Top News
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Re: Top News
Neppure il terremoto scuote il forum. Tutti defunti come il Pd?.
TERREMOTO 5.2 IN TOSCANA
Scossa avvertita in tutto il Nord Italia
L'epicentro della scossa di magnitudo 5 è a Fivizzano (provincia di Massa). Ma il terremoto è stato avvertito distintamente in tutto il Nord Italia, da Bologna a Milano
Terremoto Toscana, Emilia e Lombardia: scossa di magnitudo 5.2
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 21 giugno 2013Commenti (81)
Forte scossa di terremoto alle 12.34, avvertita in Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. La scossa è durata alcuni secondi con una magnitudo di 5.2. I comuni prossimi all’epicentro sono Minucciano, Fivizzano, Fosdinovo e Casola Lunigiana, tra le province di Lucca e Massa. Avvertita anche in Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Le sale operative dei vigili del fuoco non hanno al momento ricevuto richieste di soccorso né segnalazioni di danni.
Paura a Reggio Emilia dove, il Comune è stato evacuato mentre era in corso una presentazione con il ministro delle Pari opportunità Josefa Idem. Scene simili a Carrara (Toscana), dove molte persone hanno abbandonato la loro abitazione e sono scese in strada, anche se al momento non si segnalano danni. Il sisma è stato avvertito distintamente lungo la costa toscana ed anche a Pisa e Livorno.
Il fenomeno arriva dopo alcuni rilevamenti significativi di altri movimenti tellurici registrati in Emilia Romagna. Il 19 giugno scorso, una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 era stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 12.51, a 27,3 km di profondità, nel distretto sismico del Frignano (Modena). Il 13 giugno un sisma di magnitudo 3.5 era stato avvertito in un’area tra le province di Bologna e Modena.
TERREMOTO 5.2 IN TOSCANA
Scossa avvertita in tutto il Nord Italia
L'epicentro della scossa di magnitudo 5 è a Fivizzano (provincia di Massa). Ma il terremoto è stato avvertito distintamente in tutto il Nord Italia, da Bologna a Milano
Terremoto Toscana, Emilia e Lombardia: scossa di magnitudo 5.2
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 21 giugno 2013Commenti (81)
Forte scossa di terremoto alle 12.34, avvertita in Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. La scossa è durata alcuni secondi con una magnitudo di 5.2. I comuni prossimi all’epicentro sono Minucciano, Fivizzano, Fosdinovo e Casola Lunigiana, tra le province di Lucca e Massa. Avvertita anche in Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Le sale operative dei vigili del fuoco non hanno al momento ricevuto richieste di soccorso né segnalazioni di danni.
Paura a Reggio Emilia dove, il Comune è stato evacuato mentre era in corso una presentazione con il ministro delle Pari opportunità Josefa Idem. Scene simili a Carrara (Toscana), dove molte persone hanno abbandonato la loro abitazione e sono scese in strada, anche se al momento non si segnalano danni. Il sisma è stato avvertito distintamente lungo la costa toscana ed anche a Pisa e Livorno.
Il fenomeno arriva dopo alcuni rilevamenti significativi di altri movimenti tellurici registrati in Emilia Romagna. Il 19 giugno scorso, una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 era stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 12.51, a 27,3 km di profondità, nel distretto sismico del Frignano (Modena). Il 13 giugno un sisma di magnitudo 3.5 era stato avvertito in un’area tra le province di Bologna e Modena.
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Re: Top News
Meno male che non ci sono vittime ...
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: Top News
il Fatto 21.6.13
“L’assessore ha portato voti a Renzi, e lui l’ha mollato”
A Palazzo Vecchio tutti con Massimo Mattei e contro il sindaco
di Davide Vecchi
Mi creda: io non sapevo nulla di quello che faceva Adriana, né fuori né tanto meno dentro quella casa che le avevo dato; per me era una amica in difficoltà che ho aiutato come ho fatto con molti altri”. Massimo Mattei è costretto ad assistere allo scandalo delle escort che sta lambendo il comune di Firenze da un letto d’ospedale. Lo subisce. Perché, seppur non indagato, è l’unico politico, ormai ex assessore della giunta di Matteo Renzi, a essere finito nelle carte dell’inchiesta del pm Giuseppe Bianchi. Le intercettazioni che lo riguardano sono state secretate e inserite in una nuova inchiesta che, a quanto si apprende da fonti giudiziarie, sarebbe ancora in corso e riguarda un filone interamente “politico”. Mattei è finito nei faldoni del giro di escort, che vedono 14 persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione (anche minorile), perché si sentiva e frequentava Adriana, a cui aveva anche dato una casa della cooperativa sociale il Borro che lui presiedeva. Ma a Firenze nessuno pensa che Mattei sia coinvolto. Persino nemici storici dell’entourage renziano come Guido Sensi, consigliere provinciale del centrodestra, che ha avuto modo di conoscerlo (“e bene”) quando Renzi era presidente della Provincia fiorentina e Mattei guidava il consiglio provinciale. “Ha sempre ricevuto tutti, fuori dal suo ufficio c’era la coda di gente che aveva bisogno d’aiuto, che fosse lavoro o una casa o qualsiasi altra cosa, il Mattei, una mano provava a dargliela”. Prima in Provincia poi in Comune, all’assessorato mobilità. In città lo conoscono tutti, “il Mattei”. E “a differenza di Renzi, lui è parecchio stimato”, ammette un usciere del Comune che controlla il flusso continuo di giapponesi e turisti che fotografano Palazzo Vecchio, la statua di David e quella di Ercole che abbatte Caco in piazza della Signoria. A dieci metri il busto di Dante veglia l’ingresso degli Uffizi. Anche qui code infinite di turisti stranieri. “A loro non gliene frega nulla e neanche a voi giornalisti, ma dia retta: Mattei non c’entra nulla”. E via così. Al primo piano del palazzo comunale, lungo le scale e il corridoio che porta al gabinetto del sindaco e ad alcuni assessorati, se si chiede quale sia l’ufficio di Mattei la prima reazione è quella del dispiacere. “Magari ci fosse”, si lascia sfuggire una signora bionda di mezz’età che poi si fa dubbiosa: “Ma lei chi è? Che vuole dal massimino?”. Impossibile entrare invece negli uffici dell’assessorato alla mobilità di via Giotto, qui è stato sorpreso dalla donna delle pulizie L. R., funzionario del Comune, insieme alla regina delle escort, la rumena 42enne Adriana, ex modella (ha lavorato, tra gli altri, anche per Cavalli) e amica di Mattei. Ed è intorno a questo anonimo dipendente del Comune, prima impiegato al-l’ambiente e poi trasferito in via Giotto, che ruota buona parte del nuovo filone dell’indagine. E alle rivelazioni che, presumibilmente, secondo i più, potrebbe fare. Perché se dentro le mura di Palazzo Vecchio, “il Mattei” lo conoscevano tutti e lo difendono spesso quasi con affetto, fuori è un coacervo di veleni, accuse, rancori, bassezze umane da retrobottega che passano di bocca in bocca con un unico scopo: il tentativo di colpire Renzi. “Che un errore in questa vicenda l’ha fatto ed è grosso come una casa: l’aver accettato immediatamente, se non addirittura avergliele chieste, le dimissioni di Mattei”. La confidenza la fa un renziano che si definisce però “cioniano” cioè vicino a Graziano Cioni. E si scopre così che tra i fedeli del rottamatore in città ci sono addirittura le correnti. “Si stupisce? Renzi è un cavallo in corsa che non può rallentare né fermarsi e deve raggiungere il traguardo il prima possibile”. Ma pare che l’arrivo sia vicino. “Per questo nessuno parla e dice nulla, perché si spera di vincere con lui, facile”. Il cinismo toscano è noto, ma il mix con il calcolo politico è da brividi. Però l’aver sacrificato Mattei per tener lontane da Palazzo Vecchio le voci secondo alcuni è stato un clamoroso autogol. Oltre alle tante persone che lo affermano nascondendosi dietro l’anonimato c’è chi, invece, è disposto a metterci il nome: “il solito Sensi”, ci ride pure su. Poi si fa serio e spiega: “Senza i voti del Mattei, senza la storia e le possibilità del Mattei, senza la disponibilità verso gli altri del Mattei”, insomma senza il Mattei? “Col cavolo che Renzi diventava sindaco”. Perché Mattei è stato il portatore di preferenze. Eppure come ha presentato le dimissioni per motivi di salute Renzi le ha accolte subito e l’ha sostituito in un giorno con Filippo Bonaccorsi, fidato presidente dell’Ataf, società che gestisce il trasporto pubblico cittadino. “Avrebbe potuto tranquillamente congelarle, aspettare che Mattei facesse i controlli medici e temporeggiare; invece no; se non arriva presto al traguardo - ripete il renziano ciociano - il cavallo rischia di pagare cara anche questa”. E già girano i nomi di altri assessori e dirigenti comunali finiti nel giro di escort del Franchino. “Corri, cavallo corri”.
“L’assessore ha portato voti a Renzi, e lui l’ha mollato”
A Palazzo Vecchio tutti con Massimo Mattei e contro il sindaco
di Davide Vecchi
Mi creda: io non sapevo nulla di quello che faceva Adriana, né fuori né tanto meno dentro quella casa che le avevo dato; per me era una amica in difficoltà che ho aiutato come ho fatto con molti altri”. Massimo Mattei è costretto ad assistere allo scandalo delle escort che sta lambendo il comune di Firenze da un letto d’ospedale. Lo subisce. Perché, seppur non indagato, è l’unico politico, ormai ex assessore della giunta di Matteo Renzi, a essere finito nelle carte dell’inchiesta del pm Giuseppe Bianchi. Le intercettazioni che lo riguardano sono state secretate e inserite in una nuova inchiesta che, a quanto si apprende da fonti giudiziarie, sarebbe ancora in corso e riguarda un filone interamente “politico”. Mattei è finito nei faldoni del giro di escort, che vedono 14 persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione (anche minorile), perché si sentiva e frequentava Adriana, a cui aveva anche dato una casa della cooperativa sociale il Borro che lui presiedeva. Ma a Firenze nessuno pensa che Mattei sia coinvolto. Persino nemici storici dell’entourage renziano come Guido Sensi, consigliere provinciale del centrodestra, che ha avuto modo di conoscerlo (“e bene”) quando Renzi era presidente della Provincia fiorentina e Mattei guidava il consiglio provinciale. “Ha sempre ricevuto tutti, fuori dal suo ufficio c’era la coda di gente che aveva bisogno d’aiuto, che fosse lavoro o una casa o qualsiasi altra cosa, il Mattei, una mano provava a dargliela”. Prima in Provincia poi in Comune, all’assessorato mobilità. In città lo conoscono tutti, “il Mattei”. E “a differenza di Renzi, lui è parecchio stimato”, ammette un usciere del Comune che controlla il flusso continuo di giapponesi e turisti che fotografano Palazzo Vecchio, la statua di David e quella di Ercole che abbatte Caco in piazza della Signoria. A dieci metri il busto di Dante veglia l’ingresso degli Uffizi. Anche qui code infinite di turisti stranieri. “A loro non gliene frega nulla e neanche a voi giornalisti, ma dia retta: Mattei non c’entra nulla”. E via così. Al primo piano del palazzo comunale, lungo le scale e il corridoio che porta al gabinetto del sindaco e ad alcuni assessorati, se si chiede quale sia l’ufficio di Mattei la prima reazione è quella del dispiacere. “Magari ci fosse”, si lascia sfuggire una signora bionda di mezz’età che poi si fa dubbiosa: “Ma lei chi è? Che vuole dal massimino?”. Impossibile entrare invece negli uffici dell’assessorato alla mobilità di via Giotto, qui è stato sorpreso dalla donna delle pulizie L. R., funzionario del Comune, insieme alla regina delle escort, la rumena 42enne Adriana, ex modella (ha lavorato, tra gli altri, anche per Cavalli) e amica di Mattei. Ed è intorno a questo anonimo dipendente del Comune, prima impiegato al-l’ambiente e poi trasferito in via Giotto, che ruota buona parte del nuovo filone dell’indagine. E alle rivelazioni che, presumibilmente, secondo i più, potrebbe fare. Perché se dentro le mura di Palazzo Vecchio, “il Mattei” lo conoscevano tutti e lo difendono spesso quasi con affetto, fuori è un coacervo di veleni, accuse, rancori, bassezze umane da retrobottega che passano di bocca in bocca con un unico scopo: il tentativo di colpire Renzi. “Che un errore in questa vicenda l’ha fatto ed è grosso come una casa: l’aver accettato immediatamente, se non addirittura avergliele chieste, le dimissioni di Mattei”. La confidenza la fa un renziano che si definisce però “cioniano” cioè vicino a Graziano Cioni. E si scopre così che tra i fedeli del rottamatore in città ci sono addirittura le correnti. “Si stupisce? Renzi è un cavallo in corsa che non può rallentare né fermarsi e deve raggiungere il traguardo il prima possibile”. Ma pare che l’arrivo sia vicino. “Per questo nessuno parla e dice nulla, perché si spera di vincere con lui, facile”. Il cinismo toscano è noto, ma il mix con il calcolo politico è da brividi. Però l’aver sacrificato Mattei per tener lontane da Palazzo Vecchio le voci secondo alcuni è stato un clamoroso autogol. Oltre alle tante persone che lo affermano nascondendosi dietro l’anonimato c’è chi, invece, è disposto a metterci il nome: “il solito Sensi”, ci ride pure su. Poi si fa serio e spiega: “Senza i voti del Mattei, senza la storia e le possibilità del Mattei, senza la disponibilità verso gli altri del Mattei”, insomma senza il Mattei? “Col cavolo che Renzi diventava sindaco”. Perché Mattei è stato il portatore di preferenze. Eppure come ha presentato le dimissioni per motivi di salute Renzi le ha accolte subito e l’ha sostituito in un giorno con Filippo Bonaccorsi, fidato presidente dell’Ataf, società che gestisce il trasporto pubblico cittadino. “Avrebbe potuto tranquillamente congelarle, aspettare che Mattei facesse i controlli medici e temporeggiare; invece no; se non arriva presto al traguardo - ripete il renziano ciociano - il cavallo rischia di pagare cara anche questa”. E già girano i nomi di altri assessori e dirigenti comunali finiti nel giro di escort del Franchino. “Corri, cavallo corri”.
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Re: Top News
il Fatto 21.6.13
Com’è ingannevole il termine “democrazia”
di Bruno Tinti
BOBBIO diceva che gli intellettuali devono seminare dubbi, non raccogliere certezze. Di questi tempi mi viene facile. In Turchia, Erdogan, democraticamente eletto, incarcera gli oppositori, reprime il dissenso ed emana decreti contro i baci in pubblico e l’alcool. Il suo predecessore, il padre della patria Ataturk, illuminato tiranno, si sforzò di costruire una democrazia di stampo occidentale. Nei Paesi arabi del nord-Africa, i regimi sedicenti democratici che hanno sostituito i dittatori Mubarak, Gheddafi e via dicendo, sono gestiti da integralisti islamici che si propongono, tra l’altro, di limitare i diritti delle donne. Però hanno vinto formali elezioni e hanno il consenso di una grande maggioranza.
In Siria, il dittatore-assassino Assad è combattuto da fondamentalisti islamici che, quando e se prevarranno, dopo elezioni presumibilmente sanguinose e inquinate da brogli, seguiranno lo stesso percorso dei loro consimili mediterranei. In Ungheria, Orban, anche lui democraticamente eletto, sta realizzando una dittatura fascista che Putin, altro vincitore di elezioni democratiche, ha completato da un pezzo.
Infine Hitler e Mussolini non sono spuntati un giorno sotto un cavolo, seguiti da SS e Ovra: entrambi hanno vinto elezioni democratiche e hanno contato per anni su entusiastiche maggioranze. I dubbi seminati da questi esempi potrebbero essere dissolti da una riflessione ormai dimenticata: democrazia non significa solo vincere le elezioni; significa accettare un sistema di controllo (delle opposizioni, della magistratura, degli organi di informazione). Sicché, se il popolo contesta, si fa un referendum; se i giornali criticano, si danno spiegazioni (vere, non bla bla bla) ; se la magistratura assolve o condanna, si rispettano le sentenze (soprattutto quando riguardano la classe dirigente). Quindi, nei Paesi citati, accade quel che accade semplicemente perché lì non c’è democrazia. Una tranquillizzante certezza. Poi però scopriamo che negli Usa (e non in Italia, dove le intercettazioni sono ordinate dai giudici dopo la consumazione di un reato e riguardano una decina di migliaia di persone all’anno) milioni di cittadini sono quotidianamente spiati; legalmente, è vero, poiché Presidenti e Congresso sono stati e sono d’accordo e hanno emanato leggi apposite; però in violazione dei principi fondamentali di una Costituzione universalmente portata ad esempio.
E NEGLI USA vige certamente una democrazia reale, sia perché frutto di libere elezioni sia perché il suo sistema di controlli è feroce. Sarà che anche la legge deve cedere alla necessità? Per meglio dire, sarà che la necessità impone leggi non democratiche? Obama ha detto che tutto questo si fa per combattere il terrorismo e per non avere mai più un altro 11 settembre. Sembra ragionevole. Ma un Paese controllato da un Grande Fratello è ancora un Paese democratico? Forse non esistono ricette; forse un regime è buono quando sono buoni gli uomini che lo gestiscono (Snoopy sdraiato sulla sua casetta: “Se la mente del giudice funziona, la legge è sempre buona”). E quando smettono di esserlo? Come li si manda via? Bastano, per oggi, come dubbi?
Com’è ingannevole il termine “democrazia”
di Bruno Tinti
BOBBIO diceva che gli intellettuali devono seminare dubbi, non raccogliere certezze. Di questi tempi mi viene facile. In Turchia, Erdogan, democraticamente eletto, incarcera gli oppositori, reprime il dissenso ed emana decreti contro i baci in pubblico e l’alcool. Il suo predecessore, il padre della patria Ataturk, illuminato tiranno, si sforzò di costruire una democrazia di stampo occidentale. Nei Paesi arabi del nord-Africa, i regimi sedicenti democratici che hanno sostituito i dittatori Mubarak, Gheddafi e via dicendo, sono gestiti da integralisti islamici che si propongono, tra l’altro, di limitare i diritti delle donne. Però hanno vinto formali elezioni e hanno il consenso di una grande maggioranza.
In Siria, il dittatore-assassino Assad è combattuto da fondamentalisti islamici che, quando e se prevarranno, dopo elezioni presumibilmente sanguinose e inquinate da brogli, seguiranno lo stesso percorso dei loro consimili mediterranei. In Ungheria, Orban, anche lui democraticamente eletto, sta realizzando una dittatura fascista che Putin, altro vincitore di elezioni democratiche, ha completato da un pezzo.
Infine Hitler e Mussolini non sono spuntati un giorno sotto un cavolo, seguiti da SS e Ovra: entrambi hanno vinto elezioni democratiche e hanno contato per anni su entusiastiche maggioranze. I dubbi seminati da questi esempi potrebbero essere dissolti da una riflessione ormai dimenticata: democrazia non significa solo vincere le elezioni; significa accettare un sistema di controllo (delle opposizioni, della magistratura, degli organi di informazione). Sicché, se il popolo contesta, si fa un referendum; se i giornali criticano, si danno spiegazioni (vere, non bla bla bla) ; se la magistratura assolve o condanna, si rispettano le sentenze (soprattutto quando riguardano la classe dirigente). Quindi, nei Paesi citati, accade quel che accade semplicemente perché lì non c’è democrazia. Una tranquillizzante certezza. Poi però scopriamo che negli Usa (e non in Italia, dove le intercettazioni sono ordinate dai giudici dopo la consumazione di un reato e riguardano una decina di migliaia di persone all’anno) milioni di cittadini sono quotidianamente spiati; legalmente, è vero, poiché Presidenti e Congresso sono stati e sono d’accordo e hanno emanato leggi apposite; però in violazione dei principi fondamentali di una Costituzione universalmente portata ad esempio.
E NEGLI USA vige certamente una democrazia reale, sia perché frutto di libere elezioni sia perché il suo sistema di controlli è feroce. Sarà che anche la legge deve cedere alla necessità? Per meglio dire, sarà che la necessità impone leggi non democratiche? Obama ha detto che tutto questo si fa per combattere il terrorismo e per non avere mai più un altro 11 settembre. Sembra ragionevole. Ma un Paese controllato da un Grande Fratello è ancora un Paese democratico? Forse non esistono ricette; forse un regime è buono quando sono buoni gli uomini che lo gestiscono (Snoopy sdraiato sulla sua casetta: “Se la mente del giudice funziona, la legge è sempre buona”). E quando smettono di esserlo? Come li si manda via? Bastano, per oggi, come dubbi?
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Re: Top News
LUTTO NELLA SCIENZA
È morta l'astrofisica Magherita Hack
Aveva 91 anni, da una settimana era ricoverata a Trieste
È morta la notte scorsa a Trieste all'ospedale di Cattinara l'astrofisica Margherita Hack. Aveva compiuto 91 anni lo scorso 12 giugno, da una settimana era ricoverata. Era nata a Firenze nel 1922 dove si laurea in fisica nel 1945. Fino al 1992 ha insegnato astronomia all'Università di Trieste.
29 giugno 2013 | 11:35
http://www.corriere.it/cronache/13_giug ... 71d0.shtml
È morta l'astrofisica Magherita Hack
Aveva 91 anni, da una settimana era ricoverata a Trieste
È morta la notte scorsa a Trieste all'ospedale di Cattinara l'astrofisica Margherita Hack. Aveva compiuto 91 anni lo scorso 12 giugno, da una settimana era ricoverata. Era nata a Firenze nel 1922 dove si laurea in fisica nel 1945. Fino al 1992 ha insegnato astronomia all'Università di Trieste.
29 giugno 2013 | 11:35
http://www.corriere.it/cronache/13_giug ... 71d0.shtml
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Re: Top News
Il Corriere delle Caverne
LA SENTENZA
Costringeva le sue bimbe a imitare
i film porno: padre condannato
http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 0398.shtml
L'uomo, un cinquantenne della provincia di Firenze, dovrà scontare 7 anni e mezzo in carcere
LA SENTENZA
Costringeva le sue bimbe a imitare
i film porno: padre condannato
http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 0398.shtml
L'uomo, un cinquantenne della provincia di Firenze, dovrà scontare 7 anni e mezzo in carcere
Re: Top News
7 anni e 1/2 mi sembrano pochi.camillobenso ha scritto:Il Corriere delle Caverne
LA SENTENZA
Costringeva le sue bimbe a imitare
i film porno: padre condannato
http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 0398.shtml
L'uomo, un cinquantenne della provincia di Firenze, dovrà scontare 7 anni e mezzo in carcere
Re: Top News
DI PIETRO RESTA IL PRESIDENTE DEL PARTITOCOMMENTA
IL NUOVO CORSO IDV PARLA SICILIANO
IGNAZIO MESSINA ELETTO SEGRETARIO
30 giugno 2013 - 14:14 - Politica
Il palermitano Ignazio Messina e’ stata eletto nuovo segretario dell’Italia dei Valori, ottenendo il 63% dei voti contro il 30% di Niccolo’ Rinaldi. Ad “incoronare” Messina alla guida del partito e’ stato il presidente e fondatore dell’Idv Antonio Di Pietro, al termine del congresso straordinario che per tre giorni ha riunito a Roma iscritti e militanti per “far ripartire il partito” dopo gli ultimi scandali e gli insuccessi elettorali.
Ignazio Messina, nato a Palermo nel ’64, ha aderito all’Italia dei Valori nel 1998 diventando il portavoce regionale, in Sicilia, fino al 2003. Si candida per la prima volta con il partito Di Pietro alle elezioni politiche del 2001 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Sicilia 1 e nel collegio uninominale di Sciacca dove ottiene 4.301 voti ma non viene eletto. Nel 2004 si ricandida come sindaco del Comune di Sciacca, ripresentando la “Lista Messina” e con l’appoggio di Rifondazione Comunista e Verdi, ma non riesce a superare il primo turno. Eletto consigliere comunale, al ballottaggio fa apparentare la sua lista con la coalizione di destra che sostiene il candidato sindaco di Forza Italia ed e’ determinante per la sua vittoria, a scapito tutto il resto del cartello di centrosinistra. Messina diventa vicepresidente del Consiglio Comunale e sostiene la maggioranza per tutto il mandato.
Sul piano nazionale si presenta in Senato per le elezioni del 2006 nelle liste bloccate dell’Italia dei Valori circoscrizione Sicilia e nella circoscrizione Veneto come numero 2 dietro Franca Rame ma non e’ stato eletto. In Parlamento entrera’ come deputato dell’Idv nel 2008 e diventa responsabile nazionale degli enti locali del partito. Alle ultime elezioni, nel 2013, si candida alla Camera con il movimento di Antonio Ingroia, Rivoluzione Civile, che pero’ Rivoluzione Civile non avendo superato la soglia di sbarramento non entra in Parlamento.
“Dobbiamo essere una grande squadra non un elite, dobbiamo ripartire dalla nostra storia, da Sansepolcro, quando eravamo il partito della legalita’”. Ha detto il neosegretario dell’Idv. Allo sfidante per la segreteria Niccolo’ Rinaldi, Messina ha detto: “Voi non siete il 30% siete il nostro partito, noi non intendiamo lavorare in una logica di maggioranza e minoranza ma lavorare insieme, fuori da questa sala dobbiamo far vedere che l’Italia dei Valori e’ ancora grande” e poi avverte i militanti e gli iscritti: “vi rovinero’ le vacanze perche’ ho intenzione di scendere sui territori per ripartire dalla base. Noi vogliamo un paese diverso non con Berlusconi al governo e con il centrosinistra che glielo permette”.
Infine il neo segretario ha ringraziato il leader e fondatore dell’Idv “Di Pietro resta il presidente del partito” e rivolgendosi a lui ha detto scherzando” o mi sta a fianco o mi dimetto. Se siamo qui oggi, nonostante le difficolta’ lo dobbiamo soprattutto ad una persona che si chiama: Antonio Di Pietro”. “Cominciamo a lavorare da subito, da domani mattina dal territorio, faremo sentire forte e alta la voce dell’Idv” ha concluso Messina.
http://www.siciliainformazioni.com/sici ... segretario
IL NUOVO CORSO IDV PARLA SICILIANO
IGNAZIO MESSINA ELETTO SEGRETARIO
30 giugno 2013 - 14:14 - Politica
Il palermitano Ignazio Messina e’ stata eletto nuovo segretario dell’Italia dei Valori, ottenendo il 63% dei voti contro il 30% di Niccolo’ Rinaldi. Ad “incoronare” Messina alla guida del partito e’ stato il presidente e fondatore dell’Idv Antonio Di Pietro, al termine del congresso straordinario che per tre giorni ha riunito a Roma iscritti e militanti per “far ripartire il partito” dopo gli ultimi scandali e gli insuccessi elettorali.
Ignazio Messina, nato a Palermo nel ’64, ha aderito all’Italia dei Valori nel 1998 diventando il portavoce regionale, in Sicilia, fino al 2003. Si candida per la prima volta con il partito Di Pietro alle elezioni politiche del 2001 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Sicilia 1 e nel collegio uninominale di Sciacca dove ottiene 4.301 voti ma non viene eletto. Nel 2004 si ricandida come sindaco del Comune di Sciacca, ripresentando la “Lista Messina” e con l’appoggio di Rifondazione Comunista e Verdi, ma non riesce a superare il primo turno. Eletto consigliere comunale, al ballottaggio fa apparentare la sua lista con la coalizione di destra che sostiene il candidato sindaco di Forza Italia ed e’ determinante per la sua vittoria, a scapito tutto il resto del cartello di centrosinistra. Messina diventa vicepresidente del Consiglio Comunale e sostiene la maggioranza per tutto il mandato.
Sul piano nazionale si presenta in Senato per le elezioni del 2006 nelle liste bloccate dell’Italia dei Valori circoscrizione Sicilia e nella circoscrizione Veneto come numero 2 dietro Franca Rame ma non e’ stato eletto. In Parlamento entrera’ come deputato dell’Idv nel 2008 e diventa responsabile nazionale degli enti locali del partito. Alle ultime elezioni, nel 2013, si candida alla Camera con il movimento di Antonio Ingroia, Rivoluzione Civile, che pero’ Rivoluzione Civile non avendo superato la soglia di sbarramento non entra in Parlamento.
“Dobbiamo essere una grande squadra non un elite, dobbiamo ripartire dalla nostra storia, da Sansepolcro, quando eravamo il partito della legalita’”. Ha detto il neosegretario dell’Idv. Allo sfidante per la segreteria Niccolo’ Rinaldi, Messina ha detto: “Voi non siete il 30% siete il nostro partito, noi non intendiamo lavorare in una logica di maggioranza e minoranza ma lavorare insieme, fuori da questa sala dobbiamo far vedere che l’Italia dei Valori e’ ancora grande” e poi avverte i militanti e gli iscritti: “vi rovinero’ le vacanze perche’ ho intenzione di scendere sui territori per ripartire dalla base. Noi vogliamo un paese diverso non con Berlusconi al governo e con il centrosinistra che glielo permette”.
Infine il neo segretario ha ringraziato il leader e fondatore dell’Idv “Di Pietro resta il presidente del partito” e rivolgendosi a lui ha detto scherzando” o mi sta a fianco o mi dimetto. Se siamo qui oggi, nonostante le difficolta’ lo dobbiamo soprattutto ad una persona che si chiama: Antonio Di Pietro”. “Cominciamo a lavorare da subito, da domani mattina dal territorio, faremo sentire forte e alta la voce dell’Idv” ha concluso Messina.
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Re: Top News
La signorina Tumistufi perde la pazienza e se ne va.
Questa volta è toccata a lei a ""girare canale".
Da qualche anno, Laura Ravetto, assieme alla banda Al Tappone, come Garnero in Santadeché, Gas parri, Brunetta, Biancofiore, Squagliariello, Al Fano, Lupi, Romani, Bernardini-Pace, e tantissimi altri ed altre, abbassano fortemente l'audience di tutti i talk a cui partecipano.
E' il mondo della sinistra che cambia immediatamente canale perché non ce la fa più ad ascoltarli/e.
Venerdì sera l'opera di demolizione dell'audience è avvenuta solo in parte.
(Carlotta Pucci per Yahoo Answers Italia
Miglior risposta - Scelta dai votanti
E' una frase antiquata con la quale si apostrofa una ragazza smorfiosa e leziosa. "La tal dei tali è proprio una signorina tu-mi-stufi". Probabilmente tu-mi-stufi perchè un tipo così non può altro che stancare. Per questo motivo dare un simile appellativo a una ragazza non è proprio un'offesa grave ma neppure un complimento. Non mi risulta che l'abbia coniata un personaggio famoso ma potrei anche sbagliarmi.
1 anno fa)
***
Busi alla Ravetto: “Una vita che gira senza mutande” Lei querela e lascia lo studio
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/ ... to/238326/
“E’ invidiosa perché nessuno le ha mai chiesto di togliersi le mutande. Lei, che da una vita va in giro senza”. E’ l’attacco che lo scrittore Aldo Busi indirizza all’onorevole del Pdl Laura Ravetto nel corso della trasmissione ‘La guerra dei mondi‘ condotta da David Parenzo per RaiTre. La discussione si era già infiammata quando un’altra ospite, l’attrice Veronica Gentili, aveva ammesso di essere stata spesso vittima di “proposte indecenti” nel mondo del cinema. “Devi fare i nomi”, l’aveva attaccata la Ravetto. Pronta la risposta di Busi. Immediata l’uscita di scena della parlamentare Pdl, che lascia lo studio televisivo minacciando querela. A farla rientrare ci prova Pippo Baudo, anch’egli presente in trasmissione, ma senza risultato: “Si sente offesa”
29 giugno 2013
Questa volta è toccata a lei a ""girare canale".
Da qualche anno, Laura Ravetto, assieme alla banda Al Tappone, come Garnero in Santadeché, Gas parri, Brunetta, Biancofiore, Squagliariello, Al Fano, Lupi, Romani, Bernardini-Pace, e tantissimi altri ed altre, abbassano fortemente l'audience di tutti i talk a cui partecipano.
E' il mondo della sinistra che cambia immediatamente canale perché non ce la fa più ad ascoltarli/e.
Venerdì sera l'opera di demolizione dell'audience è avvenuta solo in parte.
(Carlotta Pucci per Yahoo Answers Italia
Miglior risposta - Scelta dai votanti
E' una frase antiquata con la quale si apostrofa una ragazza smorfiosa e leziosa. "La tal dei tali è proprio una signorina tu-mi-stufi". Probabilmente tu-mi-stufi perchè un tipo così non può altro che stancare. Per questo motivo dare un simile appellativo a una ragazza non è proprio un'offesa grave ma neppure un complimento. Non mi risulta che l'abbia coniata un personaggio famoso ma potrei anche sbagliarmi.
1 anno fa)
***
Busi alla Ravetto: “Una vita che gira senza mutande” Lei querela e lascia lo studio
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/ ... to/238326/
“E’ invidiosa perché nessuno le ha mai chiesto di togliersi le mutande. Lei, che da una vita va in giro senza”. E’ l’attacco che lo scrittore Aldo Busi indirizza all’onorevole del Pdl Laura Ravetto nel corso della trasmissione ‘La guerra dei mondi‘ condotta da David Parenzo per RaiTre. La discussione si era già infiammata quando un’altra ospite, l’attrice Veronica Gentili, aveva ammesso di essere stata spesso vittima di “proposte indecenti” nel mondo del cinema. “Devi fare i nomi”, l’aveva attaccata la Ravetto. Pronta la risposta di Busi. Immediata l’uscita di scena della parlamentare Pdl, che lascia lo studio televisivo minacciando querela. A farla rientrare ci prova Pippo Baudo, anch’egli presente in trasmissione, ma senza risultato: “Si sente offesa”
29 giugno 2013
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Re: Top News
Vox populi
Vampair Insonnia 5 minutes ago
Si scoprirà che la ravetto, un t empo era maschio.
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master 21 minutes ago
La Ravetto avrà anche comportamenti odiosi, come tutti quelli che come un disco rotto difendono l'indifendibile, ma ciò che ha detto Aldo Busi è inqualificabile.
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mylae_67 38 minutes ago
Queste donnicciuole della destra moderna italiana,fanno tutte le puritane quando a parlare non è il loro padrone... Busi ha fatto una battuta,anche pesante... E lei è andata via per carenze dialettiche... Non per offesa... La Santanche' lo avrebbe messo dritto....
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Giovanni55 48 minutes ago
A Lauretta...ma perchè..votate a destra ..ma trom....a sinistra?...Sia tu che la Di Girolamo...perche a destra so tutti vecchiacci ..viziosi...
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Franco Niro 51 minutes ago
ma poi chi se la fa la ravetto è brutta.
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lapinetto 56 minutes ago
ma la volete finire con questi stupidi messaggi pubblicitari?
credete veramente che la gente possa comprare un prodotto reclamizzato con questi metodi?
fate le persone serie
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Riscio 57 minutes ago
Busi a me non piace....però la ravetto ancor meno....e quando ho sentito la battuta mi sono ribaltato dal ridere,...bravo Busi hai fatto bene! LOL
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Giovanni55 Today 07:23 PM
Lauretta , l'altro giorno la nonna Anselma, ha detto che voi la date sotto compenso, non siete come quelle di sinistra che la danno gratis,....non mi sembra che voi Valchirie l'avete querelato.....
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Giovanni55 Today 06:59 PM
E poi al processo per diffamazione...la Ravetto sarà sostenuta da tutte le smutandate del PDL....che le indosseranno per la prima volta dopo 20 anni.....pena l'occupazione del Tribunale ...oppure dirà che lei e nipote del primo ministro scozzese , che quando indossano il kilt non le portano...a maggior ragione le donne......
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antoniaccia Today 06:49 PM
Busi è uno scittore fallito, e un omosessuale cafone e volgare che cerca di vendere libri e vincere premi facendo scandalo ai talk shows dove viene invitato ormai solo per questo. Bene ha fatto la Ravetto ad andarsene, e bene farà a querelarlo.
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mauro russo Today 07:11 PM in risposta a antoniaccia
Antoniaccia di nome e di fatto, vedo! Meglio uno scrittore fallito (non vende i suoi libri e amen) che uno stuolo di "politici" incapaci come la Ravetto e C. che siedono in Parlamento sol perché lo hanno deciso i partiti, ma che succhiano i miei e i tuoi soldi da decenni, portandoci sull'orlo del precipizio economico. E quella se la prende con l'inoffensivo Busi, ma che razza di popolo siamo, io non ci posso credere!
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Tornirisker Today 06:41 PM
Non è mia intenzione difendere la signora Ravetto, ma il virgolettato di Busi ("È invidiosa perché nessuno le ha mai chiesto di togliersi le mutande") è di una cafoneria unica, che dimostra come il "sistema prostitutivo" ha contagiato anche quelli che (a parole) dicono di opporsi.
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luca76 Today 06:41 PM
Carina la Ravetto? Faceva prima a chiederle scusa, sarebbe risultato più sincero.
Comunque, me lo immagino il processo per diffamazione Busi vs Ravetto, con Busi che chiama
a testimoniare un centinaio di persone... xD
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alvik47 Today 06:31 PM
....eddai Ravetto; fai la brava e rimettiti le mutande.
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Giovanni55 Today 07:01 PM in risposta a alvik47
E fatti la barba ..sotto..:-))))
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Guimer1 Today 06:29 PM
Forse la Ravetto non era in piazza con Ferrara, si sarà offesa. Bontà sua
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ChiaraDisq Today 06:16 PM
La Ravetto sporge querela, non lo fa da comune mortale certo, ma da privilegiata, ma la possibilità che si accorga di come funzioni un procedimento del genere, magari le farà comprendere quanto sia demenziale ciò che andava latrando in studio. Invita la Gentili a sporgere denuncia? Non si rende conto la Ravetto che la Gentili si infilerebbe in un ginepraio in cui non potrebbe dimostrare in alcun modo di avere ragione? Non si rende conto la Ravetto che tali proposte sono fatte in maniera tale da non costituire un illecito penale, pur trattandosi di un abominio morale? La Ravetto sa che se tali proposte sono fatte in una stanza in cui sono presenti solo la Gentili e il laido di turno, la prima non ha alcuna possibilità che le venga data ragione, dato che si tratta della sua parola contro quella di un'altra persona? La Gentili fa benissimo a parlare della cosa pubblicamente, perchè altrimenti di certi comportamenti non si saprebbe nulla.
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grivola Today 06:22 PM in risposta a ChiaraDisq
Adesso esistono insulti da privilegiata e da non privilegiata? E quale sarebbe la differenza,scusi,con preciso riferimento alle mutande,beninteso.La Ravetto se le mette oppure no?
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alvik47 Today 06:34 PM in risposta a grivola
No. Metaforicamente....
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ChiaraDisq Today 06:31 PM in risposta a grivola
Scusi, ma prima di rispondere lei ha letto ciò che ho scritto? Parrebbe proprio di no! La Ravetto sporgerà denuncia, ma si trova in una condizione di privilegio rispetto ai comuni mortali che affrontano tale iter (la querela), essendo un esponente politico e una persona che gode di una certa visibilità. Cosa abbia a che vedere con questo la sua risposta credo che lo sappia solo lei!
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grivola Today 06:37 PM in risposta a ChiaraDisq
Ma di che parla,di quale privilegio.E' stata insultata lei fa fatica ad ammetterlo mi pare.Non ci giri intorno,lei parteggia per il signore le cui "prodezze" descrivo appena qui sotto.Parlare chiaro è difficile eh. .
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ChiaraDisq Today 06:52 PM in risposta a grivola
Caspita, ma allora davvero fatica a leggere! La Ravetto è una persona privilegiata e, molto probabilmente, in quanto tale non andrà incontro a tutte le lungaggini che aspettano un comune cittadino che presenta una querela.
Io non sono entrata neppure nel merito di ciò che le (alla Ravetto, non a lei, puntualizzo nel caso potesse fraintendere) ha detto Busi che, visto che verrà querelato, ne risponderà davanti a un tribunale.
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fcogni Today 06:05 PM
La Ravetto la pago (anche) io.
Aldo busi sulla Rai lo pago (anche) io.
Ma in che paese vivo?
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monicamu Today 05:32 PM
Il conduttore e la Ravetto sono vergogniiii....
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grivola Today 05:32 PM
Chi difende busi sembra dimenticare,e purtroppo la memoria di questo paese è SEMPRE corta e inesistente,che quest'uomo ha difeso a spada tratta la pedofilia arrivando a sostenere che sono i minori a "sedurre" gli adulti.Io spero che la VERITA' non sia censurata.Costanzo show 1996.Io non ho dimenticato.
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Tornirisker Today 06:46 PM in risposta a grivola
Tra le altre cose, mi pare che non sia stata l'unica volta.
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pithard Today 05:58 PM in risposta a grivola
Stava quasi,(con più stile) facendolo i trasmissione......anche se parlava di 15enni.(è un discorso + complesso).
Ma a parte questo, la ravetto difensora del leader di un partito di smutandate, non aveva nulla da contrastare la giovane attrice che dichiarava di aver ricevuto centinaia di proposte.
Bene ha fato busi a risponderle..........anche se poteva rimanere sul generale e non sul personale.
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grivola Today 06:07 PM in risposta a pithard
Gente come busi non dovrebbe parlare da nessuna parte.
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pithard 58 minutes ago in risposta a grivola
IL discorso è più complesso.
In italia l'età del consenso è di 16 anni(in altri è anche meno).
Nel caso specifico di cui si parlava in trasmissione(e che tanto dolore dava a ravetto) era la prostituzione minorile,reato di cui è accusato il suo capo.
Infatti x logica, l'età x la prostituzione minorile, dovrebbe essere uguale a quella dell'età del consenso,
e Prodi così fece.
Poi arrivvò berlusque e illogicamente la innalzò a 18anni, a parte che questo mi fa scompisciare dalle risate, non capisco perchè in tv nessuno dica questo. legge contra personam. la prima e unica hi hi.
Poi sull'età del consenso si può ragionare meglio, ascoltando esperti, e non gente interessata,sessualmente, sia verso i maschietti o sia verso le ragazzine.
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rossella de pietro Today 05:30 PM
Lei è offesa??????????????????
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Edu Latino Today 05:28 PM
Grande aldo busi!
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Pietro Pinna Today 05:26 PM
La verità fa male
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Luca Tiberi Today 06:22 PM in risposta a Pietro Pinna
hehehe
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Roberto Cacherano Today 05:23 PM
Interessante.....E cosa scriverà sulla querela?Che è stata accusata di girare senza mutande?
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curtianois Today 05:22 PM
e' che certe cose si fanno ma non si dicono...
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Ital Today 05:21 PM
Ma questo è il Pippo della Rai dei socialisti? Non è cambiato per niente.
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tressax Today 05:21 PM
ci siamo
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supertacco Today 05:18 PM
Pollice Su per Busi... Non mi è mai piaciuto però in questo caso è stato un grande!
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Giovanni55 Today 05:11 PM
Pochi minuti prima, la signora Ravetto aveva soghignato, quando Aldo Busi aveva accennato alla propria femminilità, lei perfidamente ha sottolineato la sua troppa femminilità, ma quando Busi ha messo allo scoperto il suo nervo, la signora è saltata sulla sedia......minacciando di querelarlo...... ed à fuggita dalla pura e sacrosanta verità.....
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miki 56 Today 05:07 PM
grande Busi, sei riuscito a farle perdere le staffe !!!!
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altri commenti a:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/ ... to/238326/
Vampair Insonnia 5 minutes ago
Si scoprirà che la ravetto, un t empo era maschio.
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master 21 minutes ago
La Ravetto avrà anche comportamenti odiosi, come tutti quelli che come un disco rotto difendono l'indifendibile, ma ciò che ha detto Aldo Busi è inqualificabile.
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mylae_67 38 minutes ago
Queste donnicciuole della destra moderna italiana,fanno tutte le puritane quando a parlare non è il loro padrone... Busi ha fatto una battuta,anche pesante... E lei è andata via per carenze dialettiche... Non per offesa... La Santanche' lo avrebbe messo dritto....
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Giovanni55 48 minutes ago
A Lauretta...ma perchè..votate a destra ..ma trom....a sinistra?...Sia tu che la Di Girolamo...perche a destra so tutti vecchiacci ..viziosi...
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Franco Niro 51 minutes ago
ma poi chi se la fa la ravetto è brutta.
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lapinetto 56 minutes ago
ma la volete finire con questi stupidi messaggi pubblicitari?
credete veramente che la gente possa comprare un prodotto reclamizzato con questi metodi?
fate le persone serie
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Riscio 57 minutes ago
Busi a me non piace....però la ravetto ancor meno....e quando ho sentito la battuta mi sono ribaltato dal ridere,...bravo Busi hai fatto bene! LOL
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Giovanni55 Today 07:23 PM
Lauretta , l'altro giorno la nonna Anselma, ha detto che voi la date sotto compenso, non siete come quelle di sinistra che la danno gratis,....non mi sembra che voi Valchirie l'avete querelato.....
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Giovanni55 Today 06:59 PM
E poi al processo per diffamazione...la Ravetto sarà sostenuta da tutte le smutandate del PDL....che le indosseranno per la prima volta dopo 20 anni.....pena l'occupazione del Tribunale ...oppure dirà che lei e nipote del primo ministro scozzese , che quando indossano il kilt non le portano...a maggior ragione le donne......
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antoniaccia Today 06:49 PM
Busi è uno scittore fallito, e un omosessuale cafone e volgare che cerca di vendere libri e vincere premi facendo scandalo ai talk shows dove viene invitato ormai solo per questo. Bene ha fatto la Ravetto ad andarsene, e bene farà a querelarlo.
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mauro russo Today 07:11 PM in risposta a antoniaccia
Antoniaccia di nome e di fatto, vedo! Meglio uno scrittore fallito (non vende i suoi libri e amen) che uno stuolo di "politici" incapaci come la Ravetto e C. che siedono in Parlamento sol perché lo hanno deciso i partiti, ma che succhiano i miei e i tuoi soldi da decenni, portandoci sull'orlo del precipizio economico. E quella se la prende con l'inoffensivo Busi, ma che razza di popolo siamo, io non ci posso credere!
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Tornirisker Today 06:41 PM
Non è mia intenzione difendere la signora Ravetto, ma il virgolettato di Busi ("È invidiosa perché nessuno le ha mai chiesto di togliersi le mutande") è di una cafoneria unica, che dimostra come il "sistema prostitutivo" ha contagiato anche quelli che (a parole) dicono di opporsi.
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luca76 Today 06:41 PM
Carina la Ravetto? Faceva prima a chiederle scusa, sarebbe risultato più sincero.
Comunque, me lo immagino il processo per diffamazione Busi vs Ravetto, con Busi che chiama
a testimoniare un centinaio di persone... xD
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alvik47 Today 06:31 PM
....eddai Ravetto; fai la brava e rimettiti le mutande.
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Giovanni55 Today 07:01 PM in risposta a alvik47
E fatti la barba ..sotto..:-))))
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Guimer1 Today 06:29 PM
Forse la Ravetto non era in piazza con Ferrara, si sarà offesa. Bontà sua
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ChiaraDisq Today 06:16 PM
La Ravetto sporge querela, non lo fa da comune mortale certo, ma da privilegiata, ma la possibilità che si accorga di come funzioni un procedimento del genere, magari le farà comprendere quanto sia demenziale ciò che andava latrando in studio. Invita la Gentili a sporgere denuncia? Non si rende conto la Ravetto che la Gentili si infilerebbe in un ginepraio in cui non potrebbe dimostrare in alcun modo di avere ragione? Non si rende conto la Ravetto che tali proposte sono fatte in maniera tale da non costituire un illecito penale, pur trattandosi di un abominio morale? La Ravetto sa che se tali proposte sono fatte in una stanza in cui sono presenti solo la Gentili e il laido di turno, la prima non ha alcuna possibilità che le venga data ragione, dato che si tratta della sua parola contro quella di un'altra persona? La Gentili fa benissimo a parlare della cosa pubblicamente, perchè altrimenti di certi comportamenti non si saprebbe nulla.
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grivola Today 06:22 PM in risposta a ChiaraDisq
Adesso esistono insulti da privilegiata e da non privilegiata? E quale sarebbe la differenza,scusi,con preciso riferimento alle mutande,beninteso.La Ravetto se le mette oppure no?
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alvik47 Today 06:34 PM in risposta a grivola
No. Metaforicamente....
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ChiaraDisq Today 06:31 PM in risposta a grivola
Scusi, ma prima di rispondere lei ha letto ciò che ho scritto? Parrebbe proprio di no! La Ravetto sporgerà denuncia, ma si trova in una condizione di privilegio rispetto ai comuni mortali che affrontano tale iter (la querela), essendo un esponente politico e una persona che gode di una certa visibilità. Cosa abbia a che vedere con questo la sua risposta credo che lo sappia solo lei!
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grivola Today 06:37 PM in risposta a ChiaraDisq
Ma di che parla,di quale privilegio.E' stata insultata lei fa fatica ad ammetterlo mi pare.Non ci giri intorno,lei parteggia per il signore le cui "prodezze" descrivo appena qui sotto.Parlare chiaro è difficile eh. .
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ChiaraDisq Today 06:52 PM in risposta a grivola
Caspita, ma allora davvero fatica a leggere! La Ravetto è una persona privilegiata e, molto probabilmente, in quanto tale non andrà incontro a tutte le lungaggini che aspettano un comune cittadino che presenta una querela.
Io non sono entrata neppure nel merito di ciò che le (alla Ravetto, non a lei, puntualizzo nel caso potesse fraintendere) ha detto Busi che, visto che verrà querelato, ne risponderà davanti a un tribunale.
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fcogni Today 06:05 PM
La Ravetto la pago (anche) io.
Aldo busi sulla Rai lo pago (anche) io.
Ma in che paese vivo?
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monicamu Today 05:32 PM
Il conduttore e la Ravetto sono vergogniiii....
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grivola Today 05:32 PM
Chi difende busi sembra dimenticare,e purtroppo la memoria di questo paese è SEMPRE corta e inesistente,che quest'uomo ha difeso a spada tratta la pedofilia arrivando a sostenere che sono i minori a "sedurre" gli adulti.Io spero che la VERITA' non sia censurata.Costanzo show 1996.Io non ho dimenticato.
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Tornirisker Today 06:46 PM in risposta a grivola
Tra le altre cose, mi pare che non sia stata l'unica volta.
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pithard Today 05:58 PM in risposta a grivola
Stava quasi,(con più stile) facendolo i trasmissione......anche se parlava di 15enni.(è un discorso + complesso).
Ma a parte questo, la ravetto difensora del leader di un partito di smutandate, non aveva nulla da contrastare la giovane attrice che dichiarava di aver ricevuto centinaia di proposte.
Bene ha fato busi a risponderle..........anche se poteva rimanere sul generale e non sul personale.
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grivola Today 06:07 PM in risposta a pithard
Gente come busi non dovrebbe parlare da nessuna parte.
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pithard 58 minutes ago in risposta a grivola
IL discorso è più complesso.
In italia l'età del consenso è di 16 anni(in altri è anche meno).
Nel caso specifico di cui si parlava in trasmissione(e che tanto dolore dava a ravetto) era la prostituzione minorile,reato di cui è accusato il suo capo.
Infatti x logica, l'età x la prostituzione minorile, dovrebbe essere uguale a quella dell'età del consenso,
e Prodi così fece.
Poi arrivvò berlusque e illogicamente la innalzò a 18anni, a parte che questo mi fa scompisciare dalle risate, non capisco perchè in tv nessuno dica questo. legge contra personam. la prima e unica hi hi.
Poi sull'età del consenso si può ragionare meglio, ascoltando esperti, e non gente interessata,sessualmente, sia verso i maschietti o sia verso le ragazzine.
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rossella de pietro Today 05:30 PM
Lei è offesa??????????????????
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Edu Latino Today 05:28 PM
Grande aldo busi!
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Pietro Pinna Today 05:26 PM
La verità fa male
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Luca Tiberi Today 06:22 PM in risposta a Pietro Pinna
hehehe
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Roberto Cacherano Today 05:23 PM
Interessante.....E cosa scriverà sulla querela?Che è stata accusata di girare senza mutande?
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curtianois Today 05:22 PM
e' che certe cose si fanno ma non si dicono...
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Ital Today 05:21 PM
Ma questo è il Pippo della Rai dei socialisti? Non è cambiato per niente.
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Pollice Su per Busi... Non mi è mai piaciuto però in questo caso è stato un grande!
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Giovanni55 Today 05:11 PM
Pochi minuti prima, la signora Ravetto aveva soghignato, quando Aldo Busi aveva accennato alla propria femminilità, lei perfidamente ha sottolineato la sua troppa femminilità, ma quando Busi ha messo allo scoperto il suo nervo, la signora è saltata sulla sedia......minacciando di querelarlo...... ed à fuggita dalla pura e sacrosanta verità.....
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miki 56 Today 05:07 PM
grande Busi, sei riuscito a farle perdere le staffe !!!!
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