.info

ALTRO CHE POSSA CONFERMARE LE CASTRONERIE NAPOLEONICHE DEGLI ULTIMI 2 ANNI?
Ultima modifica di camillobenso il 22/03/2013, 14:41, modificato 1 volta in totale.
erding
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da erding »

shiloh
e francamente non vedo neanche dove stia la mancanza di rispetto
Amedeus scrive: "non riescono più ad uscire dal tunnel "tutto è merda", sopratutto Travaglio."

Shiloh risponde:"...di questi comportamenti ne abbiamo esempi eclatanti anche qui sul forum."


@ shiloh, non pensi che, esprimendoti così,puoi aver urtato la suscettibilità di qualcuno o più di uno?

Liberissimo di farlo!
ma penso ...sarebbe meglio usare un linguaggio meno allusivo. (Parere mio personale)

Per quel che mi riguarda, al senato ho votato SEL, ma penso che chi ha votato M5S meriti comunque rispetto.

un saluto erding
Ultima modifica di erding il 22/03/2013, 14:30, modificato 3 volte in totale.
paolo11
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Iscritto il: 22/02/2012, 14:30

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

Bersani verso l'incarico. M5S: rinunci ai rimborsi e ne parliamo
Attesa la decisioni di Napolitano, che probabilmente darà un incarico con riserva al leader del Pd: "Il Paese vuole un governo e il cambiamento"
Pubblicato il 22/03/13 da Affaritaliani.it in Politica| TAGS: governo, incarico, bersani
Ancora una mattinata di riflessione e di contatti per Giorgio Napolitano, in vista del conferimento dell'incarico per formare il governo dopo le elezioni politiche. Dopo il giro di consultazioni il Capo dello Stato ha voluto prendersi qualche ora per "rivedere gli appunti e riordinare le idee per prendere una decisione". A quanto si apprende al Quirinale starebbe maturando l'idea di affidare l'incarico al leader Pd Pierluigi Bersani, che dunque dovrebbe salire al Colle verso meta' pomeriggio, ma ancora non e' sciolta la riserva sul tipo di incarico che gli verra' assegnato, se cioe' sara' un mandato pieno o, assai piu' probabile, un preincarico.

La prassi vuole che dopo il colloquio in cui il presidente affida l'incarico, sia il segretario generale della presidenza della Repubblica a leggere ai giornalisti una breve nota in cui annuncia la decisione. Subito dopo esce l'incaricato, che spiega come intederà muoversi, quale tipo di incarico ha ricevuto e se lo accetta con riserva. Infine spesso il presidente stesso e' uscito dallo studio alla Vetrata per salutare i cronisti e spiegare brevemente quali sono state le motivazioni della sua decisione.

"Fiducia in bianco non ne diamo a nessuno, tanto piu' a persone che hanno fatto promesse e non le hanno mantenute. Bersani faccia questo gesto e poi ne riparliamo, ma tanto non lo fara'". Cosi' Vito Crimi, intervistato dalla tv del 'Fatto Quotidiano' a proposito della richiesta di rinunciare ai rimborsi elettorali. Il capogruppo M5S al Senato ha chiesto poi "rispetto per gli elettori del Movimento 5 stelle" che "non c'e' stato e nessuno puo' dirlo, siamo stati accusati di tutto: comunismo, fascismo e populismo". Secondo Crimi, comunque, "Bersani non avra' i numeri per avere la fiducia".


LE CONSULTAZIONI - Un volto teso e tirato, l'aria stanca e anche un pizzico di insofferenza, quando qualcuno accenna ad interromperlo: Giorgio Napolitano ha chiuso così ieri sera il giro delle consultazioni più difficili del suo settennato. Un Parlamento che resta spezzato in tre tronconi, che non si parlano o si parlano appena, allungando in questo modo lo stallo che è uscito dalle elezioni. Non era certo quello che sperava, il Presidente, il quale aveva avviato i lavori auspicando - più che immaginando - un sussulto di responsabilità, un sincero desiderio di dare presto un governo al Paese. Fare presto era la sua parola d'ordine. E' uscito dallo Studio alla Vetrata, al Quirinale, costretto a prendersi una 'pausa di riflessione', che difficilmente finirà prima del pomeriggio. Forse con un incarico esplorativo a Bersani, che dice: serve un governo del cambiamento

"Vi ringrazio per il vostro impegno", dice ai giornalisti presenti Napolitano, "avete lavorato voi, e modestamente anch'io". Frase che potrà suonare di circostanza, ma che qualcuno dei presenti coglie non solo come una parafrasi di quanto detto da Papa Francesco ai cronisti non piu' tardi di sabato, quanto piuttosto una sorta di controcanto a chi, anche in queste ore, non trova di meglio che insultare gli operatori dell'informazione. "Ora devo riordinare gli appunti e le idee", prosegue, "e domani prendere delle decisioni, che presentero' e motivero'". Poche parole, un volto scuro, l'ammissione indiretta che la crisi, se non proprio al punto di partenza, sicuramente non e' prossima ad uno sbocco immediato. Del resto oggi se lo e' sentito dire esplicitamente: Bersani chiede per se' l'incarico, in quanto vincitore delle elezioni. Grillo fa altrettanto, rivendicando il successo a sua volta. Berlusconi vuole un governo di larghe intese, ma guai a parlargli di una presidenza del Consiglio in appannaggio al centrosinistra (per non dire della presidenza della Repubblica). Tutto come prima, ed il Colle deve trovare la quadra.
http://notizie.virgilio.it/politica/gov ... arico.html.
............................................................................................................................
Allora sento Grillo che gli tende una mano.Il PD rinunci ai rimborsi elettorali, e comincia a trattare.
Tutti quei soldi li possono dare ad aziende artigianali o piccoli comuni che non possono neppure ristrutturare le scuole, con la scusa del patto di stabilità.
Dovremo aspettare che cadano adosso ai ragazzi le scuole?.
E basta con questo patto di stabilità.
Ciao
Paolo11
baskerville2008
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Iscritto il: 14/03/2012, 1:40

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da baskerville2008 »

Amadeus ha scritto:@shiloh
non riescono più ad uscire dal tunnel " tutto è merda" , soprattutto Travaglio....

A proposito ieri quando ha telefonato grasso se la è fatta sotto :)) ora il presidente del senato ha accettato l'invito di formigli vediamo cosa farà coniglio Travaglio....


Intanto pacifici consiglia gli ebrei italiani di darsela a gambe ..... http://www.unita.it/italia/pacifici-gri ... 529?page=2
paolo11
Messaggi: 3688
Iscritto il: 22/02/2012, 14:30

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

20 punti per uscire dal buio:


1.Reddito di cittadinanza

2.Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa

3.Legge anticorruzione

4.Informatizzazione e semplificazione dello Stato

5.Abolizione dei contributi pubblici ai partiti

6.Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni

7.Referendum propositivo e senza quorum

8.Referendum sulla permanenza nell’euro

9.Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese

10.Unasolaretetelevisivapubblica,senzapubblicità,indipendentedaipartiti

11.Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato

12.Massimo di due mandati elettivi

13.Legge sul conflitto di interessi

14.Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica

15.Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali

16.Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza

17.Abolizione dell’IMU sulla prima casa

18.Non pignorabilità della prima casa

19.Eliminazione delle province

20.Abolizione di Equitalia
.....................................................................
Qui ci sono diverse cose che condivide il PD.Bersani parta subito con le cose che condivide e lo coinvolga nella nuova legge elettorare.Una legge elettorale come avviene nei comuni.
Ciao
Paolo11
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

La descrizione è quella che sostanzialmente ha richiesto la presenza di un tecnico, che Napolitano ha individuato in Monti. Ed è quello che Monti sostiene di aver evitato. E’ quanto accadeva in quella fase.

La presenza di Monti ha rassicurato l’ambiente monetario e politico Ue. Ma il vero salvataggio lo farà Draghi con un doppio prestito all’1 %.
Ah, allora adesso scopriamo che Monti e Draghi hanno salvato l'euro! E allora tutte le catastrofi vendute ormai come inevitabili, previste ed auspicate dalla Napoleoni erano cazzate!

Via siamo seri e cerchiamo di essere obbiettivi, appunto non dei tifosi, ma individui pensanti e indipendenti!

Oggi ci viene a dire che un prelievo sui depositi superiori ai 100 mila euro delle banche del paradiso fiscale a Cipro, sarebbe un precedente pericoloso, che potrebbe essere attuato domani anche in Italia e in Spagna.

Ancora terrorismo psicologico. E qual'è la sua alternativa? Quella di tagliare salari e pensioni con un'inflazione a due cifre?
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