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peanuts ha scritto:Da oggi il pd è una succursale del pdl (non lo dico io, ce lo dicono i suoi dirigenti), quindi sceglieranno insieme il presidente
Speriamo di no.
E` come il conclave.
Se si arriva alla 3-4 votazione vuol dire che non sono d'accordo... dunque niente inciucio.
Rispetto poi al conclave, gia` i nomi diranno cosa stanno tentando.
peanuts ha scritto:Da oggi il pd è una succursale del pdl (non lo dico io, ce lo dicono i suoi dirigenti), quindi sceglieranno insieme il presidente
Speriamo di no.
E` come il conclave.
Se si arriva alla 3-4 votazione vuol dire che non sono d'accordo... dunque niente inciucio.
Rispetto poi al conclave, gia` i nomi diranno cosa stanno tentando.
soloo42000
Sì.
Problema. Pd e sel non hanno comunque i numeri, se fai due conti, nemmeno dopo la terza votazione
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"
Devo fare ammenda, nei miei conteggi avevo dimenticato i grandi elettori dalle regioni, scemo io.
Qualcuno sa quali sarebbero i numeri?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"
peanuts ha scritto:Devo fare ammenda, nei miei conteggi avevo dimenticato i grandi elettori dalle regioni, scemo io.
Qualcuno sa quali sarebbero i numeri?
anche questo te lo avevo già detto almeno un paio di volte...
a IBC mancano 8-10 voti ,
che si troverebbero facilmente,
per eleggere un PdR a maggioranza semplice (506 voti) alla terza votazione.
Anche Napolitano fu eletto a maggioranza semplice.
Comunque, se i numeri non ci sono, se al 5 stelle e/o a monti vanno bene la Boldrini o la Bonino si potrebbe fare
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"
Avete mai visto quel gioco sulla settimana enigmistica?
Quello dove unendo i puntini viene fuori una vignetta.
Da bambino ci andavo matto.
Ebbene, se uniamo i puntini degli ultimi 45 giorni viene fuori una figura molto chiara.
Ed e`, a mio parere, un braccio di ferro terribile fra PD e presidente della repubblica.
Infatti Napolitano in primis aborre l'idea di un "governo del cambiamento"
proposta da Bersani.
Questo sia perche` implicherebbe uno scontro frontale con la destra, cosa che
questo presidente ha dimostrato di voler evitare a ogni costo (pagato naturalmente
da noi cittadini...), sia perche` sarebbe una clamorosa "vittoria politica" dell'ala
piu` sociale del PD, cui Napolitano e` estraneo.
Per cui il presidente ha pensato bene di non dare a Bersani un mandato pieno.
Togliendogli cosi` la legittima possibilita` di "provarci in Parlamento".
Se Bersani avesse avuto questa possibilita` probabilmente una prima maggioranza
se pur risicata l'avrebbe ottenuta.
E a quel punto, anche governando 6 mesi, legge elettorale e riforme contro
corruzione, leggi ad personam, conflitto d'interesse, ecc. sarebbero passate.
D'altronde, "non avendo le consultazioni dell'onorevole Bersani portato a risultati conclusivi",
il presidente avrebbe subito dovuto dare un nuovo incarico a un tecnico super partes.
Ma avrebbe dovuto scegliere, e avrebbe avuto solo due opzioni possibili:
- Governo tecnico PD+M5S --> Zagrebelski o simili
- Governo tecnico PD+PdL --> Violante o simili
Il primo caso il presidente vuole evitarlo come la peste come gia` detto all'inizio.
Il secondo porterebbe probabilmente a una scissione del PD con esiti ancor meno
prevedibili del primo.
Ragione per cui alla fine del braccio di ferro col PD, il presidente ha pensato bene di
nominare 10 saggi, e Bersani (e qui rispondo alle varie accuse di mariok) non ha volutamente
formalmente rinunciato all'incarico per non legittimare opzioni politiche diverse per il presidente.
Presente o futuro.
Del resto, sempre unendo i puntini, questo disegno di Napolitano parte dall'autunno.
Quando ha lasciato che Monti si presentasse alle elezioni, per di piu` CONTRO il PD.
Cosa denunciata piu` e piu` volte da Bersani quando diceva "attenzione all'ingovernabilita`,
non ci si venga dopo a proporre governissimi con Berlusconi".
Tornando a oggi, il "punto di equilibrio" di questo lungo braccio di ferro e` al momento
tentare di arrivare all'elezione di un nuovo capo dello stato.
Ovviamente destre e inciucioni del PD condividono pienamente il disegno di Napolitano,
pur dimostratosi fallimentare dal nov11 a oggi, per cui spingono verso un presidente alla Violante.
Un altro pezzo del PD, invece, magari anche solo per poter sopravvivere politicamente
guarda al cambiamento e magari punterebbe volentieri a un Prodi.
Dunque, sempre unendo i puntini, per ora a questo e` servita la "cocciutaggine" di Bersani:
a evitare il governissimo di Napolitano PD-PdL.
Vedremo se il PD e Bersani terranno il punto.
Si vedra` dai nomi portati al voto.
E dal numero di votazioni.
Se andranno all'elezione a maggioranza semplice ricercando o accordandosi coi grillini
forse cambiera` qualcosa.
Altrimenti no.
Vedarem.
Certo in tutto questo casino si ha l'impressione che il PD abbia comunque le settimane contate.
Infatti comunque finisca e` probabile che ci sara` una scissione, perche` i due "scenari" sono
troppo radicalmente diversi e incompatibili fra loro.
A questo punto si tratta solo di capire chi passera` da "traditore".
Chi uscira`, e dovra` fondare un nuovo contenitore politico da zero,
e chi si terra` dentro il PD e le sue strutture.
Se l'ala "sociale" o l'ala "moderata".
Condivido abbastanza il quadro tracciato. Soprattutto per quanto riguarda l'influenza di Napolitano sugli ultimi eventi.
Ho solo alcuni dubbi su un paio di punti.
E a quel punto, anche governando 6 mesi, legge elettorale e riforme contro
corruzione, leggi ad personam, conflitto d'interesse, ecc. sarebbero passate.
Probabilmente vero. Ma se questa è la priorità, perché non si è provato a perseguirla comunque, costituendo le necessarie commissioni parlamentari, per avviare in parlamento quei provvedimenti?
E' una contraddizione che getta un'ombra sui reali obbiettivi di Bersani.
Certo in tutto questo casino si ha l'impressione che il PD abbia comunque le settimane contate.
Infatti comunque finisca e` probabile che ci sara` una scissione, perche` i due "scenari" sono
troppo radicalmente diversi e incompatibili fra loro.
Oggi Orfini ad Agorà ha fatto un'interessante osservazione. Pur nelle differenze che lo dividono da Renzi, è convinto che sia interesse di tutti rimanere comunque nello stesso partito. L'interesse ad agitare il rischio della scissione è di alcuni "vecchi dirigenti" (il chiaro riferimento era a Franceschini) che cercano in tutti i modi di continuare ad avere un ruolo.
E' un'analisi che mi convince abbastanza e mi conferma nel fatto che lo scontro nel PD non sia tanto tra destra e sinistra quanto tra vecchia e nuova generazione.