Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

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paolo11
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da paolo11 »

Cosa vuoi ogni tanto bisogna svuotare i magazzini.Per sostituirli con armi più recenti.
Iraq Saddan aveva utilizzato i gas contro i Curdi.Ma non si è fatto niente essendo certi che era stato lui.
Gli Usa hanno cominciato la guerra in Iraq con la menzogna di armi di distruzione di massa.
Quanta popolazione civile è morta con i bombardamenti USA.
Iraq ora è ancora una polveriera tra fazioni.
Ciao
Paolo11
Maucat
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da Maucat »

Se è per questo gli unici a fare del bombardamento aereo con bombe incendiarie o Naplam una prassi sono stati gli Yankee (vedere Amburgo, Berlino, Dresda, Tokyo, Vietnam...), gli unici a tirare in testa a degli esseri umani le bombe atomiche sono sempre stati gli Yankee (Hiroshima e Nagasaki)... In quanto all'uso delle armi di distruzione di massa gli USA non li batte nessuno da oltre 70 anni... ma loro lo hanno sempre fatto in nome della democrazia e della libertà non per i loro sporchi interessi particolari... (mamma mia il loro naso si allunga fino a Plutone e oltre...) e se per far questo muoiono qualche centinaio di migliaia di persone è solo un effetto collaterale non un genocidio...
La geopolitica Yankee degli ultimi decenni è veramente un insuccesso dopo l'altro (dove hanno messo le mani loro ora c'è il casino più totale) mi auguro che alla fine il buon senso prevalga a Washington... ma ne dubito fortemente...
Maucat
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da Maucat »

Putin ha praticamente accusato i "Ribelli" di aver costruito loro l'attacco chimico per screditare Assad e ha garantito appoggio alla Siria anche in caso di attacco USA... facendo capire che anche la Cina la pensa come la Russia.
Duro colpo per Obama (e per i Sauditi che vogliono far fuori gli Sciti in tutto il panorama arabo...), adesso è dura per il Presidente USA trovare oltre la maggioranza favorevole alla guerra nel Congresso anche altri alleati disposti a schierarsi apertamente con lui.
Siamo alla vigilia della "Guerra Fredda 2.0" (che speriamo non diventi calda...) e il ritorno della Russia (ex URSS) sullo scacchiere medio-orientale dopo un'assenza ventennale forse stabilizzerà la situazione (meglio visti i risultati di oltre vent'anni di dominio americano che ha portato solo disastri...).
camillobenso
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da camillobenso »

I pacifisti hanno trovato una guida di peso.


IL G20 DI BERGOGLIO

(VITTORIO ZUCCONI).
08/09/2013 di triskel182


Benvenuti al vero G20 del Pontefice unico leader in un mondo di potenti
Così la voce di Bergoglio si è imposta sulla stanchezza della politica
Il personaggio

WASHINGTON-CI VOLEVA un Papa venuto dalle Americhe per dare una lezione all’America. Era necessario il figlio di culture e di continenti diversi, non più ancorato alla stanca Europa, un uomo con il senso innato e istintivo del rimpicciolimento di un mondo senza più tempeste locali ed egemonie indiscusse.

CI VOLEVA uno così per fare quello che i potenti della Terra, nei loro sempre più irrilevanti festival delle vanità come i G20, non riescono a fare: trovare una voce che attraversi gli oceani d’acqua e di rancori. E che meriti di essere ascoltata.

Era stato accolto con molta indifferenza, e con un retrogusto di ironia, l’appello di Francesco alla giornata di digiuno, a quel piccolo gesto di autosacrificio e di autonegazione che è in tutte le religioni, da quelle che noi chiamiamo «primitive» a quelle teologicamente più complesse, una forma intensa e fisica di preghiera e devozione.

I grandi media americani, e la cacofonia della Rete, avevano quasi ignorato questa iniziativa, involontariamente riaccreditando la famigerata battuta di Stalin sulle «divisioni del Papa».

E se forse non basterà quella folla multireligiosa e diversa che ieri ha gremito piazza San Pietro come si vedeva soltanto per i lutti e le feste solenni, a deviare la nuova “marcia della follia” verso un’operazione militare dalle premesse incerte e dagli esiti oscuri, qualche cosa è accaduto ieri che non sarà dimenticato né facile da ignorare.

Nel mondo di questo 2013, sempre più deluso da un uomo al quale erano stati ingiustamente attribuite facoltà taumaturgiche e premi Nobel ancor prima che governasse, Barack Obama, e certamente non disposto ad affidarsi a personaggi sinistri come Vladimir Putin, la voce del Vescovo di Roma ha riempito un silenzio.

Ha gridato nel deserto, ma il deserto si è rivelato brulicante di persone disposto ad ascoltarlo.

Quello di ieri è stato un esperimento.

È stato un test destinato forse più a verificare la correttezza della intuizione di Bergoglio che a cambiare istantaneamente la storia.

Il Papa, con un’iniziativa improvvisata, decisa con quella sua tecnica impulsiva di muoversi e parlare prima che la ragnatela degli opportunismi e delle prudenze curiali lo imprigioni, ha lanciato una sfida avendo visto, capito, sentito quanto profondamente e trasversalmente rifiutata nel mondo fosse l’ipotesi di una nuova strage per impedire una strage.

La preoccupazione di «fare il gioco» di questo o di quello, invitando popoli anche di osservanza diversa a unirsi a questo esorcismo del demone guerriero, non lo ha toccato.

Il senso che un errore sia un errore, chiunque lo commetta e chiunque ne tragga vantaggio, lo ha ispirato.

Anche Giovanni Paolo II, nei giorni della scellerata invasione dell’Iraq, come prima di lui Giovanni XXIII nella vigilia della possibile guerra nucleare attorno ai missili sovietici a Cuba, ( ci siamo salvati per sole 2 ore-ndt) avevano alzato le loro voci.

Il Papa polacco, che pure era stato vicinissimo agli Stati Uniti e ai loro interessi collaborando al tracollo del Socialismo Reale, senza ottenere nulla.

Il Papa bergamasco forse compiendo il miracolo indiretto e indimostrabile di dissuadere Kruscev dallo spingere il proprio bluff fino alle estreme conseguenze contro il blocco navale di Kennedy attorno all’isola.


Ma soltanto Papa Francesco ha deliberatamente scavalcato il recinto del proprio gregge mistico, della propria pur enorme “parrocchia”, si è rivolto a chi crede di invocare un Dio diverso, ha ottenuto che dallo “scontro di civiltà”, come piaceva definirlo ai fanatici di ieri che oggi si ritrovano con molti scontri e nessuna civiltà esportata, nascesse un’ipotesi di civiltà comune senza scontro.

Ha avvertito il vuoto che il collasso di un ordine mondiale riportato al tragico palliativo della forza aveva creato e ci ha fatto irruzione. Per cercare di riempirlo con le mani vuote.

C’è un elemento di divina follia, anche di estrema ambizione in questo intervento di un Pontefice cattolico romano ancora all’alba del proprio regno.

Ma quello che rende credibile, se non ancora efficace, l’azione del Papa è la convinzione che non agisca certamente per vanità personale e neppure necessariamente per fare
propaganda fidei alla propria confessione.


Si capisce, o si spera di capire, che lo fa perché considera giusto farlo e che il digiuno e la preghiera di mussulmani ed ebrei, di cattolici e di protestanti, di animisti e di buddhisti arrivano, se arrivano, alle orecchie dello stesso Dio, se c’è.

Proprio il rifiuto sempre più avvertito del cosiddetto «potere temporale» della Chiesa, che ormai si era ridotto a orpelli, congiure di corte, carrierismi, intrighi in affari di stati laici, se non a operazioni finanziarie delittuose, non toglie, ma irrobustisce il potere spirituale.

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Dà alle iniziative di questo Papa quello che ai pezzi grossi del mondo manca ogni giorno di più: la credibilità.
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Se non rischiasse anche lui di restare impigliato nella vanagloriosa inutilità, Papa Bergoglio dovrebbe essere invitato al prossimo G20. Il convitato con le mani vuote, ma la coscienza pulita.

Da La Repubblica del 08/09/2013.
Amadeus

Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da Amadeus »

Liberato il giornalista Quirico.
Da 5 mesi era prigioniero in Siria
L'inviato de La Stampa era stato rapito il 9 aprile, da allora solo una telefonata a giugno alla sua famiglia. Libero anche il cittadino belga Pier Piccinin. In serata l'arrivo a Ciampino. Calabresi: "Magnifica notizia". Il ministro degli Esteri Bonino: "Grande soddisfazione". Quirinale: "Vivissimo apprezzamento per Farnesina e Servizi"



ROMA - È libero l'inviato della Stampa Domenico Quirico, di cui si erano perse le tracce in Siria dall'aprile scorso. Il giornalista di La Stampa, rapito il 9 aprile mentre si trovava in Siria, è tornato in Italia. E' atterrato a Roma Ciampino poco dopo la mezzanotte.

"Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un'altra cosa", ha detto all'arrivo scambiando alcune parole con i giornalisti presenti. Hai avuto paura? "Si penso di si. È stata durissima". Come ti hanno trattato? "Diciamo non bene", ha concluso il giornalista, apparso stanco ma in buone condizioni, dopo l'abbraccio con il ministro degli Esteri Emma Bonino che lo ha accolto sulla pista.

Oltre a Domenico Quirico è stato liberato il cittadino belga Pier Piccinin (rapito con l'inviato della Stampa), tornato con lo stesso volo dell'inviato della Stampa.

"Siamo emozionate e felici. Lo aspettiamo a casa e non vediamo l'ora di abbracciarlo": queste le uniche parole giunte dalla famiglia Quirico dopo che si è diffusa la notizia che Domenico Quirico era stato liberato.

"Abbiamo avuto la notizia dal ministro Bonino" ha detto la figlia Eleonora che si trova nella casa di Govone, in provincia di Cuneo, con la sorella Metella e la mamma Giulietta.

Quirico ha parlato con la sua famiglia prima di imbarcarsi, dopo la liberazione in Siria. La famiglia lo incontrerà probabilmente a Roma, dove oggi il giornalista sarà ascoltato dalla Procura.
lucfig
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da lucfig »

Ho letto le prime dichiarazioni alla Stampa di Quirico ...

Domanda: Ma se cade Assad, che Siria avremo?
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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mariok

Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da mariok »



"Non è stato il regime di Assad a usare il gas sarin a Damasco". A dirlo Pierre Piccinin, l'insegnante belga liberato dopo 5 mesi di detenzione in Siria insieme all'inviato della Stampa Domenico Quirico. "E' un dovere morale per noi dirlo, abbiamo sentito una conversazione in proposito fra i ribelli" ha raccontato Piccinin in un'intervista all'emittente belga RTL-TVi. (RCD - Corriere Tv)
Amadeus

Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da Amadeus »

Quirico, gas in Siria: «Folle dire
che non è stato Assad» | Video
( L'unità)

«È folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas». Lo ha detto a La Stampa.it l'inviato Domenico Quirico, commentando le dichiarazioni del suo compagno di prigionia in Siria, il belga Pierre Piccinin. Quirico ha spiegato che «un giorno dalla stanza in cui venivamo tenuti prigionieri, attraverso una porta socchiusa, abbiamo ascoltato una conversazione in inglese via Skype che ha avuto per protagoniste tre persone di cui non conosco i nomi. Uno si era presentato a noi in precedenza come un generale dell'Esercito di liberazione siriano. Un secondo, che era con lui, era una persona che non avevo mai visto. Anche del terzo, collegato via Skype, non sappiamo nulla». «In questa conversazione- ha spiegato- dicevano che l'operazione del gas nei due quartieri di Damasco era stata fatta dai ribelli come provocazione, per indurre l'Occidente a intervenire militarmente. E che secondo loro il numero dei morti era esagerato». «Io non so- ha raccontato- se tutto questo sia vero e nulla mi dice che sia così, perchè non ho alcun elemento che possa confermare questa tesi e non ho idea nè dell'affidabilità, nè dell'identità delle persone. Non sono assolutamente in grado di dire se questa conversazione sia basata su fatti reali o sia una chiacchiera per sentito dire, e non sono abituato a dare valore di verità a discorsi ascoltati attraverso una porta».

«Bisogna tener presente- ha concluso Quirico- la condizione in cui eravamo e non dimenticare che eravamo prigionieri che ascoltavano cose attraverso le porte. Non ho elementi per giudicarle, sono abituato a parlare e a dare per certe le cose che ho verificato. In questo caso non ho potuto controllare niente. È folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas».
......

17:50 09 SET 2013

(AGI) - Mosca, 8 set. - Il regime siriano ha accolto con favore la proposta russa di porre i propri arsenali di armi chimiche sotto controllo internazionale.
paolo11
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da paolo11 »

http://www.youtube.com/watch?v=wi_jbykn ... ploademail
M5S) Giorgio Sorial: l'Italia ripudia la guerra, anche contro la Siria
http://www.youtube.com/watch?v=fK4qO00o ... ploademail
Santangelo (M5S) a Letta: "No alla Guerra"
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Medioriente-Dubbi sulle fonti ufficiali?

Messaggio da camillobenso »

IL CONFLITTO IN SIRIA
Ban Ki-moon: «Assad sarà processato»
«Colpevole di crimini contro l'umanità». Damasco impedisce le cure dei feriti nelle zone controllate dall'opposizione.


Il presidente Assad è colpevole di «numerosi crimini contro l'umanità», lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. «Sono sicuro che ci sarà un processo per accertare le sue responsabilità quando tutto sarà finito» ha aggiunto Ban Ki-moon. Il portavoce dell'Onu Farhan Haq si è però affrettato a smentire il fatto che il segretario generale delle nazioni unite possa avere in mano il rapporto degli ispettori «che non è ancora pronto». Lo stesso Ban Ki-moon ha confermato di non conoscere i contenuti del documento, ma ha detto di aspettarsi la «soverchiante dimostrazione» sull'uso delle armi chimiche in Siria.
LE ACCUSE A DAMASCO - La dichiarazione del segretaruio dell'Onu arriva a cavallo delle denunce che provengono dalla Siria dove il governo è accusato di avere impedito in maniera sistematica, come «politica» di Stato, che i feriti provenienti dalle zone controllate dall'opposizione o vicine ad esse fossero curati. Per questo conduce incursioni contro le unità mediche, ospedaliere e il personale sanitario. Non solo: i caccia di Damasco colpiscono gli ospedali e anche gli ospedali da campo. A denunciarlo è la Commissione d'inchiesta dell'Onu per la Siria in un rapporto concentrato sugli attacchi ai centri sanitari nel contesto della guerra civile in Siria, attacchi -è la denuncia- utilizzati come «arma di guerra».

ARMI CHIMICHE - Nell'ultimo rapporto divulgato lo scorso mercoledì, l'Onu accusa sia le forze governative che i ribelli per i dilaganti crimini di guerra. Sul controverso uso delle armi chimiche, secondo gli ispettori Onu in Siria, ci sono prove del loro impiego ma non elementi per indicare chi, tra ribelli e regime, le abbia utilizzate. «In base alle prove attualmente a disposizione, non è possibile individuare il tipo di agenti chimici utilizzati e chi ne abbia fatto uso. Le indagini sono in corso», riferisce il rapporto. Gli ispettori sono quindi giunti alla conclusione che la maggior parte delle vittime in Siria sia stata causata da attacchi con armi convenzionali e che qualsiasi intervento per metter fine al conflitto «deve garantire la protezione dei civili». Nel documento si criticano poi gli Stati che hanno fornito armi al governo di Bashar al-Assad o all'opposizione. «Non c'è una soluzione militare a questo conflitto. Chi fornisce armi crea un'illusione di vittoria. L'unica strada per la pace è una soluzione politica fondata sui principi del comunicato finale del Gruppo di azione per la Siria», prosegue.

INCONTRO A GINEVRA - Intanto prosegue a Ginevra il confronto sul piano russo per mettere sotto controllo le armi chimiche in possesso del regime siriano. Venerdì, il segretario di Stato Usa John Kerry ha annunciato che incontrerà nuovamente il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a fine mese a New York nel tentativo di definire una data per la conferenza di pace sulla Siria, nota come «Ginevra 2». «Siamo entrambi d'accordo - ha detto Kerry durante una conferenza stampa a Ginevra con l'omologo Lavrov e l'inviato di Onu e Lega Araba per la Siria Lakhdar Brahimi - a incontrarci a New York nei giorni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, intorno al 28 del mese, per vedere se è possibile trovare una data per la conferenza».

MOSCA - Da parte sua il presidente russo Putin ha lodato l'annuncio della Siria di adesione al trattato mondiale contro le armi chimiche: «Dimostra serie intenzioni di Damasco di risolvere il conflitto». Il presidente russo ha ribadito che un intervento militare in Siria sarebbe «inaccettabile» e ha sottolineato l'importanza in questo momento di promuovere l'iniziativa del controllo internazionale sulle armi chimiche di Damasco. «La Siria è al centro della nostra attenzione ora», ha dichiarato dal summit della Shanghai Cooperation Organisation a Bishkek, «riteniamo inaccettabile l'intervento militare in questo Paese, senza un mandato del Consiglio di Sicurezza Onu». Putin ha poi fatto notare che i «recenti sforzi diplomatici hanno permesso di ridurre la minaccia di un'operazione militare» e che «di grande importanza, in questo contesto, è stata la promozione dell'iniziativa di stabilire un controllo internazionale sulle armi chimiche in Siria».

13 settembre 2013 | 19:31
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Redazione Online

http://www.corriere.it/esteri/13_settem ... 2c06.shtml
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