La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Ma maroni che ha detto della ricandidatura del caimano a premier?
Disse alleanza solo se non fosse stato lui il candidato.
Allora, segaioli che a Roma venite a fregarvi lo stipendio ma non a dirci in faccia "ladri" eccetera, pusillanimi schifosi, che ne dite della ricandidatura?
Eh?
Disse alleanza solo se non fosse stato lui il candidato.
Allora, segaioli che a Roma venite a fregarvi lo stipendio ma non a dirci in faccia "ladri" eccetera, pusillanimi schifosi, che ne dite della ricandidatura?
Eh?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Era tutta una presa in giro! La lega non può fare a meno dell'alleanza, se no se lo scorda il governo delle regioni del nord.
Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Bobo Maroni taglia la busta paga da un milione di euro di Umberto Bossi
http://www.huffingtonpost.it/2013/06/02 ... _ref=italy
Spending review. È la parola più utilizzata nell'Italia che deve stringere la cinghia. E siccome in tempo di austerity non si salva nessuno, soprattutto i partiti e nemmeno i padri nobili, anche Umberto Bossi sarà costretto a fare i conti con la spending in salsa leghista. Bobo Maroni, dopo gli scandali dell'ex tesoriere Francesco Belsito, i diamanti, gli investimenti in Tanzania e le barche della Bossi family in Turchia , ha deciso che è giunta l'ora di mettere a dieta tutta la Lega. A partire dal suo storico leader.
Anche perché il bilancio appena chiuso, nonostante un patrimonio di 40 milioni di euro, ha registrato un disavanzo di esercizio di una decina di milioni. Una situazione complicata, che ha fatto decidere una riduzione di "tutte le spese non direttamente collegate all’attività politica del movimento". Qui sta il bello. Perché una delle principali spese "non collegate all'attività politica del movimento", secondo il quotidiano Libero, sono i 600 mila euro che ogni anno il Carroccio versa a Umberto Bossi, i 300 mila che versa alla scuola privata della moglie, e i 100 mila per segretarie e collaboratori. Insomma, un milione di euro tondo tondo.
Il punto è che, secondo alcuni, quella di Maroni sarebbe una sorta di vendetta contro il Senatur. Al segretario della Lega non sarebbe andata giù un'intervista rilasciata da Bossi a Il Fatto Quotidiano, nella quale l'ex numero uno del Carroccio sparava a zero sulla nuova gestione. Maroni nicchia, svicola e getta acqua sul fuoco. "Ci sarà l'obbligo per noi di ridurre i costi, abbiamo approvato un bilancio che ha chiuso la fase della Tanzania: la fase nuova prevede un dimagrimento delle spese, tagliando quelle non finalizzate alla attività politica. Il resto è solo una interpretazione dei giornali".
http://www.huffingtonpost.it/2013/06/02 ... _ref=italy
Spending review. È la parola più utilizzata nell'Italia che deve stringere la cinghia. E siccome in tempo di austerity non si salva nessuno, soprattutto i partiti e nemmeno i padri nobili, anche Umberto Bossi sarà costretto a fare i conti con la spending in salsa leghista. Bobo Maroni, dopo gli scandali dell'ex tesoriere Francesco Belsito, i diamanti, gli investimenti in Tanzania e le barche della Bossi family in Turchia , ha deciso che è giunta l'ora di mettere a dieta tutta la Lega. A partire dal suo storico leader.
Anche perché il bilancio appena chiuso, nonostante un patrimonio di 40 milioni di euro, ha registrato un disavanzo di esercizio di una decina di milioni. Una situazione complicata, che ha fatto decidere una riduzione di "tutte le spese non direttamente collegate all’attività politica del movimento". Qui sta il bello. Perché una delle principali spese "non collegate all'attività politica del movimento", secondo il quotidiano Libero, sono i 600 mila euro che ogni anno il Carroccio versa a Umberto Bossi, i 300 mila che versa alla scuola privata della moglie, e i 100 mila per segretarie e collaboratori. Insomma, un milione di euro tondo tondo.
Il punto è che, secondo alcuni, quella di Maroni sarebbe una sorta di vendetta contro il Senatur. Al segretario della Lega non sarebbe andata giù un'intervista rilasciata da Bossi a Il Fatto Quotidiano, nella quale l'ex numero uno del Carroccio sparava a zero sulla nuova gestione. Maroni nicchia, svicola e getta acqua sul fuoco. "Ci sarà l'obbligo per noi di ridurre i costi, abbiamo approvato un bilancio che ha chiuso la fase della Tanzania: la fase nuova prevede un dimagrimento delle spese, tagliando quelle non finalizzate alla attività politica. Il resto è solo una interpretazione dei giornali".
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Se avviene come i soldi della margherita del suo amministratore Luigi Lusi.La magistratura ha detto che i soldi che vengono recuperati andranno allo stato, non alo partito.
La stessa cosa penso che avverrà per loa Lega.
Ciao
Paolo11
La stessa cosa penso che avverrà per loa Lega.
Ciao
Paolo11
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Sono peggio di questi:
http://www.youtube.com/watch?v=sbslho-0uM8
http://www.youtube.com/watch?v=VAzqv7vp_xk
http://www.youtube.com/watch?v=i5vcOWn6TME
**
Lega nord, Maroni contro Umberto Bossi
"Le sue interviste ci danneggiano al voto"
Il segretario della Lega Nord risponde al fondatore, che lo ha definito "traditore" e ha rivendicato a sé il ruolo di capo: "Sono tranquillo, ma rende più difficile la vittoria". Il quotidiano La Padania si schiera con il governatore della Lombardia: "Lavorare tanto e parlare poco. Tutto per il nord. Serve padre non padrone"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... ni/616079/
http://www.youtube.com/watch?v=sbslho-0uM8
http://www.youtube.com/watch?v=VAzqv7vp_xk
http://www.youtube.com/watch?v=i5vcOWn6TME
**
Lega nord, Maroni contro Umberto Bossi
"Le sue interviste ci danneggiano al voto"
Il segretario della Lega Nord risponde al fondatore, che lo ha definito "traditore" e ha rivendicato a sé il ruolo di capo: "Sono tranquillo, ma rende più difficile la vittoria". Il quotidiano La Padania si schiera con il governatore della Lombardia: "Lavorare tanto e parlare poco. Tutto per il nord. Serve padre non padrone"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... ni/616079/
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Buone notizie: la Lega è morta
Dilaniata tra maroniani e bossiani. A pezzi in Veneto. Sparita in Emilia. «Ormai il Carroccio è solo leader senza partito», dice il sociologo Ilvo Diamanti. Che aggiunge: «Il contrario del Pd, un partito senza leader
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2208297/24
Dilaniata tra maroniani e bossiani. A pezzi in Veneto. Sparita in Emilia. «Ormai il Carroccio è solo leader senza partito», dice il sociologo Ilvo Diamanti. Che aggiunge: «Il contrario del Pd, un partito senza leader
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2208297/24
Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
già...
anche Fini ( EI FU) è ricomparso, con molto meno alzheimer e più lucidità, va riconosciuto, ma con l'immancabile LIBRO
VEDERLO rientrare nella Sala della Regina, con il suo portavoce e la sua fedele segretaria Rita Marino al seguito, è stato un piccolo tuffo nel passato. D’altra parte, dal 26 febbraio, quando la sconfitta si era materializzata da pochi minuti, Gianfranco Fini non era più tornato alla Camera, regalando alla confidenza di un suo amico affezionato la decisione di mantenere la distanza: «La verità è che siamo moneta scaduta». Ce ne saranno state molte di riflessioni in questi due mesi e passa da quella clamorosa sconfitta, ma evidentemente per l’ex presidente della Camera non è ancora arrivato il momento di rivelarle. Lo ha detto con convinzione durante una presentazione, quasi in suo onore, del libro «Lo strano caso di Fini e il suo doppio nell’Italia che cambia» di Paolo Armaroli, dove viene appunto messa in contrapposizione la figura incarnata da Fini nella precedente legislatura: l’uomo istituzionale e il politico. ebbene, anche Fini parlerà a breve di questo dualismo e lo farà in un libro che sta scrivendo e che vedrà le stampe, probabilmente, il prossimo inverno. «Non ho alcuna intenzione di parlare di questo — ha detto durante la presentazione — non perché abbia chissà quali segreti ma perché c’è un tempo in cui si deve parlare e uno in cui si ha il dovere di riflettere e tacere».
PRIMA di lui, oltre all’autore, hanno discettato sulle anomalie della XVI legislatura e sulla questione del doppio ruolo di Fini Anna Finocchiaro, Luciano Violante, Andrea Manzella, Augusto Barbera e il moderatore Fulco Lanchester. Assenti — senza che ne sia data una formale spiegazioni — i due esponenti del Pdl attesi: Renato Schifani e Gaetano Quagliariello. In platea alcuni ex aennini come Gustavo Selva, Ramponi, Landolfi. A rappresentare quel che resta di Fli, invece, solo Italo Bocchino, Roberto Menia e Donato La Morte. Nessuna rivelazione, dunque, sugli ultimi tre anni. Anche se Fini ricorda che il 2013, oltre che l’anno della sua ‘cancellazione’, è anche quello dell’anniversario del rapporto con il Cavaliere. «Qualche giorno fa — ha raccontato — riflettevo sul fatto che nel 2013 cadono anche i 20 anni del rapporto con Berlusconi; è un anniversario impegnativo».
Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
va dato atto a Tosi di essere meno troglodita dei suoi compgni di partito.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/P ... 2065.shtml
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/P ... 2065.shtml
Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
That's why !
15/08/2013 06:06
Lega in naftalina Così Tosi scalerà l’area moderata
Primarie e ragazzi al comando per sfondare in tutta Italia ( mmhhh ...qualcuno copia di brutto dai dem.... )
Flavio Tosi scende in campo. Succede d’agosto, mentre tutti attendono la candidatura di Marina Berlusconi ma lei dice no, "basta con queste voci", mai pensato alla politica. È la tecnica del dribbling, tu aspetti la finta a destra ed invece arriva il tunnel, da Verona, su al Nord est che fu modello di successi economici ed oggi fatica per la crisi. Un tunnel con la faccia appunto di Flavio Tosi. Il sindaco della città di Romeo e Giulietta ha creato una fondazione che avrà il compito di lavorare al programma. Nel suo pedigree, oltre la Lega, c’è l’esperienza della Lista Tosi, già due performance agonistiche alle spalle. La prima nel 2007, con Flavio candidato sindaco e la seconda nel 2012 ancora con lui frontman. Due partite, due vittorie, entrambe a Verona, uno score niente male ed un laboratorio aperto. Nel 2012, anno della sua riconferma a sindaco, Tosi trionfa al primo turno con il 57,35% dei consensi, grazie soprattutto alla Lista Civica col suo nome che, con il 37,32% dei voti, si attesta quale prima forza politica a Verona. "Ha vinto una squadra di amici" dice Tosi che non nasconde la soddisfazione per aver intensificato la sua distanza dai partiti in crisi, a cominciare dalla Lega. Tosi però una musa ispiratrice c’è l’ha: la Dc "che era un modo limpido e bello di fare politica, con spirito di servizio e che tanto ha fatto per lo sviluppo del territorio". Si sa il Veneto e la Dc hanno una lunga storia di affiatamento, quasi di simbiosi, interrotta soltanto dal cortocircuito di Tangentopoli ma chissà, forse pronta a ricominciare. Nelle parole chiave dell’impegno politico di Tosi - tra l'altro leader più che telegenico, che nei talk funziona e si vede spesso - ci sono "meritocrazia, lavoro, impegno". E uno snodo chiave per conquistare la leadership del centrodestra: le primarie. Su questo il sindaco di Verona aveva anticipato le proprie intenzioni già un mese e mezzo fa.
"La candidatura non l’ho esclusa - disse Tosi agli inizi di luglio, in un’intervista al Tg di Telenuovo, tv locale - però il punto fondamentale è che anche il centro-destra deve porsi la questione della leadership, guardando a quello che ha fatto il centro-sinistra. Con le primarie ha fatto il massimo consenso e aveva individuato una figura, come quella di Renzi, che li avrebbe portati a vincere. Renzi è una figura nuova, giovane rispetto alla politica tradizionale, e quindi aveva i requisiti che forse dovrebbe individuare il centro-destra, in un'altra figura". Secondo il sindaco di Verona, infatti, "nel momento in cui ci sarà, e ci sarà, il rinnovamento nel centro-sinistra, anche il centro-destra dovrà porsi la stessa questione. E le primarie potrebbero essere un metodo di coinvolgimento degli elettori di centro-destra che oggi sono assolutamente disamorati". La sua simpatia per il modello primarie e le citazioni di Renzi sono valse a Tosi, nelle settimane scorse, le battute di un altro politico veneto, irriducibile berlusconiano, l'ex ministro Galan: "Flavio Tosi con l'idea delle primarie nel centrodestra si sta preparando a sopravvivere". Secondo l'ex governatore del Veneto il sindaco di Verona "non ha più un partito perché sa benissimo che il partito di cui è segretario nazionale non esiste più. E allora come fa? Dato che conosco la dose di cinismo di cui è dotato, sta cercando di costruirsi un’alternativa con la quale alla fine confluirà da qualche parte. E secondo me Tosi confluirà con Matteo Renzi, vedrete se sbaglio. È di sicuro la cosa che gli conviene di più». Ed invece Tosi più che a confluire con qualcuno sembra mirare a scalare il centrodestra, cogliendo in pieno la crisi del berlusconismo: Silvio condannato, la stanchezza degli altri, il no di Marina Berlusconi ad una discesa in campo (ma vi immaginate, nel caso cambiasse in futuro idea, una sfida alle primarie di centrodestra tra Tosi e Marina Berlusconi? Altro che Renzi e Bersani, sarebbero scintille e linfa vitale per un elettorato stanco, per le troppe illusioni perdute, come quello dei moderati) e puntando sulla svolta generazionale. In questo si, probabilmente Tosi vede delle analogie con Renzi che sul rinnovamento anagrafico e sulla rottamazione della vecchia nomenclatura del Pd ha costruito un pezzo della propria identità politica e del proprio successo. Ecco allora annunciare che "a settembre farà il punto" sulla sua fondazione e "lancerà la convention che si terrà dopo poche settimane". Quel che serve, prima di mettersi in campo senza poter tornare indietro, il sindaco lo spiega.
"Ci vorrebbe una nuova legge elettorale per non rischiare di ritrovarsi con lo stesso risultato di febbraio scorso e poi c'è da vedere cosa farà Enrico Letta". Nel frattempo però lui le idee sui compagni di viaggio le ha chiare. Niente vecchi boiardi del fu centrodestra ma giovani, quelli si, come Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia con cui dice di avere "un buon rapporto, vado sempre alla festa di Atreyu". E la Lega? Lui da leghista spiega che sarà in campo "perché non vede perché la Lega debba essere esclusa dalla competizione". Anche se poi Tosi stesso nota come lui, sindaco di Verona, "la Lega non sia il partito più forte" in città. Quello è la sua Lista. E qui arriva lo snodo cruciale. A differenza di Renzi che ha un partito ingombrante da scalare, Tosi ha un partito regionalista, la Lega appunto, che difficilmente potrà - per ragioni politiche ma anche di consenso necessario a vincere, da Trento a Palermo - condurlo a diventare leader del centrodestra nazionale.
Ecco allora la necessità di darsi da fare per ampliare al massimo le possibilità di consenso ed uscire dalla nicchia leghista che al nord, in un pezzo almeno, ancora funziona ma già in Emilia accusa il colpo di un programma politico più macroregionale che nazionale. Tosi questo deficit politico lo ha pure evidenziato. "Dopo le elezioni - disse alla vigilia del voto di febbraio scorso - sarà necessaria un'ulteriore evoluzione positiva della Lega che sia in grado di allargare il suo consenso sul territorio anche all'elettorato che tradizionalmente non votava Lega ma che la pensa allo stesso modo". La partita, dunque, è appena cominciata.
Massimiliamo Lenzi
... bei tempi quando c'era la Diccì....
...Galan dimostra oltre ogni ragionevole dubbio la tesi contraria rispetto a quella che lo Zio riporta spesso : " spostati da quella poltrona che mi ci devo sedere io" .
Diciamo che questa tesi è vera quanto è vero che è frutto di presenze asfissianti oltre ogni limite di mandato e di alzheimer .
diciamo anche che c'è un cortocircuito fra vita e sopravvivenza . Galan accusa Tosi di voler sopravvivere , se fosse in cura da uno bravo gli direbbe che sta parlando di un suo - di Galan- problema .
"statti buonino a cuccia che ancora sono al comando io"
Quando devono emergere i giovani ? a 50 anni? e che giovani sono?
l'anagrafe non può essere una discriminante. sacrosanto.
ma allora quando e perchè si devono fare da parte i dinosauri? si possono usare le batoste elettorali come prova?
la manifesta incapacità e inadeguatezza è democraticamente dimostrabile?
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15/08/2013 06:06
Lega in naftalina Così Tosi scalerà l’area moderata
Primarie e ragazzi al comando per sfondare in tutta Italia ( mmhhh ...qualcuno copia di brutto dai dem.... )
Flavio Tosi scende in campo. Succede d’agosto, mentre tutti attendono la candidatura di Marina Berlusconi ma lei dice no, "basta con queste voci", mai pensato alla politica. È la tecnica del dribbling, tu aspetti la finta a destra ed invece arriva il tunnel, da Verona, su al Nord est che fu modello di successi economici ed oggi fatica per la crisi. Un tunnel con la faccia appunto di Flavio Tosi. Il sindaco della città di Romeo e Giulietta ha creato una fondazione che avrà il compito di lavorare al programma. Nel suo pedigree, oltre la Lega, c’è l’esperienza della Lista Tosi, già due performance agonistiche alle spalle. La prima nel 2007, con Flavio candidato sindaco e la seconda nel 2012 ancora con lui frontman. Due partite, due vittorie, entrambe a Verona, uno score niente male ed un laboratorio aperto. Nel 2012, anno della sua riconferma a sindaco, Tosi trionfa al primo turno con il 57,35% dei consensi, grazie soprattutto alla Lista Civica col suo nome che, con il 37,32% dei voti, si attesta quale prima forza politica a Verona. "Ha vinto una squadra di amici" dice Tosi che non nasconde la soddisfazione per aver intensificato la sua distanza dai partiti in crisi, a cominciare dalla Lega. Tosi però una musa ispiratrice c’è l’ha: la Dc "che era un modo limpido e bello di fare politica, con spirito di servizio e che tanto ha fatto per lo sviluppo del territorio". Si sa il Veneto e la Dc hanno una lunga storia di affiatamento, quasi di simbiosi, interrotta soltanto dal cortocircuito di Tangentopoli ma chissà, forse pronta a ricominciare. Nelle parole chiave dell’impegno politico di Tosi - tra l'altro leader più che telegenico, che nei talk funziona e si vede spesso - ci sono "meritocrazia, lavoro, impegno". E uno snodo chiave per conquistare la leadership del centrodestra: le primarie. Su questo il sindaco di Verona aveva anticipato le proprie intenzioni già un mese e mezzo fa.
"La candidatura non l’ho esclusa - disse Tosi agli inizi di luglio, in un’intervista al Tg di Telenuovo, tv locale - però il punto fondamentale è che anche il centro-destra deve porsi la questione della leadership, guardando a quello che ha fatto il centro-sinistra. Con le primarie ha fatto il massimo consenso e aveva individuato una figura, come quella di Renzi, che li avrebbe portati a vincere. Renzi è una figura nuova, giovane rispetto alla politica tradizionale, e quindi aveva i requisiti che forse dovrebbe individuare il centro-destra, in un'altra figura". Secondo il sindaco di Verona, infatti, "nel momento in cui ci sarà, e ci sarà, il rinnovamento nel centro-sinistra, anche il centro-destra dovrà porsi la stessa questione. E le primarie potrebbero essere un metodo di coinvolgimento degli elettori di centro-destra che oggi sono assolutamente disamorati". La sua simpatia per il modello primarie e le citazioni di Renzi sono valse a Tosi, nelle settimane scorse, le battute di un altro politico veneto, irriducibile berlusconiano, l'ex ministro Galan: "Flavio Tosi con l'idea delle primarie nel centrodestra si sta preparando a sopravvivere". Secondo l'ex governatore del Veneto il sindaco di Verona "non ha più un partito perché sa benissimo che il partito di cui è segretario nazionale non esiste più. E allora come fa? Dato che conosco la dose di cinismo di cui è dotato, sta cercando di costruirsi un’alternativa con la quale alla fine confluirà da qualche parte. E secondo me Tosi confluirà con Matteo Renzi, vedrete se sbaglio. È di sicuro la cosa che gli conviene di più». Ed invece Tosi più che a confluire con qualcuno sembra mirare a scalare il centrodestra, cogliendo in pieno la crisi del berlusconismo: Silvio condannato, la stanchezza degli altri, il no di Marina Berlusconi ad una discesa in campo (ma vi immaginate, nel caso cambiasse in futuro idea, una sfida alle primarie di centrodestra tra Tosi e Marina Berlusconi? Altro che Renzi e Bersani, sarebbero scintille e linfa vitale per un elettorato stanco, per le troppe illusioni perdute, come quello dei moderati) e puntando sulla svolta generazionale. In questo si, probabilmente Tosi vede delle analogie con Renzi che sul rinnovamento anagrafico e sulla rottamazione della vecchia nomenclatura del Pd ha costruito un pezzo della propria identità politica e del proprio successo. Ecco allora annunciare che "a settembre farà il punto" sulla sua fondazione e "lancerà la convention che si terrà dopo poche settimane". Quel che serve, prima di mettersi in campo senza poter tornare indietro, il sindaco lo spiega.
"Ci vorrebbe una nuova legge elettorale per non rischiare di ritrovarsi con lo stesso risultato di febbraio scorso e poi c'è da vedere cosa farà Enrico Letta". Nel frattempo però lui le idee sui compagni di viaggio le ha chiare. Niente vecchi boiardi del fu centrodestra ma giovani, quelli si, come Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia con cui dice di avere "un buon rapporto, vado sempre alla festa di Atreyu". E la Lega? Lui da leghista spiega che sarà in campo "perché non vede perché la Lega debba essere esclusa dalla competizione". Anche se poi Tosi stesso nota come lui, sindaco di Verona, "la Lega non sia il partito più forte" in città. Quello è la sua Lista. E qui arriva lo snodo cruciale. A differenza di Renzi che ha un partito ingombrante da scalare, Tosi ha un partito regionalista, la Lega appunto, che difficilmente potrà - per ragioni politiche ma anche di consenso necessario a vincere, da Trento a Palermo - condurlo a diventare leader del centrodestra nazionale.
Ecco allora la necessità di darsi da fare per ampliare al massimo le possibilità di consenso ed uscire dalla nicchia leghista che al nord, in un pezzo almeno, ancora funziona ma già in Emilia accusa il colpo di un programma politico più macroregionale che nazionale. Tosi questo deficit politico lo ha pure evidenziato. "Dopo le elezioni - disse alla vigilia del voto di febbraio scorso - sarà necessaria un'ulteriore evoluzione positiva della Lega che sia in grado di allargare il suo consenso sul territorio anche all'elettorato che tradizionalmente non votava Lega ma che la pensa allo stesso modo". La partita, dunque, è appena cominciata.
Massimiliamo Lenzi
... bei tempi quando c'era la Diccì....
...Galan dimostra oltre ogni ragionevole dubbio la tesi contraria rispetto a quella che lo Zio riporta spesso : " spostati da quella poltrona che mi ci devo sedere io" .
Diciamo che questa tesi è vera quanto è vero che è frutto di presenze asfissianti oltre ogni limite di mandato e di alzheimer .
diciamo anche che c'è un cortocircuito fra vita e sopravvivenza . Galan accusa Tosi di voler sopravvivere , se fosse in cura da uno bravo gli direbbe che sta parlando di un suo - di Galan- problema .
"statti buonino a cuccia che ancora sono al comando io"
Quando devono emergere i giovani ? a 50 anni? e che giovani sono?
l'anagrafe non può essere una discriminante. sacrosanto.
ma allora quando e perchè si devono fare da parte i dinosauri? si possono usare le batoste elettorali come prova?
la manifesta incapacità e inadeguatezza è democraticamente dimostrabile?
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Quando iniziò mani pulite la sega nord applaudì i giudici. Erano contro i ladri, dicevano
Poi coi ladri si sono alleati
E li difendono anche dopo la condanna definitiva
Perseguitato, dicono
Ci credo. Anche loro adesso dovrnno fare la parte dei perseguitati con tutto quello che è uscito fuori...
Vermi verdi. Fosse per me verreste arrestati per attentato all'unità nazionale e alla costituzione
Poi coi ladri si sono alleati
E li difendono anche dopo la condanna definitiva
Perseguitato, dicono
Ci credo. Anche loro adesso dovrnno fare la parte dei perseguitati con tutto quello che è uscito fuori...
Vermi verdi. Fosse per me verreste arrestati per attentato all'unità nazionale e alla costituzione
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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