Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Una cosa è certa Silvio Berlusconi,si è dimostrato un immaturo anche se ha quasi 80 anni.
Mandare i suoi lacche a chiedere la grazia.Quanto sei sceso in basso Silvio.
Dalle stelle alle stalle.Lo avevo detto che finiva in quel modo.E non è ancora finita Silvio.
Ciao
Paolo11
Mandare i suoi lacche a chiedere la grazia.Quanto sei sceso in basso Silvio.
Dalle stelle alle stalle.Lo avevo detto che finiva in quel modo.E non è ancora finita Silvio.
Ciao
Paolo11
Ultima modifica di paolo11 il 03/08/2013, 16:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Chi sostiene un delinquente è a sua volta un delinquente!
in Ultimissime / by Don Giorgio / on 2 agosto 2013 at 18:33 /
B. DELINQUENTE NATO E PREGIUDICATO
IL PD IN LUTTO
di Paolo Farinella, prete
Genova 1 agosto 2013. L’Italia è l’unico Paese al mondo garantista con due gradi di giudizio e un terzo di valutazione. Ora la parola definitiva è detta e deve essere chiara per tutti: Berlusconi è un evasore patentato, cioè ha rubato agli Italiani, anche a coloro che l’hanno votato, specialmente a loro. Personalmente non ho mai avuto bisogno di una sentenza di tribunale per sapere chi fosse l’uomo più corrotto d’Italia e corruttore per natura e vocazione che ha inquinato ogni cosa che ha toccato e che è arrivato all’impudicizia di governare tramite il Nepote senza metterci la faccia, ma decidendo lui la rotta, i contenuti e le priorità del governo. Il Pd si limita, come suo solito, a tenere bordone e a portare le pantofole da fido cagnolino che ogni tanto ha il permesso di abbaiare, ma solo per gioco o per sollazzo.
Sono felice di questa sentenza politicamente, come cittadino, come italiano, come prete, come uomo che paga le tasse e che mai si è avvalso delle leggi truffa emanate da Berlusconi. Ora la situazione paradossale è questa: c’è un governo presieduto da Letta-Nepote, il cui zio-Letta ha trascorso la giornata a consolare Berlusconi prima della sentenza e ha fatto da ponte o da colombaia per mantenere in vita il governo-Nepote perché è la migliore garanzia della sopravvivenza politica di Berlusconi-padrone di zio e nipote. Coloro – 10 milioni – che lo hanno votato, ora devono sapere che hanno votato – e quindi sono complici – di un evasore, di un pregiudicato e di un corrotto.
Staremo a vedere cosa farà il Pd. L’Epifanio segretario per una stagione è andato in tv e ha detto che le sentenze si devono eseguire, come dire che l’acqua è liquida e il sole scalda. Poveretto, non si è reso conto che avrebbe dovuto dire solo una parola: con un pregiudicato e un condannato per evasione fiscale d’imponenza colossale, mentre il governo raschia il fondo e aumenta le tasse, non possiamo governare. Da questo momento il Pd toglie la fiducia al governo. Non lo farà. Non può farlo perché il Pd si sente orfano senza il padre-padrone che mentre lo frusta, gli offre una carota avvelenata. Renzi solidarizzava in segreto con Berlusconi e non sente il pudore di dimettersi da sindaco. Letta Nipote dovrebbe dire pubblicamente che rassegna le dimissioni perché lui non può governare con un condannato a 4 anni, di cui 3 condonati da una apposita legge fatta dal condannato e all’interdizione dai pubblici uffici, sebbene in rilettura di quantificazione.
Nessuno sa cosa sia il bene comune, ma tutti fanno i loro interessi. Il Pd sta consumando le ultime briciole che gli sono rimaste per cui alle prossime elezioni – che saranno molto presto – perderà anche la parvenza di partito, dilaniato da se medesimo. Il ricalcolo dell’interdizione permette a Berlusconi di fare cadere il governo in autunno, andare ad elezioni, farsi rieleggere, avere una barcata di voti, compresi quelli del Pd e fare un governo lui per portare a termine il programma P2 della Loggia massonica di Gelli.
Tutti gli evasori, i ladri, i delinquenti, i magnaccia, profittatori e profittatrici, corrotti e corruttori, prostitute vip, appunto un oceano di fans, gli daranno il voto e lo santificheranno. Ormai converrebbe che nelle carceri si mettessero solo gli onesti e i delinquenti restassero fuori perché questa è la proporzione tra giusti e ingiusti.
Intanto i 35 cretini che gli imbecilli chiamano saggi stanno devastando la Costituzione per permettere ai mafiosi di assaltare lo Stato, tutte le Istituzioni e fare quello che vogliono, ma costoro non sanno che devono passare sul corpo dei giusti che onorano la Resistenza e resisteranno fino alla morte. La condanna del delinquente Berlusconi ci dice che c’è un giudice a Berlino e che le Istituzioni sono più forti dell’impudenza e della furbizia. Chi opera il male, sapendo di farlo, deve sapere che arriva il momento del «redde rationem» e prima o poi bisogna sottomettersi alla Maestà della Legge che non può essere derisa impunemente.
Come il suo antenato, Al Berluscopone, è stato colto in fallo sull’evasione fiscale. E’ il destino dei mafiosi, ma tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Succeda quel che vuole succedere, ora tutti gli Italiani sanno e devono ammettere che Berlusconi Silvio è un delinquente matricolato e ci aspettiamo, subito, come vuole la Legge che il Presidente della Repubblica – pardon! il Re Giorgio, gli revochi la nomina a cavaliere per indegnità e per vilipendio. Che respiro!
Ho appena terminato di ascoltare la maschera incerata di Berlusconi che, tenendo davanti a sé sulla scrivania, l’atlante, quasi a darsi un senso di onnipotenza mondiale o forse chiedendo aiuto al mondo intero, ha dichiarato una serie di fandonie e di bugie, come è nella sua natura e nel suo solito. Ha detto che si è fatto da solo, senza dire chi gli ha dato i soldi e come si chiamavano i mafiosi soci. Ha detto che non ha mai licenziato alcuno dei suoi «collaboratori»: basta chiederlo a questi per sapere la verità. Ha detto di essere onesto e di pagare le tasse, senza rendersi conto che è stato appena condannato «IN 3° GRADO» per evansione fiscale e furto agli Italiani. Ha detto che nel mondo ha fatto gli interessi dell’Italia, senza parlare di Putin e del gas russo. Ha detto che ha aumentato la ricchezza dell’Italia, ma forse non si è accorto dove l’ha portata fino al punto che ha dovuto dimettersi e cedere il posto a Monti per imposizione europea perché se restava lui l’Italia andava in bancarotta. Ha detto che meriterebbe una medaglia perché ha fatto il miracolo di farsi votare da tutti gli evasori fiscali d’Italia e non si rende conto che deve restituire quella di cavaliere che non merita, né ha mai meritato. Ha parlato con la maschera smunta e macilenta, di uno che sa e conosce tutte le malefatte che ha fatto e che questa volta non è riuscito a sfancarla. Anche il cerone e il mascara erano tristi! Ha detto che continuerà la vita politica e che ha come obiettivo la riforma delle riforme: la Giustizia. Non c’erano dubbi ed è superfluo che lo dica perché da venti anni non fa altro che manipolare la Giustizia, autoassolvendosi, esattamente come un EVASORE FISCALE, UN DELINQUENTE NATO, UN PREGIUDICATO SENZA SCAMPO E SENZA ONORE.
Ha concluso: W l’Italia! W Forza Italia! E noi gli rispondiamo: W L’Italia! W la Giustizia! W la Legalità!
Il 12 novembre sarò processato in tribunale a Genova per diffamazione, chiamato in giudizio da tale Pierluigi Vinai, ex candidato (trombato) sindaco di Genova, opus dei e cattolico sedicente, appoggiato dal partito di Berlusconi e di Scajola. Ho detto in campagna che come cattolico era disonesto e incoerente se rappresentava delinquenti e corrotti e corruttori. Eccolo servito! La Cassazione ha sancito definitivamente chi era il suo principale capo cordata. Ho intenzione di citare a testimonio a discarico il cardinale Angelo Bagnasco che sotto giuramento deve dire chi tra me e Vinai è cattolico e chi no! Chi rispetta l’etica cattolica e chi la manipola e la usa per fini sconci e delittuosi come la condanna di Berlusconi dimostra senza dubbi. Signore, grazie per avermi dato la possibilità di assistere a questo risarcimento etico e giuridico.
PS. Ora voglio sapere da Ruini, da Bagnasco, dal dimissionario Bertone, da Fisichella e da tutti i vescovi e preti che lo hanno appoggiato, sostenuto e votato …. Come la mettiamo? Chi dite che sia l’uomo con cui avete scientemente fornicato alla luce del sole? Anche costoro devono dovrebbero, per correità, essere affidati ai servizi sociali, con berretti e suppellettili rossi incorporati.
PPS. Il 12 novembre sarò processato in tribunale a Genova per diffamazione, chiamato in giudizio da tale Pierluigi Vinai, ex candidato (trombato) sindaco di Genova, opus dei e cattolico sedicente, appoggiato dal partito di Berlusconi e di Scajola. Ho detto in campagna che come cattolico era disonesto e incoerente se rappresentava delinquenti e corrotti e corruttori. Eccolo servito! La Cassazione ha sancito definitivamente chi era il suo principale capo banda. Ho intenzione di citare a testimonio a discarico il cardinale Angelo Bagnasco che sotto giuramento deve dire chi tra me e Vinai è cattolico e chi no! Chi rispetta l’etica cattolica e chi la manipola o la usa per fini sconci e delittuosi come la condanna di Berlusconi dimostra senza dubbi. Signore, grazie per avermi dato la possibilità di assistere a questo risarcimento etico e giuridico. Amen!
A tutti un abbraccio e un grande bacio a tutte e a tutti, senza differenze.
Paolo Farinella, prete
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Genova 1 agosto 2013. L’Italia è l’unico Paese al mondo garantista con due gradi di giudizio e un terzo di valutazione. Ora la parola definitiva è detta e deve essere chiara per tutti: Berlusconi è un evasore patentato, cioè ha rubato agli Italiani, anche a coloro che l’hanno votato, specialmente a loro. Personalmente non ho mai avuto bisogno di una sentenza di tribunale per sapere chi fosse l’uomo più corrotto d’Italia e corruttore per natura e vocazione che ha inquinato ogni cosa che ha toccato e che è arrivato all’impudicizia di governare tramite il Nepote senza metterci la faccia, ma decidendo lui la rotta, i contenuti e le priorità del governo. Il Pd si limita, come suo solito, a tenere bordone e a portare le pantofole da fido cagnolino che ogni tanto ha il permesso di abbaiare, ma solo per gioco o per sollazzo.
Sono felice di questa sentenza politicamente, come cittadino, come italiano, come prete, come uomo che paga le tasse e che mai si è avvalso delle leggi truffa emanate da Berlusconi. Ora la situazione paradossale è questa: c’è un governo presieduto da Letta-Nepote, il cui zio-Letta ha trascorso la giornata a consolare Berlusconi prima della sentenza e ha fatto da ponte o da colombaia per mantenere in vita il governo-Nepote perché è la migliore garanzia della sopravvivenza politica di Berlusconi-padrone di zio e nipote. Coloro – 10 milioni – che lo hanno votato, ora devono sapere che hanno votato – e quindi sono complici – di un evasore, di un pregiudicato e di un corrotto.
Staremo a vedere cosa farà il Pd. L’Epifanio segretario per una stagione è andato in tv e ha detto che le sentenze si devono eseguire, come dire che l’acqua è liquida e il sole scalda. Poveretto, non si è reso conto che avrebbe dovuto dire solo una parola: con un pregiudicato e un condannato per evasione fiscale d’imponenza colossale, mentre il governo raschia il fondo e aumenta le tasse, non possiamo governare. Da questo momento il Pd toglie la fiducia al governo. Non lo farà. Non può farlo perché il Pd si sente orfano senza il padre-padrone che mentre lo frusta, gli offre una carota avvelenata. Renzi solidarizzava in segreto con Berlusconi e non sente il pudore di dimettersi da sindaco. Letta Nipote dovrebbe dire pubblicamente che rassegna le dimissioni perché lui non può governare con un condannato a 4 anni, di cui 3 condonati da una apposita legge fatta dal condannato e all’interdizione dai pubblici uffici, sebbene in rilettura di quantificazione.
Nessuno sa cosa sia il bene comune, ma tutti fanno i loro interessi. Il Pd sta consumando le ultime briciole che gli sono rimaste per cui alle prossime elezioni – che saranno molto presto – perderà anche la parvenza di partito, dilaniato da se medesimo. Il ricalcolo dell’interdizione permette a Berlusconi di fare cadere il governo in autunno, andare ad elezioni, farsi rieleggere, avere una barcata di voti, compresi quelli del Pd e fare un governo lui per portare a termine il programma P2 della Loggia massonica di Gelli.
Tutti gli evasori, i ladri, i delinquenti, i magnaccia, profittatori e profittatrici, corrotti e corruttori, prostitute vip, appunto un oceano di fans, gli daranno il voto e lo santificheranno. Ormai converrebbe che nelle carceri si mettessero solo gli onesti e i delinquenti restassero fuori perché questa è la proporzione tra giusti e ingiusti.
Intanto i 35 cretini che gli imbecilli chiamano saggi stanno devastando la Costituzione per permettere ai mafiosi di assaltare lo Stato, tutte le Istituzioni e fare quello che vogliono, ma costoro non sanno che devono passare sul corpo dei giusti che onorano la Resistenza e resisteranno fino alla morte. La condanna del delinquente Berlusconi ci dice che c’è un giudice a Berlino e che le Istituzioni sono più forti dell’impudenza e della furbizia. Chi opera il male, sapendo di farlo, deve sapere che arriva il momento del «redde rationem» e prima o poi bisogna sottomettersi alla Maestà della Legge che non può essere derisa impunemente.
Come il suo antenato, Al Berluscopone, è stato colto in fallo sull’evasione fiscale. E’ il destino dei mafiosi, ma tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Succeda quel che vuole succedere, ora tutti gli Italiani sanno e devono ammettere che Berlusconi Silvio è un delinquente matricolato e ci aspettiamo, subito, come vuole la Legge che il Presidente della Repubblica – pardon! il Re Giorgio, gli revochi la nomina a cavaliere per indegnità e per vilipendio. Che respiro!
Ho appena terminato di ascoltare la maschera incerata di Berlusconi che, tenendo davanti a sé sulla scrivania, l’atlante, quasi a darsi un senso di onnipotenza mondiale o forse chiedendo aiuto al mondo intero, ha dichiarato una serie di fandonie e di bugie, come è nella sua natura e nel suo solito. Ha detto che si è fatto da solo, senza dire chi gli ha dato i soldi e come si chiamavano i mafiosi soci. Ha detto che non ha mai licenziato alcuno dei suoi «collaboratori»: basta chiederlo a questi per sapere la verità. Ha detto di essere onesto e di pagare le tasse, senza rendersi conto che è stato appena condannato «IN 3° GRADO» per evansione fiscale e furto agli Italiani. Ha detto che nel mondo ha fatto gli interessi dell’Italia, senza parlare di Putin e del gas russo. Ha detto che ha aumentato la ricchezza dell’Italia, ma forse non si è accorto dove l’ha portata fino al punto che ha dovuto dimettersi e cedere il posto a Monti per imposizione europea perché se restava lui l’Italia andava in bancarotta. Ha detto che meriterebbe una medaglia perché ha fatto il miracolo di farsi votare da tutti gli evasori fiscali d’Italia e non si rende conto che deve restituire quella di cavaliere che non merita, né ha mai meritato. Ha parlato con la maschera smunta e macilenta, di uno che sa e conosce tutte le malefatte che ha fatto e che questa volta non è riuscito a sfancarla. Anche il cerone e il mascara erano tristi! Ha detto che continuerà la vita politica e che ha come obiettivo la riforma delle riforme: la Giustizia. Non c’erano dubbi ed è superfluo che lo dica perché da venti anni non fa altro che manipolare la Giustizia, autoassolvendosi, esattamente come un EVASORE FISCALE, UN DELINQUENTE NATO, UN PREGIUDICATO SENZA SCAMPO E SENZA ONORE.
Ha concluso: W l’Italia! W Forza Italia! E noi gli rispondiamo: W L’Italia! W la Giustizia! W la Legalità!
Il 12 novembre sarò processato in tribunale a Genova per diffamazione, chiamato in giudizio da tale Pierluigi Vinai, ex candidato (trombato) sindaco di Genova, opus dei e cattolico sedicente, appoggiato dal partito di Berlusconi e di Scajola. Ho detto in campagna che come cattolico era disonesto e incoerente se rappresentava delinquenti e corrotti e corruttori. Eccolo servito! La Cassazione ha sancito definitivamente chi era il suo principale capo cordata. Ho intenzione di citare a testimonio a discarico il cardinale Angelo Bagnasco che sotto giuramento deve dire chi tra me e Vinai è cattolico e chi no! Chi rispetta l’etica cattolica e chi la manipola e la usa per fini sconci e delittuosi come la condanna di Berlusconi dimostra senza dubbi. Signore, grazie per avermi dato la possibilità di assistere a questo risarcimento etico e giuridico.
PS. Ora voglio sapere da Ruini, da Bagnasco, dal dimissionario Bertone, da Fisichella e da tutti i vescovi e preti che lo hanno appoggiato, sostenuto e votato …. Come la mettiamo? Chi dite che sia l’uomo con cui avete scientemente fornicato alla luce del sole? Anche costoro devono dovrebbero, per correità, essere affidati ai servizi sociali, con berretti e suppellettili rossi incorporati.
PPS. Il 12 novembre sarò processato in tribunale a Genova per diffamazione, chiamato in giudizio da tale Pierluigi Vinai, ex candidato (trombato) sindaco di Genova, opus dei e cattolico sedicente, appoggiato dal partito di Berlusconi e di Scajola. Ho detto in campagna che come cattolico era disonesto e incoerente se rappresentava delinquenti e corrotti e corruttori. Eccolo servito! La Cassazione ha sancito definitivamente chi era il suo principale capo banda. Ho intenzione di citare a testimonio a discarico il cardinale Angelo Bagnasco che sotto giuramento deve dire chi tra me e Vinai è cattolico e chi no! Chi rispetta l’etica cattolica e chi la manipola o la usa per fini sconci e delittuosi come la condanna di Berlusconi dimostra senza dubbi. Signore, grazie per avermi dato la possibilità di assistere a questo risarcimento etico e giuridico. Amen!
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Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Infatti, quello era il centrosinistra,......questo Pd è la Dc.
Come inizia una guerra civile – 354
La cruna dell’ago – 319
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 319
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 299
Cronaca di un affondamento annunciato - 299
In mezzo alla tempesta - 240
Romanzo criminale - 60
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 28
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Le riflessioni d farsi sono:
1) I falchi dei Fratelli mussulmani sono stati messi a tacere dall’avvocato Coppi negli ultimi 15 giorni.
Ma l’avvocato Coppi ha fallito, il suo asso nella manica non ha prodotto niente.
Adesso sono ancora di più avvelenati.
2) La situazione in casa dei Fratelli mussulmani è simile, non identica, a quella dei fasci di Mussolini.
Ci stava chi non era intenzionato a perdere il potere, e chi pensava ad altra soluzione.
Nella Repubblica di Salò lo seguiranno i falchi, e sulla via della fuga i fedelissimi, che poi verranno fucilati.
3) Chi perde la partita ora tra Pd e Pdl, perde tutto.
Chi ha meno da perdere giocando sporco sono i Fratelli mussulmani
Meglio la guerra civile che la fine del nostro potere.
Bondi è più una mammoletta che un falco, ma se si spinge a tanto è perche vuole rimanere fedele al duce fino all’ultimo.
4) Silvio ha la “Robba “ da difendere, che è tanta e non può fare quello che ha fatto San Bettino martire.
5) Il governo a questo punto non ha più senso. E’ impossibile pensare che possano trovare insieme soluzioni di emergenza.
Quella di lavorare per l’Italia è una solenne balla. Lavorano tutti per la loro salvezza.
6) Stranamente la burocrazia ha ripreso a funzionare alla velocità della luce.
I documenti della Cassazione sono già presso la Corte d’Appello di Milano e al Senato.
Pd e M5S possono valutare decaduto da senatore il Caimano in tempi brevi.
7) Il Caimano spinge perché a gettare la spugna sia il Pd. Se adesso si profila un alleanza Pd-M5S sulla legge elettorale, alzeranno ulteriormente il livello dello scontro.
Il giorno del verdetto del Senato ritireranno i loro parlamentari. Il governo cadrà automaticamente.
Ergo, il governo ha comunque vita breve
8) La grazia non la può ottenere chi sta per avviarsi un processo per corruzione di un parlamentare. De Gregorio a Napoli. Senza poi dimenticare Ruby.
Ma chi è quel folle che concede la grazia in queste condizioni?
Romano Prodi
Infatti, quello era il centrosinistra,......questo Pd è la Dc.
Come inizia una guerra civile – 354
La cruna dell’ago – 319
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 319
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 299
Cronaca di un affondamento annunciato - 299
In mezzo alla tempesta - 240
Romanzo criminale - 60
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 28
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Le riflessioni d farsi sono:
1) I falchi dei Fratelli mussulmani sono stati messi a tacere dall’avvocato Coppi negli ultimi 15 giorni.
Ma l’avvocato Coppi ha fallito, il suo asso nella manica non ha prodotto niente.
Adesso sono ancora di più avvelenati.
2) La situazione in casa dei Fratelli mussulmani è simile, non identica, a quella dei fasci di Mussolini.
Ci stava chi non era intenzionato a perdere il potere, e chi pensava ad altra soluzione.
Nella Repubblica di Salò lo seguiranno i falchi, e sulla via della fuga i fedelissimi, che poi verranno fucilati.
3) Chi perde la partita ora tra Pd e Pdl, perde tutto.
Chi ha meno da perdere giocando sporco sono i Fratelli mussulmani
Meglio la guerra civile che la fine del nostro potere.
Bondi è più una mammoletta che un falco, ma se si spinge a tanto è perche vuole rimanere fedele al duce fino all’ultimo.
4) Silvio ha la “Robba “ da difendere, che è tanta e non può fare quello che ha fatto San Bettino martire.
5) Il governo a questo punto non ha più senso. E’ impossibile pensare che possano trovare insieme soluzioni di emergenza.
Quella di lavorare per l’Italia è una solenne balla. Lavorano tutti per la loro salvezza.
6) Stranamente la burocrazia ha ripreso a funzionare alla velocità della luce.
I documenti della Cassazione sono già presso la Corte d’Appello di Milano e al Senato.
Pd e M5S possono valutare decaduto da senatore il Caimano in tempi brevi.
7) Il Caimano spinge perché a gettare la spugna sia il Pd. Se adesso si profila un alleanza Pd-M5S sulla legge elettorale, alzeranno ulteriormente il livello dello scontro.
Il giorno del verdetto del Senato ritireranno i loro parlamentari. Il governo cadrà automaticamente.
Ergo, il governo ha comunque vita breve
8) La grazia non la può ottenere chi sta per avviarsi un processo per corruzione di un parlamentare. De Gregorio a Napoli. Senza poi dimenticare Ruby.
Ma chi è quel folle che concede la grazia in queste condizioni?
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Re: Come se ne viene fuori ?
1. NELLA NOTTE RE GIORGIO II HA FATTO SAPERE A PALAZZO GRAZIOLI CHE O LA SMETTONO IMMEDIATAMENTE CON QUESTI IRRESPONSABILI COMPORTAMENTI (RICHIESTA DI GRAZIA, VOTO ANTICIPATO, MANIFESTAZIONI IN PIAZZA) CHE RISCHIANO DI FAR SALTARE LA SANTA BARBARA DEL PAESE, OPPURE ORA DAVVERO BASTA: "LE MIE DIMISSIONI SONO GIÀ SCRITTE”
2. C’E’ IL RISCHIO DI UN CLIMA DA GUERRA CIVILE, E IL PRIMO A PAGARNE LE SPESE SAREBBE IL POPOLO ITALIANO, SAREMMO AD UN PASSO DAL DEFAULT-GRECO: SESSANTA MILIONI DI ITALIANI IMMOLATI SULL'ALTARE DEI PROBLEMI GIUDIZIARI DI UN SINGOLO A CAPO DI UN PARTITO POLITICO PUR SEMPRE MINORITARIO: IL PDL RAPPRESENTA MENO DI UN TERZO DEI VOTANTI, I QUALI VOTANTI SONO SOLTANTO LA METÀ DEL PAESE
3. DI PIÙ, I FALCHI CHE SPINGONO IL CAV VERSO L’APOCALISSE SONO MENO DELLA METÀ DEL PDL
4. VOTO SUBITO! A FIRENZE, L'ASSE TRA IL FALCO VERDINI E RENZI VIVE E LOTTA TRA DI NOI
DAGOREPORT
Telefoni roventi stanotte con il centralino del Quirinale dopo che nella giornata di ieri, in particolare alla riunione dei gruppi parlamentari Pdl (benché a ranghi molto ridotti, primi segni di scricchiolii?) hanno preso il sopravvento i falchi talebani della falange antigiudiziaria del Pdl su di un Cav non Cav confuso, frastornato e privo di una linea chiara da seguire, e con l'insofferenza visibile dell'ala moderata che non ne può più di questa convivenza che vuole solo prevaricare su ogni decisione.
Nella notte dunque Re Giorgio II ha fatto sapere a via del Plebiscito che o la smettono immediatamente con questi irresponsabili comportamenti che rischiano di far saltare la Santa Barbara del Paese, oppure ora davvero basta: "Fermatevi prima che sia troppo tardi. Le mie dimissioni sono già scritte, e poi farete i conti con un mio successore sicuramente meno garantista di me e, per quel che ne capisco, anche con una nuova maggioranza che a quel punto finirà per asfaltare anche un centrodestra allo sbando con ritorsioni e risentimenti interni irrisolvibili"
"E' profondamente sbagliato, ha continuato la voce dal Colle, chiedere la grazia in questo modo, cosa che denota anche una superficialità stupefacente in fatto di regole e procedure, sbagliata la manifestazione di domani sera a piazza Santissimi Apostoli, sbagliati i sit in davanti al Quirinale, che non solo non può essere ma non può nemmeno apparire come un luogo dove con la minaccia si cercano di ottenere risultati impossibili. È di fronte a tali irresponsabili pretese la reazione a difesa dell'istituzione e' ferma e non ammette deroghe. Per molto meno, tra l'altro, altri capi dello Stato hanno rischiato l'impeachment".
Dunque, linea durissima del Quirinale verso via del Plebiscito. Semmai, ha aggiunto nella notte la voce del Colle in collegamento con la Val Fiscalina dove Re Giorgio prova a trascorrere le vacanze, "sono ben altri i procedimenti giudiziari ancora in corso che possono essere ancor più devastanti e che un clima di scontro, o peggio di irresponsabile caduta del governo non farebbe altro che accelerare ancor di più nel loro iter, accentuare nelle presunte responsabilità di Berlusconi e esaltare la sua propensione a delinquere".
Insomma, il rischio di un clima da guerra civile, nonostante le spiagge affollate. È nella guerra civile il primo a pagarne le spese sarebbe il popolo italiano, la situazione economica già pessima del Paese, le aziende, la disoccupazione ed anche la galassia di società Mediaset e Fininvest che finirebbero inevitabilmente per essere coinvolte se non travolte dai debiti e da una crisi finanziaria alle stelle, con uno spread che, malgrado il generale agosto, ritornerebbe prepotentemente in alto.
Il rischio Italia, gli uomini del Colle lo hanno ben presente e lo hanno messo sul tavolo del lungo filo rosso notturno con via del Plebiscito, aumenterebbe in modo esponenziale: le agenzie di rating avrebbero gioco facile a relegare i nostri titoli di Stato a spazzatura, gli investitori internazionali, già pochi, si ritirerebbero.
Saremmo ad un passo dal default: sessanta milioni di italiani immolati sull'altare dei problemi giudiziari di un singolo per quanto capo di un movimento politico pur sempre minoritario: il Pdl rappresenta infatti meno di un terzo dei votanti, i quali votanti sono soltanto la metà del Paese. E, per di più, i falchi che stanno spingendo il Cav non Cav verso un devastante scontro finale sono meno della metà del Pdl, che, e' bene ripeterlo, rappresenta appena un terzo della metà dei votanti (che sono a loro volta solo la metà del Paese).
Insomma, un quadro che nessun capo dello Stato, nemmeno Re Giorgio II, potrebbe reggere avendo tra l'altro vincolato la sua accettazione del mandato bis a condizioni ben precise, condivise e sostenute da tutte le forze politiche, in primis il Pdl, che lo hanno rieletto. Se non vi è' nelle prossime ore un soprassalto di consapevolezza e di responsabilità l'Italia rischia entro l'anno gli effetti devastanti già sperimentati in Grecia e a Cipro con licenziamenti in tronco dei dipendenti pubblici, prelievi forzosi dai conti correnti, ulteriore fuga dei residui capitali all'estero, disoccupati in piazza e tensioni sociali governabili solo a prezzo di altri traumi.
Tutto ciò gli uomini di Re Giorgio lo hanno ben spiegato nella notte agli interlocutori del Pdl, in primis ne siamo certi all'ineffabile Letta Gianni (che oggi viene anche chiamato in causa per il Monte Paschi di Siena, altra partita tutta da raccontare anche in casa Pd). E per Berlusconi Silvio in calo di adrenalina dopo le iniezioni di forti dose di Santanche', Verdini e Brunetta un'altra notte insonne, quasi da fargli desiderare una tranquilla vita domiciliata in quel di Arcore per un anno.
Ps1. Oltretutto appare chiaro che Verdini Denis in una partita che solo apparentemente punta a salvare il Cav non più Cav, in realtà (poiché teme per se stesso) sta facendo anche il lavoro sporco per Renzi Matteo e per l'ala del Pd che vogliono far saltare il governo. È cosa ormai più che nota, e non solo a Firenze, che l'asse Renzi/Verdini vive e lotta tra di noi.
Ps2. Alfano Angelino e i moderati del Pdl battano un colpo se non vogliono essere anche loro travolti: leali sì con il Cav non più Cav ma su di una rigorosa linea di responsabilità nazionale. È questa l'ora di tirar fuori il "quid". Cosi sapremo finalmente se Angelino ce l'ha o non ce l'ha.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Condanna Berlusconi, Bondi: “Rischio guerra civile”. Colle: “Irresponsabile”
Ma il coordinatore Pdl insiste: "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno". Dal Pd il solo a intervenire è Fassina: "Parole al limite dell'eversivo", mentre la Santanchè ribatte: “Siamo tutti Berlusconi e siamo tutti pregiudicati”. E Maroni su twitter: "Letta go home". Domani manifestazione Pdl a Roma
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 agosto 2013Commenti (1088)
Il Pdl fa quadrato attorno a Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva al processo Mediaset a 4 anni per frode fiscale, dopo che l’ex premier ha avanzato la richiesta di grazia al Colle minacciando nuove elezioni se non ci sarà una immediata riforma della giustizia. Tra i primi a intervenire Sandro Bondi: “O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.
Colle: “Irresponsabile”. E lui: “Non mi farò chiudere la bocca”
Parole dure, che hanno attirato l’attenzione del Colle. “Interpellati sulle dichiarazioni odierne di Sandro Bondi che, tra le altre cose, ha evocato il rischio di una guerra civile dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna Silvio Berlusconi” – affermano le agenzie di stampa – “ambienti del Quirinale le definiscono dichiarazioni irresponsabili“. E sulla questione è intervenuto anche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, su twitter: “Il Pdl evoca la guerra civile, il Pd lo accusa di eversione. E questa sarebbe una maggioranza di governo? Letta go home, elezioni subito”. Ma il coordinatore Pdl insiste. “Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale”, ha detto, “e non accetto di essere indicato come un irresponsabile”.
Fassina: “Parole al limite dell’eversivo” - Il primo a rispondere all’ex ministro della Cultura è stato Bruno Tabacci, leader del Centro democratico: “Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile, si tratta di un evidente caso di colpo di sole”, ha detto. “Si rintracci lo stesso dottore che calmava Bossi quando parlava di dieci milioni di fucili pronti ad attaccare dalle Alpi”. Dal Pd il solo a intervenire è invece il vice ministro dell’Economia Stefano Fassina: ”La richiesta di grazia è una irricevibile provocazione, quella di mettere sotto controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di Bondi sono al limite dell’eversivo“, ha replicato a Sky Tg24. “O il Pdl ritorna nell’alveo della normalità democratica, oppure i suoi ministri che hanno minacciato dimissioni siano conseguenti: si dimettano e il governo cada. Poi il Pdl dovrà spiegare agli italiani che, ancora una volta, ha anteposto gli interessi del suo capo a quelli del Paese”.
Ma dal Pd c’è anche qualche voce in direzione opposta. Per il sindaco democratico di Salerno Vincenzo De Luca la condanna di Berlusconi ha segnato una “giornata di grande tristezza”: “Sono tra quelli che non riescono a gioire di fronte a questa vicenda – ha detto De Luca a una tv locale - In generale non riesco a gioire del fatto che un cittadino, seppur colpevole, possa essere condannato ed essere privato della libertà. E non c’è da gioire perché Berlusconi è stato il riferimento per milioni di italiani, che oggi vivranno una condizione di amarezza e che a mio parere meritano rispetto. Non si può gioire, quindi, perché questa vicenda comunque sporca l’immagine del nostro Paese”.
Santanchè: “Siamo tutti Berlusconi e siamo tutti pregiudicati” - Daniela Santanchè, sempre ai microfoni di Sky ricorda che “la guerra civile è in corso da 30 anni” e lancia lo slogan per la manifestazione che domenica 4 agosto il Pdl ha indetto in via del Plebiscito a Roma alle 18 a sostegno del condannato Silvio: “Siamo tutti Berlusconi e siamo tutti pregiudicati”. Un motto che richiama il “siamo tutte puttane” evocato da Giuliano Ferrara nel comizio fatto sempre nella Capitale il 25 giugno scorso dopo la condanna dell’ex premier a sette anni per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. E proprio Giuliano Ferrara dà consigli a Berlusconi anche in questo caso suggerendo dalle colonne de Il Foglio di non fare passi indietro e quindi di non far cadere il governo: “Che fare ora? Tirare giù tutto o contribuire agli sfascisti della lobby che vuole eterodirigere la sinistra e lo Stato sarebbe assurdo e autolesionistico - scrive il direttore – Accoppiare a una condanna ingiusta una catastrofe politica, che sarebbe sentita come un attentato alla stabilità del Paese e al pallido e non amato tentativo di mettere un argine alla più lunga recessione del dopo guerra, è altamente sconsigliabile”.
Cicchitto invoca il Quirinale - Dal Pdl Fabrizio Cicchitto invoca il Quirinale: “Chiedere in questo contesto un intervento pacificatore del presidente della Repubblica, nell’ambito dei suoi poteri istituzionali, non è una indebita pressione, come dice Epifani, ma proprio il tentativo di far diminuire la pressione politica”. Mentre Mariastella Gelmini, vice capogruppo del Pdl alla Camera, assicura “massimo rispetto per il presidente Napolitano”. Da parte nostra, dice la deputata, “non c’è alcuna intenzione di fare indebite pressioni: noi chiediamo al capo dello Stato, come supremo garante della Costituzione, di far rientrare un ordine dello Stato nell’alveo della democrazia liberale”.
Napolitano anticipa rientro dalle ferie - La decisione sulla concessione della grazia al Cavaliere spetta ora al capo dello Stato. Giorgio Napolitano ha lasciato l’albergo di Sesto Pusteria, al termine di due settimane di vacanza in Alto Adige con la moglie Clio, per andare a Bolzano, da dove raggiungerà in aereo la Capitale. Il presidente potrebbe essere al lavoro già nelle prossime ore.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... le/675625/
Ma il coordinatore Pdl insiste: "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno". Dal Pd il solo a intervenire è Fassina: "Parole al limite dell'eversivo", mentre la Santanchè ribatte: “Siamo tutti Berlusconi e siamo tutti pregiudicati”. E Maroni su twitter: "Letta go home". Domani manifestazione Pdl a Roma
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 agosto 2013Commenti (1088)
Il Pdl fa quadrato attorno a Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva al processo Mediaset a 4 anni per frode fiscale, dopo che l’ex premier ha avanzato la richiesta di grazia al Colle minacciando nuove elezioni se non ci sarà una immediata riforma della giustizia. Tra i primi a intervenire Sandro Bondi: “O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.
Colle: “Irresponsabile”. E lui: “Non mi farò chiudere la bocca”
Parole dure, che hanno attirato l’attenzione del Colle. “Interpellati sulle dichiarazioni odierne di Sandro Bondi che, tra le altre cose, ha evocato il rischio di una guerra civile dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna Silvio Berlusconi” – affermano le agenzie di stampa – “ambienti del Quirinale le definiscono dichiarazioni irresponsabili“. E sulla questione è intervenuto anche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, su twitter: “Il Pdl evoca la guerra civile, il Pd lo accusa di eversione. E questa sarebbe una maggioranza di governo? Letta go home, elezioni subito”. Ma il coordinatore Pdl insiste. “Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale”, ha detto, “e non accetto di essere indicato come un irresponsabile”.
Fassina: “Parole al limite dell’eversivo” - Il primo a rispondere all’ex ministro della Cultura è stato Bruno Tabacci, leader del Centro democratico: “Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile, si tratta di un evidente caso di colpo di sole”, ha detto. “Si rintracci lo stesso dottore che calmava Bossi quando parlava di dieci milioni di fucili pronti ad attaccare dalle Alpi”. Dal Pd il solo a intervenire è invece il vice ministro dell’Economia Stefano Fassina: ”La richiesta di grazia è una irricevibile provocazione, quella di mettere sotto controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di Bondi sono al limite dell’eversivo“, ha replicato a Sky Tg24. “O il Pdl ritorna nell’alveo della normalità democratica, oppure i suoi ministri che hanno minacciato dimissioni siano conseguenti: si dimettano e il governo cada. Poi il Pdl dovrà spiegare agli italiani che, ancora una volta, ha anteposto gli interessi del suo capo a quelli del Paese”.
Ma dal Pd c’è anche qualche voce in direzione opposta. Per il sindaco democratico di Salerno Vincenzo De Luca la condanna di Berlusconi ha segnato una “giornata di grande tristezza”: “Sono tra quelli che non riescono a gioire di fronte a questa vicenda – ha detto De Luca a una tv locale - In generale non riesco a gioire del fatto che un cittadino, seppur colpevole, possa essere condannato ed essere privato della libertà. E non c’è da gioire perché Berlusconi è stato il riferimento per milioni di italiani, che oggi vivranno una condizione di amarezza e che a mio parere meritano rispetto. Non si può gioire, quindi, perché questa vicenda comunque sporca l’immagine del nostro Paese”.
Santanchè: “Siamo tutti Berlusconi e siamo tutti pregiudicati” - Daniela Santanchè, sempre ai microfoni di Sky ricorda che “la guerra civile è in corso da 30 anni” e lancia lo slogan per la manifestazione che domenica 4 agosto il Pdl ha indetto in via del Plebiscito a Roma alle 18 a sostegno del condannato Silvio: “Siamo tutti Berlusconi e siamo tutti pregiudicati”. Un motto che richiama il “siamo tutte puttane” evocato da Giuliano Ferrara nel comizio fatto sempre nella Capitale il 25 giugno scorso dopo la condanna dell’ex premier a sette anni per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. E proprio Giuliano Ferrara dà consigli a Berlusconi anche in questo caso suggerendo dalle colonne de Il Foglio di non fare passi indietro e quindi di non far cadere il governo: “Che fare ora? Tirare giù tutto o contribuire agli sfascisti della lobby che vuole eterodirigere la sinistra e lo Stato sarebbe assurdo e autolesionistico - scrive il direttore – Accoppiare a una condanna ingiusta una catastrofe politica, che sarebbe sentita come un attentato alla stabilità del Paese e al pallido e non amato tentativo di mettere un argine alla più lunga recessione del dopo guerra, è altamente sconsigliabile”.
Cicchitto invoca il Quirinale - Dal Pdl Fabrizio Cicchitto invoca il Quirinale: “Chiedere in questo contesto un intervento pacificatore del presidente della Repubblica, nell’ambito dei suoi poteri istituzionali, non è una indebita pressione, come dice Epifani, ma proprio il tentativo di far diminuire la pressione politica”. Mentre Mariastella Gelmini, vice capogruppo del Pdl alla Camera, assicura “massimo rispetto per il presidente Napolitano”. Da parte nostra, dice la deputata, “non c’è alcuna intenzione di fare indebite pressioni: noi chiediamo al capo dello Stato, come supremo garante della Costituzione, di far rientrare un ordine dello Stato nell’alveo della democrazia liberale”.
Napolitano anticipa rientro dalle ferie - La decisione sulla concessione della grazia al Cavaliere spetta ora al capo dello Stato. Giorgio Napolitano ha lasciato l’albergo di Sesto Pusteria, al termine di due settimane di vacanza in Alto Adige con la moglie Clio, per andare a Bolzano, da dove raggiungerà in aereo la Capitale. Il presidente potrebbe essere al lavoro già nelle prossime ore.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... le/675625/
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Re: Come se ne viene fuori ?
Caro camillobenso.Come dicevi ha ancora due processi in corso.Chiederanno la grazia anche su questi se condannato?.
Hai detto bene è una piccola Salò.Ormai abbiamo un papa che vuole far pulizia sia nel Vaticano, e ai falsi credenti come Silvio.
..............................................................................
DON CORSANI, PRETE VICINO A BERLUSCONI,
CONDANNATO A 3 ANNI PER MOLESTIE SESSUALI
Martedì 16 Luglio 2013
RIMINI - È stato condannato a Rimini con rito abbreviato a tre anni di reclusione, per violenza sessuale su un ex allievo, don Gabriele Corsani, 45 anni, economo del collegio salesiano di Pavia.
Il giudice lo ha riconosciuto colpevole di aver molestato sessualmente un giovane, all'epoca dei fatti, nel 2007, appena ventenne, in una camera d'albergo di Rimini dove il gruppo si trovava per un seminario.
L'inchiesta della Procura di Rimini nei riguardi del
sacerdote - vicino alla famiglia Berlusconi - era partita il 5 luglio 2011, con la denuncia del ragazzo, che oramai 24enne aveva trovato il coraggio di raccontare tutto. Secondo l'accusa, il sacerdote aveva attirato in una stanza l'ex allievo, di una scuola di ispirazione cattolica del milanese, proponendogli di dormire insieme per poi palpeggiarlo.I
l ragazzo era riuscito a fuggire. Nel corso delle indagini affidate ai carabinieri sarebbe emerso un altro episodio, raccontato ma non denunciato da un diciannovenne che, nel 2005, don Gabriele avrebbe tentato
di baciare sulle labbra. Per l'episodio del presunto bacio don Gabriele Corsani è stato assolto, mentre per la violenza in camera d'albergo il giudice ha stabilito, oltre alla condanna a tre anni, anche una provvisionale di 5.000 euro.
La parte civile, rappresentata dall'avvocato Monica Gnesi di Monza, aveva chiesto almeno 20 mila euro. Non è da escludere l'avvio di una causa civile, nonchè dell'appello in sede penale.
Don Corsani era stato il primo sacerdote ad accorrere a casa di Rosa Bossi Berlusconi, madre di Silvio Berlusconi, alla notizia della sua morte nel febbraio 2008 a Milano. Un anno dopo il religioso aveva concelebrato ad Arcore la Messa funebre di
Maria Antonietta Berlusconi, sorella dell'allora premier.
Don Gabriele aveva conosciuto Silvio Berlusconi nel 2002: dai Salesiani l'ex presidente del Consiglio ha studiato e da allora è sempre rimasto legato all'ordine religioso.
http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/don_cor ... 4787.shtml
Ciao
Paolo11
Hai detto bene è una piccola Salò.Ormai abbiamo un papa che vuole far pulizia sia nel Vaticano, e ai falsi credenti come Silvio.
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DON CORSANI, PRETE VICINO A BERLUSCONI,
CONDANNATO A 3 ANNI PER MOLESTIE SESSUALI
Martedì 16 Luglio 2013
RIMINI - È stato condannato a Rimini con rito abbreviato a tre anni di reclusione, per violenza sessuale su un ex allievo, don Gabriele Corsani, 45 anni, economo del collegio salesiano di Pavia.
Il giudice lo ha riconosciuto colpevole di aver molestato sessualmente un giovane, all'epoca dei fatti, nel 2007, appena ventenne, in una camera d'albergo di Rimini dove il gruppo si trovava per un seminario.
L'inchiesta della Procura di Rimini nei riguardi del
sacerdote - vicino alla famiglia Berlusconi - era partita il 5 luglio 2011, con la denuncia del ragazzo, che oramai 24enne aveva trovato il coraggio di raccontare tutto. Secondo l'accusa, il sacerdote aveva attirato in una stanza l'ex allievo, di una scuola di ispirazione cattolica del milanese, proponendogli di dormire insieme per poi palpeggiarlo.I
l ragazzo era riuscito a fuggire. Nel corso delle indagini affidate ai carabinieri sarebbe emerso un altro episodio, raccontato ma non denunciato da un diciannovenne che, nel 2005, don Gabriele avrebbe tentato
di baciare sulle labbra. Per l'episodio del presunto bacio don Gabriele Corsani è stato assolto, mentre per la violenza in camera d'albergo il giudice ha stabilito, oltre alla condanna a tre anni, anche una provvisionale di 5.000 euro.
La parte civile, rappresentata dall'avvocato Monica Gnesi di Monza, aveva chiesto almeno 20 mila euro. Non è da escludere l'avvio di una causa civile, nonchè dell'appello in sede penale.
Don Corsani era stato il primo sacerdote ad accorrere a casa di Rosa Bossi Berlusconi, madre di Silvio Berlusconi, alla notizia della sua morte nel febbraio 2008 a Milano. Un anno dopo il religioso aveva concelebrato ad Arcore la Messa funebre di
Maria Antonietta Berlusconi, sorella dell'allora premier.
Don Gabriele aveva conosciuto Silvio Berlusconi nel 2002: dai Salesiani l'ex presidente del Consiglio ha studiato e da allora è sempre rimasto legato all'ordine religioso.
http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/don_cor ... 4787.shtml
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Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Beh la santanchessa una cosa vera l'ha detta: sono tutti pregiudicati
Lo sappiamo...
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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Come se ne viene fuori ?
Caro Paolo11 purtroppo mi sono illuso, il M5S ha " POI SMENTITO" L'APERTURA AD UN GOVERNO con il PD per fare 5 cose che farebbero un gran bene all'Italia.
Io spero che gli elettori italiani si rendano conto dell'inutilità del voto al M5S, piuttosto sarebbe da auspicare che il gruppo autonomo che si è formato dopo l'uscita dal M5S si facesse sentire per raccogliere le adesioni dei milioni di elettori delusi dal M5S , forte del programma del movimento, ma nello stesso tempo aperto alle alleanze con chi condivide gli stessi obiettivi.
Certo nel PD bisogna sia fatta chiarezza, quelli dei 101 traditori devono uscire allo scoperto e sbattuti fuori.
Io spero che gli elettori italiani si rendano conto dell'inutilità del voto al M5S, piuttosto sarebbe da auspicare che il gruppo autonomo che si è formato dopo l'uscita dal M5S si facesse sentire per raccogliere le adesioni dei milioni di elettori delusi dal M5S , forte del programma del movimento, ma nello stesso tempo aperto alle alleanze con chi condivide gli stessi obiettivi.
Certo nel PD bisogna sia fatta chiarezza, quelli dei 101 traditori devono uscire allo scoperto e sbattuti fuori.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Caro iospero.Se la situazione precipita,,sicuramente non andremo a votare con questa legge.Allora ci potranno essere delle convergenge con il PD.
Il M5S a mio avviso ha fatto bene a non allearsi con nessuno.Lo hanno sempre ripetuto dall'inizio prima del voto.
Se vogliamo cambiare moltissime cose di questa Italia non ci sono alternative al M5S.
Ora Il M5S incontra la Shalabayeva in Kazakistan,parlano di personaggi di alto livello.Vedremo chi sono.
Sinceramente sono contento del M5S come stà ingranando.
Approposito di quelli passati al gruppo misto,per avere lo stipendio pieno.Anche questa è una cosa che il M5S ha proposto.Non ci siano più salti della quaglia.Se uno è stato eletto in un partito ci deve rimanere fino a fine legislatura.
Ciao
Paolo11
Il M5S a mio avviso ha fatto bene a non allearsi con nessuno.Lo hanno sempre ripetuto dall'inizio prima del voto.
Se vogliamo cambiare moltissime cose di questa Italia non ci sono alternative al M5S.
Ora Il M5S incontra la Shalabayeva in Kazakistan,parlano di personaggi di alto livello.Vedremo chi sono.
Sinceramente sono contento del M5S come stà ingranando.
Approposito di quelli passati al gruppo misto,per avere lo stipendio pieno.Anche questa è una cosa che il M5S ha proposto.Non ci siano più salti della quaglia.Se uno è stato eletto in un partito ci deve rimanere fino a fine legislatura.
Ciao
Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Infatti, quello era il centrosinistra,......questo Pd è la Dc.
Come inizia una guerra civile – 355
La cruna dell’ago – 320
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 320
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 300
Cronaca di un affondamento annunciato - 300
In mezzo alla tempesta - 241
Romanzo criminale - 61
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 29
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Se il Sel che rappresenta l’ultima riserva indiana della sinistra, se la sinistra democristiana formata dagli ex Pci, se la destra democristiana (il centro non esiste), non prendono il coraggio, non solo di ribattere, ma di approfondire in modo esaustivo e definitivo il ripristino della verità ripetutamente violata dai Fratelli mussulmani, è praticamente impossibile che non ci si avvii, giorno dopo giorno, verso un’escalation della guerra civile guerreggiata.
Con la condanna del Caimano il quadro politico si è ulteriormente deteriorato in maniera irreversibile.
E in un passaggio drammatico come questo, il silenzio degli antiberlusconiani contribuisce in maniera abnorme a fare da detonatore al sistema.
Chi ne sa un poco di politica, ha scritto in questi ultimi due giorni che l’intervento video della mummia cinese del fu Silvio Berlusconi, nella sera della sua condanna, contiene un numero altissimo di inutili di falsità.
Gli oppositori politici della casta di Berlusconi sono rimasti in silenzio. Ammutoliti e impauriti.
Ancora stasera, e non si capisce perché il Tg3 intenda contribuire fattivamente a far precipitare la situazione, si è peritato di intervistare Giuliano Ferrara, uno dei megafoni del Caimano disponibile a perdere completamente la faccia per l’ennesima volta solo per sostenere falsità terrificanti sul conto di Berlusconi.
Non ci si può più permettere la divulgazione di amene falsità di questo tipo.
<<Negli altri Paesi, l’avversario lo si batte alle elezioni, da noi, da quando Berlusconi è sceso in campo, la sinistra cerca di eliminarlo tramite per via giudiziaria>>
Niente di più falso.
INELEGGIBILITÀ - POLITICA
Vent'anni fa un ordine salvò Berlusconi
ANDREA FABOZZI - 03.04.2013
Intervista a Luigi Saraceni: ecco come andò il voto in giunta nel '94, dal Pds-Progressisti l'input a ignorare la legge. Il verbale integrale della seduta decisiva è ancora off-limits. Appello alla presidente Boldrini: lo renda pubblico
A cui va affiancato l’intervento di Violante alla Camera nel 2003.
Ma la drammaticità della giornata, dove tutto sta precipitando, lo si nota da un’inedito Tg7, completamente dedicato alla situazione, con Civati in collegamento da casa e la Carfagna in studio, si trasforma in un confronto diretto tra i due parlamentari. ( 33 minuti, dalle ore 20,00 alle ore 20,33)
Fatto mai accaduto da quando ci sono i Tg nell’Italia Repubblicana.
La Carfagna però, assume gli stessi toni ed argomenti di Ferrara, che danno il senso della svolta decisamente criminale assunta dai Fratelli mussulmani.
Con queste posizioni fortemente contrapposte, a questo punto solo un miracolo può evitare una guerra civile. E questo per chi crede nei miracoli.
Romano Prodi
Infatti, quello era il centrosinistra,......questo Pd è la Dc.
Come inizia una guerra civile – 355
La cruna dell’ago – 320
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 320
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 300
Cronaca di un affondamento annunciato - 300
In mezzo alla tempesta - 241
Romanzo criminale - 61
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 29
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Se il Sel che rappresenta l’ultima riserva indiana della sinistra, se la sinistra democristiana formata dagli ex Pci, se la destra democristiana (il centro non esiste), non prendono il coraggio, non solo di ribattere, ma di approfondire in modo esaustivo e definitivo il ripristino della verità ripetutamente violata dai Fratelli mussulmani, è praticamente impossibile che non ci si avvii, giorno dopo giorno, verso un’escalation della guerra civile guerreggiata.
Con la condanna del Caimano il quadro politico si è ulteriormente deteriorato in maniera irreversibile.
E in un passaggio drammatico come questo, il silenzio degli antiberlusconiani contribuisce in maniera abnorme a fare da detonatore al sistema.
Chi ne sa un poco di politica, ha scritto in questi ultimi due giorni che l’intervento video della mummia cinese del fu Silvio Berlusconi, nella sera della sua condanna, contiene un numero altissimo di inutili di falsità.
Gli oppositori politici della casta di Berlusconi sono rimasti in silenzio. Ammutoliti e impauriti.
Ancora stasera, e non si capisce perché il Tg3 intenda contribuire fattivamente a far precipitare la situazione, si è peritato di intervistare Giuliano Ferrara, uno dei megafoni del Caimano disponibile a perdere completamente la faccia per l’ennesima volta solo per sostenere falsità terrificanti sul conto di Berlusconi.
Non ci si può più permettere la divulgazione di amene falsità di questo tipo.
<<Negli altri Paesi, l’avversario lo si batte alle elezioni, da noi, da quando Berlusconi è sceso in campo, la sinistra cerca di eliminarlo tramite per via giudiziaria>>
Niente di più falso.
INELEGGIBILITÀ - POLITICA
Vent'anni fa un ordine salvò Berlusconi
ANDREA FABOZZI - 03.04.2013
Intervista a Luigi Saraceni: ecco come andò il voto in giunta nel '94, dal Pds-Progressisti l'input a ignorare la legge. Il verbale integrale della seduta decisiva è ancora off-limits. Appello alla presidente Boldrini: lo renda pubblico
A cui va affiancato l’intervento di Violante alla Camera nel 2003.
Ma la drammaticità della giornata, dove tutto sta precipitando, lo si nota da un’inedito Tg7, completamente dedicato alla situazione, con Civati in collegamento da casa e la Carfagna in studio, si trasforma in un confronto diretto tra i due parlamentari. ( 33 minuti, dalle ore 20,00 alle ore 20,33)
Fatto mai accaduto da quando ci sono i Tg nell’Italia Repubblicana.
La Carfagna però, assume gli stessi toni ed argomenti di Ferrara, che danno il senso della svolta decisamente criminale assunta dai Fratelli mussulmani.
Con queste posizioni fortemente contrapposte, a questo punto solo un miracolo può evitare una guerra civile. E questo per chi crede nei miracoli.
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