La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

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paolo11
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da paolo11 »

baskerville2008 ha scritto:secondo me dietro c'è solo tanta imbecillità, tendiamo quasi in maniera naturale a vedere complotti e dietrologia dappertutto ma questi sono solo degli imbecilli che si credevano intoccabili.....
Caro baskerville2008.Si vede che ha Bossi la lezione di mani pulite a lui non è servita a niente.Quando andò da Di Pietro a consegnare l'assegno sovvenzione illecita al partito.All'epoca sapeva cosa aveva in cassa.
Ciao
Paolo11
paolo11
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da paolo11 »

Comunque qui si è visto un popolo mobilitarsi.Lo stesso discorso non l'ho visto con la margherita di Rutelli.
Ciao
Paolo11
mariok

Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da mariok »

POLITICA & PALAZZO | di Alessandro Madron | 6 aprile 2012 Commenti (61)

Lega, dopo l’addio del Capo sul territorio cominciano le epurazioni

A Varese, le sezioni del partito hanno chiesto la cacciata del segretario provinciale Canton, reo di avere partecipato ieri alle contestazioni contro Maroni. Mentre tra iscritti e militanti circola un documento che chiede "la testa" di "chi ha rubato e tradito gli ideali del popolo Padano"

Ieri le dimissioni del Capo. Oggi le prime purghe. Le sezioni che si sono riunite in fretta dopo le notizie di via Bellerio hanno steso un documento chiaro e netto che nelle prossime ore verrà inoltrato alle segreterie nazionali e a quella federale, nel quale si chiede la testa dei traditori: “Chi ha rubato e tradito gli ideali del popolo Padano – si legge nel documento – deve essere immediatamente espulso e perseguito in tutte le sedi competenti oltre che obbligato a restituire il maltolto chiunque esso sia e qualunque cognome porti”. Una pulizia rapida per dimostrare a sé stessi e all’opinione pubblica che la Lega non è fatta di divisioni e che punta ad un veloce riposizionamento sulla scala della credibilità. Così le sezioni della provincia di Varese hanno chiesto la testa del segretario provinciale, Maurilio Canton, colpevole di essersi schierato contro Roberto Maroni, partecipando alla contestazione organizzata ieri dai bossiani in via Bellerio.

Nello stesso documento si torna sulla questione delle risorse, su quei soldi che sarebbero potuti servire per sostenere le spese delle sezioni che “durante tutto il periodo dell’anno organizzano iniziative, producono volantini e materiale informativo, spesso chiedendo agli iscritti sovvenzioni straordinarie per far fronte alle spese”, alla luce di ciò, vedere che chi era chiamato a gestire le risorse del movimento: “ha distratto i fondi verso finalità non compatibili con i nostri ideali, ci indigna e ci fa chiedere al nuovo amministratore l’immediata distribuzione dei fondi alle sezioni in modo che si possa proseguire nell’opera di diffusione degli ideali Padani con risorse adeguate allo scopo”.

L’umore che si respira oggi tra i leghisti è quello della festa triste. Tra i maroniani c’è infatti la consapevolezza che la fine dell’odiato cerchio magico è vicina, ma nello stesso frangente manca la voglia di festeggiare. Per i leghisti la scelta presa del Capo è pesante da digerire: “Le sue dimissioni ci hanno colpito e lasciato affranti – ha spiegato da Varese Stefano Candiani, leghista vicinissimo a Roberto Maroni – mai avremmo voluto che succedesse tutto ciò”. Ora però il percorso è ancora lungo e si dovrà arrivare gradualmente all’individuazione e all’allontanamento di chi ha vissuto sulle spalle del movimento.

Oggi l’insofferenza della base nei confronti di queste persone si è aggravata. Fin dalle primissime ore dopo la diffusione della notizia, in tutto il nord tanti leghisti si sono incontrati nelle sezioni per discutere e affrontare il difficile momento di passaggio. Giovedì pomeriggio nella prima e più rappresentativa sede del Carroccio, i militanti si sono riuniti in fretta e furia, attendendo notizie fresche da via Bellerio. Il giovane segretario cittadino di Varese, Marco Pinti (maroniano), ha sintetizzato gli umori di tutti i tesserati varesini: “Prendiamo atto ancora una volta con orgoglio di avere con noi il più grande politico del dopoguerra: Umberto Bossi, che assumendosi delle responsabilità che non gli competevano, ha scelto di fare un passo di lato, diventando presidente della Lega per vegliare sul rinnovamento della Lega stessa. Un gesto ancora una volta per il bene del partito”.

In molti si chiedono che ne sarà ora della Lega: “Il futuro sta nel lavoro quotidiano che non si fermerà, poi abbiamo i congressi che delineeranno la nuova classe dirigente che dovrà determinare la linea politica – continua Pinti – chiaramente do per scontato che se qualcuno ha sbagliato pagherà. Chi ha fatto qualcosa di non leghista ancora prima di non legale sarà dimostrato che con la Lega non c’entra niente”.

Ora però il pensiero di tutti i militanti, cerchiomagisti o barbari sognanti, va soprattutto ad Umberto Bossi, il Capo di sempre, che se ne è andato da uomo ferito, riuscendo ancora una volta a cogliere tutti di sorpresa. I leghisti hanno deciso di salutarlo con un abbraccio collettivo, un evento organizzato per martedì prossimo a Bergamo, al PalaCreberg. Matteo Salvini ha spiegato che la riunione è stata autoconvocata da tutte le città del Nord per abbracciare Bossi ma ancora non si sa se lui sarà presente. E poi, sulla situazione del partito ha puntualizzato: ”Ripartiamo da oggi. Io rimango all’abbraccio commosso fra Bossi e Maroni di ieri. L’unità del movimento è una priorità e non c’è spazio per pirla e furbi”.

Voci vengono raccolte anche nel terreno bossiano, è il caso del senatore Armando Valli, che al quotidiano La Provincia di Como dichiara tutta la propria amarezza per il passo indietro del Capo: “Per me è stata una pugnalata, buttano fango su di lui ma lui non c’entra nulla. Ci metto due mani sul fuoco, non ho il minimo dubbio”. E poi continua: “Mi dispiace tanto, gliel’hanno fatta sporca. D’altra parte lui non poteva seguire tutto, anche per colpa della malattia. Bossi e la Lega sono una cosa sola, se lascia lui lascerò anch’io, finirò la legislatura e poi basta”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... ni/202796/
shiloh
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da shiloh »

un consiglio ai colonnelli verdi(Maroni,Calderoli,Castelli,Alessandri ecc...ecc...):
FOLLOW YOUR LADER (LADER dal padano: LADRO)

uh...mentre scrivevo me n'è venuta un'altra:

In Oriente Bin Laden...in Padania Bin LADER...

e un'altra ancora dai...

da capitaneria di Porto a Senatùr :
" comandante Umberto,NON risalga a bordo ...caxxo !!!! "

:P
shiloh
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da shiloh »

sondaggio "lampo" su la 7 TG Mentana dopo che si è scoperchiato il vaso di Pandora della lega:

lega da 8.2 a 7

PD da 27 a 29 e qualche cosa...

pdl in calo di 0.8 ...se non ricordo male.
pannelliano
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da pannelliano »

@ shiloh
SIGNORSI'....Sembri l'ufficiale che dava gli ordini a Schettino....Puoi anche "chiudere" se vuoi ma non sbattere la porta...
pinorosso
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da pinorosso »

Le ultime da Tiscali on line
" Nelle carte dell'inchiesta sul tesoriere della lega Nord, Francesco Belsito, compare anche un riferimento a "Silvio" e ad "alti" esponenti del "Pd": in un'intercettazione, la funzionaria del Carroccio Nadia Dagrada sostiene che politici del Pdl e democratici, insieme, si sarebbero dati da fare per far rallentare un'indagine su Renzo Bossi."
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Per la serie fate schifo

buona pasqua a tutti
Pino
shiloh
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da shiloh »

pannelliano ha scritto:@ shiloh
SIGNORSI'....Sembri l'ufficiale che dava gli ordini a Schettino....Puoi anche "chiudere" se vuoi ma non sbattere la porta...
non è che sembro...ho usato esattamente quella frase.

perchè le due vicende hanno pure una certa oscena parentela:

-Schettino se n'è fregato di quelli che annegavano sulla nave.
-Bossi se n'è fregato di quei disgraziati che annegavano nel tentativo di raggiungere Lampedusa,
anzi quell' ignoramus in a garden variety del Trota pubblicizzava pure quel giochino "rimbalza il clandestino"...remember pal ???
shiloh
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da shiloh »

pinorosso ha scritto:Le ultime da Tiscali on line
" Nelle carte dell'inchiesta sul tesoriere della lega Nord, Francesco Belsito, compare anche un riferimento a "Silvio" e ad "alti" esponenti del "Pd": in un'intercettazione, la funzionaria del Carroccio Nadia Dagrada sostiene che politici del Pdl e democratici, insieme, si sarebbero dati da fare per far rallentare un'indagine su Renzo Bossi."
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Per la serie fate schifo

buona pasqua a tutti
Pino

"alti"...
vuoi vedere che c'entra Fassino un'altra volta...
:P

buona Pasqua anche a te.
;)
Amadeus

Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...

Messaggio da Amadeus »

( Repubblica )
Bonsanti: "Il rinnovamento dei partiti
passa per nuove regole sul finanziamento"
La presidente di Libertà e giustizia chiede di ridimensionare i fondi alle forze politiche, di sottoporli a controlli con sanzioni penali. E avverte: "Il sistema attuale contribuisce all'immobilismo delle classi dirigenti"

"Sono trent'anni che in Italia parliamo di finanziamento pubblico dei partiti. Non voglio dire che questa sia l'ultima occasione però il rischio, se il problema non viene affrontato, può essere molto serio". Sandra Bonsanti, giornalista e presidente di Libertà e giustizia, spiega che il vento dell'antipolitica - alimentato anche dalla crisi e dagli scandali di questi giorni - le fa paura. "Credo che i partiti abbiano capito i segnali. Ma c'è bisogno di intervenire subito. Nei nostri circoli parliamo ogni giorno del bisogno di rinnovamento delle forze politiche e siamo convinti che il tema dei soldi sia fondamentale. Perché il controllo dei fondi solidifica gruppi di potere e contribuisce all'immobilismo delle classi dirigenti interne".

Dai leader stanno arrivando varie proposte di modifica 1 delle regole sul finanziamento dei partiti. Sono adeguate?
"Io le leggo con attenzione. Noi non siamo contrari al finanziamento pubblico, che anzi è importantante per la democrazia. Ma va fortemente ridimensionato. I soldi ricevuti dalle forze politiche sono enormemente superiori alle spese sostenute per le campagne elettorali e per l'apparato. In attesa di una nuova normativa, le somme in eccesso rispetto ai costi certificati dovrebbero essere restituite allo Stato. Così come i fondi dei partiti che non esistono più. Una proposta? Usiamoli per gli 'esodati'. Certo non vanno utilizzati per fare speculazioni finanziarie in Tanzania. E poi servono regole di gestione severe e forti sanzioni penali. Io il 12 marzo, durante l'incontro di Libertà e giustizia al teatro Smeraldo 2, mi sono spinta a dire che bisogna sottoporre a una radiografia completa anche i patrimoni ereditati dalla prima Repubblica e quelli che fanno capo a fondazioni vicine ai partiti. Sulle proposte anticorruzione, comunque, non si parte da zero. A livello delle amministrazioni locali c'è una discussione vivace. Suggerisco di leggere la Carta di Pisa, promossa dall'associazione Avviso pubblico: dal conflitto di interessi alla trasparenza dei redditi, offre un argine contro il malaffare".

E i finanziamenti dei privati ai partiti, come dovrebbero essere disciplinati?
Vanno incoraggiati, anche con ampie detrazioni fiscali. Tra l'altro i partiti possono essere stimolati a rinnovarsi, nel tentativo di conquistare la fiducia e il contributo dei cittadini. Ma tutto deve avvenire nella totale trasparenza e con un tetto massimo di spesa. Altrimenti alcune forze politiche, con una base elettorale più ricca, rischiano di essere troppo avvantaggiate.

Meno di due mesi fa il professor Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, ha lanciato il suo manifesto "Dipende da noi" 3, chiedendo ai partiti di rinnovarsi. Avete raccolto decine di migliaia di firme, ma quali proposte concrete sono arrivate dai circoli di Libertà e giustizia?
"Chiediamo che i partiti siano più orientati alla ricerca delle competenze che alla promozione dei funzionari. Servono persone qualificate, a tutti i livelli della pubblica amministrazione. In che modo? Le primarie sono uno strumento fondamentale: vanno fatte non solo per il sindaco, ma anche per la scelta del candidato di collegio. E il segretario deve impegnarsi fino in fondo a sostenere il vincitore, chiunque sia. E' poi necessaria una legge elettorale diversa da quella che si delinea nelle trattative di queste settimane. E infine serve che il Parlamento attui finalmente l'articolo 49 della Costituzione, con una legge che regoli la democrazia nei partiti e dia loro personalità giuridica. Un modo tra l'altro per vincolarli a obblighi sui bilanci.

E così si torna alla questione dei soldi alla politica...
"Un fattore fondamentale, che oggi contribuisce all'immobilismo dei partiti, perché chi controlla i fondi controlla tutto. Le forze politiche invece devono essere scalabili. Per questo è importante impegnarsi per nuove regole".

(06 aprile 2012)
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