quo vadis PD ????
Re: quo vadis PD ????
Stiamo attenti. E' vero, la campagna elettorale è già cominciata.
Ma non ci si illuda di potersela giocare solo con la comunicazione.
Per il governo è inevitabile adattarsi ad una soluzione la meno compromettente possibile (governo del presidente, al quale fare meno promesse di lealtà di quelle fatte a Monti).
Ma intanto va sfruttato il fatto che questo non è il parlamento di "Ruby nipote di Mubarak" e che qualche risultato a casa si può portare. Non farlo significherebbe pagare un prezzo pesante alle prossime elezioni.
Anche sulla legge elettorale bisogna smetterla di inseguire un accordo con "tutte"" le forze politiche (che poi significa con il Pdl). Oggi Grillo in un suo streaming ha parlato della possibilità di ripristinare il mattarellum. Andrebbe preso subito in parola.
Ma non ci si illuda di potersela giocare solo con la comunicazione.
Per il governo è inevitabile adattarsi ad una soluzione la meno compromettente possibile (governo del presidente, al quale fare meno promesse di lealtà di quelle fatte a Monti).
Ma intanto va sfruttato il fatto che questo non è il parlamento di "Ruby nipote di Mubarak" e che qualche risultato a casa si può portare. Non farlo significherebbe pagare un prezzo pesante alle prossime elezioni.
Anche sulla legge elettorale bisogna smetterla di inseguire un accordo con "tutte"" le forze politiche (che poi significa con il Pdl). Oggi Grillo in un suo streaming ha parlato della possibilità di ripristinare il mattarellum. Andrebbe preso subito in parola.
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Re: quo vadis PD ????
Amadeus ha scritto:Per me la morte di questo paese non può essere imputata al pd ...e la cosa non ha niente a che vedere col titolo di studio o col QI.
se per te invece sì vuol dire che non ci capiamo, non succede niente di grave.
se per alleanza politica pd-pdl alludi a quella durante il governo tecnico ... non la considero un'alleanza perchè non lo è.
mi pare di risentire le polemiche che ci furono per l'indulto , votato da 2/3 del parlamento davanti al Papa ma propinato a tormentone per anni come decisione unicamente della sinistra.
gli elettori li hanno persi anche nel pdl boh forse gli alieni sono nemici di tutti.
Ho sbagliato io a scrivere in prima battuta Pd - Pdl.
L'ho corretto rileggendo 5 minuti dopo più di un'ora fa.
La versione giusta è : Pd - U Dc e poi Monti in campagna elettorale. In altre parole quanto ribadito da D'Alema nel corso del Tg3 delle ore 19,00 del 22 febbraio u.s. , che è poi il leitmotiv degli ultimi 2 anni per tutto il Pd, e 3 anni da parte del duca conte.
LA PROSSIMA LEGISLATURA SARA' CARATTERIZZATA DALL'ALLEANZA TRA """PROGRESSISTI""" (dalla poltrona facile come lo era l'uso della pistola da parte di Buffalo Bill) E I """MODERATI""", GRANDISSIMI SACERDOTI CUSTODI DELLA RELIGIONE DI "POLTRONE & FORCHETTE".
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Re: quo vadis PD ????
mariok ha scritto:Stiamo attenti. E' vero, la campagna elettorale è già cominciata.
Ma non ci si illuda di potersela giocare solo con la comunicazione.
Per il governo è inevitabile adattarsi ad una soluzione la meno compromettente possibile (governo del presidente, al quale fare meno promesse di lealtà di quelle fatte a Monti).
Ma intanto va sfruttato il fatto che questo non è il parlamento di "Ruby nipote di Mubarak" e che qualche risultato a casa si può portare. Non farlo significherebbe pagare un prezzo pesante alle prossime elezioni.
Anche sulla legge elettorale bisogna smetterla di inseguire un accordo con "tutte"" le forze politiche (che poi significa con il Pdl). Oggi Grillo in un suo streaming ha parlato della possibilità di ripristinare il mattarellum. Andrebbe preso subito in parola.
Se non si fissano i punti cardine da questa situazione non se ne viene più a capo.
1) Il problema dei problemi è in assoluto il rilancio dell’economia.
E in questo momento sembra che di economisti di valore non ne esistano all’interno della Penisola dei Famosi. Non ci si può affidare di certo ai bocconiani come Alesina e Giavazzi & Co. perché legati ai poteri forti e anche perché liberisti.
( E’ di una anno e mezzo fa la dichiarazione dei liberisti di Londra che hanno ammesso di aver sbagliato con la loro dottrina, ma la notizia non doveva essere diffusa a mezzo stampa).
Ergo ci vuole un pool di economisti al ministero dell’Economia, guidati da un economista di valore, straniero se del caso, ma uno che ci capisca di economia.
Come al ministero dello sviluppo economico ci vuole un tecnico della materia che conosca l’economia della produzione industriale e non come quel cazzabubulo di banchiere come la buona Passera.
In questo momento in vita c’è ancora a disposizione Prodi, e va sfruttato fino in fondo. Anche se la massa dei pirla e dei merli comincerà a intonare i ritornelli sul ritorno del mortadella. Me ne fotto e strafotto, Prodi è l’unico che conosce la materia e la Cina l’ha chiamato come consulente e docente nelle sue università non a caso.
2) Occorre eliminare (politicamente) il tappo di hardcore, che è la causa prima del collasso del Paese.
Bisogna scegliere.
“Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria” (B.M.).
O andiamo a fondo noi o va a fondo lui. Questo potrebbe essere anche uno slogan della prossima campagna elettorale.
Sembrerebbe, ripeto, sembrerebbe dai segnali di fumo che si percepiscono all’esterno, che qualcosa è successo al Nazareno.
Sembrerebbe, che il vecchio gruppo dirigente che ha stipulato gli accordi con il caimano nel 1994, sia stato messo da parte e gli accordi siano saltati, siano venuti meno.
Bersani, che non ha fatto parte di quel gruppo, per salvare il salvabile della nave affondata alle elezioni del 25 febbraio scorso, ha scelto di evitare di mettere in campo oltre la data della sconfitta elettorale accordi con il Pdl perché sa benissimo che tutto si muove intorno al salvacondotto del Caimano.
Il Pd, anche se per ragioni più che evidenti, poco trapela verso l’esterno, è fortemente spaccato. Da una parte il gruppo che fa capo a Bersani che sa che così il Pd muore dal punto di vista elettorale (un sondaggio della scorsa settimana de La Repubblica prevedeva che il sostegno al nuovo governo Pd-Pdl, costerà al partito del Nazareno la perdita secca di 10 punti).
Dall’altra parte ci sta la cordata dei cosi detti “inciucisti” di cui ne fanno parte D’Alema per i noti motivi personali di potere, Veltroni, il mistero buffo della ex sinistra, i renziani capeggiati dal sindaco di Reggio Emilia Del Rio sostenitori del “no choosy”, i cattolici sostenitori della fine diaspora e la ricostituzione della Dc.
In pratica questa cordata nei fatti intende salvare ancora una volta di più il Caimano.
Se non si elimina il Caimano, destinato a vincere le prossime elezioni se non si pone rimedio, si andrà incontro ad una paralisi di più vaste dimensioni di quella attuale, dove tutto diventerà possibile. Anche l’impossibile e l’inimmaginabile in queste ore.
Ultima modifica di camillobenso il 29/03/2013, 19:37, modificato 3 volte in totale.
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Re: quo vadis PD ????
.......è si ritornerà' come ai vecchi tempi con una nuova DC dalle fisionomia di quella vecchia corrente che allora veniva chiamata "sinistra" e un'altra controparte in cui convogliera' tutto il resto dei merli veri.camillobenso ha scritto:Amadeus ha scritto:Per me la morte di questo paese non può essere imputata al pd ...e la cosa non ha niente a che vedere col titolo di studio o col QI.
se per te invece sì vuol dire che non ci capiamo, non succede niente di grave.
se per alleanza politica pd-pdl alludi a quella durante il governo tecnico ... non la considero un'alleanza perchè non lo è.
mi pare di risentire le polemiche che ci furono per l'indulto , votato da 2/3 del parlamento davanti al Papa ma propinato a tormentone per anni come decisione unicamente della sinistra.
gli elettori li hanno persi anche nel pdl boh forse gli alieni sono nemici di tutti.
Ho sbagliato io a scrivere in prima battuta Pd - Pdl.
L'ho corretto rileggendo 5 minuti dopo più di un'ora fa.
La versione giusta è : Pd - U Dc e poi Monti in campagna elettorale. In altre parole quanto ribadito da D'Alema nel corso del Tg3 delle ore 19,00 del 22 febbraio u.s. , che è poi il leitmotiv degli ultimi 2 anni per tutto il Pd, e 3 anni da parte del duca conte.
LA PROSSIMA LEGISLATURA SARA' CARATTERIZZATA DALL'ALLEANZA TRA """PROGRESSISTI""" (dalla poltrona facile come lo era l'uso della pistola da parte di Buffalo Bill) E I """MODERATI""", GRANDISSIMI SACERDOTI CUSTODI DELLA RELIGIONE DI "POLTRONE & FORCHETTE".
Quindi obiettivo raggiunto caro Mariok.
La Sinistra ritornerà' al suo vecchio alveo se ancora ne esisterà traccia.
Detto questo non è' che mi disperi più di tanto. Doveva succedere e succederà! Tempo al tempo amico mio. Il tentativo degli ex "comunisti" di spostare una parte di ex DC a sinistra e' fallito. Anzi sono stati essi stessi ad essere stati assorbiti nel loro obiettivo e cioe' al centro.
Ora le cose si stanno avverando nel momento politico più' critico e questo comporterà un peggioramento sopratutto per le classi più povere. Lo notiamo già da tempo ma sarà ancor peggio.
A chi dovremo dar la colpa a tutto questo? Al popolo dei merli,alla dirigenza politica o a Berlusconi?
Attendo da chi non condivide la mia povera analisi, una risposta
Un salutone da Juan
Ps:
Quanto mi piacerebbe sapere le vs.origini politiche. Che analisi potrebbero conseguire!!!!! Le mie non le ho mai nascoste ma le vs non le ha mai capite per mia ignoranza. Aspetto
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: quo vadis PD ????
pancho ha scritto:
.......è si ritornerà' come ai vecchi tempi con una nuova DC dalle fisionomia di quella vecchia corrente che allora veniva chiamata "sinistra" e un'altra controparte in cui convogliera' tutto il resto dei merli veri.
Quindi obiettivo raggiunto caro Mariok.
La Sinistra ritornerà' al suo vecchio alveo se ancora ne esisterà traccia.
Detto questo non è' che mi disperi più di tanto. Doveva succedere e succederà! Tempo al tempo amico mio. Il tentativo degli ex "comunisti" di spostare una parte di ex DC a sinistra e' fallito. Anzi sono stati essi stessi ad essere stati assorbiti nel loro obiettivo e cioe' al centro.
Ora le cose si stanno avverando nel momento politico più' critico e questo comporterà un peggioramento sopratutto per le classi più povere. Lo notiamo già da tempo ma sarà ancor peggio.
A chi dovremo dar la colpa a tutto questo? Al popolo dei merli,alla dirigenza politica o a Berlusconi?
Attendo da chi non condivide la mia povera analisi, una risposta
Un salutone da Juan
Ps:
Quanto mi piacerebbe sapere le vs.origini politiche. Che analisi potrebbero conseguire!!!!! Le mie non le ho mai nascoste ma le vs non le ha mai capite per mia ignoranza. Aspetto
ma non credo proprio.
il PD rimarrà come partito di centro,ma non si spaccherà in due.
credo anche che la candidatura Renzi potrà togliere definitivamente dalla scena la bad company vaticana che a questo giro si è riunita intorno al banchiere di Siviglia.
SEL dal canto suo convoglierà da una parte quelli a cui proprio sta sullo stomaco Renzi,
dall'altra (si spera) quella parte di elettorato che anche a questo giro ha pensato bene di trovare il modo di rimanere fuori dal parlamento votando Ingroia.
resta sempre il problema politico di recuperare quei 3,5 milioni di voti persi.
e per farlo non basterà il bel faccino di Renzi,ma ci vorrà un programma che metta al centro i problemi delle classi sociali massacrate dal duo Monti-Fornero.
e c'è poco da discutere eh...al prossimo giro la scelta sarà tra la mummia cinese sempre più cecata,
il duo dei mitomani peppe-casalscorreggio
e Renzi supportato dalla Boldrini.
il convento passerà questo...
p.s.
le mie origini politiche ???
le ho dette più di una volta...ma ripeto per i disattenti:
PCI-PDS-DS-PD... e ora SEL.
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Re: quo vadis PD ????
shiloh ha scritto:pancho ha scritto:
.......è si ritornerà' come ai vecchi tempi con una nuova DC dalle fisionomia di quella vecchia corrente che allora veniva chiamata "sinistra" e un'altra controparte in cui convogliera' tutto il resto dei merli veri.
Quindi obiettivo raggiunto caro Mariok.
La Sinistra ritornerà' al suo vecchio alveo se ancora ne esisterà traccia.
Detto questo non è' che mi disperi più di tanto. Doveva succedere e succederà! Tempo al tempo amico mio. Il tentativo degli ex "comunisti" di spostare una parte di ex DC a sinistra e' fallito. Anzi sono stati essi stessi ad essere stati assorbiti nel loro obiettivo e cioe' al centro.
Ora le cose si stanno avverando nel momento politico più' critico e questo comporterà un peggioramento sopratutto per le classi più povere. Lo notiamo già da tempo ma sarà ancor peggio.
A chi dovremo dar la colpa a tutto questo? Al popolo dei merli,alla dirigenza politica o a Berlusconi?
Attendo da chi non condivide la mia povera analisi, una risposta
Un salutone da Juan
Ps:
Quanto mi piacerebbe sapere le vs.origini politiche. Che analisi potrebbero conseguire!!!!! Le mie non le ho mai nascoste ma le vs non le ha mai capite per mia ignoranza. Aspetto
ma non credo proprio.
il PD rimarrà come partito di centro,ma non si spaccherà in due.
credo anche che la candidatura Renzi potrà togliere definitivamente dalla scena la bad company vaticana che a questo giro si è riunita intorno al banchiere di Siviglia.
SEL dal canto suo convoglierà da una parte quelli a cui proprio sta sullo stomaco Renzi,
dall'altra (si spera) quella parte di elettorato che anche a questo giro ha pensato bene di trovare il modo di rimanere fuori dal parlamento votando Ingroia.
resta sempre il problema politico di recuperare quei 3,5 milioni di voti persi.
e per farlo non basterà il bel faccino di Renzi,ma ci vorrà un programma che metta al centro i problemi delle classi sociali massacrate dal duo Monti-Fornero.
e c'è poco da discutere eh...al prossimo giro la scelta sarà tra la mummia cinese sempre più cecata,
il duo dei mitomani peppe-casalscorreggio
e Renzi supportato dalla Boldrini.
il convento passerà questo...
p.s.
le mie origini politiche ???
le ho dette più di una volta...ma ripeto per i disattenti:
PCI-PDS-DS-PD... e ora SEL.
il PD rimarrà come partito di centro
E in termini pratici in cosa consiste la politica di centro?
Poteva essere definita “centrista” la vecchia Dc, perché alla sua destra esisteva l’Msi.
Dimensionalmente gli è servito dichiararsi di centro per reggere nel periodo della guerra fredda, ma in termini pratici agli effetti politici ha sviluppato quasi sempre una politica di destra.
Quel poco di sociale che è riuscita a legiferare era dovuto ai compromessi imposti dalla presenza del più grande partito comunista d’Europa.
Ora però la storia è cambiata e la politica è di destra o di sinistra.
La pressione per cambiare l’articolo 18 è di destra.
La riforma del lavoro è di destra.
La riforma delle pensioni della Fornero è di destra.
Che cos’è quindi la politica di centro?
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Re: quo vadis PD ????
E da «Amici», anche da «Amici», ripartirà il Pd, se a guidarlo sarà l’attuale sindaco di Firenze.
Una storia infinita che non finisce mai. I piccoli Berlusconi 2.0 crescono.
Corriere della Sera > Politica > Voti giovani e del Sud: ecco perché Renzi va ad Amici
IL 6 APRILE
Voti giovani e del Sud:
ecco perché Renzi va ad Amici
Le critiche: «Trasmissione troppo pop». Ma a seguirlo ci sarà il pubblico che il Pd deve conquistare o riconquistare
L’annuncio, anticipato dal dirigente Mediaset Paolo Calvani, della partecipazione di Matteo Renzi ad «Amici» durante la prima puntata della nuova stagione della trasmissione, il 6 aprile, ha fatto sollevare più di un sopracciglio a sinistra. Troppo pop, troppo poco seria: insomma, mentre il Paese è in crisi, mentre il leader del suo partito non riesce a risolvere il rebus della formazione di un governo, «Amici» potrebbe attendere. E invece no: Renzi ci andrà (l’ha confermato anche al «Corriere»). Perché da lì, anche da lì, può forse cominciare la sua nuova corsa. Non solo perché, come accade in altri Paesi del mondo, leader come Obama non si fanno problemi ad essere ospiti in trasmissioni «pop» (come ha giustamente segnalato Stefania Carini su Europa). Ma perché davanti a sé, mentre risponderà alle domande dei «ragazzi», Renzi avrà il pubblico che il Pd deve conquistare, o riconquistare, per evitare di non-perdere le prossime elezioni.
IL PUBBLICO - A dimostrarlo sono i dati di un’analisi condotta da Massimo Scaglioni del Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi dell’Università cattolica di Milano. Quale pubblico segue «Amici»? Innanzitutto, spiega Scaglioni, il pubblico meno politicizzato: e quella di parlargli, a quel pubblico, è una strategia che Berlusconi ha adottato ampiamente in campagna elettorale. E in secondo luogo un pubblico a maggioranza femminile (il 65-68% della composizione, contro il 32-35% di uomini): un dato in controtendenza rispetto ai talk show (con l’eccezione di «Porta a Porta»). Il pubblico di Maria de Filippi è poi sicuramente giovane: raccoglie i migliori share (con picchi anche sopra il 40% e medie superiori al 30%) fra adolescenti, ventenni e trentenni, e il 45% dell’audience ha meno di 44 anni. Ma – e qui c’è da fare attenzione - fa breccia anche tra spettatori (e soprattutto spettatrici) più avanti nell’età: la puntata più vista della scorsa edizione (quella del 9 marzo 2013) ha avuto 3.875 mila spettatori, 795 mila dei quali tra i 45 e i 54 anni, 586 mila tra i 55 e i 64 anni, e 754 mila oltre i 65 anni. Le donne erano 2.647 mila, il 68,3%). Numeri simili a quelli della puntata più vista di due edizioni fa (quella del 28 aprile 2012): degli oltre 5 milioni di telespettatori, le donne erano 3,3 milioni, i giovani quasi due milioni, ma gli over 65 oltre 1,1 milioni.
PROGRAMMA «POP» - Interessante è anche il tipo di istruzione e lo status socio economico del pubblico. «"Amici" è un programma pienamente pop», spiega Scaglioni, «premiato in particolare da spettatori con livelli di istruzione medio-bassi o con diploma». E gli share più alti sono raggiunti nell’Italia meridionale, e in particolare in regioni come Calabria, Sardegna, Basilicata, Sicilia e Puglia. Queste ultime non sono due Regioni a caso. Se solo le avesse vinte, il centrosinistra avrebbe numeri decisamente più solidi, al Senato (16 senatori in più: quanto quelli della Lega, tanto per dire): e ora potrebbe tentare la formazione di un governo con l’appoggio dei montiani. Le ha perse (la Puglia, in particolare, a sorpresa): e la situazione è quella che conosciamo. Non solo: Renzi, al Sud, era andato male, alle Primarie. E parlare a chi non lo ha votato sembra ora la sua missione.
VOTO GIOVANILE - Uno studio pubblicato da «LaVoce.info» dà la misura dell’ondata di voto giovanile spostatasi verso i 5 Stelle: nella fascia d’età che compone la metà del pubblico della trasmissione dove Renzi parlerà il 6 aprile, i 5 Stelle hanno ottenuto risultati eccezionali, alle scorse elezioni. In Puglia il 38% dei giovani, in Sicilia il 66%, in Sardegna il 38%, in Calabria il 48% dei giovani avrebbe votato per il movimento fondato da Beppe Grillo: e Renzi, quei voti, è deciso ad andarli a ripescare.
OPERAZIONE POLITICA - E ancora: un sondaggio Ipsos pubblicato dal Sole 24 ore spiega che il Pd viene battuto dal Pdl – 29 contro il 22 per cento - nel pubblico delle casalinghe (donne, prevalentemente con titolo di studio medio o medio basso e di mezza età: esattamente il target «residuale» di «Amici»); viene stracciato (37 contro 23 per cento) dai 5 Stelle nel voto degli studenti, dei disoccupati (33 a 18 per cento), degli operai (29 a 20 per cento). Insomma: quello che Renzi farà il 6 aprile non sarà, con ogni probabilità, una semplice «ospitata». Ma l’inizio – o meglio, la continuazione, dopo la campagna per le primarie – di una operazione politica: quella di andare a cercare il voto di chi, il Pd, non lo prende nemmeno in considerazione, quando c’è da andare a votare. E non sarà un caso, forse, se questa apertura verso settori non «tradizionali» della sinistra gli sta già attirando (i dati sono di un sondaggio Swg per Agorà) i fari del 71% degli elettori del centrodestra, del 68% di quelli 5 stelle, e «solo» del 56% di centrosinistra. Renzi ha deciso di conquistare i tre elettori su 4 che non hanno scelto i democratici. E da «Amici», anche da «Amici», ripartirà il Pd, se a guidarlo sarà l’attuale sindaco di Firenze.
Davide Casati
29 marzo 2013 | 18:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 6e37.shtml
Una storia infinita che non finisce mai. I piccoli Berlusconi 2.0 crescono.
Corriere della Sera > Politica > Voti giovani e del Sud: ecco perché Renzi va ad Amici
IL 6 APRILE
Voti giovani e del Sud:
ecco perché Renzi va ad Amici
Le critiche: «Trasmissione troppo pop». Ma a seguirlo ci sarà il pubblico che il Pd deve conquistare o riconquistare
L’annuncio, anticipato dal dirigente Mediaset Paolo Calvani, della partecipazione di Matteo Renzi ad «Amici» durante la prima puntata della nuova stagione della trasmissione, il 6 aprile, ha fatto sollevare più di un sopracciglio a sinistra. Troppo pop, troppo poco seria: insomma, mentre il Paese è in crisi, mentre il leader del suo partito non riesce a risolvere il rebus della formazione di un governo, «Amici» potrebbe attendere. E invece no: Renzi ci andrà (l’ha confermato anche al «Corriere»). Perché da lì, anche da lì, può forse cominciare la sua nuova corsa. Non solo perché, come accade in altri Paesi del mondo, leader come Obama non si fanno problemi ad essere ospiti in trasmissioni «pop» (come ha giustamente segnalato Stefania Carini su Europa). Ma perché davanti a sé, mentre risponderà alle domande dei «ragazzi», Renzi avrà il pubblico che il Pd deve conquistare, o riconquistare, per evitare di non-perdere le prossime elezioni.
IL PUBBLICO - A dimostrarlo sono i dati di un’analisi condotta da Massimo Scaglioni del Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi dell’Università cattolica di Milano. Quale pubblico segue «Amici»? Innanzitutto, spiega Scaglioni, il pubblico meno politicizzato: e quella di parlargli, a quel pubblico, è una strategia che Berlusconi ha adottato ampiamente in campagna elettorale. E in secondo luogo un pubblico a maggioranza femminile (il 65-68% della composizione, contro il 32-35% di uomini): un dato in controtendenza rispetto ai talk show (con l’eccezione di «Porta a Porta»). Il pubblico di Maria de Filippi è poi sicuramente giovane: raccoglie i migliori share (con picchi anche sopra il 40% e medie superiori al 30%) fra adolescenti, ventenni e trentenni, e il 45% dell’audience ha meno di 44 anni. Ma – e qui c’è da fare attenzione - fa breccia anche tra spettatori (e soprattutto spettatrici) più avanti nell’età: la puntata più vista della scorsa edizione (quella del 9 marzo 2013) ha avuto 3.875 mila spettatori, 795 mila dei quali tra i 45 e i 54 anni, 586 mila tra i 55 e i 64 anni, e 754 mila oltre i 65 anni. Le donne erano 2.647 mila, il 68,3%). Numeri simili a quelli della puntata più vista di due edizioni fa (quella del 28 aprile 2012): degli oltre 5 milioni di telespettatori, le donne erano 3,3 milioni, i giovani quasi due milioni, ma gli over 65 oltre 1,1 milioni.
PROGRAMMA «POP» - Interessante è anche il tipo di istruzione e lo status socio economico del pubblico. «"Amici" è un programma pienamente pop», spiega Scaglioni, «premiato in particolare da spettatori con livelli di istruzione medio-bassi o con diploma». E gli share più alti sono raggiunti nell’Italia meridionale, e in particolare in regioni come Calabria, Sardegna, Basilicata, Sicilia e Puglia. Queste ultime non sono due Regioni a caso. Se solo le avesse vinte, il centrosinistra avrebbe numeri decisamente più solidi, al Senato (16 senatori in più: quanto quelli della Lega, tanto per dire): e ora potrebbe tentare la formazione di un governo con l’appoggio dei montiani. Le ha perse (la Puglia, in particolare, a sorpresa): e la situazione è quella che conosciamo. Non solo: Renzi, al Sud, era andato male, alle Primarie. E parlare a chi non lo ha votato sembra ora la sua missione.
VOTO GIOVANILE - Uno studio pubblicato da «LaVoce.info» dà la misura dell’ondata di voto giovanile spostatasi verso i 5 Stelle: nella fascia d’età che compone la metà del pubblico della trasmissione dove Renzi parlerà il 6 aprile, i 5 Stelle hanno ottenuto risultati eccezionali, alle scorse elezioni. In Puglia il 38% dei giovani, in Sicilia il 66%, in Sardegna il 38%, in Calabria il 48% dei giovani avrebbe votato per il movimento fondato da Beppe Grillo: e Renzi, quei voti, è deciso ad andarli a ripescare.
OPERAZIONE POLITICA - E ancora: un sondaggio Ipsos pubblicato dal Sole 24 ore spiega che il Pd viene battuto dal Pdl – 29 contro il 22 per cento - nel pubblico delle casalinghe (donne, prevalentemente con titolo di studio medio o medio basso e di mezza età: esattamente il target «residuale» di «Amici»); viene stracciato (37 contro 23 per cento) dai 5 Stelle nel voto degli studenti, dei disoccupati (33 a 18 per cento), degli operai (29 a 20 per cento). Insomma: quello che Renzi farà il 6 aprile non sarà, con ogni probabilità, una semplice «ospitata». Ma l’inizio – o meglio, la continuazione, dopo la campagna per le primarie – di una operazione politica: quella di andare a cercare il voto di chi, il Pd, non lo prende nemmeno in considerazione, quando c’è da andare a votare. E non sarà un caso, forse, se questa apertura verso settori non «tradizionali» della sinistra gli sta già attirando (i dati sono di un sondaggio Swg per Agorà) i fari del 71% degli elettori del centrodestra, del 68% di quelli 5 stelle, e «solo» del 56% di centrosinistra. Renzi ha deciso di conquistare i tre elettori su 4 che non hanno scelto i democratici. E da «Amici», anche da «Amici», ripartirà il Pd, se a guidarlo sarà l’attuale sindaco di Firenze.
Davide Casati
29 marzo 2013 | 18:11
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http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 6e37.shtml
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Re: quo vadis PD ????
camillobenso ha scritto:questo furbastro amico dei banchieri se ne va pure da Maria de Filippi esponendoci a contaminazioni con elettori pidiellini stupidi e ignoranti ...che schifo.
pidiellini merli
grillini merli
piddini merli
montiani merloni
renzini più merli di tutti
margheritini merlini
sel merlottini
================
Quale giustificazione sociologica, dai di un Paese ridotto allo sfascio.
E' forse responsabilità dei marziani che ci hanno invaso?
Aspettando una risposta.
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Re: quo vadis PD ????
Berlusconi descrisse l’italiano medio ( e quindi l’elettore ) come un bambino di
11 anni , anche poco intelligente.
Devo dire che aveva perfettamente ragione.
A questo punto , se non vogliamo subordinare il diritto al voto a un test di intelligenza e di cultura generale,
fa bene Renzi a cercare consensi anche tra il pubblico di Amici.
11 anni , anche poco intelligente.
Devo dire che aveva perfettamente ragione.
A questo punto , se non vogliamo subordinare il diritto al voto a un test di intelligenza e di cultura generale,
fa bene Renzi a cercare consensi anche tra il pubblico di Amici.
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Re: quo vadis PD ????
questo furbastro amico dei banchieri se ne va pure da Maria de Filippi esponendoci a contaminazioni con elettori pidiellini stupidi e ignoranti ...che schifo.
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Pd. In caso di elezioni, tocca a Renzi? Guarda il vox e rispondi al sondaggio
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/03/ ... io/226666/
Con quale leader si dovrà presentare il Pd al prossimo appuntamento elettorale? Di questo tratta la puntata settimanale dell’”Uomo da marciapiede“. E’ convinzione diffusa che il più idoneo a raccogliere voti oltre il tradizionale bacino politico del partito sia Matteo Renzi. I detrattori lo definiscono un “Berlusconi di sinistra“, un “giovane vecchio”, opportunista, abile nel cavalcare l’onda del risentimento anti-casta e dell’esigenza di rinnovamento generazionale. Ma il consenso di cui gode è ampio e trasversale. L’ex boy scout di Rignano d’Arno ha “bucato” il video, è competitivo sui temi più sentiti dal grosso dell’elettorato del M5S e piace anche a molti elettori di centrodestra. Perchè appare dinamico, pragmatico, innovativo. Prima di tutto “giovane” e non compromesso con i fallimenti del ceto politico che ha governato il Paese negli ultimi vent’anni. Ben veicolato attraverso i media, il messaggio è andato a segno, depositandosi nella mente anche dei molti che non seguono attivamente la politica. Alle prossime elezioni potrebbe fare la differenza. Saranno necessarie nuove primarie di coalizione per ufficializzare la leadership del sindaco di Firenze? Riuscirà il Pd a non spaccarsi sul suo nome? Bersani si farà da parte per spirito di squadra? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più di Piero Ricca, riprese e montaggio di Ricky Farina
NB. Intervista effettuata al Cimitero Monumentale di Milano
pidiellini merli
grillini merli
piddini merli
montiani merloni
renzini più merli di tutti
margheritini merlini
sel merlottini
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Pd. In caso di elezioni, tocca a Renzi? Guarda il vox e rispondi al sondaggio
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/03/ ... io/226666/
Con quale leader si dovrà presentare il Pd al prossimo appuntamento elettorale? Di questo tratta la puntata settimanale dell’”Uomo da marciapiede“. E’ convinzione diffusa che il più idoneo a raccogliere voti oltre il tradizionale bacino politico del partito sia Matteo Renzi. I detrattori lo definiscono un “Berlusconi di sinistra“, un “giovane vecchio”, opportunista, abile nel cavalcare l’onda del risentimento anti-casta e dell’esigenza di rinnovamento generazionale. Ma il consenso di cui gode è ampio e trasversale. L’ex boy scout di Rignano d’Arno ha “bucato” il video, è competitivo sui temi più sentiti dal grosso dell’elettorato del M5S e piace anche a molti elettori di centrodestra. Perchè appare dinamico, pragmatico, innovativo. Prima di tutto “giovane” e non compromesso con i fallimenti del ceto politico che ha governato il Paese negli ultimi vent’anni. Ben veicolato attraverso i media, il messaggio è andato a segno, depositandosi nella mente anche dei molti che non seguono attivamente la politica. Alle prossime elezioni potrebbe fare la differenza. Saranno necessarie nuove primarie di coalizione per ufficializzare la leadership del sindaco di Firenze? Riuscirà il Pd a non spaccarsi sul suo nome? Bersani si farà da parte per spirito di squadra? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più di Piero Ricca, riprese e montaggio di Ricky Farina
NB. Intervista effettuata al Cimitero Monumentale di Milano
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