Don Andrea Gallo, 1928-2013
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
paregam 52 minuti ago
La vita è proprio uno scherzo di cattivo gusto
con tanti effe di pu , di cui sicuramente
non sentiremo la mancanza, anzi , ci è superflua
di un uomo buono , ci par la vita corta.
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fuffo 53 minuti ago
Ciao grande amico dei poveri, ti sia lieve la terra !
a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
Colonnello Valerio 53 minuti ago
Era troppo onesto per diventare papa
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siamotuttieuroschiavi 54 minuti ago
Se fosse nato in Argentina, probabilmente con le sue idee non avrebbe fatto il "salto dall'aereo" che era destinato ai laici e non ai religiosi, ma i guai suoi li avrebbe passati comunque. Garantito.
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Giorgio Mignani 55 minuti ago
Caro Don Gallo!
Ci hai lasciati per salire alla casa del Padre!
Ci mancherai moltissimo ma resterai sempre vivo
nei cuori di tutte le persone che ti hanno voluto bene
e che hanno creduto al tuo Vangelo che è contro corrente!
Hai amato gli uomini come ha insegnato il Figlio dell'Uomo!
Hai dato tutta la tua vita per il prossimo!
Hai servito gli altri!
Hai amato gli umili, gli ultimi, gli abbandonati, gli emarginati!
Il Signore ti accolga fra le sua braccia misericordiose!
Adesso prega per noi!
Ne abbiamo tanto bisogno!
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Antoni.56 56 minuti ago
Mi sono detto:
andiamo a leggere i commenti e vediamo se anche Don Gallo è un grrilino.
non mi ero sbagliato
Per lo meno, considerato che è morto, la sua beatificazione sarà definitiva e non rischia di trasformarsi in scomunica alla prima dichiarazione non gradita ai depositari della etica.
com e è successo alla gabanelli
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¤¤ Carlj91 © ¤¤ 56 minuti ago
uno dei migliori! che ho sempre ammirato e sarà sempre un icona...
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Jackass f 57 minuti ago
Un modello per noi giovani senza dio ma dotati di una morale,della voglia di fare e di cambiare il mondo. Ciao vecchio partigiano
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stefycadau 57 minuti ago
Che Dio l'abbia in gloria, come si dice dalle nostre parti. Devo dire che Don Gallo ha fatto del bene a tante persone però su alcune questioni come omosessualità, eutanasia, ecc. aveva posizioni proprie contrarie a quelle della chiesa. Per essere chiari le posizioni della chiesa su omosessualità, eutanasia,ecc. nn sn proprie della chiesa ma di Gesù Cristo che nel Vangelo ha detto molto chiaramente cosa ne pensava. Ma in tutta la Bibbia si capisce chiaramente ciò che pensa Dio rispetto a tali questioni e a tante altre. Il cristiano infatti è colui che accoglie Dio nella sua vita e vive tutta la sua vita in funzione di Dio, rispettando il suo Vangelo e nn creandosene uno proprio per essere simpatico a tutti quelli che credono di saperne più di Dio.
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peterdem 17 minuti ago in risposta a stefycadau
Che cosa pensa dio degli omosessuali? Sono curioso.
Mi piace Rispondi
Aurelio o 57 minuti ago
una grande perdita
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CommonCitizen 57 minuti ago
"A me l'unico titolo che piace è: prete di strada. Tanto è vero che quando vado ai dibattiti e si presentano i relatori delle Università di Bologna, Genova, Cambridge.....a me piace quando dicono: don Andrea Gallo dell'università della strada".Per te non ci sarà lutto nazionale o minuto di silenzio e spero che qualcuno mi smentisca, ma di sicuro lasci un vuoto incolmabile.Ciao Don
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Vampair Insonnia 57 minuti ago
avendo Don Gallo scelto la vita sacerdotale. Ti ricorderò leggendo il salmo:Il buon Pastore ^_*♡
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1tartassata 58 minuti ago
Se ne vanno sempre i migliori, uno che ha dato tanto e tanto ancora avrebbe potuto dare....... Peccato.
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antonia 46 58 minuti ago
che tristezza..ciao don gallo
a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
TIZIANA * 58 minuti ago
Don Gallo era veramente più, senza alcuna retorica...Tutte le volte che lo ascoltavo era una continua conferma e pure una continua sorpresa. L'ho visto tante volte, e mi piaceva sempre tanto.
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Valdo66 1 ora ago
Intendiamoci, non sono cattolico, rispetto e in grande parte condivido le idee di don Gallo. Però tutta questa esaltazione di gente che non ama e non stima i preti e la Chiesa mi insospettisce. Se un prete piace a tutti tranne che ai cattolici (intendendo con questo termine coloro i quali seguono gli insegnamenti della Chiesa, del magistero e del Papa, non coloro che interpretano a modo loro il vangelo), può essere stato un grand'uomo ma non è stato certamente un gran sacerdote. Secondo me don Gallo doveva fondare una sua Chiesa o fare il suo apostolato smettendo di essere prete cattolico. Gli ho sempre sentito parlare di diritti, moralità e legalità ma di preghiera e sacramenti no. E lo dico, lo ripeto ancora, da non cattolico che sostanzialmente condivide le idee di don Gallo
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cremo78s 1 ora ago
Ciao Don Riposa in pace.
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salvo70 1 ora ago
Da oggi siamo tutti un pò più soli...
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MariaDaniela 1 ora ago
Se fossero tutti come te crederei anche io, ma purtroppo non e' cosi'. Addio e grazie
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Francesco d'Apolito 1 ora ago
Addio. Ce ne fossero stati di più di uomini di chiesa come te....
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marcopoli17 1 ora ago
Oggi è morto uno dei pochi preti degni, la terra è sicuramente più povera e noi siamo più soli.
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alebi60 1 ora ago
Anche se la mia religione è l'ateismo, anche se non ti ho mai incontrato sò con certezza che se tutti i preti fossero come sei stato tu forse sarei stato credente anch'io. Spero che per te esista davvero il paradiso perchè se c'è uno che lo merita questo sei tu, hasta la victoria siempre, Alessandro.
a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
zajcev 1 ora ago
Addio DON GALLO,ti mando dal più profondo del cuore un saluto ed un abbraccio!Forse,se tutti i preti fossero come te,non sarei ateo,di sicuro avrei un altro rapporto con la chiesa.Mi mancherai,grandissimo UOMO!Con le lacrime agli occhi ti dico: la terra ti sia lieve!
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Enrico Andreoli 1 ora ago
Se esistesse una vita dopo la morte mi piacerebbe incontrarlo seduto al tavolo di un ‘ osteria con una bottiglia di rosso davanti e tanto tempo per imparare da lui, quando sarà il mio momento.
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T@M 1 ora ago
Esempio di vita vissuta alla grande
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Ockham_1954 1 ora ago
Un
ricordo commosso di don Andrea Gallo, un uomo a cui la porpora
cardinalizia non sarebbe bastata per rendergli onore. Naturalmente era
solo un povero ed umile sacerdote, per la chiesa ufficiale, ma bastava
sentirlo parlare per rendersi conto di
cosa può essere la santità della natura umana. Non ti dimenticherò, non
ti dimenticheremo. Se esiste un paradiso, se esiste un luogo in cui le
anime possono contemplare la gloria di un creatore misericordioso, penso
sicuramente che don Andrea Gallo sarà in quel luogo.
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Mauro65 1 ora ago
CI sono persone che con la loro vita contribuiscono a migliorare il mondo.
Don Gallo è una di queste e lo dico da non credente.
Purtroppo la morte si prende le persone migliori e ci lascia la "Munnezza".
ADDIO DON!
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winter 1 ora ago
Ciao Don Gallo,
testimone di amore e speranza.
Grazie,
Luca
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asturia 1 ora ago
personaggio unico genuino antico credibile ribelle ,unico neo ,la chiesa non lo meritava ed e rimasto prete.
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Vampair Insonnia 1 ora ago
Un bel Pezzo D'UOMO^_* Grazie per quello che sei stato.
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Fulvio50 1 ora ago
Ci lascia un baluardo contro l'ipocrisa della chiesa!
a 9 persone liked this. Mi piace Rispondi
Viola35 1 ora ago
E dopo questo articolo ,chi ce la fa a leggere oggi le notizie sulle nullita' che dominano in questo paese?
Riposa in pace Don Gallo.E chissa' che non abbiano ragione i buddisti e magari ritorni,piu' coraggioso che mai .
a 8 persone liked this. Mi piace Rispondi
tjttjmelanie 1 ora ago
I commenti sono un'infinità, e noto con gioa a quante persone sei riuscito a trasmettere, compreso me,
il tuo straordinario pensiero. Ciao Don Andrea Gallo, riposa in pace.
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reggello 1 ora ago
Addio splendido esempio di integrità morale ci mancherai, che IDDIO ti abbia in gloria.
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Rinux56 1 ora ago
R.I.P.
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Mamerco 1 ora ago
Ce ne fossero ancora di persone come don Gallo. Uomo schietto in una società ipocrita.
Riposi in pace.
Mi raccomando: adesso tutti quelli che lo hanno criticato, politici, prelati e Chiesa in genere....a salire sul suo carro. Tanto lo sò che finisce così.
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Bianca Berniesi 1 ora ago
Grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande rimarrai nei nostri cuori e nelle nostre menti anche in quelli degli atei e non credenti.
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SignorinaLetizia 1 ora ago
Prima che un " Prete " un UOMO LIBERO !
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lacorda 1 ora ago
Ci lascia un vero rivoluzionario dei nostri tempi, un autentico uomo di Chiesa contro la chiesa.
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La vita è proprio uno scherzo di cattivo gusto
con tanti effe di pu , di cui sicuramente
non sentiremo la mancanza, anzi , ci è superflua
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fuffo 53 minuti ago
Ciao grande amico dei poveri, ti sia lieve la terra !
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Colonnello Valerio 53 minuti ago
Era troppo onesto per diventare papa
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siamotuttieuroschiavi 54 minuti ago
Se fosse nato in Argentina, probabilmente con le sue idee non avrebbe fatto il "salto dall'aereo" che era destinato ai laici e non ai religiosi, ma i guai suoi li avrebbe passati comunque. Garantito.
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Giorgio Mignani 55 minuti ago
Caro Don Gallo!
Ci hai lasciati per salire alla casa del Padre!
Ci mancherai moltissimo ma resterai sempre vivo
nei cuori di tutte le persone che ti hanno voluto bene
e che hanno creduto al tuo Vangelo che è contro corrente!
Hai amato gli uomini come ha insegnato il Figlio dell'Uomo!
Hai dato tutta la tua vita per il prossimo!
Hai servito gli altri!
Hai amato gli umili, gli ultimi, gli abbandonati, gli emarginati!
Il Signore ti accolga fra le sua braccia misericordiose!
Adesso prega per noi!
Ne abbiamo tanto bisogno!
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Antoni.56 56 minuti ago
Mi sono detto:
andiamo a leggere i commenti e vediamo se anche Don Gallo è un grrilino.
non mi ero sbagliato
Per lo meno, considerato che è morto, la sua beatificazione sarà definitiva e non rischia di trasformarsi in scomunica alla prima dichiarazione non gradita ai depositari della etica.
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uno dei migliori! che ho sempre ammirato e sarà sempre un icona...
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Jackass f 57 minuti ago
Un modello per noi giovani senza dio ma dotati di una morale,della voglia di fare e di cambiare il mondo. Ciao vecchio partigiano
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stefycadau 57 minuti ago
Che Dio l'abbia in gloria, come si dice dalle nostre parti. Devo dire che Don Gallo ha fatto del bene a tante persone però su alcune questioni come omosessualità, eutanasia, ecc. aveva posizioni proprie contrarie a quelle della chiesa. Per essere chiari le posizioni della chiesa su omosessualità, eutanasia,ecc. nn sn proprie della chiesa ma di Gesù Cristo che nel Vangelo ha detto molto chiaramente cosa ne pensava. Ma in tutta la Bibbia si capisce chiaramente ciò che pensa Dio rispetto a tali questioni e a tante altre. Il cristiano infatti è colui che accoglie Dio nella sua vita e vive tutta la sua vita in funzione di Dio, rispettando il suo Vangelo e nn creandosene uno proprio per essere simpatico a tutti quelli che credono di saperne più di Dio.
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peterdem 17 minuti ago in risposta a stefycadau
Che cosa pensa dio degli omosessuali? Sono curioso.
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Aurelio o 57 minuti ago
una grande perdita
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CommonCitizen 57 minuti ago
"A me l'unico titolo che piace è: prete di strada. Tanto è vero che quando vado ai dibattiti e si presentano i relatori delle Università di Bologna, Genova, Cambridge.....a me piace quando dicono: don Andrea Gallo dell'università della strada".Per te non ci sarà lutto nazionale o minuto di silenzio e spero che qualcuno mi smentisca, ma di sicuro lasci un vuoto incolmabile.Ciao Don
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Vampair Insonnia 57 minuti ago
avendo Don Gallo scelto la vita sacerdotale. Ti ricorderò leggendo il salmo:Il buon Pastore ^_*♡
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1tartassata 58 minuti ago
Se ne vanno sempre i migliori, uno che ha dato tanto e tanto ancora avrebbe potuto dare....... Peccato.
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antonia 46 58 minuti ago
che tristezza..ciao don gallo
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TIZIANA * 58 minuti ago
Don Gallo era veramente più, senza alcuna retorica...Tutte le volte che lo ascoltavo era una continua conferma e pure una continua sorpresa. L'ho visto tante volte, e mi piaceva sempre tanto.
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Valdo66 1 ora ago
Intendiamoci, non sono cattolico, rispetto e in grande parte condivido le idee di don Gallo. Però tutta questa esaltazione di gente che non ama e non stima i preti e la Chiesa mi insospettisce. Se un prete piace a tutti tranne che ai cattolici (intendendo con questo termine coloro i quali seguono gli insegnamenti della Chiesa, del magistero e del Papa, non coloro che interpretano a modo loro il vangelo), può essere stato un grand'uomo ma non è stato certamente un gran sacerdote. Secondo me don Gallo doveva fondare una sua Chiesa o fare il suo apostolato smettendo di essere prete cattolico. Gli ho sempre sentito parlare di diritti, moralità e legalità ma di preghiera e sacramenti no. E lo dico, lo ripeto ancora, da non cattolico che sostanzialmente condivide le idee di don Gallo
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cremo78s 1 ora ago
Ciao Don Riposa in pace.
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MariaDaniela 1 ora ago
Se fossero tutti come te crederei anche io, ma purtroppo non e' cosi'. Addio e grazie
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Addio. Ce ne fossero stati di più di uomini di chiesa come te....
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Oggi è morto uno dei pochi preti degni, la terra è sicuramente più povera e noi siamo più soli.
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Anche se la mia religione è l'ateismo, anche se non ti ho mai incontrato sò con certezza che se tutti i preti fossero come sei stato tu forse sarei stato credente anch'io. Spero che per te esista davvero il paradiso perchè se c'è uno che lo merita questo sei tu, hasta la victoria siempre, Alessandro.
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Addio DON GALLO,ti mando dal più profondo del cuore un saluto ed un abbraccio!Forse,se tutti i preti fossero come te,non sarei ateo,di sicuro avrei un altro rapporto con la chiesa.Mi mancherai,grandissimo UOMO!Con le lacrime agli occhi ti dico: la terra ti sia lieve!
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Enrico Andreoli 1 ora ago
Se esistesse una vita dopo la morte mi piacerebbe incontrarlo seduto al tavolo di un ‘ osteria con una bottiglia di rosso davanti e tanto tempo per imparare da lui, quando sarà il mio momento.
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T@M 1 ora ago
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Un
ricordo commosso di don Andrea Gallo, un uomo a cui la porpora
cardinalizia non sarebbe bastata per rendergli onore. Naturalmente era
solo un povero ed umile sacerdote, per la chiesa ufficiale, ma bastava
sentirlo parlare per rendersi conto di
cosa può essere la santità della natura umana. Non ti dimenticherò, non
ti dimenticheremo. Se esiste un paradiso, se esiste un luogo in cui le
anime possono contemplare la gloria di un creatore misericordioso, penso
sicuramente che don Andrea Gallo sarà in quel luogo.
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Mauro65 1 ora ago
CI sono persone che con la loro vita contribuiscono a migliorare il mondo.
Don Gallo è una di queste e lo dico da non credente.
Purtroppo la morte si prende le persone migliori e ci lascia la "Munnezza".
ADDIO DON!
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winter 1 ora ago
Ciao Don Gallo,
testimone di amore e speranza.
Grazie,
Luca
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personaggio unico genuino antico credibile ribelle ,unico neo ,la chiesa non lo meritava ed e rimasto prete.
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Un bel Pezzo D'UOMO^_* Grazie per quello che sei stato.
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Fulvio50 1 ora ago
Ci lascia un baluardo contro l'ipocrisa della chiesa!
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E dopo questo articolo ,chi ce la fa a leggere oggi le notizie sulle nullita' che dominano in questo paese?
Riposa in pace Don Gallo.E chissa' che non abbiano ragione i buddisti e magari ritorni,piu' coraggioso che mai .
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I commenti sono un'infinità, e noto con gioa a quante persone sei riuscito a trasmettere, compreso me,
il tuo straordinario pensiero. Ciao Don Andrea Gallo, riposa in pace.
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reggello 1 ora ago
Addio splendido esempio di integrità morale ci mancherai, che IDDIO ti abbia in gloria.
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Ce ne fossero ancora di persone come don Gallo. Uomo schietto in una società ipocrita.
Riposi in pace.
Mi raccomando: adesso tutti quelli che lo hanno criticato, politici, prelati e Chiesa in genere....a salire sul suo carro. Tanto lo sò che finisce così.
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Bianca Berniesi 1 ora ago
Grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande grande rimarrai nei nostri cuori e nelle nostre menti anche in quelli degli atei e non credenti.
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SignorinaLetizia 1 ora ago
Prima che un " Prete " un UOMO LIBERO !
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Ci lascia un vero rivoluzionario dei nostri tempi, un autentico uomo di Chiesa contro la chiesa.
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Quando Don Gallo cantava 'Bella Ciao' in chiesa
Era il dicembre del 2012 - rcd
http://video.corriere.it/quando-don-gal ... 44a9f1da92
Con filmati successivi
Era il dicembre del 2012 - rcd
http://video.corriere.it/quando-don-gal ... 44a9f1da92
Con filmati successivi
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
"Comunque è vero, sono comunista. Non dimentico mai la Bibbia e il Vangelo. E non dimentico mai quello che ha scritto Marx. (da Angelicamente Anarchico, Oscar Mondadori, 2005, Milano)
Io trovo del cristianesimo negli altri, trovo del cristianesimo nelle prostitute, trovo del cristianesimo nei miei carissimi barboni, trovo del cristianesimo nell'ateo.. Cioè la buona novella, chi mi dà una buona notizia è un evangelista.
Chi mi dà una cattiva notizia no.. L'aborto no, questo no, questo no, i divorziati no, le coppie eeeh se convivono no, no, no, no, no… e non è buona novella! Non è una buona notizia!
L'unico mio rimpianto è che sono stato a volte troppo dolce con tutte le istituzioni, con tutti i poteri.
L'educazione sessuale dovrebbe essere un punto centrale. [...] È un dono di Dio, la sessualità.
La spiritualità – parlo sia ai credenti che ai laici – è un dono della grande madre natura ed è il quoziente dell'intelligenza e dell'emotività.
La Chiesa alla domanda: "quando si commette il peccato mortale?" risponde: "Quando ci sono nel contempo materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso".
Per me il peccato è assenza di amore. (pag. 145)
I miei vangeli non sono quattro... Noi seguiamo da anni e anni il vangelo secondo De Andrè, un cammino cioè in direzione ostinata e contraria. E possiamo confermarlo, constatarlo: dai diamanti non nasce niente, dal letame sbocciano i fiori.
da:Gli...della Domenica:Don Gallo
http://helldoom92.blogspot.it/2013/03/g ... gallo.html
Io trovo del cristianesimo negli altri, trovo del cristianesimo nelle prostitute, trovo del cristianesimo nei miei carissimi barboni, trovo del cristianesimo nell'ateo.. Cioè la buona novella, chi mi dà una buona notizia è un evangelista.
Chi mi dà una cattiva notizia no.. L'aborto no, questo no, questo no, i divorziati no, le coppie eeeh se convivono no, no, no, no, no… e non è buona novella! Non è una buona notizia!
L'unico mio rimpianto è che sono stato a volte troppo dolce con tutte le istituzioni, con tutti i poteri.
L'educazione sessuale dovrebbe essere un punto centrale. [...] È un dono di Dio, la sessualità.
La spiritualità – parlo sia ai credenti che ai laici – è un dono della grande madre natura ed è il quoziente dell'intelligenza e dell'emotività.
La Chiesa alla domanda: "quando si commette il peccato mortale?" risponde: "Quando ci sono nel contempo materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso".
Per me il peccato è assenza di amore. (pag. 145)
I miei vangeli non sono quattro... Noi seguiamo da anni e anni il vangelo secondo De Andrè, un cammino cioè in direzione ostinata e contraria. E possiamo confermarlo, constatarlo: dai diamanti non nasce niente, dal letame sbocciano i fiori.
da:Gli...della Domenica:Don Gallo
http://helldoom92.blogspot.it/2013/03/g ... gallo.html
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:29
Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Leggevo quanto riportava il buon camillo, beh, le nullità che oggi hanno in mano questo paese oggi si sentiranno più leggere. Non c'è più Don Gallo a rompergli i coglioni, a ricordargli quello che sono, quanto dimenticano che loro sono NOSTRI DIPENDENTI e non i padroni della vita e della morte.
State alla larga da Don Gallo, dalla sua tomba, brutti ipocriti.
Spero solo che il suo fantasma torni dall'aldilà e continui a rompervi le palle. Ogni notte.
State alla larga da Don Gallo, dalla sua tomba, brutti ipocriti.
Spero solo che il suo fantasma torni dall'aldilà e continui a rompervi le palle. Ogni notte.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Robert Harris, "Archangel"
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- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Dio lo accolga nel paradiso dei giusti.
amen.
amen.
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Don Gallo che rideva in faccia al potere con fame di verità e giustizia
di Lorenzo Fazio
| 23 maggio 2013
Quando arrivava in casa era una festa. Io ero un ragazzino e lui raccontava di come la curia genovese gli facesse la guerra. Era stata mia nonna a informarci per prima di quel prete strano che faceva delle prediche molto dirette, nessuno ancora lo conosceva, lui diceva messa nella chiesa del Carmine in un quartiere popolare immediatamente sotto al quartiere dei ricchi di Castelletto a Genova. Parlava di poveri, di ingiustizie, di verità, di Gesù come se fosse un uomo tra tanti uomini, “non sembrava un prete”, così un giorno decidemmo con mio padre di andare ad ascoltarlo e rimanemmo fulminati, da quel giorno appena potevamo andavamo da lui e diventammo suoi amici.
Poi venne il giorno dell’anatema e i fulmini del cardinale Siri si abbatterono sul povero Andrea. Gli diedero del comunista e dell’anarchico. “Decidetevi”, diceva “o uno o l’altro”. Ci fu una reazione forte, ormai quel prete coraggioso aveva conquistato tante persone che magari a messa non sarebbero neanche andate. Stiamo parlando dei primi anni settanta quando c’era molto fermento e altri preti avevano osato criticare le gerarchie ecclesiastiche. Si aveva fame di verità e giustizia, come adesso. Finalmente un parroco timido, appartato ma coraggioso lo accolse nella chiesa di San Benedetto al porto e lì cominciò la sua avventura di uomo e prete al servizio di chi ha bisogno di aiuto.
Lui continuava a venire a casa e raccontava, sempre pronto a sorridere anche nei momenti più bui. Rideva del cardinal Siri, della inutile magniloquenza del potere politico, del linguaggio borioso di chi sta più in alto, aveva una passione per mio padre, giornalista de La Stampa, e solidarizzava con lui quando non gli pubblicavano un articolo cui teneva molto, tra loro c’era vera solidarietà. Lo ricordo il giorno di festa delle nozze di mia sorella e il giorno della morte di mio padre, le sue parole calde e fraterne, quelle di un amico caro. E lo ringrazio ancora.
Per me pubblicare i suoi ultimi libri è stato un modo per continuare quel rapporto, e fecondare le idee di quegli anni. Andrea fino all’ultimo ci ha creduto e allora anche io ci voglio credere fino all’ultimo giorno della mia vita in segno della nostra amicizia e fratellanza. Con le sue parole e la sua testimonianza sento che saremo ancora insieme a lottare per un mondo più bello.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ia/603402/
di Lorenzo Fazio
| 23 maggio 2013
Quando arrivava in casa era una festa. Io ero un ragazzino e lui raccontava di come la curia genovese gli facesse la guerra. Era stata mia nonna a informarci per prima di quel prete strano che faceva delle prediche molto dirette, nessuno ancora lo conosceva, lui diceva messa nella chiesa del Carmine in un quartiere popolare immediatamente sotto al quartiere dei ricchi di Castelletto a Genova. Parlava di poveri, di ingiustizie, di verità, di Gesù come se fosse un uomo tra tanti uomini, “non sembrava un prete”, così un giorno decidemmo con mio padre di andare ad ascoltarlo e rimanemmo fulminati, da quel giorno appena potevamo andavamo da lui e diventammo suoi amici.
Poi venne il giorno dell’anatema e i fulmini del cardinale Siri si abbatterono sul povero Andrea. Gli diedero del comunista e dell’anarchico. “Decidetevi”, diceva “o uno o l’altro”. Ci fu una reazione forte, ormai quel prete coraggioso aveva conquistato tante persone che magari a messa non sarebbero neanche andate. Stiamo parlando dei primi anni settanta quando c’era molto fermento e altri preti avevano osato criticare le gerarchie ecclesiastiche. Si aveva fame di verità e giustizia, come adesso. Finalmente un parroco timido, appartato ma coraggioso lo accolse nella chiesa di San Benedetto al porto e lì cominciò la sua avventura di uomo e prete al servizio di chi ha bisogno di aiuto.
Lui continuava a venire a casa e raccontava, sempre pronto a sorridere anche nei momenti più bui. Rideva del cardinal Siri, della inutile magniloquenza del potere politico, del linguaggio borioso di chi sta più in alto, aveva una passione per mio padre, giornalista de La Stampa, e solidarizzava con lui quando non gli pubblicavano un articolo cui teneva molto, tra loro c’era vera solidarietà. Lo ricordo il giorno di festa delle nozze di mia sorella e il giorno della morte di mio padre, le sue parole calde e fraterne, quelle di un amico caro. E lo ringrazio ancora.
Per me pubblicare i suoi ultimi libri è stato un modo per continuare quel rapporto, e fecondare le idee di quegli anni. Andrea fino all’ultimo ci ha creduto e allora anche io ci voglio credere fino all’ultimo giorno della mia vita in segno della nostra amicizia e fratellanza. Con le sue parole e la sua testimonianza sento che saremo ancora insieme a lottare per un mondo più bello.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ia/603402/
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Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Don Gallo, diretto e senza preamboli. Che meraviglia…
di Monica Lanfranco | 23 maggio 2013
Ero a Bologna quando sui cellulari di alcune persone che erano con me è arrivata la notizia della morte di Don Gallo, e i volti si son fatti tristi.
Mi son salite le lacrime, nonostante fossero giorni che si sapeva che il momento stava arrivando, e ci si stava preparando all’evento, inutilmente, perché la morte è sempre ospite inattesa.
Essendo l’unica genovese in quel momento è scattato uno strano sentimento di appartenenza e di obbligo a dover fare in qualche modo da cerimoniera: istintivamente il gruppo si è rivolto a me, quasi che il lutto mi riguardasse un po’ di più.
Così ho ricacciato indietro l’emozione e mi son sentita dire, io laica e atea, mentre cercavo di sorridere: ”Non siate tristi, Don sarà contento ora che è con il suo dio”.
Che strana sensazione, e che regalo prezioso da parte di quest’uomo al quale non era possibile restare indifferenti.
Quando, in occasione dei suoi 70 anni, gli fu conferito un premio per la persona più impegnata nella solidarietà in Liguria, la premiazione si trasformò in una festa organizzata in un teatro, anche perché cadeva in occasione del suo compleanno, (Don era del cancro, nato un giorno dopo il mio primo figlio, per questo me lo ricordo bene).
La scelta fu di celebrarlo con piccoli tributi a sorpresa, brevi frasi e saluti da parte di chi lo conosceva e amava, e a me venne chiesto di partecipare in qualità di ‘femminista’.
Don aveva sempre partecipato con gioia e generosità a tutte le iniziative che avevamo organizzato come rivista Marea, spesso unico uomo (e sacerdote) a prendere parola con la sua consueta veemenza nelle iniziative con taglio di genere.
“Son sempre le donne a fare di più, quanto c’è da imparare dalla Maddalena, noi uomini facciamo schifo così tante volte da farmi vergognare”, diceva spesso, e ricordava con delicatezza sua madre, della quale ricordava la pazienza e la forza.
Quando ero giovanissima giornalista nella tv genovese del Pci, (parliamo degli anni ’80) e lui partecipava, con l’immancabile sigaro, alle affollatissime riunioni del partito sulla legalizzazione delle droghe leggere, ebbi il primo impatto con la sua particolare trasgressività.
Mentre fervevano discussioni dal tipico stampo genovese plumbeo, nelle quali i duri del partito erano fermamente contrari alla legalizzazione della cannabis, perché ‘dallo spinello alla siringa il passo è breve’ lui, che di tossici ne sapeva già da allora, si alzava, tossiva, e brandendo il toscano diceva: “Compagni, sono tutte cazzate. Questo qui (il toscano) è anche peggio dello spinello. Se non si ragiona sulla legalizzazione delle leggere i ragazzi cadranno nella droga non perché si passa facilmente dallo spinello alla pera, ma perché il mercato illegale metterà in commercio la ‘merda’ (eroina e cocaina) a basso prezzo, e ne perderemo. Datemi retta”.
Ricordo il silenzio imbarazzato dei notabili comunisti, e le bocche aperte per la sorpresa.
Don era così, diretto e senza preamboli. Che meraviglia.
A Sanremo, invitata qualche anno fa con lui da un gruppo di donne a parlare di laicità e diritti riproduttivi (sì, avete letto bene), dovetti fermarlo prima che bestemmiasse, cosa che qualche volta rischiava di capitare, e il divertente era che io, ormai avezza a questa gag, riuscivo ad anticipare il momento ed esclamavo: “No Don!” e lui rideva a crepapelle.
Non si rideva, invece, quando facendo anticamera per parlargli, nella sede genovese della Comunità al porto, si aspettava che uscisse dal suo studio.
Spesso ci sono capitata quando dentro c’era un ragazzo in procinto di essere accolto in una delle case di accoglienza per tossicodipendenti sparse in Italia o all’estero, e con me nella sala adiacente alla vecchia chiesa sedevano i genitori del malcapitato, aspettando l’esito del colloquio.
Sguardi stanchi, mani nervose, volti segnati dalla fatica e dal dolore di vite devastate dalla droga nella quale è caduto un figlio o una figlia, un’esperienza dalla drammaticità inimmaginabile. La comunità di San Benedetto, per molti, è l’ultimo approdo.
All’improvviso la porta in cima alla scaletta si apriva, e Don usciva, spingendo giù il ragazzo. “Drogato di merda, vai dai tuoi e ringraziali che son qui per te”.
Parole durissime dette con una carica di affetto e di incoraggiamento potente, salvifica, catartica, che ti rimette al mondo, letteralmente.
In quella premiazione, quando il mio nome fu chiamato e mi trovai accanto a lui per dire la mia frase lo guardai e gli misi una mano sulla spalla, in procinto di abbracciarlo.
“Ti voglio bene Don, gli dissi – Accidenti a te, se non fossi un prete…”. Sorrise, ricambiò l’abbraccio, si lasciò festeggiare. Che dono grande averlo conosciuto.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... te/603142/
di Monica Lanfranco | 23 maggio 2013
Ero a Bologna quando sui cellulari di alcune persone che erano con me è arrivata la notizia della morte di Don Gallo, e i volti si son fatti tristi.
Mi son salite le lacrime, nonostante fossero giorni che si sapeva che il momento stava arrivando, e ci si stava preparando all’evento, inutilmente, perché la morte è sempre ospite inattesa.
Essendo l’unica genovese in quel momento è scattato uno strano sentimento di appartenenza e di obbligo a dover fare in qualche modo da cerimoniera: istintivamente il gruppo si è rivolto a me, quasi che il lutto mi riguardasse un po’ di più.
Così ho ricacciato indietro l’emozione e mi son sentita dire, io laica e atea, mentre cercavo di sorridere: ”Non siate tristi, Don sarà contento ora che è con il suo dio”.
Che strana sensazione, e che regalo prezioso da parte di quest’uomo al quale non era possibile restare indifferenti.
Quando, in occasione dei suoi 70 anni, gli fu conferito un premio per la persona più impegnata nella solidarietà in Liguria, la premiazione si trasformò in una festa organizzata in un teatro, anche perché cadeva in occasione del suo compleanno, (Don era del cancro, nato un giorno dopo il mio primo figlio, per questo me lo ricordo bene).
La scelta fu di celebrarlo con piccoli tributi a sorpresa, brevi frasi e saluti da parte di chi lo conosceva e amava, e a me venne chiesto di partecipare in qualità di ‘femminista’.
Don aveva sempre partecipato con gioia e generosità a tutte le iniziative che avevamo organizzato come rivista Marea, spesso unico uomo (e sacerdote) a prendere parola con la sua consueta veemenza nelle iniziative con taglio di genere.
“Son sempre le donne a fare di più, quanto c’è da imparare dalla Maddalena, noi uomini facciamo schifo così tante volte da farmi vergognare”, diceva spesso, e ricordava con delicatezza sua madre, della quale ricordava la pazienza e la forza.
Quando ero giovanissima giornalista nella tv genovese del Pci, (parliamo degli anni ’80) e lui partecipava, con l’immancabile sigaro, alle affollatissime riunioni del partito sulla legalizzazione delle droghe leggere, ebbi il primo impatto con la sua particolare trasgressività.
Mentre fervevano discussioni dal tipico stampo genovese plumbeo, nelle quali i duri del partito erano fermamente contrari alla legalizzazione della cannabis, perché ‘dallo spinello alla siringa il passo è breve’ lui, che di tossici ne sapeva già da allora, si alzava, tossiva, e brandendo il toscano diceva: “Compagni, sono tutte cazzate. Questo qui (il toscano) è anche peggio dello spinello. Se non si ragiona sulla legalizzazione delle leggere i ragazzi cadranno nella droga non perché si passa facilmente dallo spinello alla pera, ma perché il mercato illegale metterà in commercio la ‘merda’ (eroina e cocaina) a basso prezzo, e ne perderemo. Datemi retta”.
Ricordo il silenzio imbarazzato dei notabili comunisti, e le bocche aperte per la sorpresa.
Don era così, diretto e senza preamboli. Che meraviglia.
A Sanremo, invitata qualche anno fa con lui da un gruppo di donne a parlare di laicità e diritti riproduttivi (sì, avete letto bene), dovetti fermarlo prima che bestemmiasse, cosa che qualche volta rischiava di capitare, e il divertente era che io, ormai avezza a questa gag, riuscivo ad anticipare il momento ed esclamavo: “No Don!” e lui rideva a crepapelle.
Non si rideva, invece, quando facendo anticamera per parlargli, nella sede genovese della Comunità al porto, si aspettava che uscisse dal suo studio.
Spesso ci sono capitata quando dentro c’era un ragazzo in procinto di essere accolto in una delle case di accoglienza per tossicodipendenti sparse in Italia o all’estero, e con me nella sala adiacente alla vecchia chiesa sedevano i genitori del malcapitato, aspettando l’esito del colloquio.
Sguardi stanchi, mani nervose, volti segnati dalla fatica e dal dolore di vite devastate dalla droga nella quale è caduto un figlio o una figlia, un’esperienza dalla drammaticità inimmaginabile. La comunità di San Benedetto, per molti, è l’ultimo approdo.
All’improvviso la porta in cima alla scaletta si apriva, e Don usciva, spingendo giù il ragazzo. “Drogato di merda, vai dai tuoi e ringraziali che son qui per te”.
Parole durissime dette con una carica di affetto e di incoraggiamento potente, salvifica, catartica, che ti rimette al mondo, letteralmente.
In quella premiazione, quando il mio nome fu chiamato e mi trovai accanto a lui per dire la mia frase lo guardai e gli misi una mano sulla spalla, in procinto di abbracciarlo.
“Ti voglio bene Don, gli dissi – Accidenti a te, se non fossi un prete…”. Sorrise, ricambiò l’abbraccio, si lasciò festeggiare. Che dono grande averlo conosciuto.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... te/603142/
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Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Il significato.
23/05/2013 di triskel182
«Il neoliberismo non ha freni. Su cento persone che vivono in occidente uno si arricchisce e 99 diventano più povere. Tutto ciò che è frutto del privilegio non ha alcun significato»
(Don Andrea Gallo, 1928-2013).
Da PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli.
23/05/2013 di triskel182
«Il neoliberismo non ha freni. Su cento persone che vivono in occidente uno si arricchisce e 99 diventano più povere. Tutto ciò che è frutto del privilegio non ha alcun significato»
(Don Andrea Gallo, 1928-2013).
Da PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli.
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Re: Don Andrea Gallo, 1928-2013
Il papa non ha reso omaggio a Don Gallo
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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