Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:Sì ..e oltre lo sputtanamento cosa c'è?
nada, il vuoto cosmico.

ci togliamo i partiti falliti e ce ne prendiamo uno di schizofrenici
elezioni , col porcellum, napolitano si tolga dalle balls ....
che dobbiamo fare asso piglia tutto

alè.

la vicenda monopoly è oltremodo imbarazzante ma come fate a non aver paura di questi fanatici del m5s io non me lo spiego.



Esperienze pregresse risalenti a mezzo secolo fa, mi hanno insegnato, e non ho mai avuto modo di dolermene minimamente, che singoli fatti vanno giudicati in modo a sé stante.

Se questi fatti poi sono saranno successivamente accolti positivamente o negativamente da un intero gruppo o partito, si potrà formulare alla fine un giudizio di merito complessivo, positivo o negativo, a secondo dei casi.

Questo sempre.

Ma a questo va aggiunto che non avere nulla da difendere perché tutto è stato scientificamente distrutto, mi consente di formulare giudizi non appesantiti dalla zavorra della tifoseria solidale.

Questo vuol dire che posso anche trovarmi occasionalmente d’accordo con Daniela Santanché, un personaggio che è ai vertici della mia disistima, quando formula la convinzione che le “Fondazioni politiche ” devono essere eliminate.

Le fondazioni nascono dopo Mani pulite, e sono la soluzione al ricettacolo di fondi privati e pubblici, appartenenti direttamente alla tradizione dei partiti della prima Repubblica.

Un escamotage tecnico per evitare le implicazioni dirette dei partiti che non condivido.

Ergo, essere d’accordo con l’esternazione di Alessandro Di Battista nei confronti della Moretti, non comporta assolutamente un giudizio complessivo sul Movimento dei 5S.

Tanto è vero, che solo due giorni fa, ho espresso liberamente il mio personale giudizio negativo sul comportamento assunto dal M5S nei confronti del presidente della Camera Boldrini in merito alla contestazione sulla convocazione della Camera per la comunicazione dovuta in seguito alla deposizione presso la stessa del ddl del governo riguardante il femminicidio.

Una presa di posizione inutile contro il disposto del dettato costituzionale e i regolamenti della Camera.

Solo la Moretti può entrare nel merito di quanto gli viene confutato. Quando lo farà, cercheremo di capire chi mente.

Per il momento, visto che certe accuse personali non si fanno a cuor leggero solo per il gusto di infangare un avversario politico, non ritenendo Di Battista al livello dello squadrista Sallusti sui casi Boffo, Fini ed Esposito, penso che quanto espresso nei confronti della Moretti rappresenti un grosso sputtanamento.

Ciò non implica affatto:

Sì ..e oltre lo sputtanamento cosa c'è?
nada, il vuoto cosmico.

ci togliamo i partiti falliti e ce ne prendiamo uno di schizofrenici
elezioni , col porcellum, napolitano si tolga dalle balls ....
che dobbiamo fare asso piglia tutto

Alé.


E neppure:

........ma come fate a non aver paura di questi fanatici del m5s io non me lo spiego.

La libertà di non essere gravato dalla tifoseria solidale di Milan – Inter – Juve – Roma – Lazio e Napoli nei confronti di nessuno, mi consente di esprimere un giudizio personale a 360 gradi senza alcun timore di partigianeria.

Poi, a sua volta, il mio parere non rappresenta assolutamente la “verità rivelata”, che può essere confutato in qualsiasi momento nei dovuti modi e accompagnato da motivazioni possibilmente sufficientemente credibili.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Gli ultimi giorni di Salò - 59



Se nei prossimi giorni la “linea Santanché” sentita diffusamente questa sera nello speciale di In onda, dovesse diventare la linea ufficiale dominante del partito dei Fratelli mussulmani, e l’intervento della colombella Lupi di questa sera al Tg3 della 19,00 va nella stessa direzione, anche se non proprio nei termini estremi e devastanti della Santanchè, che ha sposato per l’intero l’aforisma del gerarca nazista Joseph Goebbels, il grande specialista della propaganda nazista che in soli 8 anni è riuscito a trasformare una nazione vinta, in una delle più temute nazioni della prima metà del ‘900, significa che il tempo della guerra civile in Italia potrebbe essere arrivato.

“ SE SI RIPETE UNA MENZOGNA, CENTO, MILLE, UN MILIONE DI VOLTE,…QUESTA MENZOGNA ALLA FINE DIVENTA UNA VERITA”

Questo è stato il cemento che ha consentito a Silvio Berlusconi di crescere, affermarsi e consolidarsi all’interno della società italiana per un’intero ventennio.

Solo che dopo l’intervento di tre gradi di giudizio, tentare di cancellarli facendo uso sfrenato dell’aforisma di Goebbels, comporta un elemento di notevole pericolo all’interno della società italiana.

Il supporto di intellettuali come Sergio Romano, Piero Ostellino e Luigi Amicone, oltre ad altri, complicano notevolmente la situazione.

Irrigidendosi in questo modo, solo lo scontro fisico tra le fazioni può mettere la parola fine al contenzioso in atto.

Se questa convinzione, Berlusconi riesce a trasmetterla ai 10 milioni di elettori, non saranno di certo gli scontri a livello intellettuale a dirimere il caso.

La volontà canagliesca e criminale della Santanché mette in evidenza tutte le premesse per lo scontro fisico finale.

Lo si può dedurre anche dalla tipologia delle risposte fornite nell’intervista rilasciata l’altro ieri a Beatrice Borromeo e presenti su IFQ di ieri.

Ieri anche un iper garantista come Macaluso, che poi è vicino a Giorgio Napolitano, ha detto che questa volta è finita: la giunta voterà l’incandidabilità di Berlusconi.
E allora, siccome la nostra Costituzione dice che il popolo è sovrano, io voglio che la sentenza su Silvio Berlusconi la emetta il popolo italiano


Fascistamente e squadristicamente, sfidando un intero popolo, la Santanché e i suoi Fratelli mussulmani cercano un quarto grado di giudizio disconoscendo l’ordinamento italiano, anche se quando le torna comodo fa appello alla perduta democrazia.

E’ la ripetizione della vecchia tecnica nazifascista che riviene portata in auge, anche perché forze irresponsabili dell’opposizione e delle istituzioni, in questi anni hanno consentito che prendessero di nuovo piede.

La prima Repubblica cade per il ripetuto ladrocinio dei vari partiti. Ma la seconda Repubblica cade sempre per gli stessi motivi a cui però va aggiunto lo sdoganamento fascista da parte di Silvio Berlusconi nel 1994, che alla fine, nel momento cruciale si fa risentire con questi rigurgiti di stampo nazifascista.

Elementi non certo presenti nella prima Repubblica, anche se molto ha lasciato a desiderare.


****


“Il Pd deve salvare B. Le sentenze non contano”

(Beatrice Borromeo).
22/08/2013 di triskel182


L’intervista.

Non ha dubbi, Daniela Santanchè: una via d’uscita per il Cavaliere c’è ancora. Basta affidarsi agli alleati di governo, sulla cui testa pende una spada di Damocle che la pitonessa fa oscillare il più possibile. “Il Pd deve salvare Berlusconi, non ha scelta, altrimenti vorrebbe dire togliere la volontà politica a dieci milioni di italiani. In gioco c’è la democrazia”.

Quindi, Santanchè, spera nei franchi tiratori?

Io confido nel premier Letta, che parli col segretario Epifani. Non si assumeranno la responsabilità di portare un paese nel caos, non ci credo. Vogliono davvero far cadere il governo?

Un tempo negavate che le sorti del-l’esecutivo dipendessero dalle vicende giudiziarie di B.

Non potremmo più sostenere i nostri carnefici, mi pare ovvio. Andiamo bene solo per tenere in piedi la premiata ditta? Se noi siamo avanzi di galera, se siamo tutta gente che deve finire in carcere, come mai la sinistra governa con noi?

Delusa dagli alleati?

Il Pd è quello che ci schifa, che ci odia, però vuole gestire il paese con noi. È una visione un po’ troppo opportunistica.

Si aspetta qualcosa dal capo dello Stato?

No, nulla. Anche se lui è uno che le strade le ha sempre trovate: per Monti, per Letta, per la Procura di Palermo. Volendo, potrebbe.

Ieri anche un iper garantista come Macaluso, che poi è vicino a Giorgio Napolitano, ha detto che questa volta è finita: la giunta voterà l’incandidabilità di Berlusconi.

E allora, siccome la nostra Costituzione dice che il popolo è sovrano, io voglio che la sentenza su Silvio Berlusconi la emetta il popolo italiano.

Non so quanti costituzionalisti condividerebbero la sua tesi.

Ci sono funzionari dello Stato che hanno vinto un concorso, due dei quali sono di Magistratura democratica e con un presidente che farebbe venire la pelle d’oca a chiunque: queste persone non possono emettere una sentenza di diritto. È stata una pronuncia politica, ideologica.

Uguale però a quella di altri due tribunali che si sono espressi prima della Corte di Cassazione.

Tutte e tre i tribunali avevano dentro giudici iscritti a Magistratura democratica, che sostengono di dover usare la giustizia a fini politici. Sono persone eversive, e quest’anomalia è solo nostra. Nessuno vuole vivere in un paese del genere, dove i magistrati non sono sopra le parti. Si deve dare la parola agli italiani: la sentenza la emettano loro con il voto.

Preparate un colpetto di Stato?

Il colpo di Stato è avvenuto il primo agosto alle 19:40. Il diritto non ha nulla a che vedere con questa condanna. E siccome né Letta né Napolitano, che è l’arbitro, vogliono intervenire, ridaremo il potere agli elettori. Noi combatteremo perché Berlusconi non venga arrestato.

E se falliste?


Allora andrà in carcere. Non accetterà mai gli arresti domiciliari, devono prendersi la responsabilità di mandarlo in galera.

Resisterà, B., in cella per nove mesi?

L’uomo è guidato da due parole nella sua vita: onore e coraggio. Per Berlusconi niente è troppo.

E lei, Santanchè, come sta reagendo agli attacchi dei suoi colleghi di partito? Dicono: “Ci rovinerà”, “porterà il partito al 3 per cento”.

Io sto benissimo. Lavoro, combatto, vado avanti. E poi abbiamo appena fatto un vertice e le assicuro che tra di noi c’è compattezza assoluta sulla linea da seguire.

Però il Cavaliere ha dovuto chiarire che non le affiderebbe mai il partito.

E lei ci crede?

L’opzione è sul tavolo?

No, ma solo perché il partito non deve essere consegnato a nessuno che non si chiami Silvio Berlusconi. E la mia linea, il presidente, la conosce molto bene.

Gasparri la stuzzica: “Morire per Berlusconi sì, ma non per il Twiga”.

D’altronde non possono morire di troppo lavoro. Ma li capisco: è gente che ha fatto sempre e solo politica, io per loro, sono un animale strano.

Perché Cicchitto ce l’ha così tanto con lei?

Ma Fabrizio è una macchietta, uno che fa ridere. Quando lo vedo sono baci e abbracci. Davanti a me non ha mai osato fare una critica.

Le affida direttamente ai quotidiani.

Non do nessun peso a queste vicende, altrimenti la mia vita sarebbe stata rovinata tempo fa. Mi scivola tutto addosso. Io credo ai rapporti che ho quando vedo queste persone alle riunioni. Poi, certo, io sono una donna e la politica è maschio.

Attacchi misogini?

Noi donne diamo molto fastidio, no? In un mondo ancora molto maschile ci sta, ma pensi che io invece amo gli uomini, da morire. Ma forse il problema è che non sono simpatica.

“Repubblica” ieri ha riportato uno sfogo di Gianni Letta contro la deriva oltranzista del Pdl: “Quelli che i giornali chiamano pitonesse e falchi non sono matti ma criminali”, avrebbe detto.

Io sono contenta di essere criminale, se significa non accompagnare Silvio Berlusconi all’eutanasia. E poi io non sono per il pensiero unico. Vanno bene i falchi, le pitonesse, le colombe. Siamo un grande…Zoo?

Io avrei detto partito. La pensassimo tutti uguali saremmo la Cina.

Da Il Fatto Quotidiano del 22/08/2013.
Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

@Zio

non era una "critica" rivolta specificamente a te .

La Moretti si è sfogata e poi ha votato compattamente al partito.

la stessa cosa hanno fatto decine di grillini in altre occasioni facendo incazzare una parte dei loro colleghi di movimento.

sputtanamento de che?

sono infantili , fanno ragionamenti da riunione di condominio , fanno ancora finta di essere esterni alla macchina dello Stato.

molta gente che li vota lo fa per punire il PD ed è un presupposto che personalmente mi da i brividi.
altro che tifoseria.
la gente non ha capito che il m5s non è il tabula rasa.

la loro dose di pericolosità sociale non viene rimarcata abbastanza.
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Caro Amadeus molta gente che li vota lo fa per punire il PD
Mi dispiace almeno io non lo voto più per un semplice motivo.In questi 20 anni non hanno fatto un tubo per i cittadini.SE hanno fatto qualcosa lo hanno fatto per loro stessi.Mi chiedo invece per quale motivo lo voti ancora.Un partito che ha bisogno di molti soldi, che si è costruito le fondazioni dove non esistono controlli da parte del fisco.Forse fai parte di quel zoccolo duro che ha ancora in paraocchi.
Ciao
Paolo11
lucfig
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da lucfig »

mariok ha scritto:E' anticostituzionale, fa schifo, è vergognoso... ma il Porcellum piace proprio a tutti!
Anche a Grillo, come agli altri maneggioni che lo hanno inventato.

E' la solita mano che il comico genovese tende al clown di Arcore al momento giusto.


Grillo: "Col Porcellum vinciamo noi
e Pdl e Pd vogliono impedirlo"


Il capo dei 5 Stelle torna a chiedere le dimissioni di Napolitano e le elezioni subito. "Con la condanna di Berlusconi è saltato il banco, è il finale di partita. E ora vogliono una nuova legge contro di noi"

....
Il mio commento coincide con quello di Civati.

dal blog www.ciwati.it

La maledizione del Porcellum

Tutti lo vogliono cambiare, giurano di volerlo fare come prima cosa in assoluto, come premessa a qualsiasi altra.

Poi, arrivati a un certo punto, dicono che non fa niente, che si torni pure a votare con il Porcellum che poi lo cambiano noi.

Perché è una vergogna, uno scandalo, una truffa, ma conveniente come poche altre cose nella vita. Come il cacio sui maccheroni, per i leader antichi e nuovissimi.

E così ci è cascato anche Beppe Grillo. Che del Porcellum ha per altro fatto un metodo. Infatti ogni decisione – soprattutto quelle politiche – le prende lui. Con un editto. Gli altri di adeguino.

Fa consultazioni della rete per tutto, ma come già per il governo del cambiamento anche ora non ha pensato di chiedere alla rete che cosa fosse giusto fare o dire o proporre.

Ha scritto un post. Procelloso (porcelloso) e trepido. Altro che megafono, come dicevano in campagna elettorale. Altro che democrazia del clic. Qui, con il clic, si ottiene solo quello che c’è già.

Poi certo lo cambieremo, ma solo la prossima volta. Volete mettere la suspense?
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lucfig
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da lucfig »

paolo11 ha scritto:Alessandro Di Battista (M5S) su On. Moretti (PD)
ago 22
Pubblicato da Andrea Silvestri
Ecco cosa ha scritto A. Di Battista, in un post su facebook, in risposta alle dichiarazioni del On. Moretti del pd

...
Non so ma ogni volta che leggo qualche dichiarazione dei rappresentanti del M5S ho le stesse sensazioni di quando ascolto quelli dell'Opus Dei.

Peace e Love ... e poi accedono il rogo.

Ma la memoria mi aiuta ...

Ricordo l'arroganza con Bersani e aver buttato al cesso l'unica possibilità di un governo di cambiamento
Ricordo che Grillo (e anche un suo deputato a me personalmente) mi ha detto che ho sbagliato a votare
Ricordo che ha detto che tutti i dipendenti pubblici sono dei servi opportunisti
Ricordo le epurazioni per aver criticato il capo
Ricordo che hanno bocciato il ritorno al mattarellum
Ricordo la pessima figura con la Boldrini e la legge sul femminicido
Ricordo il silenzio sul ius solis
...
Ovvero, chi è senza peccato scagli la prima pietra o che siamo tutti dei peccatori ...
...
Ma questa è la palese dimostrazione che:
1) nel parlamento, persone che pensano al bene dell'Italia ce ne sono poche e non sono tutte del M5S
2) che il M5S assomiglia molto di più a una setta, come lo è il PdL, che ad un movimento politico
3) se non togliamo di mezzo il porcellum non possiamo premiare le persone che fanno il bene del'Italia
4) il procellum lo vogliono le sette che possono gestire i loro adepti
_____________________
«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da soloo42000 »

Ma la memoria mi aiuta ...
Ricordo l'arroganza con Bersani e aver buttato al cesso l'unica possibilità di un governo di cambiamento
Ricordo che Grillo (e anche un suo deputato a me personalmente) mi ha detto che ho sbagliato a votare
Ricordo che ha detto che tutti i dipendenti pubblici sono dei servi opportunisti
Ricordo le epurazioni per aver criticato il capo
Ricordo che hanno bocciato il ritorno al mattarellum
Ricordo la pessima figura con la Boldrini e la legge sul femminicido
Ricordo il silenzio sul ius solis

Esattamente.
La memoria.
Noi italiani pensiamo sempre che l'utilizzo della memoria storica come base di esperienza per valutare un percorso futuro plausibile sia un modo di agire e pensare preconcetto e livoroso.

Forse perchè siamo cattolici e la confessione "fa nuove tutte le cose".
O forse semplicemente perchè siamo cicale nell'anima, e a nessuno piace essere messo con le spalle al muro dalle conseguenze delle proprie azioni.

M5S è coresponsabile di questo disastro politico.
Insieme ai 101, a Renzi che fa il liberista, a Bersani e inciucioni vari che hanno perso le elezioni.
E i relativi elettori sono responsabili similmente.


soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da soloo42000 »

La legge di Murphy e la tempesta perfetta


Avete presente il primo assioma della legge di Murphy, no? Nella sua versione originale diceva così: «Se ci sono due o più modi di fare una cosa e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo».

Ecco: fate un po’ caso alle seguenti scelte.

Dicembre 2011: Berlusconi è costretto alle dimissioni ed è ai minimi storici. Il Pd, largamente in testa in tutti i sondaggi, sceglie di non andare a votare e di mettere in piedi il primo governo in alleanza con Berlusconi. Il nuovo esecutivo taglia le pensioni, strozza l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, impone il pareggio di bilancio in Costituzione.

Giugno-Dicembre 2012: in vista della fine della legislatura, il Pd decide di proporre agli elettori un’alleanza con il centro di Monti e Casini, che viene poi ratificata nella Carta d’Intenti con la seguente formula: «I democratici e i progressisti s’impegnano a promuovere un accordo di legislatura con le forze del centro liberale». Nasce intanto l’Agenda Monti (oggi pare archeologia): secondo il Pd, l’obiettivo da proporre agli italiani è «l’Agenda Monti più qualcosa».

Dicembre 2012-Febbraio 2013: si va verso il voto. Berlusconi si lancia pancia a terra, tivù per tivù, sulla questione Imu; Grillo batte tutte le piazze, «apriremo il Parlamento come una scatoletta»; Bersani pensa di avere già vinto e in campagna elettorale risulta non pervenuto: di lui si ricorda solo che è meglio un pulcino in mano che un tacchino sul tetto.

Inizio marzo 2013: a risultato appreso, il Pd scopre all’improvviso tutti i temi cari ai grillini e propone al M5S di «non impedire un governo Bersani». Le risposte arrivano direttamente in vernacolo.

18-20 aprile 2013: Il Pd dimentica di avere appena chiesto i voti al M5S e propone un Presidente della Repubblica gradito a Berlusconi (Franco Marini); poi questo non passa e allora dimentica di avere appena proposto un Presidente della repubblica gradito a Berlusconi, passando a uno sgraditissimo (Prodi); questo non passa, e allora dimentica di avere appena proposto un Presidente della repubblica sgraditissimo a Berlusconi per riproporne uno di nuovo gradito a Berlusconi (Napolitano). Il tutto nel giro di tre giorni.

Fine Aprile 2013: dopo aver giurato per mesi “mai con il Pdl”, nasce il governo Pd-Pdl. Prima di scopo, quindi di necessità, poi di servizio. Infine la verità: un governo politico a tutto tondo, con il numero due di Berlusconi che è vicepremier e ministro degli Interni. Il Pd si porta così definitivamente in pancia il Cavaliere con tutti i suoi guai giudiziari.

Agosto 2013. La tempesta a questo punto è perfetta. Come ampiamente prevedibile, i guai giudiziari di Berlusconi arrivano al pettine: condanna definitiva. Proprio quando il Pd gli è alleato. Il Pd è costretto a scegliere: o salva il suo alleato (suicidandosi definitivamente di fronte ai propri elettori) o salva la faccia ma lascia il Paese senza governo, dopo aver mediaticamente venduto per mesi il totem della ’stabilità’ come valore prioritario a cui tutto il resto andava subordinato.
soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da soloo42000 »

Evoluzione futura plausibile, a cura di soloo42000

20-30 agosto 2013: a seguito della tremenda campagna mediatica di irrisione e delegittimazione della magistratura, autorevoli esponenti del PD (Violante, Tonini, Ceccanti) aprono alla possibilità di verificare nel merito contenuti e applicabilità della legge Severino; nel frattempo Letta tenta di "neutralizzare" il ricatto della PdL cedendo sull'abolizione dell'IMU

15 settembre 2013: la giunta per le elezioni del Senato, a seguito del cedimento di parte dei membri PD, reinvia la decisione, rimandando al Parlamento la presentazione di un conflitto d'attribuzione presso la corte costituzionale; centinaia di migliaia di elettori PD vengono ricoverati nei Pronto Soccorso di tutta Italia a causa di un'improvvisa epidemia di rabbia virale; nel frattempo Berlusconi incassa abilizione dell'IMU, 8-10 mesi di tempo, drammatico calo di credibilità del PD in modo da "riequilibrare" lo sputtanamento dovuto alle proprie azioni criminali

30 ottobre 2013: la corte d'Appello riduce a 3 anni di interdizione ai pubblici uffici la pena accessoria a Berlusconi; Berlusconi decade comunque da senatore, è comunque incandidabile per future elezioni, farà politica per i successivi 6 anni dal proprio eremo di Arcore; il PD si è compromesso inutilmente;

20 novembre 2013: arrivano altre condanne a Berlusconi per il processo Ruby; le aggravanti e la presenza di precedenti condanne, impongono l'interdizione PERPETUA dai pubblici uffici; Berlusconi pretende l'amnistia proattiva (cioè anche per i reati futuri), il PD considera la possibilità ma si spacca e tenta di raccattare una maggioranza alternative per cambiare la legge elettorale, Grillo gli fa una pernacchia, Berlusconi fa cadere il governo per andare a elezioni col Porcellum prima che il PD possa formare la maggioranza trasversale per la nuova legge elettorale; ciò per garantirsi ancora una pattuglia di Parlamentari che possano "tutelarlo" in Parlamento;

30 novembre 2013: Napolitano, contrariamente a quanto promesso alla sua elezione, per "alto senso di responsabilià" non da le dimissioni, ma scioglie le Camere; il PD sospende il proprio Congresso: il PD (e anche Napolitano) si è compromesso inutilmente per un criminale pluricondannato;

15 febbraio 2014: un anno dopo la disastrosa sconfitta di Bersani, il PD va a elezioni con Renzi in completa assenza di credibilità; Renzi, sia per inclinazione personale, sia per l'ormai totale disamore della base "cattocomunsta", guarda al centro e imposta la campagna elettorale su un risanamento basato su politiche liberiste e di rinnovamente della classe dirigente del PD; prende in effetti un po' di voti dal mondo liberale e dai grillini delusi;

16 febbraio 2014: il PD perde la elezioni col 18%, SEL prende il 12%, M5S 18%, coalizione destrasociale+forzaitalia+lega+liberisti 35%; votanti 50%; grazie al Procellum e alle vittorie in Sicilia, Lombardia e Veneto, la destra ha di nuovo la maggioranza in entrambe le camere

20 febbraio 2014: soloo42000 di nuovo chiede a Civati, Ricchiuti, Puppato, Renzi perchè non si siano mossi per tempo riunendo una CORRENTE ORGANIZZATA in grado di anticipare e contrastare il gioco all'inciucio dei 101 del PD

25 marzo 2014: Renzi inizia l'azione di rinnovamento del PD; ma la base elettorale e i valori di riferimento, gli obiettivi strategici, sono definitivamente compromessi rispetto al'dea dell'Ulivo del PD di Prodi e Andreatta; il PD renziano diventa un ottimo interlocutore per l'ala liberale della maggioranza di destra; nei successivi anni più e più volte sarà in grado di condizionare l'azione del governo di destra mediante abili azioni di sponda, ma a causa dell'esiguità dei consensi e della pattuglia parlamentare propria, e degli interlocutori liberali in maggioranza, non avrà alcuna possibilità di influire sensibilmente sul corso degli eventi.

25 marzo 2015: il mondo ex cattocomunista riesce finalmente ad esprimere una volontà comune di aggregarsi in un unico contenitore politico de' sinistraaa; questo, svuotato della sua componente liberista, arriva ad aggregare il 25-30% dei consensi, tuttavia permane una costante propensione alla litigiosità e la totale impossibilità di un'elaborazione politica

25 marzo 2016: la componente liberale della destra e il PD si fondono in un unico contenitore cattolico-liberale; il nuovo partito aggrega circa il 30% dei consensi; forte della necessitaà della destra populista di rimanere al potere e della sete di politica del "contenitore de' sinistraaa", il nuovo partito riprende il persorso della DC, alleandosi di volta in volta in modo spregiudicato con destra o sinistra a seconda delle necessità.


- FINE DEL CSX -
- STOP -
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

soloo42000 ha scritto:La legge di Murphy e la tempesta perfetta


Avete presente il primo assioma della legge di Murphy, no? Nella sua versione originale diceva così: «Se ci sono due o più modi di fare una cosa e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo».

Ecco: fate un po’ caso alle seguenti scelte.

Dicembre 2011: Berlusconi è costretto alle dimissioni ed è ai minimi storici. Il Pd, largamente in testa in tutti i sondaggi, sceglie di non andare a votare e di mettere in piedi il primo governo in alleanza con Berlusconi. Il nuovo esecutivo taglia le pensioni, strozza l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, impone il pareggio di bilancio in Costituzione.

Giugno-Dicembre 2012: in vista della fine della legislatura, il Pd decide di proporre agli elettori un’alleanza con il centro di Monti e Casini, che viene poi ratificata nella Carta d’Intenti con la seguente formula: «I democratici e i progressisti s’impegnano a promuovere un accordo di legislatura con le forze del centro liberale». Nasce intanto l’Agenda Monti (oggi pare archeologia): secondo il Pd, l’obiettivo da proporre agli italiani è «l’Agenda Monti più qualcosa».

Dicembre 2012-Febbraio 2013: si va verso il voto. Berlusconi si lancia pancia a terra, tivù per tivù, sulla questione Imu; Grillo batte tutte le piazze, «apriremo il Parlamento come una scatoletta»; Bersani pensa di avere già vinto e in campagna elettorale risulta non pervenuto: di lui si ricorda solo che è meglio un pulcino in mano che un tacchino sul tetto.

Inizio marzo 2013: a risultato appreso, il Pd scopre all’improvviso tutti i temi cari ai grillini e propone al M5S di «non impedire un governo Bersani». Le risposte arrivano direttamente in vernacolo.

18-20 aprile 2013: Il Pd dimentica di avere appena chiesto i voti al M5S e propone un Presidente della Repubblica gradito a Berlusconi (Franco Marini); poi questo non passa e allora dimentica di avere appena proposto un Presidente della repubblica gradito a Berlusconi, passando a uno sgraditissimo (Prodi); questo non passa, e allora dimentica di avere appena proposto un Presidente della repubblica sgraditissimo a Berlusconi per riproporne uno di nuovo gradito a Berlusconi (Napolitano). Il tutto nel giro di tre giorni.

Fine Aprile 2013: dopo aver giurato per mesi “mai con il Pdl”, nasce il governo Pd-Pdl. Prima di scopo, quindi di necessità, poi di servizio. Infine la verità: un governo politico a tutto tondo, con il numero due di Berlusconi che è vicepremier e ministro degli Interni. Il Pd si porta così definitivamente in pancia il Cavaliere con tutti i suoi guai giudiziari.

Agosto 2013. La tempesta a questo punto è perfetta. Come ampiamente prevedibile, i guai giudiziari di Berlusconi arrivano al pettine: condanna definitiva. Proprio quando il Pd gli è alleato. Il Pd è costretto a scegliere: o salva il suo alleato (suicidandosi definitivamente di fronte ai propri elettori) o salva la faccia ma lascia il Paese senza governo, dopo aver mediaticamente venduto per mesi il totem della ’stabilità’ come valore prioritario a cui tutto il resto andava subordinato.
Caro soloo42000.Hai fatto bene riportare le date di quello che è successo.
Il PD poteva andare al voto e vinceva.Hanno scelto una strada dove ci ha portato oggi.E' colpa del M5S o del PD.Molti hanno messo da parte le cose che hai citato,ogni tanto bisogna ricordargliele.
Ciao
Paolo11
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