Good News
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Ma come non mi avete ancora aperto il topic Good News!!!!
Il pomodoro campano made in China
Condanna storica per un imprenditore
Il Tribunale ha pronunciato la prima sentenza di condanna per il reato di «Vendita di prodotti industriali con segni mendaci» (art. 517 c.p.) infliggendo la pena di 4 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa (con la concessione della sospensione condizionale) al titolare di una importante industria conserviera che, nell’ottobre 2010, aveva trasformato e commercializzato «triplo concentrato di pomodoro» importato dalla Cina etichettandolo «Made in Italy».
Soddisfatto il ministro Catania:
«Chiarita una pratica scorretta,
è d'obbligo tutelare chi compra
da comportamenti scorretti»
MAURIZIO TROPEANO
TORINO
«Non posso che esprimere la mia soddisfazione per l’efficace intervento della Magistratura che finalmente ha fatto chiarezza sulla pratica scorretta di etichettare come prodotto italiano il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina». Il ministro delle politiche agricole e forestali, Mario Catania, commenta così la condanna da parte del Tribunale di Nocera Inferiore di un imprenditore dell’agro nocerino-sarnese che aveva commercializzato come italiano del concentrato di pomodoro importato dalla Cina.
Il Tribunale, infatti, ha pronunciato la prima sentenza di condanna per il reato di «Vendita di prodotti industriali con segni mendaci» (art. 517 c.p.) infliggendo la pena di 4 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa (con la concessione della sospensione condizionale) al titolare di una importante industria conserviera che, nell’ottobre 2010, aveva trasformato e commercializzato «triplo concentrato di pomodoro» importato dalla Cina etichettandolo «Made in Italy».
Secondo il ministro «è di fondamentale importanza tutelare i consumatori da comportamenti scorretti e difendere la corrispondenza del marchio «Made in Italy» con prodotti di qualità presenti sul mercato italiano come su quelli internazionali». E aggiunge: «L'attività di controllo sui flussi di import-export in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane rappresenta il modello operativo più efficace per contrastare il falso Made in Italy”». Negli ultimi due anni i Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno operato sequestri per oltre 15.000 tonnellate di prodotti irregolari.
Maurizio Gardini, presidente di Fedagri-Confcooperative, commenta: «La sentenza assume un rilievo ancora più significativo poiché arriva in un momento difficile per la campagna 2012 del pomodoro da industria, partita sotto cattivi auspici, con prezzi alla produzione in calo dovuti agli stock di prodotto in aumento, anche a seguito della crisi e del calo dei consumi».
Il pomodoro campano made in China
Condanna storica per un imprenditore
Il Tribunale ha pronunciato la prima sentenza di condanna per il reato di «Vendita di prodotti industriali con segni mendaci» (art. 517 c.p.) infliggendo la pena di 4 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa (con la concessione della sospensione condizionale) al titolare di una importante industria conserviera che, nell’ottobre 2010, aveva trasformato e commercializzato «triplo concentrato di pomodoro» importato dalla Cina etichettandolo «Made in Italy».
Soddisfatto il ministro Catania:
«Chiarita una pratica scorretta,
è d'obbligo tutelare chi compra
da comportamenti scorretti»
MAURIZIO TROPEANO
TORINO
«Non posso che esprimere la mia soddisfazione per l’efficace intervento della Magistratura che finalmente ha fatto chiarezza sulla pratica scorretta di etichettare come prodotto italiano il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina». Il ministro delle politiche agricole e forestali, Mario Catania, commenta così la condanna da parte del Tribunale di Nocera Inferiore di un imprenditore dell’agro nocerino-sarnese che aveva commercializzato come italiano del concentrato di pomodoro importato dalla Cina.
Il Tribunale, infatti, ha pronunciato la prima sentenza di condanna per il reato di «Vendita di prodotti industriali con segni mendaci» (art. 517 c.p.) infliggendo la pena di 4 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa (con la concessione della sospensione condizionale) al titolare di una importante industria conserviera che, nell’ottobre 2010, aveva trasformato e commercializzato «triplo concentrato di pomodoro» importato dalla Cina etichettandolo «Made in Italy».
Secondo il ministro «è di fondamentale importanza tutelare i consumatori da comportamenti scorretti e difendere la corrispondenza del marchio «Made in Italy» con prodotti di qualità presenti sul mercato italiano come su quelli internazionali». E aggiunge: «L'attività di controllo sui flussi di import-export in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane rappresenta il modello operativo più efficace per contrastare il falso Made in Italy”». Negli ultimi due anni i Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno operato sequestri per oltre 15.000 tonnellate di prodotti irregolari.
Maurizio Gardini, presidente di Fedagri-Confcooperative, commenta: «La sentenza assume un rilievo ancora più significativo poiché arriva in un momento difficile per la campagna 2012 del pomodoro da industria, partita sotto cattivi auspici, con prezzi alla produzione in calo dovuti agli stock di prodotto in aumento, anche a seguito della crisi e del calo dei consumi».
Re: Good News
5/4/2012 - RIFORMA DEL LAVORO
Aumentano le possibilità d'impiego per le persone disabili
Si amplia la base di calcolo per le quote riservate e arrivano più controlli
MARINA.PALUMBO@MAILBOX.LASTAMPA.IT
La riforma varata dal governo prevede un ampliamento della base su cui è calcolata la quota di riserva per l’assunzione di persone con disabilità. Aumentano così le possibilità di lavoro per le persone portatrici di disabilità.
In particolare, il disegno di legge interviene sull’articolo 4 della legge del 1999 che regola la materia, in cui si dice che «agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, non sono computabili tra i dipendenti i lavoratori occupati con contratto a tempo determinato di durata non superiore a nove mesi, i soci di cooperative di produzione e lavoro, nonchè i dirigenti». La riforma, invece, prevede che si prendano in considerazione «tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato», mentre rimangono esclusi «i soci di cooperative di produzione e lavoro, i dirigenti» e i lavoratori appartenenti ad alcune tipologie.
Non saranno insomma grandi numeri, ma qualcosa si muoverà.
La nuova legge, inoltre, intende contrastare l’abuso, da parte delle aziende, dell’esonero all’assunzione dei disabili: per questo entro sessanta giorni dall’entrata in vigore delle nuove norme con l’emanazione di un decreto del ministero del Lavoro saranno «ridefiniti i procedimenti relativi agli esoneri, i criteri e le modalità per la loro concessione e sono stabilite norme volte al potenziamento delle attività di controllo». E a onor del vero, bisogna dire che in fatto di controlli, questo governo sembra essersi mosso un po' più dei precedenti, il che fa anche in questo caso ben sperare.
Infine gli uffici competenti saranno tenuti a comunicare, anche in via telematica, con cadenza almeno mensile, alla competente Direzione territoriale del lavoro il mancato rispetto degli obblighi, nonchè il ricorso agli esoneri, ai fini della attivazione degli eventuali accertamenti.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... ticolo=407
Aumentano le possibilità d'impiego per le persone disabili
Si amplia la base di calcolo per le quote riservate e arrivano più controlli
MARINA.PALUMBO@MAILBOX.LASTAMPA.IT
La riforma varata dal governo prevede un ampliamento della base su cui è calcolata la quota di riserva per l’assunzione di persone con disabilità. Aumentano così le possibilità di lavoro per le persone portatrici di disabilità.
In particolare, il disegno di legge interviene sull’articolo 4 della legge del 1999 che regola la materia, in cui si dice che «agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, non sono computabili tra i dipendenti i lavoratori occupati con contratto a tempo determinato di durata non superiore a nove mesi, i soci di cooperative di produzione e lavoro, nonchè i dirigenti». La riforma, invece, prevede che si prendano in considerazione «tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato», mentre rimangono esclusi «i soci di cooperative di produzione e lavoro, i dirigenti» e i lavoratori appartenenti ad alcune tipologie.
Non saranno insomma grandi numeri, ma qualcosa si muoverà.
La nuova legge, inoltre, intende contrastare l’abuso, da parte delle aziende, dell’esonero all’assunzione dei disabili: per questo entro sessanta giorni dall’entrata in vigore delle nuove norme con l’emanazione di un decreto del ministero del Lavoro saranno «ridefiniti i procedimenti relativi agli esoneri, i criteri e le modalità per la loro concessione e sono stabilite norme volte al potenziamento delle attività di controllo». E a onor del vero, bisogna dire che in fatto di controlli, questo governo sembra essersi mosso un po' più dei precedenti, il che fa anche in questo caso ben sperare.
Infine gli uffici competenti saranno tenuti a comunicare, anche in via telematica, con cadenza almeno mensile, alla competente Direzione territoriale del lavoro il mancato rispetto degli obblighi, nonchè il ricorso agli esoneri, ai fini della attivazione degli eventuali accertamenti.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... ticolo=407
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Re: Good News
azioni Mediaset
Performance 1 mese: -15,31%
Performance 6 mesi: -24,92%
Performance 1 anno: -59,17%
http://www.borsaitaliana.it/borsa/azion ... 10&lang=it
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Re: Good News
La mossa di Ikea: "Abbiamo spostato
in Italia alcune produzioni asiatiche"
Le commesse del colosso dell'arredamento low cost ai suoi 24 fornitori italiani valgono complessivamente 1 miliardo di euro all'anno, facendo del nostro paese il terzo sito produttivo dopo Cina e Polonia. I nuovi partner si trovano in Piemonte, ma le regioni leader restano Veneto, Friuli e Lombardia
L'Italia è il terzo fornitore mondiale di Ikea
MILANO - Il colosso svedese dell'arredamento Ikea ha confermato il trasferimento di alcune produzioni dall'Asia all'Italia. E' quanto si legge in una nota in cui viene indicato che il rapporto con 24 fornitori italiani per circa 1 miliardo di euro di acquisti "fa da tempo del Gruppo Ikea il primo cliente della filiera italiana dell'arredolegno", che vale l'8% degli acquisti mondiali del colosso svedese, al terzo posto dopo Cina (22%) e Polonia (16%) e davanti alla Germania (5%). Anche nel 2011 la bilancia commerciale con il gruppo si è confermata a favore dell'Italia, dato che Ikea "compra in Italia più di quanto vende nei suoi negozi nella penisola". Il 63% degli acquisti di Ikea in tutto il mondo proviene da fornitori europei.
Tra l'autunno e la fine del 2011 il gruppo svedese ha iniziato a spostare in Italia, in particolare in Piemonte, alcune produzioni come rubinetterie, cassettiere e giocattoli precedentemente allocate nel Sud Est Asiatico: "Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici - ha affermato l'ad di Ikea Italia Lars Petersson - grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici". Al momento la società svedese non è in grado di stimare il valore delle produzioni spostate dall'Asia.
La quota dell'8% degli acquisti effettuati in Italia da Ikea sul totale sale al 34% se si considerano solo le cucine: 1 cucina su tre venduta da Ikea in tutto il mondo, infatti, viene prodotta in Italia. L'80% degli acquisti di Ikea in Italia sono mobili, e solo il 20% complementi d'arredo. Le cucine fanno la parte del leone, ma la catena scandinava in Italia acquista anche elettrodomestici, camere da letto, scaffalature, librerie e bagni.
Le prime tre regioni italiane da cui il gruppo svedese si approvvigiona corrispondono ai maggiori distretti del settore: dal Veneto proviene il 38% del acquisti, seguono il Friuli con il 30% e la Lombardia con il 26%, più che in Svezia o Germania.
La ricaduta occupazionale collegata a queste commesse produttive è stimabile attorno ai 2.500 posti di lavoro. Se a questi si sommano i 6.600 dipendenti della rete commerciale e logistica di Ikea in Italia e l'indotto generato dai punti vendita, la ricaduta occupazionale diventa pari a circa 11.000 posti di lavoro.
(10 aprile 2012)
a questo link interessante intervista a LARS Petersson in merito all'art 18 .( c'è un filtro che non lo fa copiare)
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa- ... 5506.shtml
in Italia alcune produzioni asiatiche"
Le commesse del colosso dell'arredamento low cost ai suoi 24 fornitori italiani valgono complessivamente 1 miliardo di euro all'anno, facendo del nostro paese il terzo sito produttivo dopo Cina e Polonia. I nuovi partner si trovano in Piemonte, ma le regioni leader restano Veneto, Friuli e Lombardia
L'Italia è il terzo fornitore mondiale di Ikea
MILANO - Il colosso svedese dell'arredamento Ikea ha confermato il trasferimento di alcune produzioni dall'Asia all'Italia. E' quanto si legge in una nota in cui viene indicato che il rapporto con 24 fornitori italiani per circa 1 miliardo di euro di acquisti "fa da tempo del Gruppo Ikea il primo cliente della filiera italiana dell'arredolegno", che vale l'8% degli acquisti mondiali del colosso svedese, al terzo posto dopo Cina (22%) e Polonia (16%) e davanti alla Germania (5%). Anche nel 2011 la bilancia commerciale con il gruppo si è confermata a favore dell'Italia, dato che Ikea "compra in Italia più di quanto vende nei suoi negozi nella penisola". Il 63% degli acquisti di Ikea in tutto il mondo proviene da fornitori europei.
Tra l'autunno e la fine del 2011 il gruppo svedese ha iniziato a spostare in Italia, in particolare in Piemonte, alcune produzioni come rubinetterie, cassettiere e giocattoli precedentemente allocate nel Sud Est Asiatico: "Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici - ha affermato l'ad di Ikea Italia Lars Petersson - grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici". Al momento la società svedese non è in grado di stimare il valore delle produzioni spostate dall'Asia.
La quota dell'8% degli acquisti effettuati in Italia da Ikea sul totale sale al 34% se si considerano solo le cucine: 1 cucina su tre venduta da Ikea in tutto il mondo, infatti, viene prodotta in Italia. L'80% degli acquisti di Ikea in Italia sono mobili, e solo il 20% complementi d'arredo. Le cucine fanno la parte del leone, ma la catena scandinava in Italia acquista anche elettrodomestici, camere da letto, scaffalature, librerie e bagni.
Le prime tre regioni italiane da cui il gruppo svedese si approvvigiona corrispondono ai maggiori distretti del settore: dal Veneto proviene il 38% del acquisti, seguono il Friuli con il 30% e la Lombardia con il 26%, più che in Svezia o Germania.
La ricaduta occupazionale collegata a queste commesse produttive è stimabile attorno ai 2.500 posti di lavoro. Se a questi si sommano i 6.600 dipendenti della rete commerciale e logistica di Ikea in Italia e l'indotto generato dai punti vendita, la ricaduta occupazionale diventa pari a circa 11.000 posti di lavoro.
(10 aprile 2012)
a questo link interessante intervista a LARS Petersson in merito all'art 18 .( c'è un filtro che non lo fa copiare)
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa- ... 5506.shtml
Re: Good News
Ripristinati i #TreniNotte, grazie alla lotta del #Binario21
Colpo di scena a pochi mesi dalla cancellazione dei treni a lunghissima percorrenza che collegavano Milano e Torino alla Sicilia: dal 12 giugno ripartiranno tre tratte, Milano-Lecce, Milano-Palermo e Torino-Lecce.
La notizia non è ancora stata ufficializzata, ma è quanto apprendiamo da un articolo pubblicato su Metro questa mattina. Attendiamo una conferma ufficiale a giorni dalle Ferrovie dello Stato, che per ora precisa: «Non siamo stati noi a cambiare idea. Stiamo parlando di un servizio universale, non di una tratta commerciale, e quindi il nostro committente, in questo caso il ministero del Tesoro ci ha chiesto questo ripristino».
Speriamo che questo voglia dire la salvezza del posto di lavoro per i lavoratori che da mesi protestano sulla torre del Binario 21 a Milano, a cui va il nostro caloroso saluto.
In attesa che questa notizia venga confermata ufficialmente, vi lasciamo con il video del programma Volo in Diretta su RaiTre: la visita di Fabio Volo ai lavoratori ex Wagon Lits che da 126 giorni occupano la torre.
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... Eg4W8DGq98
di Marco Nurra | @marconurra
(11 aprile 2012)
http://www.isoladeicassintegrati.com/20 ... tte-video/
Colpo di scena a pochi mesi dalla cancellazione dei treni a lunghissima percorrenza che collegavano Milano e Torino alla Sicilia: dal 12 giugno ripartiranno tre tratte, Milano-Lecce, Milano-Palermo e Torino-Lecce.
La notizia non è ancora stata ufficializzata, ma è quanto apprendiamo da un articolo pubblicato su Metro questa mattina. Attendiamo una conferma ufficiale a giorni dalle Ferrovie dello Stato, che per ora precisa: «Non siamo stati noi a cambiare idea. Stiamo parlando di un servizio universale, non di una tratta commerciale, e quindi il nostro committente, in questo caso il ministero del Tesoro ci ha chiesto questo ripristino».
Speriamo che questo voglia dire la salvezza del posto di lavoro per i lavoratori che da mesi protestano sulla torre del Binario 21 a Milano, a cui va il nostro caloroso saluto.
In attesa che questa notizia venga confermata ufficialmente, vi lasciamo con il video del programma Volo in Diretta su RaiTre: la visita di Fabio Volo ai lavoratori ex Wagon Lits che da 126 giorni occupano la torre.
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... Eg4W8DGq98
di Marco Nurra | @marconurra
(11 aprile 2012)
http://www.isoladeicassintegrati.com/20 ... tte-video/
Re: Good News
CRONACA | di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 aprile 2012
India, liberato Paolo Bosusco: la Farnesina conferma il rilascio
Dopo 29 giorni di detenzione da parte dei ribelli maoisti, Paolo Bosusco è stato rilasciato. La notizia, riferita dall’emittente televisiva indiana ‘NdTv‘ e dal quotidiano The times of India, è stata confermata prima dall’ambasciatore italiano in India, Giacomo Sanfelice e poi dal ministro degli Esteri Terzi. “Sì, – ha precisato Sanfelice – fonti del governo dell’Orissa mi hanno confermato che il nostro connazionale è libero”.
In questi giorni l’ambasciatore italiano aveva fatto la spola fra il Kerala, dove ha trascorso la Pasqua con i marò, e l’Orissa, per seguire da vicino gli sviluppi del rapimento di Bosusco.
Secondo fonti di polizia locale, dopo la sua liberazione, Bosusco è arrivato a Bhubaneswar, capitale dello Stato indiano di Orissa. Interrogato sull’ipotesi che Bosusco potesse dirigersi verso Puri, città dove gestisce una piccola agenzia turistica, il vice sovrintendente di polizia di quella città, P.K. Mishra, ha risposto: “Prima dovrà recarsi a Bhubaneswar, poi eventualmente tornerà qui a Puri”.
Bosusco era stato sequestrato il 14 marzo nella foresta di Soroda mentre accompagnava in un trekking, insieme a due aiutanti indiani, il turista Claudio Colangelo, rilasciato poi il 25 marzo senza evidenti contropartite. Un giornalista del canale Ndtv ha spiegato di avere contattato colleghi nella foresta al confine fra i distretti di Kandhamal e Ganjam che gli hanno detto di essere con l’ex ostaggio italiano.
India, liberato Paolo Bosusco: la Farnesina conferma il rilascio
Dopo 29 giorni di detenzione da parte dei ribelli maoisti, Paolo Bosusco è stato rilasciato. La notizia, riferita dall’emittente televisiva indiana ‘NdTv‘ e dal quotidiano The times of India, è stata confermata prima dall’ambasciatore italiano in India, Giacomo Sanfelice e poi dal ministro degli Esteri Terzi. “Sì, – ha precisato Sanfelice – fonti del governo dell’Orissa mi hanno confermato che il nostro connazionale è libero”.
In questi giorni l’ambasciatore italiano aveva fatto la spola fra il Kerala, dove ha trascorso la Pasqua con i marò, e l’Orissa, per seguire da vicino gli sviluppi del rapimento di Bosusco.
Secondo fonti di polizia locale, dopo la sua liberazione, Bosusco è arrivato a Bhubaneswar, capitale dello Stato indiano di Orissa. Interrogato sull’ipotesi che Bosusco potesse dirigersi verso Puri, città dove gestisce una piccola agenzia turistica, il vice sovrintendente di polizia di quella città, P.K. Mishra, ha risposto: “Prima dovrà recarsi a Bhubaneswar, poi eventualmente tornerà qui a Puri”.
Bosusco era stato sequestrato il 14 marzo nella foresta di Soroda mentre accompagnava in un trekking, insieme a due aiutanti indiani, il turista Claudio Colangelo, rilasciato poi il 25 marzo senza evidenti contropartite. Un giornalista del canale Ndtv ha spiegato di avere contattato colleghi nella foresta al confine fra i distretti di Kandhamal e Ganjam che gli hanno detto di essere con l’ex ostaggio italiano.
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Re: Good News
per la serie :
"bananas alla deriva"
trasmettiamo :
"anche il Pirellone c'aveva il suo Schettino..."
------------------------------------------------------------------------
Formigoni traballa:
crisi al nord, atto finale.
Di Rinaldo Gianola
La rete di potere e di interessi si sfalda,
gli scandali della sanità e la rissa leghista segnano il crollo,
per la prima volta il "Celeste" ammette:
nel 2013 si può tornare al voto.
Di Rinaldo Gianola 17 aprile 2012 A -
A Grida, s’arrabbia, denuncia il complotto mediatico e la strumentalizzazione politica,
ironizza volgarmente sul giornalista del Corriere della Sera che ha svelato i viaggi pagati a sua insaputa,
garantisce sulla sua moralità cristallina, ma anche Roberto Formigoni ormai non è più sicuro di farcela.
La sua proverbiale resistenza, la sua solida sicurezza che affonda le radici in ondate di voti e di successi elettorali, il suo fiuto politico e la sua rete consolidata di potere nella regione più ricca d’Italia non reggono più alla proliferazione degli scandali, delle inchieste giudiziarie, dei litigi e delle diaspore nella maggioranza di centro-destra.
Ma soprattutto Formigoni vacilla perchè è entrato definitivamente in crisi il suo modello di governo,
si è incrinato il suo blocco sociale ed elettorale,
perde credibilità, in particolare, la sua invenzione più originale, più dispendiosa e profittevole, cioè quell’idea di sanità che supera la dimensione della cura e della solidarietà per trasformarsi in impresa,
in industria del malato, in cui il pubblico paga i servizi del privato,
alimentando non solo nuovi soggetti di potere ma, a volte, anche commistioni tra politica ed economia, oltre a sperperi dannosi.
Formigoni è in crisi,
perde i pezzi della sua giunta rissosa,
perchè Berlusconi è uscito di scena e anzichè fare lo statista deve concentrarsi sulle testimonianze delle ragazze invitate alle inquietanti cene di Arcore o sulle rivelazioni di Lavitola. Formigoni si sente più debole perchè il San Raffaele di don Verzè è saltato.
http://www.unita.it/italia/formigoni-tr ... e-1.402270
"bananas alla deriva"
trasmettiamo :
"anche il Pirellone c'aveva il suo Schettino..."
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Formigoni traballa:
crisi al nord, atto finale.
Di Rinaldo Gianola
La rete di potere e di interessi si sfalda,
gli scandali della sanità e la rissa leghista segnano il crollo,
per la prima volta il "Celeste" ammette:
nel 2013 si può tornare al voto.
Di Rinaldo Gianola 17 aprile 2012 A -
A Grida, s’arrabbia, denuncia il complotto mediatico e la strumentalizzazione politica,
ironizza volgarmente sul giornalista del Corriere della Sera che ha svelato i viaggi pagati a sua insaputa,
garantisce sulla sua moralità cristallina, ma anche Roberto Formigoni ormai non è più sicuro di farcela.
La sua proverbiale resistenza, la sua solida sicurezza che affonda le radici in ondate di voti e di successi elettorali, il suo fiuto politico e la sua rete consolidata di potere nella regione più ricca d’Italia non reggono più alla proliferazione degli scandali, delle inchieste giudiziarie, dei litigi e delle diaspore nella maggioranza di centro-destra.
Ma soprattutto Formigoni vacilla perchè è entrato definitivamente in crisi il suo modello di governo,
si è incrinato il suo blocco sociale ed elettorale,
perde credibilità, in particolare, la sua invenzione più originale, più dispendiosa e profittevole, cioè quell’idea di sanità che supera la dimensione della cura e della solidarietà per trasformarsi in impresa,
in industria del malato, in cui il pubblico paga i servizi del privato,
alimentando non solo nuovi soggetti di potere ma, a volte, anche commistioni tra politica ed economia, oltre a sperperi dannosi.
Formigoni è in crisi,
perde i pezzi della sua giunta rissosa,
perchè Berlusconi è uscito di scena e anzichè fare lo statista deve concentrarsi sulle testimonianze delle ragazze invitate alle inquietanti cene di Arcore o sulle rivelazioni di Lavitola. Formigoni si sente più debole perchè il San Raffaele di don Verzè è saltato.
http://www.unita.it/italia/formigoni-tr ... e-1.402270
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Re: Good News
per la serie:
"l'uomo del Monte ha detto si"
trasmettiamo:
"i bananas "verdi" son maturati...e cadono"
------------------------------
Boni lascia la presidenza del Pirellone.
"Faccio un passo indietro come Bossi"
Dopo settimane di polemiche in seguito all'avviso di garanzia per una vicenda di tangenti,
anche l'esponente della Lega ha lasciato la presidenza del consiglio regionale lombardo.
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HRER3-1
p.s.
""Faccio un passo indietro come Bossi"
scusi Boni,le dispiacerebbe mettersi di schiena sull'orlo di un precipizio prima di fare "un passo indietro"...???
"l'uomo del Monte ha detto si"
trasmettiamo:
"i bananas "verdi" son maturati...e cadono"
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Boni lascia la presidenza del Pirellone.
"Faccio un passo indietro come Bossi"
Dopo settimane di polemiche in seguito all'avviso di garanzia per una vicenda di tangenti,
anche l'esponente della Lega ha lasciato la presidenza del consiglio regionale lombardo.
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HRER3-1
p.s.
""Faccio un passo indietro come Bossi"
scusi Boni,le dispiacerebbe mettersi di schiena sull'orlo di un precipizio prima di fare "un passo indietro"...???
Re: Good News
Recuperati 3 imballaggi su 4 nel 2011
Riciclato il 64,7% dell'immesso al consumo
Nel 2011 il recupero complessivo di imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro ha raggiunto la percentuale del 74,8%, pari a 8,58 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,47 milioni di tonnellate immesse al consumo. Lo rende noto il Consorzio nazionale imballaggi (Conai).
In 13 anni, sottolinea il Conai, il recupero e' aumentato del 140%. Se nel 1998 i rifiuti di imballaggio destinati al recupero erano il 33,2%, l'anno scorso ne sono stati recuperati 3 su 4.
Parallelamente il quantitativo di rifiuti destinati allo smaltimento e' passato dal 66,8% a 25,2% del totale.
Il riciclo complessivo si e' attestato al 64,7% dell'immesso al consumo, a fronte del 64,3% nel 2010, e per circa la meta' e' stato dovuto alla gestione diretta del Sistema Consortile.
Sempre nel 2011, prosegue la nota, si stima che circa il 37% delle materie prime usate per produrre imballaggi sia derivato da materiale da riciclo.
''I risultati di riciclo raggiunti sono stati i migliori di sempre'', ha commentato Roberto De Santis, presidente del Conai, durante l'assemblea generale per l'approvazione del bilancio 2011. ''In futuro il Sistema Consortile sara' sempre piu' impegnato nella promozione della qualita' della raccolta differenziata, mezzo per raggiungere il fine ultimo e cioe' il riciclo. Analogamente - ha aggiunto De Santis - saranno potenziate le attivita' di prevenzione dell'impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio''
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Riciclato il 64,7% dell'immesso al consumo
Nel 2011 il recupero complessivo di imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro ha raggiunto la percentuale del 74,8%, pari a 8,58 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,47 milioni di tonnellate immesse al consumo. Lo rende noto il Consorzio nazionale imballaggi (Conai).
In 13 anni, sottolinea il Conai, il recupero e' aumentato del 140%. Se nel 1998 i rifiuti di imballaggio destinati al recupero erano il 33,2%, l'anno scorso ne sono stati recuperati 3 su 4.
Parallelamente il quantitativo di rifiuti destinati allo smaltimento e' passato dal 66,8% a 25,2% del totale.
Il riciclo complessivo si e' attestato al 64,7% dell'immesso al consumo, a fronte del 64,3% nel 2010, e per circa la meta' e' stato dovuto alla gestione diretta del Sistema Consortile.
Sempre nel 2011, prosegue la nota, si stima che circa il 37% delle materie prime usate per produrre imballaggi sia derivato da materiale da riciclo.
''I risultati di riciclo raggiunti sono stati i migliori di sempre'', ha commentato Roberto De Santis, presidente del Conai, durante l'assemblea generale per l'approvazione del bilancio 2011. ''In futuro il Sistema Consortile sara' sempre piu' impegnato nella promozione della qualita' della raccolta differenziata, mezzo per raggiungere il fine ultimo e cioe' il riciclo. Analogamente - ha aggiunto De Santis - saranno potenziate le attivita' di prevenzione dell'impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio''
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Re: Good News
Il Trota non ce la fa più:
«Voglio fare il muratore»
C'è un detto. Braccia sottratte all'agricoltura. Capita poco che i diretti interessati confessino di sentirlo adatto a loro. Il Trota invece dice: «Voglio fare il muratore o l'agricoltore».
C'è un detto. Braccia sottratte all'agricoltura. Si è detto (si dice) di tanti. Capita poco che siano i diretti interessati, poi, a parlare di se stessi in questi termini. A volte, però, capita che incosciamente qualcuno confessi. Da ultimo, ecco Renzo Bossi. Che in un'intervista a Vanity Fair dice di voler ricominciare la propria esperienza nella Lega «da militante semplice», nel frattempo vuole «continuare a studiare», trovarsi un lavoro da «muratore o agricoltore, per stare un pò all'aria aperta» visto che «due anni vissuti con la cravatta sono troppi».
Quanto a Roberto Maroni, secondo il quale nella Lega è il turno dei quarantenni con esperienza, il 'trotà osserva: «Fra dieci anni ne avrò 33 e più esperienza, si vedrà». Bossi junior definisce poi «bugie» le affermazioni di Alessandro Marmello, il suo ex autista (licenziato pochi giorni fa) che, attraverso il video pubblicato dal sito del settimanale Oggi, lo accusava di aver ripetutamente usato, per saldare conti personali, i soldi del partito.
«I filmati sono stati girati a bordo di una Audi A6 di proprietà della Lega: se Marmello si era dimenticato il portafoglio, capitava che io anticipassi i soldi per la benzina. Quegli scontrini, quei soldi, sono per spese che io avevo anticipato di tasca mia, e che lui mi restituiva». Ci sono poi le presunte fatture di spese dentistiche contenute nella famosa cartella 'The Family', ma il figlio del Senatur sottolinea: «Io il dentista l'ho sempre pagato: lo dimostrano i movimenti bancari del mio conto corrente personale, che ho portato in Procura».
Dai Pm Bossi jr dice di avere «depositato due denunce, una a siti di informazione e l'altra a Marmello, con allegati i documenti. I giornali hanno scritto troppe falsità, a partire dall`auto Bmw che avrei comprato con i soldi della Lega: ho dimostrato che sto pagando le rate del leasing dal mio conto personale. Stesso discorso per la Smart usata: a parte che non l'ho ancora pagata, perché la fattura mi è arrivata a fine marzo». L'ex consigliere regionale definisce «falsità» anche la vicenda degli studi in Gran Bretagna pagati con soldi del movimento. «Ho sempre pagato di tasca mia, anche perché, con 10 mila euro netti di stipendio da consigliere regionale, non avevo certo bisogno di chiedere soldi al partito».
L'Unità.it
«Voglio fare il muratore»
C'è un detto. Braccia sottratte all'agricoltura. Capita poco che i diretti interessati confessino di sentirlo adatto a loro. Il Trota invece dice: «Voglio fare il muratore o l'agricoltore».
C'è un detto. Braccia sottratte all'agricoltura. Si è detto (si dice) di tanti. Capita poco che siano i diretti interessati, poi, a parlare di se stessi in questi termini. A volte, però, capita che incosciamente qualcuno confessi. Da ultimo, ecco Renzo Bossi. Che in un'intervista a Vanity Fair dice di voler ricominciare la propria esperienza nella Lega «da militante semplice», nel frattempo vuole «continuare a studiare», trovarsi un lavoro da «muratore o agricoltore, per stare un pò all'aria aperta» visto che «due anni vissuti con la cravatta sono troppi».
Quanto a Roberto Maroni, secondo il quale nella Lega è il turno dei quarantenni con esperienza, il 'trotà osserva: «Fra dieci anni ne avrò 33 e più esperienza, si vedrà». Bossi junior definisce poi «bugie» le affermazioni di Alessandro Marmello, il suo ex autista (licenziato pochi giorni fa) che, attraverso il video pubblicato dal sito del settimanale Oggi, lo accusava di aver ripetutamente usato, per saldare conti personali, i soldi del partito.
«I filmati sono stati girati a bordo di una Audi A6 di proprietà della Lega: se Marmello si era dimenticato il portafoglio, capitava che io anticipassi i soldi per la benzina. Quegli scontrini, quei soldi, sono per spese che io avevo anticipato di tasca mia, e che lui mi restituiva». Ci sono poi le presunte fatture di spese dentistiche contenute nella famosa cartella 'The Family', ma il figlio del Senatur sottolinea: «Io il dentista l'ho sempre pagato: lo dimostrano i movimenti bancari del mio conto corrente personale, che ho portato in Procura».
Dai Pm Bossi jr dice di avere «depositato due denunce, una a siti di informazione e l'altra a Marmello, con allegati i documenti. I giornali hanno scritto troppe falsità, a partire dall`auto Bmw che avrei comprato con i soldi della Lega: ho dimostrato che sto pagando le rate del leasing dal mio conto personale. Stesso discorso per la Smart usata: a parte che non l'ho ancora pagata, perché la fattura mi è arrivata a fine marzo». L'ex consigliere regionale definisce «falsità» anche la vicenda degli studi in Gran Bretagna pagati con soldi del movimento. «Ho sempre pagato di tasca mia, anche perché, con 10 mila euro netti di stipendio da consigliere regionale, non avevo certo bisogno di chiedere soldi al partito».
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