quo vadis PD ????

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shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

Joblack ha scritto:
shiloh ha scritto:"o stai con i lavoratori o stai con i padroni"


******************
sbagliato.
entrambe le categorie fanno parte del sistema paese e sono funzionali e indispensabili l'una all'altra.
la difficoltà sta appunto nel tutelare gli interessi di entrambe...il "bene comune" insomma.
Peccato che chi va a votare in maggioranza sono lavoratori e tra il milione e mezzo di posti di lavoro persi nel 2012 chi li va intercettare, Grillo?

Il PD non può schiacciare l'occhio ai padroni, ho scritto così prima non imprenditori, e poi volere i voti dei lavoratori da essi licenziati.

Sbagliato!

sarebbe facile rispondere a quei lavoratori che Grillo non sarà in grado di ridargli un solo posto di lavoro,
visto che manco c'ha il coraggio di formare un governo...
ma preferisco insistere sulla capacità,
che a sinistra manca del tutto,
di saper distinguere tra fancazzisti e lavoratori,
e tra Marchionne e Squinzi.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

09 APR 10:14
PD, PARTITO DEFUNTO: “MEGLIO LA SPACCATURA CHE L’INCIUCIO CON BERLUSCONI E MONTI!”
Quello stesso elettorato che disprezza Renzi e vorrebbe fare del Pd un Pci 2.0, s’oppone all’accordo a tempo con il Pdl - Un’intransigenza che trascina Bersani nel pantano e spacca il partito tra gli aperturisti di Matteuccio & friends democristi e i duri e puri sinistratissimi…


Carlo Bertini per "la Stampa"

«Meglio la spaccatura del partito che l'inciucio con Berlusconi e Monti!», grida via facebook uno dei tantissimi estimatori della linea dura di Bersani: quel «no al governissimo» ribadito ieri con una lettera a Repubblica, che ha scatenato un'ondata di entusiasmo dei duri e puri.

E se ai falchi della rete, quelli di «accordi con nessuno, o si governa a mani libere o si torna al voto», si sommano le invettive contro i «vecchi democristiani di m...», spuntate come funghi dopo l'apertura di Franceschini al dialogo con Berlusconi, si capisce perché siano in molti ormai a temere che si riaffacci lo spettro di una scissione.


«Mi aspettavo reazioni negative al governo di transizione col Pdl, ma non gli inviti ad andarsene via dal Pd a quelli che non vengono da una storia di sinistra», ragionava ieri con i suoi uomini lo stesso Franceschini.


Per la prima volta preoccupato per la tenuta del partito, che stavolta potrebbe rischiare una seria frattura.

Ed è facile immaginare che questi segnali di apprezzamento che escono dalla pancia di una sinistra desiderosa di non deporre le armi risultino graditi al segretario: che infatti, anche ad uso tattico, è tornato a mostrare la faccia dura.

La guerra delle piazze con Berlusconi però si tramuterà in una manifestazione in solitaria che Bersani terrà sabato in un teatro della periferia di Roma: senza il supporto di altri big che non apprezzano l'iniziativa, soprattutto quelli dell'area più moderata.


Di colpo diventati molto scettici, grazie anche alle voci di un possibile accordo tra renziani e «giovani turchi» per «sparigliare» con un nome «nuovo» per il Quirinale, sulla possibilità che si riesca a votare con un metodo di larga condivisione il prossimo capo dello Stato nella figura di Franco Marini; e ancor di più scettici, di conseguenza, che poi si riesca a formare un «governo del Presidente».

«Perché è un'operazione talmente complessa che non la si fa senza l'appoggio del segretario», dicono i «trattativisti» del Pd. Che adesso prevedono tempi cupi e scenari nefasti, come un rotolare verso le urne e una spaccatura del Pd, con la parte ex diessina che si ritroverebbe in una sorta di forza socialdemocratica e Renzi che darebbe vita ad una sua lista civica autonoma.

Non è passato inosservato che il segretario del Pd romano e quello di Sel evochino una lista «Roma Bene Comune» per la sfida del Campidoglio, senza il simbolo del Pd, «un altro segnale di accelerazione verso una saldatura della sinistra», dicono gli ex Dc. Convinti che vi siano spinte per tornare a uno schema in cui il Pd si divide in due, «una cosa al centro con dentro Renzi e un partito identitario a sinistra».

Bersani è consapevole che gli animi sono agitati e domani proverà a sedarli nell'assemblea del gruppo della Camera, dove si parlerà dei criteri per il Colle, ma si voterà un pacchetto di nomine interne: quattro vicecapigruppo e tre segretari d'aula da ripartire tra franceschiniani, renziani, bindiani, fioroniani, veltroniani e «turchi». E malgrado il tentativo di riportare la quiete tra le correnti, gli ex Ppi mettono in conto un ritorno delle lancette della storia indietro di una decina d'anni.

«Con il Pdl erano ad un passo dall'accordo e ora è più complicato, vogliono far saltare il Capo dello Stato condiviso da tutti. Se non si dà alcun segnale di apertura è chiaro che è così», dice Beppe Fioroni. «E se si ricade nella tentazione di trincee contrapposte, facendosi interdire il dialogo da Grillo e Casaleggio si rischia una china pericolosa...».
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

La maionese impazzita chiamata Pd - 29

Le inutili guerre di potere che nulla hanno a che vedere con la realtà italiana, in attesa del crac finale. - 2




Corriere 9.4.13
Pd, il duello è sul governo di scopo
Letta: per il Colle anche nomi di donne. I renziani e la carta Boldrini
di Maria Teresa Meli

ROMA — Il vero oggetto del contendere nel Pd non è il governissimo.

Nessuno ci crede e, soprattutto, nessuno lo vuole.

Nemmeno quelli che aprono la porta al dialogo, come Dario Franceschini o Walter Veltroni.

Il braccio di ferro con Pier Luigi Bersani, che appare sempre più solo, e il resto del partito, renziani in testa, è su un altro obiettivo.

Ossia sul governo di scopo o del presidente che dir si voglia che dovrebbe traghettare il Pd fino a novembre, o, al massimo, a febbraio, per poi andare alle elezioni con il sindaco di Firenze alla testa del centrosinistra.


Ma Bersani da questo orecchio, almeno per ora, non ci sente.

Ha dalla sua il fatto che nessuno dei maggiorenti del partito intende pugnalarlo (metaforicamente, ben si intende).

Il che vuol dire che il segretario, pur essendo sulla carta in minoranza in Direzione, può continuare ad andare avanti.

Ed è esattamente quello che Bersani intende fare.

Infatti, il segretario, che ieri ha avuto un chiarimento non facile con Franceschini, insiste con i suoi ragionamenti: «L'alternativa tra elezioni e grande coalizione non esiste.

E non esistono nemmeno compromessi al ribasso.

Mica vogliamo regalare l'Italia a Grillo!».


Ma seppur determinato, il leader del Partito democratico si rende perfettamente conto che la strada che ha imboccato è accidentata: «C'è qualcuno che vuole che salti tutto», confida ai suoi il segretario.


Che non è molto lontano dal vero.

C'è un gran movimento nel Pd.

All'orizzonte sembra affacciarsi un'operazione che spariglierebbe tutte le carte.

E costringerebbe Bersani alla resa. È un'operazione che si gioca tutta sul campo dell'elezione del presidente della Repubblica.

Renziani, giovani turchi (sebbene non tutti) e altri esponenti del Pd stanno pensando a una candidatura al Quirinale innovativa: quella della presidente della Camera Laura Boldrini.

È una mossa azzardata che costringerebbe Sel ad assecondare l'operazione e metterebbe in imbarazzo i grillini.

Quanti di loro, a scrutinio segreto, voterebbero per Boldrini? Ancora è solo un abbozzo di idea (infatti resiste ancora l'altra opzione, quella Prodi), ma ci stanno lavorando in molti.

La carta della donna è una carta astuta, tant'è vero che vuole giocarla anche il Pd «ufficiale», come ha annunciato Enrico Letta, che però non ha fatto nomi (Anna Finocchiaro?).


Nel frattempo continua il «corteggiamento» nei confronti di Renzi da parte dei maggiorenti del Pd.

Massimo D'Alema giovedì sarà a Firenze, per un convegno all'Università e non è escluso che incontri il sindaco del capoluogo toscano.

A domanda precisa, Renzi svicola e risponde così: «Non so, io non vado al convegno e forse sono a Roma quel giorno.

Ma se torno in tempo gli offro volentieri un caffè a palazzo Vecchio, come prescritto dal cerimoniale per gli ex premier».

Il sindaco di Firenze non esclude quindi l'incontro con il «nemico» rottamato.

Del resto, ormai, Renzi si muove come un vero e proprio leader politico.

Ruolo che assolverà anche alla Camera, dal 18 aprile, se, insieme al presidente della Regione Enrico Rossi, farà parte della delegazione toscana dei grandi elettori.

Già adesso i parlamentari del Pd scommettono su chi avrà il maggior seguito di giornalisti nel Transatlantico di Montecitorio: Renzi o Bersani?

In attesa di sapere chi vincerà la scommessa, il segretario prepara la rimonta mediatica. Per sabato infatti è prevista una manifestazione del Pd contro la povertà.

Ma pare che anche questa volta il segretario rifugga la piazza. L'iniziativa, infatti, dovrebbe tenersi in un teatro romano. E non sembra convincere tutti: in molti big la diserteranno.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

La maionese impazzita chiamata Pd - 30




Corriere 9.4.13
Mineo attacca il Colle
ROMA — La denuncia arriva di primo mattino come una bomba: «La responsabilità del presidente Napolitano è gravissima, perché avrebbe dovuto dare l'incarico pieno a Bersani». A parlare è il giornalista televisivo Corradino Mineo, eletto come senatore nelle liste del Pd. Dice queste parole ad «Agorà» su Rai Tre. E aggiunge anche che, a suo giudizio, sulle commissioni potrebbe avere ragione Beppe Grillo: «Se la situazione di stallo continua azzarderei la scelta di farle».
(...)



il Fatto 9.4.13
Amici
Fonzie-Renzi al web: “Come sono andato?”
Su Facebook commenti positivi. Ma anche “Penoso”
di Chiara Ingrosso

A Matteo Renzi, che parla ai giovani, interessa sapere cosa pensano i giovani. Perciò ha postato su Twitter e Facebook il link del video del suo intervento nella trasmissione “Amici” di Maria De Filippi, sabato scorso, chiedendo di commentare numerosi. Durante i cinque minuti del suo discorso, Renzi, con jeans e giubottino di pelle, ha parlato di speranza, sogni, perseveranza e fatica. Su Twitter il post è stato perlopiù ignorato. Su Facebook, invece, un fiume di commenti, molti positivi. Anche se non mancano le critiche. “È riuscito a fare politica senza parlare di politica. Vai Matteo!”; “Sei una grande persona, ti aspetto per votarti ancora!”. Alcuni consigli: “Fonda un partito tuo. Ti vogliamo premier”, o citando Dante: “non ti curar di loro, ma guarda e passa”. Qualche dubbioso c'è, non tanto sul contenuto, quanto sulla cornice che lo ospitava: “Certo che andare a parlare nella sinagoga dell'impoverimento culturale di Mediaset è un contrasto forte”;“Sono elettori anche i giovani che partecipano ai talent show, non lasciamoli tutti al Cav”. Qualche elettore in più l'ha conquistato: “Non sono di sinistra, ma uno come lei lo voterei”. Le stroncature, però, ci sono: “Pena infinita”; “Ma come hai potuto andare a casa di Berlusconi?”. Anche per l'abbigliamento: “Quel giubotto di pelle era proprio studiato. Sembravi Fonzie”.
peanuts
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da peanuts »

shiloh ha scritto:sarebbe facile rispondere a quei lavoratori che Grillo non sarà in grado di ridargli un solo posto di lavoro,
visto che manco c'ha il coraggio di formare un governo...
ma preferisco insistere sulla capacità,
che a sinistra manca del tutto,
di saper distinguere tra fancazzisti e lavoratori,
e tra Marchionne e Squinzi.
Vorrei ricordare che confindustria applaudì a scena aperta la marcequaglia quando oltraggiò i morti della Tyssen
squinzi condannò la cosa?
chiese le sue dimissioni immediate?
No, come nessuno lo fece là in mezzo, a parte delle scuse di circostanza tardive e ipocrite
Tutta la stessa roba, "quelli"
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
cielo 70
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da cielo 70 »

shiloh ha scritto:
Joblack ha scritto:
shiloh ha scritto:"o stai con i lavoratori o stai con i padroni"


******************
sbagliato.
entrambe le categorie fanno parte del sistema paese e sono funzionali e indispensabili l'una all'altra.
la difficoltà sta appunto nel tutelare gli interessi di entrambe...il "bene comune" insomma.
Peccato che chi va a votare in maggioranza sono lavoratori e tra il milione e mezzo di posti di lavoro persi nel 2012 chi li va intercettare, Grillo?

Il PD non può schiacciare l'occhio ai padroni, ho scritto così prima non imprenditori, e poi volere i voti dei lavoratori da essi licenziati.

Sbagliato!

sarebbe facile rispondere a quei lavoratori che Grillo non sarà in grado di ridargli un solo posto di lavoro,
visto che manco c'ha il coraggio di formare un governo...
ma preferisco insistere sulla capacità,
che a sinistra manca del tutto,
di saper distinguere tra fancazzisti e lavoratori,
e tra Marchionne e Squinzi.
Comunque ritengo che il mondo del lavoro dipendente non si debba dividere (logicamente chi non lavora seriamente deve essere sanzionato, ma alcuni pregiudizi specie sul pubblico impiego si lascino ai noti revisionisti). Deve essere il serbatoio primario dei voti della sinistra.
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

peanuts ha scritto:
shiloh ha scritto:sarebbe facile rispondere a quei lavoratori che Grillo non sarà in grado di ridargli un solo posto di lavoro,
visto che manco c'ha il coraggio di formare un governo...
ma preferisco insistere sulla capacità,
che a sinistra manca del tutto,
di saper distinguere tra fancazzisti e lavoratori,
e tra Marchionne e Squinzi.
Vorrei ricordare che confindustria applaudì a scena aperta la marcequaglia quando oltraggiò i morti della Tyssen
squinzi condannò la cosa?
chiese le sue dimissioni immediate?
No, come nessuno lo fece là in mezzo, a parte delle scuse di circostanza tardive e ipocrite
Tutta la stessa roba, "quelli"
Il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, ha dichiarato che
“l’applauso è inopportuno e colgo l’occasione per chiedere scusa a nome di Confindustria ai familiari delle vittime nonché all’opinione pubblica che si è sentita colpita e offesa”.

http://www.politica24.it/articolo/confi ... sen/12087/
son tutti uguali eh...mi sembra di sentir parlare peppekrillo.
non sono affatto tutti uguali.
se ne avessimo qualche migliaio di imprenditori come Squinzi,
l'industria italiana non verserebbe in questo stato comatoso e a vivere di prebende "pubbliche".
peanuts
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da peanuts »

Il signor gallo ha chiesto le immediate dimissioni della marcequaglia? No
Scuse ipocrite, allora
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Sulle prime pagine di oggi c'è la notizia dell'occupazione grillina delle camere.

Ancora un altro autogoal del PD che si oppone, insieme al Pdl ed a Sc, alla costituzione delle commissioni parlamentari.

Poi di cosa ci lamentiamo, se tanta gente (vedi i disperati di "piazza pulita") è con il M5S?
Joblack
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:08

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Joblack »

Secondo Crozza Bersani è l'archetipo dell'autogol così come le figure Ulisse l'astuto, Ettore il leale e Achille la forza.

Secondo me il PD fa melina sulle commissioni ed in particolare sulle "giunte elezioni" per non essere stanato dai 5S sulla loro richiesta di ineleggibilità di berlusconi. Da buon politici politicanti quelli del PD si riservano la carta "dialogo" con il PDL per barattare un NO alla ineleggibilità di B. Come contropartita il PD chiede una astensione tecnica con fuoriuscita del pdl al senato x dare fiducia ad un governo Bersani di minoranza, inoltre l'accordo prevederebbe un PdR non sgradito al PDL tipo Marini Amato o d'Alema.

Come andrà a finire lo vedremo benissimo dalle votazioni il 18 aprile.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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