PD verso il congresso, quale segretario ?
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PD verso il congresso, quale segretario ?
Guglielmo Epifani :
Roma 24 marzo 1950. Laureato in flosofia. Sindacalista. Politico. Deputato. Segretario del Pd dall’11 maggio 2013. Ex segretario generale della Cgil (dal 2002 al 2010). «Prima di iscrivermi al Psi, mi consigliai con il mio sacerdote.
Sergio Chiamparino
(Moncalieri, 1º settembre 1948) , laureato in scienze politiche è un politico italiano, sindaco di Torino dal 2001 al 2011.
Gianni Cuperlo:
è presidente del Centro Studi e deputato del PD
Nato a Trieste nel 1961, si è laureato al Dams di Bologna, tesi sulle comunicazioni di massa. Ha diretto la Fgci alla fine degli anni Ottanta, ha lavorato alla direzione del Pds, ha collaborato con D'Alema ai tempi della Bicamerale. Deputato Pd dal 2008, è componente della commissione Giustizia
Pippo Civati
(Monza, 4 agosto 1975), LAUREATO IN FILOSOFIA, è un politico italiano del Partito Democratico.
È deputato dal 25 febbraio 2013. È stato consigliere regionale della Lombardia dal 2005 al 2013. È membro della direzione nazionale del Partito Democratico dal 2009 e nel 2012 ha annunciato di volersi candidare segretario del PD al prossimo congresso del partito.
Roma 24 marzo 1950. Laureato in flosofia. Sindacalista. Politico. Deputato. Segretario del Pd dall’11 maggio 2013. Ex segretario generale della Cgil (dal 2002 al 2010). «Prima di iscrivermi al Psi, mi consigliai con il mio sacerdote.
Sergio Chiamparino
(Moncalieri, 1º settembre 1948) , laureato in scienze politiche è un politico italiano, sindaco di Torino dal 2001 al 2011.
Gianni Cuperlo:
è presidente del Centro Studi e deputato del PD
Nato a Trieste nel 1961, si è laureato al Dams di Bologna, tesi sulle comunicazioni di massa. Ha diretto la Fgci alla fine degli anni Ottanta, ha lavorato alla direzione del Pds, ha collaborato con D'Alema ai tempi della Bicamerale. Deputato Pd dal 2008, è componente della commissione Giustizia
Pippo Civati
(Monza, 4 agosto 1975), LAUREATO IN FILOSOFIA, è un politico italiano del Partito Democratico.
È deputato dal 25 febbraio 2013. È stato consigliere regionale della Lombardia dal 2005 al 2013. È membro della direzione nazionale del Partito Democratico dal 2009 e nel 2012 ha annunciato di volersi candidare segretario del PD al prossimo congresso del partito.
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Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
Se non cacciano via un bel po' di gente a calci nel culo (metaforicamente) non credo che un segretario o l'altro sposti granché
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
Manca il profilo di baffone.
Forse neppure Iosif Vissarionovič Džugašvili, meglio conosciuto come Iosif Stalin, riuscirebbe nell'impresa.
Fino a 3 anni fa circa, forse poteva spuntarla Darix Togni. Oggi neppure Stalin potrebbe essere sicuro di spuntarla.
Forse neppure Iosif Vissarionovič Džugašvili, meglio conosciuto come Iosif Stalin, riuscirebbe nell'impresa.
Fino a 3 anni fa circa, forse poteva spuntarla Darix Togni. Oggi neppure Stalin potrebbe essere sicuro di spuntarla.
Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
Io proverei con John Hammond, il creatore di Jurassic Park.
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- Iscritto il: 22/02/2012, 10:21
Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
da www.unita.it
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
Possono fare un congresso ogni giorno.MA se non ascoltano la base,( quelli che hanno occupato le sedi) non servono a niente.
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
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Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
Certo, hai ragione Polino ma non e' sufficiente ascoltare la base, bisogna dialogare con la base perche' spesso il senso comune porta da una parte mentre il buon senso spesso dalla parte opposta. Son due cose ben diverse.paolo11 ha scritto:Possono fare un congresso ogni giorno.MA se non ascoltano la base,( quelli che hanno occupato le sedi) non servono a niente.
Ciao
Paolo11
Berlusconi fa la politica con i sondaggi che danno ascolto al senso comume della gente ma non e' detto che sia quello giusto. Dialogare, confrontaci per poter capire quale possa essere il vero buon senso delle ns. proposte.
Questo deve fare un partito di popolo. Se non lo fa ci troveremo sempre in queste situazioni di sfiducia totale verso la politica ed i partiti stessi.
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
Cosa aspetta Civati a raccogliere le firme degli iscritti per indire un referendum aperto anche ai simpatizzanti per dare al PD un indirizzo nuovo e di cambiamento ?
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Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
l’Espresso online
Gli ultimi sondaggi
Pd, chi vorresti come segretario?
A pochi mesi dal congresso, tra le fila dei democratici non passa giorno senza che qualcuno non si candidi come successore di Epifani. Chiamparino, Letta, Civati, Cuperlo o Renzi? Vota il politico che vorresti alla testa del partito
Pier Luigi Bersani 152 voti
Sergio Chiamparin 320 voti
Pippo Civati 1802 voti
Gianni Cuperlo 206 voti
Guglielmo Epifani 98 voti
Enrico Letta 41 voti
Laura Puppato 326 voti
Matteo Renzi 619 voti
Debora Serracchiani 523 voti
Fabrizio Barca 335 voti
Nessuno di questi 270 voti
Non so / non rispon 31 voti
(4723 voti alle 14:49)
Sondaggio aperto alle 00:00 del 15-05-2013
Attenzione: I "sondaggi online" de l’Espresso non sono "sondaggi rappresentativi" ai sensi delle direttive dell'Autorità garante delle comunicazioni: essi non hanno valore statistico.
Gli ultimi sondaggi
Pd, chi vorresti come segretario?
A pochi mesi dal congresso, tra le fila dei democratici non passa giorno senza che qualcuno non si candidi come successore di Epifani. Chiamparino, Letta, Civati, Cuperlo o Renzi? Vota il politico che vorresti alla testa del partito
Pier Luigi Bersani 152 voti
Sergio Chiamparin 320 voti
Pippo Civati 1802 voti
Gianni Cuperlo 206 voti
Guglielmo Epifani 98 voti
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Non so / non rispon 31 voti
(4723 voti alle 14:49)
Sondaggio aperto alle 00:00 del 15-05-2013
Attenzione: I "sondaggi online" de l’Espresso non sono "sondaggi rappresentativi" ai sensi delle direttive dell'Autorità garante delle comunicazioni: essi non hanno valore statistico.
Re: PD verso il congresso, quale segretario ?
stefano menichini su il post
Il Pd ritrovi se stesso in Parlamento
16 maggio 2013
La convivenza col partito storicamente avversario e l’appoggio al governo Letta possono essere intesi in due modi diversi. Ho paura che l’interpretazione che il Pdl dà della fase e delle circostanze sia
più efficace di quella del Pd.
I berlusconiani si battono nel governo per far passare gli impegni che hanno preso con l’elettorato. Si scatenano nelle piazze in difesa del loro plurinquisito e ormai anche pluricondannato leader. Lavorano in parlamento sui loro temi, che poi alla fine sempre quelli sono, sicché ieri ha rifatto capolino con scandalo la legge sulle intercettazioni nella versione Alfano: cioè non la regolazione a tutela della privacy dei cittadini della quale davvero ci sarebbe bisogno, bensì il puro e semplice bavaglio.
Di questi tre approcci possibili alla fase eccezionale, i democratici condividono solo il primo, intorno all’agenda del governo Letta. Il secondo non possono condividerlo per ovvi motivi, oltre al fatto che il concetto stesso di “sostegno al proprio leader” nel Pd ha un valore molto più relativo che nel Pdl.
Il problema vero è che, a giudicare dai primi giorni, i democratici sembrano un po’ paralizzati in parlamento.
Il Pd sbaglierebbe molto se, preso dalla paura di scuotere troppo il precario quadro politico, si limitasse ad accompagnare e sostenere le proposte del governo mentre Pdl, Sel o Cinquestelle si fanno belli con le proprie iniziative.
La ripresa di un protagonismo democratico – oltre tutto doveroso verso gli elettori, dopo le velleità, le delusioni e addirittura i tradimenti degli ultimi mesi – passa soprattutto da una rivendicazione di identità e soggettività sui temi che non sono contemplati nell’accordo di governo, come è sempre capitato in qualsiasi normale legislatura.
Sulla riforma elettorale “d’emergenza”: per il Mattarellum, non per correggere il Porcellum.
Sui diritti: per introdurre lo ius soli, per eliminare le brutture presenti nella legge sulla fecondazione assistita, per il riconoscimento delle unioni civili.
Sulla giustizia: per il ripristino del falso in bilancio e per norme più forti contro la corruzione.
Ci fermiamo qui, i possibili punti di iniziativa sarebbero decine. Oltre tutto, non necessariamente destinati ad aprire conflitti col centrodestra: evenienza che sarebbe scorretto e pericoloso ricercare e provocare sistematicamente, ma che in parlamento può verificarsi perfino nelle maggioranze più coese, figuriamoci in questa.
fa piacere notare che qualcuno si accorge che non è il nome del segretario la principale questione di un partito che persiste nella letargia cronica. hanno fissato la data del congresso a Ottobre e sono a posto con la coscienza? le ultime parole di Bersani sono state " abbiate un pò di fiducia in questo pd " .... mmmm .... se è lo stesso dei 101 non ci siamo proprio a Bersà.... non abbiamo uno straccio di linea politica e il resto dei competitors è in campagna elettorale da febbraio.... che volemo fa? ne volemo parlà ?
Il Pd ritrovi se stesso in Parlamento
16 maggio 2013
La convivenza col partito storicamente avversario e l’appoggio al governo Letta possono essere intesi in due modi diversi. Ho paura che l’interpretazione che il Pdl dà della fase e delle circostanze sia
più efficace di quella del Pd.
I berlusconiani si battono nel governo per far passare gli impegni che hanno preso con l’elettorato. Si scatenano nelle piazze in difesa del loro plurinquisito e ormai anche pluricondannato leader. Lavorano in parlamento sui loro temi, che poi alla fine sempre quelli sono, sicché ieri ha rifatto capolino con scandalo la legge sulle intercettazioni nella versione Alfano: cioè non la regolazione a tutela della privacy dei cittadini della quale davvero ci sarebbe bisogno, bensì il puro e semplice bavaglio.
Di questi tre approcci possibili alla fase eccezionale, i democratici condividono solo il primo, intorno all’agenda del governo Letta. Il secondo non possono condividerlo per ovvi motivi, oltre al fatto che il concetto stesso di “sostegno al proprio leader” nel Pd ha un valore molto più relativo che nel Pdl.
Il problema vero è che, a giudicare dai primi giorni, i democratici sembrano un po’ paralizzati in parlamento.
Il Pd sbaglierebbe molto se, preso dalla paura di scuotere troppo il precario quadro politico, si limitasse ad accompagnare e sostenere le proposte del governo mentre Pdl, Sel o Cinquestelle si fanno belli con le proprie iniziative.
La ripresa di un protagonismo democratico – oltre tutto doveroso verso gli elettori, dopo le velleità, le delusioni e addirittura i tradimenti degli ultimi mesi – passa soprattutto da una rivendicazione di identità e soggettività sui temi che non sono contemplati nell’accordo di governo, come è sempre capitato in qualsiasi normale legislatura.
Sulla riforma elettorale “d’emergenza”: per il Mattarellum, non per correggere il Porcellum.
Sui diritti: per introdurre lo ius soli, per eliminare le brutture presenti nella legge sulla fecondazione assistita, per il riconoscimento delle unioni civili.
Sulla giustizia: per il ripristino del falso in bilancio e per norme più forti contro la corruzione.
Ci fermiamo qui, i possibili punti di iniziativa sarebbero decine. Oltre tutto, non necessariamente destinati ad aprire conflitti col centrodestra: evenienza che sarebbe scorretto e pericoloso ricercare e provocare sistematicamente, ma che in parlamento può verificarsi perfino nelle maggioranze più coese, figuriamoci in questa.
fa piacere notare che qualcuno si accorge che non è il nome del segretario la principale questione di un partito che persiste nella letargia cronica. hanno fissato la data del congresso a Ottobre e sono a posto con la coscienza? le ultime parole di Bersani sono state " abbiate un pò di fiducia in questo pd " .... mmmm .... se è lo stesso dei 101 non ci siamo proprio a Bersà.... non abbiamo uno straccio di linea politica e il resto dei competitors è in campagna elettorale da febbraio.... che volemo fa? ne volemo parlà ?
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