Perché fanno schifo.peanuts ha scritto:Secondo voi, come mai un sacco di elettori del caimano sono rimasti a casa e non hanno sostenuto i propri candidati?
Chi sale, chi scende
Re: Chi sale, chi scende
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Re: Chi sale, chi scende
Il premio “Nostradamus” va a peanuts.
Infatti aveva previsto, dolendosene, le parole di Speranza.
Il Tg3 ha previsto un servizio sulle dichiarazioni di Speranza.
Peanuts ha previsto giusto.
Infatti aveva previsto, dolendosene, le parole di Speranza.
Il Tg3 ha previsto un servizio sulle dichiarazioni di Speranza.
Peanuts ha previsto giusto.
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Re: Chi sale, chi scende
Beh, alemanno faceva schifo anche 5 anni famariok ha scritto:Perché fanno schifo.peanuts ha scritto:Secondo voi, come mai un sacco di elettori del caimano sono rimasti a casa e non hanno sostenuto i propri candidati?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Chi sale, chi scende
Vabbè ma era facile...camillobenso ha scritto:Il premio “Nostradamus” va a peanuts.
Infatti aveva previsto, dolendosene, le parole di Speranza.
Il Tg3 ha previsto un servizio sulle dichiarazioni di Speranza.
Peanuts ha previsto giusto.
Vedere alemanno a pezzi comunque dà soddisfazione
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Re: Chi sale, chi scende
Pare che in qualche seggio abbiamo votato più gente di quella iscritta...myriam ha scritto:Ama', i risultati dalla Sicilia quando arrivano? Sono in ritardo, o mi sono persa qualcosa?Amadeus ha scritto:Cazzullo e Mentana da un paio d'ore stanno recitando il requiem della pdl e di silviolo
Per il resto anche il sito del ministero non dà ancora molte indicazioni
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: Chi sale, chi scende
RAGUSA: PROBABILE BALLOTTAGGIO CS-M5S
Secondo dati ancora parziali, relativi a 29 sezioni su 71, per il sindaco di Ragusa si profila un ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Giovanni Cosentini (Territorio, Il Megafono-Lista Crocetta, Ragusa Domani, Pd e Udc) che per ora si attesta al 28,52% e Federico Piccitto, del movimento 5 stelle, al 16,53%. Seguono a breve distanza Enrico Platania (Civica) 15,51% e Franco Antoci (Pdl e civiche), al 15,08%.
CATANIA: «IN TESTA BIANCO CON IL 55%»
I dati provenienti dalle segreterie dei partiti, sia del centrodestra sia del centrosinistra, convergono sull'affermazione di Enzo Bianco nella corsa per la poltrona di sindaco di Catania, già al primo turno. Dalla sede dell'attuale primo cittadino del Pdl Raffaele Stancanelli, infatti, in base ai numeri relativi a 17 sezioni su 335 l'ex ministro del Pd è al 55,89%, l'uscente Stancanelli al 34,6%. Trend confermato dal segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo che, davanti alle telecamere della Tgr Sicilia, dà Bianco al 54,5% quando sono state scrutinate 29 sezioni.
COMUNALI: CROCETTA, PREMIATA AZIONE DEL GOVERNO SICILIANO
«Si profila la vittoria al primo turno a Catania, ma anche in tanti comuni siciliani, da Comiso a Sant'Agata di Militello. Ovunque siamo avanti, a Messina, come a Ragusa, e assistiamo a un testa a testa a Siracusa. Non è stata una casualità, dunque, che si sia vinto alla presidenza della Regione: è un'onda che si diffonde ovunque, Si afferma il Pd, ma anche il Megafono, il che dimostra che siamo complementari. Al di là delle polemiche». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. «Chi fa polemiche nella coalizione - aggiunge ai microfoni della Tgr Sicilia - non capisce cosa sta accadendo. È un fatto che vengono premiati Pd, Megafono e governo la cui azione ha trascinato questo risultato».
http://www.unita.it/italia/catania-bian ... um=twitter
Secondo dati ancora parziali, relativi a 29 sezioni su 71, per il sindaco di Ragusa si profila un ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Giovanni Cosentini (Territorio, Il Megafono-Lista Crocetta, Ragusa Domani, Pd e Udc) che per ora si attesta al 28,52% e Federico Piccitto, del movimento 5 stelle, al 16,53%. Seguono a breve distanza Enrico Platania (Civica) 15,51% e Franco Antoci (Pdl e civiche), al 15,08%.
CATANIA: «IN TESTA BIANCO CON IL 55%»
I dati provenienti dalle segreterie dei partiti, sia del centrodestra sia del centrosinistra, convergono sull'affermazione di Enzo Bianco nella corsa per la poltrona di sindaco di Catania, già al primo turno. Dalla sede dell'attuale primo cittadino del Pdl Raffaele Stancanelli, infatti, in base ai numeri relativi a 17 sezioni su 335 l'ex ministro del Pd è al 55,89%, l'uscente Stancanelli al 34,6%. Trend confermato dal segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo che, davanti alle telecamere della Tgr Sicilia, dà Bianco al 54,5% quando sono state scrutinate 29 sezioni.
COMUNALI: CROCETTA, PREMIATA AZIONE DEL GOVERNO SICILIANO
«Si profila la vittoria al primo turno a Catania, ma anche in tanti comuni siciliani, da Comiso a Sant'Agata di Militello. Ovunque siamo avanti, a Messina, come a Ragusa, e assistiamo a un testa a testa a Siracusa. Non è stata una casualità, dunque, che si sia vinto alla presidenza della Regione: è un'onda che si diffonde ovunque, Si afferma il Pd, ma anche il Megafono, il che dimostra che siamo complementari. Al di là delle polemiche». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. «Chi fa polemiche nella coalizione - aggiunge ai microfoni della Tgr Sicilia - non capisce cosa sta accadendo. È un fatto che vengono premiati Pd, Megafono e governo la cui azione ha trascinato questo risultato».
http://www.unita.it/italia/catania-bian ... um=twitter
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Re: Chi sale, chi scende
http://huff.to/19Y57FQ
Bersani: Vittoria strepitosa.
Che bello vivere sempre sull'astronave e non rendersi conto di cosa succede sulla terra.
Bersani,.......in caduta libera, affluenze al 48,5 %.
Il Pd ha perso meno del Pdl.
Questi sono i politici del terzo millennio.
Vince chi perde di meno.
Un tempo vinceva chi prendeva di più.
Buon viaggio verso Venere.
Bersani: Vittoria strepitosa.
Che bello vivere sempre sull'astronave e non rendersi conto di cosa succede sulla terra.
Bersani,.......in caduta libera, affluenze al 48,5 %.
Il Pd ha perso meno del Pdl.
Questi sono i politici del terzo millennio.
Vince chi perde di meno.
Un tempo vinceva chi prendeva di più.
Buon viaggio verso Venere.
Re: Chi sale, chi scende
siamo a metà strada.myriam ha scritto:Ama', i risultati dalla Sicilia quando arrivano? Sono in ritardo, o mi sono persa qualcosa?Amadeus ha scritto:Cazzullo e Mentana da un paio d'ore stanno recitando il requiem della pdl e di silviolo
sono in ritardo perchè ci sono 6500000 candidati.
Enzo Bianco stravince a Catania.
Re: Chi sale, chi scende
TIENE SOLO A RAGUSA, DOVE VA AL BALLOTTAGGIO
Cinque Stelle, male in Sicilia
Vittoria in due comuni nel resto d'Italia
Nell'isola, il movimento scende sotto il dieci per cento
in 3 capoluoghi su 4, dal 25 al 30 in meno delle politiche
Se, per il Movimento Cinque Stelle, la Sicilia doveva essere il banco di prova più importante in questa tornata elettorale, l'occasione per riscattarsi, dopo il non entusiasmante primo turno delle comunali nel resto d'Italia, al momento sembra profilarsi un flop, almeno stando ai dati non ancora completi.
IN PICCHIATA- Percentuali in picchiata, ovunque, in tutti e quattro i capoluoghi di provincia dell'Isola. Numeri che deludono, anche alla luce delle regionali, quando il M5S si affermò come primo partito. Le sette tappe del tour di Grillo questa volta non sono bastate. Al ballottaggio - a Ragusa - va solo lo stellato Federico Piccitto, che ottiene il 15,64% e insegue il vice sindaco uscente, Giovanni Cosentini, che si attesta al 29,34%. E i pentastellati non superano la quota di sbarramento del 5% a Catania, Messina e Siracusa. I candidati M5S non sfondano nemmeno dove Grillo aveva tenuto i suoi comizi: Menfi (Agrigento), Riesi (Caltanissetta), Grammichele (Catania). A Menfi il sindaco è Vincenzo Lotà, del centrosinistra, col 49,84% mentre il candidato M5S, Giovanni Argiroffi, si è fermato al 10,75%. Lo scrutinio è ancora in corso a Siracusa, ma è già evidente che lo stellato Marco Ortisi, che riscuote per ora il 6,47%, è fuori gioco e che al secondo turno se la vedranno Giancarlo Garozzo, del centrosinistra, che è al 31,22%, e Ezechia Paolo Reale, sostenuto da liste civiche e parte del Pdl. Anche a Riesi niente da fare il candidato M5S Liborio Veneziano, che a spoglio quasi finito prende il 19,67% dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Savatore Chiantia è al 46,38%. Infine a Grammichele, la stellata Teresa Pitrella raccoglie il 6,19% e si arrende a Salvatore Canzoniere, che con un cartello di liste civiche riscuote il 43,92%.
POMEZIA E ASSEMINI - Le uniche buone notizie, per i grillini, arrivano dunque dal Lazio e dalla Sardegna. A Pomezia ha vinto Fabio Fucci con il 63,73%. Sconfitto il candidato del centrosinistra (ma ex An e Pdl) Omero Schiumarini, fermo al 36,27%. In testa un grillino anche ad Assemini, in provincia di Cagliari, dove Beppe Grillo ha chiuso il suo tour elettorale. Mario Puddu 40 anni, ingegnere, trionfa con il 68,33% contro il 31,67% del candidato del centrosinistra Luciano Casula. Fumata nera, invece, in Veneto. Non ce l'ha fatta infatti l'unico candidato del Movimento 5 Stelle a Martellago (Venezia) dove ha vinto il centrosinistra. Nel comune veneto è stata eletta Monica Barbiero, con il 68,1%, mentre il grillino Antonio Santoliquido si è fermato al 31,9%.
CAMMINO LENTO E INESORABILE - E se, sul tracollo siciliano, Grillo non si è espresso, il comico aveva invece, prudentemente, commentato le affermazioni a Pomezia e ad Assemini. Via blog il leader assicurava: «Il cammino del MoVimento 5 Stelle all'interno delle istituzioni è lento, ma inesorabile». Aggiungendo che «Mario, Fabio e i ragazzi del MoVimento apriranno le porte dei comuni ai cittadini. A loro va l'abbraccio di tutta la comunità del M5S. Vi staremo vicini!».
VOCI DI NUOVE ESPULSIONI - Il tutto mentre nuove voci di espulsioni si rincorrevano alla vigilia dell'ennesima assemblea dei parlamentari che vede ortodossi contro dissidenti. A Roma, infatti, l'eco delle due vittorie di Pomezia e Assemini risuonava lontano. All'ordine del giorno dell'ultima assemblea a Montecitorio ci sono la questione delle indennità parlamentari e nuove indicazioni comportamentali. Per quanto riguarda gli stipendi, molti parlamentari pentastellati hanno espresso le loro difficoltà nell'interpretare il modello excel inviatogli nel fine settimana e nel quale dovranno inserire i dati relativi alle loro spese romane. Ma la buona notizia - per alcuni - è che dovrebbe essere stato individuato il fondo dove far confluire le eccedenze delle diarie. Il tutto mentre si attende la nomina del nuovo capogruppo al Senato, posizione contesa tra l'ortodossò Nicola Morra e l'aperturista Luis Alberto Orellana.
Matteo Cruccu
Marta Serafini
10 giugno 2013 (modifica il 11 giugno 2013)
http://www.corriere.it/politica/13_giug ... 22ba.shtml
Cinque Stelle, male in Sicilia
Vittoria in due comuni nel resto d'Italia
Nell'isola, il movimento scende sotto il dieci per cento
in 3 capoluoghi su 4, dal 25 al 30 in meno delle politiche
Se, per il Movimento Cinque Stelle, la Sicilia doveva essere il banco di prova più importante in questa tornata elettorale, l'occasione per riscattarsi, dopo il non entusiasmante primo turno delle comunali nel resto d'Italia, al momento sembra profilarsi un flop, almeno stando ai dati non ancora completi.
IN PICCHIATA- Percentuali in picchiata, ovunque, in tutti e quattro i capoluoghi di provincia dell'Isola. Numeri che deludono, anche alla luce delle regionali, quando il M5S si affermò come primo partito. Le sette tappe del tour di Grillo questa volta non sono bastate. Al ballottaggio - a Ragusa - va solo lo stellato Federico Piccitto, che ottiene il 15,64% e insegue il vice sindaco uscente, Giovanni Cosentini, che si attesta al 29,34%. E i pentastellati non superano la quota di sbarramento del 5% a Catania, Messina e Siracusa. I candidati M5S non sfondano nemmeno dove Grillo aveva tenuto i suoi comizi: Menfi (Agrigento), Riesi (Caltanissetta), Grammichele (Catania). A Menfi il sindaco è Vincenzo Lotà, del centrosinistra, col 49,84% mentre il candidato M5S, Giovanni Argiroffi, si è fermato al 10,75%. Lo scrutinio è ancora in corso a Siracusa, ma è già evidente che lo stellato Marco Ortisi, che riscuote per ora il 6,47%, è fuori gioco e che al secondo turno se la vedranno Giancarlo Garozzo, del centrosinistra, che è al 31,22%, e Ezechia Paolo Reale, sostenuto da liste civiche e parte del Pdl. Anche a Riesi niente da fare il candidato M5S Liborio Veneziano, che a spoglio quasi finito prende il 19,67% dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Savatore Chiantia è al 46,38%. Infine a Grammichele, la stellata Teresa Pitrella raccoglie il 6,19% e si arrende a Salvatore Canzoniere, che con un cartello di liste civiche riscuote il 43,92%.
POMEZIA E ASSEMINI - Le uniche buone notizie, per i grillini, arrivano dunque dal Lazio e dalla Sardegna. A Pomezia ha vinto Fabio Fucci con il 63,73%. Sconfitto il candidato del centrosinistra (ma ex An e Pdl) Omero Schiumarini, fermo al 36,27%. In testa un grillino anche ad Assemini, in provincia di Cagliari, dove Beppe Grillo ha chiuso il suo tour elettorale. Mario Puddu 40 anni, ingegnere, trionfa con il 68,33% contro il 31,67% del candidato del centrosinistra Luciano Casula. Fumata nera, invece, in Veneto. Non ce l'ha fatta infatti l'unico candidato del Movimento 5 Stelle a Martellago (Venezia) dove ha vinto il centrosinistra. Nel comune veneto è stata eletta Monica Barbiero, con il 68,1%, mentre il grillino Antonio Santoliquido si è fermato al 31,9%.
CAMMINO LENTO E INESORABILE - E se, sul tracollo siciliano, Grillo non si è espresso, il comico aveva invece, prudentemente, commentato le affermazioni a Pomezia e ad Assemini. Via blog il leader assicurava: «Il cammino del MoVimento 5 Stelle all'interno delle istituzioni è lento, ma inesorabile». Aggiungendo che «Mario, Fabio e i ragazzi del MoVimento apriranno le porte dei comuni ai cittadini. A loro va l'abbraccio di tutta la comunità del M5S. Vi staremo vicini!».
VOCI DI NUOVE ESPULSIONI - Il tutto mentre nuove voci di espulsioni si rincorrevano alla vigilia dell'ennesima assemblea dei parlamentari che vede ortodossi contro dissidenti. A Roma, infatti, l'eco delle due vittorie di Pomezia e Assemini risuonava lontano. All'ordine del giorno dell'ultima assemblea a Montecitorio ci sono la questione delle indennità parlamentari e nuove indicazioni comportamentali. Per quanto riguarda gli stipendi, molti parlamentari pentastellati hanno espresso le loro difficoltà nell'interpretare il modello excel inviatogli nel fine settimana e nel quale dovranno inserire i dati relativi alle loro spese romane. Ma la buona notizia - per alcuni - è che dovrebbe essere stato individuato il fondo dove far confluire le eccedenze delle diarie. Il tutto mentre si attende la nomina del nuovo capogruppo al Senato, posizione contesa tra l'ortodossò Nicola Morra e l'aperturista Luis Alberto Orellana.
Matteo Cruccu
Marta Serafini
10 giugno 2013 (modifica il 11 giugno 2013)
http://www.corriere.it/politica/13_giug ... 22ba.shtml
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