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peanuts
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Re: Top News

Messaggio da peanuts »

Due cose sulla politca estera
- la Bonino dice che non concederanno asilo a Snowden. Male, malissimo. Per me è un eroe mondiale e spero che continui a sputtanare tutti quanti
- L'Egitto. Non mi piacciono i golpe ma nemmeno gli estremisti islamici (così come quelli cattolici o israeliani, per colpa dei quali non si avvia mai un negoziato serio con i palestinesi pur avendo anche hamas ha le sue responsabilità). Forse ci si doveva pensare a suo tempo a non lasciare troppo spazio alle forse estremiste ma pare che l'europa si occupi solo di alcune faccende (s'è scordata l'ungheria, s'è scordata la turchia, si scordò la polonia quando c'erano i fratelli schiifosi, non chiede al vaticano di aprire gli archivi per sapere un sacco di cose, in arabia saudita succede qualunque cosa ma tanto sono amici... begli amici)
Un anno fa fu commesso un grosso errore di valutazione e lo scrissi in tempi non sospetti
Speriamo non succeda troppo casino adesso ma temo che saranno tempi duri laggiù
Auspico uno stato più laico, indubbiamente, quello sì
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

14) Quello che non vorremmo mai leggere e ne sentire - 1


Taranto, fulmine colpisce due bambini: uno morto, l’altro è grave
Il piccolo sopravvissuto è ricoverato all’ospedale 'Giannuzzi' di Manduria. Per far arrivare l’ambulanza sul luogo dell’incidente sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del comando di Taranto: la strada era infatti ostruita da alcuni alberi caduti
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 8 luglio 2013
Commenti (3)

Due bambini sono stati folgorati da un fulmine ed uno di loro è morto. Giocavano in un residence a Campomarino di Maruggio (Taranto) quanso si è scatenata una tempesta di vento e acqua. Il ragazzino sopravvissuto, 14 anni, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale ‘Giannuzzi’ di Manduria. I soccorsi non sono stati semplici: per far arrivare l’ambulanza sul luogo dell’incidente sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del comando di Taranto perché la strada era infatti ostruita da alcuni alberi caduti. Sulla provincia pugliese si è scatenato un nubifragio e non ci sarebbe stato neppure il tempo di mettersi al riparo.

La vittima, 12 anni, di Acquaviva delle Fonti (Bari), è morto per arresto cardiaco nonostante le manovre di rianimazione praticate dal personale del 118 giunto sul posto. Il cuginetto ha subito una forte scossa ma è comunque vigile, e a quanto si è appreso, non dovrebbe riportare gravi conseguenze. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e polizia.

“E’ stato un temporale che si è scatenato all’improvviso. Venti minuti prima della tragedia il cielo era velato, tutto era calmo” racconta all’Adnkronos di Alberto Chimienti, sindaco di Maruggio. “Dalle prime informazioni – spiega il sindaco – so che i due bambini erano insieme alla famiglia e stavano cercando riparo dalla pioggia quando sono stati colpiti dal fulmine. I soccorsi si sono attivati subito ma per uno di loro non c’è stato nulla da fare”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... to/650006/
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

Good news: instaurato finalmente un metodo che guardi al merito.

Bad news: il gap Nord-Sud.


La prima classifica della ricerca in Italia
Tra gli atenei vince il Nord, trionfa l'Infn

L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia ai primi posti. Il ministro Carrozza ha presentato il rapporto finale sulla Valutazione della qualità della ricerca 2004/2010. Una parte dei finanziamenti, 540 milioni di euro, saranno assegnati anche in base a questa graduatoria

di SALVO INTRAVAIA

La prima classifica della ricerca in Italia Tra gli atenei vince il Nord, trionfa l'Infn

Finanziamenti in base al merito agli atenei anche per la ricerca scientifica? Sembra proprio di sì. Dopo quella delle università migliori, arriva anche la classifica degli enti di ricerca più meritevoli, la prima in assoluto in Italia. In testa, tra gli atenei, Padova e Trento. E tra gli enti di ricerca, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e l’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia.

La classifica premia le strutture che riescono a tirare fuori i migliori lavori scientifici, anche a livello internazionale, e i brevetti più interessanti. Ma non solo: l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ha stilato la classifica degli atenei e degli istituti di ricerca che riescono a gestire al meglio le risorse.

Questa mattina, alla presenza del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, l’Anvur – controllato dal ministero stesso – ha presentato il rapporto finale sulla Valutazione della qualità della ricerca 2004/2010.

Nel corso della presentazione il ministro Carrozza ha annunciato che 540 milioni di euro, la quota premiale - l'8 per cento - del Fondi di finanziamento ordinario erogato annualmente agli atenei, verranno distribuiti in base ai risultati del rapporto. “È stato fatto sforzo enorme – spiega il ministro Carrozza – e vorrei che in altri ambiti si facesse lo stesso sforzo, con la stessa determinazione”. “È una decisione politica – ha continuato – che il governo ha voluto prendere per mostrare non solo l’esito della valutazione, ma il metodo”.

Adesso, ha aggiunto, l’obiettivo è di “contribuire a migliorare questo processo in nome della trasparenza e della accountability”, si vuole cioè “dimostrare ai cittadini che finanziano con le tasse il sistema pubblico della ricerca, il nostro compito è rendere conto dell’esito delle politiche pubbliche, è un dovere della pubblica amministrazione”.

Per assegnare le pagelle, l’Agenzia ha suddiviso gli atenei e gli enti di ricerca in tre categorie: grandi, medi e piccoli. E per effettuare un confronto complessivo – relativo a tutte le 14 aree scientifiche scandagliate – sono stati individuati sette indicatori: Qualità della ricerca, Attrazione delle risorse, Mobilità dei ricercatori, Internazionalizzazione degli stessi, Alta formazione del personale, Risorse proprie e l’indicatore di Miglioramento. E’ Padova il grande ateneo che in Italia sforna e gestisce al meglio la produzione scientifica. Seguito dall’università Bicocca di Milano e dagli atenei di Verona e Bologna. Ma sono gli atenei del Nord a fare la parte del leone. La Sapienza di Roma figura al 22° posto, su 32 grandi università. Maglia nera per l’università di Messina, con una produzione scientifica parecchio al di sotto della media in diverse delle 14 aree scientifiche censite.

Tra gli atenei di medie dimensioni spiccano quelli del Trentino Alto Adige. In testa l’università di Trento seguita da quelle di Bolzano e Ferrara. In coda Urbino. E tra i piccoli atenei spicca quello diretto fino a pochi mesi fa dall’attuale inquilino di viale Trastevere: il S. Anna di Pisa. Al secondo posto, un po’ a sorpresa, la scuola di eccellenza Normale di Pisa e la Luiss di Roma. Tra gli enti di ricerca, promossi l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia e la Fondazione Santa Lucia, rimandati a settembre il Cnr e il Consorzio interuniversitario Istituto nazionale per le ricerche cardiovascolari (Inrc). Ma perché un simile esercizio, che in 20 mesi ha passato in rassegna la produzione scientifica – quasi 185mila prodotti, tra articoli di riviste, libri, brevetti, mostre, opere d’arte ed altro di 133 strutture pubbliche e private relativi a sette anni (2004/2010) di lavoro – e la politica, in ambito scientifico, portata avanti dai singoli atenei e dagli enti di ricerca?

La risposta è contenuta nello stesso rapporto. “I risultati – illustra il dossier – potranno essere utilizzati dagli organi di governo delle varie strutture per definire azioni di miglioramento; dalle famiglie e dagli studenti per orientarsi nella scelta dell’ateneo cui iscriversi, soprattutto per i corsi di laurea magistrale e per i corsi di dottorato”. Insomma: una vera e propria classifica con tanto di pagelle affibbiate ai ricercatori che lavorano nelle singole strutture e ai soggetti che gestiscono gli atenei e gli enti di ricerca. Ma soprattutto, uno strumento “trasparente”, in quanto tutti i dati sono pubblicati online, che dovrebbe essere utilizzato dal ministero per assegnare le risorse che ogni anno vengono distribuiti al settore.

http://www.repubblica.it/scuola/2013/07 ... /?ref=fbpr
paolo11
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Re: Top News

Messaggio da paolo11 »

VOGLIONO CHIUDERE LA BOCCA ALLA GABANELLI
Gravissimo episodio avvenuto ai danni di Report e del team Gabanelli. Guardate cos'è successo ad un giornalista della celebre trasmissione d'inchiesta. Furto misterioso a casa di Alberto Nerazzini, rubati gli archivi personali. "Una delle intimidazioni più gravi subite da un giornalista negli ultimi anni", così il collega Antonino Monteleone.
Un misterioso furto è stato messo a punto nella dimora bolognese del giornalista di Report, Alberto Nerazzini, in via Casaglia, sui colli del capoluogo emiliano. La violazione di domicilio è stata scoperta dallo stesso Nerazzini, quando è rincasato intorno alle ore 23. I ladri avevano portato via diversi computer, telecamere, materiale elettronico e gli archivi personali, lasciando invece al loro posto gli oggetti di valore e le strumentazioni di un altro collega. Per questo motivo si sta valutando l'ipotesi di un'intimidazione. Lo stesso giornalista, 11 anni fa, era stato vittima di un altro episodio increscioso: la sua abitazione romana era andata a fuoco e ancora ignote sono le cause dell'incendio.
"Quello che è successo ad Alberto Nerazzini nella sua casa di Bologna rappresenta una delle intimidazioni più gravi subite da un giornalista in Italia negli ultimi anni - così commenta su Facebook il collega di Report Antonino Monteleone -. Gli hanno portato via l'attrezzatura, gli hanno portato via i computer e quindi gli archivi e quindi avranno il tempo di bruciare le sue fonti. Chi ha colpito lo ha fatto con sapienza. Non hanno toccato nient'altro che ciò che serviva per paralizzarlo. E lasciando pochissime tracce. Così come 11 anni fa quando, a Roma, la sua casa andò in cenere per via di un incendio a cui nessuno ha dato una spiegazione ufficiale. All'epoca lavorava su Cuffaro & Co. Oggi ha lavorato su Formigoni, Don Verzè, gli Angelucci, un bel pezzo di area grigia tra mondo delle professioni e criminalità organizzata. Colpiscono Alberto. Colpiscono Report. Colpiscono tutti noi". (Fonte)
http://www.tzetze.it/redazione/2013/07/ ... index.html
iao
Paolo11
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

ROMA - Ordini di arresto per quattro componenti della famiglia Ligresti - Salvatore e i tre figli Ionella, Giulia Maria e Paolo Gioacchino - Emanuele Erbetta e Fausto Marchionni, ex amministratori delegati di Fonsai, e Antonio Talarico, ex vicepresidente della società. Il tutto nell'ambito dell'inchiesta della magistratura di Torino sulle attività di Fonsai, sulle quali, è in corso un'altra indagine della procura di Milano. Gli arresti sono stati effettuati dalla Guardia di finanza di Torino.

«I provvedimenti cautelari sono scattati per tutti gli indagati per il pericolo di fuga. Per l'ex amministratore delegato Erbetta anche per il pericolo di inquinamento delle prove. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Torino, Vittorio Nessi.

Tutti gli arrestati sono accusati di falso in bilancio e manipolazione del mercato. E' inoltre contestata, quanto al falso in bilancio, l'aggravante del grave danno procurato ai risparmiatori. Nel bilancio 2010 della società - secondo l'accusa - sarebbero state sottostimate per 600 milioni di euro le riserve assicurative per evitare gravi ricadute in Borsa sul titolo Fonsai.

Tra i reati contestati anche l'aggiotaggio informativo: «Diffondevano notizie false occultando perdite e dunque influenzando le scelte degli azionisti». Nella vicenda Fonsai, i magistrati stimano un danno patrimoniale di 300 milioni.

Fonsai, distribuiti utili per 235 milioni a Premafin. Grazie alla costante sottovalutazione della riserva sinistri all'interno di Fonsai, secondo gli inquirenti sono stati distribuiti, negli anni, 253 milioni di euro alla Premafin spa, la holding della famiglia Ligresti. Per gli investigatori, invece, laddove vi sono stati degli utili vi sarebbero dovute essere delle perdite. La famiglia Ligresti, presente nei consigli di amministrazione di Fonsai e Milano Assicurazioni, si sarebbe invece assicurata un costante flusso di dividenti illeciti e anche il via libera a numerose operazioni immobiliari che permettevano di fare uscire del denaro dalle casse di Fonsai a favore di altre società del gruppo, tutte riconducibili alla famiglia Ligresti. Tra le operazioni più eclatanti vi è stata l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario della società alberghiera Atahotel, che sarebbe stata pagata un prezzo superiore ai valori di mercato nonostante fosse strutturalmente in perdita.

Gli arresti. Salvatore Ligresti, patriarca della famiglia ed ex presidente onorario di Fonsai, è nella sua abitazione di Milano agli arresti domiciliari, così come Talarico e Marchionni, mentre per i tre figli di Ligresti è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

Gioacchino Paolo Ligresti in Svizzera. Gioacchino Paolo Ligresti, uno dei quattro componenti della famiglia nei confronti dei quali sono disposte le misure cautelari, non è stato arrestato e risulta allo stato «ricercato». I finanzieri sanno che il manager si trova in Svizzera e prima di prendere ufficialmente contatti con le autorità elvetiche, aspettano di sapere se l'uomo intende rientrare in Italia e consegnarsi.

Mercoledì 17 Luglio 2013 - 09:33
Ultimo aggiornamento: 12:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

Assolto l'ex generale del Ros Mario Mori
"Non favorì la latitanza del boss Provenzano"

L'ex capo dei servizi segreti era accusato dalla Procura di avere coperto il padrino di Corleone, sulla base di un patto nato durante la trattativa Stato-mafia del '92-'93. Assolto anche il colonnello Mauro Obinu. Il verdetto è arrivato dopo più di cento udienze e cinque anni di dibattimento
di SALVO PALAZZOLO

Assolto l'ex generale del Ros Mario Mori "Non favorì la latitanza del boss Provenzano" Mario Mori
TAG provenzano, latitanza, processo mori, mario mori, Bernardo Provenzano La Procura di Palermo aveva chiesto una condanna esemplare per il generale Mario Mori, ex ufficiale simbolo del Ros ed ex direttore del Sisde: 9 anni di carcere, "per aver favorito la latitanza di Bernardo Provenzano". Ma la Quarta sezione del tribunale non ha accolto la richiesta e ha assolto Mori: "perché il fatto non costituisce reato". Questa la formula letta dal presidente della quarta sezione del Tribunale, Mario Fontana. L'assoluzione è arrivata anche per un altro ex ufficiale del Ros, il colonnello Mauro Obinu, pure lui imputato per favoreggiamento aggravato

I due carabinieri erano accusati da un collega, il colonnello Michele Riccio, di aver impedito un blitz determinante per la cattura di Provenzano. Era il 30 ottobre 1995. Riccio aveva ricevuto una notizia molto precisa da un confidente d'eccezione, il capofamiglia di Caltanissetta Luigi Ilardo: "Sono stato invitato a una riunione con lo zio Binnu - spiegò - si terrà in un casolare nelle campagne di Mezzojuso, provincia di Palermo". Riccio aveva chiesto ai vertici del Ros l'organizzazione di un blitz, che però non scattò mai. E alcuni mesi dopo, il padrino-confidente fu ucciso a Catania, proprio quando stava per iniziare a collaborare ufficialmente con la giustizia.

Mori e Obinu, difesi dagli avvocati Basilio Milio ed Enzo Musco, hanno sempre respinto le accuse, bollando la denuncia di Riccio come "non attendibile" perché "arrivata con molti anni di ritardo".

In cinque anni di processo, i colpi di scena sono stati tanti. Il pubblico ministero Nino Di Matteo, che in aula è stato affiancato dall'ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia, ha portato in dibattimento il testimone dell'inchiesta "trattativa Stato-mafia", Massimo Ciancimino. E per i due ufficiali è arrivata anche un'aggravante del capo d'imputazione, che ha trasformato il favoreggiamento a Provenzano nel prezzo della trattativa avviata tre anni prima. Questo ha sostenuto la Procura, che accusava Mori e Obinu di avere agito "non perché collusi o corrotti o ricattati dalla mafia", ma perché ispirati da una "scelta di politica criminale sciagurata - così è stato detto nella requisitoria - per fare prevalere le esigenze di mediazione, favorendo l'ala ritenuta più moderata di Cosa nostra, quella di Bernardo Provenzano".

Il Tribunale ha disposto la trasmissione in Procura dei verbali di Massimo Ciancimino e Michele Riccio. Adesso, dopo il verdetto di assoluzione emesso dal tribunale, bisognerà attendere 90 giorni per leggere le motivazioni della sentenza.

(17 luglio 2013)

http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... ref=HREA-1
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Non ci bastava il monocolore democristiano Letta-Alfano, ci mancava solo Caronte



Arriva «Caronte», allarme rosso su tutta Italia
Sarà una delle ondate di caldo più forti da 10 anni
Tra domenica e lunedì il picco. L'aria caldissima in arrivo dall'entroterra algerino. Temperature percepite fino a 43° C


http://www.corriere.it/cronache/13_lugl ... 8a5e.shtml
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

E poi gli italiani si offendono quando gli dici che sono dei struzzimerli.

Si bevono e digeriscono di tutto.

Fate attenzione ai "cattolici" di destra, soprattutto di Comunione e fatturazione, perché non sono cristiani.

9,5 milioni di poveri e questi "cattolici" pensano alle armi.

Bisognerà fare una petizione a Francesco, per chiedere se se la sente di regnare su questi scalzacani di tricolori, perché con questi "cattolici" siamo andati a fondo.




Difesa, Mauro: “Senza nuove risorse rischiamo default funzionale forze armate”
Il ministro lancia l'allarme durante l’audizione in Commissione Difesa della Camera, sottolineando che "solo ripristinando ragionevoli livelli di spesa potremmo avere uno strumento militare in linea con i parametri europei". E chiede più soldi nonostante la crisi


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... te/664408/
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

BOCCACCIO 2013 fa ancora notizia

Le avventure di Capitan Cervo



IL TRADIMENTO SCOPERTO
Insegue l'amante della moglie,
lui si rifugia al bar in mutande
Per liberare l'uomo, un impiegato italiano di 49 anni, è dovuta intervenire una volante della questura

LUCCA - Ha trovato sua moglie con l'amante: beccati in flagrante. Così il marito della donna, furioso per la scoperta, ha messo in fuga il suo rivale. A questo punto, proprio come si immaginerebbe nella scena di un film, l'uomo ha iniziato a scappare in mutande e si è rifugiato in un bar.

È accaduto in pieno centro storico a Lucca, martedì sera. L'amante aggredito, un impiegato di 49 anni, ha chiamato la polizia poiché, inseguito dal marito della donna, ha temuto il peggio. L'uomo tradito, 36 anni, ha costretto il rivale seminudo a nascondersi fino a quando non sono intervenuti gli agenti della questura.

Redazione online
24 luglio 2013
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http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 5706.shtml
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Il video dell'incidente di Santiago

http://www.youtube.com/watch?v=_CqYtEduaqw
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