La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Ho posto una domanda e la ripongo: secondo voi Pd,UdC, IdV sono al pari della Lega? Io dico di si', le cifre viste a Ballaro' lo confermano.
Dove sono andati i soldi non dichiarati....?
Sono curioso di vedere chi risponde per primo... (penso mariok)
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
pannelliano ha scritto:Ho posto una domanda e la ripongo: secondo voi Pd,UdC, IdV sono al pari della Lega? Io dico di si', le cifre viste a Ballaro' lo confermano.
Dove sono andati i soldi non dichiarati....?
Sono curioso di vedere chi risponde per primo... (penso mariok)
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"...Il nostro bilancio è da anni certificato da una società di revisione esterna.
E abbiamo esteso questo meccanismo anche alle organizzazioni territoriali alle quali abbiamo trasferito 12 milioni di euro di rimborsi.
Le distrazioni di fondi sono praticamente impossibili...".
http://beta.partitodemocratico.it/doc/2 ... laccia.htm
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che ti era poi già stato risposto in questo modo a "quella domanda" eh...
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Allora Ballaro' ha detto una fesseria.....
I conti non tornano ma neanche questo...Dove sono i soldi? Perche' e' stata dichiarata quella cifra mentre la somma "pubblica" avuta e' ben altra!
Cmq, i "disonesti" sono sempre gli altri...
I conti non tornano ma neanche questo...Dove sono i soldi? Perche' e' stata dichiarata quella cifra mentre la somma "pubblica" avuta e' ben altra!
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
pannelliano ha scritto:
Allora Ballaro' ha detto una fesseria.....
I conti non tornano ma neanche questo...Dove sono i soldi? Perche' e' stata dichiarata quella cifra mentre la somma "pubblica" avuta e' ben altra!
Cmq, i "disonesti" sono sempre gli altri...
tu lo dici...
hai fatto una domanda,
hai avuto la risposta ufficiale del PD.
se hai indizi del contrario fai un esposto alla magistratura...
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Intervista a Marco Pannella da Il Mattino del 11 aprile,2012
Articolo di Pietro Perone
"Violato il verdetto del referendum ora faranno un altro guazzabuglio"
Un primo tentativo referendario, nel lontano 1978, fallito per un soffio: il 43,6% di si' all'abrogazione della legge sul finanziamento pubblico non bastarono e bisogno' attendere quindici anni per cancellare quelle norme quando sull'onda emozionale di tangentopoli. Il referendum bis dei radicali raggiunse infatti la quota record del novanta per cento di consensi, ma poche settimane dopo il Parlamento approvo' la legge sui rimborsi elettorali applicata subito dopo le Politiche del '94. E oggi come allora il "combattente" Marco Pannella resta in trincea, lancia strali alla mai vinta "partitocrazia" e avverte:"Sic transit gloria padana, povera Lega....Mai come in questo caso - dicd - vale un vecchio detto popolare, la farina del diavolo va sempre in crusca".
Quello che viene ottenuto in modo disonesto non dara' mai frutti. Insomma, a distanza di trentacinque anni dal primo referendum nulla e' cambiato?
"E cosi' nonostante non abbiamo mai perso l'occasione di ammonire la partitocrazia in virtu' di una ragionevolezza popolare e non populista su cui si fonda la nostra storia. Quello che sta accadendo in questi giorni testimonia nel contempo quanto sia importante la vicenda dei radicali italiani: abbiamo lottato e continuiamo a farlo con le armi della non violenza perche' non ci rassegniamo a una realta la cui forza e' nel danaro e si ruba per un bene preteso. E' questo il motto della partitocrazia ma che ancora una volta rischia di lasciare sul campo non solo le sue macerie ma quelle del Paese".
Il referendum vinto nel '93, che per molti segno' il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica, e' dunque stato vano?
"Abbiamo alle spalle sessanta anni di partitocrazia senza soluzione di continuita' ma non ho alcun rimpianto per quanto abbiamo fatto. A ben guardare le nostre battaglie hanno fornito un forte contributo perche' siamo riusciti quantomeno ad evitare un nuovo piazzale Loreto che avrebbe comportato un'assenza di democrazia peggiore. Ieri come oggi diciamo dunque si' a uno Stato di diritto e non alla ragion di Stato".
I partiti maggiori sono pronti a varare nuove regole all'insegna di una maggiore trasparenza: il sistema politico sara' in grado di rigenerarsi da solo?
"Prendo atto che tutte le volte che in questi anni siamo tornati a sollevare il problema del finanziamento pubblico siamo rimasti manifestamente soli, ma non isolati perche' abbiamo stravinto i referendum e dunque il popolo in questi decenni ha combattuto con noi la suprema cupola della mafiosita' partitocratica. Abbiamo lottato e lottiamo perche' i partiti, le chiese, le organizzazioni, le associazioni non siano para-statali visto che con quella legge approvata in fretta e furia dopo il voto del '93 e' stata di fatto violata la legalita'".
Ma in Parlamento siete pronti a votare nuove regole?
"Non rubare e' semplice, ma loro ci cascano perche' hanno bisogno di avere gli attributi del potere. Ci interessa poco quello che tenteranno di fare quattro partiti che semmai si metteranno d'accordo anche per recuperare un po' di proporzionale mentre le democrazie anglosassoni hanno dimostrato che con ben altre regole rispetto a quello che oggi in Italia vorrebbero reintrodurre sono riuscite a battere nello scorso secolo fascismi e nazismi".
Ne' una legge, ne' un decreto otterra' il si' dei Radicali?
"Non con loro. E a proposito dei decreti registro che il Presidente della Repubblica, cosi' come quello della Camera, prendono continuamente posizione con la decretazione d'urgenza e poi i provvedimenti vengono puntualmente controfirmati. La gente e' stanca e noi radicali, che non abbiamo mai avuto la pretesa di guidare, ma abbiamo la cultura del popolo, avvertiamo un giudizion netto contro un potere che e' tornato in questa fase ad essere assoluto. Si assiste cosi' in nome della ragion di Stato a una crisi globale della democrazia, ma da noi l'alternativa c'e' gia', e' l'alterita' popolare quella che arriva prima delle forze politiche, in passato su temi come l'aborto e il divorzio, oggi sull'eutanasia.
No, non credo che i partiti saranno in grado di riformarsi da soli anzi faranno guazzabugli ulteriori".
Articolo di Pietro Perone
"Violato il verdetto del referendum ora faranno un altro guazzabuglio"
Un primo tentativo referendario, nel lontano 1978, fallito per un soffio: il 43,6% di si' all'abrogazione della legge sul finanziamento pubblico non bastarono e bisogno' attendere quindici anni per cancellare quelle norme quando sull'onda emozionale di tangentopoli. Il referendum bis dei radicali raggiunse infatti la quota record del novanta per cento di consensi, ma poche settimane dopo il Parlamento approvo' la legge sui rimborsi elettorali applicata subito dopo le Politiche del '94. E oggi come allora il "combattente" Marco Pannella resta in trincea, lancia strali alla mai vinta "partitocrazia" e avverte:"Sic transit gloria padana, povera Lega....Mai come in questo caso - dicd - vale un vecchio detto popolare, la farina del diavolo va sempre in crusca".
Quello che viene ottenuto in modo disonesto non dara' mai frutti. Insomma, a distanza di trentacinque anni dal primo referendum nulla e' cambiato?
"E cosi' nonostante non abbiamo mai perso l'occasione di ammonire la partitocrazia in virtu' di una ragionevolezza popolare e non populista su cui si fonda la nostra storia. Quello che sta accadendo in questi giorni testimonia nel contempo quanto sia importante la vicenda dei radicali italiani: abbiamo lottato e continuiamo a farlo con le armi della non violenza perche' non ci rassegniamo a una realta la cui forza e' nel danaro e si ruba per un bene preteso. E' questo il motto della partitocrazia ma che ancora una volta rischia di lasciare sul campo non solo le sue macerie ma quelle del Paese".
Il referendum vinto nel '93, che per molti segno' il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica, e' dunque stato vano?
"Abbiamo alle spalle sessanta anni di partitocrazia senza soluzione di continuita' ma non ho alcun rimpianto per quanto abbiamo fatto. A ben guardare le nostre battaglie hanno fornito un forte contributo perche' siamo riusciti quantomeno ad evitare un nuovo piazzale Loreto che avrebbe comportato un'assenza di democrazia peggiore. Ieri come oggi diciamo dunque si' a uno Stato di diritto e non alla ragion di Stato".
I partiti maggiori sono pronti a varare nuove regole all'insegna di una maggiore trasparenza: il sistema politico sara' in grado di rigenerarsi da solo?
"Prendo atto che tutte le volte che in questi anni siamo tornati a sollevare il problema del finanziamento pubblico siamo rimasti manifestamente soli, ma non isolati perche' abbiamo stravinto i referendum e dunque il popolo in questi decenni ha combattuto con noi la suprema cupola della mafiosita' partitocratica. Abbiamo lottato e lottiamo perche' i partiti, le chiese, le organizzazioni, le associazioni non siano para-statali visto che con quella legge approvata in fretta e furia dopo il voto del '93 e' stata di fatto violata la legalita'".
Ma in Parlamento siete pronti a votare nuove regole?
"Non rubare e' semplice, ma loro ci cascano perche' hanno bisogno di avere gli attributi del potere. Ci interessa poco quello che tenteranno di fare quattro partiti che semmai si metteranno d'accordo anche per recuperare un po' di proporzionale mentre le democrazie anglosassoni hanno dimostrato che con ben altre regole rispetto a quello che oggi in Italia vorrebbero reintrodurre sono riuscite a battere nello scorso secolo fascismi e nazismi".
Ne' una legge, ne' un decreto otterra' il si' dei Radicali?
"Non con loro. E a proposito dei decreti registro che il Presidente della Repubblica, cosi' come quello della Camera, prendono continuamente posizione con la decretazione d'urgenza e poi i provvedimenti vengono puntualmente controfirmati. La gente e' stanca e noi radicali, che non abbiamo mai avuto la pretesa di guidare, ma abbiamo la cultura del popolo, avvertiamo un giudizion netto contro un potere che e' tornato in questa fase ad essere assoluto. Si assiste cosi' in nome della ragion di Stato a una crisi globale della democrazia, ma da noi l'alternativa c'e' gia', e' l'alterita' popolare quella che arriva prima delle forze politiche, in passato su temi come l'aborto e il divorzio, oggi sull'eutanasia.
No, non credo che i partiti saranno in grado di riformarsi da soli anzi faranno guazzabugli ulteriori".
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
No, magari dovrebbero fare come hanno fatto i Radicali, denunciando il proprio tesoriere per un ammanco di 80.000 euro. Il magistrato strabuzzo' gli occhi e disse:"Siete gli unici ad andare alla Magistratura, invece del contrario...".shiloh ha scritto:pannelliano ha scritto:
Allora Ballaro' ha detto una fesseria.....
I conti non tornano ma neanche questo...Dove sono i soldi? Perche' e' stata dichiarata quella cifra mentre la somma "pubblica" avuta e' ben altra!
Cmq, i "disonesti" sono sempre gli altri...
tu lo dici...
hai fatto una domanda,
hai avuto la risposta ufficiale del PD.
se hai indizi del contrario fai un esposto alla magistratura...
PS: Comunque grazie della risposta. A modo tuo...hai risposto.
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore-
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Pd= 180 milioni avuti come rimborsi elettorali, risultano essere stati spesi 14 milioni. Dove sono gli altri soldi?
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Eh lo so..."Conte..." e' difficile per lei dare ragione ai quei quattro gatti visonari (E.Bonino)camillobenso ha scritto:Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore-
Invochi il Signore per avere un briciolo di obiettivita'.
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